GIORNALE DI SICILIA
Gazebo della Polizia provinciale
Operativo da ieri mattina, il posto
fisso di vigilanza della Polizia provinciale, sulla spiaggia della
Scala dei Turchi. Si tratta di un gazebo mobile per il personale
Impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro gli
eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino
altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a
disposizione oltre che dalla Polizia provinciale, anche dalla
Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di
volontariato Endas di Agrigento ( LOG)
Riunione dì undici circoli.
Margagliotta: «Occorre analizzare strategie e informare i cittadiniiberi consorzi, il Pd ne discute a
Cammarata
«Liberi consorzi. Quali prospettive
per i Comuni dell'Alto Platani?». Domani sul tema della
costituzione degli enti che dovrebbero sostituire le province
regionali, e su cui a breve dovranno esprimersi amministrazioni e
consigli comunali, discuteranno i circoli del Pd dei comuni di
Acquaviva Platani, Cammarata, Campofranco, Casteltermini, Castronovo
di Sicilia, Lercara Friddi, Mussomeli, San Giovanni Gemini, Sutera,
Valledolmo, Vallelunga Pratameno.
«Si intende — spiega Antonino
Margagliotta. della direzione del Pd cammaratese che coordinerà i
lavori - avviare una discussione per informare i cittadini, per
discutere tra responsabili della politica e del territorio, per
analizzare strategie. Con queste finalità il circolo di Cammarata
del Partito democratico organizza una discussione aperta a tutti». A
chiudere i lavori sarà Andrea Piraino, professore di Diritto
costituzionale dell'università di Palermo. La manifestazione si
svolgerà nella terrazza del Bar Ambassador (via Maria SS.
Cacciapensieri) con inizio alle 19. (LOG)
LIBERO CONSORZIO I dati sono stati
forniti dall'Osservatorio turistico provinciale. Allo studio quelli
di luglio
Turismo, i dati di giugno rimangono
positivi
Non sono ancora stati elaborati i dati
relativi e luglio e quelli di giugno sono da confermare, ma il
risultato è già leggibile: l'andamento del settore turistico in
provincia di Agrigento mantiene il segno positivo. Certo non c'è
da stare molto allegri visto che il tanto decantato 'volano per
l'economia locale" stenta a imprimere il giusto impulso alla
stessa. Le statistiche mostrano una leggera flessione delle presenze
(quindi della permanenza in loco) proprio nel mese di giugno (che si
attesta su un -2,4 per cento) ma rispetto allo stesso periodo, ì
primi sei mesi del 2013, le presenze turistiche in provincia di
Agrigento sono aumentate di 3,38 punti percentuali. Altro dato non
trascurabile è quello che riguarda la provenienza dei flussi
turistici: in netto vantaggio sono i viaggiatori italiani rispetto a
quelli stranieri con, rispettivamente, 95 mila e 500 e 65 mila
presenze circa registrate in alberghi e altre strutture ricettive
dell'Agrigentino. Volendo masticare un po' di cifre, l'analisi
elaborata dall'Osservatorio turistico del Libero Consorzio dei
Comuni, ex provincia, per il mese di giugno ed in termini di arrivi
nelle strutture turistiche e ricettive, un aumento dello 0,67 per
cento rispetto allo stesso periodo del 20l 3. Gli arrivi di turisti
italiani nel mese di giugno sono stati 21.816, con una flessione
dell'8,22 punti percentuali, mentre gli stranieri arrivati in
provincia di Agrigento sono stati 22.320 con un aumento percentuale
del 4,45. Rispetto allD stesso periodo del 2013, nello stesso mese,
la situazione delle presenze nelle strutture turistiche è invece
negativo: italiani con un —0,31 percento mentre per gli stranieri
il saldo, sempre in negativo, è del 4,48 percento. In conclusione,
secondo i primi report divulgati dall'Osservatorio turistico, per
quanto riguarda i turisti italiani il dato positivo si riferisce sia
al numero di arrivi (con un più11,11 percento) che ai giorni
complessivi del soggiorno con un più 16,33 punti. Per gli stranieri,
in - vece, la situazione delle presenze è quasi invariata rispetto
allo scorso anno con un aumento dello 0,23 punti percentuali. I dati
dettagliati, 'non consolidati' quindi a confermare, sono
disponibili on-line, all'interno del "Portale del turismo" che
si trova nel sito del Libero Consorzio all'indirizzo
www.provincia.agrigento.it. Non rimane che attendere le valutazioni
dello stesso osservatorio che a chiusura del 2013 definiva ancora
"stagnante" il settore turistico locale e "non in grado di
intercettare le potenzialità di un mercato" che nel resto del
mondo è in forte crescita, consigliando a livello locale l'avvio
di progetti significativi per l'accoglienza turistica e per il
governo delle filiere nonché la migliore definizione delle funzioni
pubbliche in materia di turismo, affinché una maggiore promozione a
livello nazionale possa avere senso e svolgere la propria funzione.
