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/ Rassegna stampa » 2014 » Luglio » 28 » rassegna stampa dal 26 al 28 luglio 2014

rassegna stampa dal 26 al 28 luglio 2014

26 luglio - sabato
GIORNALE DI SICILIA
POLO UNIVERSITARIO
Dal Comune arriveranno 11mila euro Ammonta a 115.399 euro la somma che il Comune sta per liquidare, relativamente ad una quota pregressa del 2009, al polo universitario di Agrigento. Il pagamento è stato, al momento, proposto e dovrà essere determinato. Una somma che si considera al netto dei debiti per canoni idrici 2005 e 2006. "Con la presente proposta di liquidazione restano da liquidare - scrivono dal Comune - le quote pregresse degli anni 2010, 2011 e 2012 per una somma complessiva di 450 mila euro. (CR)

STRADA STATALE 115. l'ingegnere Salvatore Tonti dell'Anas ha comunicato al sindaco Carmelo Pace il calendario degli adempimenti che si dovranno eseguire Ponte Verdura, entro dicembre l'appalto Totò Castelli Per il bando dei lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Verdura nel tratto di Statale 115 compreso tra Agrigento e Sciacca, passando per libera, si dovrà aspettare l'arrivo del prossimo mese di dicembre. Questo è il periodo indicato in una nota trasmessa al sindaco Carmelo Pace dall'ingegnere Salvatore Tonti, principale responsabile regionale dell'Anas, che a libera è venuto più volte dopo il crollo dello 'storico" ponte sul fiume Verdura, andato in frantumi in parte la mattina del 2 febbraio dello scorso anno, solo per un miracolo senza provocare danni a persone o cose. Tonti ha inviato al primo cittadino, che lo aveva incontrato a Palermo, nel corso di un' autoconvocazione dei sindaci dell'hinterland riberese (oltre a quello di Ribera anche quelli di Sciacca, Caltabellotta, Calamonaci, Villafranca sicula, Lucca sicula e Burgio) una sorta di cronogramma nel quale minuziosamente ha indicato le fasi che bisognerà affrontare e superare per arrivare all'atteso inizio dei lavori. Tonti ha fatto sapere che a seguito della localizzazione dell'opera da parte della Regione Sicilia che appone sulle aree interessate dall'intervento il vincolo preordinato all'esproprio si potrà procedere con le procedure espropriative. Le ditte interessate sono in tutto trentatrè, numero questo inferiore al 50, per cui si potrà procedere con 'avvisi ad personam". Dovranno trascorrere trenta giorni per le osservazioni da parte degli espopriandi, e per fornire risposta alle eventuali osservazioni. E' presumibile un tempo di una cinquantina di giorni per l'approvazione del progetto definitivo ai fini della pubblica utilità. Tutto questo farebbe slittare i tempi di realizzazione e si arriverebbe al 17settembre prossimo. Tonti fa osservare ancora che occorrono poi circa 30 giorni (e si arriverebbe al 17 ottobre) per la "chiusura del progetto esecutivo"( in quanto è necessario recepire le prescrizioni fatte in sede di emissione dei pareri. Il progetto esecutivo dovrà poi essere inviato alla Regione siciliana per la verifica di ottemperanza richiesta in sede di VIA + VINCA: per questo adempimento il tempo necessario non è stimabile, ma tenuto conto dì esperienze pregresse potrebbero passare una trentina di giorni. Si arriverebbe così al 17 novembre. "Si potrebbe procedere dopo l'applicazione del definitivo e la dichiarazione di pubblica utilità - si legge nella nota - all'acquisizione delle aree (ovvero ove ne ricorressero i presupposti all'occupazione di urgenza) e all'esecuzione delle indagini archeologiche richieste dalla Sovrintendenza in sede di acquisizione dei pareri'. C'è da considerare poi che gli scavi richiesti dalla Sovrintendenza sono trincee è per ogni 20 metri di tracciato, con superficie 3 x2 e profondità da definire in funzione della quota sterile dal punto di vista archeologico (presumibilmente tre metri). Le aree interessate sono agrumeti. In pratica, se non ci saranno ulteriori "scivoli" per l'Anas la data indicata conte possibile per bandire la gara di appalto per l'esecuzione dei lavori, per circa 12 milioni di euro, è quella del prossimo 4dicembre prossimo. (TC)

