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Rassegna stampa del 28 agosto 2014

GIORNALE DI SICILIA
Gazebo della Polizia provinciale Operativo da ieri mattina, il posto fisso di vigilanza della Polizia provinciale, sulla spiaggia della Scala dei Turchi. Si tratta di un gazebo mobile per il personale Impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a disposizione oltre che dalla Polizia provinciale, anche dalla Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di volontariato Endas di Agrigento ( LOG)

Riunione dì undici circoli. Margagliotta: «Occorre analizzare strategie e informare i cittadiniiberi consorzi, il Pd ne discute a Cammarata «Liberi consorzi. Quali prospettive per i Comuni dell'Alto Platani?». Domani sul tema della costituzione degli enti che dovrebbero sostituire le province regionali, e su cui a breve dovranno esprimersi amministrazioni e consigli comunali, discuteranno i circoli del Pd dei comuni di Acquaviva Platani, Cammarata, Campofranco, Casteltermini, Castronovo di Sicilia, Lercara Friddi, Mussomeli, San Giovanni Gemini, Sutera, Valledolmo, Vallelunga Pratameno.
«Si intende — spiega Antonino Margagliotta. della direzione del Pd cammaratese che coordinerà i lavori - avviare una discussione per informare i cittadini, per discutere tra responsabili della politica e del territorio, per analizzare strategie. Con queste finalità il circolo di Cammarata del Partito democratico organizza una discussione aperta a tutti». A chiudere i lavori sarà Andrea Piraino, professore di Diritto costituzionale dell'università di Palermo. La manifestazione si svolgerà nella terrazza del Bar Ambassador (via Maria SS. Cacciapensieri) con inizio alle 19. (LOG)

LIBERO CONSORZIO I dati sono stati forniti dall'Osservatorio turistico provinciale. Allo studio quelli di luglio
Turismo, i dati di giugno rimangono positivi
Non sono ancora stati elaborati i dati relativi e luglio e quelli di giugno sono da confermare, ma il risultato è già leggibile: l'andamento del settore turistico in provincia di Agrigento mantiene il segno positivo. Certo non c'è da stare molto allegri visto che il tanto decantato 'volano per l'economia locale" stenta a imprimere il giusto impulso alla stessa. Le statistiche mostrano una leggera flessione delle presenze (quindi della permanenza in loco) proprio nel mese di giugno (che si attesta su un -2,4 per cento) ma rispetto allo stesso periodo, ì primi sei mesi del 2013, le presenze turistiche in provincia di Agrigento sono aumentate di 3,38 punti percentuali. Altro dato non trascurabile è quello che riguarda la provenienza dei flussi turistici: in netto vantaggio sono i viaggiatori italiani rispetto a quelli stranieri con, rispettivamente, 95 mila e 500 e 65 mila presenze circa registrate in alberghi e altre strutture ricettive dell'Agrigentino. Volendo masticare un po' di cifre, l'analisi elaborata dall'Osservatorio turistico del Libero Consorzio dei Comuni, ex provincia, per il mese di giugno ed in termini di arrivi nelle strutture turistiche e ricettive, un aumento dello 0,67 per cento rispetto allo stesso periodo del 20l 3. Gli arrivi di turisti italiani nel mese di giugno sono stati 21.816, con una flessione dell'8,22 punti percentuali, mentre gli stranieri arrivati in provincia di Agrigento sono stati 22.320 con un aumento percentuale del 4,45. Rispetto allD stesso periodo del 2013, nello stesso mese, la situazione delle presenze nelle strutture turistiche è invece negativo: italiani con un —0,31 percento mentre per gli stranieri il saldo, sempre in negativo, è del 4,48 percento. In conclusione, secondo i primi report divulgati dall'Osservatorio turistico, per quanto riguarda i turisti italiani il dato positivo si riferisce sia al numero di arrivi (con un più11,11 percento) che ai giorni complessivi del soggiorno con un più 16,33 punti. Per gli stranieri, in - vece, la situazione delle presenze è quasi invariata rispetto allo scorso anno con un aumento dello 0,23 punti percentuali. I dati dettagliati, 'non consolidati' quindi a confermare, sono disponibili on-line, all'interno del "Portale del turismo" che si trova nel sito del Libero Consorzio all'indirizzo www.provincia.agrigento.it. Non rimane che attendere le valutazioni dello stesso osservatorio che a chiusura del 2013 definiva ancora "stagnante" il settore turistico locale e "non in grado di intercettare le potenzialità di un mercato" che nel resto del mondo è in forte crescita, consigliando a livello locale l'avvio di progetti significativi per l'accoglienza turistica e per il governo delle filiere nonché la migliore definizione delle funzioni pubbliche in materia di turismo, affinché una maggiore promozione a livello nazionale possa avere senso e svolgere la propria funzione. (LOG)

