25 febbraio
GIORNALE DI SICILIA
ISTRUZIONE Saranno rifatti gli
intonaci ed infissi
Lavori all'ipia di San Giovanni
Sicurezza, appaltati i lavori
Sarà la ditta A.G.R. srl. con sede a
Valderice in provincia di Trapani l'impresa a cui sono stati
affidati i lavori per la messa in sicurezza di elementi non
strutturali dell'edificio utilizzato dall'Ipia Archimede di San
Giovanni Gemini per le attività didattiche. Si tratta
dell'aggiudicazione definitiva fatta dal settore "Contratti, gare
e concessioni", pubblicata sul sito istituzionale dell'Ente.
La procedura - si legge in una nota -
avviata nel 2014 consentirà di migliorare notevolmente le condizioni
di utilizzo della scuola di competenza della Provincia Regionale ora
Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La gara interessa lavori per oltre
centotremila euro che riguardano l'ammodernamento e il
miglioramento del plesso "Sacramento" che ospita 9 classi con
oltre 150 studenti con quattro laboratori e un'aula informatica.
I lavori previsti' conclude la nota -
riguardano d rifacimento dell'intonaco, le mantovane, la
sostituzione degl'infissi, la pittura dei muri. La ditta
aggiudicataria dovrà effettuare i lavori entro centottanta giorni
naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna
che avverrà nelle prossime settimane.
DATI La dirigente Elisa Casalicchio:
«Dalla nostra scuola non escono disoccupati»
L'istituto professionale "Fermi"
registra un incremento di iscrizioni
Trend decisamente positivo per
l'istituto professionale per l'industria e l'artigianato "E.
Fermi". La conclusione delle iscrizioni ha fatto registrare un vero
boom di iscrizioni per l'anno scolastico 2015/2016, Alla segreteria
della scuola infatti sono pervenute ben 150 domande di iscrizioni che
rispetto allo scorso anno fa registrare un aumento di oltre il 50%
rispetto allo scorso anno A questo successo hanno contribuito la
dirigente, Fusa Casalicchio, che ha voluto riunire in un unico
complesso, fin dal primo giorno di scuola, tutti gli studenti, il
personale docente e non docente del "Fermi", che erano
distribuiti in sei plessi, dando slancio alle attività scolastiche,
e tutte le componenti della scuola che, lavorando in piena sinergia,
hanno potuto costruire un'offerta formativa aperta all'innovazione
e alla sperimentazione. L'ipia "Fermi", ubicato nella nuova
sede della zona ASI, dotato di numerose aule, una grande palestra,
laboratori, una sala mensa, biblioteca e altri spazi sia interni che
esterni. La nuova collocazione costituisce una vera e propria risorsa
per l'istituto, che può tessere rapporti con le imprese vicine, al
fine di migliorare il percorso formati- vo dei discenti nell'ottica
dell'Alternanza Scuola - Lavoro. La dirigente, Dott.ssa
Casalicchio: «Siamo molto soddisfatti dal risultato di quest'anno;
crediamo che il merito sia da ricercarsi anche nella peculiarità
degli indirizzi, orientati ad un'intensa attività di laboratorio
molto apprezzata dal ragazzi. Dalla nostra scuola non escono
disoccupati: ritroviamo tutti i nostri ragazzi, al termine degli
studi, o impegnati attivamente nelle realtà produttive, o
all'Università». (VA)
EX PROVINCIA
Visita degli studenti della scuola
media Rizzo
Continuano le visite al Palazzo della
Provincia da parte delle scolaresche dell'agrigentino nell'ambito
di un programma finalizzato alla conoscenza, da parte degli studenti,
dello storico palazzo di piana Vittorio Emanuele. Ieri mattina, il
personale del Libero Consorzio, ha accompagnato gli alunni della I°A
e 2°B della scuola media Luigi Rizzo di Porto Empedocle seguiti
dalle insegnanti Cinzia e Pamela Vitale. Seguito il classico percorso
della visita con la Scala Reale, dove in questi giorni è in corso
una mostra storico — documentale sulla costruzione del Palazzo. Gli
studenti hanno visitato la Sala Giglia, la Galleria dei presidenti e
la biblioteca giuridica Gaspare Ambrosini dove hanno potuto visionare
una copia dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert.
LA SICILIA
RAZZIATI DUE UFFICI AL VIALE
Furti e danneggiamenti. Ladri nella
sede dell'Asp e dell'ex Provincia.
