4 aprile - sabato
TURISMO
EX PROVINCIA, INTESA SUL MARCHIO
D'AREA
Il Commissario Straordinario Alessandra
Di Liberto l Libero Consorzio di Agrigento e il Presidente del G.A.L.
(Gruppo d'azione Locale) "Sicani" Salvatore Sanzeri hanno
sottoscritto un protocollo d'intesa per il marchio d'area della
provincia di Agrigento, per potenziare il marketing territoriale.
L'intesa è nata grazie all'attività del comitato di
coordinamento del marchio d'area della provincia di Agrigento che
ha individuato nel G.A.L. "Sicani" un partner istituzionale con
cui migliorare la promozione del territorio provinciale, sia dal
punto di visto turistico che enogastronomico. Per la Di Liberto si è
trattato di uno degli ultimi atti come commissario visto che da
martedì lascerà il suo incarico.
SCUOLA. L'età minima per
partecipare è di 10 anni
Istituto musicale Toscanini,
iscrizioni a corsi entro aprile
Scadranno il 30 aprile prossimo i
termini per la presentazione delle istanze di partecipazione agli
esami di ammissione ai Corsi di formazione musicale di base ed a
quelli universitari di Diploma Accademico di 1 e 2 livello presso 1'
Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" di Ribera.
Gratuita la frequenza degli studenti ammessi ai suddetti Corsi fatta
eccezione perle ordinarie tasse e contributi una tantum di
iscrizione. Le ammissioni saranno disposte secondo graduatoria di
merito e numero chiuso in base ai posti disponibili ad inizio anno
accademico. I corsi di formazione musicale di base, destinati a
studenti con età minima di 10 anni compiuta entro il 30aprile,
riguardano ad un'offerta formativa pre-accademica suddivisa in 3
livelli di competenze. È possibile chiedere ammissione ai corsi base
di canto classico, chitarra, clarinetto flauto, pianoforte, violino e
violoncello. I Corsi Afam di livello accademico-universitario,
seguenti a quelli della formazione musicale di base, permettono di
conseguire titoli di studio equiparati alla Lauree (triennali di 1
livello e magistrali biennali di 2 livello) nonché di partecipare ai
benefici EhSU (Borse di studio,ecc.) ed al programma Erasmus del
Lifelong Learning per la mobilità europea ai fini di studio.
LA SICILIA
Mancano all'appello 7 milioni di
euro Libero Consorzio.
Chiuso il conto consuntivo per il
2014 con un dato preoccupante dovuto al calo delle rimesse.
L'ex Provincia regionale di Agrigento
chiude il "cerchio" rispetto ai conti del 2014, ma mette "nero
su bianco" l'esistenza di un preoccupante "dislivello" tra
entrate ed uscite di oltre sette milioni di euro.
Il dato è contenuto nell'approvazione
dello schema di rendiconto digestione per l'esercizio finanziario
2014, nel quale, appunto, alla voce "conto economico" emerge la
presenza, anzi, l'assenza, di un'importante somma dovuta vero-
similmente alla riduzione verticale dei trasferimenti per la spesa
corrente, ovvero stipendi, oneri di funzionamento dell'ente ecc.
In particolare emerge come se i
proventi della gestione ammontano a 33.751,816 euro (si tratta in
gran parte di rimesse pubbliche), i costi complessivi per l'anno
trascorso sono stati oltre 38.492.742 euro con una differenza quindi
di oltre 4 milioni e settecentomila euro rispetto agli incassi. A
questi si aggiungono un milione di euro per "trasferimenti ad
aziende speciali e partecipate" (verosimilmente in primis il
Consorzio universitario di Agrigento) e un altro milione di euro che
viene a mancare nella sottrazione tre proventi straordinari e oneri
straordinari, il tutto somma, alla fine, a 7,071.242 euro che sono
però scritte con il segno meno all'inizio. Insomma, non c'è da
stare allegri, soprattutto considerato che questa contrazione *-
che si era già riscontrata lo scorso anno - sia provocata dalla
riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione.
Nonostante questo, nella stessa determina firmata dal quasi "fu"
commissario Di Liberto emerge come il Libero consorzio non sia ancora
nelle condizioni di ente strutturalmente deficitario (i parametri,
come si saprà sono una decina). Ad esempio a guardare i numeri
emerge come l'avanzo di amministrazione per il 2014 sarà comunque
di oltre 37 milioni euro, gran parte dei quali come è noto però non
spendibili a causa dei vincoli del patto di stabilità.
