GIORNALE DI SICILIA
SCUOLE SUPERIORI
Inaugurato ieri mattina l'Ipia
Fermi
Il nuovo Ipia Its Enrico Fermi si e
presentato nei nuovi locali della zona industriale compresa tra i
comuni di Agrigento Aragona e Favara L'occasione e stata I
inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico effettuata con la
celebrazione di una s. Messa officiata dall'arcivescovo Montenegro
alla presenza delle massime autorità civili e militari La dirigente
scolastica Elisa Casalicchio ha fatto da padrona di casa collaborata
dai corpo docente e dagli stessi ragazzi e ragazze impeccabili nei
loro vestiti grigi che accompagnavano le autorità all'interno
della scuola Un nutrito coro di studenti del Fermi guidati dal prof
Carmelo Farruggia ha animata la celebrazione eucaristica nel corso
della quale I Arcivescovo ha avuto parole di elogio e di
incoraggiamento sia per i ragazzi a continuare sulla strada
dell'impegno e della solidarietà sia rivolto al corpo docente peri
impegno e la professionalità nel continuo e non facile lavoro di
professore (VA)
NODI DELLA SICILIA
MINIROTAZIONE DI DIRIGENTL
SAMMARTANO NUOVO RAGIONIERE GENERALE. GELARDI SOSTITUISCE RAIS AL
TURISMO
Bilancio, altro rinvio: è scontro
fra giunta e Ars
Il governo non vara i documenti
contabili. Crocetta: ne parleremo oggi. Ardizzone: atteggiamento
dell'esecutivo disarmante.
Il bilancio non c'è ancora. E
neppure il disegno di legge che approva almeno l'esercizio
provvisorio e mette al riparo la spesa della Regione per i primi tre
mesi dell'anno. La giunta rinvia ancora il varo di tutti i
documenti contabili e tiene così in un limbo il Parlamento. Al punto
da far perdere al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, la
tradizionale diplomazia: «L'atteggiamento del governo è
disarmante. In sessant'anni non era mai successo che la manovra
tardasse così tanto e che non venisse rispettata nessuna delle
scadenze previste. Diffido formalmente il governo a depositare gli
atti».
Il varo del bilancio era previsto per
ieri. L'assessore Alessandro Baccei ci aveva lavorato fino alle
ultime ore della mattina, Ma la situazione, malgrado l'assessore
venuto da Roma non voglia ancora illustrarla pubblicamente, è da
allarme rosso: il bozzone di bilancio prevederà riduzioni di spesa
che oscillano dal miliardo e mezzo ai due miliardi e mezzo. Tagli
sono stati già pianificati a tutti i capitoli che finanziano gli
stipendi dei precari e dei dipendenti regionali (almeno della parte
definita accessoria), le pensioni, i forestali e lo stesso
Parlamento. Eppure i conti ancora non tornano. E così la giunta ha
dovuto ancora un giorno di tempo. Se ne riparlerà oggi pomeriggio,
ha assicurato Crocetta. Ma le rassicurazioni non hanno placato le
polemiche. Ardizzone ha fatto presente che «non si può mettere in
difficoltà l'Ars e la Sicilia non avendo idea, perché di questo
si tratta, di quello che deve essere il percorso finanziario e
l'opera di risanamento che deve fare la Regione. In questa
situazione non è possibile portare in aula neppure la legge che
autorizza li mutuo da due miliardi, malgrado la commissione Bilancio
l'abbia già approvata». Il governo ieri non si è presentato alla
conferenza dei capigruppo che doveva pianificare i lavori
parlamentari e ad Ardizzone non è rimasto altro che fissare per
lunedì 29 e martedì 30 l'eventuale approvazione dell'esercizio
provvisorio. Ultima chance per varare anche la tradizionale leggina
di proroga dei contratti ai precari. Ma tutto ciò è possibile a
patto che oggi la giunta vari almeno la bozza di bilancio, il
Documento di economia e finanza (l'ex Dpef) p l'esercizio
provvisorio. E anche l'opposizione alza la voce: «Per colpa di un
governo completamente assente - ha detto il capogruppo del Nuovo
Centrodestra, Francesco Cascio - il Parlamento è fermo da maggio». La giunta ieri si è così limitata a
una mini rotazione di alti burocrati. Salvatore Sammartano lascia la
direzione dell'assessorato alla Sanità e va a ricoprire il
delicatissimo incarico di ragioniere generale della Regione.
