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Rassegna stampa dal 4 al 7 aprile 2015

4 aprile - sabato TURISMO
EX PROVINCIA, INTESA SUL MARCHIO D'AREA Il Commissario Straordinario Alessandra Di Liberto l Libero Consorzio di Agrigento e il Presidente del G.A.L. (Gruppo d'azione Locale) "Sicani" Salvatore Sanzeri hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per il marchio d'area della provincia di Agrigento, per potenziare il marketing territoriale. L'intesa è nata grazie all'attività del comitato di coordinamento del marchio d'area della provincia di Agrigento che ha individuato nel G.A.L. "Sicani" un partner istituzionale con cui migliorare la promozione del territorio provinciale, sia dal punto di visto turistico che enogastronomico. Per la Di Liberto si è trattato di uno degli ultimi atti come commissario visto che da martedì lascerà il suo incarico.

SCUOLA. L'età minima per partecipare è di 10 anni Istituto musicale Toscanini, iscrizioni a corsi entro aprile Scadranno il 30 aprile prossimo i termini per la presentazione delle istanze di partecipazione agli esami di ammissione ai Corsi di formazione musicale di base ed a quelli universitari di Diploma Accademico di 1 e 2 livello presso 1' Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" di Ribera. Gratuita la frequenza degli studenti ammessi ai suddetti Corsi fatta eccezione perle ordinarie tasse e contributi una tantum di iscrizione. Le ammissioni saranno disposte secondo graduatoria di merito e numero chiuso in base ai posti disponibili ad inizio anno accademico. I corsi di formazione musicale di base, destinati a studenti con età minima di 10 anni compiuta entro il 30aprile, riguardano ad un'offerta formativa pre-accademica suddivisa in 3 livelli di competenze. È possibile chiedere ammissione ai corsi base di canto classico, chitarra, clarinetto flauto, pianoforte, violino e violoncello. I Corsi Afam di livello accademico-universitario, seguenti a quelli della formazione musicale di base, permettono di conseguire titoli di studio equiparati alla Lauree (triennali di 1 livello e magistrali biennali di 2 livello) nonché di partecipare ai benefici EhSU (Borse di studio,ecc.) ed al programma Erasmus del Lifelong Learning per la mobilità europea ai fini di studio.
LA SICILIA

Mancano all'appello 7 milioni di euro Libero Consorzio. Chiuso il conto consuntivo per il 2014 con un dato preoccupante dovuto al calo delle rimesse. L'ex Provincia regionale di Agrigento chiude il "cerchio" rispetto ai conti del 2014, ma mette "nero su bianco" l'esistenza di un preoccupante "dislivello" tra entrate ed uscite di oltre sette milioni di euro.
Il dato è contenuto nell'approvazione dello schema di rendiconto digestione per l'esercizio finanziario 2014, nel quale, appunto, alla voce "conto economico" emerge la presenza, anzi, l'assenza, di un'importante somma dovuta vero- similmente alla riduzione verticale dei trasferimenti per la spesa corrente, ovvero stipendi, oneri di funzionamento dell'ente ecc.
In particolare emerge come se i proventi della gestione ammontano a 33.751,816 euro (si tratta in gran parte di rimesse pubbliche), i costi complessivi per l'anno trascorso sono stati oltre 38.492.742 euro con una differenza quindi di oltre 4 milioni e settecentomila euro rispetto agli incassi. A questi si aggiungono un milione di euro per "trasferimenti ad aziende speciali e partecipate" (verosimilmente in primis il Consorzio universitario di Agrigento) e un altro milione di euro che viene a mancare nella sottrazione tre proventi straordinari e oneri straordinari, il tutto somma, alla fine, a 7,071.242 euro che sono però scritte con il segno meno all'inizio. Insomma, non c'è da stare allegri, soprattutto considerato che questa contrazione *- che si era già riscontrata lo scorso anno - sia provocata dalla riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione. Nonostante questo, nella stessa determina firmata dal quasi "fu" commissario Di Liberto emerge come il Libero consorzio non sia ancora nelle condizioni di ente strutturalmente deficitario (i parametri, come si saprà sono una decina). Ad esempio a guardare i numeri emerge come l'avanzo di amministrazione per il 2014 sarà comunque di oltre 37 milioni euro, gran parte dei quali come è noto però non spendibili a causa dei vincoli del patto di stabilità.
Intanto l'Ente ha risposto alle criticità evidenziate per il bilancio 2012 da parte della Corte dei Conti annunciando una serie di interventi (tutti abbastanza ordinari") necessari a superare le criticità evidenziate dai giudici contabili.