Intanto l'Ente ha risposto alle
criticità evidenziate per il bilancio 2012 da parte della Corte dei
Conti annunciando una serie di interventi (tutti abbastanza
ordinari") necessari a superare le criticità evidenziate dai
giudici contabili.
Il commissario Di Liberto lascia i
«compiti per casa»
Il commissario del Libero consorzio di
Agrigento Alessandra Di Liberto la prossima settimana lascerà il
proprio incarico, ma prima di andare via ha lasciato dei "compiti
per casa" al prossimo dirigente regionale che sarà nominato in sua
vece. Uno di questi è l'attribuzione ai direttori dei settori
dell'Ente dell'indennità di posizione "provvisoria" per
l'anno in corso, per un totale complessivo di oltre 330mila euro.
Somme importanti, per quando ovviamente tutte previste dai contratti
collettivi nazionali del settore e che, come è noto, anche ad essere
ridotte rimarrebbero comunque nel fondo per la dirigenza. Gli
importi, comunque, rispetto agli anni passati sono stati rivisti ma
solo per necessità contingenti.
Il dirigente Bernardo Barone, già
responsabile del settore Ambiente e Viabilità, ha infatti visto
crescere la propria indennità avendo ricevuto "un maggior peso
assunto dalla struttura dallo stesso diretta per effetto della nuova
funzione attribuita". La funzione è quella di responsabile
dell'area Tecnica, che era attribuita a Gaetano Gucciardo, il quale
però sarà collocato a riposo a partire da settembre. Verso il
basso, invece, è stata rivista l'indennità di Ignazio Gennaro.
Una "riduzione — si legge - in riferimento alle dimensioni, alle
responsabilità gestionali interne ed esterne della struttura
diretta" che, aggiungiamo noi, è da imputare alle limitazioni
imposte al dirigente dopo che questo, nel novembre scorso, è stato
condannato in primo grado a Otto mesi (pena sospesa) per abuso
d'ufficio, nell'ambito del processo per i rimborsi illegittimi
all'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Le somme che sono state indicate, ma
che dovranno poi essere confermate dal futuro commissario sono le
seguenti: Achille Contino, 44.013 euro; Ignazio Gennaro, 40.836 euro;
Giovanni Butticè, 37.336 euro; Amelia Scibetta, 41.069; Teresa
Deleo, 37.336; Fabrizio Caruana, 44.013,47; Bernardo Barone, 44.013
euro; Gaetano Gucciardo, 44.013 euro. Si tratta, va precisato,
unicamente dell'indennità di posizione per un anno, la quale si va
poi a sommare allo stipendio tabella- ree alla produttività che
viene commisurata in base agli obiettivi raggiunti dal dirigente.
G.SCH
Protocollo d'intesa per il marchio
d'area
Il Commissario Straordinario Alessandra
Di Liberto de Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il Presidente
del Gal (Gruppo d'Azione Locale) "Sicani" Salvatore Sanzeri
hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per il marchio d'area
della provincia di Agrigento, per potenziare il marketing
territoriale. L'intesa è nata grazie all'attività del comitato
di coordinamento del marchio d'area della provincia di Agrigento
che ha individuata nel Gai "Sicani" un partner istituzionale con
cui migliorare la promozione del territorio provinciale, sia dai
punto di vista turistico che enogastronomico.
5 aprile - domenica
GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCE, RIFORMA SENZA TAGLI AL
PERSONALE
Cracolici, presidente della
commissione Affari istituzionali:" irricevibile lo schema
nazionale, qui la mobilità è inapplicabile".
La legge di riforma delle ormai ex
Province arriva martedì io aula. Arriva con 900 emendamenti al
seguito, presentati trasversalmente da tutti i gruppi. I temi più
caldi» restano l'elezione di secondo grado e il nume ro dei
Consorzi, la prima stesura ne prevedeva nove (oltre alle tre Città
metropolitane, quella attuale sei. Rispunta già l'ipotesi del
Libero Consorzio di Cela, l'emendamento per la sua introduzione
porta la firma di Giuseppe Arancio (Pd). Significa rispettare la
volontà dei cittadini dice Arancio ,a Gela, Niscemi e Piazza
Armerina hanno già tatto i referendum scegliendo gela come capofila
di un nuovo Libero Consorzio».