NODI DELLA REGIONE
UN EMENDAMENTO DEL GOVERNO STABILISCE LA NUOVA STANGATA PER I PENSIONATI REGIONALI MA IL RISPARMIO E MINORE
Manovra, torna I assalto ai fondi per gli enti
All'Ars 8oo emendamenti fanno lievitare la richiesta di soldi: si va dai premi culturali alle borse di studio ai non vedenti
Un vero e proprio assalto alla diligenza. Sono ben 800 gli emendamenti alla manovra ter del governo Crocetta, presentati ieri dai vari gruppi parlamentari, prima dell'inizio della discussione generale. Solo quelli che riguardano la cosiddetta ex Tabella FI sono
130.
Nel frattempo, il governo riscrive il piano del contributo di solidarietà da prelevare dai pensionati regionali. Il governo mira a «salvare» 9.698 ex dipendenti regionali, anziché i 7.987 previsti dalla norma approvata in commissione. In sostanza, cresce il numero degli esenti, su cui non verrà applicato alcun «balzello»: sono 1711 in più. Si tratta di burocrati con una pensione di circa 1.800 euro netti al mese. In totale, ad essere tassati, dalla fascia più bassa a quella più alta delle "pensioni d'oro», sono 6.438 contro gli ottomila previsti inizialmente.
Una manovra che in commissione Bilancio si era bloccata nelle ultime ore proprio sull'articolo che disponeva una serie di contributi a enti e associazioni, più o menu legare ai partiti. Ma a quanto pare non erano bastati gli scontri delle due sedute notturne.
La chicca è rappresentata dall'emendamento del gruppo dei Drs (Lo Giudice, Picciolo, Greco, Tamajo, Gianni) e da Voce siciliana (Michele Cimino), con cui si chiede di incrementare ulteriormente i fondi per il Cerisdi. Già cresciuti da 200 a 380 mila
euro, adesso se ne chiedono altri 140 mila per finanziare le borse di studio (Premio Giovanni Bonsignore), promosse dall'ente di Castello Utveggio.
La maggioranza, a firma rispettivamente di Baldo Gucciardi (Pd) e Cimino, chiede di finanziare l'Ente luglio musicale Trapanese e il liceo musicale Toscanini di Ribera. Sempre il Pd, con Milazzo, Cirone e Concetta Raia, chiede 198 mila euro per la Facoltà teologica di Palermo e 98 mila per l'Istituto Gramsci, ente che era Stato escluso dai finanziamenti diretti. C'è poi la richiesta di altri 142 mila euro per l'Istituto teologico San Paolo, già inserito tra quelli che non dovranno partecipare al bando per avere i soldi.
Viene dall'opposizione, invece, la richiesta di fondi per l'Università teologica pontificia di Sicilia, a firma di Vincenzo Vinciullo (Ncd). Dall'esponente del Pd Mario Alloro, invece, l'emendamento per finanziare l'autodromo di Pergusa Dal Megafono, con Camillo Oddo, c'è la richiesta di 200 mila euro per la Biblioteca Fardelliana di Trapani edi 400 mila per il Consorzio Universitario per l'Ateneo della Sicilia occidentale (a firma anche di Di Giacinto). Ma non basta. Ci sono richieste di fondi per il Coppem, che già rientra trai «promossi» in commissione, per il Carnevale di Sciacca e per il premio per la fondazione Whitaker. L'Udc, con Nino Dina, presidente della commissione Bilancio, chiede di annientare i fondi per la Stamperia Braille (1,7 milioni), mentre da Articolo 4 (Ruggirello e Sammartino) arriva la richiesta di 375 mila euro a testa per i comuni di Augusta, Pozzallo, Porto Empedocle e Trapani e di 250 mila per Portopalo. Il Cantiere Popolare (Cordaro e Clemente) chiede un contributo di 750 mila per il Brass Group di Palermo, escluso invece dalla tabella approvata. Insomma, rimane dura a morire la tentazione di tutti i deputati, da destra a sinistra, di chiedere soldi per associazioni legate al territorio di provenienza, fonti di consensi. Nel frattempo, un emendamento del governo stabilisce la nuova stangata per i pensionati regionali. Pur colpendo le fasce medie ed elevando il «balzello» da prelevare alle pensioni d'oro, il risparmio per le casse pubbliche non sarebbe più di 7,1 milioni di euro annui, così come previsto dal testo approvato in commissione, ma di 5 milioni e mezzo.
il motivo? Cambiano le aliquote: la più bassa non è del 4 ma per del 5 per cento. La sforbiciata consisterà ad applicarsi ai pensionati con fascia di reddito fra i 35.848 e 42.366 annuì, ovvero per coloro che guadagnano intorno ai 2.500 euro netti. Per loro un'aliquota del 5 per cento, che equivale a un taglio di circa 150 etico al mese. Un contributo dei 6 per cento (a partire da 2.600 euro al mese) dovranno pagare i 1683 pensionati che godono di un assegno di quiescenza fra i 42 mila e i 48.884. Per loro un taglio in busta paga di circa 240 euro. Le aliquote salgono sino all'8 per cento imposto a chi guadagna fra i 130 mila e 160 mila euro (limite massimo che dovrebbe entrare in vigore). In questo caso, l'assegno dei superburocrati scenderebbe a 147 mila euro, sempre che l'Avvocatura dia parere positivo. (GVAR)