DISTRETTO TURISTICO
ARRIVA LILLO FIRETTO
È Lillo Firetto il nuovo presidente del Distretto turistico regionale Valle dei templi. Le dimissioni di Marco Zambuto da sindaco di Agrigento e le recenti elezioni amministrative a Caltanissetta, hanno reso necessario rivotare per dare un nuovo assetto al Consiglio direttivo del distretto stesso.
Nella sede del Parco archeologico di Agrigento infatti, si è proceduto alle nomine che hanno visto il sindaco di Porto Empedocle eletto all'unanimità Lillo Firetto.
Riconfermato Gaetano Pendolino alla carica di amministratore, mentre la vice presidenza è stata affidata al nuovo sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo. La composizione del nuovo Consiglio direttivo si è infatti resa necessaria dopo le dimissioni da sindaco del presidente Zambuto e il cambio al vertice dell'amministrazione comunale nissena, avvenuto nelle scorse amministrative di giugno, con la nomina del sindaco Ruvolo, al posto dell'uscente Michele Campisi. Dopo le relazioni dell'amministratore Pendolino e del direttore Vincenzo Cammilleri, l'assemblea ha espresso il proprio plauso all'operato svolto, confermando la fiducia sulle politiche e sulle iniziative già avviate dal Distretto, e scegliendo i nuovi componenti del direttivo sulla scia della continuità, ma anche con la volontà di conferire un impulso ulteriore ds energia e di stimoli per l'anno a venire. Erano presenti 13 sindaci, o loro delegati, dei 20 Comuni facenti parte dell'area distrettuale turistica. A seguito delle formalità amministrative relative alle approvazioni di bilancio e all'espletamento degli altri punti all'ordine del giorno, il Distretto ha condiviso le strategie dei tre progetti finanziati dalla Regione, per complessivi 588mi1a curo, che saranno meglio illustrati nel corso di una conferenza stampa, che si svolgerà presumibilmente nel mese di settembre. Il deputato regionale Lillo Firetto assume, dunque, la guida del Distretto e al suo fianco ci sarà il sindaco Ruvolo, fortemente motivato e carico di proposte e di iniziative. Soddisfatto l'amministratore Gaetano Pendolino che ha visto confermare il suo incarico dopo due corsi di lavoro.
«Sono stati anni di sacrifici - ha commentato - affrontati assieme al direttore Cammilleri, all'intero staff e al Social media team, che ha portato il Distretto a conseguire, pur con difficoltà e iniziali diffidenze, i risultati sperati nella costruzione di solide basi per un Sistema Turismo e su cui deve indirizzarsi il futuro di quest'area della Sicilia".
Nelle scorse settimane, il Distretto aveva presentato una nuova iniziativa multimediale. Si tratta di un'applicazione mobile per smartphone e tablet, uno strumento pratico e veloce messo nelle mani del turista per guidarlo alla scoperta delle bellezze di questa meravigliosa parte della Sicilia. Tutti gli eventi del Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi saranno consultabili con un motore di ricerca avanzato personalizzabile, così come i musei e i percorsi turistici, i ristoranti, gli alberghi e molto altro ancora. (AMM)