I ladri hanno preso di mira uno dei
padiglioni dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, al
viale della Vittoria, E' successo la notte tra domenica e lunedì.
Il furto con danneggiamento è stato
compiuto nell'edificio dell'area gestione dei farmaci. Gli autori
hanno forzato una finestra al piano terra, posta lateralmente alla
struttura, e sono entrati nei locali, iniziando a mettere tutto a
soqquadro. I responsabili hanno scassinato i distributori di caffè,
bibite e snack, impossessandosi delle monete, quantificate in alcune
centinaia di euro. Portato via anche un computer. Magro il bottino. A
fare la triste scoperta del passaggio dei malviventi, l'altro ieri
mattina, è stata la responsabile dell'Ufficio, all'orario di
inizio del turno di lavoro. Subito è stato dato l'allarme ai
vertici dell'Asp agrigentina. Subito dopo la segnalazione è stata
inoltrata al centralino del 112. Sul posto per avviare le indagini
sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile
della Compagnia di Agrigento. Gli investigatori hanno effettuato un
sopralluogo e unitamente al personale della Scientifica, si sono
occupati dei rilievi, concentrati alla ricerca di tracce.
A parte il denaro che si trovava nelle
macchinette e il pc nient'altro è stato toccato. Da una prima
ricostruzione ad agire sarebbero stati alcuni balordi. Sempre al
viale della Vittoria, la notte fra domenica e lunedì, incursione
notturna nell'edificio che ospita gli uffici dell'ex Provincia
regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio, Non si conosce l'ora
in cui sia avvenuto precisamente il raid. Verosimilmente ad agire gli
stessi malviventi che si sono introdotti all'Asp. Preso di mira
l'ufficio del settore infrastrutture. Per introdursi all'interno
hanno scassinato una porta nei locali del seminterrato dello stabile.
Una volta dentro hanno rovistato
aprendo cassetti e armadi, poi sono andati via a mani vuote, facendo
perdere le proprie tracce. Il mattino successivo sul posto si sono
portati i carabinieri della Stazione di Agrigento, allettati dai
responsabili dell'ufficio. Gli investigatori hanno eseguito il
sopralluogo e con il supporto dei rilievi si cercherà di risalire ai
malviventi. (A.R)
Il Ferragosto 2015 senza atti
d'inciviltà
Prefettura. Vertice col comandante
della Capitaneria per organizzare in anticipo un piano d'interventi.
Ferragosto 2015, alla Prefettura di
Agrigento è partito il "conto alla rovescia" e l'ufficio del
Governo vuole arrivare preparato alla data "x" scongiurando il
ripetersi delle scene barbare che ogni anno si consumano sulle nostre
spiagge.
li prefetto Nicola Diomede, infatti, ha
convocato ieri mattina il comandante della Capitaneria di Porto di
Porto Empedocle Massimo Di Marco, il quale è stato invitato ad
esporre tutte le criticità di cui l'ufficio da lui diretto è a
conoscenza. L'idea è quella di realizzare, entro i prossimi mesi,
una mappa quanto più possibile completa delle situazioni di "crisi",
in modo da poter realizzare un piano organico per fronteggiarle.
A stimolare il tutto, molto
probabilmente, è stata l'attività di pressing avviata
dall'associazione ambientalista Mareamico, che dallo scorso agosto
invia ogni mese una lettera alla Prefettura con la quale chiede
appunto che si prendano misure in vista del prossimo ferragosto.
Un invito che adesso è stato colto, ma
che sarà complicato da tradurre in atti "operativi",
considerando anche la necessit5 di coinvolgere diversi enti che
dovranno, ognuno per le proprie competenze, occuparsi della vicenda.
La Capitaneria di Porto, da quanto ci
risulta, avrebbe evidenziato ad esempio criticità di carattere
generale cui avrebbe aggiunto nel particolare fenomeni come quello
delle auto lasciate in sosta sulle spiagge (come avviene ad esempio a
Pergole), o la creazione di porticcioli abusivi e fai da te, (come
avveniva ad esempio a Capo Rossello, prima dell'intervento della
Capitaneria a settembre). Più complesso sarebbe intervenire sulla
prassi molto diffusa di campeggiare sulle spiagge, considerato
l'ampiezza dei litorali e l'enorme numero di persone che lo
praticano,
Così la strada più praticabile, alla
due, sembrerebbe quella di concentrare le risorse umane dove è nota
l'esistenza di specifiche situazioni di emergenza, aggiungendo, con
l'ausilio delle pubbliche amministrazioni, una "regimentazione"
della fruizione delle aree da realizzare a monte da parte dei comuni
rivieraschi con l'ausilio delle polizie locali.
