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Rassegna stampa del 16 ottobre 2014

Grandangolo

Fabaria rally, dopo "Striscia la notizia" l'ecatombe: ma nessuno si è accorto prima?

Ormai è una corsa contro il tempo: tutti a prendere le distanze dal Fabaria Rally, dopo il servizio di Striscia la notizia andato in onda ieri sera. Eppure, l'ottimo Fabio Russello, su La Sicilia, il giorno prima, aveva anticipato notizia e vicenda. Ma nessuno aveva fiatato.
Da ieri, invece, i comunicati si sprecano. Prima la Regione: "L'Assemblea regionale siciliana non è tra i partner del 23° Fabaria rally di Favara, né lo è stata nelle edizioni precedenti. Pur avendo gli organizzatori presentato ripetutamente negli ultimi anni richiesta di patrocinio, l'Ars non lo ha mai autorizzato. Pertanto gli uffici dell'Assemblea stanno provvedendo a diffidare la società 'Proracing' dall'utilizzo del logo sul proprio sito e su qualsiasi altro tipo di materiale divulgativo". Ed oggi rincara la dose: (trovandosi spiazzata sull'utilizzo del logo istituzionale e già ieri aveva diffidato l'associazione "Proracing" di Favara dall'utilizzo del proprio logo quale partner del "23 Fabaria rally", in quanto non era stato concesso alcun patrocinio. Da stamattina il logo dell'Ars è stato rimosso dal sito internet dell'associazione): "Per evitare usi impropri del logo dell'Assemblea regionale siciliana e nell'ottica di assicurare ulteriore trasparenza, sul sito istituzionale dell'Ars saranno pubblicati anche i beneficiari dei patrocini gratuiti concessi dal Parlamento siciliano. Lo ha disposto il presidente dell'Assemblea, Giovanni Ardizzone. "Per poter consentire ai cittadini, così come previsto dal diritto di "accesso civico", di verificare, in tempo reale, se realmente l'Ars risulti tra i partner - afferma Ardizzone - abbiamo deciso di rendere tutto pubblico. Qualora dovesse essere ravvisato un utilizzo non autorizzato del logo, l'Assemblea agirà giudizialmente nei confronti degli abusivi". 
Ed ancora la Camera di commercio di Agrigento: "Attraverso un servizio giornalistico televisivo si viene a conoscenza che tra i loghi istituzionali inseriti a supporto della 23a edizione del Fabaria Rally figura anche quello della Camera di Commercio di Agrigento. A tal proposito si precisa che nessuna richiesta è stata fatta all'Ente per l'utilizzo del logo e che nessuna autorizzazione in tal senso è stata disposta da parte della Cciaa agrigentina". 
E anche il Parco archeologico e paesaggistico della Valle del templi comunica che "lo stesso non è tra i partner del 23eslmo Fabaria rally e che si è provveduto a diffidare gli organizzatori all'utilizzo del logo sul sito internet della manifestazione e su qualsiasi altro tipo di materiale divulgativo".
Ed infine, sperando che non ci sfugga alcuno, l'ex Provincia regionale di Agrigento: "Il commissario straordinario Benito Infurnari ha provveduto con propria determinazione a revocare il patrocinio alla manifestazione sportiva "230 Fabaria Rally - 280 Rally dei Templi". La decisione è stata presa alla luce di quanto scaturito in occasione della trasmissione "Striscia la Notizia" in onda il 14 ottobre 2014".
E' notorio, Grandangolo non tifa per la mafia. Anzi. Ma Grandangolo capisce anche che nessuno, ai tempi di Carmelo Milioti (Milcar per gli amanti dei rally) vivo e operativo per conto di Brusca e Riina e con Angelo Siino (Bronson per gli sportivi e già vincitore di una edizione del Fabaria rally), ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra prima di diventare pentito, tutto questo probabilmente non sarebbe avvenuto.
Bronson e Milcar, negli anni del loro splendore mafioso, frequentavano la Agrigento bene, regalavano gioielli alle signore in vista della città acquistati nelle migliori gioiellerie di Via Atenea e andavano in barca con imprenditori e politici. Soprattutto raccoglievano 200 milioni di lire al mese di tangenti per consegnarli al capo dei capi.
Ecco, noi ci stupiamo per il passato e per il presente. Bastava essere un po' più accorti. Prima e dopo

