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Rassegna stampa del 16 settembre 2014

GIORNALE DI SICILIA

SCUOLA. In meno di diciassette giorni, l'istituto reso agibile consentendo un regolare inizio dell'attività didattica
L'Ipia finisce il suo «peregrinare» La sede della zona Asi è pronta
 
Alle 7,20 di ieri, il Vincenzo Costanza, apriva il cancello che consente l'accesso ai nuovi locali che ospiteranno le classi dell'Istituto professionale Industria ed Artigiano, nell'area Asi. Tutto è pronto per accogliere domani, 17 settembre, gli studenti in questa sede che è veramente una scuola, con ampi spazi per le attività sportive e ricreative, con aule luminose e tutte esposte alla luce naturale che consentirà ai ragazzi di vivere bene le varie ore di lezioni. La nuova dirigente, Elisa Casalicchio con tutti i collaboratori, sia personale docente che Ata, ha vinto la scommessa. In meno di diciassette giorni è riuscita a rendere agibile l'istituto consentendo un regolare inizio dell'attività didattica. Quanto Elisa Casalicchio è entrata per la prima volta in questi locali, mancava di tutto, dalla luce elettrica all'acqua, dai telefoni al riscaldamento. Oggi tutto è perfettamente funzionante ed in questi due giorni prima dell'inizio regolare dell'attività didattica con il rientro a scuola dei ragazzi, la scuola sarà funzionante in ogni settore. L'aspetto più determinante della scuola saranno i collegamenti. "E' una vittoria della scuola - dice Elisa Casalicchio - del personale docente e non docente, che insieme a me ha lavorato per un corretto inizio dell'anno. La vittoria più interessante sono i collegamenti tra i comuni e la nuova sede dell'Ipia. Tutte le ditte di trasporti urbani ed extraurbani, mi hanno dato l'okey che prolungheranno la loro corsa fino al cancello dell'Enrico Fermi, nella zona Asi". Ieri mattina gli 83 docenti il personale di segreteria ed i bidelli, che operano all'Ipia, erano tutti presenti. Nei locali era un fervore di attività; il personale di segreteria provvedeva a consegnare ai professori le nomine, mentre i mitici bidelli erano intenti, le donne alle pulizie generali e gli uomini a sistemare banchi, cattedre, sedie e lavagne all'interno di ogni singola aula. Armati di un piccolo montacarichi provvedevano a portare dal piano tetra al secondo piano le suppellettili per allestire le ultime aule didattiche. Per i laboratori lex Provincia regionale di Agrigento, o meglio, quello che rimane, ha già avviato le procedure di gara per assegnare ad una ditta specializzata il compito di trasferire le attrezzature dei laboratori dalla cadente sede di Agrigento Bassa nei nuovi locali del consorzio Asi. Domani, quindi, grande festa all'Ipia con la cerimonia di accoglienza alla quale prenderà parte l'intero corpo docente. Hanno dato la loro disponibilità a essere presenti il direttore dell'Ufficio scolastico provinciale Raffaele Zarbo, il commissario dell'ex provincia Benito Infurnari, i sindaci cli Aragona cdi Favara. (VA)

LICATA DEDALOAMBIENTE. Dal prossimo primo di ottobre, quando entrerà in vigore la riforma regionale del settore, il posto degli operatori ecologici sarà a rischio Ato, 1225 lavoratori saranno «salvati» Miceli: «I netturbini saranno "comandati" presso i Comuni, che temporaneamente gesti ranno direttamente il servizio»

