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Rassegna stampa del 29 luglio 2014

GIORNALE DI SICILIA

PALAZZO DEI GIGANTI Si è insediata ieri mattina Luciana Giammanco, è stata nominata dalla Regione dopo la condanna e dimissioni del sindaco Marco Zambuto
IL COMMISSARIO SUBITO LA VERIFICA AL BILANCIO
«Devo prendere conoscenza delle varie emergenze, le urgenze e le scadenze. Oggi avrò un incontro con tutti i dirigenti»
Ieri, il formale passaggio di consegne. Oggi, incontrerà i dirigenti dei settori di palazzo dei Giganti e prenderà atto "delle singole urgenze" e "delle scadenze" . Luciana Giammanco, neo commissario straordinario del Comune di Agrigento, avrà bisogno di tempo. Il tempo necessario per prendere in mano le carte e conoscere le situazioni specifiche dell'amministrazione comunale. Non ho avuto ancora modo di conoscere le situazioni specifiche - ha detto Luciana Giammanco, poche ore dopo l'insediamento - . Non ho ancora avuto modo di ',edere i dati inerenti al bilancio, mi riservo di farlo con particolare attenzione perche il bilancio è la spina dorsale dell'amministrazione comunale attorno alla quale girano tutti i settori e quindi quella a cui dare più attenzione,'. Nessuno, al momento, è in grado di stabilire, a priori, quanto tempo sarà necessario per prendere cognizione delle urgenze ed emergenze di Agrigento.
Il periodo è un po' particolare, è a ridosso del periodo feriale - ha spiegato Giammanco - . Un periodo che però sarà utile perché mi permetterà di leggere quanto più possibile lutto ciò che c'è da leggere, in modo da ricominciare subito dopo le ferie ad entrare nel vivo per prendere le decisioni per mandare avanti l'amministrazione e per dare servizi ai cittadini".
Luciana Giammanco si e insediata a palazzo dei Giganti 45 giorni dopo le dimissioni - a seguito di una condanna a due mesi e 20 giorni per abuso d'ufficio - del sindaco Marco Zambuto. "Non so se ci siano stati dei ritardi. Non so - ha detto il commissario straordinario - se il tempo che si è accumulato dalle dimissioni alla mia nomina sia tale da potersi definire ritardo veri e proprio. In ogni caso, dovrò prendere conoscenza di ciò che da fare, di quali sono le emergenze, se ve ne siano, le urgenze e le scadenze. Domani (oggi ndr.) ho un incontro con tutti i dirigenti e quindi già da domani (oggi ndr.) comincerò ad entrare nel merito delle singole urgenze». Per Luciana Giammanco non sarà facile coniugare il ruolo di dirigente apicale della Regione con quello di commissario straordinario al Comune di Agrigento. Così come in passato ho dovuto coniugare i ruoli di commissario straordinario alla Provincia regionale di Trapani e di dirigente delle Autonomie locali e del dipartimento Funzione pubblica e personale poi, - ha detto - spero di riuscire a farlo anche in questa occasione nel miglior modo possibile».
«1-ta voluto conoscere un po' per linee generali quali sono le situazioni amministrative, quali le pendenze che ancora ci aspettano - ha detto Piero Luparello dopo il passaggio di consegne - Spero che la gestione commissariale sia quanto più breve possibile per far sì che l'elettore torni a scegliere. La prima impressione che ho avuto della dottoressa Giammanco è quella di una persona dal forte carattere, propositiva, determinata. Credo che sia il soggetto adatto per traghettare questo Comune alle elezioni».
"Una persona molto preparata» - ha detto l'ormai ex assessore Francesco Messina - . «Sono contento che sia arrivato il commissario - ha detto, invece, l'orinaiexassessore Maurizio Masone - perché si ricomincia a lavorare speditamente. Di questo la città ai eva bisogno. Ci sono molte cose rimaste in sospeso. Mi auguro che porterà avanti i tanti appuntamenti che sono ormai all'ordine del giorno di questo Comune. (CR)