Sammartano si siede su una poltrona che scotta e che in meno di un
mese ha già vi- stola successione di Mario Pisciotta con Giovanni
Bologna, che torna adesso alle Finanze. L'altra nomina è quella di Sergio
Gelardi che assume ad interim l'incarico di dirigente
dell'assessorato al Turismo, dove prende il posto di Alessandro
Rais. Boatos da Palazzo d'Orleans attribuiscono la sostituzione di
Rais al ritardo nell'investimento dei fondi europei. A Rais la
giunta ha assegnato la guida di un ufficio speciale che prende il
posto della vecchia CineSicilia: «Avrà l'obiettivo - ha detto
Crocetta - di valorizzare il cinema in Sicilia e predisporre una
specifica legge che rilanci il settore". E' stata inoltre deliberata la
costituzione di parte civile sul procedimento relativo alla discarica
di Mazzarrà San'Andrea. Impianto per cui lunedì Crocetta ha avuto
un lungo incontro in Procura: c'è da pianificare la messa in
sicurezza del sito, la successiva bonifica la suddivisione ad altri
impianti dei rifiuti che si prevedeva di smaltire nella struttura
Messinese.
COMUNE. Il segretario generale
dell'Ente, Liotta, si è impegnato ad intercedere con la
cooperativa per far riprendere il servizio già a partire da questa
mattina Soldi finiti, 30 bambini disabili restano a casa
Franco Gangemi, genitore di una
ragazzina lasciata senza assistenza, è stato ascoltato dal prefetto
Nicola Diomede
Accompagnano i propri figli a scuola
come tutti i giorni, ma una volta dentro, qualcuno li informa che il
servizio di assistenza igienico sanitaria gestita da una cooperativa
con fondi del Comune, è stata sospesa. Così, all'improvviso.
Senza alcuna comunicazione preventiva, come sei genitori e i loro
bambini disabili fossero meno che oggetti. È successo ieri mattina
ad Agrigento dove al suono della campanella di ingresso, i genitori
di una trentina di bambini, sono rimasti di sasso apprendendo, sul
posto, quello che stava accadendo. «Ci è stato detto - spiega
Franco Gangemi, il papà di una delle alunne - che la cooperativa
aveva sospeso il servizio di assistenza ai nostri figli perchè il
Comune aveva finito i soldi per pagani. Soldi che però si trovano
subito quando si tratta di finanziare associazioni pseudo culturali,
a colpi di 30 mila euro a volta per fare cosa non si capisce bene.
Cangemi, non ci sta e dopo aver lasciato la figlia a casa, ha
comprato un metro e mezzo di catene e un catenaccio e si è
incatenato dinanzi la prefettura, luogo sempre più spesso meta di
persone che vogliono denunciare ingiustizie e soprusi. Con tanto di
cartello al collo, Cangemi ha voluto manifestare la propria rabbia,
La protesta non è passata inosservata al prefetto Nicola Diomede
che, come poche altre volte nella storia della prefettura
agrigentina, non si trincera dietro carte bollate e burocrazia maya
subito al sodo. Diomede è sceso dal Palazzo e ha parlato con un
padre incatenato per disperazione. Lo ha ascoltato, ha capito quanto
assurda fosse la situazione. Ha preso il telefonino ed ha contattato
il segretario generale del Comune Liotta spiegandogli che era il
caso, non solo di ricevere Cangemi alle 12.30 ma anche di trovare una
soluzione entro le 18. Accanto a Cangemi si erano intanto raccolti
alcuni amici sindacalisti dell'uomo, Piero Mangione, Caterina
Santamaria, Aldo Mucci e Giovanni Manganella. Poi l'incontro con
Dotta al Municipio dove sono state date ampie rassicurazioni che,
nelle more di reperire le somme necessarie, oggi sarebbe ripartito il
servizio di assistenza ai bambini disabili. «I nostri figli - continua Gangemi -
hanno bisogno vitale di questa assistenza mentre sono a scuola. Hanno
bisogno di essere seguiti, di essere accompagnati in bagno, di essere
aiutati a mangiare e bere o soltanto a muoversi. Non auguriamo a
nessuno di subire questo genere di ingiustizie ma quando in un
bilancio comunale vengono privilegiati finanziamenti ad associazioni
che non producono nulla se non inchieste giudiziarie. Il Comune ha
sospeso il servizio con un atto di crudeltà verso i più deboli
impedendogli di andare a scuola negando loro, di fatto, il diritto
allo studio. Esiste una profonda solitudine per le famiglie di
bambini disabili. Non ci sono servizi in questa città, non ci sono
iniziative, non c'è niente per chi ha disabilità fisiche. Il
nostro augurio - conclude - è che l'impegno preso dal Comune
grazie all'interessamento del prefetto Diomede che si è mosso
immediatamente per fare da tramite, possa essere seguito dai fatti».
