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Rassegna stampa del 4 novembre 2014

LiveSicilia
CROCETTA TER, ECCO LE DELEGHE ORA SI PRESENTA LA GIUNTA PALERMO - E' maturato nel pomeriggio l'accordo definitivo sulle deleghe del Crocetta ter. Eccole: Vania Contrafatto all'Energia, Cleo Li Calzi al Turismo, Marcella Castronovo alla Funzione Pubblica, Mariella Lo Bello alla Formazione, Maurizio Croce al Territorio, Nino Caleca all'Agricoltura, Alessandro Baccei all'Economia, Antonio Purpura ai Beni Culturali, Sebastiano Caruso al Lavoro, Giovanni Pizzo alle Infrastrutture, Lucia Borsellino alla Salute, Linda Vancheri alle Attività produttive.
E' stata trovata quindi la quadra definitiva, dopo gli incontri tra Crocetta e i leader di Pd e Udc Raciti e D'Alia. L'Udc alla fine ha accettato la delega alla Funzione pubblica per la Castronovo, viste anche le specifiche competenze tecniche dell'assessore in materia di Enti locali.
La giunta sarà presentata domani. Il presidente e la nuova giunta di governo incontreranno la stampa, presso la sala Alessi di Palazzo d'Orleans a mezzogiorno. La prossima settimana verranno presentate le nuove linee programmatiche discusse con la maggioranza, dopo ampia discussione con tutte le parti sociali.
"La grazia è arrivata, finalmente ecco le deleghe. Speriamo servano a qualcosa. Ora si pensi a governare e non a litigare per i soliti squallidi interessi di bottega. Il ritardo nelle attribuzioni conferma, comunque, ove ce ne fosse bisogno, come le nomine siano state fatte solo per appartenenza e non per competenza", commentano i deputati all'Ars del Movimento 5 Stelle commentano così la notizia.