Sicilia24h

Casa Sciascia come la Fontana di Trevi
Apprendere che è in vendita la casa di Leonardo Sciascia a Racalmuto provoca lo stesso effetto del film in cui Totò vende la fontana di Trevi a Roma. Si ride, ma a Racalmuto è vero, altro che ridere. La casa dove Leonardo Sciascia ha vissuto da ragazzo e dove poi, sposato, è stato dal 1948 al 1957, è in vendita. A Racalmuto, in via Leonardo Sciascia, lungo la strada verso il Santuario di Maria Santissima del Monte, l'agenzia immobiliare Penzillo ha affisso il cartello "Vendesi". Gli affaristi più attenti già si chiederanno a quanto ? A 100mila euro, per una palazzina nel centro storico del Paese della Ragione che adesso, quanto mai irragionevolmente, svende la propria storia culturale. Il sindaco appena eletto, Emilio Messana, lancia un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al presidente della Regione, Rosario Crocetta, affinché la casa di Sciascia a Racalmuto, dove lo scrittore scrisse, tra l'altro, "Le parrocchie di Regalpetra", sia una casa - museo, come lo è la casa di Pirandello al Kaos, ad Agrigento. E anche lo scrittore racalmutese, Enzo Sardo, ha scritto una lettera a Napolitano, a Crocetta, e poi a scrittori, operatori culturali, giornalisti, docenti e politici, come, tra i tanti altri, Matteo Collura, Roberto Lagalla e Leoluca Orlando. Enzo Sardo premette che la famiglia Sciascia, da non confondere con i parenti diretti ossia le figlie, ha intenzione di vendere la casa che per i racalmutesi, la Sicilia e l'Italia è un patrimonio da difendere e conservare nella sua integrità originale, consegnandolo, sotto forma di casa - museo, alle nostre e alle future generazioni. Sardo poi scrive : "in un periodo storico di immoralità, illegalità e ingiustizie, è un dovere civile custodire il riferimento ai personaggi della storia che hanno sostenuto, testimoniato e diffuso i valori della moralità, della legalità e della giustizia. Non è ammissibile che un privato cittadino compri la casa di Leonardo Sciascia e la trasformi adattandola alle proprie esigenze familiari". Ecco perché Enzo Sardo invita i destinatari della lettera ad attivarsi affinchè la casa di Sciascia sia acquistata dall'Ente pubblico - quindi Comune o Regione Sicilia - e sia poi concessa in uso alla Fondazione Sciascia per utilizzarla come casa - museo. Se ciò non sarà, allora si costituisca un Comitato che raccolga i fondi necessari per acquistare la casa e donarla alla Fondazione.

Infoagrigento

Agrigento: si insedia lunedì Luciana Giammanco
Si insedierà lunedì 28 luglio Luciana Giammanco, il commissario nominato da Rosario Crocetta per traghettare il comune di Agrigento fino alle prossime elezioni che si terranno nel mese di maggio.
A Palazzo dei Giganti, avrà dunque avvio lunedì il nuovo corso transitorio per Agrigento; cederà la fascia tricolore Piero Luparello, che ha retto provvisoriamente l'esecutivo comunale in qualità di vice - Sindaco dopo le dimissioni del primo cittadino, Marco Zambuto.
Luciana Giammanco resterà in sella fino al mese di maggio; dopodiché saranno le elezioni a decretare la nuova fase politica agrigentina.