(LOG)
DISTRETTO TURISTICO
ARRIVA LILLO FIRETTO
È Lillo Firetto il nuovo presidente
del Distretto turistico regionale Valle dei templi. Le dimissioni di
Marco Zambuto da sindaco di Agrigento e le recenti elezioni
amministrative a Caltanissetta, hanno reso necessario rivotare per
dare un nuovo assetto al Consiglio direttivo del distretto stesso.
Nella sede del Parco archeologico di
Agrigento infatti, si è proceduto alle nomine che hanno visto il
sindaco di Porto Empedocle eletto all'unanimità Lillo Firetto.
Riconfermato Gaetano Pendolino alla
carica di amministratore, mentre la vice presidenza è stata affidata
al nuovo sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo. La composizione
del nuovo Consiglio direttivo si è infatti resa necessaria dopo le
dimissioni da sindaco del presidente Zambuto e il cambio al vertice
dell'amministrazione comunale nissena, avvenuto nelle scorse
amministrative di giugno, con la nomina del sindaco Ruvolo, al posto
dell'uscente Michele Campisi. Dopo le relazioni dell'amministratore
Pendolino e del direttore Vincenzo Cammilleri, l'assemblea ha
espresso il proprio plauso all'operato svolto, confermando la
fiducia sulle politiche e sulle iniziative già avviate dal
Distretto, e scegliendo i nuovi componenti del direttivo sulla scia
della continuità, ma anche con la volontà di conferire un impulso
ulteriore ds energia e di stimoli per l'anno a venire. Erano
presenti 13 sindaci, o loro delegati, dei 20 Comuni facenti parte
dell'area distrettuale turistica. A seguito delle formalità
amministrative relative alle approvazioni di bilancio e
all'espletamento degli altri punti all'ordine del giorno, il
Distretto ha condiviso le strategie dei tre progetti finanziati dalla
Regione, per complessivi 588mi1a curo, che saranno meglio illustrati
nel corso di una conferenza stampa, che si svolgerà presumibilmente
nel mese di settembre. Il deputato regionale Lillo Firetto assume,
dunque, la guida del Distretto e al suo fianco ci sarà il sindaco
Ruvolo, fortemente motivato e carico di proposte e di iniziative.
Soddisfatto l'amministratore Gaetano Pendolino che ha visto
confermare il suo incarico dopo due corsi di lavoro.
«Sono stati anni di sacrifici - ha
commentato - affrontati assieme al direttore Cammilleri, all'intero
staff e al Social media team, che ha portato il Distretto a
conseguire, pur con difficoltà e iniziali diffidenze, i risultati
sperati nella costruzione di solide basi per un Sistema Turismo e su
cui deve indirizzarsi il futuro di quest'area della Sicilia".
Nelle scorse settimane, il Distretto
aveva presentato una nuova iniziativa multimediale. Si tratta di
un'applicazione mobile per smartphone e tablet, uno strumento
pratico e veloce messo nelle mani del turista per guidarlo alla
scoperta delle bellezze di questa meravigliosa parte della Sicilia.
Tutti gli eventi del Distretto Turistico Regionale Valle dei Templi
saranno consultabili con un motore di ricerca avanzato
personalizzabile, così come i musei e i percorsi turistici, i
ristoranti, gli alberghi e molto altro ancora. (AMM)
LICATA
VIA PANEPINTO. Il dipartimento
regionale di Protezione civile ha stanziato mezzo milione dl euro per
gli interventi di ristrutturazione dello stabile
Centro di accoglienza, decolla il
recupero
L'area in questione veniva
utilizzata, fino a pochi anni fa, per accogliere temporaneamente gli
immigrati del Nord Africa
Arrivano (finalmente) i fondi per
ristrutturare il centro di accoglienza di via Panepinto che in
passato e stato utilizzato soprattutto per ricoverare, in attesa del
trasferimento presso Comunità o altri centri, gli immigrati che
giungevano a Licata a bordo dei barconi. Ormai da alcuni anni
l'emergenza sbarchi non riguarda più Licata, visto che
evidentemente le "carrette del mare" hanno scelto rotte diverse,
ma considerato il numero sempre più ampio di immigrati che giungono
nel nostro paese, non può certo essere esclusa la possibilità che
il centro di accoglienza di via Panepinto torni ad essere utile.