Giornale di Sicilia


Fabaria rally , Infurnari ritira il patrocinio

Tutti a prendere le distanze dalla società sportiva "Proracing" che ha organizzato la 23A edizione del "Fabaria RalIy" a cui era abbinato il 28 "Rally dei Templi'.
L'aver dedicato un premio a "Milcar", pseudonimo che Carmelo Milioti, ucciso nella sala di un barbiere nell'estate del 2003 dopo essere stato condannato in primo grado per fatti di mafia, utilizzava nelle corse automobilistiche, ha scatenato la reazioni dì enti e istituzioni che si sono ritrovati, alcuni a loro insaputa, sponsor della manifestazione.
Dopo il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, che ha negato che il parlamento siciliano sia stato tra i partner dell'evento sportivo, adesso arriva la revoca del patrocinio da parte del commissario straordinario della Provincia Regionale, Benito Infurnari. "Una decisione presa - si legge nel comunicato - alla luce di quanto scaturito in occasione della trasmissione "Striscia la Notizia" in onda il 14ottobre". Cade dalle nuvole, invece, la Camera di Commercio di Agrigento che s e dì essere venuta a conoscenza da un servizio giornalistico televisivo che tra i loghi istituzionali inseriti a supporto della 23A edizione del "Fabaria Rally" figurasse anche il suo. A tal proposito viene precisato che nessuna richiesta era stata all'ente per l'utilizzo del logo e che nessuna autorizzazione tal senso era stata disposta da parte della CCIA di agrigentina. Risentito anche il Parco Archeologico Paesaggistico della Valle dei Templi che tiene a precisare che non è tra i partner della manifestazione annunciando che ha provveduto a diffidare gli organizzatori all'utilizzo del logo sul loro sito internet e su qualsiasi altro tipo di materiale divulgativo.
La vicenda è stata portata alla ribalta dall'inviata di "Striscia la Notizia", Stefanja Petyx, piombata a Favara con il suo bassotto domenica sera per capire cosa ci stesse dietro al "Trofeo Milcar'. Il relativo servizio è andato in onda martedì sera. Gli organizzatori avrebbero riferito che il "premio" era fuori concorso perché organizzato dalla famiglia visto che voleva ricordare un congiunto che amava le corse tanto da essere stato il primo pilota a vincere la prima edizione del "Fabaria Rally", quella disputatsi nel 1991.
In ogni caso, domenica sera, nella piazza Cavour di Favara dove sono awenute le premiazioni, gremita di tifosi e appassionati di corse, nessun trofeo "Milcar" è stato assegnato. Di quanto accaduto a margine del 23 "Fabaria Rally" sarebbe stata informata la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. I carabinieri della locale Tenenza avrebbero inviato un rapporto.

Ex provincia- pubblicato l'elenco delle associazioni per la gestione dei servizi ai disabili

Sono in tutto 29 le associazioni, la maggior parte della provincia di Agrigento, iscritte nel registro per la gestione dei servizi in favore degli alunni con handicap grave che frequentano le scuole medie superiori dell'Ente per l'anno scolastico 201412015, L'elenco è stato pubblicato sul sito dell'ente. Ecco chi è stato accreditato: associazione Irma di Sciacca, Avoclic di Favara, Saieva di Agrigento, QuoVadis di Favara, Torre di sole di Favara, Vincenzo e Teresa Reale di Ribera, consorzio Agrica di Agrigento, cooperativa sociale Amantea di Caccamo, Azione sociale di Caccamo, Humanitas di Licata, Uvamar di Ribera, La città del sole di Catania, Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Agrigento, Nuovi orizzonti di San Fratello (Messina), cooperativa Pasa di Ribera, Quadrifoglio di Santa Margherita Belice, San Francesco D'Assisi di Licata, Segni di integrazione di Palermo, cooperativa sanitaria 2 C di Canicattì, Viva Senecms di Cammarata, Servizi sociali di Pietro Patti (Messina), Iside di Carini, Luna di Sciacca, Aics solidarietà di Raffadali, Naponos di Favara, La Sapienza Calamonaci, Ago di Agrigento, Avipad
Favara e Gulliver di Palma di Montechiaro. Grazie al nuovo registro degli enti sarà dunque possibile proseguire nell'attuazione del sistema dell'accreditamento per lo svolgimento dei servizi. il Libero Consorzio ha previsto anche una eventuale proroga della sua validità per l'anno scolastico successivo. Proroga che però dovrà essere esplicitamente sia per le ditte iscritte ma anche con la possibilità di nuove iscrizioni, nell'ipotesi di prosecuzione dell'operatività e delle competenze dell'Ente riguardanti l'assistenza agli studenti in questione. Questi servizi di supporto organizzativo all'integrazione scolastica hanno da sempre costituito uno dei punti di avanguardia dell'Ente in quanto tengono conto non solo dei bisogni dei soggetti disabili ma coinvolgono direttamente le famiglie