Agrigentonotizie

AGRIGENTO, SBLOCCATO L'ITER PER LA RISTRUTTURAZIONE DELLA RESIDENZA UNIVERSITARIA DI VIA ATENEA
Tutto si definirà attraverso un progetto e diversi stralci attuativi consentendo di impegnare immediatamente le somme già disponibili da parte dell'Università. Per lunedì prossimo è stato concordato un primo sopralluogo congiunto.
Si è tenuto ieri pomeriggio, a Palermo, un incontro esplorativo tra il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, la soprintendente ai Beni culturali di Agrigento, Caterina Greco, e l'assessore comunale ai Beni e alle Attività culturali del Comune di Agrigento, Maurizio Masone. La riunione fa seguito ad una nota che alcune settimane fa il rettore aveva inviato all'Amministrazione comunale per chiedere la partecipazione della città di Agrigento al completamento della ristrutturazione dell'immobile dell'ex ospedale di via Atenea, di proprietà dell'Università di Palermo che ha a disposizione a tal fine la somma di circa 2,8 milioni di euro che risulta insufficiente.
Il Comune di Agrigento, considerando le difficoltà tecniche, economiche ed amministrative di partecipare direttamente con risorse proprie al recupero, ha proposto alla Soprintendenza di verificare la possibilità d'intervento al riguardo, in considerazione della finalità dell'opera orientata a diventare un polo di eccellenza per i beni culturali e archeologici.
Da qui l'incontro di ieri a Palermo che è da valutare positivamente per la grande disponibilità mostrata sia dal Rettore che dalla Soprintendente per una concreta collaborazione tecnica e scientifica.
Concretamente tutto questo si definirà attraverso un progetto e diversi stralci attuativi consentendo di impegnare immediatamente le somme già disponibili da parte dell'Università. Per lunedì prossimo è stato concordato un primo sopralluogo congiunto.
L'assessore Masone a tal fine dichiara: "Questa è un'opportunità unica perché sblocca un'opera importantissima per l'Università ad Agrigento e per il recupero, la riqualificazione e il rilancio del centro storico. Far rivivere questo immobile vuol dire far rivivere Girgenti. Poi, se questa opportunità la leghiamo agli impegni già avviati in questi mesi, come l'inizio dei lavori del primo stralcio riguardante il completamento del Museo civico, della riqualificazione della piazza San Giuseppe, della piazza Lena e di via Bac Bac, oltre ai due milioni e mezzo già disponibili per un progetto di recupero degli ipogei, e ai lavori per la chiese di San Giuseppe e Santa Caterina, allora possiamo dire che la strada intrapresa in quest'ultimo anno è proprio quella giusta. Infine voglio ringraziare il professor Lagalla e la dottoressa Greco per la condivisione del progetto, il sindaco facente funzioni dottor Luparello e il dirigente del Dipartimento regionale dei beni culturali, ingegner Giglione, che ci hanno incoraggiato in quest'ipotesi di lavoro".

27 luglio - domenica

LA SICILIA
 
L'AZIONE E' DEL PROPRIETARIO DEL BORGO SCALA DEI TURCHI CHE SUL SITO HA INVESTITO PARECCHIO
Chiesti 10 milioni di risarcimento al Comune di Realmonte
Presentata una richiesta di risarcimento danni di dieci milioni di euro al comune di Realmonte dalla ditta Co. Ma. E. R., proprietaria del sito Borgo Scala Dei Turchi. Dura ed inequivocabile la dichiarazione del proprietario della società Gaetano Caristia che con una nota ha chiarito le motivazioni della richiesta di risarcimento. "Questo è solamente l'inizio di una battaglia della legalità che porterò avanti fino alla fine, - ha detto Gaetano Caristia proprietario del sito Borgo Scala Dei Turchi di Realmonte — bisogna smetterla di intimidire, scoraggiare o peggio ancora insinuare dubbi e menzogne per tutto quello che è stato fatto a Realmonte. Dallo scorso mese di settembre, - ha continuato Gaetano Caristia - non facciamo che chiedere di potere partecipare ad un tavolo tecnico e ciò, per dimostrare le nostre ragioni e tutto quanto è stato fatto nel corso degli anni. Ma è normale che dopo sei anni, un imprenditore che ha investito somme ingenti sul sito, debba sentirsi dire tutto d'un tratto: abbiamo scherzato non è valida la prima delibera consiliare quindi, non vale più niente. Quello che viene spontaneo chiedersi è, e chi ci ripaga tutto quello che è stato fatto fino ad oggi. Nel corso degli anni abbiamo lavorato alla luce del sole. E cosa succede oggi; arriva al posto del tavolo tecnico, il tavolo delle menzogne che dichiara nullo il lavoro fatto. Non è possibile giocare con la rispettabilità e con la dignità di chi ha sempre lavorato con onestà. A breve, faremo chiarezza anche sulle dieci menzogne che hanno infangato la nostra ditta. Dallo scorso settembre, stiamo ancora attendendo che qualcuno ci dica cosa avremmo fatto di sbagliato nel sito e ad oggi, nessuno celo ha ancora spiegato. Nel corso degli anni ho anche fatto altro e se oggi la scala dei turchi è possibile annoverarla fra i beni tutelati dall'Unesco è perché io, Gaetano Caristia, ho portato un giorno a Realmonte l'Unesco tramite il club Unesco di Marsala".
 
