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Rassegna stampa del 10 dicembre 2014

GIORNALE DI SICILIA
Ex ProvinciaSi è insediato il commissario DiLibertoSi è insediata ieri, a guidare ilLibero Consorzio Comunale di Agrigento, la dr.ssa Alessandra DiLiberto, nominata dal Presidente della Regione Sicilia On. RosarioCrocetta su proposta dell'Assessore Regionale alle Autonomie Localie Funzione Pubblica dr.ssa Marcella Castronovo. Il suo incarico dicommissario straordinario - si legge in una nota - avrà durata finoall'insediamento degli organi elettivi del Libero ConsorzioComunale e comunque non oltre 18 aprile 2015. La dr.ssa Alessandra DiLiberto, laureata in giurisprudenza con specializzazione post laureain diritto delle regioni e degli enti locali, è Dirigente Regionaledal 1993. Attualmente è responsabile del servizio II dellasegreteria generale della Presidenza della Regione. Ricoprival'incarico di capo di Gabinetto dell'assessore per l'Energia edi Servizi di Pubblica Utilità. Ha svolto in passato, anche, lafunzione di commissario straordinario in diverse istituzioni dellaRegione.

Ex ProvinciaCammarata, pulite le piazzole disostaCon gli interventi sulla SP n.24Cammarata S. Stefano di Quisquina il Gruppo Tutela Ambientale delSettore Ambiente e Territorio ha completato la pulizia e manutenzionedelle aree dì sosta realizzate dalla Provincia Regionale, oggiLibero Consorzio Comunale, su alcune strade provinciali, I lavorihanno riguardato tutte le piazzole sulla SP n. 36 Bivio Verdura - S.Anna, SP n. 16 Grotte -Scintilia, SP n. 20 Casteltermini -S Biagioe, appunto, SP n. 24, con interventi di pulizia delle cunette,scerbatura e fresatura delle aiuole, potatura di alberi e siepi emanutenzione o sostituzione degli steccati. Tutti gli interventi - silegge in una nota - sono stati eseguiti dagli operai dell'impresaaggiudicataria dell'appalto (la "Vivai del Sole di Zizzo Giulia"dì Marsala) seguendo il capitolato del contratto aperto, ecoordinate dal Gruppo Tutela Ambientale del Settore Ambiente,composto dal direttore dei Lavori Vincenzo Dainotto, dal funzionarioresponsabile Giovanni Bellavia, dal responsabile del procedimentoElio Chibbaro e dal geometra Ferdinando Parello.

OGGI NUOVA PROTESTA Proroga arischio per 20 mila. Il caso dei Comuni in dissesto
Precari degli enti locali, isindacati alla giunta: fate pressi ng su Roma
I ventimila precari degli enti localisiciliani ripiombano nel caos e all'Assemblea Regionale scatta lacorsa contro il tempo per prorogare i loro contratti in scadenza al31 dicembre. Ieri a Palazzo dei Normanni si è svolto un mega verticecon i componenti di tre commissioni, Affari istituzionali, Bilancio eLavoro per affrontare l'ormai tradizionale emergenza di fine anno.Una giungla di norme nazionali e regionali ha infatti messo a rischiola proroga di migliaia di contratti. L'ultimo ostacolo riguarda i 2mila dipendenti dei Comuni in dissesto finanziario o in predissesto,cioè che hanno gravi problemi finanziari. Nell'Isola sono unasessantina i Comuni interessati, da Catania ad Augusta, Bagheria,Milazzo e Cefalù. «Serve una circolare esplicativa del governonazionale - dice il deputato del Pd, Filippo Panarello - per chiarireche tutti i precari hanno diritto alla proroga». C'è poi dachiarire l'aspetto economico dell'erogazione dei contributi perpagare i contrattisti. In settimana è previsto un incontro tral'associazione dei Comuni e il governo regionale per siglareun'intesa sui criteri. Ma per renderla operativa serve una leggeregionale: «Ora spetta alla Regione intervenire» chiosa LeolucaOrlando, a capo dell'Anci. I deputati però si spingono oltre etornano a parlare i stabilizzazione. Per Manda Maggio del Pd «nondobbiamo accontentarci della solita proroga di un anno». E il vicepresidente vicario dell'Ars, Antonio Venturino, autore di due ddlper la stabilizzazione, aggiunge che «è giunto il momento di usciredalla logica dell'emergenza con le consuete proroghe dell'ultimaora, negli ultimi giorni dell'anno», Secondo Matteo Cocchiara acapo dell' Asael "serve un percorso "strutturale" checolleghi il finanziamento per utilizzare questo personale con ilFondo delle Autonomie e non con un Fondo d'equilibrio senzacopertura".
L'incontro non ha però convinto laFunzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. i sindacati hanno denunciato«la totale assenza del governo regionale, che scarica sui dirigentidella Regione la responsabilità di dare risposte che stanno in capoalle sue scelte politiche» e oggi manifesteranno davanti a Palazzod'Orleans. Peri confederali «occorre intervenire subito sullanorma regionale di finanziamento degli enti rivedendo il meccanismodegli squilibri di bilancio che non garantisce i Comuni sul pianofinanziario ed aprire un confronto conio Stato». Critica anche laposizione di Massimo Bontempo, Giuseppe Gardenia e Giuseppe SergioLeggio alla guida dei Movimento dei giovane lavoratori. «Ormai siamoal paradosso - dicono - anche se un Comune non ha problemi economicied è virtuoso, finisce con l'essere penalizzato nei trasferimenti.Non è possibile comunque che il governo continui a tirarsi fuori daldibattito». RI. VE.

