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Rassegna stampa del 3 settembre 2014

Ilmessaggero.it
Province, trasferimenti per 30 mila dipendenti A fine mese le elezioni dei nuovi Consigli. Lazio, cambiano gli equilibri amministrativi
Eppur si muove. L'Italia delle Province, uno dei comparti più anchilosati fra quelli dell'immobile moloch della nostra burocrazia, sta per mettersi in moto. Siamo alla vigilia, infatti, (gli addetti ai lavori parlano del 15 settembre come data ultima) della Conferenza Stato-Regioni che sancirà l'accordo definitivo sulle competenze delle Nuove Province o Aree Vaste partorite ad aprile con la riforma Delrio. Un'intesa importante sul piano tecnico e su quello simbolico perché scuoterà migliaia di comode poltrone e metterà a soqquadro centinaia di placidi uffici. Secondo le prime valutazioni, infatti, circa 30 mila dipendenti delle vecchie Province, sui 60 mila totali, lasceranno il loro posto per cambiare "padrone". Sia chiaro: nessuno perderà lo stipendio e la ristrutturazione sarà concordata con il sindacato. Ma resta il fatto che da anni un comparto dell'amministrazione pubblica italiana non affrontava una rimescolamento delle carte di questa portata. I 30 mila ex provinciali andranno in gran parte alle Regioni (ma forse senza cambiare contratto e senza i ghiotti aumenti di stipendio), qualcuno sarà assorbito dai Comuni, altri torneranno alle Aree Vaste con modalità - come vedremo - diverse da Regione e Regione. E' possibile infine che qualcuno finisca al ministero del lavoro o ai Tribunali che paiono aver bisogno come il pane di nuovo personale. E' importante capire però che la valanga di trasferimenti sarà di portata diversa da Regione a Regione. Perché spetta proprio ai governatori regionali definire tutte le competenze delle Aree Vaste. Accade infatti che la Lombardia del leghista Roberto Maroni abbia deciso di assegnare alle amministrazioni targate Delrio ben 164 materie di competenza che si aggiungono alle tre più importanti concesse - per tutti gli enti - dalla riforma: manutenzione delle strade; manutenzione delle scuole superiori e pianificazione del territorio (importantissima base dei piani regolatori). Dunque le future Province lombarde saranno meno snelle di quelle della Liguria o della Calabria che invece hanno deciso di gestire in proprio molte materie " provinciali".

I NUOVI EQUILIBRI
A complicare il puzzle c'è poi la riforma del lavoro che, entro l'anno, chiarirà il futuro dei Centri per l'impiego provinciali e del relativo personale che forse finiranno ad una Agenzia Nazionale. «Ma al di là dei singoli aspetti tecnici, sta emergendo che questa riforma avvia un cambiamento generale degli equilibri della pubblica amministrazione italiana e del rapporto fra la politica e il territorio», spiega il sottosegretario Gianclaudio Bressa che assieme al ministro degli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, sta seguendo la riforma. Del resto la riforma prevede la nascita di 10 Aree Vaste speciali, le Città Metropolitane (da Reggio Calabria a Roma), con l'assegnazione ai sindaci dei principali centri italiani concreti poteri di coordinamento sul territorio. Poi - se passerà la riforma della Costituzione - saranno immessi in Senato 21 amministratori comunali. Difficile non prevedere nuovi scossoni all'apparato amministrativo. Un esempio? Dall'anno prossimo il sindaco di Roma, che ha già i poteri di Roma Capitale, guiderà de facto anche la Città Metropolitana che comprende oltre 3 milioni di abitanti e avrà poteri e peso su materie delicate come i trasporti che fatalmente peseranno sugli equilibri con la Regione. Il primo banco di prova di questi nuovi pesi politici e territoriali emergerà dalle elezioni per i nuovi consigli provinciali che si terranno fra il 28 settembre e il 12 ottobre. I consiglieri comunali delle attuali province saranno chiamati ad eleggere fra loro stessi il presidente e i consiglieri ( che non avranno stipendio) delle future Aree Vaste. Si tratterà di organii composti da un minimo di 10 membri per le Aree più piccole ai 24 della Città Metropolitana di Roma.
Sulla formazione delle liste c'è già un discreto fermento fra i partiti. I 5Stelle, ad esempio, sono allarmatissimi: hanno molti voti ma pochi consiglieri comunali e rischiano di restare fuori dai giochi anche se magari controllano Comuni importanti come Parma, Livorno o Civitavecchia (che è anche un porto e dunque sarà uno dei punti strategici della Città metropolitana di Roma). Il Pd, che verosimilmente farà il pieno di presidenti, ha invece il problema opposto: qui e là il partito è dilaniato da spinte campanilistiche che potrebbero portare a liste contrapposte. «Dal mio osservatorio però - chiosa Bressa - vedo soprattutto una spinta positiva ad un nuovo governo del territorio». Vedremo. Prima c'è lo spettacolo inedito di una fetta di burocrazia che torna a remare.


