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CROCETTA TER, ECCO LE DELEGHE
ORA SI PRESENTA LA GIUNTA
PALERMO - E' maturato nel pomeriggio
l'accordo definitivo sulle deleghe del Crocetta ter. Eccole: Vania
Contrafatto all'Energia, Cleo Li Calzi al Turismo, Marcella
Castronovo alla Funzione Pubblica, Mariella Lo Bello alla Formazione,
Maurizio Croce al Territorio, Nino Caleca all'Agricoltura, Alessandro
Baccei all'Economia, Antonio Purpura ai Beni Culturali, Sebastiano
Caruso al Lavoro, Giovanni Pizzo alle Infrastrutture, Lucia
Borsellino alla Salute, Linda Vancheri alle Attività produttive.
E' stata trovata quindi la quadra
definitiva, dopo gli incontri tra Crocetta e i leader di Pd e Udc
Raciti e D'Alia. L'Udc alla fine ha accettato la delega alla Funzione
pubblica per la Castronovo, viste anche le specifiche competenze
tecniche dell'assessore in materia di Enti locali.
La giunta sarà presentata domani. Il
presidente e la nuova giunta di governo incontreranno la stampa,
presso la sala Alessi di Palazzo d'Orleans a mezzogiorno. La prossima
settimana verranno presentate le nuove linee programmatiche discusse
con la maggioranza, dopo ampia discussione con tutte le parti
sociali.
"La grazia è arrivata, finalmente
ecco le deleghe. Speriamo servano a qualcosa. Ora si pensi a
governare e non a litigare per i soliti squallidi interessi di
bottega. Il ritardo nelle attribuzioni conferma, comunque, ove ce ne
fosse bisogno, come le nomine siano state fatte solo per appartenenza
e non per competenza", commentano i deputati all'Ars del
Movimento 5 Stelle commentano così la notizia.
ARRIVANO I MINI-COMMISSARI
DA INGROIA A TUCCI, STOP AI VECCHI
di Accursio Sabella
PALERMO - E adesso spuntano i
"mini-commissari". L'ultimo pasticcio di una riforma delle
Province che doveva essere epocale e si sta trasformando in un enorme
caos. Il 31 ottobre scorso sono scaduti i mandati per i commissari in
carica. Commissari nominati dal presidente della Regione, dopo lo
scioglimento del vecchio ente e la creazione dei Liberi consorzi.
Così, il governo a metà ottobre si è visto costretto a deliberare
la proroga della gestione commissariale fino al 30 marzo del 2015.
Una proroga che non è ancora legge. Così, il presidente Crocetta,
per colmare un evidente "vuoto"al vertice degli enti, ha
sperimentato una nuova "formula": nove commissari ad acta, per
due mesi, in vista della nomina dei commissari "veri". Intanto,
saltano tutte le vecchie guide dei Liberi consorzi: da Tucci a
Palermo a Ingroia a Trapani. In attesa di una eventuale ma per nulla
scontata conferma.
A metà ottobre, come detto, il governo
si era visto costretto a chiedere altri cinque mesi di
commissariamento. "Il legislatore regionale - si legge nella
relazione tecnica che l'ormai ex assessore alle Autonomie locali
Patrizia Valenti aveva allegato al ddl di proroga - ha posto due
limiti: il primo legato all'approvazione della riforma in itinere ed
un limite temporale rappresentato dalla data del 31 ottobre p.v.".
Ma, come detto, la riforma è ancora in alto mare, mentre il 31
ottobre è già stato superato. Ma la proroga voluta dal governo non
è ancora legge. È stata infatti depositata all'Ars, in prima
commissione, ma non è ancora arrivato il via libera da Sala
d'Ercole. Uno stallo che aveva gettato nel panico anche diverse
categorie che hanno come referente proprio l'ex Provincia: se
l'incarico è scaduto e la proroga non c'è ancora, chi guida il
Libero consorzio?
