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Rassegna stampa del 2 ottobre 2014

GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCIA Aggiudicato appalto per la manutenzione degli immobili
La commissione di gara del'ex provincia, ha aggiudicato appalto per i lavori di manutenzione straordinaria di immobili di proprietà dell'Ente. L'importo complessivo dell'appalto è di 99.279 ed è stato aggiudicato provvisoriamente all'impresa "Bellavia Alfonso", con sede a Favara, che ha offerto i ribasso del 34, 9101 percento. Seconda in graduatoria è l'impresa CO.MAT, Soc. Coop. (PAPI)

LIBERO CONSORZIO Pronte le domande per i finanziamenti di iniziative sportive
Fino al 31 ottobre si possono presentare le istanze di finanziamento perla realizzazione di manifestazioni sportive durante il 2015. Gli interessati possono rivolgersi al settore promozione sportiva di via Esseneto, 66 ad Agrigento, presso tutte le sedi dell'Urp dell'ex provincia, presso la sede del Coni provinciale e delle Federazioni Sportive e presso gli Enti di Promozione Sportiva. (PAPI)

IERI FIRMATO L'ACCORDO Lo Stato passa a mano: verserà ogni anno circa 111 milioni di euro all'Isola. L'assessore Torrisi: saremo noi ad avere la regia dei collegamenti
Sicilia, la Regione gestirà il sistema dei trasporti
In Sicilia sarà la Regione e non più lo Stato a gestire i rapporti con le Ferrovie. Il definitivo via libera al trasferimento delle funzioni e delle competenze è avvenuto ieri mattino con la firma digitale dell'accordo di programma quadro. Il primo a firmare è stato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi, a seguire, nell'arco di qualche ora e telematicamente, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi e il ministro dell'Economia, Carlo Padoan. L'accordo definitivo prevede che alla Regione verranno versati ogni anno circa 111 milioni di euro coni quali dovranno essere garantiti circa 9 milioni e Olezzo di treni/Km compresi gli eventuali autobus/Km relativi ai servizi sostitutivi su gomma. "Ma soprattutto alla Regione spetterà la regia (li lotto il sistema trasporti nell'isola, da oggi ferrovie comprese - afferma Torrisi -. Saremo cioè noi governo regionale a scegliere in merito a qualità e quantità dei servizi da erogare per offrire finalmente ai siciliani il diritto a un trasporto pubblico più efficiente ed efficace».

BENI CULTURALI Appuntamento il 19 e il 26 perle visite alle bellezze monumentali. Il sindaco Messana: "Siamo orgogliosi d'essere entrati a far parte di questo circuito»
Racalmuto, due domeniche tra le Vie dei tesori
Il festival delle passeggiate e delle idee e dei sapori partirà domani da Palermo e arriverà nel centro di Leonardo Sciascia
Due domeniche tra cultura, enogastronomia e turismo tra «Le vie dei tesori» anche nell'Agrigentino. Tappa a Racalmuto per l'iniziativa che vede coinvolti in Sicilia solo cinque città dopo Palermo. «Tante iniziative a costo zero e un buon ritorno per l'immagine del paese e per le strutture alberghiere, pizzerie e ristoranti", ha sottolineato il sindaco Emilio Messana presentando l'iniziativa dell'assessorato Turismo e Cultura che ha deciso di aderire alla rassegna palermitana «Le vie dei tesori», il festival delle passeggiate e delle idee, degli eventi e dei sapori che dal 3 al 26 ottobre parte a Palermo e arriva nell'Agrigentino alla scoperta dei luoghi di Sciascia. A Racalmuto due le domeniche dedicate ai "tesori" da riscoprire: il 19 e il 26ottobre. Il percorso turistico prevede la visita alla Fondazione Sciascia, dove si conserva la donazione dello scrittore, all'orda scolastico dell'elementare "Macaluso" dove ha insegnato l'autore de «ti giorno della civetta» dall 1949 al '57, al santuario della Madonna del Monte, il teatro comunale e la mostra dei costumi del tenore Salvatore Puma, la Matrice con le opere pittoriche del "Monoculus racalmutensis" Pietro D'Asaro, la statua di Sciascia e il Circolo Unione, nove è in corso una mostro di incisioni di Simone Stuto, e il Castello Chiaramontano dove prosegue, tra le iniziative, l'esposizione di "Perduti e ritrovati", pale d'altare del Seicento conservate presso le chiese del paese, «Far porte di un prestigioso itinerario che coinvolge in tutta la Sicilia solo cinque città ci inorgoglisce particolarmente", ha detto il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana. «Attraverso il richiamo di Sciascia vogliamo presentare ai turisti le bellezze storiche di Racalmuto rappresentate da cinese straordinarie, castelli, circoli e il bellissimo teatro dell'ottocento», ha aggiunto l'assessore alla Cultura e al Turismo, Salvatore Picone. «Rispetto agli anni precedenti — ha proseguito Picone - abbiamo registrato in estate una buona presenza di visitatori, dovuto anche alla promozione del territorio e alle tante iniziative che sicuramente hanno contribuito ad un ritorno economico per alberghi, pizzerie e ristoranti" (CAGI)