C'è una soluzione per  i 225 operatori ecologici della Dedalo Ambiente, a partire dal primo di ottobre, rischiano il licenziamento. Da quella data, come è noto, le Ato non potranno più assicurare il servizio di raccolta e smaltimento dei ri- fiuti, che dovrebbe passare alle Srr, società che sostituiranno le autorità territoriali d'ambito. Esiste, perciò, il rischio concreto che 225 netturbini (più il personale amministrativo) rimangano senza lavoro. Ovviamente la Dedalo Ambiente ed i Comuni sono al lavoro nel tentativo di scongiurare questa ipotesi. Ad avanzare una proposta in tal senso, nel corso di un'assemblea dei soci, è stato Rosario Miceli, commissario liquidato- re della Dedalo Ambiente.
"Ho proposto ai sindaci dei sette Comuni soci — ha annunciato Miceli nel pomeriggio di ieri — di trasferire a loro, dal primo di ottobre, il personale che lavora in ognuno dei cantieri. Di fatto, dunque, sarebbero i Comuni ad assicurare il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. Gli operatori ecologici lavorerebbero per quegli enti, come "comandati" ed alla fine di ogni mese i sindaci verserebbero alla Dedalo Ambiente la somma necessaria per consentirci di pagare gli stipendi al personale".
Una soluzione, quella proposta da Rosario Miceli, che pare sia stata accolta con favore dai rappresentanti dei sette Comuni presenti alla riunione di ieri. Una decisione, però, non è stata ancora presa. La scelta sarà fatta il 24 di settembre, in occasione di una assemblea dei soci della Dedalo Ambiente.
"Alcuni sindaci — ha aggiunto il commissario liquidatore dell'Ato  Ag3 che conserverà il ruolo anche dopo il primo di ottobre e fino a quando l'autorità territoriale d'ambito non sarà stata liquidata — hanno chiesto la possibilità di utilizzare i mezzi presenti nei loro cantieri. La Dedalo Ambiente ha accolto l'istanza. I mezzi saranno dati in comodato d'uso, perciò potranno continuare ad essere utilizzati. Noi svolgeremo una funzione di controllo".
Dunque tra circa due settimane si assisterà ad una "rivoluzione" nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. A gestirlo saranno direttamente i Comuni, nell'attesa che decidano di operare insieme, all'interno delle Srr, o di affidare ad una società privata l'intervento sul territorio. Ovviamente ciò che più preme a tutti, in questo momento, è di "salvare" i 225 posti degli operatori ecologici. E' impensabile, infatti, che tante persone rimangano senza lavoro, soprattutto in un momento drammatico come quello che la nostra società sta vivendo. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, era stata la Cgil funzione pubblica di Agrigento, con il segretario generale Alfonso Buscemi, ad intervenire sulla questione. La Cgil aveva detto, chiaro e tondo, che i posti di lavoro non possono essere toccati, ed aveva invitato tutti coloro i quali ne hanno la competenza, ad agire in modo da salvaguardare la dignità dei 225 lavoratori ecologici della Dedalo Ambiente. (AAU)

CATANZARO: TUTTI UNITI PER BATTERE LA CRIMINALITA'
«L'impegno personale e il Coraggio degli imprenditori trova il pieno sostegno di Confindustria, che attraverso Confindustria Centro Sicilia sta portando avanti un progetto PON Sicurezza, promosso dal commissario antiracket ed antiusura che, partendo proprio da Caltanissetta, Agrigento ed Enna mira a creare nelle province siciliane una rete di contrasto nei confronti di ogni possibile infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo dell'impresa e nel mercato del lavoro, contribuendo a rafforzare le condizioni di sicurezza e di libera concorrenza degli operatori economici». A parlare è il vice presidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro presente, ieri mattina in prefettura, alla presentazione ufficiale di un anno di attività dell'associazione antiracket "Libero Futuro" intitolata a Libero Grassi.
Associazione nata il 18 luglio del 2013, ad opera di dieci soci: imprenditori e professionisti. All'incontro era presente il prefetto di Agrigento Nicola Diomede e il commissario nazionale antiracket Santi Giuffrè. «Il 15 settembre, ricorre l'anniversario dell'assassinio di padre Pino Puglisi la cui morte ha scosso dalle fondamenta le coscienze dei siciliani — ha esordito il Prefetto di Agrigento — Il fenomeno delle mafie c'è ed esiste ed è inutile nascondercelo, ma oggi è una tappa importante per la nostra provincia. La gente deve sapere che non è più sola in questa lotta. Il messaggio che vogliamo far partire da questa prefettura è soprattutto il rispetto delle regole e su questa strada dobbiamo impegnarci tutti». Il giovane presidente dell'associazione antiracket agrigentina, Andrea Messina ha dichiarato: «Ci sono stati molti avvicinamenti ed incontri ma la selezione è stata piuttosto severa, d'accordo con il modello di Libero Futuro e con i pareti espressi dalle forze dell'ordine con le quali abbiamo rapporti quotidiani così come con la maggior parte delle istituzioni e delle associazioni di categoria presenti sul territorio». Messina durante la sua relazione ha rivolto a tutti gli uomini dello Stato, attraverso il prefetto di Agrigento Diomede, un sentito ringraziamento per le attenzioni alle vittime del racket e con uno sguardo al futuro ha anticipato che «sapere che la nostra esperienza si rafforzerà ancor di più in una cornice maggiormente ampia che comprenderà anche gli operatori economici delle provincie di Caltanissetta ed Enna ci incoraggia ulteriormente». Tano Grasso storico esponente antiracket ed oggi presidente della federazione, ha portato la sua esperienza. «Devo rilevare - ha detto Grasso - che nella provincia di Agrigento sono ancora poche le denunce. E' chiaro che ci troviamo in un territorio difficile ma bisogna combattere". Il Presidente della Camera di Commercio agrigentina, Vittorio Messina ha portato una propria testimonianza: «Oggi il clima è cambiato da tempo ci siamo incamminati sulla strada della legalità e dobbiamo ringraziare la prefettura per tutto quello che sta mettendo in campo a favore delle imprese e degli imprenditori».
»Non ci sono più alibi— ha esordito Santi Giuffrè — Questa associazione è un presidio di legalità, una svolta culturale per migliorare il rapporto tra mondo dell'imprenditoria e lo Stato. A differenza di tanti anni fa, oggi siamo qui in Prefettura, alla luce del sole, ma bisogna essere vigili. Non è più il tempo distare a guardare, è giunta l'opera di scendere in campo per contribuire, insieme, alla lotta contro il racket. E lo Stato c'è». (V.A)