LA SICILIA

Libero consorzio: si è insediataieri mattina il nuovo commissario Alessandra Di Liberto
Si è insediata ieri mattina alla guidadel Libero consorzio comunale di Agrigento, il nuovo commissariostraordinario nominato dalla Regione, Alessandra Di Liberto. Il suoincarico, si legge nel decreto, avrà durata fino all'insediamentodegli organi elettivi dell'ex Provincia, indicando come data di«scadenza» massima il prossimo 8 aprile 2015. Di Liberto, laureatain giurisprudenza con specializzazione post laurea in diritto delleregioni e degli enti locali, è dirigente regionale dal 1993 ed èattualmente responsabile del servizio II della Segreteria generaledella Presidenza della Regione Siciliana e di recente ha ricopertoanche l'incarico di capo di Gabinetto dell'Assessore, per
l'Energia ed i Servizi di PubblicaUtilità e dì commissario del Teatro Massimo di Palermo. Risolta lapartita dei commissari — che, come noto, sono stati nominati indiversi comuni e Liberi consorzi dell'isola — bisognerà capirequale sarà concretamente il destino delle ex Province. Se i Consorzisono stati formalmente creati nei marzo scorso, rispetto alla faseapplicativa della legge i dubbi sono ancora troppi, Intanto enti comequello agrigentino iniziano a scontare i primi problemi di naturaeconomica dovuti al netto taglio dei trasferimenti nazionali eregionali, per non parlare della complicata questione riguardante ilpersonale precario. G.S.