Il commissario Di Liberto lascia i «compiti per casa» Il commissario del Libero consorzio di Agrigento Alessandra Di Liberto la prossima settimana lascerà il proprio incarico, ma prima di andare via ha lasciato dei "compiti per casa" al prossimo dirigente regionale che sarà nominato in sua vece. Uno di questi è l'attribuzione ai direttori dei settori dell'Ente dell'indennità di posizione "provvisoria" per l'anno in corso, per un totale complessivo di oltre 330mila euro. Somme importanti, per quando ovviamente tutte previste dai contratti collettivi nazionali del settore e che, come è noto, anche ad essere ridotte rimarrebbero comunque nel fondo per la dirigenza. Gli importi, comunque, rispetto agli anni passati sono stati rivisti ma solo per necessità contingenti.
Il dirigente Bernardo Barone, già responsabile del settore Ambiente e Viabilità, ha infatti visto crescere la propria indennità avendo ricevuto "un maggior peso assunto dalla struttura dallo stesso diretta per effetto della nuova funzione attribuita". La funzione è quella di responsabile dell'area Tecnica, che era attribuita a Gaetano Gucciardo, il quale però sarà collocato a riposo a partire da settembre. Verso il basso, invece, è stata rivista l'indennità di Ignazio Gennaro. Una "riduzione — si legge - in riferimento alle dimensioni, alle responsabilità gestionali interne ed esterne della struttura diretta" che, aggiungiamo noi, è da imputare alle limitazioni imposte al dirigente dopo che questo, nel novembre scorso, è stato condannato in primo grado a Otto mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio, nell'ambito del processo per i rimborsi illegittimi all'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Le somme che sono state indicate, ma che dovranno poi essere confermate dal futuro commissario sono le seguenti: Achille Contino, 44.013 euro; Ignazio Gennaro, 40.836 euro; Giovanni Butticè, 37.336 euro; Amelia Scibetta, 41.069; Teresa Deleo, 37.336; Fabrizio Caruana, 44.013,47; Bernardo Barone, 44.013 euro; Gaetano Gucciardo, 44.013 euro. Si tratta, va precisato, unicamente dell'indennità di posizione per un anno, la quale si va poi a sommare allo stipendio tabella- ree alla produttività che viene commisurata in base agli obiettivi raggiunti dal dirigente.
G.SCH

Protocollo d'intesa per il marchio d'area Il Commissario Straordinario Alessandra Di Liberto de Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il Presidente del Gal (Gruppo d'Azione Locale) "Sicani" Salvatore Sanzeri hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per il marchio d'area della provincia di Agrigento, per potenziare il marketing territoriale. L'intesa è nata grazie all'attività del comitato di coordinamento del marchio d'area della provincia di Agrigento che ha individuata nel Gai "Sicani" un partner istituzionale con cui migliorare la promozione del territorio provinciale, sia dai punto di vista turistico che enogastronomico.