Al contrario della legge Delrio, in
Sicilia non ci saranno tagli netti al personale ma fra le pieghe
delle norme il percorso per i dipendenti delle nove Province e stato
indicato ma non interamente tracciato, liberi Consorzi e Città
metropolitane hanno tre mesi di tempo dall'approvazione della legge
per definire i fabbisogni e le piante organiche. Un'impostazione
che si discosta da quella della legge nazionale che invece prevede
tagli già fissa i e mobilita verso altri enti locali. Nel resto
d'Italia 50 percento del personale dei Liberi Consorzi e il 30 per
cento di quello delle Città metropolitana sarà trasferito. Tout
court, a prescindere dalle funzioni assegnate. La proposta di legge
che l'As's deve approvare, se non interverranno modifiche, non
prevede invece tagli, a garanzia del personale. »Siamo consapevoli
che lo schema nazionale e irricevibile», dice Antonello Cracolici,
presidente della commissione Affari istituzionali. Irricevibile e
inapplicabile perché la mobilità in Sicilia trova due ostacoli: i
precari degli enti locali da stabilizzare e lo stop alla possibilità
in ingresso alla Regione. Una Regione che peraltro va verso
l'adeguamento, con un pacchetto di prepensiossamenti.
Nessun taglio dunque in Sicilia ma la
ridefinizione degli organici. La proposta di legge però nel contempo
non prevede nemmeno un "piano B» in caso di esuberi che potrebbero
emergere dalla ridefinizione dei fabbisogni. » un tema che va
trasferito ad un apposito tavolo fra Stato e Regione , aggiunge
Cracolici, che anche nella relazione all'Ars aveva sotto lineato
questo aspetto. »Una riforma dice ancora Cracolici non si può
applicare indifferentemente dalle Alpi a Lampedusa. Le norme vanno
contestualizzate. lo Sicilia stessa ci sono Province, come ad esempio
Palermo e Catania, che hanno esternalizzato alcune attività ed altre
clic non lo hanno fatto».
Attualmente le ex Province hanno in
carico circa seimila dipendenti. L'assessore alle Autonomie Locali,
Rettore Leotta, è fiducioso sul futuro del personale. <Non credo
ci saranno esuberi - dice - purché ci sia la volontà di
"riciclarsi". Abbiamo previsto che le competenze in materia di
scuola, e in particolare edilizia scolastica e di servizi alla
persona, passi dalle ex Province ai Comuni. Ma abbiamo anche
ipotizzato il trasferimento dalla Regione agli enti di area vasta
delle competenze in materia di Piani regolatori, perche sono questi
enti ad avere un contatto più diretto con il territorio». Passaggi
di competenze che secondo l'assessore quindi non comporteranno
esuberi di rilievo. Che in ogni caso dovranno passare da »un
negoziato con lo Stato», ribadisce Cracolici. Anche perché nel
conteggio del personale c'è da tenere conto di quello delle
partecipate. Quelle in cui le ex Province sono soci unici saranno
mantenute, così come i rapporti e le convenzioni in corso, ma al
momento il rischio e un altro. »Lo Stato - spiega ancora Cracolici -
a fine anno tratterrà una quota dei tributi pari a 120 milioni, se
non ci sarà un trasloco con lo Stato, questi enti rischiano tutti il
dissesto. Con ripercussioni sulle partecipate a cui nomi sarà
possibile garantire i trasferimenti. La proposta di legge prevede
invece che vengano cancellate le società minori, ossia quelle con un
numero di dipendenti inferiori a tre o con quote inferiori al 10 per
cento o che abbiamo chiuso in passivo gli ultimi tre bilanci.
Nella riforma infine confluiranno le
somme in materia di enti locali stralciate dalla Finanziaria. Un
emendamento è stato presentato dal governo e riprende esattamente i
tagli previsti dalla manovra per sindaci e consiglieri comunali: le
nonne cassate prevedevano un taglio di almeno il 20% per i primi
cittadini e una riduzione più marcata (fino al 30%) per i
consiglieri. Dalla prossima legislatura, meno assessori e meno
consiglieri. «Tranne qualche piccolo aggiustamento tecnico -
conferma Liotta - i tagli restano tali e quali. Personalmente avrei
preferito non inserirli in questa riforma, per blindare il testo. Ma
mi rendo conto che sia una necessità».