ARRIVANO I MINI-COMMISSARI DA INGROIA A TUCCI, STOP AI VECCHI di Accursio Sabella PALERMO - E adesso spuntano i "mini-commissari". L'ultimo pasticcio di una riforma delle Province che doveva essere epocale e si sta trasformando in un enorme caos. Il 31 ottobre scorso sono scaduti i mandati per i commissari in carica. Commissari nominati dal presidente della Regione, dopo lo scioglimento del vecchio ente e la creazione dei Liberi consorzi. Così, il governo a metà ottobre si è visto costretto a deliberare la proroga della gestione commissariale fino al 30 marzo del 2015. Una proroga che non è ancora legge. Così, il presidente Crocetta, per colmare un evidente "vuoto"al vertice degli enti, ha sperimentato una nuova "formula": nove commissari ad acta, per due mesi, in vista della nomina dei commissari "veri". Intanto, saltano tutte le vecchie guide dei Liberi consorzi: da Tucci a Palermo a Ingroia a Trapani. In attesa di una eventuale ma per nulla scontata conferma.
A metà ottobre, come detto, il governo si era visto costretto a chiedere altri cinque mesi di commissariamento. "Il legislatore regionale - si legge nella relazione tecnica che l'ormai ex assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti aveva allegato al ddl di proroga - ha posto due limiti: il primo legato all'approvazione della riforma in itinere ed un limite temporale rappresentato dalla data del 31 ottobre p.v.". Ma, come detto, la riforma è ancora in alto mare, mentre il 31 ottobre è già stato superato. Ma la proroga voluta dal governo non è ancora legge. È stata infatti depositata all'Ars, in prima commissione, ma non è ancora arrivato il via libera da Sala d'Ercole. Uno stallo che aveva gettato nel panico anche diverse categorie che hanno come referente proprio l'ex Provincia: se l'incarico è scaduto e la proroga non c'è ancora, chi guida il Libero consorzio?
Così, ecco la soluzione individuata dalla Regione: i mini-commissari. Nove "commissari ad acta" che avranno il compito di colmare il vuoto, in attesa dell'arrivo dei (veri) commissari. Da nominare solo dopo l'ok alla proroga. Nomi che potrebbero essere tutti nuovi. Saltano per il momento, insomma, tutti gli incarichi precedenti. Compreso quello di Antonio Ingroia alla Provincia di Trapani. Un incarico, quest'ultimo, che era stato già bocciato dall'Autorità anticorruzione. Una decisione che adesso rischia di tradursi, come paventato in un'interrogazione parlamentare di Forza Italia, in sanzioni nei confronti del presidente Crocetta. Sanzioni che potrebbero arrivare anche al blocco delle nomine del governatore per tre mesi.
Ma intanto, le nuove nomine sono arrivate. Si tratta in tutti i casi di funzionari del dipartimento delle Autonomie locali. Nemmeno dirigenti, insomma, a guidare, sebbene a tempo, un ente centrale e importante come il Libero consorzio. Le cariche hanno una durata di due mesi. Ad Agrigento va Vincenzo Lauro, a Caltanissetta Vicnenzo Raitano, a Catania Sergio Azzarello, a Enna Francesco Riela, a Messina Girolamo Ganci, a Palermo Carmelo Messina, a Ragusa Giuseppe Petralia, a Siracusa Nicolò Lauricella, a Trapani Daniela Leonelli. E già non mancano le polemiche: "Ci risulta - attacca il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone - che il commissario inviato a Catania sia addirittura un semplice istruttore. Sarebbe un'assurdità, considerata la complessità di un ente come l'ex Provincia. Presenteremo già nelle prossime ore una interrogazione all'Ars".
Un'interrogazione già pronta, quindi. Contro i mini-commissari. Commissari "ad acta", cioè incaricati di portare a termine specifiche attività. Come del resto si evince dal decreto di nomina firmato, in qualità di assessore alla Funzione pubblica, dallo stesso presidente Crocetta. Ogni funzionario "è incaricato di attivare presso il Libero Consorzio comunale, già Provincia regionale, un costante monitoraggio ed accertamento della funzionalità del Libero consorzio medesimo. Il funzionario - prosegue il decreto - relazionerà periodicamente, di norma ogni 10 giorni, al Dipartimento regionale delle Autonomie locali, oltre che sulle problematiche gestionali di carattere generale, in merito agli atti che competerebbero agli Organi di governo del Libero consorzio, per la cui adozione dovrà provvedere, in via sostitutiva nella qualità di Commissario ad acta, previa conferma assessoriale autorizzativa".
Due mesi di "commissariamento del commissariamento". Poi (magari anche prima di quella scadenza) si potrà procedere alla nuove nomine. Una "procedura -si legge nella norma di proroga in discussione all'Ars - che non comporta la connessa e consequenziale conferma degli attuali, stante che trattasi, appunto, di nuova nomina". Insomma, potranno cambiare anche tutti i vecchi nomi. Intanto, però, la Regione manda i commissari "light".


