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rassegna stampa del 25 e 26 febbraio 2015

25 febbraio
GIORNALE DI SICILIA

ISTRUZIONE Saranno rifatti gli intonaci ed infissi Lavori all'ipia di San Giovanni Sicurezza, appaltati i lavori Sarà la ditta A.G.R. srl. con sede a Valderice in provincia di Trapani l'impresa a cui sono stati affidati i lavori per la messa in sicurezza di elementi non strutturali dell'edificio utilizzato dall'Ipia Archimede di San Giovanni Gemini per le attività didattiche. Si tratta dell'aggiudicazione definitiva fatta dal settore "Contratti, gare e concessioni", pubblicata sul sito istituzionale dell'Ente.
La procedura - si legge in una nota - avviata nel 2014 consentirà di migliorare notevolmente le condizioni di utilizzo della scuola di competenza della Provincia Regionale ora Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La gara interessa lavori per oltre centotremila euro che riguardano l'ammodernamento e il miglioramento del plesso "Sacramento" che ospita 9 classi con oltre 150 studenti con quattro laboratori e un'aula informatica.
I lavori previsti' conclude la nota - riguardano d rifacimento dell'intonaco, le mantovane, la sostituzione degl'infissi, la pittura dei muri. La ditta aggiudicataria dovrà effettuare i lavori entro centottanta giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna che avverrà nelle prossime settimane.

DATI La dirigente Elisa Casalicchio: «Dalla nostra scuola non escono disoccupati» L'istituto professionale "Fermi" registra un incremento di iscrizioni Trend decisamente positivo per l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato "E. Fermi". La conclusione delle iscrizioni ha fatto registrare un vero boom di iscrizioni per l'anno scolastico 2015/2016, Alla segreteria della scuola infatti sono pervenute ben 150 domande di iscrizioni che rispetto allo scorso anno fa registrare un aumento di oltre il 50% rispetto allo scorso anno A questo successo hanno contribuito la dirigente, Fusa Casalicchio, che ha voluto riunire in un unico complesso, fin dal primo giorno di scuola, tutti gli studenti, il personale docente e non docente del "Fermi", che erano distribuiti in sei plessi, dando slancio alle attività scolastiche, e tutte le componenti della scuola che, lavorando in piena sinergia, hanno potuto costruire un'offerta formativa aperta all'innovazione e alla sperimentazione. L'ipia "Fermi", ubicato nella nuova sede della zona ASI, dotato di numerose aule, una grande palestra, laboratori, una sala mensa, biblioteca e altri spazi sia interni che esterni. La nuova collocazione costituisce una vera e propria risorsa per l'istituto, che può tessere rapporti con le imprese vicine, al fine di migliorare il percorso formati- vo dei discenti nell'ottica dell'Alternanza Scuola - Lavoro. La dirigente, Dott.ssa Casalicchio: «Siamo molto soddisfatti dal risultato di quest'anno; crediamo che il merito sia da ricercarsi anche nella peculiarità degli indirizzi, orientati ad un'intensa attività di laboratorio molto apprezzata dal ragazzi. Dalla nostra scuola non escono disoccupati: ritroviamo tutti i nostri ragazzi, al termine degli studi, o impegnati attivamente nelle realtà produttive, o all'Università». (VA)

EX PROVINCIA Visita degli studenti della scuola media Rizzo Continuano le visite al Palazzo della Provincia da parte delle scolaresche dell'agrigentino nell'ambito di un programma finalizzato alla conoscenza, da parte degli studenti, dello storico palazzo di piana Vittorio Emanuele. Ieri mattina, il personale del Libero Consorzio, ha accompagnato gli alunni della I°A e 2°B della scuola media Luigi Rizzo di Porto Empedocle seguiti dalle insegnanti Cinzia e Pamela Vitale. Seguito il classico percorso della visita con la Scala Reale, dove in questi giorni è in corso una mostra storico — documentale sulla costruzione del Palazzo. Gli studenti hanno visitato la Sala Giglia, la Galleria dei presidenti e la biblioteca giuridica Gaspare Ambrosini dove hanno potuto visionare una copia dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert.

