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Rassegna stampa del 16 gennaio 2015


GIORNALE DI SICILIA
AUDIZIONE CUPAlntervento di Moscat e PanepintoDopo 'audizione dei giorni scorsi del presidente de Cupa Immordino, intervengono i parlamentari del pd Tonino Moscatt E Giovanni Panepinto. «Superate le prime necessità - dice Moscatt - bisogna ripartire anche dall'istituzione, presso il polo, dei Centro curo mediterraneo dedicato agli studi internazionali, al confronto delle culture ed alla formazione degli operatori del settore. Adesso però Libero Consorzio e Regione siciliana devono dimostrare quanto realmente tengono alla cultura edal futuro dei ragazzi di un pezzo del nostro territorio». Panepinto, che ha seguito la vicenda da Palermo, invoca un cambio passo netto. «Basta col festival dell'ipocrisia, servono solo i soldi per rilanciare il polo universitario della provincia di Agrigento. Perché non si tagliano gli sprechi attingendo anche da quelle risorse?», (*AMM*)
In vista gli alunni della PirandelloNuova visita di una scolaresca nell'ambito di un programma finalizzato alla conoscenza, da parte degli studenti, dello storico palazzo di piazza Vittorio Emanuele. Ieri mattina, il personale del Libero Consorzio, ha accompagnato gli alunni della 2' 3' C dell'istituto Luigi Pirandello diPorto Empedocle seguiti dalle insegnanti Antonella Schembri e Matilde Alù Catania. Per gli alunni della 2' C, in particolare, si è trattato di un'altra tappa di un progetto di conoscenza delle sedi istituzionali. Dopo la visita al palazzo di Città di Porto Empedocle e la visita odierna a quello dell'exprovincia, il 25marzo saranno a Roma per visitare a sede del Parlamento o italiano.

LA SICILIAEX Provincia «Stazione unica appaltante» Arriva da Licata la richiesta di esercizio delle funzioni di Stazione Unica appaltante rivolto ai Comuni non capoluogo di Provincia. Il massimo vertice istituzionale della città, il commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, ha chiesto al commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Alessandra Di Liberto, di farsi promotrice di un'intesa che abbia lo scopo di fare esercitare all'ex Provincia le funzioni di Centrale Unica di Committenza, consentendo così alle Pubbliche Amministrazioni Locali di acquisire, senza difficoltà o ritardi, i beni e i servizi che sono necessari per l'espletamento delle proprie attività istituzionali. L'iniziativa scaturisce dalla considerazione che i Comuni hanno difficoltà nello approvvigionamento dei beni e dei servizi necessari per l'espletamento dei propri compiti istituzionali, a seguito dell'entrata in vigore delle nuove norme in base alle quali, dall'inizio dell'anno per procedere all'acquisizione di beni e servizi, è necessario fare ricorso alle centrali di committenza. Va sottolineato che il codice dei contratti, in materia di centrali uniche di committenza, prevede che gli stessi Comuni possano agire tramite Unioni, ossia con accordo consortile o altro soggetto aggregatore, o tramite la Consip e col Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione, nonché tramite le Province.
CONSORZIO UNIVERSITARIOPer la legge il Consorzio universitario è da mettere in liquidazione. Già, perché mentre si parla di rilancio, il Cupa a guardare le leggi in materia e anche io stesso statuto dovi ebbe essere avviato ad un processo di liquidazione che dovrebbe suddividere ai soci "sopravvissuti" le responsabilità, i costi e anche gli eventuali ricavi.Uno stare di cose che è potenzialmente in atto dal 15 dicembre scorso, ovvero quando l'ex Provincia regionale di Agrigento, socio di maggioranza del Consorzio (con 1500 quote) ha firmato il proprio atto di recesso. Un atto, si ricorderà, motivato dall'ufficio contabile in vista dei pesanti tagti previsti nei trasferimenti per il 2015 come "semplice" misura correttiva ma che, appunto, crea una "spada di Damocle" che in atto pende sulla testa dell'università agrigentina. In questa ottica, probabilmente, va letta, qualche giorno dopo, anche la fuoriuscita della Camera di Commercio, la quale potrebbe avere accelerano i tempi di un recesso comunque previsto (dato che l'ente camerale è oggetto di un processo di riforma regionale) per evitare di rimanere, come si suol dire "con il cerino in mano".La procedura di liquidazione, però fortunatamente non è ancora partita. Perché? Perché, come recitalo stesso regolamento del Cupa 'del recesso dovrà prenderne  atto l'Assemblea nella prima seduta utile", assemblea che, non solo non è stata convocata, ma è improbabile che possa riunirsi, dato che l'unico socio sopravvissuto è il Comune di Agrigento, al momento. C'è da chiedersi, se la situazione non avrà un miglioramento (ovvero, se l'ex Provincia non riceverà garanzie dalla Regione rispetto alla copertura economica o alla possibilità di una deroga al patto di stabilità), chi dovrà farsi carico di spese, servizi e contratti. Il Cda del Cupa, al momento, sceglie una linea attendista. La presidente del Consorzio, Maria immordino è che è "fiduciosa che entro la prossima settimana le cose possano risolversi, anche se - ha aggiunto — è evidente cheadesso il compito sia della politica". Intanto il Cda si è riunito, "per discutere delle politiche di sviluppo dei Cupa e per confermare la dotazione organica del personale attualmente distaccato, confermano anche il contratto di dirigente generale a scavalco per il segretario generale della Provincia, Giuseppe Vella (mille euro al mese nette).GIOACCHINO SCHICCHI
Agrigentonotizie.it

