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Rassegna stampa del 17 dicembre 2014

GIORNALE DI SICILIA SCUOLE SUPERIORI
Inaugurato ieri mattina l'Ipia Fermi Il nuovo Ipia Its Enrico Fermi si e presentato nei nuovi locali della zona industriale compresa tra i comuni di Agrigento Aragona e Favara L'occasione e stata I inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico effettuata con la celebrazione di una s. Messa officiata dall'arcivescovo Montenegro alla presenza delle massime autorità civili e militari La dirigente scolastica Elisa Casalicchio ha fatto da padrona di casa collaborata dai corpo docente e dagli stessi ragazzi e ragazze impeccabili nei loro vestiti grigi che accompagnavano le autorità all'interno della scuola Un nutrito coro di studenti del Fermi guidati dal prof Carmelo Farruggia ha animata la celebrazione eucaristica nel corso della quale I Arcivescovo ha avuto parole di elogio e di incoraggiamento sia per i ragazzi a continuare sulla strada dell'impegno e della solidarietà sia rivolto al corpo docente peri impegno e la professionalità nel continuo e non facile lavoro di professore (VA)

NODI DELLA SICILIA MINIROTAZIONE DI DIRIGENTL SAMMARTANO NUOVO RAGIONIERE GENERALE. GELARDI SOSTITUISCE RAIS AL TURISMO Bilancio, altro rinvio: è scontro fra giunta e Ars Il governo non vara i documenti contabili. Crocetta: ne parleremo oggi. Ardizzone: atteggiamento dell'esecutivo disarmante. Il bilancio non c'è ancora. E neppure il disegno di legge che approva almeno l'esercizio provvisorio e mette al riparo la spesa della Regione per i primi tre mesi dell'anno. La giunta rinvia ancora il varo di tutti i documenti contabili e tiene così in un limbo il Parlamento. Al punto da far perdere al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, la tradizionale diplomazia: «L'atteggiamento del governo è disarmante. In sessant'anni non era mai successo che la manovra tardasse così tanto e che non venisse rispettata nessuna delle scadenze previste. Diffido formalmente il governo a depositare gli atti».
Il varo del bilancio era previsto per ieri. L'assessore Alessandro Baccei ci aveva lavorato fino alle ultime ore della mattina, Ma la situazione, malgrado l'assessore venuto da Roma non voglia ancora illustrarla pubblicamente, è da allarme rosso: il bozzone di bilancio prevederà riduzioni di spesa che oscillano dal miliardo e mezzo ai due miliardi e mezzo. Tagli sono stati già pianificati a tutti i capitoli che finanziano gli stipendi dei precari e dei dipendenti regionali (almeno della parte definita accessoria), le pensioni, i forestali e lo stesso Parlamento. Eppure i conti ancora non tornano. E così la giunta ha dovuto ancora un giorno di tempo. Se ne riparlerà oggi pomeriggio, ha assicurato Crocetta. Ma le rassicurazioni non hanno placato le polemiche. Ardizzone ha fatto presente che «non si può mettere in difficoltà l'Ars e la Sicilia non avendo idea, perché di questo si tratta, di quello che deve essere il percorso finanziario e l'opera di risanamento che deve fare la Regione. In questa situazione non è possibile portare in aula neppure la legge che autorizza li mutuo da due miliardi, malgrado la commissione Bilancio l'abbia già approvata». Il governo ieri non si è presentato alla conferenza dei capigruppo che doveva pianificare i lavori parlamentari e ad Ardizzone non è rimasto altro che fissare per lunedì 29 e martedì 30 l'eventuale approvazione dell'esercizio provvisorio. Ultima chance per varare anche la tradizionale leggina di proroga dei contratti ai precari. Ma tutto ciò è possibile a patto che oggi la giunta vari almeno la bozza di bilancio, il Documento di economia e finanza (l'ex Dpef) p l'esercizio provvisorio. E anche l'opposizione alza la voce: «Per colpa di un governo completamente assente - ha detto il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Francesco Cascio - il Parlamento è fermo da maggio». La giunta ieri si è così limitata a una mini rotazione di alti burocrati. Salvatore Sammartano lascia la direzione dell'assessorato alla Sanità e va a ricoprire il delicatissimo incarico di ragioniere generale della Regione. Sammartano si siede su una poltrona che scotta e che in meno di un mese ha già vi- stola successione di Mario Pisciotta con Giovanni Bologna, che torna adesso alle Finanze. L'altra nomina è quella di Sergio Gelardi che assume ad interim l'incarico