LA SICILIA
RAZZIATI DUE UFFICI AL VIALE Furti e danneggiamenti. Ladri nella sede dell'Asp e dell'ex Provincia. I ladri hanno preso di mira uno dei padiglioni dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, al viale della Vittoria, E' successo la notte tra domenica e lunedì.
Il furto con danneggiamento è stato compiuto nell'edificio dell'area gestione dei farmaci. Gli autori hanno forzato una finestra al piano terra, posta lateralmente alla struttura, e sono entrati nei locali, iniziando a mettere tutto a soqquadro. I responsabili hanno scassinato i distributori di caffè, bibite e snack, impossessandosi delle monete, quantificate in alcune centinaia di euro. Portato via anche un computer. Magro il bottino. A fare la triste scoperta del passaggio dei malviventi, l'altro ieri mattina, è stata la responsabile dell'Ufficio, all'orario di inizio del turno di lavoro. Subito è stato dato l'allarme ai vertici dell'Asp agrigentina. Subito dopo la segnalazione è stata inoltrata al centralino del 112. Sul posto per avviare le indagini sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Agrigento. Gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo e unitamente al personale della Scientifica, si sono occupati dei rilievi, concentrati alla ricerca di tracce.
A parte il denaro che si trovava nelle macchinette e il pc nient'altro è stato toccato. Da una prima ricostruzione ad agire sarebbero stati alcuni balordi. Sempre al viale della Vittoria, la notte fra domenica e lunedì, incursione notturna nell'edificio che ospita gli uffici dell'ex Provincia regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio, Non si conosce l'ora in cui sia avvenuto precisamente il raid. Verosimilmente ad agire gli stessi malviventi che si sono introdotti all'Asp. Preso di mira l'ufficio del settore infrastrutture. Per introdursi all'interno hanno scassinato una porta nei locali del seminterrato dello stabile.
Una volta dentro hanno rovistato aprendo cassetti e armadi, poi sono andati via a mani vuote, facendo perdere le proprie tracce. Il mattino successivo sul posto si sono portati i carabinieri della Stazione di Agrigento, allettati dai responsabili dell'ufficio. Gli investigatori hanno eseguito il sopralluogo e con il supporto dei rilievi si cercherà di risalire ai malviventi. (A.R)

Il Ferragosto 2015 senza atti d'inciviltà
Prefettura. Vertice col comandante della Capitaneria per organizzare in anticipo un piano d'interventi.
Ferragosto 2015, alla Prefettura di Agrigento è partito il "conto alla rovescia" e l'ufficio del Governo vuole arrivare preparato alla data "x" scongiurando il ripetersi delle scene barbare che ogni anno si consumano sulle nostre spiagge.
li prefetto Nicola Diomede, infatti, ha convocato ieri mattina il comandante della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle Massimo Di Marco, il quale è stato invitato ad esporre tutte le criticità di cui l'ufficio da lui diretto è a conoscenza. L'idea è quella di realizzare, entro i prossimi mesi, una mappa quanto più possibile completa delle situazioni di "crisi", in modo da poter realizzare un piano organico per fronteggiarle.
A stimolare il tutto, molto probabilmente, è stata l'attività di pressing avviata dall'associazione ambientalista Mareamico, che dallo scorso agosto invia ogni mese una lettera alla Prefettura con la quale chiede appunto che si prendano misure in vista del prossimo ferragosto.
Un invito che adesso è stato colto, ma che sarà complicato da tradurre in atti "operativi", considerando anche la necessit5 di coinvolgere diversi enti che dovranno, ognuno per le proprie competenze, occuparsi della vicenda.
La Capitaneria di Porto, da quanto ci risulta, avrebbe evidenziato ad esempio criticità di carattere generale cui avrebbe aggiunto nel particolare fenomeni come quello delle auto lasciate in sosta sulle spiagge (come avviene ad esempio a Pergole), o la creazione di porticcioli abusivi e fai da te, (come avveniva ad esempio a Capo Rossello, prima dell'intervento della Capitaneria a settembre). Più complesso sarebbe intervenire sulla prassi molto diffusa di campeggiare sulle spiagge, considerato l'ampiezza dei litorali e l'enorme numero di persone che lo praticano,
Così la strada più praticabile, alla due, sembrerebbe quella di concentrare le risorse umane dove è nota l'esistenza di specifiche situazioni di emergenza, aggiungendo, con l'ausilio delle pubbliche amministrazioni, una "regimentazione" della fruizione delle aree da realizzare a monte da parte dei comuni rivieraschi con l'ausilio delle polizie locali.
Quello di ieri, comunque, è stato un primo momento di confronto, cu ne seguiranno altri nelle settimane a venire e che si tradurr5 in un tavolo tecnico congiunto coordinato proprio dalla Prefettura. (G.S)