Domenica scorsa, come si ricorderà, ben 277 migranti sono sbarcati
in città, trasportati qui da tre pattugliatori della guardia
costiera che li avevano salvati nel Canale di Sicilia, In
quell'occasione, oltre a quanto posto in essere dalle forze
dell'ordine, è stato apprezzato il lavoro dei medici dell'Asp.
"In quattro, di cui tre non reperibili, ma che si sono precipitati
lo stesso al porto ha detto l'ufficiale sanitario Rosanna Mangione
abbiamo contributo, ritengo in maniera determinante, ad assicurare
che tutti i migranti stessero bene e non fossero affetti da malattie
contagiose". Ora il dipartimento regionale di Protezione Civile,
sezione di Agrigento, ha stanziato ben 500,000 euro per i lavori di
recupero dell'Area di ammassamento, ricovero e gestione delle
emergenze", Costituito dal centro di via Panepinto. Si intende
utilizzare la struttura soprattutto per esigenze di Protezione
Civile. per concentrarvi perciò parte della popolazione in caso di
catastrofi naturali, ma pare scontato che l'area sarebbe utilizzata
anche per accogliere gli immigrati, tornando all'uso degli scorsi
anni. La struttura di via Panepinto era nata per ospitarvi una
scuola, cori attigua la palestra. Si tratta di un edificio molto
ampio che in parte ospita l'Agenzia delle Entrate ed il
dipartimento Finanze del Comune, Un'altra ala, invece, accoglie la
Protezione Civile. A breve partiranno i lavori di ristrutturazione.
La Protezione Civile, con il bando appena emesso, intende raccogliere
manifestazioni di interesse per l'affidamento dei lavori, La somma
stanziata e pari a 496.986,26 curo. L'importo a base d'asta della
gara sarà pari a
333.291,63 euro, mentre 49.881,68 euro
costerà il piano di sicurezza. Infine i costi del personale
ammonteranno a 110.872,95 euro. Le imprese interessate ad eseguire i
lavori dovranno iniziare la propria disponibilità al dipartimento
regionale della Protezione Civile. Successivamente si farà la gara,
alla quale potranno prendere parte tutte le ditte che hanno
presentato, entro i termini stabiliti dal bando, le manifestazioni di
interesse. Una volta aggiudicato l'intervento potranno decollare i
lavori. (AAU)
LA SICILIA
FERMI Il trasferimento nella zona
industriale ha determinato per la scuola un cambio di sede ad Aragona
La città ha "perduto" l'Ipia
Agrigento non ha più un istituto
professionale per l'industria. A pochi giorni dall'inizio
dell'anno scolastico, infatti, si scopre che secondo l'ufficio
scolastico regionale l'Ipia "Fermi", allocato da pochi giorni
nella nuova struttura del Cap della zona Asi non è più un istituto
agrigentino ma aragonese.
A farne le "spese" per prima è
stata il nuovo dirigente scolastico, Caterina Amato, la quale era
subentrata nelle settimane scorse all'uscente Francesco
Casalicchio, La stessa si è vista recapitare un provvedimento nel
quale si precisa che "è revocato il trasferimento presso l'Ipia
"Fermi" in quanto dal settembre 2014 tale istituzione scolastica
è ubicata ad Aragona, comune non richiesto dall'interessata".
Amato è stata quindi assegnata alla seconda preferenza indicata,
ovvero l'istituto comprensivo "Milani" di Palma di Montechiaro
e non è adesso chiaro a chi andrà la "reggenza" dell'istituto
professionale, Già, perché a voler applicare letteralmente quanto
detto dall'Ufficio scolastico, chi può aver inserito nella propria
domanda l'indicazione del con'inno di Aragona, se questo fino a
ieri non possedeva alcun istituto superiore? Al di là degli
interrogativi retorici, comunque, questo cambiamento "geografico"
sconvolge completamente tutta la macchina burocratica dell'ex
Provveditorato di Agrigento, il quale alla luce di questa novità
rischia di dover ricominciare da capo le procedure di trasferimento,
assegnazione, utilizzazione e ricongiungimento al coniuge dei decenti
a scuola praticamente iniziata.