IN SINERGIA PER I'EX OSPEDALE
VIA ATENEA. Intesa tra Comune, Università e Soprintendenza per un progetto di recupero
Finalmente qualcosa si muove per la ristrutturazione e riqualificazione dell'ala ancora incompleta del vecchio ospedale di via Atenea, L'altro ieri pomeriggio, a Palermo, infatti, si è tenuto un incontro esplorativo tra il Rettore dell'Ateneo palermitano, Roberto Lagalla, la Soprintendente dei beni culturali di Agrigento, Caterina Greco, e l'Assessore comunale dei beni e delle attività culturali, Maurizio Masone. La riunione si è svolta a seguito ad una nota che alcune settimane fa il Rettore aveva inviato all'Amministrazione comunale per chiedere la partecipazione della città di Agrigento al completamento della ristrutturazione dell'immobile, di proprietà dell'Università di Palermo che ha a disposizione a tal fine la somma di circa 2,8 milioni di euro che risulta tuttavia insufficiente per l'esecuzione dei lavori. Il Comune di Agrigento però, come si sa, non ha le capacità economiche necessarie ed ha proposto alla Soprintendenza di verificare la possibilità d'intervento ai riguardo, in considerazione della finalità dell'opera orientata a diventare un polo di eccellenza per i beni culturali e archeologici. La collaborazione fra i tre organismi dovrebbe concretarsi, si è stabilito, attraverso un progetto e diversi stralci attuativi che consentano di impegnare immediatamente le somme già disponibili da parte dell'Università. Per lunedì prossimo è stato concordato un primo sopralluogo congiunto. Come si ricorderà, l'ala nord del complesso edilizio è stata ristrutturata nell'arco di tempo che va dal 2005 al 2010. In quei locali sono state ricavate 25 stanze più alcuni servizi (cucina, sale lettura, sala conferenze, ecc.) capaci di ospitare 35 persone che nelle intenzioni iniziali dovevano essere adibite a residence universitario ma che poi - visto che non si riusciva ad affidarne la gestione - sono state concesse ad un privato autorizzato ad aprirvi un bed and breakfast con condizioni privilegiate per gli studenti. L'accesso è dal vicolo Cavalieri di Malta. Il lato sud, invece, quello che dà su via Atenea, per intenderci, è ancora in condizioni di abbandono ed attende di essere recuperato e ristrutturato, ma serve una spesa consistente, Il progetto preliminare è già pronto, ma i soldi disponibili non bastano. Per questo l'Università ha chiesto aiuto. Tornando alla riunione dell'altro ieri, l'assessore Masone ha dichiarato che "Questa è un'opportunità unica perché sblocca un'opera importantissima per l'Università ad Agrigento e per il recupero, la riqualificazione e il rilancio del centro storico. Far rivivere questo immobile vuoi dire far rivivere Girgenti. Poi, se questa opportunità la leghiamo agli impegni già avviati in questi mesi, come l'inizio dei lavori dei primo stralcio per il completamento del Museo civico, della riqualificazione di piazza San Giuseppe, di piazza Lena e di via Bac Bac, oltre ai due milioni e mezzo già disponibili per un progetto di recupero degli ipogei, e ai lavori per le chiese di San Giuseppe e Santa Caterina, allora possiamo dire che la strada intrapresa è quella giusta.
SALVATORE FUCÀ