Quello di ieri, comunque, è stato un
primo momento di confronto, cu ne seguiranno altri nelle settimane a
venire e che si tradurr5 in un tavolo tecnico congiunto coordinato
proprio dalla Prefettura. (G.S)
Sicilia24h
Sul sito internet del Libero
Consorzio l'ordinanza per la manutenzione di siepi, alberature,
fabbricati e muri di sostegno sulle strade provinciali.
E' stata pubblicata all'albo
pretorio on line del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia
Regionale di Agrigento), e all'Albo Pretorio dei Comuni
territorialmente interessati, l'ordinanza del Direttore del Settore
Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio con la quale è stato
intimato ai proprietari, affittuari, conduttori e detentori, a
qualsiasi titolo, di immobili e di terreni confinanti o limitrofi con
tutte le Strade Provinciali, di provvedere alla manutenzione di siepi
e alberature (comprese le piante di alto fusto), regolandole in modo
tale da garantire visibilità e sicurezza alla circolazione, per
assicurare la piena visibilità e leggibilità della segnaletica
stradale.
L'ordinanza intima anche agli stessi
soggetti di provvedere alla manutenzione di muri di sostegno e
fabbricati per non danneggiare le strade e le relative pertinenze,
evitando così qualsiasi rischio per la pubblica incolumità, e di
rimuovere anche gli alberi piantati in terreni laterali i cui rami
sono soggetti a rischio di caduta sul piano viario, nonché tutti i
materiali provenienti da muri e opere di sostegno che in seguito alle
intemperie possano a loro volta invadere le carreggiate.
Le eventuali inottemperanze saranno
sanzionate ai sensi degli articoli 29, 30, e 31 del Nuovo Codice
della Strada (Decreto Legislativo n. 285/92). In ogni caso il Libero
Consorzio, in caso di inadempienza, provvederà d'Ufficio con
propri personale e mezzi addebitando la conseguente spesa ai
proprietari interessati tramite ordinanza-ingiunzione da parte della
Prefettura di Agrigento.
L'ordinanza è consultabile all'albo
pretorio on-line del sito internet www.provincia.agrigento
Aggiudicati i lavori per la messa in
sicurezza di elementi non strutturali dell'Ipia Archimede di San
Giovanni Gemini
Sarà la ditta A.G.R. s.r.l. con sede a
Valderice in provincia di Trapani l'impresa a cui sono stati
affidati i lavori per la messa in sicurezza di elementi non
strutturali dell'edificio utilizzato dall'Ipia Archimede di San
Giovanni Gemini per le attività didattiche. Si tratta
dell'aggiudicazione definitiva fatta dal settore "Contratti, gare
e concessioni", pubblicata sul sito istituzionale dell'Ente.
La procedura avviata nel 2014
consentirà di migliorare notevolmente le condizioni di utilizzo
della scuola di competenza della Provincia Regionale, ora Libero
Consorzio Comunale di Agrigento.
La gara interessa lavori per oltre
cento-tremila euro che riguardano l'ammodernamento e il
miglioramento del plesso "Sacramento" che ospita 9 classi con
oltre 150 studenti con quattro laboratori e un'aula informatica.
I lavori previsti riguardano il
rifacimento dell'intonaco, le mantovane, la sostituzione degli
infissi, la pittura dei muri. La ditta aggiudicataria dovrà
effettuare i lavori entro centottanta giorni naturali e consecutivi
decorrenti dalla data del verbale di consegna che avverrà nelle
prossime settimane.
26 febbraio
GIORNALE DI SICILIA
PROTEZIONE CIVILE Il dramma delle 18
famiglie sgomberate dai palazzi di via Giovanni XXIII e via Cimarra
al quadrivio Spinasanta e dalle villette di via Della Rodesia
Maltempo, oggi si decide sul rientro
degli sfollati
La diga Castello ha superato il
livello di guardia, i produttori agricoli protestano l'acqua ha
invaso i terreni con danni notevoli.
Le 18 famiglie sgomberate dai palazzi
di via Giovanni XXIII e via Matteo Cimarra, nella zona del quadrivio
Spinasanta, e dalle villette di via Della Rodesia, in cima alla più
nota via Lucrezio al Villaggio Mosè, oggi sapranno se potranno
rientrare a casa o meno. In mattinata ci sarà un vertice al Comune.
