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Rassegna stampa del 26 novembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCIA Stanziati 4.300 euro, selezionate ditte specializzate nella bonificaPunteruolo rosso, fondi per salvare le palme del Giardino botanico»La delibera:«Lavori per scongiurare l'abbattimento delle piante colpite dagli insetti e al loro corretto smaltimento»L'ex Provincia fa i conti col "punteruolo rosso" Stanziata la somma di 4.300 euro per abbattere le palme che sono state colpite dal coleottero che oltre a determinare la morte delle piante ne pregiudica la stabilità, creando possibili danni a cose o persone come purtroppo si è verificato ultimamente a Catania, dove una donna è morta mentre era seduta sulla panchina all'interno di una villa comunale, il provvedimento è una delle ultime delibere del commissario Benito Infurnari. La Provincia ha all' interno dei suoi giardini palme colpite da punteruolo rosso e quindi, per evitare e scongiurare possibili danni è stato ritenuto doveroso quanto urgente provvedere all'abbattimento delle piante colpite e al loro conseguente quanto importante e corretto smaltimento. "Da un recente monitoraggio — si legge nella delibera dell'impegno di spesa che porta la firma del responsabile del procedimento Giovanni Alessi - si è verificato che all'interno del Giardino Botanico risultano colpite inesorabilmente dal punteruolo 14 palme mentre una palma pericolosa si trova all'interno del giardino dell'ufficio del personale di via Esseneto. 1120 ottobre scorso, il direttore del settore Risorse Umane ha segnalato con e-mail 11 pericolo derivante dalla palma situata all'interno del giardino dell'ufficio di via Demetra. Quindi, secondo il regolamento per l'acquisizione in economia di laxori, di beni e servizi approvato dal Consiglio provinciale è possibile ricorrere al cottimo fiduciario mediante gara informale per l'acquisizione di beni e servizi in economia. Ma è opportuno pubblicare un avviso pubblico, consentendo la partecipazione a tutte le eventuali ditte interessate, oltre a quelle invitate, che ne verranno a conoscenza mediante pubblicazione sul sito dell'ente di un apposito avviso. L'ufficio ha proceduto ad effettuare una indagine di mercato contattando ditte specializzate nel settore acquisendo i relativi preventivi e risulta che l'importo a base d'asta può essere determinato in 3.500 euro oltre iva. E' stato deciso di interpellare 5 ditte. (PAPI)
CANICATTI'RIFIUTI Con la firma della convenzione prende il via la nuova forma di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dopo la scomparsa dei vecchi Ato
E' stata apposta ufficialmente ieri mattina nel corso di un incontro presso il comune di Canicattì la firma sulla convenzione costitutiva dell'Ambito di Raccolta Ottimale denominato "Canicattì - Camastra". A suggellare la definizione dell'accordo, già determinato in forma ufficiosa da diversi mesi, sono stati i sindaci dei due comuni, Vincenzo Corbo ed Angelo Cascià. Con la firma della convenzione prende il via ufficialmente la nuova forma di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dopo la scomparsa dei vecchi Ato rifiuti, avvenuta a fine settembre. L'ARO, che si inserisce all'interno del nuovo Ambito Territoriale Ottimale 4 Agrigento provincia Est, consentirà il coordinamento, l'attuazione e lo svolgimento associato dei compiti e delle attività connesse all'organizzazione ed all'affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solido urbani e di tutti i servizi annessi. La durata della convenzione è di dieci anni. La convenzione prevede la costituzione dell'Assemblea dell'ARO che è composta dagli stessi sindaci dei comuni di Canicattì e Camastra al quale saranno demandate le attività di indirizzo e programmazione del servizio. All'interno dell'assemblea, nel corso della prima sua convocazione, dovrà essere scelto il presidente ed il comune del sindaco eletto diventerà capofila e sede dell'assemblea