Gli ambientalisti ieri hanno lanciato un appello alla Regione. L'Esercito: «Chiesto uno studio»
«Istituite la riserva naturale»
«Basta esercitazioni militari al poligono Drasy, si istituisca al più presto la riserva naturale a Punta Bianca». A chiederlo alla Regione sono le associazioni ambientaliste agrigentine - Mareamico, Marevivo, Lipu, Legambiente e WWf - che hanno schierato anche un drone per filmare dall'alto la presunta «relazione esistente - hanno spiegato gli ambientalisti diffondendo nuovi video - tra le frequenti frane che affliggono la zona e i crateri causati dalle esplosioni che ha dovuto subire questa bella ma fragile costa agrigentina in 58 lunghi annidi esercitazioni militari. Incontreremo il nuovo assessore regionale al Territorio e Ambiente Piergiorgio Gerratana - hanno detto Fabio Galluzzo di Marevivo e Claudio Lombardo di Mare- amico - per sollecitare l'istituzione della riserva naturale a Punta Bianca e per individuare un territorio alternativo da destinare alle esercitazioni militari. Nei mesi scorsi - hanno aggiunto - abbiamo richiesto e ottenuto l'intervento dell'Arpa, che ha scoperto la presenza di piombo dicendo che appare opportuno evitare la contaminazione di quel territorio. Sono state presentate anche delle interrogazioni parlamentari alla Regione siciliana, sarà la giunta regionale a dover cercare un sito alternativo». "La nostra costa è in erosione e questo lo sapevamo tutti. Però, guardando le immagini - ha spiegato il geologo Antonio Calamita ieri in conferenza stampa - si può dire che gli spari scatenano le frane, il dissesto sul ciglio è determinato dalle esplosioni». Non si fa attendere al replica dell'Esercito: »Stanchi di questi continui attacchi senza alcun fondamento, abbiamo da tempo interessato il dipartimento di geologia dell'università di Palermo e proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) è partita un'istanza ufficiale con cui il Comando Regione Militare Sud chiede uno studio scientifico sui crolli delle falesie». I militari sostengono che le esercitazioni non provocano dei crateri come quelli che si vedono nei video mostrati ieri dagli ambientalisti, che per la forma rotondeggiante potrebbero essere provocati solo da un impatto verticale, mentre l'Esercito spara in orizzontale, In più, secondo i militari, tali danni non sono possibili sparando proiettili inerti che sono gli unici grossi calibri che usiamo, a differenza di quelli forse erroneamente mostrati nel video diffuso da Mareamico. (CAGI)