GdS online
CROCETTA TER Crocetta Ter, ecco tutte e deleghe della nuova giunta: un magistrato all'Energia di Giacinto Pipitone PALERMO. Rosario Crocetta ha assegnato le deleghe ai dodici assessori. Lucia Borsellino e Linda Vancheri restano alla sanità e alle Attività produttive. E come previsto l'assessore all'Economia è Alessandro Baccei «sugerito» dal governo nazionale.
Antonio Purpura - BENI CULTURALI. Indicato dal Pd, dal 1994 ad oggi é titolare della cattedra di economia applicata e tiene i corsi di economia industriale, economia dei settori produttivi, economia d'impresa e dei sistemi di imprese, economia del turismo. Tra le posizioni accademiche nel suo curriculum figurano le cariche di direttore del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche e vice direttore del dipartimento di scienze economiche, aziendali e finanziarie, sempre all'Università di Palermo
Cleo Li Calzi - TURISMO. Manager palermitana, esperta di fondi strutturali (per i quali è stata superconsulente per il Comune di Palermo), nel 2010 fu nominata capo della segreteria tecnica dell'ex presidente Raffaele Lombardo. Presidente di SviluppoItalia Sicilia, società partecipata della Regione, incarico che un anno fa lasciò perché incompatibile con il ruolo di coordinatore del «Nucleo di Valutazione e Verifica Investimenti Pubblici». È stata anche Dirigente coordinatore Servizio Pianificazione e Controllo Strategico
Giovanni Pizzo - INFRASTRUTTURE. Fino a ieri capo di gabinetto dell'assessorato regionale delle Infrastrutture e Mobilità, è stato designato dall'Udc. Dirigente regionale, prima dell'incarico nella segreteria dell'ex assessore Torrisi è stato anche capo di gabinetto vicario dell'ex assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti, nella prima giunta del governo Crocetta. Negli ultimi mesi ha partecipato per l'assessorato ad alcune delicate vertenze come quella degli ex dipendenti Ferrotel di Messina
Linda Vancheri - ATTIVITA' PRODUTTIVE. Nata a San Cataldo, 37 anni, assessore uscente alle Attività produttive. Funzionaria di Confindustria, per l'associazione degli industriali è stata anche componente della Commissione legalità al ministero dell'Interno e collaboratore della delegazione all'Ue Politiche Industriali, Economia della Conoscenza e Internazionalizzazione. Il suo slogan è «sviluppo, legalità e velocità». Contro di lei all'Ars c'è una mozione di censura bipartisan per la gestione dell'Irsap
Lucia Borsellino - SANITA'. Primogenita di Paolo Borsellino,il magistrato ucciso dalla mafia, è nata a Palermo nel 1969. Nel 1993 si laurea in Farmaciaa Palermo, lo stesso anno viene assunta alla Regione,subito destinata all'assessoratoalla Sanità. In piazza Ottavio Ziino ricopre diversi ruoli, iniziala sua carriera come dirigente di terza fascia fino a diventare nel 2010. Dirigente generalementre assessore era Massimo Russo. Nel 2012 è entrata nel primo governo Crocetta come assessore alla Salute
Mariella Lo Bello - FORMAZIONE. Agrigentina, dipendente delle Poste e una lungamilitanza nella Cgil, nella città dei Templi è stata la prima segretaria generale donna del sindacato dei pensionati, la prima anche nel sindacato regionale in una camera del lavoro. Diventa poi segretario generale della Cgil a livello provinciale. Assessore al Territorio e Ambiente nella giunta Crocetta, era stata sostituita nel rimpasto di aprile con la «collega» Mariarita Sgarlata. Pochi giorni fa era stata scelta da Crocetta per far parte del suo ufficio di gabinetto
Sebastiano Bruno Caruso - LAVORO. Classe 1954, avvocato cassazionista dal 1996, è ordinario della cattedra di Diritto del Lavoro all'Università di Catania ed è docente dal 1988 alla Scuola Superiore Pubblica Amministrazione di Roma. Un professionista dal curriculum prestigioso: è infatti presidente del Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo dedicato allamemoria "Massimo D'Antona", membro del Comitato di indirizzo scientifico dell'Anci ed autore di numerose pubblicazioni
Vania Contrafatto - ENERGIA. 43 anni, in magistratura dal 1999, Vania si occupa da 13 anni di indagini sulla criminalità economica alla Procura di Palermo. Ha condotto inchieste antimafia sui beni dei boss Graviano di Brancaccio e sulle morti per amianto delle Ferrovie. Ha ricevuto minacce di morte. Da due anni si occupa pure di indagini sulle fasce deboli e sulla tratta di esseri umani. È stata segretario distrettuale di Unicost, Nel csm è stata membro del Comitato scientifico. Sposata con Sandro Leonardi, consigliere comunale Pd
Maurizio Croce - TERRITORIO. Messinese, classe 1971, è nipote dell'ex procuratore capo, Luigi Croce. Laureato in Chimica e dottore di ricerca in «Chimica dell'Ambiente», dal 2010 al 2013 è stato commissario straordinario delegato per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia e in Puglia. Da tecnico si è occupato di tutela delle acque e di emergenza rifiuti e discariche in diverse regioni (fra cui la messa in sicurezza di Bellolampo). Fu nominato commissario per il rischio idrogeologico in Calabria
Nino Caleca - AGRICOLTURA. Avvocato, in quota Articolo 4, è nato nel 1955 a Pantelleria, è avvocato penalista ed esercita la professione a Palermo: ha partecipato ad importanti processi che hanno avuto un ruolo determinante nella storia recente della Sicilia. Prima di dedicarsi esclusivamente alla professione, è stato dirigente provinciale del Partito Comunista tra il 1980 e il 1985. Comeresponsabile del settore "problemi dello Stato" della federazione palermitana ha avuto modo di coadiuvare Pio la Torre
Alessandro Baccei - ECONOMIA. Nuovo assessore all'Economia, è stato sicuramente il nome più atteso, quello concordato conRoma. Baccei è stato ex collaboratore dell'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, colquale ha lavorato alla presidenza dell'Anci, l'associazione comuni d'Italia. Laureato in economia e Commercio nel 1990 all'Università di Firenze, dal maggio 2001 è partner della Ernst&Young Financial-Business Advisors
Marcella Castronovo - FUNZIONE PUBBLICA. Classe 1969, laureata in giurisprudenza all'Universitàdi Catania, ha una specializzazione in Studi sulla pubblica amministrazione conseguita a Bologna. Gli inizidella carriera sono da Segretario comunale, poi - fra il'99 e il 2000 - è nell'ufficio di staff del sindaco di Catania,Enzo Bianco, prima di diventare dirigente del Ministerodell'Interno, quando al Viminale c'era lo stesso Bianco. Ex capo del personale dell'Anci, è stata capo Dipartimento di Delrio, dal 2009 lavora alla Presidenzadel Consiglio dei Ministri dove oggi è vice segretario generale
Il presidente ha tenuto per una fedelissima la Formazione: Mariella Lo Bello succede a Nelli Scilabra. Il giuslavorista del Pd Bruno Caruso va al Lavoro. Alle Infrastrutture, al posto di Nico Torrisi, va il suo ex capo della segreteria tecnica, Giovanni Pizzo: nominato dall'Udc, su Pizzo fino all'ultimo sono piovute minacce di incompatibilità per un vecchio incarico in una clinica privata poi fallita. Crocetta avrebbe preferito dare a Pizzo la Funzione pubblica ma alla fine dovrebbe essere passata la prima indicazione. All'Energia va l'assessore Vania Contrafatto, magistrato della Procura di Palermo.
Cleo Li Calzi nel pomeriggio sembrava destinata alle Infrastrutture ma anche nel suo caso si è poi tornata alla prima indicazione: va al Turismo. Antonio Purpura va alla guida dei Beni culturali. Maurizio Croce, vicino al Pdr di Cardinale, avrà la delega al Territorio. Marcella Castronovo, indicata dall'Udc, va alla Funzione pubblica. Articolo 4 mantiene la delega all'Agricoltura, di cui si occuperà l'avvocato palermitano Nino Caleca.