LICATA
VIA PANEPINTO. Il dipartimento regionale di Protezione civile ha stanziato mezzo milione dl euro per gli interventi di ristrutturazione dello stabile
Centro di accoglienza, decolla il recupero
L'area in questione veniva utilizzata, fino a pochi anni fa, per accogliere temporaneamente gli immigrati del Nord Africa
Arrivano (finalmente) i fondi per ristrutturare il centro di accoglienza di via Panepinto che in passato e stato utilizzato soprattutto per ricoverare, in attesa del trasferimento presso Comunità o altri centri, gli immigrati che giungevano a Licata a bordo dei barconi. Ormai da alcuni anni l'emergenza sbarchi non riguarda più Licata, visto che evidentemente le "carrette del mare" hanno scelto rotte diverse, ma considerato il numero sempre più ampio di immigrati che giungono nel nostro paese, non può certo essere esclusa la possibilità che il centro di accoglienza di via Panepinto torni ad essere utile. Domenica scorsa, come si ricorderà, ben 277 migranti sono sbarcati in città, trasportati qui da tre pattugliatori della guardia costiera che li avevano salvati nel Canale di Sicilia, In quell'occasione, oltre a quanto posto in essere dalle forze dell'ordine, è stato apprezzato il lavoro dei medici dell'Asp. "In quattro, di cui tre non reperibili, ma che si sono precipitati lo stesso al porto ha detto l'ufficiale sanitario Rosanna Mangione abbiamo contributo, ritengo in maniera determinante, ad assicurare che tutti i migranti stessero bene e non fossero affetti da malattie contagiose". Ora il dipartimento regionale di Protezione Civile, sezione di Agrigento, ha stanziato ben 500,000 euro per i lavori di recupero dell'Area di ammassamento, ricovero e gestione delle emergenze", Costituito dal centro di via Panepinto. Si intende utilizzare la struttura soprattutto per esigenze di Protezione Civile. per concentrarvi perciò parte della popolazione in caso di catastrofi naturali, ma pare scontato che l'area sarebbe utilizzata anche per accogliere gli immigrati, tornando all'uso degli scorsi anni. La struttura di via Panepinto era nata per ospitarvi una scuola, cori attigua la palestra. Si tratta di un edificio molto ampio che in parte ospita l'Agenzia delle Entrate ed il dipartimento Finanze del Comune, Un'altra ala, invece, accoglie la Protezione Civile. A breve partiranno i lavori di ristrutturazione. La Protezione Civile, con il bando appena emesso, intende raccogliere manifestazioni di interesse per l'affidamento dei lavori, La somma stanziata e pari a 496.986,26 curo. L'importo a base d'asta della gara sarà pari a
333.291,63 euro, mentre 49.881,68 euro costerà il piano di sicurezza. Infine i costi del personale ammonteranno a 110.872,95 euro. Le imprese interessate ad eseguire i lavori dovranno iniziare la propria disponibilità al dipartimento regionale della Protezione Civile. Successivamente si farà la gara, alla quale potranno prendere parte tutte le ditte che hanno presentato, entro i termini stabiliti dal bando, le manifestazioni di interesse. Una volta aggiudicato l'intervento potranno decollare i lavori. (AAU)