Glistudenti della Pirandello di Porto Empedocle in visita al PalazzoReale

Continuano levisite al Palazzo della Provincia da parte delle scolareschedell'Agrigentino nell'ambito di un programma finalizzato allaconoscenza, da parte degli studenti, dello storico palazzo di piazzaVittorio Emanuele. Questa mattina, il personale del Libero Consorzio,ha accompagnato gli alunni della seconda e terza C dell'istituto"Luigi Pirandello" di Porto Empedocle seguiti dalleinsegnanti Antonella Schembri e Matilde Alù Catania. Seguitoil classico percorso della visita con la Scala Reale, monumentalescalinata di rappresentanza borbonica riaperta al pubblico dopo annidi chiusura e che oggi rappresenta un centro espositivo di grandevalenza culturale e sede di mostre temporanee. Gli studenti hannovisitato la Sala Giglia, già sede del Consiglio Provinciale, laGalleria dei presidenti e la biblioteca giuridica Gaspare Ambrosinidove hanno potuto visionare una copia dell'Encyclopédie di Diderote D'Alembert, pietra miliare dell'Illuminismo. Gli alunni hannopotuto, così, ripercorrere la storia dell'Illuminismo e dell'Unitàd'Italia. Infatti, le vicende storiche e costruttivedell'ottocentesco "Reale" ospizio di beneficenza, denominatoanche "Magnifico palazzo della Provincia", si intrecciano conl'ingresso dei garibaldini a "Girgenti" e la scacciata delletruppe borboniche. Per gli alunni della seconda C, in particolare, siè trattato di un'altra tappa di un progetto di conoscenza delle sediistituzionali. Dopo la visita al palazzo di Città di Porto Empedoclee la visita odierna a quello dell'ex provincia, il 25 marzo saranno aRoma per visitare la sede del Parlamento italiano.


Audizione sul futuro del Cupa diAgrigento, all'Ars si parla dell'Università

Siè svolta l'audizionedel  presidente del Cupa, Maria Immordino,alla quinta commissione "Cultura, formazione e lavoro" -Ars sul tema Cupa di Agrigento. L'audizione è stata fortementevoluta dal parlamentare nazionale del Pd Antonino Moscatt e daldeputato all'Ars Giovanni Panepinto. Per Moscatt, che ringrazia ilpresidente Immordino "perl'impegno e la tenacia",superate le prime necessità bisogna ripartire anchedall'istituzione, presso il polo, del "Centro euro mediterraneo"dedicato agli studi internazionali, al confronto delle culture edalla formazione degli operatori del settore. "Comesi ricorderà, si tratta di un prezioso strumento di rinascitaeconomica e culturale del nostro Polo, dopo l'approvazione del mioordine del giorno alla legge di stabilità e l'impegno del governo.Adesso però Libero Consorzio e Regione siciliana devono dimostrarequanto realmente tengono alla cultura ed al futuro dei ragazzi di unpezzo del nostro territorio".Panepinto,che ha seguito la vicenda da Palermo, fa chiarezza ed invoca uncambio passo netto: "Bastacol festival dell'ipocrisia, servono solo i soldi per rilanciare ilpolo universitario della provincia di Agrigento. Perché non sitagliano gli sprechi attingendo anche da quelle risorse? Sarebbeinteressante e produttivo conoscere i costi effettivi. Regione eLibero consorzio devono intervenire economicamente, ma adessodobbiamo andare anche oltre".Eda rincarare l'importanza di celerità ed intervento per scongiurarela chiusura e rilanciare il Polo Universitario è lo stessovicepresidente della V' Commissione all'Ars Mariella Maggio cheafferma: "chiediamoil trasferimento immediato delle risorse necessarie, l'audizionevoluta dai colleghi di partito Moscatt e Panepinto è servitasoprattutto per fare chiarezza sui motivi della sofferenzafinanziaria del Polo universitario di Agrigento, un caposaldo dellacrescita culturale, economica e sociale del territorio agrigentino.Al Presidente Crocetta-conclude Maggio - sichiede di intervenire con la massima rapidità affinché la Provinciapossa dare il proprio contributo economico per garantire il dirittoallo studio degli studenti agrigentini".
Sicilia24h.itLavoroSicilia, previsioni nere da UnioncamerePrevisioninere per l'occupazione in Sicilia. Secondo Unioncamere e ministerodel Lavoro, nell'isola si perderanno 910 posti di lavoro nei primi3 mesi del 2015. A fronte di 10.610 lavoratori che entreranno nelmercato del lavoro, 11.520 perderanno il posto, con un saldo dunquenegativo. Al sud, in totale, andranno in fumo 3.390 posti di lavoro.A livello provinciale, in base al monitoraggio del sistemainformativo Excelsior, le stime indicano un saldo positivo nelRagusano e nel Trapanese, rispettivamente a +110 e +50 posti. Per ilresto il dato è negativo: nella provincia di Messina si prevedono400 posti in meno, a Siracusa -230, a Caltanissetta -140, a Enna-110, a Catania -100, a Palermo -50, infine Agrigento - 30.