LA LEZIONE DEGLI INDUSTRIALI
Più legalità e rispetto delle regole per contrastare la concorrenza sleale, È questo il filo conduttore di Confindustria Centro Sicilia, che ieri ad Agrigento ha siglato un nuovo protocollo d'intesa con la Prefettura.
Un documento che non nasce in maniera casuale, ma è figlio del protocollo di legalità firmato a livello nazionale dal ministro dell'Interno,,, ha sottolineato il Prefetto della città dei templi Nicola Diomede.
Grazie a questo accordo -ha aggiunto - sarà più facile riuscire a tenere lontano chi, in maniera subdola, cerca dl accaparrarsi risorse pubbliche. A chi briga contro la legalità- sottolinea Diomede - diciamo chiaramente che qui si fa sul serio.
A sottoscrivere l'accordo con il Prefetto, il delegato per la legalità di Confindustria, Antonello Montante Antonio Siracusa, delegato di Confindustria Centro Sicilia per Agrigento.
Non siamo qui per fare passerella ma per sottoscrivere un documento molto importante per aiutare gli imprenditori agrigentini, ha detto Montante, nel corso del suo intervento, poco prima della sottoscrizione dell'accordo alla presenza del Presidente del Tribunale di Agrigento Luigi D'Angelo, del Questore Mario Finocchiaro, del Comandante provinciale dei Carabinieri Riccardo Sciuto, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e di diversi imprenditori locali.
«Confindustria negli anni si è dotata di un codice etico serio e rigoroso - ha aggiunto l'esponente di Confindustria - e la firma di oggi arriva al termine di un percorso lungo e di un dialogo costante instaurato, a livello nazionale, con il ministro dell'interno Angelino Alfano. Tutte le prefetture e le associazioni territoriali che sottoscriveranno questo protocollo - ha continuato -potranno attuano garantendo tempi più celeri per il rilascio della documentazione antimafia".
L'intesa, infatti, prevede che le imprese aderenti possano chiedere la documentazione antimafia riguardante i propri partner commerciali e l'iscrizione nella white list della Prefettura attraverso Confindustria Centro Sicilia. Il protocollo rappresenta inoltre una delle rnisurequalificanti del progetto PON Sicurezza, "Caltanissetta e Caserta sicure e tuodeme", gestito da Confindustria Centro Sicilia per creare una rete di tutela perle imprese sidiiane dalle pressioni criminali, dal racket e dall'usura.
«Questo protocollo - ha aggiunto Antonio Siracusa - va ad incidere non solo nei rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche in quelli tra privati, poiché le aziende, tramite Confindustria, potranno richiedere le certificazioni antimafia e valutare i propri fornitori e subappaltatori in base al possesso di requisiti non solo tecnici ed economici, ma anche etici,'. Presente anche il vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro: Quello di oggi - ha detto - è un ulteriore passo verso la normalità. Abbiamo il dovere - ha aggiunto - di escludere coloro i quali non sono normali.
Ed Antonello Montante, Presidente di Confindustria ha aggiunto: Ribadisco che oggi non siamo qui per fare una passerella. Questa attività e' molto importante perché chi crea concorrenza sleale distorce il mercato». La legalità conviene a tutti insomma. Soprattutto alle imprese che operano in un mercato di libera concorrenza e non vogliono vedersi "fare le scarpe", da chi in barba alle regole utilizza "corsie preferenziali" e pretende di mettere le mani su grossi appalti senza attenersi ai codice etico imposto dall'Unione degli industriali- In Prefettura hanno partecipato all'incontro anche il magistrato Morrone del Tribunale di Sciacca e l'ex assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi. (DV)