IGIENE AMBIENTALE Gli operatori ecologici sono rimasti fermi anche ieri per via del taglio di 21 posti di lavoro che avrebbe causato un articolo dell'ordinanza di proroga.
"TROVATI I SOLDI"
LA RACCOLTA RIPRENDE
Il paradosso è andato in scena negli ultimi tre giorni in una città dei templi, ormai ridotta ad una pattumiera a cielo aperto. I protagonisti sono stati il Comune di Agrigento, gli operatori ecologici e le imprese. Spettatori paganti, i cittadini. Quando, nel tardo pomeriggio di martedì era, era arrivata l'ordinanza del commissario Luciana Giammanco che riaffidava alle imprese, nel giorno stesso della scadenza della proroga, l'appalto del servizio, si era pensato fosse una buona notizia. Le ditte infatti, avevano risposto a stretto giro di tempo, che avrebbero dato esecuzione all'ordinanza attivandosi per un'immediata ripresa della raccolta. Tutto a posto dunque. E invece no. Perchè poco più tardi, giusto il tempo necessario ad Alongi e ai suoi collaboratori di leggere il documento, che si è scoperto che l'ordinanza commissariale disponeva un taglio di 21 posti di lavoro. «Si dispone - riportava testualmente l'ordinanza -.che l'impiego di 21 unità lavorative destinate contrattualmente alle sostituzioni per ferie o assenza ad altro titolo di personale, dovrà essere preventivamente autorizzato con apposita comunicazione sottoscritta dal dirigente del settore ecologia e da quello del settore finanziario di questo comune, in assenza della quale, il relativo costo non potrà essere liquidato da questo Comune».
Una cosa assurda. Tanto che le imprese hanno subito fatto sapere che per queste persone, che garantiscono la presenza giornaliera delle 154 unità impiegate dei servizi, non avrebbero potuto sostenere l'onere economico di personale definito in "eccedenza" e in attesa che venisse meglio definita la questione, hanno cautelativamente sospeso il personale part-time destinato allo spazzamento della città. È ovvio che saputa la cosa, nessuno degli operatori ecologici, ieri mattina è voluto salire sui mezzi e tornare al lavoro. Si sono dati piuttosto appuntamento davanti al municipio per chiedere la modifica immediata dell'ordinanza. Una protesta andata a buon fine, tanto che in meno di due ore, l'ordinanza è stata modificata togliendo l'improbabile taglio repentino di 21 posti di lavoro. Risolto questo aspetto, su cui i sindacati non hanno però intenzione di soprassedere, intorno a mezzogiorno, l'amministratore delegato dell'Ati Giancarlo Alongi, ha incontrato, alla presenza di rappresentanti sindacali e di una delegazione dei lavoratori, il dirigente Giovanni Mantione e altri funzionari comunali per discutere dell'aspetto meramente economico della vicenda, quello legato alla fattura non pagata che ha portato alla mancata elargizione dello stipendio di agosto che ha causato lo sciopero. «L'impegno preso dal Comune - ha spiegato Alongi al termine dell'incontro - è che entro il 7 ottobre, ci verrà, pagata la fattura arretrata che entro i tempi burocratici necessari di due o tre giorni, ci permetterà di versare ai nostri lavoratori l'intero stipendio di agosto". In tutto questo, la città è rimasta per un altro giorno invasa dai rifiuti con buona pace di visitatori, turisti e residenti che hanno dovuto fare lo slalom tra i sacchetti di spazzatura. E la raccolta, alla luce delle ultime novità, dovrebbe riprendere all'alba di oggi. Infine oggi alle 10,30, i consiglieri Aurelio Trupia, Riccardo Mandracchia e Alfonso Vassallo hanno indetto una conferenza stampa nell'ufficio di presidenza sulla recente bocciatura del piano economico per i rifiuti.
(AMM)

LA SICILIA

Abolizione Province
Recepire la legge Delrio non annullerà del tutto il lavoro svolto all'Ars