EX PROVINCIA Agrigento, il bilancio di Infurnari: "Ho fatto il mio dovere" di Concetta Rizzo Non sa ancora se verrà riconfermato. Nessun cenno dalla Regione. Ieri potrebbe essere stato il suo ultimo giorno d'incarico AGRIGENTO. Ore 14,30. Benito Infurnari, commissario straordinario dal 18 giugno del 2013 dell'ormai ex Provincia regionale di Agrigento, esce dal palazzo. Non sa ancora se verrà riconfermato o meno. Nessuna comunicazione dalla Regione è arrivata. Ieri, anche se appare piuttosto improbabile, potrebbe essere stato il suo ultimo giorno come commissario straordinario del Libero consorzio comunale.
"Ho fatto il mio dovere - dice - . Ho accettato perché pensavo si trattasse di sei mesi. E' passato invece già un anno e mezzo. Lunedì - aggiunge - non so se sarò di nuovo qui. Se ci sarà una riconferma, andrò. Se non ci sarà, invece, proverò sollievo". Infurnari, ieri, ha lavorato - come sua abitudine - senza risparmiarsi. Il suo spirito di servizio è rimasto identico a quello del 18 giugno del 2013 quando accettò - allora in attesa dell'intervento legislativo dell'Ars per le regole dei nuovi Liberi consorzi di comuni - il commissariamento. Infurnari, 73 anni, originario di Racalmuto, ha sempre proseguito, dopo i rinnovi dell'incarico firmati dal presidente Rosario Crocetta, l'attività amministrativa focalizzando i propri sforzi su settori strategici come la viabilità provinciale, la solidarietà sociale, i servizi in favore dei portatori di handicap, scuole e turismo.