"E' una situazione estremamente
seria e delicata — spiega il dirigente dell'ufficio, Raffaele
Zarbo -, Entro breve chiederemo lumi a livello regionale per capire
quale interpretazione intendono dare a questa situazione e ci
comporteremo di conseguenza". Del resto tutti i docenti che hanno
fatto richiesta verso l'Ipia "Fermi" indicando le stesso come
un istituto agrigentino non avrebbero potuto fare diversamente, dato
che lo stesso sistema informatizzato del Ministero dell'Istruzione
presentava un codice meccanografico (per interdetti il codice fiscale
dì una scuola odi un comune agrigentino.
Non sono questi, tuttavia, gli unici
problemi che riguarderanno nell'immediato il futuro dell'istituto
professionale. La struttura infatti manca ancora dell'abitabilità,
dato che sono in fase di completamento le procedure per l'allaccio
idrico e l'autorizzazione allo scarico fognario. Solo dopo che
queste saranno prodotte dalla Provincia i comuni di Aragona e Favara
(la scuola è infatti anche un po' favarese) potranno rilasciare
le certificazioni necessarie. A circa 2 settimane dall'inizio delle
lezioni, inoltre, manca ancora un accordo sul servizio di trasporto
urbano ed interurbane che possa consentire di raggiungere il Cap.
Insomma, se una decina di giorni fa sì
festeggia— va sostenendo che finalmente ogni problema era stato
risolto e si faceva a gara per spartirsi i meriti, oggi appare con
chiarezza come le "nubi" sul futuro dell'Istituto non siano
ancora venute meno.
GIOACCHINO SCHICCHI
REALMONTE Ormai c'è grande
attenzione da parte degli ambientalisti, del quartiere e delle
istituzioni
Nuova vita per la Scala dei Turchi
REALMONTE. Nuova vita nella zona della
Scala dei Turchi. Dopo la denuncia di MareAmico e la rilevanza
nazionale che il caso ha sollevato, ora tutti s'interessano
dell'importante sito e fanno a gara per contribuire al mantenimento
della zona. Così nei giorni scorsi mareAmico aveva annunciato un
intervento di pulizia della zona compresa tra Lido Rossello, a
Realmonte e la Scala dei Turchi. Un tratto di fascia costiera in cui
da molto tempo giacevano consistenti quantità di spazzatura.
Nessuno, fino ad ora, era intervenuto per rimuovere le tracce di
inciviltà, probabilmente perché è un luogo difficile da
raggiungere a piedi per via di una frana prossima alla costa, o forse
per incuranza.
Ma ora, appresa la volontà
dell'associazione di compiere l'intervento di bonifica, c'è
chi li ha preceduti agendo prima. Si tratta del Comitato Scavuzzo, di
Porto Empedocle, che ieri ha raccolto tutti i rifiuti ripulendo
completamente la zona.
Così MareAmico e i volontari sono
stati anticipati. "Siamo contenti che ci abbiano preceduto - hanno
dichiarato - ma avremmo voluto che questi lavori venissero fatti
molto tempo prima e non solo dopo il nostro annuncio".
Buone notizie anche per l'allarme
lanciato dalla delegazione ambientalista riguardo l'inciviltà
nella Scala dei Turchi, La marna bianca, infatti, viene strappata dai
bagnanti per vari e inappropriati usi, quali cosmetico per il corpo,
pensando clic la marna possa avere proprietà esfolianti (cosa
assolutamente non vera).
Ci si diverte anche a scolpire i propri
nomi, date, segni. Dunque, quello che rappresenta un gioco per
l'uomo, non lo si può definire altrettanto per l'ambiente rise
viene irrimediabilmente rovinato. Così, perché venga disciplinato
il comportamento in questa parte di costa è stato apposto un gazebo
in prossimità della bianca scogliera e un cartello con apposite
norme da rispettare, I lavori sono stati condotti dalle Guardie
ittiche Endas, dalla Protezione Civile e controllati dalla Polizia
Provinciale.