RACALMUTO. Sulla vendita della casa di Sciascia scende in campo il Comune
"Coinvolgeremo il ministero"
RACALMUTO. E' in vendita la casa di Leonardo Sciascia e il mondo politico e intellettuale si ribella. Dopo le attenzioni rivolte con una lettera aperta a Napolitano e a Crocetta da parte dell'operatore culturale Enzo Sardo, l'amministrazione comunale di Racalmuto — che già stava lavorando ad un progetto più ampio per la valorizzazione dei beni culturali legati allo scrittore Racalmutese — accende i riflettori sul problema del Comune che non riesce più a "gestire" senza fondi la grande eredità culturale lasciata dallo scrittore. Il sindaco Emilio Messana e l'assessore alla Cultura Salvatore Picone, componenti tra l'altro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sciascia, pensano a un dibattito più ampio che non riguardi soltanto la casa dove Sciascia ha vissuto negli anni dell'infanzia e nel periodo in cui ha insegnato, ma al recupero e all'attenzione che devono avere quei 'cento passi" del centro storico di Racalmuto dove insistono la casa natale e la casa dove ha vissuto Sciascia, la scuola dove ha insegnato, il teatro e il Circolo Unione. "Bisogna affrontare la questione del reperimento delle risorse necessarie a tutelare questi beni e chiedere ancora una volta una attenzione particolare per la Fondazione Sciascia che deve essere la guida di tutti i beni che appartengono alla memoria sciasciana". "Pensiamo di incontrare presto il mondo di Sciascia — aggiunge Messana - i familiari, gli amici, gli intellettuali, le associazioni culturali che ne ricordano l'opera in tutt'Italia e capire insieme come muoverci". "Ovviamente il Comune non ha oggi le risorse necessarie per tutelare questi beni — dice Messana — ma può sicuramente sollevare il problema a livello regionale, nazionale ed europeo. L'impegno di poter realizzare in quella casa un museo dedicato ad uno dei più grandi scrittori del Novecento deve appartenere a tutti, alla coscienza e all'impegno civico di chi ha ruoli a livello nazionale ed europeo". "Serve però la sensibilità di tutta la comunità — dice l'assessore alla cultura Salvatore Picone — e pensare che attorno a questi luoghi che appartengono alla letteratura si deve costruire il futuro di Racalmuto che non ha altre strade di sviluppo se non quella del turismo. Siamo in una fase importante di scelte da fare: se dobbiamo lavorare sull'accoglienza bisogna innanzitutto capire che su Sciascia bisogna scommettere". "Per questo — conclude Picone — chiederemo al Ministero dei Beni Culturali di riconoscere tutti questi luoghi - le case, i circoli, la scuola, il teatro —"bene culturale" da tutelare e conservare".
C.V.


STIPULATA CONVENZIONE CON LA IULM
Parco, un impulso alla comunicazione
E' tramite un'apposita convenzione stipulata con la Iulm (libera università di lingue e scienze della comunicazione di Milano) che l'ente Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi intende dare nuovo impulso al settore comunicazione. Saranno, infatti, gli studenti e i docenti del laboratorio di valorizzazione di beni culturali dell'università milanese a studiare e mettere a disposizione sistemi più sofisticati per la promozione della Valle dei Templi. A una migliore e più funzionale capacità di comunicazione punta fortemente l'ente Parco, per far sì che tutti i settori turistici promossi abbiano riscontro più ampio possibile. Tra i segmenti, poi, guarda principalmente a quello legato al turismo familiare e con risvolti didattici, del quale sente un richiamo sempre più internazionale. Una capillare comunicazione, che passa dalla ristrutturazione del sito internet, con l'intento di renderlo più agevole come fruizione, e dall'importanza delle pagine facebook. «Sono aspetti importanti in linea con la politica culturale del Parco, confermata per il prossimo anno - afferma il direttore Giuseppe Parello - puntiamo molto sul target family e sull'offerta didattica, così come stiamo lavorando tanto sulla comunicazione, su nuove didascalie e su una nuova veste grafica. Con la Iulm è un progetto in itinere, di cui non conosciamo ancora modalità e contenuti".
CHIARA MANGIONE