LA SICILIA

Scala dei Turchi, si cambia
REALMONTE. L'area demaniale affidata al Comune» Presto un Piano di gestione
L'assessore regionale all'Ambiente Mariarita Sgarlata, il sindaco di Realmonte Pietro Puccio e una delegazione di Legambiente si sono incontrati ieri per individuare la migliore soluzione possibile al problema del sovraffollamento dei visitatori alla Scala dei Turchi durante l'estate. Nel corso della riunione si è convenuto che il modello a cui fare riferimento non potrà che essere quello già sperimentato in alcuni luoghi altrettanto belli ma fragili. Ci sono esempi come la riserva Isola dei Conigli gestita da Legambiente a Lampedusa. In tutti questi casi si tratta digestioni che prevedono di contingentare gli ingressi in modo da renderle l'afflusso dei turisti compatibile con la tutela della natura e del paesaggio. «Dopo essere intervenuta in modo tempestivo - ha dichiarato Sgarlata - sulla vicenda del parcheggio selvaggio a Realmonte, continuo ad assicurare il mio impegno con azioni concrete, proseguendo la campagna di sensibilizzazione affinché le nostre spiagge libere vengano fruite nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio. Dall'incontro con il sindaco di Realmonte e il presidente di Legambiente Sicilia è emersa la decisione concorde di procedere per il momento alla consegna provvisoria dell'area demaniale sottostante la Scala dei Turchi dalla Regione al Comune, in attesa della definizione di un apposito protocollo d'intesa per l'affidamento in concessione al Comune di Realmonte e della presentazione di un piano di gestione, che Comune e Legambiente redigeranno già nelle prossime settimane». «L'Amministrazione Comunale - dichiara il sindaco di Realmonte Pietro Puccio - è pronta ad assumersi le proprie responsabilità perché questo bene così prezioso venga fruito nel modo più confacente ai suo valore, cosa che purtroppo fino a oggi non è stato possibile realizzare ma che non è più rinviabile. Già con la consegna del demanio, saremo messi nelle condizioni di redigere un regolamento e di rafforzare in questo modo l'azione di controllo, già avviata in queste settimane con il presidio permanente della Polizia Provinciale e che nelle prossime stagioni estive dovrà essere rafforzata, per esempio replicando l'esperienza dei campi di volontariato di Legambiente dello scorso anno». «Rendere compatibile la fruizione turistica con la conservazione di un luogo come la Scala dei Turchi non solo è doveroso —dice Mimma Fontana, presidente di Legambiente Sicilia — ma è anche l'unico modo per conservare una risorsa che è già diventata uno straordinario attrattore turistico».

GIORNALE DI SICILIA

RACALMURO
Sei mesi di lavori all'Ipia Marconi
Saranno consegnati oggi alle 10 i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale dell'Ipia Marconi di Racalmuto. La ditta aggiudicataria avrà 180 giorni di tempo per concludere i lavori che dovranno ristabilire e condizioni di sicurezza dell'immobile di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, di cui è commissario Benito Infurnari, che potrà essere utilizzato nuovamente dall'Istituto professionale di Racalmuto. LOG