In questi scampoli di agosto e a
settembre, nel gazebo si alterneranno al mattino e al pomeriggio, gli
uomini della Polizia Provinciale, insieme con la Protezione Civile e
la Capitaneria di Porto.
"Lo Stato si riappropria del
territorio" — dichiara Claudio Lombardo dell'associazione
MareAmico e continua - "il gazebo rappresenta la presenza dello
Stato, qui, a Scala Dei Turchi". Altra richiesta, oltre al gazebo,
è il ticket di visitata per i turisti, del costo di 3 euro, al
riguardo Lombardo commenta: "considerati i 700 mila turisti l'anno,
con 3 curò a persona, si raggiungono i circa due milioni di euro che
per il Comune di Realmonte sarebbero proficui per le pulizie e i
controlli giornalieri dell'area. Si potrebbero includere pure i
bagni chimici. Si potrebbero investire questi soldi nei servizi per
il turista".
GLORIA SCAFÈ
agrigentoflash
Scala dei Turchi, operativo presidio
fisso di vigilanza della Polizia provinciale
Operativo da questa mattina, il posto
fisso di vigilanza della Polizia provinciale, sulla spiaggia della
Scala dei Turchi, istituito con lo scopo di prevenire eventuali atti
di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che asportano
blocchi di marna bianca.
Si tratta di un gazebo mobile per il
personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro
gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino e
altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a
disposizione, oltre che dalla Polizia provinciale, anche dalla
Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di
volontariato Endas di Agrigento.
La Polizia provinciale vigilerà sia
dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che
prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione
dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del
gruppo di Vigilanza Ittica Sandro Bennici.
Agrigentooggi
La Costa Agrigentina: la Sicilia
meno inflazionata
L'articolo di Marcopolotv è un vero
inno ai luoghi suggestivi della costa agrigentina. Da Torre Salsa a
Scala dei turchi, ma anche altri luoghi meno conosciuti, che il
famoso network di viaggi e turismo consacra come luoghi di sicuro
richiamo:
Calette segrete e spiagge bianchissime.
La Costa Agrigentina è una delle parti della Sicilia meno
frequentate dal turismo. Eppure è bellissima: una natura selvaggia e
tanti siti culturali. A cominciare dalla Valle dei Templi
Scenari mozzafiato e luoghi che
richiamano alla mente la storia di antichi popoli. La Sicilia
sud-occidentale è un alternarsi di posti da scoprire. Spiagge di
rara bellezza si snodano lungo il litorale, mentre importanti parchi
archeologici costellano l'entroterra. La Sicilia sud occidentale è
un mix perfetto per chi vuole godere, in pieno relax, dell'incanto
della natura più selvaggia dell'isola senza, però, tralasciare le
numerose attrattive artistiche che solo quest'area sa regalare.
La Costa Agrigentina: la Sicilia meno
inflazionata
Se non avete ancora deciso la vostra
meta estiva, partite per un tour lungo la Costa Agrigentina, meno
inflazionata ma non per questo meno interessante. Questa zona
meridionale della Sicilia, che si estende da Agrigento a Menfi è,
infatti, un susseguirsi di suggestive calette segrete e distese di
sabbia chiarissima. E, a pochi chilometri da un mare da sogno, tanti
luoghi da visitare.
Costa Agrigentina: cosa vedere
Tanti sono i luoghi da visitare lungo
la Costa Agrigentina. A cominciare da Agrigento e la vicina Valle dei
Templi, con le grandiose testimonianze archeologiche: dieci templi
immersi tra mandorli e ulivi secolari, dichiarato Patrimonio Unesco.
Da qui, andando verso ovest,
raggiungerete in poco tempo le migliori spiagge del litorale
meridionale. Qui a dominare è la natura. A soli 13 km da Agrigento,
c'è la spettacolare Scala dei Turchi, a Realmonte (Ag). Si tratta
di una suggestiva scogliera di marna bianca, una falesia di gesso a
gradoni a picco su un mare turchese, che nasconde alla vista piccole
spiagge.
Continuate il tour e giungete le
spiagge di Pergole. Si apriranno davanti a voi 13 km di natura
incontaminata in cui dune di sabbia si alternano alla macchia
mediterranea. In questa zona le calette sono intervallate da falesie
a picco sul mare e da promontori di argilla dalla forma variegata,
risultato dell'erosione del vento. L'impatto naturalistico è
molto forte, i fondali sono rigogliosi, il mare limpidissimo e ricco
di pesci. Se siete fortunati potrete persino incontrare la tartaruga
marina "Caretta caretta", a rischio di estinzione nelle acque
italiane, che ha scelto una di queste spiagge per depositare le uova.