28 luglio - lunedì

GIORNALE DI SICILIA
 
PUBBLICA ISTRUZIONE.  Nel quadro del piano straordinario di intenti urgenti
Un milione dal Cipe, servirà a finanziare lavori in otto scuole
I progetti approvati sono stati sviluppati in piena economia da una équipe di tecnici dell'ex Provincia regionale
Un milione e 42 mila euro è l'ammontare dei finanziamenti concessi dal Cipe per otto istituti di istruzione superiore della nostra provincia.
Il finanziamento rientra nel programma straordinario di interventi urgenti dello Stato Italiano finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi non strutturali degli edifici scolastici, I progetti sono stati sviluppati in piena economia da una equipe del Settore Edilizia e gestione patrimoniale dell'Ufficio Tecnico dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, oggi guidato dal commissario Benito Infurnari,
Il team è composto dal coordinatore, geologo Marzio Tuttolomondo ed i progetti sono stati redatti dai geometri Carmelo Filorizzo, Calogero Gioacchino Meli, Giuseppe Fabrizio Colomba e Davide Moncada. Responsabili unici dei progetti sono gli architetti Casimiro Gerardi ed Alessandro Tuttolomondo.
In particolare si tratterà di opere che non riguardano le strutture degli edifici, ma miranti al decoro degli istituti. Queste le otto scuole interessate dai finanziamenti.
 L'istituto professionale per l'industriael'artigianato "Archimede" di Cammarata con il più alto investimento: 234 mila euro. Seguono quindi il liceo classico 'Ugo Foscolo" di Canicattì con due fi uno per 127 mila euro e l'altro per 100 mila euro. Per il liceo artistico "Bonachia" accorpato al liceo classico "Fazello" di Sciacca gli interventi, per cui sono in corso le procedure di gara, prevedono un finanziamento di 17 mila euro. In corso le procedure di gara anche per il "Francesco Crispi" di Ribera il cui appalto ammonta a 117 mila euro. Lo stesso si può dire per il liceo scientifico "Fermi" di Sciacca, finanziamento di 100 mila euro, le cui procedure di gara sono in corso.
Aggiudicati, invece, i lavori per il decoro del liceo classico "Empedocle" di Agrigento per un importo di 50 mila euro, del liceo scientifico  "Leonardo" sempre del capoluogo per un importo di 80 mila euro ed infine il primo finanziamento, di l27milaeuro, relativo al secondo progetto del decoro del liceo classico "Ugo Foscolo" di Canicattì. Per l'Ipia Archimede di Cammarata (234 mila euro) e l'Istituto di istruzione secondaria Superiore "Foderà" (112 mila euro) presto i progetti saranno trasmessi all'Ufficio Gare dell'Ente. (VA)
 
AGENZIA DELL'ARPA L'appalto da due milioni di euro riguarda anche i rilevatori fissi di inquinamento dell'aria Agenzia ambiente, in arrivo nuovi laboratori mobili
PALERMO
In arrivo nuovi laboratori mobili per l'Arpa (Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente) e attrezzature più innovative per quelli esistenti. La gara d'appalto da due milioni di curo sarà aggiudicata nelle prossime settimane, la scadenza indicata sul sito dell'Agenzia per la presentazione delle istanze è fissata per il 31luglio.
L'appalto è suddiviso in due lotti, il primo (per un milione mezzo di euro)riguarda il laboratori mobili per il il monitoraggio dell'inquinamento ambientale. Fra le centraline che saranno acquistate, saranno utilizzate «per il campionamento e l'analisi degli inquinanti aerodispersi». Il secondo lotto (poco più di 200 mila euro) invece prevede l'adeguamento dei due laboratori mobili esistenti e il loro potenziamento con nuove attrezzature.
Nell'appalto sono compresi oltre alla fornitura vera e propria, anche l'installazione la messa in funzione, la garanzia delle attrezzature (per almeno ventiquattro mesi) e il servizio di manutenzione, tutti gli interventi di allacciamento e collegamento per rendere adeguati i laboratori e per far funzionare le attrezzature in piena sicurezza. L'appalto prevede anche i corsi di formazione per il personale tecnico dell'Arpa Sicilia. I corsi saranno effettuati nella sede della direzione generale dell'Arpa. Il corso sarà diviso in due sessioni, per un numero di almeno 10 persone i cui nominativi saranno indicati dall'Agenzia. Le prime lezioni, di almeno due giorni, saranno effettuate dopo il collaudo delle apparecchiature, e riguarderanno proprio il loro funzionamento. Altre cinque giornate di formazione riguarderanno l'utilizzo delle apparecchiature, la manutenzione ed il controllo ordinario.
Con l'aggiudicazione dell'appalto dovrà essere garantita anche l'assistenza tecnica per almeno tre anni, con interventi di riparazione tempestivi e fornitura di tutti i pezzi di ricambio,
L'acquisto è finanziato attraverso i fondi europei del Po Fesr, nell'ambito della linea di intervento «Azioni di monitoraggio della qualità dell'aria in accordo con la pianificazione nazionale e regionale». Nella relazione del direttore, Francesco Licata di Baucina, si evidenzia «la necessità di rivedere l'attuale composizione della dotazione della rete per il monitoraggio della qualità dell'aria operante in Sicilia, nell'ottica di pervenire ad una migliore aderenza a quanto previsto dalla normativa vigente e dalle direttive dell'Unione Europea». STE.GI.
 