Così, ecco la soluzione individuata
dalla Regione: i mini-commissari. Nove "commissari ad acta" che
avranno il compito di colmare il vuoto, in attesa dell'arrivo dei
(veri) commissari. Da nominare solo dopo l'ok alla proroga. Nomi che
potrebbero essere tutti nuovi. Saltano per il momento, insomma, tutti
gli incarichi precedenti. Compreso quello di Antonio Ingroia alla
Provincia di Trapani. Un incarico, quest'ultimo, che era stato già
bocciato dall'Autorità anticorruzione. Una decisione che adesso
rischia di tradursi, come paventato in un'interrogazione parlamentare
di Forza Italia, in sanzioni nei confronti del presidente Crocetta.
Sanzioni che potrebbero arrivare anche al blocco delle nomine del
governatore per tre mesi.
Ma intanto, le nuove nomine sono
arrivate. Si tratta in tutti i casi di funzionari del dipartimento
delle Autonomie locali. Nemmeno dirigenti, insomma, a guidare,
sebbene a tempo, un ente centrale e importante come il Libero
consorzio. Le cariche hanno una durata di due mesi. Ad Agrigento va
Vincenzo Lauro, a Caltanissetta Vicnenzo Raitano, a Catania Sergio
Azzarello, a Enna Francesco Riela, a Messina Girolamo Ganci, a
Palermo Carmelo Messina, a Ragusa Giuseppe Petralia, a Siracusa
Nicolò Lauricella, a Trapani Daniela Leonelli. E già non mancano le
polemiche: "Ci risulta - attacca il capogruppo di Forza Italia
Marco Falcone - che il commissario inviato a Catania sia addirittura
un semplice istruttore. Sarebbe un'assurdità, considerata la
complessità di un ente come l'ex Provincia. Presenteremo già nelle
prossime ore una interrogazione all'Ars".
Un'interrogazione già pronta, quindi.
Contro i mini-commissari. Commissari "ad acta", cioè incaricati
di portare a termine specifiche attività. Come del resto si evince
dal decreto di nomina firmato, in qualità di assessore alla Funzione
pubblica, dallo stesso presidente Crocetta. Ogni funzionario "è
incaricato di attivare presso il Libero Consorzio comunale, già
Provincia regionale, un costante monitoraggio ed accertamento della
funzionalità del Libero consorzio medesimo. Il funzionario -
prosegue il decreto - relazionerà periodicamente, di norma ogni 10
giorni, al Dipartimento regionale delle Autonomie locali, oltre che
sulle problematiche gestionali di carattere generale, in merito agli
atti che competerebbero agli Organi di governo del Libero consorzio,
per la cui adozione dovrà provvedere, in via sostitutiva nella
qualità di Commissario ad acta, previa conferma assessoriale
autorizzativa".
Due mesi di "commissariamento del
commissariamento". Poi (magari anche prima di quella scadenza) si
potrà procedere alla nuove nomine. Una "procedura -si legge nella
norma di proroga in discussione all'Ars - che non comporta la
connessa e consequenziale conferma degli attuali, stante che
trattasi, appunto, di nuova nomina". Insomma, potranno cambiare
anche tutti i vecchi nomi. Intanto, però, la Regione manda i
commissari "light".
GdS online
CROCETTA TER
Crocetta Ter, ecco tutte e deleghe
della nuova giunta: un magistrato all'Energia
di Giacinto Pipitone
PALERMO. Rosario Crocetta ha
assegnato le deleghe ai dodici assessori. Lucia Borsellino e Linda
Vancheri restano alla sanità e alle Attività produttive. E come
previsto l'assessore all'Economia è Alessandro Baccei «sugerito»
dal governo nazionale.
Antonio Purpura - BENI
CULTURALI. Indicato dal Pd, dal 1994 ad oggi é titolare della
cattedra di economia applicata e tiene i corsi di economia
industriale, economia dei settori produttivi, economia d'impresa e
dei sistemi di imprese, economia del turismo. Tra le posizioni
accademiche nel suo curriculum figurano le cariche di direttore del
dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche e vice
direttore del dipartimento di scienze economiche, aziendali e
finanziarie, sempre all'Università di Palermo
Cleo Li Calzi - TURISMO.