dell'ambito. Passaggi questi che vedranno il comune di Canicattì chiaramente in una posizione di preminenza rispetto a Camastra con l'ente guidato Vincenzo Corbo che sarà chiamato a svolgere il ruolo di capofila dell' ARO. In qualità di comune capofila Canicattì dovrà istituire nel proprio bilancio un centro di costo distinto denominato "ARO Canicattì - Camastra " su cui saranno contabilizzate le relative poste in entrata ed in uscita relative alla gestione associata delle funzioni. E sempre a Canicattì dovrà essere istituito 1'" Ufficio Comune di ARO",la struttura preposta allo svolgimento degli adempimenti tecnico - amministrativi - strumentali all'affidamento del servizio ed alla raccolta dei dati ed al monitoraggio dell'espletamento e del livello di qualità dello stesso. «Abbiamo siglato il passaggio che da il via libera al nuovo ARO - ha dichiarato il sindaco Vincenzo Corbo - dopo l'approvazione da parte della Regione del nostro Piano di interventi". Nell'arco di pochi giorni costituiremo l'Ufficio Comune e dopodiché avvieremo le procedure per la pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti urbani che al momento viene garantito, dopo il nostro disimpegno nei confronti della Dedalo Ambiente dalla società Sap - Iseda.(GI.Mo)
LA SICILIA
CALTABELLOTTAAlbergo diffuso avviato censimentoCALTABELLOTIA. Il Consiglio del comune di Caltabellotta ha approvato la normativa per il riconoscimento dell'albergo diffuso. Con tale definizione, si intende una struttura ricettiva turistica, composta da almeno sette unità abitative, dislocate in uno o più stabili, ubicati possibilmente nel centro storico interessato da edifici e tessuto edilizio di interesse storico ed architettonico. "La formula dell'albergo diffuso - afferma il sindaco Paolo Segreto (nella foto) - nasce per offrire un'esperienza di soggiorno all'interno della nostra comunità, a cui il turismo può fornire lo stimolo per la nascita e lo sviluppo di nuovi servizi e la opportunità di crescita attraverso la valorizzazione dei prodotti del territorio, dell'ambiente e della cultura dei luoghi".L'amministrazione comunale intende verificare l'effettiva disponibilità, in particolare nel centro storico di Caltabellotta, di alloggi disabitati e convertibili in strutture ricettive. L'idea di mettere in piedi un paese albergo è legata all'esigenza di ovviare alla carenza di strutture ricettive della cittadina e nel contempo di valorizzare il centro storico, particolarmente suggestivo, favorendo e promuovendo la crescita della realtà cittadina, meta di turisti e visitatori E' necessario il concorso e la partecipazione attiva di tutti i cittadini proprietari delle unità immobiliari ubicate nelle zone che saranno successivamente indicate.ENZO MINIO
GESTIONE DEI RIFIUTIL'Aro non c'è la competenza è della Srr 4Il Consiglio comunale di Agrigento si occupa servizio di igiene ambientale da circa un anno e, tra un rinvio, un ritardo e qualche assenza di "peso" rischia di essere commissariato".Infatti se fino a ieri mattina si è tenuta una nuova, e infruttuosa, riunione di aula "Sollano" per decidere della futura forma di gestione (in house, con partecipata mista pubblico- privata o on affidamento a terzi), un piano di gestione esiste anche per la nostra città e sta seguendo un suo percorso di approvazione a livello regionale.E' quello redatto dalla Srr 4 Agrigento Est", la quale ha competenza sui capoluogo nonostante da circa un anno si continua a ripetere che la città dei Temoli ha costituito una propria Aro che però, attualmente, non è mai stata costituita.Era il 9luglio del 2013 quando la Giunta comunale approvò un atto d'indirizzo con il quale si disponeva al dirigente del settore VI Verde pubblico ed ecologia" di "predisporre gli atti per la costituzione dell'Aro, in forma singola individuando nel territorio comunale di Agrigento il bacino da costituirsi".Da quel momento si iniziò a ragionare come se l'Ambito di raccolta ottimale fosse