di dirigente dell'assessorato al Turismo, dove prende il posto di Alessandro Rais. Boatos da Palazzo d'Orleans attribuiscono la sostituzione di Rais al ritardo nell'investimento dei fondi europei. A Rais la giunta ha assegnato la guida di un ufficio speciale che prende il posto della vecchia CineSicilia: «Avrà l'obiettivo - ha detto Crocetta - di valorizzare il cinema in Sicilia e predisporre una specifica legge che rilanci il settore". E' stata inoltre deliberata la costituzione di parte civile sul procedimento relativo alla discarica di Mazzarrà San'Andrea. Impianto per cui lunedì Crocetta ha avuto un lungo incontro in Procura: c'è da pianificare la messa in sicurezza del sito, la successiva bonifica la suddivisione ad altri impianti dei rifiuti che si prevedeva di smaltire nella struttura Messinese.

COMUNE. Il segretario generale dell'Ente, Liotta, si è impegnato ad intercedere con la cooperativa per far riprendere il servizio già a partire da questa mattina Soldi finiti, 30 bambini disabili restano a casa Franco Gangemi, genitore di una ragazzina lasciata senza assistenza, è stato ascoltato dal prefetto Nicola Diomede Accompagnano i propri figli a scuola come tutti i giorni, ma una volta dentro, qualcuno li informa che il servizio di assistenza igienico sanitaria gestita da una cooperativa con fondi del Comune, è stata sospesa. Così, all'improvviso. Senza alcuna comunicazione preventiva, come sei genitori e i loro bambini disabili fossero meno che oggetti. È successo ieri mattina ad Agrigento dove al suono della campanella di ingresso, i genitori di una trentina di bambini, sono rimasti di sasso apprendendo, sul posto, quello che stava accadendo. «Ci è stato detto - spiega Franco Gangemi, il papà di una delle alunne - che la cooperativa aveva sospeso il servizio di assistenza ai nostri figli perchè il Comune aveva finito i soldi per pagani. Soldi che però si trovano subito quando si tratta di finanziare associazioni pseudo culturali, a colpi di 30 mila euro a volta per fare cosa non si capisce bene. Cangemi, non ci sta e dopo aver lasciato la figlia a casa, ha comprato un metro e mezzo di catene e un catenaccio e si è incatenato dinanzi la prefettura, luogo sempre più spesso meta di persone che vogliono denunciare ingiustizie e soprusi. Con tanto di cartello al collo, Cangemi ha voluto manifestare la propria rabbia, La protesta non è passata inosservata al prefetto Nicola Diomede che, come poche altre volte nella storia della prefettura agrigentina, non si trincera dietro carte bollate e burocrazia maya subito al sodo. Diomede è sceso dal Palazzo e ha parlato con un padre incatenato per disperazione. Lo ha ascoltato, ha capito quanto assurda fosse la situazione. Ha preso il telefonino ed ha contattato il segretario generale del Comune Liotta spiegandogli che era il caso, non solo di ricevere Cangemi alle 12.30 ma anche di trovare una soluzione entro le 18. Accanto a Cangemi si erano intanto raccolti alcuni amici sindacalisti dell'uomo, Piero Mangione, Caterina Santamaria, Aldo Mucci e Giovanni Manganella. Poi l'incontro con Dotta al Municipio dove sono state date ampie rassicurazioni che, nelle more di reperire le somme necessarie, oggi sarebbe ripartito il servizio di assistenza ai bambini disabili. «I nostri figli - continua Gangemi - hanno bisogno vitale di questa assistenza mentre sono a scuola. Hanno bisogno di essere seguiti, di essere accompagnati in bagno, di essere aiutati a mangiare e bere o soltanto a muoversi. Non auguriamo a nessuno di subire questo genere di ingiustizie ma quando in un bilancio comunale vengono privilegiati finanziamenti ad associazioni che non producono nulla se non inchieste giudiziarie. Il Comune ha sospeso il servizio con un atto di crudeltà verso i più deboli impedendogli di andare a scuola negando loro, di fatto, il diritto allo studio. Esiste una profonda solitudine per le famiglie di bambini disabili. Non ci sono servizi in questa città, non ci sono iniziative, non c'è niente per chi ha disabilità fisiche. Il nostro augurio - conclude - è che l'impegno preso dal Comune grazie all'interessamento del prefetto Diomede che si è mosso immediatamente per fare da tramite, possa essere seguito dai fatti». Viene da pensare che una città che dimentica i suoi figli disabili è giusto che stia all'ultimo posto della classifica delle città meno vivibili d'Italia.