IL VERTICE. L'assessore Sgarlata concorda un piano col sindaco di Realmonte e col presidente di Legambiente
"Scala dei Turchi come Budelli" la Regione vuole limitare gli accessi
La Scala dei Turchi a numero chiuso. Come Budelli, come l'Asinara. Sono questi i modelli cui fare riferimento, secondo la Regione, per salvare la splendida spiaggia dalla scogliera bianca, attaccata dall'altissimo numero di bagnanti durante la stagione estiva. Molti di loro staccano la marna bianca e la sciolgono in acqua per cospargersi il corpo, convinti che abbia effetti benefici sulla pelle. Una tesi smentita dai dermatologi, che anzi spiegano come la marna possa irritare la pelle.
Ma i visitatori non sentono ragioni e continuano. Proprio come avveniva fino agli anni Ottanta sulla splendida Spiaggia Rosa di Budelli, nell'arcipelago sardo della Maddalena, un luogo reso celebre dal film «Deserto Rosso» di Michelangelo Antonioni. Molti turisti portavano via i frammenti di granito che rendevano così particolare il colore della spiaggia, per decorare gli acquari di casa. Col risultato che oggi la Spiaggia Rosa, pur vietata ai bagnanti da oltre vent'anni, fatica a ritrovare il suo originario colore. La bianca scogliera della Scala dei Turchi, per la Regione, non dovrà subire la stessa fine. Così ieri l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata, il sindaco di Realmonte Pietro Puccio e una delegazione di Legambiente si sono incontrati proprio per individuare la migliore soluzione. E si è convenuto che il modello a cui fare riferimento non potrà che essere quello già sperimentato in alcuni luoghi altrettanto belli ma fragili. Ci sono esempi, oltre che in Sardegna, in Toscana, come l'Isola di Montecristo, ma anche più vicini a noi, come la riserva regionale di Isola dei Conigli, gestita da Legambiente a Lampedusa. In tutti questi casi le gestioni »prevedono di contingentare gli ingressi in modo da renderle l'afflusso dei turisti compatibile con la tutela della natura e del paesaggio», come si legge in una nota di Legambiente. «Dall'incontro - ha dichiarato l'assessore Sgarlata - è emersa la decisione concorde di procedere per il momento alla consegna provvisoria dell'area demaniale sottostante la Scala dei Turchi dalla Regione al Comune, in attesa della definizione di un apposito protocollo d'intesa per l'affidamento in concessione e della presentazione di un piano di gestione, che Comune e Legambiente redigeranno già nelle prossime settimane». «Stiamo predisponendo - ha detto il sindaco di Realmonte Pietro Puccio - un nuovo piano per una migliore fruizione della Scala dei Turchi che prevede anche il pagamento di un ticket di ingresso che sarà investito in servizi, salvaguardia e promozione ma anche per garantire la sicurezza di bagnanti e turisti. L'amministrazione comunale è pronta ad assumersi le proprie responsabilità perché questo bene così prezioso venga fruito nel modo più confacente al suo valore», ha detto il sindaco spiegando che «già con la consegna del demanio saremo messi nelle condizioni di redigere un regolamento e di rafforzare l'azione di controllo, già avviata in queste settimane con il presidio permanente della polizia provinciale, per esempio replicando l'esperienza dei campi di volontariato di Legambiente». CAGI

CENTRO STORICO. La chiesa del patrono San Gerlando è chiusa ormai dal 2011
Cattedrale, martedì tutti convocati
Incontro chiesto dalla Giammanco
Sono stati invitati tutti gli «attori» interessati alla vicenda. L'appuntamento è per martedì 9 settembre alle 9.30 nella sala Giunta del Municipio di Agrigento e all'ordine del giorno c'è «l'incontro conoscitivo sulla messa in sicurezza del costone nord della città e della Cattedrale di Agrigento». A convocano è stata lo scorso 12 agosto, il commissario straordinario Luciana Giammanco che ha trasmesso un formale invito al prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, agli assessori regionali al territorio ed ambiente ed ai beni culturali, i dirigenti generali dei Dipartimenti protezione civile, ambiente e beni culturali ed identità siciliana. E'stata chiesta la presenza anche del Soprintendente dei beni culturali di Agrigento, dell'ingegnere capo del Genio Civile, del dirigente provinciale della protezione civile regionale, dei Dirigenti comunali dei lavori pubblici e della protezione civile e del direttore dell'Ufficio beni culturali ed ecclesiastici dell'arcidiocesi. Tutti riuniti allo stesso tavolo per fare il punto sullo stato dell'arte della situazione. La Cattedrale è chiusa ormai dal 2011 e sull'intero quartiere, esiste un allarme per pericolo crolli. Gli studi, gli incontri, i sopralluoghi, al momento non hanno portato a nulla, solo ari un peggioramento quasi naturale della situazione. Nelle ultime settimane, tra una fiaccolata e una veglia, era stato il direttore dell'AMIco del Popolo Don Carmelo Petrone a scrivere una lettera a Crocetta che aveva annunciato lo stanziamento di 22 milioni di euro per la messa in sicurezza del colle San Gerlando. «Dopo tanti annunci e proclami - scrive - abbiamo appreso dalla Sgarlata che i soldi promessi non ci sono più. O meglio, che i 22 milioni di euro certi e che la somma disponibile per risanare il colle è di soli 5 milioni di euro». AMM