LA SICILIA
Sopralluogo sulla Ss 115
Il senatore Campanella tocca con
mano i difetti
g. c.) Il senatore della componente
Italia Lavori in Corso, Francesco Campanella, ieri mattina ha voluto
sincerarsi dal vivo delle condizioni in cui versa la Strada Statale
115 e in particolare il ti-atto di strada a ridosso di Torre di Gaffe
dove la scorsa settimana si è verificato il tragico incidente in cui
hanno perso la vita i giovani licatesi Alessandro Famà e Angelo
Bonvissuto.
Il senatore, nel sopralluogo, è stato
accompagnato dai membri del Comitato 16febbraio, da alcuni agenti
della Polizia di Stato e da un gruppo di cittadini.
Come si ricorderà, nei giorni scorsi
Campanella e altri senatori di Italia Lavori in corso hanno
presentato un'interrogazione parlamentare indirizzata al ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere lumi sulle
iniziative che si intendono attivare per rendere sicura l'arteria.
Ho visto il manto stradale in condizioni pietose — le parole di
Campanella all'altezza del bivio di Torre di Gaffe — e condizioni
della manutenzione oggettivamente inaccettabili. In primo luogo
bisogna fare un giro d'orizzonti per vedere cosa fanno tutti coloro
i quali dovrebbero occuparsi di questa strada e che cosa hanno fatto
fino adesso". Campanella ha poi evidenziato l'interrogazione
proposta anche dal senatore Giuseppe Ruvolo, sottolineando come
"vedrò di lavorare in sinergia con il collega per tentare di
risolvere questo problema. Interpelleremo anche Anas per capire cosa
contano di fare da qui a breve". Il senatore ha puntato l'accento
anche sulla situazione di isolamento della città in relazione
all'assistenza medica, soprattutto nel caso in cui dovesse
effettivamente verificarsi la soppressione del Punto nascita
dell'ospedale San Giacomo d'Altopasso. "Mi hanno spiegato —
conclude Campanella
— come è la situazione, collegandola
anche a problemi legati ai servizi ospedalieri vicini e non è una
cosa che può continuare così. Da parte mia posso affermare che
tutti i colleghi che volessero interessarsi sono assolutamente
benvenuti perché la politica deve dare servizio ai cittadini".
Va senza dubbio elogiato il fatto che
il senatore Campanella abbia voluto vedere con i propri occhi la
situazione della Statale 115, in particolare il tratto di Torre di
Gaffe, E' innegabile — ha avuto modo di constatarlo lo stesso
senatore — che urgono importanti provvedimenti di sistemazione e
manutenzione di un'arteria tra le più importanti dell'intero
sistema viario siciliano. Licata si è trovata in appena quaranta
giorni a piangere quattro giovani vittime a causa di altrettanti
incidenti stradali verificatisi in punti differenti della Statale
115. Adesso sembra che la politica abbia, finalmente, voglia di
interessarsi da vicino alla situazione cercando di trovare soluzioni
che possano migliorare le condizioni di sicurezza e di viabilità.
7 aprile - martedì
GIORNALE DI SICILIA
Ex Provincia, spesi 332 mila euro
per le indennità agli otto dirigenti.