LA SICILIA

FERMI Il trasferimento nella zona industriale ha determinato per la scuola un cambio di sede ad Aragona
La città ha "perduto" l'Ipia
Agrigento non ha più un istituto professionale per l'industria. A pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, infatti, si scopre che secondo l'ufficio scolastico regionale l'Ipia "Fermi", allocato da pochi giorni nella nuova struttura del Cap della zona Asi non è più un istituto agrigentino ma aragonese.
A farne le "spese" per prima è stata il nuovo dirigente scolastico, Caterina Amato, la quale era subentrata nelle settimane scorse all'uscente Francesco Casalicchio, La stessa si è vista recapitare un provvedimento nel quale si precisa che "è revocato il trasferimento presso l'Ipia "Fermi" in quanto dal settembre 2014 tale istituzione scolastica è ubicata ad Aragona, comune non richiesto dall'interessata". Amato è stata quindi assegnata alla seconda preferenza indicata, ovvero l'istituto comprensivo "Milani" di Palma di Montechiaro e non è adesso chiaro a chi andrà la "reggenza" dell'istituto professionale, Già, perché a voler applicare letteralmente quanto detto dall'Ufficio scolastico, chi può aver inserito nella propria domanda l'indicazione del con'inno di Aragona, se questo fino a ieri non possedeva alcun istituto superiore? Al di là degli interrogativi retorici, comunque, questo cambiamento "geografico" sconvolge completamente tutta la macchina burocratica dell'ex Provveditorato di Agrigento, il quale alla luce di questa novità rischia di dover ricominciare da capo le procedure di trasferimento, assegnazione, utilizzazione e ricongiungimento al coniuge dei decenti a scuola praticamente iniziata.
"E' una situazione estremamente seria e delicata — spiega il dirigente dell'ufficio, Raffaele Zarbo -, Entro breve chiederemo lumi a livello regionale per capire quale interpretazione intendono dare a questa situazione e ci comporteremo di conseguenza". Del resto tutti i docenti che hanno fatto richiesta verso l'Ipia "Fermi" indicando le stesso come un istituto agrigentino non avrebbero potuto fare diversamente, dato che lo stesso sistema informatizzato del Ministero dell'Istruzione presentava un codice meccanografico (per interdetti il codice fiscale dì una scuola odi un comune agrigentino.
Non sono questi, tuttavia, gli unici problemi che riguarderanno nell'immediato il futuro dell'istituto professionale. La struttura infatti manca ancora dell'abitabilità, dato che sono in fase di completamento le procedure per l'allaccio idrico e l'autorizzazione allo scarico fognario. Solo dopo che queste saranno prodotte dalla Provincia i comuni di Aragona e Favara (la scuola è infatti anche un po' favarese) potranno rilasciare le certificazioni necessarie. A circa 2 settimane dall'inizio delle lezioni, inoltre, manca ancora un accordo sul servizio di trasporto urbano ed interurbane che possa consentire di raggiungere il Cap.
Insomma, se una decina di giorni fa sì festeggia— va sostenendo che finalmente ogni problema era stato risolto e si faceva a gara per spartirsi i meriti, oggi appare con chiarezza come le "nubi" sul futuro dell'Istituto non siano ancora venute meno.
GIOACCHINO SCHICCHI

REALMONTE Ormai c'è grande attenzione da parte degli ambientalisti, del quartiere e delle istituzioni
Nuova vita per la Scala dei Turchi
REALMONTE. Nuova vita nella zona della Scala dei Turchi. Dopo la denuncia di MareAmico e la rilevanza nazionale che il caso ha sollevato, ora tutti s'interessano dell'importante sito e fanno a gara per contribuire al mantenimento della zona. Così nei giorni scorsi mareAmico aveva annunciato un intervento di pulizia della zona compresa tra Lido Rossello, a Realmonte e la Scala dei Turchi. Un tratto di fascia costiera in cui da molto tempo giacevano consistenti quantità di spazzatura. Nessuno, fino ad ora, era intervenuto per rimuovere le tracce di inciviltà, probabilmente perché è un luogo difficile da raggiungere a piedi per via di una frana prossima alla costa, o forse per incuranza.
Ma ora, appresa la volontà dell'associazione di compiere l'intervento di bonifica, c'è chi li ha preceduti agendo prima. Si tratta del Comitato Scavuzzo, di Porto Empedocle, che ieri ha raccolto tutti i rifiuti ripulendo completamente la zona.
Così MareAmico e i volontari sono stati anticipati. "Siamo contenti che ci abbiano preceduto - hanno dichiarato - ma avremmo voluto che questi lavori venissero fatti molto tempo prima e non solo dopo il nostro annuncio".
Buone notizie anche per l'allarme lanciato dalla delegazione ambientalista riguardo l'inciviltà nella Scala dei Turchi, La marna bianca, infatti, viene strappata dai bagnanti per vari e inappropriati usi, quali cosmetico per il corpo, pensando clic la marna possa avere proprietà esfolianti (cosa assolutamente non vera).
Ci si diverte anche a scolpire i propri nomi, date, segni. Dunque, quello che rappresenta un gioco per l'uomo, non lo si può definire altrettanto per l'ambiente rise viene irrimediabilmente rovinato. Così, perché venga disciplinato il comportamento in questa parte di costa è stato apposto un gazebo in prossimità della bianca scogliera e un cartello con apposite norme da rispettare, I lavori sono stati condotti dalle Guardie ittiche Endas, dalla Protezione Civile e controllati dalla Polizia Provinciale.
In questi scampoli di agosto e a settembre, nel gazebo si alterneranno al mattino e al pomeriggio, gli uomini della Polizia Provinciale, insieme con la Protezione Civile e la Capitaneria di Porto.
"Lo Stato si riappropria del territorio" — dichiara Claudio Lombardo dell'associazione MareAmico e continua - "il gazebo rappresenta la presenza dello Stato, qui, a Scala Dei Turchi". Altra richiesta, oltre al gazebo, è il ticket di visitata per i turisti, del costo di 3 euro, al riguardo Lombardo commenta: "considerati i 700 mila turisti l'anno, con 3 curò a persona, si raggiungono i circa due milioni di euro che per il Comune di Realmonte sarebbero proficui per le pulizie e i controlli giornalieri dell'area. Si potrebbero includere pure i bagni chimici. Si potrebbero investire questi soldi nei servizi per il turista".
GLORIA SCAFÈ


