LA SICILIA
MARTEDI' IL "DDL ARDIZZONE"
CHE RECEPISCE LA NORMA NAZIONALE SU NUMERO E COMPENSI DI SINDACI E
CONSIGLIERI
"Gettonopoli", l'Ars tenta di
porre un freno
PALERMO. L'Assemblea regionale
siciliana tornerà a riunirsi martedì prossimo, dopo la lunga
maratona per l'approvazione del bilancio e della legge di
stabilità. Al l'ordine del giorno, il disegno di legge su 'Norme
in materia di composizione dei Consigli comunali e di status degli
amministratori locali". Un provvedimento che ha avuto un percorso
piuttosto travagliato. La Giunta regionale, presieduta da Rosario
Crocetta, aveva inserito un apposito articolo nel disegno di legge di
stabilità, nella parte in cui trattava il con tenimento della spesa
pubblica.
Ma il presidente dell'Ars, Giovanni
Ardizzone, ritenne che sarebbe stato più opportuno trattare la
materia con il disegno di legge sui Liberi consorzi di Comuni e Città
metropolitane, che peraltro sarebbe stato esaminato dall'Aula prima
dei documenti contabili. Ma i franchi tiratori contribuirono a
bocciare l'art. i dei disegno di legge sul quale le Opposizioni
chiesero il voto segreto. Il ddl è sta rinviato alla competente
commissione legislativa per la riscrittura, Il governo regionale
reinserì la norma in uno dei suoi emendamenti al disegno di legge di
stabilità, già in commissione Bilancio. Scelta, ancora una volta,
non condivisa dal presidente dell'Ars, Ardizzone, ritenendo la
materia non prettamente finanziaria, pur producendo risparmi.
Nel frattempo, a Sola d'Ercole, si
era creato uno schieramento trasversale avverso al ridimensionamento
del numero dei consiglieri comunali previsto dalla giunta Crocetta,
ancora più stringente rispetto a quanto previsto a livello
nazionale. Per esempio, Palermo ha attuai mente 50 consiglieri
comunali, mentre Milano ne ha 45. il governo regionale avrebbe voluto
assegnare a Palermo 40 consiglieri.
Tutto ciò mentre scoppiava in Sicilia
"gettonopoli".
Per tagliare la testa ai toro,
Ardizzone ha presentato un proprio disegno di legge che ricalca
quello nazionale. Proprio ieri, sono scaduti i termini per la
presentazione degli emendamenti, un centinaio in tutto.
«Semplicisticamente - ha sottolineato
l'assessore alle Autonomie locali e funzione pubblica, Ettore
Leotta - Ardizzone prevede il recepimento della norma io vigore nei
resto d'italia, che è diverso dai nostro, Gli uffici sono al
lavoro per verificare la compatibilità con l'ordina mento
regionale. La legge nazionale, per esempio, prevede che nei Comuni
fino a 10 mila abitanti il sindaco è anche presi dente del
Consiglio».
Una previsione che potrebbe essere in
contrasto con lo spirito della legge regionale sull'elezione di dei
sindaco, che prevede espressamente la divisione dei poteri: al
sindaco spetta il compito di amministrare, mentre al Consiglio
comunale quello di controllare gli atti dei l'amministrazione.
L.M.
EXPO, STOP AL CLUSTER
BIOMEDITERRANEO
Crocetta "commissaria" il
commissario:" Chi sbaglia paga". Ma l'opposizione:tutta colpa
del governo.
CATANIA». La Sicilia dell'Expo alza
bandiera bianca: il Cluster BioMediterraneo chiude fino a data da
destinarsi. O meglio: perde l'anima" - il corpo centrale, sede
del palinsesto condiviso con gli altri Il Paesi coinvolti -
sospendendo «ogni attività dell'area comune» a partire da oggi.
Il responsabile del Cluster Dario Cartabellotta, ieri ha scritto ai
vertici di Expo (il commissario Giuseppe Sala e il direttore della
divisione Partecipanti, Stefano Gatti) per comunicare «la decisione
di sospendere dal giorno 7Maggio 2015 ogni attività dell'area
comune sino a quando non saranno i risolti i problemi segnalati e i
necessari atti a garantire la sicurezza degli operatori e
visitatori». La sospensione delle attività è prevista «fino a
quando non saranno eseguiti i lavo richiesti a Expo dalla Regione
siciliana, capofila del Cluster», conferma in serata l'assessore
regionale all'Agricoltura, Nino Caleca. Resteranno aperti gli stand
dei paesi e rotte le altre aree.