«GIRGENTI ACQUE» Gli amministratori contestano i dati forniti dal gestore idrico
Acqua, tariffe diverse
Ventisette sindaci chiedono «equità»
«Disparità inaccettabile ed insostenibile tra i Comuni che rispettando la legge hanno consegnato le proprie reti»
Ad Agrigento, in una abitazione nella quale chi vi abita ha la residenza, si paga in media 202 euro all'anno, a Licata 220 euro, a Porto Empedocle 206 euro, a Sciacca 183 euro ed a Sambuca di Sicilia 208 euro. Sulle tariffe dell'acqua è battaglia a tutto campo. Gli amministratori contestano i dati forniti da Girgenti Acque, il cui amministratore delegato è Marco Campione, all'assessorato regionale all'Energia. Infatti, secondo il prospetto presentato dal gestore idrico ad Agrigento in una abitazione nella quale chi vi abita ha la residenza si paga in media circa 202 euro all'anno, a Licata 220 euro, a Porto Empedocle 206 euro, a Sciacca 183 euro ed a Sambuca di Sicilia 208 euro. Nella giornata di ieri, ai funzionari dell' assessorato regionale il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio, ha portato una documentazione che è in tutt'altra direzione. Ciaccio ha consegnato un centinaio di bollette dei suoi cittadini. «In media le tariffe che i miei cittadini pagano sono per importi superiori a 500 euro - dice Ciaccio - e ci sono casi che superano anche dei doppio la media presentata dalla Girgenti Acque che è una media in difetto». Sono sul piede di guerra i 27 amministratori che voglio essere ascoltati dal governo regionale. Invocano equità. Dicono che c'è una disparità, inaccettabile e insostenibile, tra i 27 Comuni - Agrigento in testa - che hanno rispettato la legge consegnando le proprie reti al gestore privato ed i Comuni che invece non lo hanno fatto. Nel capoluogo, in particolare, le forniture per usi domestici in abitazioni sono 1173,1 % del totale. Le utenze allacciate, secondo i dati forniti dalla Girgenti Acque sono 18.392. La tariffa media dell'acqua di 202 euro è costituita dalla somma dei seguenti elementi: quota fissa annuale di 56,80 euro, a cui sommare il costo medio dell'acqua pari a 71,77 euro oltre un costo medio della fognatura di 10,54 euro ed un costo medio di depurazione di 44,63 euro, con una iva pari al 10%. La disparità è, naturalmente, quello che brucia di più: nell'area del Belice, nell'ambito di pochi chilometri, l'acqua si paga in modo diverso. A Menfi si paga a forfait, indipendentemente dal consumo. Nella cittadina del vino, per ogni allaccio, compreso il canone della fognatura e quello di depurazione, si paga meno di 200 euro l'anno. E questo a prescindere dal consumo. A Santa Margherita Belice si paga a consumo. Nella cittadina del Gattopardo, fino a 96 metri cubi la tariffa complessiva è di 105 euro. Calogero Lanzarone, capo- gruppo di maggioranza di Menfi, ha fatto sapere che l'amministrazione ha avviato una rilevazione dei consumi del servizio idrico. "Un monitoraggio - ha detto - per avere il quadro della situazione". «L'obiettivo che ci si prefigge - ha aggiunto - è quello di controllare la quantità di acqua utilizzata in modo da ridurre il canone a quei nuclei familiare che hanno un consumo idrico inferiore ed evitare un canone forfettario doppio per coloro che hanno una seconda casa. FRG