Viene da pensare che una città che dimentica i suoi figli disabili è
giusto che stia all'ultimo posto della classifica delle città meno
vivibili d'Italia.
LA SICILIA
CON UN PENSIERO A QUELLA VECCHIA
Nuova sede Ipia Fermi
Ieri mattina cerimonia del taglio
del nastro
E' stata ufficialmente Inaugurata
ieri mattina la nuova sede dell'Ipia Fermi di Agrigento nel "Centro
di addestramento professionale", nell'area industriale "ex
Asi".
Una location moderna, con ampie aule,
laboratori attrezzati e con cinque dipartimenti, elettrico
- elettronico e meccatronica,
meccanico, chimica e biotecnologie, odontotecnico e servizi
socio-sanitari. La cerimonia si è aperta con il taglio del nastro
seguita dalle celebrazione della Santa Messa officiata dall'
arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, nella spaziosa
palestra dell'istituto. Una giornata di festa partecipata dagli
studenti, dal corpo docente ma anche dalle istituzioni del
territorio, non sono voluti mancare, tra gli alti i, il prefetto,
Nicola Diomede, Salvatore Parello, sindaco di Aragona, quello di
Favara, Rosario Manganella, Alessandra Diliberto, Commissario del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento (ex provincia Regionale di
Agrigento), Raffaele Zarbo, dirigente Ufficio scolastico provinciale
e rappresentanti delle forze dell'ordine i ragazzi dell'Ipia hanno nuovamente
una struttura scolastica dopo due annidi disagi. L'istituto è già
in funzione dall'inizio dell'anno scolastico e il dirigente Elisa
Casalicchio traccia un bilancio positivo: «Questa nuova sede — ha
commentato- ha un significato particolare per i ragazzi dell'i- pia
e per tutta la comunità dell'istituto perché quelli trascorsi
sono stati anni di disagi. Essere tutti insieme significa dare una
propria identità alla nostra scuola». Si temeva per i collegamenti
visto che l'area è dislocata e la scuola frequentata anche da
pendolari ma Casalicchio rassicura: « non ci sono grandi disagi per
i ragazzi. Le linee s sono attrezzate svolgendo un servizio
appositamente per il nostro istituto. Prendono i ragazzi dai paesi di
provenienza li portano a scuola e all'uscita li aspetta e li
riportano a casa, Noi disponiamo anche di un pullman di proprietà
della scuola e, ne! caso di uscite anticipate, possiamo trasportare i
ragazzi ai piazzale Rosselli e da li prendere le coincidenze. Per i
ragazzi di Agrigento città, un centinaio, c'è una linea che i
prende da piazzale Rosselli e li porta a scuola, lo stesso fa per il
ritorno. Non abbiamo avuto lamentele». Questi primi tre mesi sono stati
faticosi perché c'era da pensare al trasferimento di laboratori e
del materiale scolastico ma il peggio è passato e adesso si attende
soltanto l'allaccio del gas. 700 gli studenti che frequentano
l'istituto Fermi, 90 i docenti e 35 tra collaboratori e personale
Ata. il dirigente nell'ufficio scolastico provinciale, Raffaele
Zarbo, da un lato ha voluto esprimere gioia per la fine di
un'odissea, dall'altro il pensiero è andato alla vecchia sede
dell'istituto: «quella struttura- ha detto Zarbo- va restituita
alla città, non dobbiamo perdere di vista questo obiettivo. Ho
parlato con il nuovo commissario Di Liberto alla quale ho chiesto di
incontrarci di questo e di altro. E' un momento particolare perché
dobbiamo valutare i progetti davanti istituti rispetto ai nuovi
corsi, ai nuovi indirizzi che valuteremo nei prossimi giorni».