LA SICILIA
 
CAMPOBELLO DI LICATA
Al via la messa in sicurezza della discarica
CAMPOBELLO DI LICATA. La Dedalo Ambiente avvia i lavori dimessa in sicurezza della discarica di contrada Bifara Favarotta. A darne notizia è stato illegale rappresentante e liquidatore della società d'ambito Dedalo Ambiente AG3 Rosario Miceli.
«I lavori di messa in sicurezza di emergenza della discarica di contrada Bifara Favarotta in territorio di Campobello di Licata - spiega Miceli - sono stati avviati a seguito di un sopralluogo effettuato da parte dell'ing. Enzo Pietro Greco Lucchina, dal responsabile unico
del procedimento arch. Calogero Gazzitano, dal geologo dott. Paolo Mozzicato, dall'ing, Fabrizio Oliveri, in sinergia con i tecnici della Dedalo Ambiente Ag 3 e dalla ditta esecutrice Ati progetto Geoambiente srl e Intercantieri SrI. I lavori sono stati consegnati già all'impresa i lavori. Con questo iter che ha avuto inizio nell'agosto del 2010 con la trasmissione del progetto di messa in sicurezza di Emergenza alla Emergenza Rifiuti del 29 gennaio scorso. La gara di appalto è stata gestita dalla Emergenza Rifiuti che ha curato la gara, l'aggiudicazione dei lavori e la sottoscrizione del contratto. Pertanto, si dà comunicazione che dopo un lungo iter si sono avviati i lavori dimessa in sicurezza di emergenza che definiscono un percorso che porta alla permanente salvaguardia ambientale del sito della discarica».
La chiusura del lago di contrada Bifara-Favarotta era stata disposto poiché ritenuto inquinato dal percolato proveniente dal sito della discarica posta sotto sequestro di Bifara- Favarotta.
CARMELO SCIANGULA
 
«ACQUA PUBBLICA»
Ato idrico, i sindaci della provincia incontrano l'assessore regionale
CASTELTERMINI. Ha ottenuto i primi risultati sperati l'incontro tenutosi a Casteltermini lo scorso sabato tra i sindaci dell'Ato Idrico di Agrigento. In questa assemblea il sindaco del paese montano Nuccio Sapia aveva ribadito la sua volontà di risolvere gli enormi problemi che il rapporto con Girgenti Acque aveva creato ai cittadini per l'arrivo di molte bollette esose. La sua decisione aveva trovato d'accordo tutti i sindaci dei numerosi paesi che erano presenti. Questa affannosa vicenda che fino a ora si è svolta nella nostra provincia, ora amplia il suo raggio e avrà un nuovo epilogo a
Palermo. È infatti previsto per mercoledì prossimo un incontro con il governo regionale.
I sindaci dell'Ato Idrico agrigentino si confronteranno con l'assessore regionale all'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Salvatore Calleri a cui già Nuccio Sapia ha espresso la decisione di far cessare le anomalie e le sperequazioni che si registrano nella gestione dell'Ato Idrico in provincia di Agrigento.
L'assessore Salvatore Calleri si è mostrato sensibile al problema e non ha esitato a fissare, come già detto, la data dell'incontro per la fine del mese. Questo fa capire come il problema è sentito da tutte le parti in causa, non solo dai cittadini ma anche dalle istituzioni.
Grande soddisfazione ha mostrato il sindaco di Casteltermini che così si è espresso: «Abbiamo imboccato la strada giusta. L'incontro certamente rappresenta una tappa fondamentale di avvicinamento all'obiettivo. Il coinvolgimento dei sindaci e delle popolazioni in questa sacrosanta battaglia di giustizia ed equità ci rende ottimisti sull'esito».
FRANCESCA MARIA MAGRÌ
 

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