Infoagrigento

Ex provincia regionale di Agrigento, finisce il mandato di Infurnari
Benito Infurnari non è più commissario straordinario della ex Provincia Regionale di Agrigento, ridenominata poi Libero Consorzio dei Comuni; scaduto il mandato, sia ad Agrigento che negli altri capoluoghi, la Regione Siciliana ha provveduto a nominare al posto dei commissari alcuni funzionari regionali, i quali affiancheranno i dirigenti ancora in servizio nei vari enti provinciali.
Una soluzione provvisoria, in mancanza sia dell'assessore regionale agli Enti Locali, per via della mancata (al momento) assegnazione delle deleghe di Crocetta alla sua nuova giunta, e sia per via di un certo caos sulla riforma delle Province a livello regionale, la quale formalmente le ha abolite ma ancora non ha trovato una soluzione alternativa definitiva.
Per cui, scaduti i mandati dei commissari, che hanno assunto le funzioni in mano ai presidenti delle province, ed in assenza di piena attività dell'assessorato e di una specifica legge di riforma, l'unica soluzione era quella della nomina non di nuovi commissari, bensì, per l'appunto, di funzionari regionale che assistono al lavoro dei dirigenti.
Ad Agrigento arriva Vincenzo Lauro: sarà lui a coordinare il lavoro dell'ente. Da Palermo, si apprende come questa soluzione sia comunque provvisoria e non si vuole andare oltre le tre settimane; ma al momento, regna una certa confusione ed in molti alberga il dubbio che in realtà lo 'stallo' nelle ex province regionali perdurerà ancora molte settimane.

La Sicilia online

Ex Province, scaduti i commissari
la proroga rimane ferma all'Ars
PALERMO - Province nel caos in Sicilia: i mandati dei commissari straordinari sono scaduti il 31 ottobre e il governatore Rosario Crocetta, in attesa della proroga degli incarichi con il disegno di legge all'ordine del giorno dei lavori parlamentari di domani, ha nominato commissari ad acta, i cui compiti tuttavia sono limitati. A rischio è l'intera attività degli enti, a cominciare dai servizi sociali per i disabili.
L'Ars nei mesi scorsi ha approvato la legge che cancella l'elezione diretta degli organismi delle Province, sostituendo gli enti con i Liberi consorzi, noma che deve essere ancora completata con una nova legge che attribuisca compiti e funzioni. Diversi i testi depositati in commissione Affari istituzionali, compreso un ddl governativo e uno preparato dagli uffici della Presidenza su input del presidente dell'Assemblea, Giovanni Ardizzone.