Lavalledeitempli
Agrigento - Operativo da questa
mattina il nuovo servizio di vigilanza alla Scala dei Turchi
Operativo da questa mattina, il posto
fisso di vigilanza della Polizia Provinciale, sulla spiaggia della
"Scala dei Turchi" istituito con lo scopo di prevenire eventuali
atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che
asportano blocchi di marna bianca. Si tratta di un gazebo mobile per
il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione
contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino
e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a
disposizione, oltre che dalla Polizia Provinciale, anche dalla
Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di
volontariato Endas di Agrigento. La Polizia Provinciale vigilerà sia
dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che
prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione
dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del
gruppo di Vigilanza Ittica Sandro Bennici.
Infoagrigento
Scala dei Turchi: attivato servizio
di sorveglianza dopo recenti atti vandalici
Dopo le tante denunce adesso per
fortuna sembra arrivata ad una svolta la situazione sul controllo
della Scala dei Turchi; infatti, nei pressi del costone di marna che
aspira a diventare patrimonio UNESCO, verrà installato nelle
prossime ore un gazebo che fungerà da postazione mobile per il
personale preposto a prevenire l'azione vandalica di quei turisti
che decidono di staccare un pezzo di marna della stessa Scala dei
Turchi.
Un'azione che viene ritenuta
'normale' da chi la pratica, tanto da immortalarla con foto e
selfie, ma che in realtà produce non pochi danni ambientali. Dunque,
dopo le sollecitazioni, è arrivata la decisione del commissario del
Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, Benito Infurnari, di
istituire un servizio costante di vigilanza.
Sarà la Polizia Provinciale ad
occuparsi di tale servizio, come spiega il comandante Vincenzo
Giglio: "Vogliamo prevenire eventuali abusi lungo la battigia e la
scogliere della Scala dei Turchi". Grazie anche all'ausilio di un
gommone messo a disposizione dall'associazione di volontariato
Endas, la Polizia Provinciale svolgerà il servizio di sorveglianza
anche dal mare.
Il personale di vigilanza sarà
costantemente coordinato con la Capitaneria di Porto di Porto
Empedocle ed il comune di Realmonte.
Scala dei Turchi, operativo da
questa mattina il posto fisso di vigilanza della Polizia Provinciale
Operativo da questa mattina, il posto
fisso di vigilanza della Polizia Provinciale, sulla spiaggia della
"Scala dei Turchi" istituito con lo scopo di prevenire eventuali
atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che
asportano blocchi di marna bianca. Si tratta di un gazebo mobile per
il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione
contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino
e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a
disposizione, oltre che dalla Polizia Provinciale, anche dalla
Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di
volontariato Endas di Agrigento.
La Polizia Provinciale vigilerà sia
dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che
prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione
dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del
gruppo di Vigilanza Ittica Sandro Bennici.
Agrigentonotizie
Realmonte, attivato il posto fisso
di vigilanza sulla Scala dei turchi
Si tratta di un gazebo mobile per il
personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione contro
gli eventuali abusi. La Polizia provinciale vigilerà sia dalla
spiaggia che dal mare
Operativo da questa mattina, il posto
fisso di vigilanza della Polizia provinciale, sulla spiaggia della
"Scala dei Turchi", istituito con lo scopo di prevenire eventuali
atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti, che
asportano blocchi di marna bianca. Si tratta di un gazebo mobile per
il personale impegnato nel servizio di vigilanza e di prevenzione
contro gli eventuali abusi che sarà operato da due unità al mattino
e altrettante il pomeriggio coadiuvate dal personale messo a
disposizione, oltre che dalla Polizia provinciale, anche dalla
Protezione civile provinciale e dall'Associazione ambientalista di
volontariato Endas di Agrigento.
La Polizia provinciale vigilerà sia
dalla spiaggia che dal mare, grazie ad un protocollo di intesa che
prevede l'utilizzo di un gommone messo a disposizione
dell'associazione di volontariato Endas e dal suo direttore del
gruppo di Vigilanza ittica Sandro Bennici.