gds.it

Agrigento,vertice col Tre Sorgenti: il 9 febbraio la consegna all'Ato dellereti idriche


AGRIGENTO.Ancora un nulla di fatto per la consegna delle reti dal Tre Sorgentiall'Ato idrico chea sua volta dovrà passarle alla gestione di Girgenti acque. Ma unpasso avanti è stato fatto. Afebbraio la consegna. È stato stabilito che entro il 9 febbraioprossimo, itecnici del consorzio acquedottistico di Canicattì dovrannoeffettuare una ricognizione degli impianti ed in quella data siglareil passaggio all'Ato. Ieri si è tenuto un doppio vertice perdiscutere sia del contenzioso tra Sicilacque e Tre Sorgenti (da unaparte) e tra Tre Sorgenti e Girgenti acque (dall'altra) e perdefinire i tempi della consegna delle reti. A convocare l'incontroè stato il commissario dell'ex Provincia, Alessandra Di Liberto,che ricopre anche il ruolo di commissario dell'Ambito territorialeottimale, Ato idrico Ag9. Per il Tre Sorgenti, all'incontro hapartecipato il presidente, Gaetano Moscato, il suo vice Marino ed iltecnico Calì. Girgenti acque era rappresentata invece dal direttore,Giandomenico Ponzo. Laquestione contenzioso. La prima delle due riunioni havisto anche la partecipazione dei tecnici e funzionari di Sicilacqueda una parte (che rivendica un credito nei confronti del Tre Sorgentidi ben 7 milioni di euro) e dall'altra Girgenti acque che invece haun debito di quasi sei milioni di euro nei confronti del consorziocanicattinese. «L'obiettivo di questa riunione - spiega ildirettore dell'Ato idrico, Dino Barone - è stato quello di farechiarezza sui contenziosi in atto e mettere a confronto le parti».Sicilacque ha avuto riconosciuto dal Tribunale il diritto ariscuotere il credito di 7 milioni e mezzo di euro per fatture dal2009 al 2012 per forniture di acqua. E questo debito sarà spalmatosui Comuni soci in base alla percentuale di partecipazione alConsorzio.

Agrigento,ecco il programma della sagra del mandorlo in fiore

AGRIGENTO.«Tenere in vita la Sagra per non far morire la città». Conquesto slogan Luciana Giammanco ha aperto ufficialmente l'avventuradella settantesima edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore inprogramma ad Agrigento dal 12 al 22 febbraio. L'evento che oltre laSagra, prevede anche il sessantesimo Festival Internazionale delFolklore, il quindicesimo Festival Internazionale "I Bambini delMondo", European Dance Caravane e Mandorlag, è stato presentatoin conferenza stampa a palazzo di città. Durante l'incontro a cuihanno preso parte oltre al Commissario straordinario del Comune diAgrigento anche il Direttore del Parco archeologico e paesaggisticodella Valle dei Templi, Giuseppe Parello, Francesco Bellomo,direttore artistico e regista degli spettacoli della "Sagra"e Antonino Lauretta, responsabile della segreteria organizzativa edell'individuazione dei gruppi partecipanti al festival del folklore,è stato distribuito il programma ufficiale della manifestazione. Lamanifestazione quest'anno è stata posticipata di qualche giorno,questo per evitare accavallamenti,con la contemporanea nomina cardinalizia di Francesco Montenegro, chegiorno 14 febbraio a Roma, nella Basilica di San Pietro, riceverà inuovi paramenti. «Avremo la gioia - ha detto la Giammanco - diiniziare questa manifestazione con Don Franco già con la berrettarosso porpora in testa». A scaldare i motori della settantesimaedizione, come sempre ci sarà il Festival Internazionale deiBambini. Questa manifestazione è in calendario da giovedì 12febbraio e si finirà giorno 15 febbraio. Da martedì 17 sarà,l'evento forse più atteso, il Festival Internazionale del Folklore.Costo della manifestazione 150mila euro.

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