GIORNALE DI SICILIA
UNIVERSITÀ. Iniziativa del deputato
Mariella Maggio
Cupa, nuovo incontro all'Ars per
evitarne la soppressione.
Una risoluzione della Commissione
Lavoro e Cultura all'Assemblea regionale siciliana per chiedere il
trasferimento immediato delle risorse necessarie a scongiurare la
chiusura del Polo Universitario di Agrigento, un fatto che
costringerebbe oltre tremila studenti a trasferirsi o ad abbandonare
gli studi universitari. E' l'iniziativa del vicepresidente della
Commissione lavoro, il deputato regionale del Pd Mariella Maggio per
tenere alta l'attenzione sulla paventata chiusura o
ridimensionamento del Cupa di Agrigento. La seduta, voluta proprio
dalla Maggio, è servita soprattutto per fare chiarezza sui motivi
della sofferenza finanziaria del Polo universitario di Agrigento,
dopo che il Libero Consorzio e la Camera di commercio hanno deciso di
smettere di versare soldi ogni anno. «Al presidente Crocetta- spiega
Mariella Maggio — si chiede di intervenire con la massima rapidità
affinché l'ex provincia possa dare ancora il proprio contributo
economico per garantire il diritto allo studio degli studenti
agrigentini». Nei giorni scorsi comunque, a Palermo, su iniziativa
del vice presidente Ma- nella Lo Bello, si è già tenuto un vertice
Enel quale è stato assicurato che il Cupa non chiuderà ma che verrà
modificato in alcune sue parti. (AMM)
COMMISSIONE LAVORO ALL'ARS
Polo di Agrigento, Pd: servono
risorse
«Una risoluzione della commissione
Lavoro e cultura all'Assemblea regionale siciliana per chiedere il
trasferimento immediato delle risorse necessarie a scongiurare la
chiusura del Polo universitario di Agrigento, un fatto che
costringerebbe oltre tremila studenti a trasferirsi o ad abbandonare
gli studi universitari». Lo comunica il vicepresidente della
commissione, il deputato regionale del Pd Mariella Maggio. La seduta,
voluta proprio dalla Maggio, è servita soprattutto per fare
chiarezza sui motivi della sofferenza finanziaria del Polo
universitario di Agrigento, un caposaldo della crescita culturale,
economica e sociale del territorio agrigentino.
"SCALA REALE"
SI PRESENTANO MOSTRA E MANIFESTO
ARITISTICO
Stasera alle 18,30, presso la Scala
Reale di Agrigento al palazzo della Provincia, si celebra l'inizio
del nuovo anno in arte. Un gruppo di pittori e fotografi presenterà
un manifesto artistico per dichiarare i principi a cui si ispira la
loro arte. Sarà poi inaugurata una mostra collettiva che rimarrà
visibile fino al 22gennaio. Si tratta di artisti provenienti da tutta
la Sicilia che, ispirati dal maestro Mario Passarello, si sono potuti
ritrovare attorno al sacro fuoco dell'arte. Tali opere saranno
visionabili presso la Scala Reale fino a giorno 22 gennaio.
Partecipano Giada Attanasio, Pippo Cardella, Luisa Lo Verme, Dora
Mirabello, Salvatore Morgante, Federica Mula, Francesco Novara, Mario
Passarello, Carmelo Presti, PieroTavormina, Nuccia Quintini, Franco
Schifano, Margherita Trupiano, Gloria Vernengo. L'evento è
organizzato dall'associazione culturale Koinè presieduta da
Francesco Novara. (ACAS)
LA SICILIA
IL LIBERO CONSORZIO SUL TEMA DEL
CUPA
Marcia indietro del commissario
Cupa, il commissario del Libero
consorzio di Agrigento Alessandra Di Liberto pronta a ritirare l'atto
di recesso a patto che se ne faccia carico la Regione.
E' quanto è emerso durante la
riunione della 5° commissione parlamentare Cultura, Formazione e
Lavoro svoltasi ieri mattina alla presenza tra gli altri, oltre che
di Diliberto, anche del presidente del Cupa Maria Immordino e voluta
nelle settimane scorse per avere maggiore chiarezza sul destino del
consorzio universitario di Agrigento, I deputati, tra i quali
l'agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo, fatto un quadro dello
"stato dell'arte" rispetto alla situazione amministrativa
dell'Ente, hanno deciso di riunirsi nuovamente tra una settimana
per predisporre una risoluzione che impegni la Regione a trovare
copertura per le 800miia euro circa necessarie ali'ex Provincia per
corrispondere la propria quota (al momento nessuna notizia abbiamo
avuto rispetto alle 5Omiia euro circa che fino a ieri ha corrisposto
la Camera di Commercio).