PALERMO, In seguito all'incontro dei presidenti dell'Ars Giovanni Ardizzone e dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando sembra delinearsi un profilo del provvedimento legislativo cui sarà investita la capigruppo martedì prossimo per il recepimento della legge Delrio in ordine all'abolizione delle Province, l'istituzione dei Liberi Consorzi e la nascita delle città metropolitane. In buona sostanza, il lavoro svolto dalla Regione non andrebbe del tutto annullato. Salve le competenze previste dalla legge del 1986 sulla istituzione delle Province regionali; salve le competenze ad esse attribuite; salva l'istituzione delle città metropolitane sancite dalla legge regionale varata nel marzo scorso relativa alla istituzione dei Liberi Consorzi alla cui abrogazione il governatore Crocetta si opporrebbe creando imbarazzo nel Pd il cui gruppo parlamentare deciderà nei prossimi giorni, sebbene si sappia già che sarebbe favorevole al recepimento della Delrio, adatta alla Sicilia.
li testo che sarà portato all'esame dell'Ars per il recepimento della riforma Delrio dovrébbe tendere a mettere ordine nel funzionamento degli ex enti provinciali siciliani. Non ha ancora una forma, ma in linea di massima ci si dovrebbe muovere verso una riforma—bis per attuare in Sicilia la legge nazionale nazionale sull'organizzazione delle province, le aree metropolitane e i liberi consorzi di comuni. Come detto si dovrebbe dare efficacia e attuazione alle città metropolitane istituite con la legge regionale n. 8 del 2014: saranno tre, Messina, Catania e Palermo, il loro territorio coinciderà con quello dell'attuale provincia. Conseguentemente dovrebbero prevedersi sei liberi consorzi che coincidono con i territori delle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
In sostanza, in questi siti, si sostituirebbe la Provincia con il Libero Consorzio che rappresenterebbe in questo caso la struttura di collegamento tra i comuni e la nuova organizzazione del governo locale.
Si confermerebbe che per province e consorzi gli organi eletti sarebbero regolati col sistema di secondo grado. Tuttavia, resterebbe una porta aperta al dibattito politico, che vede le opposizioni, in particolare Lista Musumeci e FI, ma anche il M5S, chiedere a gran voce l'elezione diretta dei presidenti. Si proporrebbe, infatti, che lo statuto della città metropolitana possa prevedere l'elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano con il sistema elettorale determinato con mina successiva legge regionale che poi sarebbe simile a quella vigente per i comuni.
Sulle funzioni degli enti si rimanderebbe l'attenzione alla riforma del titolo V della Costituzione, mentre le funzioni svolte attualmente dalle Province continuerebbero ad essere esercitate dalle rispettive città metropolitane e dai consorzi e restano quelle individuate dall'art. 117 della costituzione.
Salvo il personale dipendente delle disciolte Province: si prevedrebbe la disciplina di trasferimento di azienda. In sostanza, il rapporto di lavoro resterebbe in essere e proseguirebbe come una "cessione" con il passaggio da un ente all'altro. Il nuovo ordinamento degli enti entrerebbe in vigore dal 1 gennaio 2015.

UNIVERSITA'
«Risparmieremo su tutto pure sulla bolletta Enel»
Immordino: «Cercheremo di contenere le spese energetiche»
Consorzio universitario di Agrigento, pronti a risparmiare anche sull'energia elettrica. Se l'anno accademico è iniziato nei giorni scorsi—e sarà presentato ufficialmente a breve— e se la struttura organizzativa del Cupa sta per subire alcuni cambiamenti, la "battaglia" da condurre per il presidente Maria Immordino e sempre quella economica. Così, messo in cassa alcuni mesi fa il contributo da parte della Regione e recuperato tutto l'arretrato da parte del Comune di Agrigento, si lavora per allargare la base dei soci e per ottimizzare fino all'ultimo centesimo le risorse esistenti. Corna era stato già tatto per il riscaldamento della struttura di via Quartararo, quando il presidente diramò una circolare che invitava ad utilizzare il meno possibile i caloriferi, a tenere chiuse le porte per massimizzare l'effetto e a spegnerli al momento di lasciare le aule, qualcosa di simile potrebbe arrivare a giorni anche rispetto al sistema di illuminazione.
"E' il ragionamento del buon padre di famiglia — spiega Immordino —che ha pochi soldi a disposizione e deve spenderli nel modo migliore, ed è per questo che ove possibile realizzeremo nuovi tagli. Sono comunque sempre ottimista rispetto alla situazione del Cupa, perché ci sono alcuni piccoli segnali positivi".
Il primo di questi "passi" è, verosimilmente, il rientro dopo anni nell'Assemblea dei soci del Comune di Licata e l'interlocuzione che, si dice, è in corso con partner privati come un istituto di credito o Confindustria che potrebbero essere intenzionati a dare un contributo come "soci benemeriti" o, nel secondo caso, come parte dell'assemblea dei soci. Fondi che, ci annunciano dal Cupa, serviranno unicamente per creare borse di studio e agevolazioni per gli studenti meritevoli ma meno abbienti.
Per alcuni che "entrano", altri però vanno via, Come ad esempio la Camera di Commercio, che oggetto di una riforma nazionale sarà costretta ad abbandonare consiglio di amministrazione e assemblea. "Stiamo lavorando — dice Immordino — per capire se ci sono spazi magari per continuare a mantenere un contatto sfruttando la possibilità del socio benemerito".
Durante il consiglio di amministrazione convocato per i prossimi giorni, comunque, sarà formalizzato l'ingresso della Regione Sicilia. Non che l'Ente non fosse già tra i contribuenti del Cupa. sia chiaro, ma in tutti questi anni non aveva mai ritenuto di nominare un componente in seno al Cda, e la scelta (il ruolo, va ricordato, è gratuito) è caduta adesso sull'agrigentina Olimpia Campo.
"Finalmente — conclude Immordino —dopo lettere, solleciti e interlocuzioni è avvenuta questa nomina, e sono particolarmente contenta che si tratti di un dirigente regionale agrigentino, che quindi conosce il territorio e sa l'importanza che il Cupa ricopre in questa parte della Sicilia nel garantire il diritto allo studio".
GIOACCHINO SCHICCHI