I NODI DELLA SICILIA
I PRELIEVI SU TRE DIVERSE FASCE ODDO: GESTO OBBLIGATO IN TEMPI DI CRISI. SCIME NUOVO SEGRETARIO GENERALE
Ars, arriva la «stangata» sulle pensioni d'oro
Il Consiglio di presidenza tassa gli assegni di quiescenza di super-burocrati ed ex deputati: taglio da un milione di euro l'anno
Giuseppina Varsalona
PA LE RMO
Anche l'Ars ci prova. Una stangata sulle pensioni d'oro dell'Assemblea regionale, nel giorno della nomina del nuovo segretario generale Fabrizio Scimè, che prende il posto di Sebastiano Di Bella. A volerla assestare, a partire dal primo agosto è il Consiglio di presidenza che vuole tassare gli assegni di quiescenza di superburocrati e deputati siciliani, nelle stesse ore in cui il governo Crocetta, nella Finanziaria, tenta di tagliare le pensioni dei dirigenti regionali. Un contributo di solidarietà che viaggia in una delibera adottata ieri, con cui viene recepito un provvedimento approvato a giugno dal Senato, con l'obiettivo di trovare risorse in tempi di spending review.
Una «tassa» che graverà sulle buste paga di tutta la pianta organica dell'Assemblea: dalla poltrona più alta del segretario generale fino all'assistente parlamentare, passando attraverso i vari gradini di consigliere parlamentare, di stenografo, segretario parlamentare, coadiutore, tecnico amministrativo e assistente parlamentare. Sulle buste dei burocrati i tagli verranno attuati secondo tre fasce: sulle pensioni da 90 a 130 mila euro annoi lordi verrà applicata un'aliquota del 6 per Cento 00eu-
ro sulla soglia di partenza fino ai 7.800 euro sul gradino di arrivo.
Per i pensionati d'oro, quelli cioè da 130 a 190 mila euro, il taglio sarà più drastico, pari al 12 percento, che corrisponde a una riduzione compresa tra i 15.600 euro e i 22.600 euro l'anno. I superburocrati che vantano assegni di 190 mila euro di pensione si dovranno «accontentare» di 155.800 euro, dal momento che la tagliola su di loro graverà per il 18 percento. Un provvedimento,
di Presidenza stima di risparmiare oltre un milione di euro l'anno.
Pensioni più leggere anche per gli ex deputati, i cui assegni non superano i 90 mila euro lordi annui Per loro un 6 percento in meno e quindi una riduzione di circa 5.400 euro. Per gli ex onorevoli
comunque, gli uffici della Presidenza aspettano di vedere come si comporterà Palazzo Madama. Una misura con cui l'Ars vuole anticipare sui tempi il contributo di solidarietà, previsto da Crocetta nella manovra, che dovrebbe essere applicato sulle pensioni a partire dai 35 mila euro.
Un provvedimento non nuovo il contributo di solidarietà. Nel 2011 infatti, sulla spinta del decreto Monti, gli ex dirigenti dell'Ars avevano subito una riduzione di pensione, ma dopo
Aver versato per venti mesi il «balzello», se lo erano visto restituire dopo avere vinto il ricorso. Soddisfatti i deputati questori Nino Oddo (Megafono) e Paolo Ruggirello (Articolo 4): «il contributo di solidarietà, in un momento di grande crisi per la Sicilia, è un gesto di sobrietà e di sensibilità da parte della classe politica. Un sacrificio richiesto ai dipendenti pubblici più ricchi, in un generale clima di austerity e di contenimento della spesa».
Il tema è esplosivo, se si considera che l'Assemblea oggi paga a 51 ex dipendenti pensioni superiori ai 200 mila euro tra questi ci sono tutti i segretari generali andati in quiescenza, da Silvio Liotta a Gianliborio Mazzola, Giovanni Tomasello e da ieri a questa truppa si aggiungerà anche Sebastiano Di Bella. Sempre all'Ars sono 32 le pensioni tra i 150 e i 200 mila euro e 126 tra i 100 e i 150 mila euro. In tutto, sono 209 i pensionati dorati di Palazzo dei Normanni, cioè quelli che ricevono un assegno da 100 a oltre 200 mila euro lordi all'anno. Che si aggiungono agli ex deputati che hanno pio di 9O mila euro lordi.
E sulla poltrona più alta dell'Ars arriva Fabrizio Scimè, consigliere parlamentare, capo ufficio per il coordinamento dell'area legislativa. Prende il posto di Sebastiano Di Bella, 61 anni, che lascia il vertice della burocrazia del parlamento siciliano dopo nove mesi dalla sua nomina, accompagnato dalle polemiche legate alla sua indennità, che supererebbe i 500 mila euro l'anno. Scimè è considerato una delle «nuove leve» all'interno della burocrazia de]l'Ars, 46 anni, vincitore di concorso pubblico, e in servizio al Parlamento regionale dal '99. In passato si è occupato del "servizio personale", di Bilancio, sino a guidare l'ufficio per il coordinamento della attività legislativa. Figlio di un ex segretario generale e giornalista, Aldo Scimè, il neo segretario commenta così la sua nomina: «Sento tutto il peso e la difficoltà di questo incarico, mi impegnerò al massimo. Non servono uomini soli al comando, Bisogna entrare in Sintonia con l'opinione pubblica. Il Palazzo deve aprirsi e tornare in contatto con la gente».
(GVAR)