I deputati, inoltre, hanno chiesto al
commissario, ove possibile, di valutare la possibilità di
retrocedere rispetto all'atto firmato, ottenendo come risposta,
appunto, che per consentire questo sarebbe necessaria una certezza
assoluta rispetto alle garanzie economiche o, ai massimo, un atto
d'"impegno" da parte della Presidenza della Regione che si
faccia carico delle responsabilità politiche e amministrative e
disponga di ritirare la rescissione.
In attesa che tutto ciò avvenga il
Cupa rimane "in sospeso", in attesa che alle promesse rispetto a
prospettive di sviluppo futuro al momento solo "immaginarie"
seguano atti concreti e altrettanto concreti impegni di spesa.
COMUNE. Brandara chiede chiarimenti
sulla consegna delle reti idriche del Tre Sorgenti
Il Commissario si rivolge ai legali
Il commissario straordinario Maria
Grazia Brandara ha richiesto un parere legale all'avvocatura
comunale in rélazione alla consegna delle reti idriche del Consorzio
Tre Sorgenti che è stata fin da subito commentata negativamente
dalle forze politiche.
La decisione arriva dopo le pressioni
esercitate dal Consiglio comunale che nella seduta della scorsa
settimana aveva chiesto al commissario di rivedere la propria
decisione. "Il Commissario Brandara — si legge in una nota
diffusa ieri da Palazzo di Città — ha inoltrato una nota scritta
all'avvocatura comunale, con la quale chiede la formulazione di un
parere legale in merito alla possibilità giuridica di procedere alla
revoca delle determinazioni con le
quali l'assemblea del Consorzio Tre
Sorgenti ha disposto la consegna delle reti idriche di proprietà
alla società Girgenti Acque, soggetto gestore del servizio idrico'.
Il commissario straordinario a più riprese ha affermato di essere
"per la gestione pubblica dell'acqua" e il suo voto a favore
della quota parte licatese del Tre Sorgenti (29 per cento) avvenne
"in esecuzione di precise disposizioni di legge e di sentenza
definitiva del Tribunale delle Acque".
Da lì le prese di posizione della
politica e, per ultimo, il pronunciamento del Consiglio comunale che
per mezzo di un atto di indirizzo votato all'unanimità ha invitato
"il Commissario Straordinario a chiedere la convocazione in urgenza
di apposita assemblea dei soci del Consorzio Tre Sorgenti, previo
invito rivolto agli altri soci, per rivedere la posizione nella
deliberazione del 27 dicembre per revocarla in autotutela in ossequio
alle normative vigenti in materia", Ieri l'ultima puntata della
vicenda con la richiesta da parte del commissario Brandara di
chiedere il parere legale dell'avvocatura comunale. Saranno adesso
gli avvocati dell'Ente a dover formulare un parere tecnico relativo
alla possibilità di una sorta di passo indietro con la revoca della
decisione di cedere la quota parte licatese del Tre Sorgenti alla
Girgenti Acque. Aspetto che sarà monitorato da vicino dalla politica
che ha fatto fronte comune contro una decisione che non è mai andata
giù.
GIUSEPPE CELLURA
Agrigentonotizie
"In città troppi alberi
pericolosi": l'allarme del cinquestelle
A distanza di oltre un mese dalla
denuncia della presenza di alberi pericolosi in varie parti della
città nulla è stato fatto per la loro messa in sicurezza. In
particolare si rimarca la pericolosità di alcuni alberi giganteschi
che si trovano in prossimità di diverse scuole e di strade di
proprietà di diversi enti pubblici fra cui "Provincia di
Agrigento" , "Comune di Agrigento " e "azienda
Sanitaria di Agrigento". Evidentemente la morte della signora
Patrizia Scalora avvenuta proprio il 23 ottobre 2014 in pieno centro
a Catania non ha portato a nulla. Si aspetta ancora una volta che
avvenga una disgrazia, peraltro già annunciata, per poi addebitare
tutto alla fatalità ? Un particolare che sfugge a chi deve vigilare
sono le due palme davanti la Prefettura. L'indebolimento delle due
Palme nel punto dell'anello si vede a occhio nudo, con il peso
eccessivo della chioma basta un pò di vento in più per causare
quello che tutti scongiuriamo. Non c'è tempo da perdere bisogna
agire in tempo affinchè la sicurezza dei cittadini non venga messa
in serio pericolo.
MARCELLO LA SCALA