Manager palermitana, esperta di fondi strutturali (per i quali è
stata superconsulente per il Comune di Palermo), nel 2010 fu nominata
capo della segreteria tecnica dell'ex presidente Raffaele Lombardo.
Presidente di SviluppoItalia Sicilia, società partecipata della
Regione, incarico che un anno fa lasciò perché incompatibile con il
ruolo di coordinatore del «Nucleo di Valutazione e Verifica
Investimenti Pubblici». È stata anche Dirigente coordinatore
Servizio Pianificazione e Controllo Strategico
Giovanni Pizzo -
INFRASTRUTTURE. Fino a ieri capo di gabinetto dell'assessorato
regionale delle Infrastrutture e Mobilità, è stato designato
dall'Udc. Dirigente regionale, prima dell'incarico nella
segreteria dell'ex assessore Torrisi è stato anche capo di
gabinetto vicario dell'ex assessore alla Funzione pubblica Patrizia
Valenti, nella prima giunta del governo Crocetta. Negli ultimi mesi
ha partecipato per l'assessorato ad alcune delicate vertenze come
quella degli ex dipendenti Ferrotel di Messina
Linda Vancheri - ATTIVITA'
PRODUTTIVE. Nata a San Cataldo, 37 anni, assessore uscente alle
Attività produttive. Funzionaria di Confindustria, per
l'associazione degli industriali è stata anche componente della
Commissione legalità al ministero dell'Interno e collaboratore
della delegazione all'Ue Politiche Industriali, Economia della
Conoscenza e Internazionalizzazione. Il suo slogan è «sviluppo,
legalità e velocità». Contro di lei all'Ars c'è una mozione
di censura bipartisan per la gestione dell'Irsap
Lucia Borsellino - SANITA'.
Primogenita di Paolo Borsellino,il magistrato ucciso dalla mafia, è
nata a Palermo nel 1969. Nel 1993 si laurea in Farmaciaa Palermo, lo
stesso anno viene assunta alla Regione,subito destinata
all'assessoratoalla Sanità. In piazza Ottavio Ziino ricopre
diversi ruoli, iniziala sua carriera come dirigente di terza fascia
fino a diventare nel 2010. Dirigente generalementre assessore era
Massimo Russo. Nel 2012 è entrata nel primo governo Crocetta come
assessore alla Salute
Mariella Lo Bello - FORMAZIONE.
Agrigentina, dipendente delle Poste e una lungamilitanza nella Cgil,
nella città dei Templi è stata la prima segretaria generale donna
del sindacato dei pensionati, la prima anche nel sindacato regionale
in una camera del lavoro. Diventa poi segretario generale della Cgil
a livello provinciale. Assessore al Territorio e Ambiente nella
giunta Crocetta, era stata sostituita nel rimpasto di aprile con la
«collega» Mariarita Sgarlata. Pochi giorni fa era stata scelta da
Crocetta per far parte del suo ufficio di gabinetto
Sebastiano Bruno Caruso - LAVORO.
Classe 1954, avvocato cassazionista dal 1996, è ordinario della
cattedra di Diritto del Lavoro all'Università di Catania ed è
docente dal 1988 alla Scuola Superiore Pubblica Amministrazione di
Roma. Un professionista dal curriculum prestigioso: è infatti
presidente del Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo dedicato
allamemoria "Massimo D'Antona", membro del Comitato di
indirizzo scientifico dell'Anci ed autore di numerose pubblicazioni
Vania Contrafatto - ENERGIA. 43
anni, in magistratura dal 1999, Vania si occupa da 13 anni di
indagini sulla criminalità economica alla Procura di Palermo. Ha
condotto inchieste antimafia sui beni dei boss Graviano di Brancaccio
e sulle morti per amianto delle Ferrovie. Ha ricevuto minacce di
morte. Da due anni si occupa pure di indagini sulle fasce deboli e
sulla tratta di esseri umani. È stata segretario distrettuale di
Unicost, Nel csm è stata membro del Comitato scientifico. Sposata
con Sandro Leonardi, consigliere comunale Pd
Maurizio Croce - TERRITORIO.