agrigentonotizie.it

Scala dei turchi a Realmonte, si lavora per un ingresso controllato dei turisti

L'assessore regionale all'Ambiente Mariarita Sgarlata, il sindaco di Realmonte Pietro Puccio e una delegazione di Legambiente si sono incontrati questa mattina per individuare la migliore soluzione possibile al problema del sovraffollamento dei visitatori alla Scala dei Turchi durante i mesi estivi. Nel corso della riunione si è convenuto che il modello a cui fare riferimento non potrà che essere quello già sperimentato in alcuni luoghi altrettanto belli ma fragili. Ci sono esempi in Sardegna, come la spiaggia di Budelli o l'Isola dell'Asinara, in Toscana come l'Isola di Montecristo, ma anche più vicini a noi, come la riserva regionale "Isola dei Conigli" gestita da Legambiente a Lampedusa. In tutti questi casi si tratta di gestioni che prevedono di contingentare gli ingressi in modo da rendere l'afflusso dei turisti compatibile con la tutela della natura e del paesaggio. "Dopo essere intervenuta in modo tempestivo - dichiara l'assessore Mariarita Sgarlata - sulla vicenda del parcheggio selvaggio a Realmonte, continuo ad assicurare il mio impegno con azioni concrete, proseguendo la campagna di sensibilizzazione affinché le nostre spiagge libere vengano fruite nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio costiero. Dall'incontro con il sindaco di Realmonte e il presidente di Legambiente Sicilia è emersa la decisione concorde  di procedere per il momento alla consegna provvisoria dell'area demaniale sottostante la Scala dei Turchi dalla Regione al Comune, in attesa della definizione di un apposito protocollo d'intesa per l'affidamento in concessione al Comune di Realmonte e della presentazione di un piano di gestione, che Comune e Legambiente redigeranno già nelle prossime settimane". "L'Amministrazione comunale - dichiara il sindaco di Realmonte Pietro Puccio - è pronta ad assumersi le proprie responsabilità perché questo bene così prezioso venga fruito nel modo più confacente al suo valore, cosa che purtroppo fino a oggi non è stato possibile realizzare ma che non è più rinviabile. Già con la consegna del demanio,  saremo messi nelle condizioni di redigere un regolamento e di rafforzare in questo modo l'azione di controllo, già avviata in queste settimane con il presidio permanente della Polizia provinciale e che nelle prossime stagioni estive dovrà essere rafforzata, per esempio replicando l'esperienza dei campi di volontariato di Legambiente dello scorso anno".

Agrigento, i lavoratori Italcementi in protesta davanti alla Prefettura: "Qualcuno ci aiuti"
"Quel poco che c'è - afferma uno dei protestanti - ce lo vogliamo dividere tutti, e chiediamo alla società e ai politici di venirci incontro, perchè i presupposti per una soluzione al problema ci sono tutti". Si sono ritrovati, questo pomeriggio, davanti al palazzo della Prefettura di Agrigento i lavoratori dello stabilimenti Italcementi di Porto Empedocle per protestare contro la paventata perdita del posto di lavoro. La società avrebbe intenzione di ridurre il numero di lavoratori, impiegandone 31 al centro di macinazione e mandando i restanti in mobilità. "Quel poco che c'è - afferma uno dei protestanti - ce lo vogliamo dividere tutti, e chiediamo alla società e ai politici di venirci incontro, perchè i presupposti per una soluzione al problema ci sono tutti". Livesicilia.it Troppi turisti a Scala dei Turchi. Spunta l'idea del numero chiuso
L'assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariarita Sgarlata, il sindaco di Realmonte Pietro Puccio e una delegazione di Legambiente si sono incontrati questa mattina per individuare la migliore soluzione possibile al problema del sovraffollamento dei visitatori alla Scala dei Turchi durante i mesi estivi e convenuto che il modello a cui fare riferimento non potrà che essere quello, già sperimentato in alcuni luoghi, di gestioni che prevedono di contingentare gli ingressi in modo da renderle l'afflusso dei turisti compatibile con la tutela della natura e del paesaggio. "Dall'incontro con il sindaco di Realmonte e il presidente di Legambiente Sicilia - ha detto Sgarlata - è emersa la decisione concorde di procedere per il momento alla consegna provvisoria dell'area demaniale sottostante la Scala dei Turchi dalla Regione al comune, in attesa della definizione di un apposito protocollo d'intesa per l'affidamento in concessione al comune di Realmonte e della presentazione di un piano di gestione, che comune e Legambiente redigeranno già nelle prossime settimane". "Dopo essere intervenuta in modo tempestivo - ha aggiunto Sgarlata - sulla vicenda del parcheggio selvaggio a Realmonte, continuo ad assicurare il mio impegno con azioni concrete, proseguendo la campagna di sensibilizzazione affinché le nostre spiagge libere vengano fruite nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio costiero".