Siciliainformazioni

Crocetta, via alle riforme: "Ho deciso, taglio 700 dirigenti"
"Credo che la riforma delle Province debba avere la priorità". Lo ha dichiarato il presidente della regione Rosario Crocetta in una intervista al Giornale di Sicilia parlando degli obiettivi del suo nuovo governo. "Tra un paio di settimane - continua - si potrà fare anche la riforma della formazione professionale e probabilmente pure quella che riguardano forestali e burocrazia regionale".
"I dirigenti regionali sono troppi - prosegue Crocetta - Possiamo prepensionarli e ridurne il numero tagliando le unità di base a cui sono destinati. Con i prepensionamenti risparmieremo 40 milioni in tre anni e tagliando almeno 700 postazioni dirigenziali, che assicurano indennità extra anche da 15 mila euro, possiamo risparmiare dieci milioni all'anno. Possiamo introdurre prepensionamenti anche nelle partecipate e fra i forestali". Su bilancio e finanziaria Crocetta afferma che "si potrebbe ricorrere all'esercizio provvisorio. Da Roma ci chiedono di andare avanti con le politiche di rigore".

LA SICILIA

ALLA PROVINCIA
L'ascensore funziona a singhiozzo
g. s.) L'ascensore della Provincia regionale di Agrigento fa un'altra "vittima". Sembra ormai infatti inevitabile che l'elevatore — tra l'altro di ultima generazione e acquistato poco più di un anno fa — scelga saltuariamente di smettere di funzionare "inghiottendo" incolpevoli utenti senza che il personale possa fare nulla per impedirlo. Così, ieri mattina, un dipendente della Questura di Agrigento è rimasto bloccato tra il primo e il secondo piano del palazzo di Provincia ed è stato tratto in salvo solo dopo oltre un'ora di lavoro dei Vigili del Fuoco, che erano già intervenuti altre due volte negli ultimi due mesi. Tra i dipendenti del Libero Consorzio e della Prefettura ormai serpeggia la "paura" di rimanere anche loro intrappolati, dato che gli stop più o meno irreversibili sono ormai numerosi nonostante non manchino gli interventi di manutenzione e riparazione, e in molti scelgono di fare a piedi le scale. Si pone però un problema di accessibilità alla struttura da parte dei soggetti con problemi di deambulazione e, in ultimo, del come sono stati spesi i fondi pubblici.

GIORNALE DI SICILIA

Libero Consorzio
Arriva Lauro al posto di Infurnari
Sarà ad Agrigento tra oggi e domani, il nuovo commissario ad acta Vincenzo Lauro, nominato dal presidente Crocetta al posto del decaduto Benito Infurnari. Vincenzo Lauro si occuperà della gestione del Libero consorzio Comunale di Agrigento, già Provincia Regionale in Sostituzione e con le funzioni di tutti gli organi provinciali Lauro avrà il compito di attivare un costante monitoraggio ed accertamento delle funzionalità del Libero Consorzio. Il suo incarico avrà la durata di due mesi e comunque tino all'insediamento del commissario straordinario che non potrà essere ancora Infurnari in quanto in pensione La nomina di un nuovo commissario straordinario, con pieni poteri, avverrà dopo che l'Assemblea Regionale avrà approvato i! disegno di legge n. 830 inserito nei lavori d'aula previsti per la giornata di oggi, in attesa che venga approvata la riforma dei Liberi Consorzi Comunali.