AL COMUNE
E' Liotta il segretario generale
Il Comune di Agrigento ha un nuovo segretario generale. Dopo il trasferimento volontario da parte di Sebastiano Piraino, che se n'è andato a Termini Imerese per ricoprire lo stesso incarico, dal comune del Palermitano arriva Raimondo Liotta.
Un cambio alla "pari", tra i due Enti, del tutto casuale però, dato che la scelta del commissario Luciana Giammanco è caduta sul dirigente perché è tra coloro che hanno presentato la propria disponibilità al bando pubblicato il 19 settembre scorso da parte del Municipio.
Le prime indiscrezioni seguenti l'annuncio del trasferimento richiesto da Piraino avevano in verità indicato come probabile il nome di Giuseppe Scalisi, segretario generale del libero consorzio di Trapani, con il quale aveva collaborato Luciana Giammanco, ma questi non ha nemmeno presentato richiesta di partecipazione alla graduatoria per l'individuazione del nuovo segretario. Liotta, 52 anni, era a Termini Imerese dal 2012, ma aveva precedentemente prestato servizio presso i comuni di Carini, Favignana, Castellammare del Golfo, Cefalù, San Cipirrello, Bisacquino, Pollina, Santa Cristina Gela ed esercitato diversi ruoli presso altri enti come l'Ipab "Ente di Santo Spirito" di Palermo e presso il Consorzio legalità e sviluppo di Trapani.
GS.

Sicilia 24h

AGGIUDICATO APPALTO PER LA MANUTENZIONE DI IMMOBILI DEL LIBERO CONSORZIO
Continua l'attività dell'Ufficio Gare della Provincia di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale. La Commissione di gara, presieduta dal Direttore del Settore Edilizia e Gestione Patrimoniale ing. Gaetano Gucciardo, ha aggiudicato l'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria di immobili di proprietà dell'Ente. L'importo complessivo dell'appalto è di € 99.279,36, di cui € 37.884,54 a base d'asta, 26.887,84 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso e € 24.506,98 per il costo del personale non soggetto a ribasso.
L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente all'impresa "Bellavia geom. Alfonso", con sede a Favara, che ha offerto il ribasso del 34,9101%. Seconda in graduatoria è l'impresa CO.MAT. Soc. Coop. (ribasso del 34,9087%).
Con provvedimento successivo, e dopo le opportune verifiche tecniche, si procederà all'aggiudicazione definitiva dell'appalto, che consentirà di effettuare alcuni lavori di manutenzione in strutture di proprietà del Libero Consorzio Comunale.

Siciliainformazioni

Ddl precari, governo non c'è: salta seduta Commissione Ars
Manca il Governo e la seduta della commissione Lavoro dell'Assemblea regionale siciliana si risolve con un nulla di fatto. All'ordine del giorno c'erano i due disegni di legge che riguardano la definitiva stabilizzazione dei circa 24 mila precari, i quali da oltre 25 anni lavorano nella pubblica amministrazione. L'attività della Commissione è già entrata nel merito dei due ddl, tanto che sono stati anche presentanti alcuni emendamenti.
"Dispiace constatare che gli assessori alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Patrizia Valenti, e quello al Lavoro, Giuseppe Bruno, non erano presenti, non vorrei pensare che intendono sfuggire al confronto - afferma il vice presidente vicario dell'Ars, Antonio Venturino, che è primo firmatario dei due disegni di legge -. Le mie proposte hanno avuto il benestare di eminenti avvocati giuslavoristi e giudici del lavoro. Ritengo che la presenza del Governo sia indispensabile anche alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente Crocetta, il quale in aula ha invitato le forze politiche a dialogare con il Governo per mettere in moto il sistema delle riforme".
Nelle proposte di legge, a firma Venturino, è previsto anche un albo per i precari e nel caso in cui i posti previsti in organico siano già completi, la creazione di un ruolo soprannumerario che permetta loro di proseguire il lavoro con gli enti, con la trasformazione del contratto a tempo indeterminato, valorizzando l'esperienza professionale acquisita. Si tratta di proposte che affrontano la questione per offrire "una soluzione definitiva" al bacino dei precari della pubblica amministrazione e quelli utilizzati in Attività socialmente utili, i cui contratti scadranno nel dicembre 2014 e 2016, senza alcuna ulteriore possibilità di proroga.