Istituto Alberghiero, se salta il «Re Capriata» pronta la soluzione «Ambrosini» di Favara

La costituzione della scuola alberghiera a Palma dì Montechiaro ha registrato ieri un nuovo capitolo. Si è svolta, infatti, ad Agrigento una conferenza di servizi alla quale hanno partecipato il commissario straordinario della provincia di Agrigento, Benito Infurnari, il sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, e Sergio Coniglio, preside dell'istituto statale Re Capriata di Licata, dei quale l'alberghiero di Palma dovrebbe essere sezione distaccata. Coniglio, però, ha avanzato dei dubbi, modificando la decisione che era stata presa lo scorso maggio dai consiglio d'istituto, che aveva dato parere favorevole. Non c'è stata, però, una chiusura netta: nelle prossime settimane ci saranno nuovi incontri per prendere una decisione definitiva. Ad ogni modo l'amministrazione comunale di Palma non è stata spiazzata dalla notizia, avendo già sondato altre soluzioni. L'altro ieri, infatti, il sindaco Amato e il suo vice, Daniele Balìstreri, si erano recati a Favara per incontrare il dirigente scolastico Giuseppe Salamone dell'istituto "Ambrosini" che avrebbe dato la propria disponibilità. Dunque, nelle prossime settimane si verifìcherà la possibilità di continuare con il Re Capriata che è la prima scelta, essendo l'istituto alberghiero più vicino; altrimenti si procederà con Favara. in quest'ultimo caso all'amministrazione comunale non rimarrà altro che modificare la delibera di giunta nella quale si faceva riferimento, per la costituzione di una sezione distaccata dell'alberghiero, al Re Capriata di Licata, sostituendola con l'istituto Ambrosini di Favara. In ogni caso, dal prossimo anno l'offerta scolastica per gli studenti palmesi, dopo l'istituzione di tre nuovi corsi ai liceo scientifico Odierna, sarà ancora più ampia, riducendo così il fenomeno del pendolarismo. L'amministrazione comunale è, infatti, convinta di ciò, essendo già stati effettuati i sopralluoghi nei locali del plesso D'Arrigo al Villaggio Giordano, dove l'alberghiero dovrà essere ospitato.

La Sicilia

IL CASO MILCAR
Il magistrato Fulantelli acquisisce servizio di Canale 5, tutti negano patrocinio al Fabaria Rally' - Dda visiona Striscia, (farsa) patrocinio

FAVARA. Il magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Rita Fulantelli ha chiesto ai carabinieri di Agrigento di acquisire la copia del servizio mandato in onda martedì sera da Striscia la notizia, su Canale 5, sullo scandalo scoppiato al 23° Fabaria Rally, Lo scandalo per il trofeo — che gli organizzatori dicono sia una iniziativa autonoma della famiglia — intitolato a Carmelo Milioti, in arte «Milcar», il primo vincitore, nel 1991, della corsa favarese.
L'imprenditore considerato un boss di Cosa nostra ucciso in un agguato dì mafia il 13 agosto 2013 all'interno di una sala da barba con un colpo di lupara in testa. Il trofeo «Milcar», come si leggeva sul sito ufficiale della manifestazione doveva essere (assegnato dalla famiglia all'equipaggio che registrerà il minor tempo dalla somma dei tre passaggi nella prova speciale Favara di 4,5 chilometri». La manifestazione, organizzata dalla Pro Racing, evidenziò il patrocinio dei Comuni di Agrigento e Favara, della Provincia, della Camera di Commercio di Agrigento, della Regione, dell'assessorato regionale al turismo, dell'Assemblea regionale, dell'Aci e persino dell'ente Parco archeologico della Valle dei Templi. Tutti enti che (adesso) si dissociano ufficialmente con tanto di note stampa dall'avere patrocinato l'evento.
Tra questi l'ente Parco, la Camera di Commercio e anche l'Ars e la Provincia che ha addirittura revocato il patrocinio. Da indiscrezioni filtrate da ambienti molto vicini alla società Pro Racing pare che il «giallo del patrocinio) sia stato generato da un (copia e incolla» fatto male, utilizzando materiale delle scorse edizioni, dove i patrocinatori non avevano pensato di dissociarsi. Inizialmente il regolamento del trofeo «Milcar», dal nome di battaglia nel mondo delle corse di Milioti, prima di essere rimosso in fretta e furia era comparso sul sito internet ufficiale della manifestazione.
Dopo la scoperta della vicenda fatta da questo giornale, anche Striscia La Notizia con la corrispondente da Palermo Stefania Petyx - e bassotto al seguito - si è occupata del caso. Ha sentito Leonardo Cognata della Pro Racing e Pasquale Mauro, presidente provinciale dell'Aci. Il primo è stato decisamente «poco disponibile, mentre Mauro ha cercato di rispondere alle incalzanti domande della corrispondente con l'impermeabile giallo. Le immagini del servizio sono state acquisite dalla Dda e poste a corredo dell'indagine sul fatto, Sull'evoluzione della vicenda gli organizzatori del Rally ieri non hanno voluto rilasciare dichiarazioni a chi scrive, riservandosi di diramare un comunicato stampa nella prossima ore, dopo essersi consultati con i propri legali.