Sicilia24h

Sul sito internet del Libero Consorzio l'ordinanza per la manutenzione di siepi, alberature, fabbricati e muri di sostegno sulle strade provinciali.
E' stata pubblicata all'albo pretorio on line del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento), e all'Albo Pretorio dei Comuni territorialmente interessati, l'ordinanza del Direttore del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio con la quale è stato intimato ai proprietari, affittuari, conduttori e detentori, a qualsiasi titolo, di immobili e di terreni confinanti o limitrofi con tutte le Strade Provinciali, di provvedere alla manutenzione di siepi e alberature (comprese le piante di alto fusto), regolandole in modo tale da garantire visibilità e sicurezza alla circolazione, per assicurare la piena visibilità e leggibilità della segnaletica stradale.
L'ordinanza intima anche agli stessi soggetti di provvedere alla manutenzione di muri di sostegno e fabbricati per non danneggiare le strade e le relative pertinenze, evitando così qualsiasi rischio per la pubblica incolumità, e di rimuovere anche gli alberi piantati in terreni laterali i cui rami sono soggetti a rischio di caduta sul piano viario, nonché tutti i materiali provenienti da muri e opere di sostegno che in seguito alle intemperie possano a loro volta invadere le carreggiate.
Le eventuali inottemperanze saranno sanzionate ai sensi degli articoli 29, 30, e 31 del Nuovo Codice della Strada (Decreto Legislativo n. 285/92). In ogni caso il Libero Consorzio, in caso di inadempienza, provvederà d'Ufficio con propri personale e mezzi addebitando la conseguente spesa ai proprietari interessati tramite ordinanza-ingiunzione da parte della Prefettura di Agrigento.
L'ordinanza è consultabile all'albo pretorio on-line del sito internet www.provincia.agrigento
Aggiudicati i lavori per la messa in sicurezza di elementi non strutturali dell'Ipia Archimede di San Giovanni Gemini
Sarà la ditta A.G.R. s.r.l. con sede a Valderice in provincia di Trapani l'impresa a cui sono stati affidati i lavori per la messa in sicurezza di elementi non strutturali dell'edificio utilizzato dall'Ipia Archimede di San Giovanni Gemini per le attività didattiche. Si tratta dell'aggiudicazione definitiva fatta dal settore "Contratti, gare e concessioni", pubblicata sul sito istituzionale dell'Ente.
La procedura avviata nel 2014 consentirà di migliorare notevolmente le condizioni di utilizzo della scuola di competenza della Provincia Regionale, ora Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La gara interessa lavori per oltre cento-tremila euro che riguardano l'ammodernamento e il miglioramento del plesso "Sacramento" che ospita 9 classi con oltre 150 studenti con quattro laboratori e un'aula informatica.
I lavori previsti riguardano il rifacimento dell'intonaco, le mantovane, la sostituzione degli infissi, la pittura dei muri. La ditta aggiudicataria dovrà effettuare i lavori entro centottanta giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna che avverrà nelle prossime settimane.