PREFETTURA LA riunione, che si è tenuta ieri nel palazzo del Governo, ha avuto anche lo scopo di fare il punto sullo stato delle quotidiane operazioni di soccorso.
ASSISTENZA SANITARIA
PIANO PER GLI IMMIGRATI
Riunione operativa, ieri mattina, nei locali della Prefettura di Agrigento, per l'organizzazione della logistica sanitaria nell'isola di Lampedusa prevista dal piano di contingenza sanitaria e di assistenza al flusso migratorio che ogni giorno attraversa il canale di Sicilia.
Il piano di contingenza sanitaria, voluto dall'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino unico in tutta Italia, ha lo scopo di migliorare quella che è la diagnosi di eventuali situazioni patologiche che possono essere riscontrate in qualche migrante al momento del salvataggio. La riunione è stata convocata dal prefetto, Nicola Diomede ed ha visto la presenza del direttore generale dell'Asp di Palermo, dott Candela, da cui dipende l'arcipelago delle Pelage, la dottoressa Curcurù, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asp palermitana, del dott Pietro Bartolo direttore del Poli ambulatorio di Lampedusa, rappresentanti della Croce Rossa, dell' Unhtr, dell'Organizzazione internazionale Migrazioni, di" Save the children", Eriergency, e Usmaf autorità, questa, che si occupa del controllo nei porti italiani.
Il piano tende, pertanto, a fissare ruoli e competenze di ogni singolo ente preposto a questo servizio che opera nel soccorso e nell'assistenza ai migranti. La riunione in Prefettura ha avuto anche lo scopo di fare il punto sullo stato delle quotidiane operazioni di soccorso ed assistenza. Si tratta in sostanza di attivare una struttura logistica a scopo esclusivamente sanitario per avviare il pre-triage.
Fino ad oggi, con l'operazione "Mare nostrum" messa in atto dalle grandi navi da sbarco della Marina Militare Italiana e dalle fregate, era possibile effettuare unprimo pre-triage delle persone che venivano soccorse nel canale, ad opera dei medici militari. Spesso però, è stato detto in prefettura, che l'azione di salvataggio viene fatta anche da mercantili in navigazione nel canale di Sicilia che raccolgono questi disperati ammassati in precarie imbarcazioni. Da qui l'idea di attivare delle strutture logistiche sia a Lampedusa, come primo impatto del soccorso, che a Porto Empedocle dove poter attuare il triage, cioè l'accerta mento di eventuali patologie che possono riscontrarsi in qualche migrante.
Il piano è quindi una struttura molto snella che tende ad accelerare al meglio l'assistenza ai migranti, indicando per ogni soggetto interessato compiti e ruoli di propria competenza, senza invadere le prerogative di altri soggetti impegnati in queste operazioni.
L'aspetto più importante, come ha voluto sottolineare il Prefetto Nicola Diomede, è che non si tratta di nuove strutture di accoglienza, ma bensì di presidi sanitari per un primo intervento sanitario per migliorare il triage e poter operare con tempestività nell'assistenza ai migranti. L'aspetto importante del piano è che la logistica sanitaria non dovrà incidere, soprattutto a Lampedusa, sugli aspetti economici e turistici dell'isola.
Un altro aspetto importante del piano è la prevenzione di possibili malattie infettive che possono riscontrarsi nei migranti.
Un piano quindi che pone la Sicilia con l'Assessorato Regionale alla Sanità diretto da Lucia Borsellino, al primo posto nella prevenzione sanitaria di quanti entrano sul territorio nazionale specificatamente nella nostra isola. (VA)