Regione, in vista 2 mesi di bilancioprovvisorio
Oggi vertice di maggioranza. Restail nodo dei precari degli enti locali
Durante il suo primo incontro - efinora unico - coni giornalisti, l'assessore all'Economia,Alessandro Baccei, lo aveva anticipato: «Presenterò il Def(Documento economico finanziano) e il bilancio di previsione, il 15dicembre». Argomenti che saranno affrontati durante il vertice dimaggioranza convocato, alle 15, dal presidente della Regione, RosarioCrocetta; vertice che dovrebbe mettere a punto anche un ordine delgiorno sulle trivelle da sottoporre all'approvazione dell'Ars.Secondo indiscrezioni, Baccei proporrà il varo di un disegno dilegge per il ricorso all'esercizio provvisorio della durata di duemesi, cioè gennaio e febbraio. Oggi, in commissione Bilancio sitornerà a discutere il disegno di legge per la stipula di un mutuodi due miliardi di euro per pagare i debiti della sanità.L'assessore all'Economia dovrà rispondere alle domande delleopposizioni sul deficit e spiegare se con il prestito trentennaledello Stato si chiude definitivamente la partita, oppure se occorreràcontrarre ulteriori debiti per pagare i crediti vantati daifornitori.
La fine dell'anno si avvicina a passida gigante. Entro il 31 dicembre si deve procedere alla proroga deicirca 20 mila precari degli enti locali e delle aziende sanitarie. Manon sarà semplice, anche se già la Camera dei deputati ha approvatol'emendamento che proroga ancora di un anno i contratti perconsentire di avviare le stabilizzazioni, non c'è ancora alcunacertezza. Non a caso, ieri, per affrontare la spinosa questione c'èstata la riunione congiunta delle commissioni Affari istituzionali,Lavoro e Bilancio dell'Ars e dell'Anci Sicilia, rappresentata daLeoluca Orlando, per trovare uno sbocco per l'annosa questione.Peraltro, rispetto alla proroga ottenuta lo scorso anno, non sonostate attivate le necessarie procedure, come la ricognizione dellepiante organiche degli enti locali. Ma secondo la Corte dei conti, lestabilizzazioni potranno effettuarle solo i comuni che le hannopreviste nei bilanci triennali e che non siano in predissesto odissesto finanziario.
Una interpretazione restrittiva,secondo Filippo Panarello (Pd), rispetto alla circolare del ministerodella Funzione pubblica dello scorso anno che consentiva anche aicomuni in predissesto di procedere alle stabilizzazioni. Dunque, sarànecessario chiedere al ministero della Funzione pubblica se valeancora quanto concesso nel 2013. Venerdì prossimo, inoltre, dovrebbeessere sottoscritta l'intesa tra l'assessorato alle Autonomielocali e l'Anci Sicilia per impegnare le risorse necessarie, circa300 milioni di euro, ed evitare intoppi all'Ars. Per il vicepresidente vicario dell'Arso, Antonio Venturino, è di fondamentaleimportanza la costituzione di un «Fondo straordinario per compensaregli squilibri di bilancio degli enti, previsto dalla norma, con uncontributo ordinario da assegnare agli enti stessi per avviareseriamente la stabilizzazione dei lavoratori precari. Ancora oggiparliamo di proroghe, ma è il momento di cambiare le norme in modoradicale e definitivo. Tra l'altro, come ricorda lo stessoVenturino, la recente sentenza della Corte di «giustizia europea,impone assunzione a tempo indeterminato per chi è precario, senzasoluzioni di continuità, da decenni. «Non è più percorribile lastrada delle proroghe dei contratti — sostiene Mariella Maggio —che si susseguono ormai da decenni e si deve cambiare strategia,rivedendo impegno del governo regionale e l'azione degli entistabilizzatori, per giungere alla fuoriuscita dai precariato». Peril presidente di Miri Sicilia, Leoluca Orlando: "Dopo la normainserita nella legge di stabilità 2015 approvata dalla Camera deideputati che si attende venga confermata dal Senato, adesso spettaalla Regione approvare entro il 31 dicembre le norme regionaliindispensabili per la proroga dei rapporti. I presidenti dellecommissioni dell'Ars hanno affermato l'impegno a procedere suquanto necessario, per affrontare organicamente i problemicomplessivi".

A Palermo, Catania e Caltanissetta600 lavoratori a rischio
Rischiano di restare senza lavoro 600addetti delle società Palermo Energia, Caltanissetta Servire ePubblisevizi spa di Catania perché a fine anno scadono leconvenzioni con le ex provincie di Palermo, Catania e Caltanissetta.Lo rende noto la Cisl, che chiede al governo regionale e ai neocommissari straordinari di rinnovare le convenzioni con le tresocietà in house che si occupano di attività di verifiche diimpianti termici e fotovoltaici, manutenzione e custodia anche nellescuole nel nisseno, nel palermitano e nel catanese. "Serve unacorretta programmazione per evitare che a riforma delle province creilavoratori di serie A e lavoratori di serie B - dice il segretarioregionale della Fisascat Cisl Mimma Celebrò - Non si tratta dipersonale precario ma di lavoratori con contratti a tempoindeterminato e di aziende con bilanci in attivo, Il tempo stringechiediamo a ciascuno di fare la propria parte: ai commissari diprorogare la convenzioni e al governo di appostare in bilancio lesomme necessarie ad assicurare la continuità dei servizi e diconvocare un incontro con le parti sociali sulle partecipate percapire quali sono stati gli esiti delle attività di monitoraggioavviate dalla Regione".

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