L'uscita della Regione dal settore termale un pozzo senza fondo

CATANIA. Il presidente Crocetta per fare cassa ha deciso di vendere anche le terme regionali di Acireale e Sciacca. «La Regione non può fare tutto, dare spazio ai privati)), ha detto. Vendere è un termine semplicistico per siginificare che cede il pacchetto azionario della Regione che così esce finalmente dal settore termale in perdita costante: altre cose come il bacino idrotermale, o le antiche terme di Santa Venera (da non confondere con quelle di Santa Caterina) sono incedibili.
E' da almeno venti anni che scriviamo di darle anche gratis perché sono state un pozzo senza fondo. Pensate un po': le terme di Acireale acquistate dalla Regione dal barone di Flonstella con la legge regionale 12 del 1956 (erano state istituite dai Floristella nel 1872) andarono abbastanza bene nei primi tempi, ma poi per almeno 30 anni hanno perduto qualcosa come cinque miliardi di lire l'anno per ciascuna. Ogni anno la Regione doveva pareggiarei bilanci rimettendoci lO miliardi. Se fate un po' il conto, si tratta di circa 300 miliardi di lire, pari a 150 milioni di euro. Questo perché le terme regionali erano considerate come dei bacini elettorali e venivano ingolfate di personale raccomandato dai vari onorevoli di turno. Ad esempio alle terme di Acireale in amministrazione c'erano più di quaranta persone. Di recente la Regione ha nominato un autorevole commissario liquidatore nella persona dell'ing. Luigi Bosco, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Catania, il quale ha ristretto le spese del personale e sta facendo funzionare i servizi. Prima di lui il commissario Margherita Ferro aveva già dato una prima sistemata. «Abbiamo avuto persino 120 anziani pugliesi di Polignano a mare che te la Regione aveva nominato un advisor. «Sicilia E-Servizi», per preparare un bando internazionale per l'affidamento della gestione. Ma tutto si è arenato perché c'è l'ostacolo di un mutuo di 8 milioni da pagare a Unicredit. C'è sta-
sono stati dieci giorni riempiendo gli alberghi. I fanghi delle terme di Acireale sono eccezionali», dice Bosco.
Però naturalmente è una situazione in apnea nel senso che tutti aspettano il cambiamento e il rilancio. Se ricorda- to un accordo in base al quale Unicredit è disposto a concordare un rientro gradle degli 8 milioni se nel bando di gara verrà inserita la clausola secondo cui il gestore o proprietario che sia, si impegna a sanare il debito. Nei prossimi giorni «Unicredit a Roma dovrebbe dare il suo benestare alla transazione, il che ci consentirà di fare il bando», dice l'ing. Bosco. Questo mutuo di 8 milioni è stato fatto per l'albergo Excelsior di Acireale e per il centro medico polifunzionale. L'albergo è chiuso da anni e il gestore è stato sfrattato per mancato pagamento dell'affitto, e anche il centro polifunzionale è andato in malora. L'altro albergo, cioè l'Albergo delle Terme, è chiuso anch'esso da anni. Vista questa situazione, quanto valgono oggi le terme di Acireale? Secondo la stima fissata alla Camera di commercio di Catania il valore dei beni ammonterebbe a 30 milioni dì euro, solo che bisogna tenere presenti due fattori: cioè il gestore o proprietario, o principale azionista che dir si voglia, dovrà prendersi carico del mutuo di 8 milioni e ci sarà anche la necessità di investire una ventina di milioni per rilanciare alla grande le terme acesi. Quindi, il prossimo «patron» delle terme di Acireale gestirà un patrimonio immobiliare che sulla carta vale più di 30 milioni di euro, ma in pratica gli costerà una trentina di milioni allo scopo di rimettere tutto in sesto e pagare i debiti residui. Non sarà facile trovare qualcuno disposto ad assumersi in partenza questo peso e allora sarà necessario trovare un accordo di buon senso, senza rigidità di posizioni. Teoricamente le terme potrebbero interessare, per questione di vicinanza territoriale, alla società «ltem» dello sceicco Hamed Al Hamed della famiglia reale di Abu Dhabi che di recente ha acquisito la Perla Jonica di Capomulini. Ma siccome ha trovato una serie di ostacoli, anche locali, per superare i quali ha dovuto combattere controversie legali per quattro anni e mezzo, forse non vorrà impelagarsi in una nuova impresa. Del resto lo stesso ing. Luigi Bosco dice: «Ci sono forze che ostacolano la cessione delle terme di Acireale», e non ha voluto aggiungere altro.