una realtà incontrovertibile e si iniziò a lavorare attraverso sedute di Consiglio comunale e tavoli tecnici alla forma digestione che questa nuova entità avrebbe dovuto applicare. Carte su carte, giorni su giorni e, anche, euro su euro, perché al netto dei gettoni di presenza spesi il Comune ha anche affidato attraverso bando per la modica cifra di 20 mila euro la redazione di uno studio (aggiudicato dalla "Ingegneria ambientale" di Palermo) per verificare la miglior forma digestione del servizio. E invece?"Ad oggi spiega il commissario regionale Massimo Gulino -. a parte l'atto d'indirizzo dell'ex amministrazione comunale non vi è alcun atto formale di costituzione di una Aro da parte del Comune. Il piano riguardante la gestione del servizio della Srr "Agrigento Est" all'interno del quale si trova anche il Comune di Agrigento, non essendosi appunto costituito come ambito autonomo, è stato consegnato all'Assessorato regionale Acqua e Rifiuti nel mese di agosto e attende adesso l'approvazione. Il termine era individuato nel 15 novembre scorso". Quindi, volendo essere meno "politicaly correct" e volendo fare una previsione di massima, ad oggi potrebbe accadere che mentre il Consiglio Comunale discute e si scontra sulla forma di gestione in lunghe sedute tecniche (invocando, come accaduto ieri e in altri casi, la presenza di tecnici che spieghino compiutamente cosa prevede ogni singola forma di servizio), la Regione, prima o poi, deciderà, su una proposta che sarà quindi "calata" direttamente sulla realtà agrigentina.Nessuno, però, sembra saperlo a parte i tecnici. Questo perché, come precisato il 23 maggio del 2013 in una lettera dall'Assessorato, per ritenere costituito un Aro è necessario che oltre alla perimetrazione dell'area interessata (quanto fatto a luglio dalla Giunta) sì provveda alla redazione del piano d'intervento, alla sottoscrizione delle convenzioni e poi all'avvio di procedure di affidamento. Passaggi, questi, che non sono mai emersi con chiarezza fino ad ora, e che danno quindi al Consiglio comunale, poco tempo e recuperare rispetto alla Regione per "superare" l'iter per le Srr.E intanto finiscono i fondi. Da ieri le sedute di aula "Sollano" sono divenute "mattutine" perché, così come erano stati spesi tutti i fondi dei gettoni di presenza dei consiglieri, sono adesso terminate le risorse necessarie a pagare lo straordinario serale del personale dell'ufficio di Presidenza. Tutto potrà essere risolto con il bilancio di previsione 2014, il quale però tarda ad arrivare per difficoltà riguardo il rispetto del patto di stabilità.G. SCHICCHI
CAMERA Riscritto in commissione Bilancio l'emendamento alla Legge di stabilità: superato il «no» del Ragioniere generaleSicilia, verso la proroga dei 20mila precariCrocetta: tavolo tecnico al Mef su Bilancio e mancate entrate
PALERMO. È stato riscritto l'emendamento al disegno di legge di Stabilità nazionale, sulla proroga dei contratti dei circa 20 mila precari degli enti locali e delle Asp. Nei giorni scorsi era stato l'on. Angelo Capodicasa (Pd) a lanciare l'allarme sul rischio che l'emendamento di proroga venisse bocciato. ((C'era il parere negativo della Ragioneria generale - ha detto il segretario regionale del Pd, Fausto Ra- citi - ma alla fine, dopo veementi proteste, abbiamo ottenuto il via libera e nel corso dei lavori della commissione Bilancio dovrebbe essere approvato».A seguire la vicenda, a Roma, ieri c'era anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che insieme con l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, ha avuto una serie di incontri con i tecnici del ministero delle Finanze. «E stata decisa la costituzione di un tavolo tecnico - ha sottolineato Crocetta - che si metterà al lavoro immediatamente. Abbiamo posto il problema delle mancate entrate, conie quella dell'Irpef che le attività industriali e commerciali che non hanno sede legale in Sicilia, versano altrove, E questo non può continuare».li