agrigentoflash

Scala dei Turchi, operativo presidio fisso di vigilanza della Polizia provinciale
Operativo da questa mattina, il posto fisso di vigilanza della Polizia provinciale, sulla spiaggia della Scala dei Turchi, istituito con lo scopo di prevenire eventuali atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che asportano blocchi di marna bianca.
Si tratta di un gazebo mobile per il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a disposizione, oltre che dalla Polizia provinciale, anche dalla Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di volontariato Endas di Agrigento.
La Polizia provinciale vigilerà sia dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del gruppo di Vigilanza Ittica Sandro Bennici.

Agrigentooggi

La Costa Agrigentina: la Sicilia meno inflazionata
L'articolo di Marcopolotv è un vero inno ai luoghi suggestivi della costa agrigentina. Da Torre Salsa a Scala dei turchi, ma anche altri luoghi meno conosciuti, che il famoso network di viaggi e turismo consacra come luoghi di sicuro richiamo:
Calette segrete e spiagge bianchissime. La Costa Agrigentina è una delle parti della Sicilia meno frequentate dal turismo. Eppure è bellissima: una natura selvaggia e tanti siti culturali. A cominciare dalla Valle dei Templi
Scenari mozzafiato e luoghi che richiamano alla mente la storia di antichi popoli. La Sicilia sud-occidentale è un alternarsi di posti da scoprire. Spiagge di rara bellezza si snodano lungo il litorale, mentre importanti parchi archeologici costellano l'entroterra. La Sicilia sud occidentale è un mix perfetto per chi vuole godere, in pieno relax, dell'incanto della natura più selvaggia dell'isola senza, però, tralasciare le numerose attrattive artistiche che solo quest'area sa regalare.
La Costa Agrigentina: la Sicilia meno inflazionata
Se non avete ancora deciso la vostra meta estiva, partite per un tour lungo la Costa Agrigentina, meno inflazionata ma non per questo meno interessante. Questa zona meridionale della Sicilia, che si estende da Agrigento a Menfi è, infatti, un susseguirsi di suggestive calette segrete e distese di sabbia chiarissima. E, a pochi chilometri da un mare da sogno, tanti luoghi da visitare.
Costa Agrigentina: cosa vedere
Tanti sono i luoghi da visitare lungo la Costa Agrigentina. A cominciare da Agrigento e la vicina Valle dei Templi, con le grandiose testimonianze archeologiche: dieci templi immersi tra mandorli e ulivi secolari, dichiarato Patrimonio Unesco.
Da qui, andando verso ovest, raggiungerete in poco tempo le migliori spiagge del litorale meridionale. Qui a dominare è la natura. A soli 13 km da Agrigento, c'è la spettacolare Scala dei Turchi, a Realmonte (Ag). Si tratta di una suggestiva scogliera di marna bianca, una falesia di gesso a gradoni a picco su un mare turchese, che nasconde alla vista piccole spiagge.
Continuate il tour e giungete le spiagge di Pergole. Si apriranno davanti a voi 13 km di natura incontaminata in cui dune di sabbia si alternano alla macchia mediterranea. In questa zona le calette sono intervallate da falesie a picco sul mare e da promontori di argilla dalla forma variegata, risultato dell'erosione del vento. L'impatto naturalistico è molto forte, i fondali sono rigogliosi, il mare limpidissimo e ricco di pesci. Se siete fortunati potrete persino incontrare la tartaruga marina "Caretta caretta", a rischio di estinzione nelle acque italiane, che ha scelto una di queste spiagge per depositare le uova.