5 aprile - domenica
GIORNALE DI SICILIA
EX PROVINCE, RIFORMA SENZA TAGLI AL PERSONALE Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali:" irricevibile lo schema nazionale, qui la mobilità è inapplicabile".
La legge di riforma delle ormai ex Province arriva martedì io aula. Arriva con 900 emendamenti al seguito, presentati trasversalmente da tutti i gruppi. I temi più caldi» restano l'elezione di secondo grado e il nume ro dei Consorzi, la prima stesura ne prevedeva nove (oltre alle tre Città metropolitane, quella attuale sei. Rispunta già l'ipotesi del Libero Consorzio di Cela, l'emendamento per la sua introduzione porta la firma di Giuseppe Arancio (Pd). Significa rispettare la volontà dei cittadini dice Arancio ,a Gela, Niscemi e Piazza Armerina hanno già tatto i referendum scegliendo gela come capofila di un nuovo Libero Consorzio».
Al contrario della legge Delrio, in Sicilia non ci saranno tagli netti al personale ma fra le pieghe delle norme il percorso per i dipendenti delle nove Province e stato indicato ma non interamente tracciato, liberi Consorzi e Città metropolitane hanno tre mesi di tempo dall'approvazione della legge per definire i fabbisogni e le piante organiche. Un'impostazione che si discosta da quella della legge nazionale che invece prevede tagli già fissa i e mobilita verso altri enti locali. Nel resto d'Italia 50 percento del personale dei Liberi Consorzi e il 30 per cento di quello delle Città metropolitana sarà trasferito. Tout court, a prescindere dalle funzioni assegnate. La proposta di legge che l'As's deve approvare, se non interverranno modifiche, non prevede invece tagli, a garanzia del personale. »Siamo consapevoli che lo schema nazionale e irricevibile», dice Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali. Irricevibile e inapplicabile perché la mobilità in Sicilia trova due ostacoli: i precari degli enti locali da stabilizzare e lo stop alla possibilità in ingresso alla Regione. Una Regione che peraltro va verso l'adeguamento, con un pacchetto di prepensiossamenti.
Nessun taglio dunque in Sicilia ma la ridefinizione degli organici. La proposta di legge però nel contempo non prevede nemmeno un "piano B» in caso di esuberi che potrebbero emergere dalla ridefinizione dei fabbisogni. » un tema che va trasferito ad un apposito tavolo fra Stato e Regione , aggiunge Cracolici, che anche nella relazione all'Ars aveva sotto lineato questo aspetto. »Una riforma dice ancora Cracolici non si può applicare indifferentemente dalle Alpi a Lampedusa. Le norme vanno contestualizzate. lo Sicilia stessa ci sono Province, come ad esempio Palermo e Catania, che hanno esternalizzato alcune attività ed altre clic non lo hanno fatto».
Attualmente le ex Province hanno in carico circa seimila dipendenti. L'assessore alle Autonomie Locali, Rettore Leotta, è fiducioso sul futuro del personale. <Non credo ci saranno esuberi - dice - purché ci sia la volontà di "riciclarsi". Abbiamo previsto che le competenze in materia di scuola, e in particolare edilizia scolastica e di servizi alla persona, passi dalle ex Province ai Comuni. Ma abbiamo anche ipotizzato il trasferimento dalla Regione agli enti di area vasta delle competenze in materia di Piani regolatori, perche sono questi enti ad avere un contatto più diretto con il territorio». Passaggi di competenze che secondo l'assessore quindi non comporteranno esuberi di rilievo. Che in ogni caso dovranno passare da »un negoziato con lo Stato», ribadisce Cracolici. Anche perché nel conteggio del personale c'è da tenere conto di quello delle partecipate. Quelle in cui le ex Province sono soci unici saranno mantenute, così come i rapporti e le convenzioni in corso, ma al momento il rischio e un altro. »Lo Stato - spiega ancora Cracolici - a fine anno tratterrà una quota dei tributi pari a 120 milioni, se non ci sarà un trasloco con lo Stato, questi enti rischiano tutti il dissesto. Con ripercussioni sulle partecipate a cui nomi sarà possibile garantire i trasferimenti. La proposta di legge prevede invece che vengano cancellate le società minori, ossia quelle con un numero di dipendenti inferiori a tre o con quote inferiori al 10 per cento o che abbiamo chiuso in passivo gli ultimi tre bilanci.
Nella riforma infine confluiranno le somme in materia di enti locali stralciate dalla Finanziaria. Un emendamento è stato presentato dal governo e riprende esattamente i tagli previsti dalla manovra per sindaci e consiglieri comunali: le nonne cassate prevedevano un taglio di almeno il 20% per i primi cittadini e una riduzione più marcata (fino al 30%) per i consiglieri. Dalla prossima legislatura, meno assessori e meno consiglieri. «Tranne qualche piccolo aggiustamento tecnico - conferma Liotta - i tagli restano tali e quali. Personalmente avrei preferito non inserirli in questa riforma, per blindare il testo. Ma mi rendo conto che sia una necessità».