LA SICILIA
CON UN PENSIERO A QUELLA VECCHIA Nuova sede Ipia Fermi Ieri mattina cerimonia del taglio del nastro E' stata ufficialmente Inaugurata ieri mattina la nuova sede dell'Ipia Fermi di Agrigento nel "Centro di addestramento professionale", nell'area industriale "ex Asi". Una location moderna, con ampie aule, laboratori attrezzati e con cinque dipartimenti, elettrico - elettronico e meccatronica, meccanico, chimica e biotecnologie, odontotecnico e servizi socio-sanitari. La cerimonia si è aperta con il taglio del nastro seguita dalle celebrazione della Santa Messa officiata dall' arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, nella spaziosa palestra dell'istituto. Una giornata di festa partecipata dagli studenti, dal corpo docente ma anche dalle istituzioni del territorio, non sono voluti mancare, tra gli alti i, il prefetto, Nicola Diomede, Salvatore Parello, sindaco di Aragona, quello di Favara, Rosario Manganella, Alessandra Diliberto, Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (ex provincia Regionale di Agrigento), Raffaele Zarbo, dirigente Ufficio scolastico provinciale e rappresentanti delle forze dell'ordine i ragazzi dell'Ipia hanno nuovamente una struttura scolastica dopo due annidi disagi. L'istituto è già in funzione dall'inizio dell'anno scolastico e il dirigente Elisa Casalicchio traccia un bilancio positivo: «Questa nuova sede — ha commentato- ha un significato particolare per i ragazzi dell'i- pia e per tutta la comunità dell'istituto perché quelli trascorsi sono stati anni di disagi. Essere tutti insieme significa dare una propria identità alla nostra scuola». Si temeva per i collegamenti visto che l'area è dislocata e la scuola frequentata anche da pendolari ma Casalicchio rassicura: « non ci sono grandi disagi per i ragazzi. Le linee s sono attrezzate svolgendo un servizio appositamente per il nostro istituto. Prendono i ragazzi dai paesi di provenienza li portano a scuola e all'uscita li aspetta e li riportano a casa, Noi disponiamo anche di un pullman di proprietà della scuola e, ne! caso di uscite anticipate, possiamo trasportare i ragazzi ai piazzale Rosselli e da li prendere le coincidenze. Per i ragazzi di Agrigento città, un centinaio, c'è una linea che i prende da piazzale Rosselli e li porta a scuola, lo stesso fa per il ritorno. Non abbiamo avuto lamentele». Questi primi tre mesi sono stati faticosi perché c'era da pensare al trasferimento di laboratori e del materiale scolastico ma il peggio è passato e adesso si attende soltanto l'allaccio del gas. 700 gli studenti che frequentano l'istituto Fermi, 90 i docenti e 35 tra collaboratori e personale Ata. il dirigente nell'ufficio scolastico provinciale, Raffaele Zarbo, da un lato ha voluto esprimere gioia per la fine di un'odissea, dall'altro il pensiero è andato alla vecchia sede dell'istituto: «quella struttura- ha detto Zarbo- va restituita alla città, non dobbiamo perdere di vista questo obiettivo. Ho parlato con il nuovo commissario Di Liberto alla quale ho chiesto di incontrarci di questo e di altro. E' un momento particolare perché dobbiamo valutare i progetti davanti istituti rispetto ai nuovi corsi, ai nuovi indirizzi che valuteremo nei prossimi giorni».