L'ex Provincia non ha soldi per il
Cupa o per l'integrazione dei precari ma "spende" 332 mila euro
solo per l'indennità provvisoria di carica agli8 dirigenti
dell'ente solo perl'anno 2015. E così, nella determina numero 55
del 2 aprile scorso, uno degli ultimi atti firmati dal commissario
straordinario Alessandra Di Liberto, sono state assegnate le somme ai
dirigenti, cui vanno altri premi per «meriti», così ripartite:
44.013,47 euro a testa per Achille Contino, Fabrizio Caruana,
Bernardo Barone e Gaetano Gucciardo; qualche migliaio di euro in meno
invece per gli altri. Ad Ignazio Gennaro sono stati assegnati
40.836,09 euro, a Giovanni Butticè 37.336,09 euro, alla dottoressa
Amelia Scibetta la somma di 41.069,69 euro. Ha preso meno di tutti
infine la dottoressa Teresa Deleo. Per lei pronto un bonifico di
37.336,09 euro. L'atto è «motivato» dal rispetto del contratto
collettivo di lavoro che prevede l'attribuzione di una indennità
retributiva, chiamata indennità di posizione, per ciascuna delle
funzioni dirigenziali individuate nell'Ente e definibile come il
corrispettivo economico correlato alle funzioni svolte ed alle
connesse responsabilità. Nella determina, il commissario Di Liberto
ricorda che è in atto una notevole riorganizzazione e
razionalizzazione degli uffici provinciali, atta ad assicurare il più
efficiente svolgimento dell'attività istituzionale ed
amministrativa in attesa del generale riordino dell'ente, anche in
seguito alle riforme legislative ed in funzione delle competenze che
potrebbero essere assegnate al Libero consorzio comunale, con
conseguente notevole accrescimento della responsabilità gestionale
dei direttore dei settori. E' necessario, quindi, graduare
l'indennità di posizione dei direttore di settore, nelle more
dell'approvazione del piano della performance, tenuto conto che si
prevedono tempi lunghi in considerazione della particolare in cui
versa l'ente.
(PAPI)
VIADOTTO PETRULLA
L'ANAS PUBBLICA IL BANDO DI GARA
L'Anas ha pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale, il bando di gara relativo ai lavori di riparazione degli
impalcati del viadotto "Petrulla" sulla strada statale 626 dir
'Della Valle del Salso", in provincia di Agrigento.
L'investimento complessivo dell'intervento è di oltre 2,2
milioni dì euro. L'Anas comunica inoltre che sono stati
aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria del Viadotto
Salso, sempre sulla SS 626 dir, per un importo complessivo, al netto
del ribasso, pari a circa 3 milioni di euro. Il viadotto "Petrulla"
è attualmente chiuso al traffico, a seguito del crollo di una delle
campate, avvenuto nel luglio del 2014. Fino ad oggi l'Anas ha
svolto diverse attività di indagine per verificarne lo stato
manutentivo e programmare i necessari interventi di ripristino. Gli
interventi riguardano, in particolare, la ricostruzione della campata
crollata attraverso l'utilizzo di nuove travi a cavi scorrevoli
interni ed esterni e la riparazione degli impalcati esistenti per un
miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. (AMM).
LA SICILIA
STRADA STATALE 115
Ponte sul Verdura i tempi si
allungano
Non vi sono novità circa l'esito
della gara di appalto della costruzione del nuovo ponte del fiume
Verdura. La data del 26aprile scorso era stata indicata, come
giornata perentoria, per l'aggiudicazione dei lavori che porteranno
alla realizzazione della nuova via di comunicazione sulla strada
statale 115, tra Ribera e Sciacca. A quanto pare i lavori della
commissione formata da
dirigenti e tecnici dell'Anas per la
revisione del carteggio, presentato dalle ditte che hanno partecipato
al bando, non sono stati ultimati per cui tempi si sono allungati di
qualche settimana. E' vero che si tratta di un'opera pubblica
complessa, dal costo complessivo di circa 12 milioni di euro, alla
quale pare abbiano preso parte una trentina di grandi imprese
italiane, ma è anche vero che, come succede sempre da noi, i tempi
per
l'inizio dei lavori diventano sempre
più lunghi, quasi sempre a danno dell'utenza. Si parla oggi di
qualche altra settimana ancora per sciogliere il nodo
dell'affidamento dei lavori all'impresa che avrà offerto il
miglior ribasso, ma si spera che non nasca all'ultimo momento
qualche altro intoppo tecnico o burocratico. Ricordiamo per la
cronaca che il ponte sul fiume Verdura crollò nella mattinata del 2
febbraio 2013, per fortuna senza arrecare danni ai tanti
automobilisti di passaggio sull'importante arteria stradale.
Riunione di sindaci per il Cupa
PALMA, Una decina di amministratori
intenzionati ad intervenire finanziariamente
Ci sarebbe l'adesione di dieci
sindaci della nostra provincia alla riunione di stasera al Palazzo
degli scolopi, indetta per esaminare la proposta formulata dal
sindaco palmese Pasquale Amato di coinvolgerli nel progetto con cui
contribuire alla salvezza del Consorzio Universitario della Provincia
di Agrigento. La partecipazione è stata preannunciata dal
consigliere comunale Antonino Volpe il quale ha deciso di collaborare
attivamente con il capo dell'amministrazione comunale nel lodevole
obiettivo di farvi aderire i rappresentanti degli Enti locali che non
fanno parte del Cupa, per così dare un segnale edificante per la
salvezza di una istituzione universitaria importante per la crescita
culturale di centinaia di giovani
ed anche della economia del territorio.