LA SICILIA
Sopralluogo sulla Ss 115 Il senatore Campanella tocca con mano i difetti g. c.) Il senatore della componente Italia Lavori in Corso, Francesco Campanella, ieri mattina ha voluto sincerarsi dal vivo delle condizioni in cui versa la Strada Statale 115 e in particolare il ti-atto di strada a ridosso di Torre di Gaffe dove la scorsa settimana si è verificato il tragico incidente in cui hanno perso la vita i giovani licatesi Alessandro Famà e Angelo Bonvissuto.
Il senatore, nel sopralluogo, è stato accompagnato dai membri del Comitato 16febbraio, da alcuni agenti della Polizia di Stato e da un gruppo di cittadini.
Come si ricorderà, nei giorni scorsi Campanella e altri senatori di Italia Lavori in corso hanno presentato un'interrogazione parlamentare indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere lumi sulle iniziative che si intendono attivare per rendere sicura l'arteria. Ho visto il manto stradale in condizioni pietose — le parole di Campanella all'altezza del bivio di Torre di Gaffe — e condizioni della manutenzione oggettivamente inaccettabili. In primo luogo bisogna fare un giro d'orizzonti per vedere cosa fanno tutti coloro i quali dovrebbero occuparsi di questa strada e che cosa hanno fatto fino adesso". Campanella ha poi evidenziato l'interrogazione proposta anche dal senatore Giuseppe Ruvolo, sottolineando come "vedrò di lavorare in sinergia con il collega per tentare di risolvere questo problema. Interpelleremo anche Anas per capire cosa contano di fare da qui a breve". Il senatore ha puntato l'accento anche sulla situazione di isolamento della città in relazione all'assistenza medica, soprattutto nel caso in cui dovesse effettivamente verificarsi la soppressione del Punto nascita dell'ospedale San Giacomo d'Altopasso. "Mi hanno spiegato — conclude Campanella
— come è la situazione, collegandola anche a problemi legati ai servizi ospedalieri vicini e non è una cosa che può continuare così. Da parte mia posso affermare che tutti i colleghi che volessero interessarsi sono assolutamente benvenuti perché la politica deve dare servizio ai cittadini".
Va senza dubbio elogiato il fatto che il senatore Campanella abbia voluto vedere con i propri occhi la situazione della Statale 115, in particolare il tratto di Torre di Gaffe, E' innegabile — ha avuto modo di constatarlo lo stesso senatore — che urgono importanti provvedimenti di sistemazione e manutenzione di un'arteria tra le più importanti dell'intero sistema viario siciliano. Licata si è trovata in appena quaranta giorni a piangere quattro giovani vittime a causa di altrettanti incidenti stradali verificatisi in punti differenti della Statale 115. Adesso sembra che la politica abbia, finalmente, voglia di interessarsi da vicino alla situazione cercando di trovare soluzioni che possano migliorare le condizioni di sicurezza e di viabilità.

7 aprile - martedì

GIORNALE DI SICILIA

Ex Provincia, spesi 332 mila euro per le indennità agli otto dirigenti.
L'ex Provincia non ha soldi per il Cupa o per l'integrazione dei precari ma "spende" 332 mila euro solo per l'indennità provvisoria di carica agli8 dirigenti dell'ente solo perl'anno 2015. E così, nella determina numero 55 del 2 aprile scorso, uno degli ultimi atti firmati dal commissario straordinario Alessandra Di Liberto, sono state assegnate le somme ai dirigenti, cui vanno altri premi per «meriti», così ripartite: 44.013,47 euro a testa per Achille Contino, Fabrizio Caruana, Bernardo Barone e Gaetano Gucciardo; qualche migliaio di euro in meno invece per gli altri. Ad Ignazio Gennaro sono stati assegnati 40.836,09 euro, a Giovanni Butticè 37.336,09 euro, alla dottoressa Amelia Scibetta la somma di 41.069,69 euro. Ha preso meno di tutti infine la dottoressa Teresa Deleo. Per lei pronto un bonifico di 37.336,09 euro. L'atto è «motivato» dal rispetto del contratto collettivo di lavoro che prevede l'attribuzione di una indennità retributiva, chiamata indennità di posizione, per ciascuna delle funzioni dirigenziali individuate nell'Ente e definibile come il corrispettivo economico correlato alle funzioni svolte ed alle connesse responsabilità. Nella determina, il commissario Di Liberto ricorda che è in atto una notevole riorganizzazione e razionalizzazione degli uffici provinciali, atta ad assicurare il più efficiente svolgimento dell'attività istituzionale ed amministrativa in attesa del generale riordino dell'ente, anche in seguito alle riforme legislative ed in funzione delle competenze che potrebbero essere assegnate al Libero consorzio comunale, con conseguente notevole accrescimento della responsabilità gestionale dei direttore dei settori. E' necessario, quindi, graduare l'indennità di posizione dei direttore di settore, nelle more dell'approvazione del piano della performance, tenuto conto che si prevedono tempi lunghi in considerazione della particolare in cui versa l'ente.
(PAPI)