Una riunione convocata dalla Protezione civile per analizzare le
criticità emerse a causa dell'ultima ondata di maltempo. Piogge
ininterrotte che hanno provocato cedimenti nei costoni rocciosi di
queste vie. Le 18 famiglie, in momenti diversi, erano state evacuate
in via precauzionale. Un provvedimento di 24 ore. Uno sgombero che
però - e fino a quando non ci saranno più rischi - si è prorogato.
Oggi, dopo i sopralluoghi delle ultime ore per accertare se gli
smottamenti sono o meno ancora in corso, la decisione. Il maltempo ha
comunque ridotto in ginocchio tutto l'Agrigentino. A Montevago, a
Caltabellotta e a Lampedusa, anche se per motivi diversi, si avanzano
già le richieste distato di calamità. "Le notevoli piogge hanno
messo a dura prova tutto il territorio di Montevago - ha detto il
sindaco Calogero Impastato - con gravi danni alle strade interne ed
esterne creando danni all'agricoltura ed alle attività turistiche.
Impastato al presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al
presidente della Regione Rosario Crocetta ha ufficialmente chiesto la
dichiarazione di stato di calamita. La già grave situazione si e
aggravata a causa delle persistenti piogge che hanno allagato i
terreni ed in particolare quelli adiacenti al fiume Belice - ha
scritto il sindaco di Montevago - . La mancata manutenzione con
l'apertura della diga Garcia ha fatto aumentare la portata del
fiume Belice allagando i terreni e le strutture turistiche della
societa
Terme Acqua Pia e le attività ad essa
collegate con ingenti danni agli impianti Da Montevago è stato anche
chiesta la revoca del pagamento dell'Imu agricola. E dopo un
apposito sopralluogo in varie zone allagate, anche il sindaco di
Caltabellotta Paolo Segreto e l'assessore ai Lavori pubblici
Gaspare Sala hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità
naturale. Secondo gli amministratori i danni provocati a
Caltabellotta si aggirerebbero su circa 400 mila euro. Per motivi
differenti, in una lettera al premier Renzi e al ministro per le
Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente del consorzio dei
pescatori di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, ha ufficialmente
chiesto che venga dichiarato lo stato di calamità. «Vi sembrerà
strano, ma noi siamo preoccupati - scrive Martello -. Da quando
l'Isis è arrivato in Libia, da quando il nostro ministro degli
Esteri, Paolo Gentiloni, ha lanciato l'allarme sull'avvicinamento
dei terroristi e da quando il ministro della Difesa Roberta Pinotti,
ha dichiarato di aver già pronti 5 mila militari non siamo più
tranquilli in mare» Il deputato regionale del Nuovo Centrodestra
Vincenzo Fontana, ha chiesto al governo regionale di intervenire
subito dopo i gravi danni causati dal maltempo. «Ci troviamo in una
situazione straordinaria di maltempo che sta portando una serie di
conseguenze negative al territorio e all'economia isolana - ha
scritto Fontana - dovute anche alla fragilità morfologica ed
orografica della nostra provincia. Non è il momento di polemiche
sterili, anzi in questo momento bisogna intervenire prontamente per
tamponare le emergenze, nel campo viario, nelle colture e per rischi
di incolumità alle persone». Sono tornati a protestare i produttori
agricoli della zona di Lucca sicula a seguito dell'arrivo di grandi
quantitativi di acqua provenienti dalla diga Castello, che ha
superato il livello di guardia per via delle piogge di questi giorni.
I produttori agricoli lamentano che l'arrivo dell'acqua ha invaso
i propri terreni con danni notevoli. Nella stessa zona si registrano,
inoltre, le richieste di dichiarazione dello stato di calamità
naturale per i notevoli danni subiti sia in agricoltura che nelle
infrastrutture civili. In tale direzione si è mosso il sindaco di
Villafranca sicula Domenico Balsamo. (TC)
LA SICILIA
ARS: OGGI SI RIPARTE DAL DPEF, AL
PALO IL DDL SULLE CCIAA. IL 24 MARZO L'ELEZIONE DEL VICEPRESIDENTE
Riforma Province, presentati 750
emendamenti
PALERMO. Oggi a Sala d'Ercole si
riprende per chiudere là partita del Dpef, propedeutico alla
sessione di Bilancio che si deve chiudere entro il 30aprile. Saranno
incardinati anche due ddl: uno contro le discriminazioni di genere e
l'altro sull'edilizia nei centri storici.