LA SICILIA

Presentata ieri "Libero futuro" contro il racket
"Da oggi nessuno sarà più solo quando deciderà di denunciare i propri estorsori. Potete contare su ognuno di noi". Così il prefetto di Agrigento Nicola Diomede ha "accolto", durante una cerimonia formale, la presentazione ufficiale dell'associazione "Libero futuro Agrigento", la prima dedicata a sostenere gli imprenditori vittime del racket. In prima linea, in una sala affollata, tutti i rappresentati dello Stato, mischiati" ad imprenditori, rappresentanti di categoria, sindacalisti e componenti di altre associazioni nazionali che sostengono la liberazione dal giogo mafioso. Tutti insieme, appunto, per una battaglia che è di moralità ma anche di sopravvivenza economica,
"Faro", per la creazione di questa associazione, l'esperienza di rottura portata avanti da Confindustria e da Giuseppe Catanzaro in questi anni, per la riscoperta di un tema, quello del racket del "pizzo" che nella nostra provincia sembra un argomento sconosciuto. "In effetti — ci spiega Andrea Messina, presidente di Libero futuro Agrigento e già a capo dei giovani industriali di Confindustria — uno studio sulla diffusione del fenomeno di mero valore statistico è stato realizzato solo anni fa. Il messaggio che vogliamo comunque lanciare agli imprenditori, e che abbiamo portato già avanti in questo anno di attività, è quello che denunciare è possibile. Continueremo sulla strada della sensibilizzazione e dall'assistenza, e garantiremo a chiunque voglia richiedere il nostro aiuto la massima riservatezza fino alla denuncia".
Al "battesimo" ufficiale dell'associazione, tra l'altro, erano presenti il commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura Santi Giuffrè (il quale ha parlato di una "giornata di svolta e di festa", esortando però a tenere in funziona il "fiuto" per scoprire coloro che usano l'antimafia per "rifarsi una verginità"), il presidente onorario della Federazione nazionale delle associazioni antiracket, Tano Grasso (il quale ha sottolineato come solo "fino a quando si rimarrà uniti come un pugno" si potrà vincere) e il coordinatore regionale di Libera Umberto Di Maggio (che ha parlato dell'esperienza positiva della "Summer school" di Robadao e della voglia da parte dei giovani di "strappare pezzi di mercato alla criminalità mafiosa").
Agrigento, però dicono tutti, è solo un punto di partenza per allargare la "rete" anche a Caltanissetta ed Enna, dove, attraverso un progetto con il Pon sicurezza, ha detto il vicepresidente di Confindustria Catanzaro, si sta creando un sistema di "contrasto nei confronti di ogni possibile infiltrazione della criminalità organizzata"
G.SCH.