26 febbraio

GIORNALE DI SICILIA

PROTEZIONE CIVILE Il dramma delle 18 famiglie sgomberate dai palazzi di via Giovanni XXIII e via Cimarra al quadrivio Spinasanta e dalle villette di via Della Rodesia
Maltempo, oggi si decide sul rientro degli sfollati
La diga Castello ha superato il livello di guardia, i produttori agricoli protestano l'acqua ha invaso i terreni con danni notevoli.
Le 18 famiglie sgomberate dai palazzi di via Giovanni XXIII e via Matteo Cimarra, nella zona del quadrivio Spinasanta, e dalle villette di via Della Rodesia, in cima alla più nota via Lucrezio al Villaggio Mosè, oggi sapranno se potranno rientrare a casa o meno. In mattinata ci sarà un vertice al Comune. Una riunione convocata dalla Protezione civile per analizzare le criticità emerse a causa dell'ultima ondata di maltempo. Piogge ininterrotte che hanno provocato cedimenti nei costoni rocciosi di queste vie. Le 18 famiglie, in momenti diversi, erano state evacuate in via precauzionale. Un provvedimento di 24 ore. Uno sgombero che però - e fino a quando non ci saranno più rischi - si è prorogato. Oggi, dopo i sopralluoghi delle ultime ore per accertare se gli smottamenti sono o meno ancora in corso, la decisione. Il maltempo ha comunque ridotto in ginocchio tutto l'Agrigentino. A Montevago, a Caltabellotta e a Lampedusa, anche se per motivi diversi, si avanzano già le richieste distato di calamità. "Le notevoli piogge hanno messo a dura prova tutto il territorio di Montevago - ha detto il sindaco Calogero Impastato - con gravi danni alle strade interne ed esterne creando danni all'agricoltura ed alle attività turistiche. Impastato al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al presidente della Regione Rosario Crocetta ha ufficialmente chiesto la dichiarazione di stato di calamita. La già grave situazione si e aggravata a causa delle persistenti piogge che hanno allagato i terreni ed in particolare quelli adiacenti al fiume Belice - ha scritto il sindaco di Montevago - . La mancata manutenzione con l'apertura della diga Garcia ha fatto aumentare la portata del fiume Belice allagando i terreni e le strutture turistiche della societa
Terme Acqua Pia e le attività ad essa collegate con ingenti danni agli impianti Da Montevago è stato anche chiesta la revoca del pagamento dell'Imu agricola. E dopo un apposito sopralluogo in varie zone allagate, anche il sindaco di Caltabellotta Paolo Segreto e l'assessore ai Lavori pubblici Gaspare Sala hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Secondo gli amministratori i danni provocati a Caltabellotta si aggirerebbero su circa 400 mila euro. Per motivi differenti, in una lettera al premier Renzi e al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente del consorzio dei pescatori di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, ha ufficialmente chiesto che venga dichiarato lo stato di calamità. «Vi sembrerà strano, ma noi siamo preoccupati - scrive Martello -. Da quando l'Isis è arrivato in Libia, da quando il nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha lanciato l'allarme sull'avvicinamento dei terroristi e da quando il ministro della Difesa Roberta Pinotti, ha dichiarato di aver già pronti 5 mila militari non siamo più tranquilli in mare» Il deputato regionale del Nuovo Centrodestra Vincenzo Fontana, ha chiesto al governo regionale di intervenire subito dopo i gravi danni causati dal maltempo. «Ci troviamo in una situazione straordinaria di maltempo che sta portando una serie di conseguenze negative al territorio e all'economia isolana - ha scritto Fontana - dovute anche alla fragilità morfologica ed orografica della nostra provincia. Non è il momento di polemiche sterili, anzi in questo momento bisogna intervenire prontamente per tamponare le emergenze, nel campo viario, nelle colture e per rischi di incolumità alle persone». Sono tornati a protestare i produttori agricoli della zona di Lucca sicula a seguito dell'arrivo di grandi quantitativi di acqua provenienti dalla diga Castello, che ha superato il livello di guardia per via delle piogge di questi giorni. I produttori agricoli lamentano che l'arrivo dell'acqua ha invaso i propri terreni con danni notevoli. Nella stessa zona si registrano, inoltre, le richieste di dichiarazione dello stato di calamità naturale per i notevoli danni subiti sia in agricoltura che nelle infrastrutture civili. In tale direzione si è mosso il sindaco di Villafranca sicula Domenico Balsamo. (TC)
LA SICILIA