VALENTINA ALAIMO
Cciaa, accorpate Agrigento Trapani
e Caltanissetta
PALERMO. I consigli delle Camere di
commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani hanno dato avvio al
processo di accorpamento dei tre enti. Nascerà un Unico ente che si
chiamerà "Camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani" con oltre 129
mila imprese iscritte. Il prossimo passo sarà quello di predisporre
tutti gli atti da trasmettere al ministero dello Sviluppo economico,
all'assessorato regionale alle Attività produttive e a Unioncamere
nazionale.
L'accorpamento rientra nel piano di
riorganizzazione del sistema camerale previsto, a livello nazionale,
dalla riforma della Pubblica amministrazione. «L'obiettivo —
dicono i vertici delle tre Cciaa - è la razionalizzazione della
struttura con relativo abbassamento dei costi per far fronte alla
diminuzione del gettito del diritto annuale e all'attivazione di
nuovi servizi camerali da offrire alle imprese». Resta ancora da
sciogliere il nodo del sistema pensionistico che, per disposizioni
della Regione, è totalmente a carico dei bilanci camerali.
IL FATTO Dossier ispettivo della
Regione denuncia la gestione «allegra» del consorzio tra 2007 e
2010
TRE SORGENTI....TANTE OMBRE
CANICATTI'. Tra 2007 e 2010 al
Consorzio Tre Sorgenti furono affidati incarichi professionali,
effettuate assunzioni e aumentate le indennità del consiglio
direttivo del'Ente in modo illegittimo. A formulare le pesantissime
accuse è, in una lunga relazione datata 14 ottobre 2014, il servizio
ispettivo dell'Assessorato regionale alle Autonomie locali e della
Funzione pubblica, il quale, dopo quasi 10 mesi di lavoro è arrivato
a un provvedimento finale nel quale mette nero su bianco quelle che
ritiene gravi violazioni di legge perpetrate negli anni dalle passate
gestioni del Consorzio. Tutto parte, si scopre, da un esposto
anonimo risalente al novembre 2013, nel quale si lanciano gravi
accuse nei confronti dell'ex presidente Calogero Matina e si
indicano una serie di presunte violazioni, poi ribadite
dall'Assessorato dopo un'articolata istruttoria. Uno dei punti
nevralgici, non fosse altro per le immediate conseguenze adottate nei
giorni scorsi dal Consiglio direttivo e dal presidente Gaetano
Moscato, è la trasformazione del contratto dell'architetto E G. L.
9., il quale da dipendente a tempo determinato venne stabilizzato tra
il 2009 e il 2010, secondo l'Assessorato e il Consorzio, in modo
illegittimo. «Avviso di selezione, determine presidenziali e
contratti di lavoro — si legge nella determina di Moscato —
risultano affetti da gravi illegittimità per inosservanza di legge,
eccesso di potere e violazione di legge». Si contesta inoltre che
l'avviso di selezione è stato pubblicato senza formale atto di
approvazione degli organi collegiali ma bensì con atto firmato dal
presidente Matina, «organo incompetente trattandosi di un atto
gestionale». Atti adesso tutti revocati da Moscato e dal suo
consiglio direttivo, «ritenuto di porre fine alle gravi violazioni
di legge ed al grave danno economico perpetrato nei confronti del
Consorzio col perdurare del rapporto illegittimo sin dal suo
instaurarsi» licenziando F. G.L .P.. A questa vicenda è collegata
anche quella dell'assunzione di un altro dipendente, tale «Geometra
O, », rispetto alla quale la Regione contesta «la violazione della
legge sulla par condicio, perché al soggetto è stato affidato
l'incarico e stipulato il relativo contratto senza che l'ente
abbia preventivamente dato pubblicità della necessità della ricerca
di un altro soggetto". Costui si è dimesso nel 2009. L'assessorato
contesto l'affidamento di incarichi professionali nei confronti dei
«Ragionier S. » e del geometra M. C., dato che entrambi
risulterebbero prive dei necessari ed obbligatori pareri di
regolarità tecnica e contabile. Il tutto avrebbe comportato un
esborso di denaro maggiore a quelli indicati negli atti prodotti e
superiore alle somme stanziate". Ultimo punto contestato è
l'aumento del 20% dell'indennità di funzione dei consiglio
direttivo, deciso nel 2011 dallo stesso organo. Il Consorzio ha già
annunciato adesso la volontà di provvedere al recupero delle somme.