Messinese, classe 1971, è nipote dell'ex procuratore capo, Luigi
Croce. Laureato in Chimica e dottore di ricerca in «Chimica
dell'Ambiente», dal 2010 al 2013 è stato commissario
straordinario delegato per l'attuazione degli interventi di
mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia e in Puglia. Da
tecnico si è occupato di tutela delle acque e di emergenza rifiuti e
discariche in diverse regioni (fra cui la messa in sicurezza di
Bellolampo). Fu nominato commissario per il rischio idrogeologico in
Calabria
Nino Caleca - AGRICOLTURA.
Avvocato, in quota Articolo 4, è nato nel 1955 a Pantelleria, è
avvocato penalista ed esercita la professione a Palermo: ha
partecipato ad importanti processi che hanno avuto un ruolo
determinante nella storia recente della Sicilia. Prima di dedicarsi
esclusivamente alla professione, è stato dirigente provinciale del
Partito Comunista tra il 1980 e il 1985. Comeresponsabile del settore
"problemi dello Stato" della federazione palermitana ha avuto
modo di coadiuvare Pio la Torre
Alessandro Baccei - ECONOMIA.
Nuovo assessore all'Economia, è stato sicuramente il nome più
atteso, quello concordato conRoma. Baccei è stato ex collaboratore
dell'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Graziano Delrio, colquale ha lavorato alla presidenza dell'Anci,
l'associazione comuni d'Italia. Laureato in economia e Commercio
nel 1990 all'Università di Firenze, dal maggio 2001 è partner
della Ernst&Young Financial-Business Advisors
Marcella Castronovo - FUNZIONE
PUBBLICA. Classe 1969, laureata in giurisprudenza all'Universitàdi
Catania, ha una specializzazione in Studi sulla pubblica
amministrazione conseguita a Bologna. Gli inizidella carriera sono da
Segretario comunale, poi - fra il'99 e il 2000 - è nell'ufficio
di staff del sindaco di Catania,Enzo Bianco, prima di diventare
dirigente del Ministerodell'Interno, quando al Viminale c'era lo
stesso Bianco. Ex capo del personale dell'Anci, è stata capo
Dipartimento di Delrio, dal 2009 lavora alla Presidenzadel Consiglio
dei Ministri dove oggi è vice segretario generale
Il presidente ha tenuto per una
fedelissima la Formazione: Mariella Lo Bello succede a Nelli
Scilabra. Il giuslavorista del Pd Bruno Caruso va al Lavoro. Alle
Infrastrutture, al posto di Nico Torrisi, va il suo ex capo della
segreteria tecnica, Giovanni Pizzo: nominato dall'Udc, su Pizzo
fino all'ultimo sono piovute minacce di incompatibilità per un
vecchio incarico in una clinica privata poi fallita. Crocetta avrebbe
preferito dare a Pizzo la Funzione pubblica ma alla fine dovrebbe
essere passata la prima indicazione. All'Energia va l'assessore Vania
Contrafatto, magistrato della Procura di Palermo.
Cleo Li Calzi nel pomeriggio sembrava
destinata alle Infrastrutture ma anche nel suo caso si è poi tornata
alla prima indicazione: va al Turismo. Antonio Purpura va alla guida
dei Beni culturali. Maurizio Croce, vicino al Pdr di Cardinale, avrà
la delega al Territorio. Marcella Castronovo, indicata dall'Udc, va
alla Funzione pubblica. Articolo 4 mantiene la delega
all'Agricoltura, di cui si occuperà l'avvocato palermitano Nino
Caleca.
EX PROVINCIA
Agrigento, il bilancio di Infurnari:
"Ho fatto il mio dovere"
di Concetta Rizzo
Non sa ancora se verrà
riconfermato. Nessun cenno dalla Regione. Ieri potrebbe essere stato
il suo ultimo giorno d'incarico
AGRIGENTO. Ore 14,30. Benito Infurnari,
commissario straordinario dal 18 giugno del 2013 dell'ormai ex
Provincia regionale di Agrigento, esce dal palazzo. Non sa ancora se
verrà riconfermato o meno. Nessuna comunicazione dalla Regione è
arrivata. Ieri, anche se appare piuttosto improbabile, potrebbe
essere stato il suo ultimo giorno come commissario straordinario del
Libero consorzio comunale.