Arriva dunque un atto ufficiale dopo le
polemiche che hanno accompagnato, sin dal 1° maggio, l'apertura
del mega-padiglione coordinato dalla Regione per l'inadeguatezza
della struttura a ricevere i visitatori. Cartabellotta ha messo nero
su bianco tutti i «problemi segnalati a partire dal giorno
dell'inaugurazione», che «non consentono la regolare
realizzazione del palinsesto delle attività». In pratica una messa
in mura gli organizzatori dell'esposizione universale di Milano,
per l'assenza di «elementi essenziali per lo svolgimento delle
attività», i quali so no anche «obbligo contrattuale di Expo
2015». Cinque le carenze che stanno provocando «ori danno economico
e di immagine» ad aziende ed enti che hanno aderito. Dalla «messa
in sicurezza della zona palco attraverso una copertura per evitare
che le attrezzature di servizio» siano «bagnate dalla pioggia con
problemi di sicurezza di operatori e visitatori» alla mancanza di
»visibilità dei prospetti esterni che non riportano
l'identificazione del Cluster e dei paesi aderenti, ma anche di
«segnaletica verso il Cluster», dalla «mancata pulizia degli spazi
comuni» all'assenza di adeguato collegamento Internet.
Ma il passo di Cartabellotta fa andare
su tutte le furie l'assessore all'Agricoltura: «La decisione non
è stata concordata nè con me nè col presidente Crocetta»,
sottolinea Caleca. Che, pur concordando sulla chiusura (urna era
meglio farlo prima»), ricorda: «lo non intendo sprecare i soldi
pubblici. Fino a quando tutto non sarà in regola non darò un
centesimo». Ma Caleca aveva già scaricato Cartabellotta in
mattinata: «La gestione del Cluster Bio-Mediterraneo si è immediata
mente rilevata carente sotto tutti i profili». Aggiungendo: «La
Commissione appena nominata, d'intesa con il presidente Crocetta, è
innanzitutto una commissione ispettiva mai (in maiuscolo nella nota
inviata alla stampa) richiesta dal responsabile del Cluster Dario
Cartabellotta». Smentendo così Lo stesso dirigente, il quale
martedì aveva detto che «li comitato di controllo, in aggiunta a
quello che Expo e Cantone esercitano sul cluster, lo avevo già
chiesto all'assessore». Anche il presidente Crocetta ò durissimo
con Cartabeltotta: «Non doveva assoluta mente accettale la consegna
dei BioCluster incompleto il giorno prima dell'inaugurazione
all'Expo e avrebbe dovuto sollevare una chiara contestazione. Non
l'ha fatto: chi ha sbagliato ovviamente pagherà e non faremo
sconti a nessuno».
L'opposizione, ovviamente, cavalca il
flop Expo. Per Giuseppe Castiglione, sottosegretario all'Agricoltura,
«oggi plasticamente abbiamo la rappresentazione:
piove su un governo della Regione
incapace». Per è leader di Ncd in Sicilia «il fallimento della
Sicilia a Expo del governo Crocetta, senza idee e senza strategia".
Enzo Gibiino, coordinatore regionale di Forza Italia attacca :"
Crocetta si assuma la responsabilità che ogni capo ha il dovere di
assumersi e chieda scusa a nome di tutto il suo staff, assessori
compresi, ai siciliani". Tagliante Enzo Vinciullo, deputato
regionale di Ncd :" si saranno allagate anche le tastiere dei
computer perché, in caso contrario, sono certo che tutti i
responsabili della figura barbina avrebbero già scritto le proprie
lettere di dimissioni". Stoccata finale del gruppo dei 5 Stelle
all'Ars:"Crocetta si è rivelato ancora una volta re Mida al
contrario, non ha nemmeno sfiorato l'Expo che l'ha distrutta,
distruggendo soprattutto l'immagine della Sicilia nel mondo. Doveva
essere una vetrina per l'isola è invece si è rivelata un'urna
cineraria".
MA.B.
FINALMENTE PRESENTATE LE CANDIDATURE
Ma non sono ancora ufficiali,
Bisognerà infatti attendere il nullaosta da parte del Comune e della
Prefettura.
Come ha detto qualcuno, durante le
lunghe ore di attesa prima di poter presentare e "protocollare"
le liste, "il più è fatto", Una espressione che pronunciata nel
giorno che dà, di fatto, inizio della campagna elettorale suona
quasi come uno scherzo, ma che dà l'idea, concretissima, di quanto
sia stato difficile per molti chiudere il cerchio rispetto alle
candidature.
I volti, ieri mattina, erano segnati da
profonde occhiaie frutto di notti insonni e tensione: in almeno due
casi, ad esempio, si è trovata la quadra sulle liste (diverse sono
rimaste "zoppe", ovvero non complete) e sui candidati solamente
alle tre o alle 4 di mattina.