presidente Crocetta, inoltre, ha messo sul tappeto le numerose competenze che la Regione svolge per conto dello Stato, ma non ricevendo le necessarie risorse economiche. «Il nostro Statuto speciale - ha aggiunto Crocetta - non può essere attuato a metà. Non attuando gli articoli 36 e 37 siamo condannati a morte».Senza un accordo con il ministero dell'Economia, non può essere definito il Documento economico finanziario (Def) né il disegno di legge di stabilità. Gli uffici della Ragioneria generale nel frattempo hanno chiesto a tutti i dipartimenti di tagliare gli sprechi e di indicare con certezza il fabbisogno economico per le attività ritenute indispensabili. Perché, come ha detto Baccei, nel caso di ricorso all'esercizio provvisorio - che sembra inevitabile - le spese in dodicesimi dovranno rispettare le poste iscritte nel bilancio di previsione, evitando di trasferire risorse da un capitolo all'altro. Quindi, una gestione molto rigorosa delle poche risorse disponibili. Anche perché c'è il problema dei residui attivi non più esigibili, circa 4 miliardi di euro, SU CU la Corte dei conti ha da tempo puntato i riflettori. L'abolizione del Commissario dello Stato e, dunque, dell'esame preventivo delle leggi dell'Ars, non significa che si possa fare ciò che si vuole.Intanto, dopo la pubblicazione della legge sulla Gurs, non sono stati ancora nominati i nuovi commissari straordinari delle Province.Slitta, invece, il dibattito all'Ars sulle trivelle, perché Crocetta oggi, a Roma, firmerà al ministero dell'Interno il protocollo per l'attuazione della legge regionale sui testimoni di giustizia.
Il "pasticcio" di Crocetta impiegati senza stipendiCaltanissetta, domani niente buste paga per i dipendentiCALTANISSETTA. L'ex Provincia Regionale di Caltanissetta ha i soldi ma non può effettuare alcun pagamento; non può pagare neppure gli stipendi ai propri dipendenti che non potranno riscuotere domani che è giorno 27 quando di solito gli stipendi sono pagati. E tutto perché non c'è il legale rappresentante dell'Ente che può firmare la trasmissione dei mandati alla banca per effettuare i pagamenti.All'ex Provincia c'è il commissario Vincenzo Raitano nominato dalla Regione, ma non è il legale rappresentante dell'Ente; è commissario ad acta e può firmare gli atti soltanto su apposita autorizzazione che di volta in volta l'assessore regionale alle autonomie locali Marcella Castronovo gli dà. Ma il commissario opera a Palermo e l'assessore è fuori Palermo. La richiesta dell'autorizzazione non può essere effettuata perché manca a chi farla e non può essere data perché l'assessore è fuori sede. Con la conseguenza che domani i circa 400 dipendenti dell'Ex Provincia non avranno pagato lo stipendio e non potranno essere effettuati altri pagamenti urgenti per servizi indispensabili anche se i soldi ci sono.Per quello che succede i sindacati della Cgil, Cisl e Uil puntano il dito contro la Regione che —hanno detto — ha determinato una simile situazione che hanno definito assurda e scandalosa. Parlano di "meccanismo infernale" innescato dalla Regione che crea confusione e problemi.i soldi che l'ex Provincia ha sono i 2 milioni 300.000 assegnati proprio dalla Regione con le accise e ripetutamente chiesti e sollecitati anche per evitare il dissesto dell'Ente privo di ogni altra entrata. Ma i mandati di pagamento restano nei cassetti degli uffici della ragioneria dove rimarranno sino a quando non ci sarà chi legalmente potrà mandarli in banca."Ma che commissario è quello nominato dalla Regione?" chiedono i sindacati che aggiungono: "Che poteri ha? Che ci sta a fare ali'ex Provincia se non può firmare niente se prima non è autorizzato? «. E ancora: «Siamo vittime della mala-burocrazia e della disorganizzazione della Regione».Intanto domani i dipendenti non riceveranno lo stipendio e i servizi essenziali che l'ex Provincia assicura rischiano di essere sospesi.

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