Livesicilia


GOVERNO IN BILICO
DAI TRINACRIA BOND AL CAOS DELLE PROVINCE
DUE ANNI DI FLOP NELLA MOZIONE ANTI-CROCETTA
di Accursio Sabella
Prende forma l'atto d'accusa delle opposizioni al governatore. Verrà depositato ufficialmente nelle prossime ore. Ma ecco i contenuti: dalla Formazione alla Sanità, passando per il bluff delle Partecipate. E' iniziato il "mese della sfiducia": centrodestra e grillini si preparano alla mobilitazione.
PALERMO - Dai Trinacria bond alle Province, passando per l'Ast volante e i continui rimpasti. Nella mozione di sfiducia che il centrodestra sta mettendo a punto, sono raccolti due anni di fallimenti, spot, bluff e imbarazzanti marce indietro. E la mozione non è ancora del tutto definita. Nei prossimi giorni i deputati potrebbero limare e aggiungere nuovi elementi. Il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone in particolare si sta occupando della stesura. Poi si prevede anche un confronto col Movimento cinque stelle, per decidere se presentare differenti mozioni o prevederne una unitaria.
Siamo entrati, ufficialmente, nel "mese della sfiducia", insomma. Sabato prossimo, a Enna, il segretario regionale di Forza Italia Gibiino incontrerà gli altri leader del centrodestra, da Toto Cordaro a Nello Musumeci, da Santi Formica ai parlamentari ex Grande Sud, per mettere a punto le strategie che porteranno al voto di questo atto d'accusa contro il governo e il governatore. Mentre i deputati del Movimento cinque stelle hanno già indicato il 26 ottobre prossimo come data buona per lo "sfiducia day". La mozione insomma è quasi pronta. Ed è una carrellata di fatti, strafalcioni, promesse non mantenute, piccoli e grandi disastri.
Al governo, tanto per cominciare, il centrodestra rimprovera chiari "segni di inadeguatezza e approssimazione", oltre alla "contiguità poitico-amministrativa con le esperienze dei precedenti governi". Ma si fa riferimento anche agli "annunci roboanti, eclatanti. Spesso dettati da manie di sterile grandezza". Tra questi, tre su tutti "che potrebbero essere ricordati - fa cenno la mozione - anche con ilarità": l'annuncio della trasformazione dell'Ast in una compagnia aerea, l'emissione dei Trinacria Bond e la questione "teatrale" del Muos di Niscemi.
Insomma, secondo il centrodestra "l'azione del governo è stata sempre claudicante, incerta e ondivaga". E ha immediatamente dato il via, con le dimissioni di Zichichi e Battiato "ad una stagione mai chiusa, quella del rimpasto, che ancora oggi tiene sulle corde l'attuale maggioranza in perpetuo braccio di ferro col governo". Ma non solo. L'opposizione contesta a Crocetta - qui il passaggio è anche un po' surreale - di aver mantenuto, al contrario di quanto dichiarato, stretti legami con le passate gestioni di governo. Il riferimento, probabilmente, va alla seconda parte dell'esperienza Lombardo, quando i partiti del centrodestra erano già stati estromessi dalla maggioranza in seguito al ribaltone del Pd. "La tanto decantata rottura con le esperienze delle passate gestioni - si legge - è stata anch'essa disattesa, non a caso i due terzi dell'architrave della struttura crocettiana è stata mutuata, pedissequamente, dalle precedenti esperienze governative".
E i fallimenti del governo sarebbero disseminati un po' ovunque, dal settore del sistema dei rifiuti, "costringendo a un pernicioso e costante tatticismo del rinvio", a quello idrico. Ma un capitolo a parte, nella mozione, riguarda ovviamente il tema della Formazione professionale. Altro che rivoluzione, secondo il centrodestra. Gli interventi nel settore avrebbero provocato solo disastri, riassumibili nei numeri: "Ad iniziare dagli 8 mila operatori del settore, di cui, da oltre un anno, circa 2.500 sono licenziati, sospesi o in cassa integrazione. Altri 1750, da 5 mesi, sono in attesa di una, ancorché aleatoria, occupazione presso il Ciapi di Priolo, mentre quei pochi che oggi lavorano registrano ritardi sull'erogazione dei propri stipendi sino a 24 mesi. La cosa, però, che va evidenziata e censurata - si legge sempre in una bozza della mozione - è la caduta della qualità del servizio offerto, soprattutto riguardo al mondo dei ragazzi in obbligo scolastico che sono, ancora, costretti ad attendere dal settembre 2013 l'inizio, ad esempio, del terzo anno, quando nel resto d'Italia la stessa attività corsuale si è già conclusa".