Spiagge come discariche
Cumuli di rifiuti vengono ammassati lungo tutti gli arenili che non sono gestiti dai privati

La conclusione della stagione estiva lascia in eredità una situazione critica per quanto concerne le condizioni delle spiagge. Dalla Poliscia a Marianello, dalla Rocca alla Playa, un po' ovunque sugli arenili sono rimaste ammonticchiate diverse quantità di rifiuti. La situazione è peggiore nei tratti di spiaggia libera, poiché in quelli sottoposti a concessione la bonifica periodica viene espletata dai gestori degli stabilimenti balneari. Le zone libere presentano invece uno scenario da incubo. Negli anni passati, il servizio di pulizia delle spiagge era stato effettuato dagli operai trimestrali che, al termine della stagione estiva, svolgevano la bonifica definitiva così da lasciare gli arenili in condizioni decorose in vista dell'inverno. Quest'anno invece la situazione si è capovolta.
Questo argomento sarà affrontato nel corso di un incontro che si terrà oggi a Palazzo di Città dove una delegazione di operai trimestrali avrà un confronto con il commissario straordinario Dario Caltabellotta al fine di trovare una soluzione al problema e permettere da un lato agli operai di lavorare e dall'altro di effettuare la pulizia delle spiagge su cui altrimenti rischiano di rimanere per tutto l'inverno i rifiuti, I trimestrali sarebbero poi pronti anche ad effettuare qualche intervento di pulizia straordinaria anche in altre zone della città che io necessitano (ad esempio l'area portuale).
Nelle scorse settimane un vertice simile si tenne sempre in Municipio e il commissario Caltabellotta in quell'occasione non chiuse la porta spiegando che avrebbe valutato la situazione finanziaria dell'Ente prima di dare una risposta. Le finanze comunali non sono di certo floride ma l'intervento relativo alla pulizia delle spiagge sembra davvero avere una rilevanza importante in vista dell'ormai prossima stagione invernale.
Diverse lamentele durante la stagione estiva si sono registrate, sia da parte di residenti che di addetti ai lavori, a proposito di un servizio di pulizia delle spiagge che non sempre è apparso impeccabile.
GIUSEPPE CELLURA

L'INGEGNERE MICHELE BURGIO HA PRESO IL POSTO DEL COLLEGA MARCELLO LOMBARDINI CHE VA A ROMA
Si e insediato il nuovo comandante del vigili del fuoco
Cambio al vertice del comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento. Ieri mattina si è svolta la cerimonia del passaggio di consegne.
Lascia la Città dei Templi dopo tre anni di intensa attività Marcello Lombardini, trasferito a Roma per assumere il prestigioso incarico di comandante addetto presso il Comando di Roma.
Al suo posto si è già insediato al Comando provinciale di Agrigento, Michele Burgio, palermitano di 50 anni, ingegnere, sposato e padre di un figlio, componente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dal 1990.
Ha cominciato la carriera da funzionario presso i comandi di Pistoia, Palermo per poi transitare alla Direzione Regionale vigili del fuoco Sicilia. Successivamente trasferito a Roma a far parte dello staff del Capo dipartimento del Corpo nazionale. E' stato a Firenze la notte dell'attentato voluto da Cosa Nostra in via dei Georgofili.
Durante la sua ventennale esperienza tecnico-operativa, ha partecipato alle grandi calamità come i terremoti in Umbria, Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna. Dal marzo del 2013 ha diretto il Comando di Caltanissetta. Burgio ha trascorso la prima giornata da comandante provinciale di Agrigento incontrando gli ufficiali, sottufficiali e i vigili del fuoco in servizio nella sede di Viliaseta. Ha fatto la conoscenza del personale amministrativo e già oggi comincerà il giro nei vari
palazzi delle istituzioni cittadine e provinciali. Previsto un incontro con il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, e i vertici delle forze dell'ordine. Sempre questa settimana passera in rassegna i vari distaccamenti dislocati in provincia e non mancherà un viaggio nell'isola di Lampedusa. Altra tappa fondamentale per iniziare la nuova avventura sarà quella di ascoltare i vigili del fuoco e i loro sindacati per fare il punto riguardante l'attuale organico e le diverse problematiche, che ancora oggi aspettano risposte concrete per dare una funzionalità sempre maggiore ad un organismo meritorio e prezioso per la salvaguardia della vita umana in occasione di eventi calamitosi.