 Agrigentooggi.it
FAVARA, CAOS POLITICO IN COMUNE
Una situazione senza precedenti, specie dopo la bocciatura ieri sera del conto consuntivo da parte del Consiglio Comunale. E ciò dopo diverse sedute andate a vuoto per mancanza di numero legale, e pur con la presenza di un Commissario ad hoc nominato dal Governo regionale!
Proprio così ! mai come in questo periodo tanta confusione, mentre tra i cittadini, sgomenti e sorpresi, sembrano regnare amarezza, sfiducia e rassegnazione.
Tutto un clima di grande confusione culturale e politica che naturalmente si riflette sulla città, sempre sommersa dai problemi, con i cittadini che non sanno a chi rivolgersi.
I due deputati nazionali favaresi, Bosco e Moscatt, finalmente, dovrebbero, si spera, tempestivamente intervenire e, quanto meno tentare con ogni mezzo di salvare questa martoriata città.
L'Amministrazione Manganella che recentemente aveva dato segni di vita, premiando i meritevoli, ma alzando poco dopo la voce per denunciare la mancanza di loculi al cimitero e minacciare provvedimenti contro i dipendenti comunali responsabili del disservizio, sembra adesso davvero in seria difficoltà ...... specie dopo l'ultima scomposta e poco esemplare sceneggiata, condita anche da invettive pare personali di reazione-controreazione che si è verificata nella penultima riunione del Consiglio Comunale di lunedì sera.
Ma, come dicevamo, ieri sera la goccia finale ! Con 10 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti, il Consiglio comunale non ha approva il conto consuntivo. Non solo ! Nella stessa seduta è stata presentata la mozione di sfiducia al Sindaco, firmata da 13 consiglieri e quindi a breve i capigruppo saranno convocati dal Presidente del CC Leonardo Pitruzzella e dovranno calendarizzare la riunione per discutere tale mozione.
Difficile prevedere gli sviluppi. I fedelissimi dell'Amministrazione sembrano solo 10 (dieci) e perché la mozione di sfiducia sia approvata si richiedono i due terzi, cioè 20 (venti) voti sui 30 componenti il Consiglio. Perciò la cosa dai più viene giudicata difficile ..... mentre si fa notare che, è sotto gli occhi di tutti, che rispetto ad alcuni q mesi fa' la situazione si è completamente ribaltata, nel senso i fedelissimi erano esattamente 20 e solo una minoranza formata da 10 consiglieri era all'opposizione.
I responsabili ufficiali dei locali Partiti, quando si fanno vivi, si vede chiaramente che sono in affanno e in confusione ...non escluso o specie forse il PD che è il Partito del Sindaco..... E poi nessun Partito è in grado di mobilitare il popolo per una corale e popolare protesta contro tutti gli eletti, Sindaco e Consiglieri ..... gli storici capipopolo del passato, per lo più (ma non solo!) ex PCI, ex PDS, ex DS, adesso PD ....ex An...ex FLi......tutti forse si sono imborghesiti e al di là di qualche "coraggiosa" dichiarazione ... non sanno andare ! D'altra parte è avvenuto tra i Consiglieri tutto un mescolamento di carte e di cambio di bandiera e di casacca veramente inimmaginabile ... Quindi arduo e difficile prevedere una possibile soluzione .... mentre comunque il degrado della città inesorabilmente continua ed i disservizi ed i problemi per i cittadini pure !
Intanto adesso buona parte della responsabilità pare che passi al Commissario Regionale al quale il presidente Pitruzzella si appresta a passare le carte con quanto è avvenuti ieri sera.
Cosa succederà ? Quali decisioni prenderà il Commissario ? Difficile dirlo .....c'è chi ipotizza la decadenza del Consiglio Comunale in conseguenza della mancata approvazione del Conto consuntivo .... non senza però comunque aver prima tentato di approvare la sfiducia al Sindaco Manganella.

Sicilia24h.it
Ipia Marconi di Racalmuto: entro sei mesi saranno completati i lavori.

Saranno consegnati oggialle ore 10,00 i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento strutturale dell'IPIA Marconi di Racalmuto all'impresa aggiudicataria ATI DED GROUP SRL (capogruppo) V & GROUP (associata), firmataria del contratto d'appalto del 25 luglio 2014. L'ATI "CAP D.ED. Di Pasquale Giuseppa" di Riesi (Cl), si era aggiudicata i lavori offrendo un ribasso del 32,8258% sull'importo a base d'asta di 658.053,36 euro, esclusa la parte relativa agli oneri per la sicurezza per 24.039,33 euro che non era soggetta a ribasso. La ditta aggiudicataria avrà, a partire da domani, 180 giorni di tempo per concludere i lavori. Giungono così alla fase realizzativa i lavori di manutenzione straordinaria e consolidamento statico dell'IPIA Marconi di Racalmuto che comprendono, tra gli altri, il rinforzo della struttura, la verifica degli impianti esistenti e la manutenzione della scala esterna. Grazie a questi lavori, inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche e finanziati con fondi del bilancio provinciale, saranno ristabilite le condizioni di sicurezza dell'immobile di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento che potrà essere utilizzato nuovamente dall'Istituto professionale di Racalmuto 

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