"Ho fatto il mio dovere - dice - .
Ho accettato perché pensavo si trattasse di sei mesi. E' passato
invece già un anno e mezzo. Lunedì - aggiunge - non so se sarò di
nuovo qui. Se ci sarà una riconferma, andrò. Se non ci sarà,
invece, proverò sollievo". Infurnari, ieri, ha lavorato - come
sua abitudine - senza risparmiarsi. Il suo spirito di servizio è
rimasto identico a quello del 18 giugno del 2013 quando accettò -
allora in attesa dell'intervento legislativo dell'Ars per le regole
dei nuovi Liberi consorzi di comuni - il commissariamento. Infurnari,
73 anni, originario di Racalmuto, ha sempre proseguito, dopo i
rinnovi dell'incarico firmati dal presidente Rosario Crocetta,
l'attività amministrativa focalizzando i propri sforzi su settori
strategici come la viabilità provinciale, la solidarietà sociale, i
servizi in favore dei portatori di handicap, scuole e turismo.
Infoagrigento
Ex provincia regionale di Agrigento,
finisce il mandato di Infurnari
Benito Infurnari non è più
commissario straordinario della ex Provincia Regionale di Agrigento,
ridenominata poi Libero Consorzio dei Comuni; scaduto il mandato, sia
ad Agrigento che negli altri capoluoghi, la Regione Siciliana ha
provveduto a nominare al posto dei commissari alcuni funzionari
regionali, i quali affiancheranno i dirigenti ancora in servizio nei
vari enti provinciali.
Una soluzione provvisoria, in mancanza
sia dell'assessore regionale agli Enti Locali, per via della
mancata (al momento) assegnazione delle deleghe di Crocetta alla sua
nuova giunta, e sia per via di un certo caos sulla riforma delle
Province a livello regionale, la quale formalmente le ha abolite ma
ancora non ha trovato una soluzione alternativa definitiva.
Per cui, scaduti i mandati dei
commissari, che hanno assunto le funzioni in mano ai presidenti delle
province, ed in assenza di piena attività dell'assessorato e di
una specifica legge di riforma, l'unica soluzione era quella della
nomina non di nuovi commissari, bensì, per l'appunto, di
funzionari regionale che assistono al lavoro dei dirigenti.
Ad Agrigento arriva Vincenzo Lauro:
sarà lui a coordinare il lavoro dell'ente. Da Palermo, si apprende
come questa soluzione sia comunque provvisoria e non si vuole andare
oltre le tre settimane; ma al momento, regna una certa confusione ed
in molti alberga il dubbio che in realtà lo 'stallo' nelle ex
province regionali perdurerà ancora molte settimane.
La Sicilia online
Ex Province, scaduti i commissari
la proroga rimane ferma all'Ars
PALERMO - Province nel caos in Sicilia:
i mandati dei commissari straordinari sono scaduti il 31 ottobre e il
governatore Rosario Crocetta, in attesa della proroga degli incarichi
con il disegno di legge all'ordine del giorno dei lavori
parlamentari di domani, ha nominato commissari ad acta, i cui compiti
tuttavia sono limitati. A rischio è l'intera attività degli enti,
a cominciare dai servizi sociali per i disabili.
L'Ars nei mesi scorsi ha approvato la
legge che cancella l'elezione diretta degli organismi delle
Province, sostituendo gli enti con i Liberi consorzi, noma che deve
essere ancora completata con una nova legge che attribuisca compiti e
funzioni. Diversi i testi depositati in commissione Affari
istituzionali, compreso un ddl governativo e uno preparato dagli
uffici della Presidenza su input del presidente dell'Assemblea,
Giovanni Ardizzone.