Agrigentoflash


ELEZIONI COMUNALI AGRIGENTO, SALGONO A QUATTRO I CANDIDATI
Ancora mancano certezze sulla data del voto, ma già c'è una ampia rosa di candidati alla poltrona di Sindaco di Agrigento. Salgono a quattro i pretendenti, con gli ultimi due che hanno sciolto la riserva lo scorso weekend. Alle candidature ufficiali dell'attuale vice presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Rosa e del consigliere comunale Andrea Cirino, si sono aggiunte quelle dell'avvocato Enzo Campo e del senegalese Papa Madoke Diop.
Ad appoggiare il legale un gruppo di persone, tra intellettuali e professionisti. A sorpresa ci sarà anche un candidato di colore, da trent'anni residente ad Agrigento e rappresentante della numerosa comunità senegalese. Papa Madoke Diop, conosciuto da tutti con l'appellativo di Papi, ha deciso di giocarsi le sue carte con un motto "Avete il Santo Nero, San Calogero, lo rispettate, e venerate. Perché non avere anche un sindaco nero attento alle necessità degli ultimi, della gente?".

Sicilia24h

IL COMMISSARIO BENITO INFURNARI RIVOLGE UN SENTITO AUGURIO AL MONDO DELLA SCUOLA
Il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, già Provincia Regionale, Benito Infurnari, in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico, si rivolge agli studenti e alle loro famiglie, agli operatori e dirigenti scolastici, ai docenti, e a quanti operano nel mondo della scuola, per augurare un buon inizio di anno:
"Oggi per alcuni di Voi inizia il nuovo anno scolastico, mentre per altri la prima campana squillerà entro mercoledì prossimo e, ricordando con nostalgia il mio primo giorno di ciascun anno trascorso tra i banchi, ormai tanto tempo fa, ho sentito il bisogno di rivolgervi un saluto; un saluto augurale nell'apprestarvi ad affrontare questo anno.
Mi presento, sono Benito Infurnari, il Commissario Straordinario dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento; Ente, quest'ultimo, che ancora ha il delicato compito, fra gli altri, di provvedere all'edilizia scolastica delle scuole medie secondarie di II° grado ed alla loro gestione amministrativa.
Tutti Voi sapete che il trapasso, peraltro non completato, tra il precedente e l'odierno Ente ha comportato tante difficoltà, tra le quali in primo luogo quella finanziaria.
La carenza di risorse economiche si fa più pressante proprio nei giorni, come questo, in cui avrei voluto rendere quanto meno più confortevole il Vostro rientro a scuola.
Non è un caso, che insieme ad una equipe di persone di buona volontà, operai, impiegati, funzionari, dirigenti, ho lavorato per consentire tanto un regolare inizio, quanto, soprattutto, l'apertura di talune scuole di nostra competenza. A tal proposito mi consentirete di ringraziare quanti del mondo della scuola, degli amministratori locali, di enti ed istituzioni istituzionalmente estranei alle difficoltà in questione, hanno con disinteressato spirito di collaborazione, contribuito al risultato odierno.
Auguro, pertanto, a tutti un sereno anno scolastico ed ai più giovani, alunne ed alunni, raccomando, con la maturità anagrafica che mi è propria, di cogliere tutto ciò che di proficuo a tutt'oggi la "scuola" inculca, costituendo la cultura quel valore che affranca l'uomo da tutti quei condizionamenti che lo privano della libertà. Buon anno 2014/2015.".

Agrigentoweb

Dal 18 Settembre sarà chiuso un tratto della SS 640
L'Anas comunica che, a partire dalla mezzanotte del 18 settembre e fino al 31 gennaio 2015, la strada statale 640 "Di Porto Empedocle" rimarrà chiusa, in entrambi i sensi di marcia, dal km 65,200 al km 72,500, a Caltanissetta.Il provvedimento si rende necessario nell'ambito dei lavori di ammodernamento e adeguamento della statale tra il km 44 e l'autostrada A19 "Palermo-Catania". I veicoli provenienti dall'A19 dovranno uscire al km 72,500 (Svincolo Imera), percorrere la statale 626 in direzione Gela e uscire al km 11,600 in direzione Agrigento-Caltanissetta. I veicoli provenienti da Agrigento e diretti sull'A19 dovranno uscire al km 59,000 (svincolo di Caltanissetta Zona Industriale), immettersi sul raccordo SS640 - Pietraperzia e seguire le indicazioni per l'A19. Infine, i veicoli provenienti dalla statale 122bis "Agrigentina" e diretti in A19 dovranno immettersi sulla statale 640 al km 65,200 (Svincolo S. Caterina Villarmosa), percorrere la statale 640 in direzione Caltanissetta-Agrigento, uscire in direzione Caltanissetta Zona Industriale e seguire le indicazioni per l'A19.

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