E ovviamente, in questo ambito, non può mancare il riferimento al Piano giovani. Giovani che, per il centrodestra, sono "stati vittime di un sistema di accreditamento che ha negato la meritocrazia, privilegiando, invece, la velocità di inserirsi nel sistema di selezione, tramite un click". Ma non solo. I deputati attaccano anche sul tema degli affidamenti diretti agli esterni per la cosiddetta "assistenza tecnica". "Oltre 11 milioni, in dispregio ai proclami dello stesso Governatore che aveva, in più occasioni, escluso da parte della sua Amministrazione affidamenti di servizi o forniture in assenza di una pubblica evidenza".
Altra nota dolente, la Sanità. I parlamentari attaccano sulla gestione delle nomine dei direttori generali. Su due di queste, ricorda il centrodestra, "la Procura di Catania ha persino aperto un fascicolo". Poi ecco spuntare il "caso Humanitas: clamoroso esempio - si legge - di come potessero essere aumentati i posti letto di una struttura privata all'insaputa dell'Assessore alla Salute Lucia Borsellino".
Ma la mozione tocca davvero un'infinità di argomenti, dalla crisi degli Enti locali, 15 dei quali, a causa delle responsabilità del governo, sono già in uno stato di dissesto, alla vicenda Partecipate. Riguardo a questa faccenda, i deputati ricordano che "nessuna società è stata soppressa o messa in liquidazione, anzi qualcuna è stata, persino, riportata in bonis e, cosa ancora più scandalosa, che nell'ultima legge finanziaria, solo grazie all'impegno dell'opposizione è stato sventato il tentativo di eliminare il tetto degli stipendi per i presidenti di alcune di esse".
Infine, solo in ordine di tempo, il "caos Province". Prima, ricordano i parlamentari, "la trasmissione di Giletti e l'annuncio della soppressione. Quindi una legge per abrogarle, poi la seconda. Oggi siamo ancora al palo". E ancora, ecco le critiche sul versante finanziario dove il governo, che più volte ha subito le impugnative del Commissario dello Stato, avrebbe dimostrato una "inadeguatezza imbarazzante", e sul versante politico dove "i rapporti all'interno della pseudo-maggioranza sembrano del tutto deteriorati, una frattura insanabile che sta arrecando ulteriori danni alla Sicilia, rendendola del tutto ingovernabile".
Da qui, insomma, parte la richiesta di sfiduciare il presidente Crocetta, "constatato che il Presidente non ha alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni, anzi si fregia, pavoneggiandosi pubblicamente, - si legge nella bozza di mozione - della sua elezione a suffragio diretto, sostenendo di riscuotere l'apprezzamento popolare e verificato il dissenso sempre crescente nei confronti del Presidente della Regione, non ultimo l'indagine che lo colloca al penultimo posto nella classifica dei presidenti di regione, vista anche la disapprovazione unanime del mondo sindacale, ma persino di Confindustria, da sempre tra gli sponsors ufficiali del Governatore". Una mozione che vorrebbe interpretare le "grida di disperazione, ma anche di speranza della maggioranza dei siciliani che ci chiedono di porre fine, quanto prima, a questa nefanda esperienza di governo". La mozione è quasi pronta. In tanti sono pronti a votarla, anche tra gli esponenti della maggioranza. È appena iniziato il "mese della sfiducia".


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