VIADOTTO PETRULLA
L'ANAS PUBBLICA IL BANDO DI GARA
L'Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il bando di gara relativo ai lavori di riparazione degli impalcati del viadotto "Petrulla" sulla strada statale 626 dir 'Della Valle del Salso", in provincia di Agrigento. L'investimento complessivo dell'intervento è di oltre 2,2 milioni dì euro. L'Anas comunica inoltre che sono stati aggiudicati i lavori di manutenzione straordinaria del Viadotto Salso, sempre sulla SS 626 dir, per un importo complessivo, al netto del ribasso, pari a circa 3 milioni di euro. Il viadotto "Petrulla" è attualmente chiuso al traffico, a seguito del crollo di una delle campate, avvenuto nel luglio del 2014. Fino ad oggi l'Anas ha svolto diverse attività di indagine per verificarne lo stato manutentivo e programmare i necessari interventi di ripristino. Gli interventi riguardano, in particolare, la ricostruzione della campata crollata attraverso l'utilizzo di nuove travi a cavi scorrevoli interni ed esterni e la riparazione degli impalcati esistenti per un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. (AMM).

LA SICILIA

STRADA STATALE 115
Ponte sul Verdura i tempi si allungano
Non vi sono novità circa l'esito della gara di appalto della costruzione del nuovo ponte del fiume Verdura. La data del 26aprile scorso era stata indicata, come giornata perentoria, per l'aggiudicazione dei lavori che porteranno alla realizzazione della nuova via di comunicazione sulla strada statale 115, tra Ribera e Sciacca. A quanto pare i lavori della commissione formata da
dirigenti e tecnici dell'Anas per la revisione del carteggio, presentato dalle ditte che hanno partecipato al bando, non sono stati ultimati per cui tempi si sono allungati di qualche settimana. E' vero che si tratta di un'opera pubblica complessa, dal costo complessivo di circa 12 milioni di euro, alla quale pare abbiano preso parte una trentina di grandi imprese italiane, ma è anche vero che, come succede sempre da noi, i tempi per
l'inizio dei lavori diventano sempre più lunghi, quasi sempre a danno dell'utenza. Si parla oggi di qualche altra settimana ancora per sciogliere il nodo dell'affidamento dei lavori all'impresa che avrà offerto il miglior ribasso, ma si spera che non nasca all'ultimo momento qualche altro intoppo tecnico o burocratico. Ricordiamo per la cronaca che il ponte sul fiume Verdura crollò nella mattinata del 2 febbraio 2013, per fortuna senza arrecare danni ai tanti automobilisti di passaggio sull'importante arteria stradale.