Siciliainformazioni
Crocetta, via alle riforme: "Ho
deciso, taglio 700 dirigenti"
"Credo che la riforma delle Province
debba avere la priorità". Lo ha dichiarato il presidente della
regione Rosario Crocetta in una intervista al Giornale di Sicilia
parlando degli obiettivi del suo nuovo governo. "Tra un paio di
settimane - continua - si potrà fare anche la riforma della
formazione professionale e probabilmente pure quella che riguardano
forestali e burocrazia regionale".
"I dirigenti regionali sono troppi -
prosegue Crocetta - Possiamo prepensionarli e ridurne il numero
tagliando le unità di base a cui sono destinati. Con i
prepensionamenti risparmieremo 40 milioni in tre anni e tagliando
almeno 700 postazioni dirigenziali, che assicurano indennità extra
anche da 15 mila euro, possiamo risparmiare dieci milioni all'anno.
Possiamo introdurre prepensionamenti anche nelle partecipate e fra i
forestali". Su bilancio e finanziaria Crocetta afferma che "si
potrebbe ricorrere all'esercizio provvisorio. Da Roma ci chiedono
di andare avanti con le politiche di rigore".
LA SICILIA
ALLA PROVINCIA
L'ascensore funziona a singhiozzo
g. s.) L'ascensore della Provincia
regionale di Agrigento fa un'altra "vittima". Sembra ormai
infatti inevitabile che l'elevatore — tra l'altro di ultima
generazione e acquistato poco più di un anno fa — scelga
saltuariamente di smettere di funzionare "inghiottendo"
incolpevoli utenti senza che il personale possa fare nulla per
impedirlo. Così, ieri mattina, un dipendente della Questura di
Agrigento è rimasto bloccato tra il primo e il secondo piano del
palazzo di Provincia ed è stato tratto in salvo solo dopo oltre
un'ora di lavoro dei Vigili del Fuoco, che erano già intervenuti
altre due volte negli ultimi due mesi. Tra i dipendenti del Libero
Consorzio e della Prefettura ormai serpeggia la "paura" di
rimanere anche loro intrappolati, dato che gli stop più o meno
irreversibili sono ormai numerosi nonostante non manchino gli
interventi di manutenzione e riparazione, e in molti scelgono di fare
a piedi le scale. Si pone però un problema di accessibilità alla
struttura da parte dei soggetti con problemi di deambulazione e, in
ultimo, del come sono stati spesi i fondi pubblici.
GIORNALE DI SICILIA
Libero Consorzio
Arriva Lauro al posto di Infurnari
Sarà ad Agrigento tra oggi e domani,
il nuovo commissario ad acta Vincenzo Lauro, nominato dal presidente
Crocetta al posto del decaduto Benito Infurnari. Vincenzo Lauro si
occuperà della gestione del Libero consorzio Comunale di Agrigento,
già Provincia Regionale in Sostituzione e con le funzioni di tutti
gli organi provinciali Lauro avrà il compito di attivare un costante
monitoraggio ed accertamento delle funzionalità del Libero
Consorzio. Il suo incarico avrà la durata di due mesi e comunque
tino all'insediamento del commissario straordinario che non potrà
essere ancora Infurnari in quanto in pensione La nomina di un nuovo
commissario straordinario, con pieni poteri, avverrà dopo che
l'Assemblea Regionale avrà approvato i! disegno di legge n. 830
inserito nei lavori d'aula previsti per la giornata di oggi, in
attesa che venga approvata la riforma dei Liberi Consorzi Comunali.
PREFETTURA LA riunione, che si è
tenuta ieri nel palazzo del Governo, ha avuto anche lo scopo di fare
il punto sullo stato delle quotidiane operazioni di soccorso.
ASSISTENZA SANITARIA
PIANO PER GLI IMMIGRATI
Riunione operativa, ieri mattina, nei
locali della Prefettura di Agrigento, per l'organizzazione della
logistica sanitaria nell'isola di Lampedusa prevista dal piano di
contingenza sanitaria e di assistenza al flusso migratorio che ogni
giorno attraversa il canale di Sicilia.