VALENTINA ALAIMO

Cciaa, accorpate Agrigento Trapani e Caltanissetta PALERMO. I consigli delle Camere di commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani hanno dato avvio al processo di accorpamento dei tre enti. Nascerà un Unico ente che si chiamerà "Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Agrigento, Caltanissetta e Trapani" con oltre 129 mila imprese iscritte. Il prossimo passo sarà quello di predisporre tutti gli atti da trasmettere al ministero dello Sviluppo economico, all'assessorato regionale alle Attività produttive e a Unioncamere nazionale.
L'accorpamento rientra nel piano di riorganizzazione del sistema camerale previsto, a livello nazionale, dalla riforma della Pubblica amministrazione. «L'obiettivo — dicono i vertici delle tre Cciaa - è la razionalizzazione della struttura con relativo abbassamento dei costi per far fronte alla diminuzione del gettito del diritto annuale e all'attivazione di nuovi servizi camerali da offrire alle imprese». Resta ancora da sciogliere il nodo del sistema pensionistico che, per disposizioni della Regione, è totalmente a carico dei bilanci camerali.

IL FATTO Dossier ispettivo della Regione denuncia la gestione «allegra» del consorzio tra 2007 e 2010 TRE SORGENTI....TANTE OMBRE
CANICATTI'. Tra 2007 e 2010 al Consorzio Tre Sorgenti furono affidati incarichi professionali, effettuate assunzioni e aumentate le indennità del consiglio direttivo del'Ente in modo illegittimo. A formulare le pesantissime accuse è, in una lunga relazione datata 14 ottobre 2014, il servizio ispettivo dell'Assessorato regionale alle Autonomie locali e della Funzione pubblica, il quale, dopo quasi 10 mesi di lavoro è arrivato a un provvedimento finale nel quale mette nero su bianco quelle che ritiene gravi violazioni di legge perpetrate negli anni dalle passate gestioni del Consorzio. Tutto parte, si scopre, da un esposto anonimo risalente al novembre 2013, nel quale si lanciano gravi accuse nei confronti dell'ex presidente Calogero Matina e si indicano una serie di presunte violazioni, poi ribadite dall'Assessorato dopo un'articolata istruttoria. Uno dei punti nevralgici, non fosse altro per le immediate conseguenze adottate nei giorni scorsi dal Consiglio direttivo e dal presidente Gaetano Moscato, è la trasformazione del contratto dell'architetto E G. L. 9., il quale da dipendente a tempo determinato venne stabilizzato tra il 2009 e il 2010, secondo l'Assessorato e il Consorzio, in modo illegittimo. «Avviso di selezione, determine presidenziali e contratti di lavoro — si legge nella determina di Moscato — risultano affetti da gravi illegittimità per inosservanza di legge, eccesso di potere e violazione di legge». Si contesta inoltre che l'avviso di selezione è stato pubblicato senza formale atto di approvazione degli organi collegiali ma bensì con atto firmato dal presidente Matina, «organo incompetente trattandosi di un atto gestionale». Atti adesso tutti revocati da Moscato e dal suo consiglio direttivo, «ritenuto di porre fine alle gravi violazioni di legge ed al grave danno economico perpetrato nei confronti del Consorzio col perdurare del rapporto illegittimo sin dal suo instaurarsi» licenziando F. G.L .P.. A questa vicenda è collegata anche quella dell'assunzione di un altro dipendente, tale «Geometra O, », rispetto alla quale la Regione contesta «la violazione della legge sulla par condicio, perché al soggetto è stato affidato l'incarico e stipulato il relativo contratto senza che l'ente abbia preventivamente dato pubblicità della necessità della ricerca di un altro soggetto". Costui si è dimesso nel 2009. L'assessorato contesto l'affidamento di incarichi professionali nei confronti dei «Ragionier S. » e del geometra M. C., dato che entrambi risulterebbero prive dei necessari ed obbligatori pareri di regolarità tecnica e contabile. Il tutto avrebbe comportato un esborso di denaro maggiore a quelli indicati negli atti prodotti e superiore alle somme stanziate". Ultimo punto contestato è l'aumento del 20% dell'indennità di funzione dei consiglio direttivo, deciso nel 2011 dallo stesso organo. Il Consorzio ha già annunciato adesso la volontà di provvedere al recupero delle somme.