Deliberato impegno di spesa dì 800mila
euro per Sviluppo Italia Sicilia
Sara di 4 mesi l'esercizio
provvisorio Ardizzone: bilancio mai casi in ritardo
Palermo. L'esercizio provvisorio non
sarà più di due mesi, come era stato paventato da giorni, ma di
quattro mesi. E emerso da una riunione di maggioranza convocata
d'urgenza. Ha stabilito che si dovrà procedere ai necessari tagli
per far quadrare i conti e che si dovranno accelerare i tempi per
spendere al massimo i fondi europei La giunta se ne occuperà oggi,
essendo andata in bianco la riunione di ieri per l'assenza di
alcuni assessori. Governo assente anche a Sala d'Ercole. Ha
contestato Vincenzo Vinciullo i Ncd): «E' insopportabile l'assenza
del governo, capisco che gli assessori stessi si sono resi conto di
essere ormai inutili, ma sarebbe dignitoso che qualcuno si facesse
ogni tanto vedere». Per il gruppo del M5s, «l'irresponsabilità
di questo governo è ormai certificata da mille episodi. L'Ars,
però, non può continuare a regolare i suoi ritmi
sull'inaffidabilità della giunta» Marco Falcone (Fi) «Denunciamo
l'incapacità e l'irresponsabilità del Governo che, a quindici
giorni dalla fine dell'anno, non ha fatto pervenire all'Ars le
norme fondamentali per la chiusura dell'esercizio finanziario
2014». Intanto, il presidente dell'Ars
Giovanni Ardizzone ha diffidato «formalmente il governo a depositare
gli atti di bilancio, abbiamo superato il tempo massimo. In sessanta
anni di autonomia è la prima volta che, a fine dicembre, non ci sia
neanche una bozza di bilancio depositata negli uffici dell'Assemblea.
Credo che la situazione, seppure nella sua complessità, sia unica.
Nel senso che non si può mettere in difficoltà l'Ars e la
Sicilia, in particolare, non avendo idea, perchè di questo si
tratta, di quello che deve essere il percorso finanziario e l'opera
di risanamento che deve fare la Regione». «Sono fortemente
preoccupato - ha aggiunto - di questa situazione, mi auguro che al
più presto il Governo mandi gli atti del bilancio ai nostri uffici.
Ma gli auspici non bastano... ". Alla domanda sull'esercizio
provvisorio, Ardizzone ha risposto' «L'esercizio provvisorio è
un dato di fatto, ma non ci può se non vengono depositati gli atti
di bilancio». Ardizzone ha espresso amarezza per il
cambio del Ragioniere generale Ieri è stato nominato dalla Giunta
Salvatore Sammartano, sostituisce Giovanni Bologna che a sua volta
aveva preso il posto di Mariano Pisciotta. «Certo - aggiunge
Ardizzone - non è confortante cambiare il terzo Ragioniere generale
nel giro di pochi giorni e i nuovi direttori generali, mentre siamo
in fase avanzata sulla questione finanziaria», in compenso ha
lavorato a commissione Bilancio per affrontare il problema del
precariato. Ha deliberato un impegno di spesa di 800mila euro per
Sviluppo Italia Sicilia dopo avere incontrato questo le delegazioni
sindacali della società, a conclusione di tre giorni di sciopero dei
76 lavoratori delle sedi di Palermo e Catania che paventano il
fallimento della società. Un'iniezione di liquidità per tamponare
una situazione che si protrae da tempo sui pagamenti dei creditori,
dei fornitori e degli stipendi dei dipendenti che vantano un credito
dalla Regione di circa 700 mila euro. Inoltre, si è svolta un'audizione
congiunta delle commissioni Territorio e Bilancio per fare il punto
stilla situazione dei 36 precari dell'assessorato al Territorio,
personale con contratto a tempo determinato che non percepisce lo
stipendio da 11 mesi, Un incontro stillo stesso tema si è svolto
anche all'assessorato al Territorio. Mariella Maggio (Pd): Non si
può andare per le lunghe, occorre un intervento politico».