LA SICILIA

EX PROVINCIA
Indennità previste dal Ccnl dell'area dirigenti
«In merito alla notizia riportata nei giorni scorsi dagli organi di stampa e relativa alle indennità di posizione e di risultato ai direttori dell'ex Provincia regionale di Agrigento, sollevata dal sindacato Cisl, si precisa che queste indennità, sono previste dal Ccnl dell'Area dirigenza del comparto regioni — Autonomie locali. Pertanto, la determinazione di attribuzione delle indennità, si configura come atto dovuto». Lo precisa il Direttore generale dell'Ente Giuseppe Vella.

E' UN COMMISSARIO PART TIME
Si è insediata Luciana Giammanco, in Municipio lunedì e martedì. pare per pochi mesi
Esprimere qualunque valutazione sul nuovo commissario del Comune Luciana Giammanco, sarebbe prematuro, ma una cosa sembra essere chiarissima: sarà un commissario "part time'. Non certo per l'impegno profuso, ma quanto per il tempo a disposizione per potersi dividere tra il nuovo incarico alla guida del municipio agrigentino e tra quelli già ricoperti di dirigente regionale e responsabile anticorruzione dello stesso Ente.
A confermarlo pare sarebbe stata la stessa Giammanco durante le prime strette di mano avute con alcuni consiglieri comunali: "sarò ad Agrigento ogni lunedì e martedì", avrebbe detto. La sua prima giornata a Palazzo San Domenico, del resto, è stata infernale: arrivata in piazza Pirandello intorno alle dieci ha trascorso l'intera mattinata, dopo aver formalizzato il proprio insediamento, per i corridoi del palazzo di Città per conoscere i dirigenti e gli uffici, Il tutto accompagnata dal segretario generale, il quale avrebbe anche viaggiato insieme al commissario dal tragitto tra Palermo e Agrigento. Solo intorno alle 13 il commissario ha tenuto il suo primo, breve e ufficioso incontro con la stampa, durante il quale si è sostanzialmente limitata ad esporre le sue intenzione a carattere generale, "aprendosi" solo nel mostrare di conoscere bene le potenziali difficoltà organizzative collegate al triplice incarico ricoperto.
"Non sarà facile — spiega Giammanco — e per questo ringrazio particolarmente della stima e della fiducia il presidente Rosario Crocetta e l'assessore regionale Patrizia Valenti per avermi nominato. Ho già avuto una esperienza simile a Trapani. spero anche qui di riuscire a fare il mio lavoro nel miglior modo possibile". La "road map" rispetto al lavoro da svolgere ad Agrigento sembra abbastanza chiara: innanzitutto prendere piena conoscenza delle problematiche dell'ente leggendo le "carte", poi, non prima di un mese, iniziare con i primi provvedi menti.
"Domani incontrerò i dirigenti (oggi, per chi legge ndr), - spiega Giammanco - e solo dopo questo primo colloquio potrò capire quali sono le emergenze, Il periodo in cui arriva il mio insediamento — aggiunge - è sicuramente particolare, dato che è a ridosso delle ferie, anche se questo da un lato sarà utile perché mi permetterà di leggere tutto quanto,possibile in modo di entrare nel vivo subito dopo le ferie per iniziare a prendere le decisioni". Lettura particolarmente "attenta", ha detto, è quella che riserverà in primis al filando dell'ente: in questo momento, va ricordato, sul "tavolo" c'è solo il consuntivo 2013, che in atto è anche allo studio dei revisori dei conti. E se, spiega Giammanco, per legge non è nominabile da parte della Regione un vicecommissario (dato che è ancora in carica il Consiglio comunale), grandi speranze ripone il dirigente nei suoi "colleghi" comunali, perché gli siano di supporto durante questo verosimilmente lungo periodo commissariale. Già, verosimilmente, perché un altro punto sul quale non si è potuto fare chiarezza è la durata dell'incarico: il voto sarà a novembre o a maggio 2015? "La durata - ha precisato - è quella prevista per legge, ovvero fino a prima tornata elettorale utile, che sarà individuata con decreto presidenziale. Altro non so".
G. SCHICCHI