Deliberato impegno di spesa dì 800mila euro per Sviluppo Italia Sicilia Sara di 4 mesi l'esercizio provvisorio Ardizzone: bilancio mai casi in ritardo
Palermo. L'esercizio provvisorio non sarà più di due mesi, come era stato paventato da giorni, ma di quattro mesi. E emerso da una riunione di maggioranza convocata d'urgenza. Ha stabilito che si dovrà procedere ai necessari tagli per far quadrare i conti e che si dovranno accelerare i tempi per spendere al massimo i fondi europei La giunta se ne occuperà oggi, essendo andata in bianco la riunione di ieri per l'assenza di alcuni assessori. Governo assente anche a Sala d'Ercole. Ha contestato Vincenzo Vinciullo i Ncd): «E' insopportabile l'assenza del governo, capisco che gli assessori stessi si sono resi conto di essere ormai inutili, ma sarebbe dignitoso che qualcuno si facesse ogni tanto vedere». Per il gruppo del M5s, «l'irresponsabilità di questo governo è ormai certificata da mille episodi. L'Ars, però, non può continuare a regolare i suoi ritmi sull'inaffidabilità della giunta» Marco Falcone (Fi) «Denunciamo l'incapacità e l'irresponsabilità del Governo che, a quindici giorni dalla fine dell'anno, non ha fatto pervenire all'Ars le norme fondamentali per la chiusura dell'esercizio finanziario 2014». Intanto, il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone ha diffidato «formalmente il governo a depositare gli atti di bilancio, abbiamo superato il tempo massimo. In sessanta anni di autonomia è la prima volta che, a fine dicembre, non ci sia neanche una bozza di bilancio depositata negli uffici dell'Assemblea. Credo che la situazione, seppure nella sua complessità, sia unica. Nel senso che non si può mettere in difficoltà l'Ars e la Sicilia, in particolare, non avendo idea, perchè di questo si tratta, di quello che deve essere il percorso finanziario e l'opera di risanamento che deve fare la Regione». «Sono fortemente preoccupato - ha aggiunto - di questa situazione, mi auguro che al più presto il Governo mandi gli atti del bilancio ai nostri uffici. Ma gli auspici non bastano... ". Alla domanda sull'esercizio provvisorio, Ardizzone ha risposto' «L'esercizio provvisorio è un dato di fatto, ma non ci può se non vengono depositati gli atti di bilancio». Ardizzone ha espresso amarezza per il cambio del Ragioniere generale Ieri è stato nominato dalla Giunta Salvatore Sammartano, sostituisce Giovanni Bologna che a sua volta aveva preso il posto di Mariano Pisciotta. «Certo - aggiunge Ardizzone - non è confortante cambiare il terzo Ragioniere generale nel giro di pochi giorni e i nuovi direttori generali, mentre siamo in fase avanzata sulla questione finanziaria», in compenso ha lavorato a commissione Bilancio per affrontare il problema del precariato. Ha deliberato un impegno di spesa di 800mila euro per Sviluppo Italia Sicilia dopo avere incontrato questo le delegazioni sindacali della società, a conclusione di tre giorni di sciopero dei 76 lavoratori delle sedi di Palermo e Catania che paventano il fallimento della società. Un'iniezione di liquidità per tamponare una situazione che si protrae da tempo sui pagamenti dei creditori, dei fornitori e degli stipendi dei dipendenti che vantano un credito dalla Regione di circa 700 mila euro. Inoltre, si è svolta un'audizione congiunta delle commissioni Territorio e Bilancio per fare il punto stilla situazione dei 36 precari dell'assessorato al Territorio, personale con contratto a tempo determinato che non percepisce lo stipendio da 11 mesi, Un incontro stillo stesso tema si è svolto anche all'assessorato al Territorio. Mariella Maggio (Pd): Non si può andare per le lunghe, occorre un intervento politico».


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