Il piano di contingenza sanitaria,
voluto dall'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino
unico in tutta Italia, ha lo scopo di migliorare quella che è la
diagnosi di eventuali situazioni patologiche che possono essere
riscontrate in qualche migrante al momento del salvataggio. La
riunione è stata convocata dal prefetto, Nicola Diomede ed ha visto
la presenza del direttore generale dell'Asp di Palermo, dott
Candela, da cui dipende l'arcipelago delle Pelage, la dottoressa
Curcurù, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asp
palermitana, del dott Pietro Bartolo direttore del Poli ambulatorio
di Lampedusa, rappresentanti della Croce Rossa, dell' Unhtr,
dell'Organizzazione internazionale Migrazioni, di" Save the
children", Eriergency, e Usmaf autorità, questa, che si occupa del
controllo nei porti italiani.
Il piano tende, pertanto, a fissare
ruoli e competenze di ogni singolo ente preposto a questo servizio
che opera nel soccorso e nell'assistenza ai migranti. La riunione
in Prefettura ha avuto anche lo scopo di fare il punto sullo stato
delle quotidiane operazioni di soccorso ed assistenza. Si tratta in
sostanza di attivare una struttura logistica a scopo esclusivamente
sanitario per avviare il pre-triage.
Fino ad oggi, con l'operazione "Mare
nostrum" messa in atto dalle grandi navi da sbarco della Marina
Militare Italiana e dalle fregate, era possibile effettuare unprimo
pre-triage delle persone che venivano soccorse nel canale, ad opera
dei medici militari. Spesso però, è stato detto in prefettura, che
l'azione di salvataggio viene fatta anche da mercantili in
navigazione nel canale di Sicilia che raccolgono questi disperati
ammassati in precarie imbarcazioni. Da qui l'idea di attivare delle
strutture logistiche sia a Lampedusa, come primo impatto del
soccorso, che a Porto Empedocle dove poter attuare il triage, cioè
l'accerta mento di eventuali patologie che possono riscontrarsi in
qualche migrante.
Il piano è quindi una struttura molto
snella che tende ad accelerare al meglio l'assistenza ai migranti,
indicando per ogni soggetto interessato compiti e ruoli di propria
competenza, senza invadere le prerogative di altri soggetti impegnati
in queste operazioni.
L'aspetto più importante, come ha
voluto sottolineare il Prefetto Nicola Diomede, è che non si tratta
di nuove strutture di accoglienza, ma bensì di presidi sanitari per
un primo intervento sanitario per migliorare il triage e poter
operare con tempestività nell'assistenza ai migranti. L'aspetto
importante del piano è che la logistica sanitaria non dovrà
incidere, soprattutto a Lampedusa, sugli aspetti economici e
turistici dell'isola.
Un altro aspetto importante del piano è
la prevenzione di possibili malattie infettive che possono
riscontrarsi nei migranti.
Un piano quindi che pone la Sicilia con
l'Assessorato Regionale alla Sanità diretto da Lucia Borsellino,
al primo posto nella prevenzione sanitaria di quanti entrano sul
territorio nazionale specificatamente nella nostra isola. (VA)
LE DELEGHE DELLA GIUNTA Alla
Formazione una fedelissima di Crocetta, la Lo Bello. Articolo 4
conferma l'Agricoltura con Caleca. Al Pdr il territorio guidato da
Croce
GOVERNO, UN PM GUIDERA' IL SETTORE
DEI RIFIUTI
Alla Funzione pubblica la
Castronovo, indicata dall'Udc e vicina al sottosegretario Delrio.
Pizzo assessore alle Infrastrutture.
Giacinto Pipitone
PALERMO
Sciolti gli ultimi nodi, non senza
qualche frizione fra partiti e presidente, il Crocetta ter è pronto
a prendere il largo. Ai Rifiuti va la Pm palermitana Vania
Contrafatto mentre alla Funzione
pubblica è destinata Marcella
Castronovo.
Messe a punto queste due caselle, le
altre mosse sono state quasi obbligate. Alessandro Baccei è
l'esperto che il governo nazionale ha suggerito per l'Economia,
Lucia Borsellino e Linda Vancheri restano alla Sanità e alle
Attività produttive e sono le uniche due ad essere state presenti in
tutti i tre governi di Crocetta.