Ma a Palazzo dei Normanni non c'è
traccia della manovra finanziaria: ne ha preso atto la conferenza dei
capigruppo, riunita dal presidente Giovanni Ardizzone. Il governo sta
ancora lavorando al testo. Intanto, la Presidenza dell'Ars è in
attesa della definizione della riforma delle Province, su cui è
impegnata la commissione Affari istituzionali, presieduta da
Antonello Cracolici (Pd): sono scaduti i termini per la
presentazi000e degli emendamenti: ne sono stati depositati 750. il
testo definitivo dovrebbe essere completato per l'Aula entro la
fine della prossima settimana,
E stato stabilito che l'elezione del
vicepresidente dell'Ars si svolgerà il 24 marzo. Contrariamente a
quanto si era detto prima, non avverrà contestualmente ai rinnovo
delle commissioni legislative. Dei resto, dall'inizio della
legislatura la geografia dei gruppi parlamentari è profondamente
mutata e all'interno dei partiti, soprattutto della maggioranza, in
alcuni casi ci sono divisioni che trovano poi conferme nei lavori
parlamentari. Ecco perché il presidente dell'Ars, Giovanni
Ardizzone, ha sostenuto davanti alla capi- gruppo la necessità di
sganciare il rinnovo delle commissioni parlamentari dal giro di boa,
come prevede il regolamento, dell'elezione del vicepresidente. Per
il rinnovo delle commissioni il presidente Ardizzone ha sollecitato i
partiti a trovare una sintesi alloro interno, in modo da avviare poi
il confronto nella maggioranza, nelle opposizioni e tra maggioranza e
minoranza.
Intanto, rimane al palo la riforma
delle Camere di commercio, Dopo le anticipazioni sulla situazione
patrimoniale e finanziaria degli enti camerali e sulle lacune
documentali, emerse dalla relazione tecnica al disegno di legge
soilecitata dalla presidenza dell'Ars, la riforma è bloccata in
commissione Attività produttive. li presidente Bruno Marziano (Pd) è
pronto a chiedere agli enti camerali ulteriori documenti a
integrazione di quelli già nel fascicolo. Anche questa questione è
stata affrontata nel corso della conferenza dei capigruppo dell'Ars.
Il nodo della riforma è l'istituzione di un fondo per le pensioni
del personale dopo i tagli ai diritti camerali stabiliti dal governo
Renzi. Ma allo stato i dati forniti dalle Camere di commercio non
sono esaustivi, anzi in molti casi lacunosi. il presidente dell'Ars,
Giovanni Ardizzone, ha rivendicato la scelta dei suoi uffici di
richiedere relazioni tecniche per ogni singolo disegno di legge.
Audizione degli assessori regionali
all'Agricoltura, Nino Caleca, alle Attività produttive, Linda
Vancheri, e ai Beni culturali, Antonio Purpura, in merito all'impegno
della Regione Siciliana per Expo. «Abbiamo voluto organizzare questa
audizione - ha detto il presidente della commissione Attività
produttive, Bruno Marziano - perché serve come momento per un
rapporto corretto tra governo e Parlamento su un appuntamento
importante come Expo. Ci sembra un'occasione anche per fare
chiarezza sugli ultimi fatti che hanno sollevato polemiche. Non siamo
le vestali del governo, ma neanche ricercatori di scandali ad ogni
costo. Dalla commissione competente offriamo un'occasione per fare
chiarezza se ci sono punti su cui farla».
GIOVANNI CIANCIMINO
PREFETTURA. Rifare l'ancoraggio
alle grandi palme
Il maltempo si intensifica e, ancora
una volta, da preoccupazione una delle palme di piazza Vittorio
Emanuele. La pianta dall'altissimo fusto posta dinnanzi alla
Prefettura si è ancora una volta parzialmente sganciata dal
"collare" che la tiene ancorata, costringendo la polizia locale e
i vigili del fuoco a transennare con nastro la zona sottostante.
Il rischio sempre costante è che la
parte sommi- tale dell'albero, a causa delle forti raffiche di
vento che si abbattono sulla città da giorni possa spezzarsi
precipitando al suolo, anche considerato che il tronco presenta una
profonda "abrasione" causata da anni di sfregamento con il
"collare" che la blocca alla parete del palazzo della Provincia.
Le piante, comunque, erano state
oggetto di una perizia tecnica nelle settimane scorse, la quale aveva
confermato che il fusto è ancora in buone condizioni ma che è
appunto necessario intervenire sostituendo gli ancoraggi. (G.S)