Le terme di Sciacca sul mercato, ma il sindaco non lo sa

SCIACCA. Dopo anni e annidi promesse di rilancio delle terme, di pubblicazioni di bandi mai andati a buon fine per errori "burocratici"- per affidare a terzi la gestione delle strutture termali, finalmente viene fuori la verità: le terme di Sciacca non sono strategiche e le azioni vanno vendute. La notizia arriva come una doccia fredda rispetto alle ultime dichiarazioni del presidente Crocetta, offerte al pubblico saccense nel corso della recente Festa dell 'Unità. E pensare che le terme di Sciacca nascono con un convinto e partecipato azionariato pubblico. Furono gli stessi saccensi a far nascere le terme comprando le azioni. E' dal l999 che c'è la legge regionale sulla privatizzazione (governo Capodicasa), ma il tempo è trascorso in abbondanza come l'acqua termale che si disperde dalle piscine Molinelli fino al mare davanti Sciacca. La partecipazione azionaria della Regione nella Terme di Sciacca Spa ammonta a 16.870.000 euro, cifra che costituisce l'intero capitale sociale della società in liquidazione. La vendita delle azioni non significa vendita del patrimonio. La sua valutazione si aggira attorno ai 37 milioni di euro, cifra al netto degli ingenti interventi finanziari da effettuare per lavori di manutenzione. Il patrimonio ha una conformazione piuttosto complessa. A parte il patrimonio idrotermale che è inalienabile ed è demaniale, vi sono delle strutture che sono della Regione, come il Parco delle Terme, I 'ex convento San Francesco, il Grand Hotel delle
Terme, il Grand Hotel San Calogero. Mentre sono di proprietà della Terme di Sciacca lo Stabilimento Vecchie terme, lo Stabilimento Nuove terme, le Piscine Molinelli. il Centro direzionale (ex Motel), le Piscine del Parco, Piccolo Hotel San Calogero, chiesa di San Calogero e il convento annesso. L'intenzione di Crocetta è dunque di mettere sul mercato il capitale sociale della Terme di Sciacca Spa, società partecipata posta in liquidazione. Il paradosso, in questa vicenda, è che il sindaco Fabrizio Di Paola è all'oscuro della decisione del governo regionale e continua a sollecitare la pubblicazione del bando per affidare la gestione delle strutture al privato.


Corriere di Sciacca

INFURNARI REVOCA PATROCINIO A FABARIA RALLY
Il Commissario straordinario Benito Infurnari ha provveduto con propria determinazione a revocare il patrocinio alla manifestazione sportiva "230 Fabaria Rally - 280 Rally dei Templi". La decisione è stata presa alla luce di quanto scaturito in occasione della trasmissione "Striscia la Notizia" in onda il 14 ottobre 2014.

siciliaLive24

Precisazione in merito alla 23a edizione del Fabaria Rally dalla Camera di Commercio di Agrigento
Scritto da Antonello Pace
Attraverso un servizio giornalistico televisivo si viene a conoscenza che tra i loghi istituzionali inseriti a supporto della 23a edizione del Fabaria Rally figura anche quello della Camera di Commercio di Agrigento. A tal proposito si precisa che nessuna richiesta è stata fatta all'Ente per l'utilizzo del logo e che nessuna autorizzazione in tal senso è stata disposta da parte della CCIAA agrigentina.

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