D'altra parte lo stesso consigliere comunale Antonino Volpe ha dato
lo spunto al sindaco Pasquale Amato per intestarsi l'iniziativa con
la presentazione di un ordine del giorno che nell'ultima seduta del
civico consesso è stato approvato all'unanimità dagli esponenti
politici palmesi. Volpe, tra l'altro laureando in Giurisprudenza
proprio al Cupa di Agrigento, con la sua iniziativa ha inteso fare
conferire al sindaco l'indirizzo politico di costituire un gruppo
coordinato di Enti locali con l'obiettivo, in condizioni di parità
e proporzionalità, di affiancarsi a quei Comuni che già fanno parte
integrante del Consorzio universitario, per così contribuire al
salvataggio dell'università nel territorio agrigentino e alla
conseguente
salvaguardia dei diritti degli
studenti. Dopo l'approvazione dell'ordine del giorno da parte del
Consiglio comunale, il sindaco Pasquale Amato ha deciso di scrivere a
tutti i colleghi della provincia non facenti parte del Cupa,
invitandoli a partecipare al tavolo di concertazione già istituito
dall'amministrazione comunale palmese. Dal municipio della
cittadina del Gattopardo, pertanto, è scaturita la proposta divenire
in soccorso della importante istituzione universitaria per il cui
mantenimento la locale amministrazione comunale è già in grado di
trovare i fondi necessari per fare parte del Consorzio, dimostrando
di volere offrire il proprio sostengo economico, anche in un momento
di crisi finanziaria.
FILIPPO BELLIA
Agrigentoflash
330 MILA EURO PER OTTO DIRIGENTI
Il commissario del Libero consorzio di
Agrigento Alessandra Di Liberto la prossima settimana lascerà il
proprio incarico, ma prima di andare via ha lasciato dei "compiti
per casa" al prossimo dirigente regionale che sarà nominato in sua
vece. Uno di questi è l'attribuzione ai direttori dei settori
dell'Ente dell'indennità di posizione "provvisoria" per
l'anno in corso, per un totale complessivo di oltre 330mila euro.
Somme importanti, per quando ovviamente tutte previste dai contratti
collettivi nazionali del settore e che, come è noto, anche ad essere
ridotte rimarrebbero comunque nel fondo per la dirigenza. Gli
importi, comunque, rispetto agli anni passati sono stati rivisti ma
solo per necessità contingenti.
Il dirigente Bernardo Barone, già
responsabile del settore Ambiente e Viabilità, ha infatti visto
crescere la propria indennità avendo ricevuto "un maggior peso
assunto dalla struttura dallo stesso diretta per effetto della nuova
funzione attribuita". La funzione è quella di responsabile
dell'area Tecnica, che era attribuita a Gaetano Gucciardo, il quale
però sarà collocato a riposo a partire da settembre. Verso il
basso, invece, è stata rivista l'indennità di Ignazio Gennaro.
Una "riduzione - si legge - in riferimento alle dimensioni,
alle responsabilità gestionali interne ed esterne della struttura
diretta" che, aggiungiamo noi, è da imputare alle limitazioni
imposte al dirigente dopo che questo, nel novembre scorso, è stato
condannato in primo grado ad otto mesi (pena sospesa) per abuso
d'ufficio nell'ambito del processo per i rimborsi illegittimi
all'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Le somme che sono state indicate, ma
che dovranno poi essere confermate dal futuro commissario sono le
seguenti: Achille Contino, 44.013 euro; Ignazio Gennaro, 40.836 euro;
Giovanni Butticè, 37.336 euro; Amelia Scibetta, 41.069; Teresa
Deleo, 37.336; Fabrizio Caruana, 44.013,47; Bernardo Barone, 44.013
euro; Gaetano Gucciardo, 44.013 euro. Si tratta, va precisato,
unicamente dell'indennità di posizione per un anno, la quale si va
poi a sommare allo stipendio tabellare e alla produttività che viene
commisurata in base agli obiettivi raggiunti dal dirigente.