VERSO IL NUOVO ANNO SCOLASTICO
Centro di addestramento Asi «promosso» per l'Ipia
g. sch.) Il centro di addestramento professionale dell'Asi ha superato il collaudo statico e in settimana potrà essere consegnato all'ipia "Fermi".
Sono state infatti completate le procedure tecniche e burocratiche necessarie per verificare l'utilizzabilità del grande edificio nel cuore della zona industriale e, come annunciato la scorsa settimana, tra mercoledì e giovedì la Provincia ha previsto che la struttura possa essere consegnata all'istituto professionale.
Si appresta a essere chiusa, quindi, una lunga parentesi iniziata nel gennaio 2013, quando l'oggi Libero consorzio ricevette dall'Irsap il centro, il quale però attendeva alcuni interventi di recupero e completamento. La storia più recente è fatta, poi, da riunioni, sopralluoghi, confronti e proteste circa le innumerevoli problematiche da risolvere. Se "profezia"dalla della consegna entro luglio della struttura risale addirittura al 6giugno, al 18 giugno risalgono ad esempio le preoccupazioni rispetto alla qualità delle strade di collegamento tra l'edificio e le aree esterne e alla possibilità di garantire un servizio di linea per gli studenti pendolari, adesso superati. La Provincia, tra l'altro, ha risolto anche la questione collegata al pagamento delle utenze per i servizi a rete, anch'essa lungamente al centro di un "braccio di ferro" tra scuola ed Ente.
Insomma, il prossimo potrebbe essere, dopo tempo, il primo anno scolastico "normale" per l'Ipia "Fermi", da anni privo di una sede da quando il grande complesso porpora di via Mattarella venne ritenuto non idoneo dal punto di vista statico a causa della presenza di calcestruzzo depotenziato. Da quel giorno erano cominciati, per alunni e personale docente, giorni di grandi difficoltà, che adesso potrebbero essere solo un ricordo. L'Ipia, comunque, non sarà trasferito integralmente alla zona industriale: grazie ad un accordo stipulato con il Comune nei giorni scorsi, infatti, gli allievi iscritti al primo biennio e le ragazze del corso di assistente socio-sanitario almeno per il 2014/2015 frequenteranno le lezioni al primo piano del plesso "Tortorelle".