Alla Formazione va una fedelissima di
Crocetta, Manda Lo Bello, che nel primo governo ha guidato il
Territorio e poi è stata nel gabinetto del presidente. Ora rientra
in giunta per prendere il posto di Nelli Scilabra e portare avanti la
sua riforma.
La Contrafatto è il secondo Pd a
guidare il delicato settore dei Rifiuti (il primo è stato Niccolò
Marino) ed entra in quota Pd, area renziana, I democratici prendono
anche le deleghe al Lavoro con Sebastiano Bruno Caruso, al Turismo
con Cleo Li Calzi e ai Beni culturali con Antonio Purpura.
Articolo 4 mantiene la delega
all'Agricoltura, affidata al penalista palermitano Nino Caleca. E
il Pdr di Totò Cardinale guiderà il Territorio con Maurizio Croce.
Mentre le deleghe all'Udc sono state l'ultimo scoglio - per
Crocetta. Il presidente ha confermato in giunta Giovanni Pizzo
malgrado le voci di presunte incompatibilità per via di un vecchio
incarico in una clinica privata fallita e in causa con la Regione. Ma
il presidente avrebbe voluto assegnare a Pizzo la delega alla
Funzione pubblica: operazione che poteva andare in porto se il Pd
avesse accettato di dirottare la Li Calzi zi alle lnfrastrutture. Si
sarebbe messo
moto un meccanismo che avrebbe
provocato anche un cambio per la Castronovo. Ma il no del Pd ha
riportato il quadro alla situazione annunciata da giorni: Pizzo va
alle Infrastrutture e la Castronovo alla Funzione pubblica. Nomina
non casuale visto che la Castronovo è un altro assessore che arriva
da Roma, dove ha lavorato con Delrio. Ora si occuperà della riforma
delle Province e della macchina amministrativa regionale: due temi
che lo stesso Delirio ha sollecitato nella sua visita a Palazzo
d'Orleans di dieci giorni fa.
La nuova giunta ieri sera ha ricevuto
il timbro dell'ufficialità e stamani a mezzogiorno verrà
presentata alla stampa a Palazzo d'Orleans. Ma la prima uscita
pubblica è prevista comunque oggi. Crocetta arriverà all'Ars nel
giorno in cui è stata fissata la votazione per eleggere il vice
presidente, ruolo lasciato libero da Salvo Poglise di Forza Italia
dopo l'elezione a Bruxelles.
E una poltrona a cui puntano in tanti,
soprattutto nell'opposizione: Santi Formica (Lista Musumeci), Nino
D'Asero (Ncd) e Roberto Di Mauro (Mpa) sono i nomi sul tappeto.
Crocetta nei giorni scorsi sembrava orientato a sostenere un nome
dell'opposizione e lo stesso aveva anticipato Antonello Cracolici
del Pd. «Ma il patto istituzionale - ha detto ieri il presidente -
ha senso solo se l'opposizione è in grado di esprimere una
candidatura unitaria». Forza Italia proverà a mediare chiedendo a
tutti e tre gli attuali candidati di fare un passo indietro per
individuare un nuovo nome condiviso da tutto il centrodestra e
potrebbe essere proprio un candidato dell'area Alfano.
Se la mediazione non riuscirà,
potrebbe scattare un rinvio o andare in scena una prima votazione in
grado di fotografare le reali forze in campo in questa nuova fase.
Perchè la maggioranza lancerà un proprio candidato. E nel Pd non è
tramontata 1' ipotesi di conquistare la vicepresidenza dell'Ars.
Resta da verificare anche la tenuta di
Articolo 4. Ieri si sono amplificate le voci di un dissenso dell'area
che fa capo a Luca Sammartino, critica per il fatto che sia arrivato
un solo assessore (in quota Leanza). E all'Ars c'è chi ipotizza
la scissione del gruppo: i fedelissimo di Sammartino da un lato e
quelli di Leanza dall'altro.