ARS: OGGI SI RIPARTE DAL DPEF, AL PALO IL DDL SULLE CCIAA. IL 24 MARZO L'ELEZIONE DEL VICEPRESIDENTE
Riforma Province, presentati 750 emendamenti
PALERMO. Oggi a Sala d'Ercole si riprende per chiudere là partita del Dpef, propedeutico alla sessione di Bilancio che si deve chiudere entro il 30aprile. Saranno incardinati anche due ddl: uno contro le discriminazioni di genere e l'altro sull'edilizia nei centri storici.
Ma a Palazzo dei Normanni non c'è traccia della manovra finanziaria: ne ha preso atto la conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente Giovanni Ardizzone. Il governo sta ancora lavorando al testo. Intanto, la Presidenza dell'Ars è in attesa della definizione della riforma delle Province, su cui è impegnata la commissione Affari istituzionali, presieduta da Antonello Cracolici (Pd): sono scaduti i termini per la presentazi000e degli emendamenti: ne sono stati depositati 750. il testo definitivo dovrebbe essere completato per l'Aula entro la fine della prossima settimana,
E stato stabilito che l'elezione del vicepresidente dell'Ars si svolgerà il 24 marzo. Contrariamente a quanto si era detto prima, non avverrà contestualmente ai rinnovo delle commissioni legislative. Dei resto, dall'inizio della legislatura la geografia dei gruppi parlamentari è profondamente mutata e all'interno dei partiti, soprattutto della maggioranza, in alcuni casi ci sono divisioni che trovano poi conferme nei lavori parlamentari. Ecco perché il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha sostenuto davanti alla capi- gruppo la necessità di sganciare il rinnovo delle commissioni parlamentari dal giro di boa, come prevede il regolamento, dell'elezione del vicepresidente. Per il rinnovo delle commissioni il presidente Ardizzone ha sollecitato i partiti a trovare una sintesi alloro interno, in modo da avviare poi il confronto nella maggioranza, nelle opposizioni e tra maggioranza e minoranza.
Intanto, rimane al palo la riforma delle Camere di commercio, Dopo le anticipazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria degli enti camerali e sulle lacune documentali, emerse dalla relazione tecnica al disegno di legge soilecitata dalla presidenza dell'Ars, la riforma è bloccata in commissione Attività produttive. li presidente Bruno Marziano (Pd) è pronto a chiedere agli enti camerali ulteriori documenti a integrazione di quelli già nel fascicolo. Anche questa questione è stata affrontata nel corso della conferenza dei capigruppo dell'Ars. Il nodo della riforma è l'istituzione di un fondo per le pensioni del personale dopo i tagli ai diritti camerali stabiliti dal governo Renzi. Ma allo stato i dati forniti dalle Camere di commercio non sono esaustivi, anzi in molti casi lacunosi. il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha rivendicato la scelta dei suoi uffici di richiedere relazioni tecniche per ogni singolo disegno di legge.
Audizione degli assessori regionali all'Agricoltura, Nino Caleca, alle Attività produttive, Linda Vancheri, e ai Beni culturali, Antonio Purpura, in merito all'impegno della Regione Siciliana per Expo. «Abbiamo voluto organizzare questa audizione - ha detto il presidente della commissione Attività produttive, Bruno Marziano - perché serve come momento per un rapporto corretto tra governo e Parlamento su un appuntamento importante come Expo. Ci sembra un'occasione anche per fare chiarezza sugli ultimi fatti che hanno sollevato polemiche. Non siamo le vestali del governo, ma neanche ricercatori di scandali ad ogni costo. Dalla commissione competente offriamo un'occasione per fare chiarezza se ci sono punti su cui farla».
GIOVANNI CIANCIMINO

PREFETTURA. Rifare l'ancoraggio alle grandi palme
Il maltempo si intensifica e, ancora una volta, da preoccupazione una delle palme di piazza Vittorio Emanuele. La pianta dall'altissimo fusto posta dinnanzi alla Prefettura si è ancora una volta parzialmente sganciata dal "collare" che la tiene ancorata, costringendo la polizia locale e i vigili del fuoco a transennare con nastro la zona sottostante.
Il rischio sempre costante è che la parte sommi- tale dell'albero, a causa delle forti raffiche di vento che si abbattono sulla città da giorni possa spezzarsi precipitando al suolo, anche considerato che il tronco presenta una profonda "abrasione" causata da anni di sfregamento con il "collare" che la blocca alla parete del palazzo della Provincia.
Le piante, comunque, erano state oggetto di una perizia tecnica nelle settimane scorse, la quale aveva confermato che il fusto è ancora in buone condizioni ma che è appunto necessario intervenire sostituendo gli ancoraggi. (G.S)






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