MONITO AL GOVERNO REGIONALE: «LE RIFORME NON SI FANNO CONTRO LAVORATORI»
I sindacati: "Via le norme sul pubblico impiego o sciopero»
I sindacati lanciano un forte appello al governo regionale e chiedono interventi urgenti a favore del pubblico impiego. "Crocetta ritiri dalla Finanziaria le norme sul pubblico impiego o la reazione dei lavoratori sarà fortissima". Il monito è stato lanciato ieri dai segretari generali della Cgil Fp Michele Palazzotto, della Cisl Fp Gigi Caracausi, della Uil Fpl Enzo Tango e della Uil Pa Alfonso Farruggia.
I sindacati hanno chiesto al governo regionale di "tornare sui propri passi. Altrimenti già da giovedì sarà mobilitazione generale e se non avremo risposte, siamo pronti anche allo sciopero". Le sigle sindacali riunite in occasione degli "esecutivi unitari" hanno contestato al governo Crocetta di avere previsto nel testo della "manovra-ter" un pacchetto di norme che colpirebbero in maniera indiscriminata i dipendenti pubblici. Se da un lato il governo regionale tende a tagliare gli sprechi, dall'altro un gran numero di lavoratori del pubblico impiego si ribella.
Dai cosiddetti contributi di solidarietà per i pensionati, alle indennità per i forestali, passando per le norme che prevedono le riduzioni delle unità operative di base fino alla cancellazione della cosiddetta "clausola di salvaguardia" per i dirigenti.
Cgil, Cisl e Uil hanno anche avanzato una proposta di riforma della pubblica amministrazione, in grado di aggredire i veri sprechi e dì premiare il merito.
"Le riforme della pubblica amministrazione— dichiarano infatti Palazzotto, Caracausi, Tango e Farruggia — si fanno insieme ai lavoratori e non contro i lavoratori. Finora il governo regionale non ha fatto nulla di diverso rispetto al passato: ha avanzato solo norme spot e quasi mai realizzabili. A questo punto, non ci resta che la protesta: una mobilitazione dei lavoratori potrebbe scattare già da giovedì. E siamo pronti allo sciopero". Presente all'incontro l'assessore regionale alla Funzione Pubblica Patrizia Valenti la quale nel suo intervento ha accennato qualche cenno di apertura: "Mi adopererò — ha detto la Valenti — per modificare alcuni dei provvedimenti previsti nel nostro maxi-emendamento. Credo che alcuni temi vadano discussi in sede di contrattazione sindacale". E un'altra apertura sarebbe giunta anche dall'Ars: il presidente Ardizzone si è detto pronto a incontrare i sindacati, che dal canto loro puntano il dito contro l'ultima finanziaria: "In quel testo—dicono- si trovano norme incostituzionali e autoritarie. Si toglie al pubblico impiego per finanziare tre pagine di enti inutili.
Il governo incontri i sindacati per discutere sul futuro degli impiegati delle ex province e delle questione legate alla sanità. E subito".

LA SVOLTA Con la manovra attualmente all'Ars, verrà recepito dl che detta nuove regole per la contabilità pubblica
«Sicilia, stop ai bilanci drogati della Pa»
L'assessore Agnello: dal 2015 procedure meno complesse e più trasparenza
PALERMO. Bilancio consolidato, contabilità economico-patrimoniale e "linguaggio' comune per i conti degli enti pubblici. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti nel decreto legislativo 118 del 2011, che in Sicilia sarà recepito con la finanziaria attualmente in discussione all'Ars. La norma prevede nuove regole per i bilanci della pubblica amministrazione, con l'obiettivo di aumentare la trasparenza e semplificare procedure oggi particolarmente complesse. Se ne è discusso ieri durante il convegno «L'armonizzazione contabile e le semplificazioni per la pubblica amministrazione», che si è svolto alla Camera di Commercio di Palermo. Tra i relatori, l'assessore regionale all'Economia Roberto Agnello, secondo cui «questa riforma sarà l'occasione per fare pulizia nel bilancio della Regione".
«Quando si passa da un sistema ad un altro - ha sottolineato l'assessore Agnello - emergono tutte le incrostazioni del passato. Troppo spesso all'interno dei conti pubblici sono sta te nascoste operazioni non lineari. Col decreto legislativo 118 del 2011 vengono introdotti nuovi criteri finalizzati alla trasparenza e alla possibilità di analizzare meglio i bilanci. Più trasparenza e più concretezza significa anche evitare le pratiche illegali. La nuova contabilità servirà al cittadino per favorire il dialogo con la pubblica amministrazione e il controllo su di essa. Per questo il governo re-gionale sta accelerando su questo fronte".
Non sarà soltanto la Regione ad essere investita da questa riforma, ma tra gli altri anche i Comuni, le Università, le società pubbliche. La svolta inizierà il primo gennaio del 2015, anche se il decreto dà facoltà agli enti di prorogare di un anno l'entrata in vigore del nuovo sistema. Alla contabilità finanziaria, la pubblica amministrazione dovrà affiancare quella economico-patrimoniale. Insomma, niente più bilanci "drogati" da residui attivi che difficilmente potranno essere riscossi oppure disallineamenti derivanti dalla mancata corrispondenza delle poste. Inoltre, col bilancio consolidato diventeranno un "unicum" i conti della Regione e quelli delle società partecipate. Idem per Comuni ed altri enti locali, che saranno chiamati ad una maggiore responsabilità per evitare situazioni di deficit.
«Adesso - ha spiegato l'assessore Agnello - si passerà da una visione parziale ad una integrale. Non possiamo continuare a fare come gli "struzzi": non sarà più possibile infilare la testa sotto terra di fronte a problemi gestionali e deficit. Le aziende collegate, ad esempio, sono già di fatto sotto la responsabilità degli enti, ma spesso si tende a considerarle elementi esterni. Il problema dei Comuni cì come quello della Regione è l'improduttività della spesa. Bisogna eliminare il superfluo e tagliare gli sprechi».
Un appello rivolto ai tanti amministratori locali e dipendenti pubblici siciliani presenti ieri alla Camera di Commercio di Palermo. Per loro soltanto un "antipasto" delle nuove regole che, per dirla ancora con le parole dell'assessore regionale all'Economia, «faciliteranno il controllo dei cittadini».
«Gli enti pubblici - ha detto Raffaele Mazzeo, coordinatore pubbliche amministrazioni dell'Andaf (Associazione nazionale direttori amministrativi e finanziari) - dovranno usare schemi contabili unici, una sorta di linguaggio comune, affinché aumenti la trasparenza. Luca Cerri, della società di revisione contabile kpmg, ha infine concluso: «I bilanci consolidati serviranno a chi governa per assumere decisioni corrette. La sperimentazione va avviata nel 2015, altrimenti si rischia di perde7 re tempo prezioso».