Riunione di sindaci per il Cupa
PALMA, Una decina di amministratori intenzionati ad intervenire finanziariamente
Ci sarebbe l'adesione di dieci sindaci della nostra provincia alla riunione di stasera al Palazzo degli scolopi, indetta per esaminare la proposta formulata dal sindaco palmese Pasquale Amato di coinvolgerli nel progetto con cui contribuire alla salvezza del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento. La partecipazione è stata preannunciata dal consigliere comunale Antonino Volpe il quale ha deciso di collaborare attivamente con il capo dell'amministrazione comunale nel lodevole obiettivo di farvi aderire i rappresentanti degli Enti locali che non fanno parte del Cupa, per così dare un segnale edificante per la salvezza di una istituzione universitaria importante per la crescita culturale di centinaia di giovani
ed anche della economia del territorio. D'altra parte lo stesso consigliere comunale Antonino Volpe ha dato lo spunto al sindaco Pasquale Amato per intestarsi l'iniziativa con la presentazione di un ordine del giorno che nell'ultima seduta del civico consesso è stato approvato all'unanimità dagli esponenti politici palmesi. Volpe, tra l'altro laureando in Giurisprudenza proprio al Cupa di Agrigento, con la sua iniziativa ha inteso fare conferire al sindaco l'indirizzo politico di costituire un gruppo coordinato di Enti locali con l'obiettivo, in condizioni di parità e proporzionalità, di affiancarsi a quei Comuni che già fanno parte integrante del Consorzio universitario, per così contribuire al salvataggio dell'università nel territorio agrigentino e alla conseguente
salvaguardia dei diritti degli studenti. Dopo l'approvazione dell'ordine del giorno da parte del Consiglio comunale, il sindaco Pasquale Amato ha deciso di scrivere a tutti i colleghi della provincia non facenti parte del Cupa, invitandoli a partecipare al tavolo di concertazione già istituito dall'amministrazione comunale palmese. Dal municipio della cittadina del Gattopardo, pertanto, è scaturita la proposta divenire in soccorso della importante istituzione universitaria per il cui mantenimento la locale amministrazione comunale è già in grado di trovare i fondi necessari per fare parte del Consorzio, dimostrando di volere offrire il proprio sostengo economico, anche in un momento di crisi finanziaria.
FILIPPO BELLIA

Agrigentoflash


330 MILA EURO PER OTTO DIRIGENTI
Il commissario del Libero consorzio di Agrigento Alessandra Di Liberto la prossima settimana lascerà il proprio incarico, ma prima di andare via ha lasciato dei "compiti per casa" al prossimo dirigente regionale che sarà nominato in sua vece. Uno di questi è l'attribuzione ai direttori dei settori dell'Ente dell'indennità di posizione "provvisoria" per l'anno in corso, per un totale complessivo di oltre 330mila euro. Somme importanti, per quando ovviamente tutte previste dai contratti collettivi nazionali del settore e che, come è noto, anche ad essere ridotte rimarrebbero comunque nel fondo per la dirigenza. Gli importi, comunque, rispetto agli anni passati sono stati rivisti ma solo per necessità contingenti.
Il dirigente Bernardo Barone, già responsabile del settore Ambiente e Viabilità, ha infatti visto crescere la propria indennità avendo ricevuto "un maggior peso assunto dalla struttura dallo stesso diretta per effetto della nuova funzione attribuita". La funzione è quella di responsabile dell'area Tecnica, che era attribuita a Gaetano Gucciardo, il quale però sarà collocato a riposo a partire da settembre. Verso il basso, invece, è stata rivista l'indennità di Ignazio Gennaro. Una "riduzione - si legge - in riferimento alle dimensioni, alle responsabilità gestionali interne ed esterne della struttura diretta" che, aggiungiamo noi, è da imputare alle limitazioni imposte al dirigente dopo che questo, nel novembre scorso, è stato condannato in primo grado ad otto mesi (pena sospesa) per abuso d'ufficio nell'ambito del processo per i rimborsi illegittimi all'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi.
Le somme che sono state indicate, ma che dovranno poi essere confermate dal futuro commissario sono le seguenti: Achille Contino, 44.013 euro; Ignazio Gennaro, 40.836 euro; Giovanni Butticè, 37.336 euro; Amelia Scibetta, 41.069; Teresa Deleo, 37.336; Fabrizio Caruana, 44.013,47; Bernardo Barone, 44.013 euro; Gaetano Gucciardo, 44.013 euro. Si tratta, va precisato, unicamente dell'indennità di posizione per un anno, la quale si va poi a sommare allo stipendio tabellare e alla produttività che viene commisurata in base agli obiettivi raggiunti dal dirigente.

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