LE DELEGHE DELLA GIUNTA Alla Formazione una fedelissima di Crocetta, la Lo Bello. Articolo 4 conferma l'Agricoltura con Caleca. Al Pdr il territorio guidato da Croce
GOVERNO, UN PM GUIDERA' IL SETTORE DEI RIFIUTI
Alla Funzione pubblica la Castronovo, indicata dall'Udc e vicina al sottosegretario Delrio. Pizzo assessore alle Infrastrutture.
Giacinto Pipitone
PALERMO
Sciolti gli ultimi nodi, non senza qualche frizione fra partiti e presidente, il Crocetta ter è pronto a prendere il largo. Ai Rifiuti va la Pm palermitana Vania Contrafatto mentre alla Funzione
pubblica è destinata Marcella Castronovo.
Messe a punto queste due caselle, le altre mosse sono state quasi obbligate. Alessandro Baccei è l'esperto che il governo nazionale ha suggerito per l'Economia, Lucia Borsellino e Linda Vancheri restano alla Sanità e alle Attività produttive e sono le uniche due ad essere state presenti in tutti i tre governi di Crocetta.
Alla Formazione va una fedelissima di Crocetta, Manda Lo Bello, che nel primo governo ha guidato il Territorio e poi è stata nel gabinetto del presidente. Ora rientra in giunta per prendere il posto di Nelli Scilabra e portare avanti la sua riforma.
La Contrafatto è il secondo Pd a guidare il delicato settore dei Rifiuti (il primo è stato Niccolò Marino) ed entra in quota Pd, area renziana, I democratici prendono anche le deleghe al Lavoro con Sebastiano Bruno Caruso, al Turismo con Cleo Li Calzi e ai Beni culturali con Antonio Purpura.
Articolo 4 mantiene la delega all'Agricoltura, affidata al penalista palermitano Nino Caleca. E il Pdr di Totò Cardinale guiderà il Territorio con Maurizio Croce. Mentre le deleghe all'Udc sono state l'ultimo scoglio - per Crocetta. Il presidente ha confermato in giunta Giovanni Pizzo malgrado le voci di presunte incompatibilità per via di un vecchio incarico in una clinica privata fallita e in causa con la Regione. Ma il presidente avrebbe voluto assegnare a Pizzo la delega alla Funzione pubblica: operazione che poteva andare in porto se il Pd avesse accettato di dirottare la Li Calzi zi alle lnfrastrutture. Si sarebbe messo
moto un meccanismo che avrebbe provocato anche un cambio per la Castronovo. Ma il no del Pd ha riportato il quadro alla situazione annunciata da giorni: Pizzo va alle Infrastrutture e la Castronovo alla Funzione pubblica. Nomina non casuale visto che la Castronovo è un altro assessore che arriva da Roma, dove ha lavorato con Delrio. Ora si occuperà della riforma delle Province e della macchina amministrativa regionale: due temi che lo stesso Delirio ha sollecitato nella sua visita a Palazzo d'Orleans di dieci giorni fa.
La nuova giunta ieri sera ha ricevuto il timbro dell'ufficialità e stamani a mezzogiorno verrà presentata alla stampa a Palazzo d'Orleans. Ma la prima uscita pubblica è prevista comunque oggi. Crocetta arriverà all'Ars nel giorno in cui è stata fissata la votazione per eleggere il vice presidente, ruolo lasciato libero da Salvo Poglise di Forza Italia dopo l'elezione a Bruxelles.
E una poltrona a cui puntano in tanti, soprattutto nell'opposizione: Santi Formica (Lista Musumeci), Nino D'Asero (Ncd) e Roberto Di Mauro (Mpa) sono i nomi sul tappeto. Crocetta nei giorni scorsi sembrava orientato a sostenere un nome dell'opposizione e lo stesso aveva anticipato Antonello Cracolici del Pd. «Ma il patto istituzionale - ha detto ieri il presidente - ha senso solo se l'opposizione è in grado di esprimere una candidatura unitaria». Forza Italia proverà a mediare chiedendo a tutti e tre gli attuali candidati di fare un passo indietro per individuare un nuovo nome condiviso da tutto il centrodestra e potrebbe essere proprio un candidato dell'area Alfano.
Se la mediazione non riuscirà, potrebbe scattare un rinvio o andare in scena una prima votazione in grado di fotografare le reali forze in campo in questa nuova fase. Perchè la maggioranza lancerà un proprio candidato. E nel Pd non è tramontata 1' ipotesi di conquistare la vicepresidenza dell'Ars.
Resta da verificare anche la tenuta di Articolo 4. Ieri si sono amplificate le voci di un dissenso dell'area che fa capo a Luca Sammartino, critica per il fatto che sia arrivato un solo assessore (in quota Leanza). E all'Ars c'è chi ipotizza la scissione del gruppo: i fedelissimo di Sammartino da un lato e quelli di Leanza dall'altro.

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