Agrigentoflash

AGRIGENTO, COMMISSARIO SUBITO AL LAVORO. VERIFICA AL BILANCIO
Luciana Giammanco sarà un commissario part time, "Sarò ad Agrigento ogni lunedì e martedì", avrebbe detto, ma subito prenderà in mano le carte e conoscere le situazioni specifiche, in modo di vedere i dati inerenti al bilancio. Nessuno al momento è in grado di stabilire quanto tempo sarà necessario per prendere visione delle urgenze ed emergenze di Agrigento. Poi non prima di un mese il commissario inizierà con i primi provvedimenti. Il primo incontro il commissario lo ha riservato agli ormai ex assessori, Luparello, Masone, Galvano, Messina. "Abbiamo esposto al commissario tutte le pendenze, tutte le emergenze - spiega Piero Luparello -, tutti gli atti che attendevano di essere approvati e che non è stato possibile approvare, una su tutte il cartellone estivo degli eventi per la città". Di lavoro in sospeso c'è ne molto, non bisogna dimenticare che l'Aula Sollano, non ha ancora votato le aliquote Tasi, Tari e Imu, che è verosimile i consiglieri comunali, vogliano rivedere al ribasso, richiedendo una nuova proposta da parte dell'amministrazione.

RIBERA, ENTRO DICEMBRE L'APPALTO PER IL PONTE VERDURA
Si dovrà aspettare il prossimo mese di dicembre per il bando dei lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Verdura, nel tratto della strada statale 115, tra Ribera e Sciacca. Il periodo per l'appalto è stato individuato dal primo cittadino di Ribera, Carmelo Pace, insieme all'ingegnere Salvatore Tonti, principale esponente regionale dell'Anas Sicilia, che più volte è venuto nella città crispina, dopo il crollo del viadotto. E' presumibile un periodo di due mesi per l'approvazione del progetto e gli espropri. Le aree interessate sono agrumeti. Il nuovo ponte dovrebbe costare sui 12 milioni di euro.

Infoagrigento

COMUNE DI AGRIGENTO: SI È INSEDIATA LUCIANA GIAMMANCO
E' iniziata dunque ufficialmente l'avventura di Luciana Giammanco presso il comune di Agrigento; sarà lei a guidare l'ente da oggi fino al mese di maggio, quando si terranno le elezioni anticipate per eleggere il nuovo primo cittadino ed il nuovo consiglio comunale.
Una gestione commissariata dell'ente, resa necessaria dalle dimissioni del Sindaco Zambuto e tuttavia ritardata di qualche settimana per via della mancata immediata nomina da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta.
I primi impegni per il commissario Luciana Giammanco, riguardano gli incontri con dirigenti ed ex assessori per fare il punto della situazione ed iniziare l'attività che la vedrà sulla poltrona più prestigiosa di palazzo dei Giganti fino alla prossima primavera.



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