Lavalledeitempli

Agrigento - Operativo da questa mattina il nuovo servizio di vigilanza alla Scala dei Turchi
Operativo da questa mattina, il posto fisso di vigilanza della Polizia Provinciale, sulla spiaggia della "Scala dei Turchi" istituito con lo scopo di prevenire eventuali atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che asportano blocchi di marna bianca. Si tratta di un gazebo mobile per il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a disposizione, oltre che dalla Polizia Provinciale, anche dalla Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di volontariato Endas di Agrigento. La Polizia Provinciale vigilerà sia dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del gruppo di Vigilanza Ittica Sandro Bennici.

Infoagrigento

Scala dei Turchi: attivato servizio di sorveglianza dopo recenti atti vandalici
Dopo le tante denunce adesso per fortuna sembra arrivata ad una svolta la situazione sul controllo della Scala dei Turchi; infatti, nei pressi del costone di marna che aspira a diventare patrimonio UNESCO, verrà installato nelle prossime ore un gazebo che fungerà da postazione mobile per il personale preposto a prevenire l'azione vandalica di quei turisti che decidono di staccare un pezzo di marna della stessa Scala dei Turchi.
Un'azione che viene ritenuta 'normale' da chi la pratica, tanto da immortalarla con foto e selfie, ma che in realtà produce non pochi danni ambientali. Dunque, dopo le sollecitazioni, è arrivata la decisione del commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, Benito Infurnari, di istituire un servizio costante di vigilanza.
Sarà la Polizia Provinciale ad occuparsi di tale servizio, come spiega il comandante Vincenzo Giglio: "Vogliamo prevenire eventuali abusi lungo la battigia e la scogliere della Scala dei Turchi". Grazie anche all'ausilio di un gommone messo a disposizione dall'associazione di volontariato Endas, la Polizia Provinciale svolgerà il servizio di sorveglianza anche dal mare.
Il personale di vigilanza sarà costantemente coordinato con la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ed il comune di Realmonte.

Scala dei Turchi, operativo da questa mattina il posto fisso di vigilanza della Polizia Provinciale
Operativo da questa mattina, il posto fisso di vigilanza della Polizia Provinciale, sulla spiaggia della "Scala dei Turchi" istituito con lo scopo di prevenire eventuali atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che asportano blocchi di marna bianca. Si tratta di un gazebo mobile per il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a disposizione, oltre che dalla Polizia Provinciale, anche dalla Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di volontariato Endas di Agrigento.
La Polizia Provinciale vigilerà sia dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del gruppo di Vigilanza Ittica Sandro Bennici.

Agrigentonotizie

Realmonte, attivato il posto fisso di vigilanza sulla Scala dei turchi
Si tratta di un gazebo mobile per il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli eventuali abusi. La Polizia provinciale vigilerà sia dalla spiaggia che dal mare
Operativo da questa mattina, il posto fisso di vigilanza della Polizia provinciale, sulla spiaggia della "Scala dei Turchi", istituito con lo scopo di prevenire eventuali atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che asportano blocchi di marna bianca. Si tratta di un gazebo mobile per il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a disposizione, oltre che dalla Polizia provinciale, anche dalla Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di volontariato Endas di Agrigento.
La Polizia provinciale vigilerà sia dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del gruppo di Vigilanza ittica Sandro Bennici.

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