Il più, quindi, è fatto, con un par
terre di candidati sindaco che non presenta particolari sorprese ma
che, se vogliamo guardare indietro di qualche mese, quando gli
aspiranti primo cittadino si moltiplicavano a dismisura, sembra quasi
"contenuto": Silvio Alessi, Giuseppe Arnone, Andrea Cirino,
Emanuele Dalli Cardillo, Giuseppe Di Rosa, Calogero Firetto e Marco
Marcolin e intorno a loro 16 liste, gran parte delle quali civiche e
solo in pochissimi casi prive del "peccato originale", ovvero
esenti dalla presenza di consiglieri comunali uscenti. Moltissimi,
comunque, i giovani e i giovanissimi, così come le donne (fino a 13
per lista) sulle quali si punta anche per soste nere le "alchimie"
dovute al sistema della doppia preferenza di genere.
La giornata, per molti, è
iniziata presto: già alle nove diversi rappresentanti delle varie
formazioni avevano il "numeretto" per mettersi in lista. Pochi,
alla fine, i candidati sindaco: al secondo piano di Palazzo dei
Giganti si sono recati solo Di Rosa, Cirino, Alessi, Arnone e Dalli
Cardillo, il quale però aveva già consegnato le proprie liste il
giorno prima. Il clima, complessivamente, è rima sto sereno, anzi, a
momenti quasi cameratesco, con l'avvio anche di alcuni seppur
timidi "contatti", nel pieno rispetto de proverbio secondo cui il
"nemico del mio nemico è mio amico".
Nessuna traccia di Lillo Firetto e
Marco Marcolin, con il primo che ha convocato alle 12, a "urne
chiuse" una conferenza stampa e il secondo che, impegnato a Roma,
ha inviato un messaggio autogestito nel quale at tacca la "vecchia
politica" e rivendica come espressione del proprio impegno il suo
inserimento in lista anche come consigliere comunale, Ciò che si è
potuto ufficializzare ieri mattina, inoltre, sono gli assessori
designati, figure previste per legge che in genere non hanno una
ripercussione immediata sul voto ma che, al netto del relativo ruolo
professionale e del potenziale contributo offerto
all'amministrazione, hanno una loro importanza per capire alleanze,
strategie e linee politiche.
Così se Silvio Alessi ha riconfermato
al suo fianco gli ex avversari delle primarie di Agrigento 2020 Peppe
Vita e Piero Marchetta, aggiungendo anche l'avvocato Arnaldo Faro e
l'ex dirigente scolastica Maria Grazia Gibilaro, Lillo Firetto,
durante una conferenza stampa svoltasi a Porta di Ponte ha ribadito
il già annunciato Minimo Fontana, presidente regionale di
Legambiente, confermando la fiducia a Beniamino Biondi e calando il
"jolly" di Giovanni Amico, vicepresidente dell'Akragas calcio.
Una scelta che ha già suscitato le prime reazioni e che,
evidentemente, è stata presa anche come potenziale "antidoto" ad
Alessi, che della squadra promossa in Lega Pro è il presidente.
Ufficializzati solo nella mattinata di ieri anche gli assessori
designati di Andrea Cirino, il quale ha puntato su Daniele Farrauto,
Enzo Scalzo e Domenico Incardona e di Marco Marcolin, il quale ha
indicato Fabio La Felice, Margherita Biondo e Giuseppina Alba. Già
noti erano invece gli assessori di Emanuele Dalli Cardillo:
l'artigiano e attivista Marcello La Scala (pronta la delega a Verde
pubblico, personale e polizia municipale), il docente Rita Monella
(Pubblica istruzione e solidarietà), il presidente di Adiconsum
Livio Sutera Sardo (Bilancio) e l'ingegnere Marcella Carlisi
(Ambiente, lavori pubblici e salute) mentre ieri mattina Giuseppe
Arnone ha aggiunto l'avvocato Daniela Principato (Famiglia, pari
opportunità e affari legali) al dipendente pubblico Natalia Viviano
(deleghe previste Personale e informatizzazione dell'ente) e
all'ingegnere Roberto Sciascia (Lavori pubblici).
Noti erano inoltre gli assessori
designati da Giuseppe Di Rosa, ovvero Francesco La Novara
(Urbanistica), Giovanni Sammartino (Personale) e Calogero Navarra
(Servizi sociali).
Tutti civici, nessun civico?
Ai candidati sindaco che abbiamo potuto
incontrare ieri mattina tra conferenze stampa e presentazione dei
simboli (è escluso appunto Marcolin, del quale riporteremo le
dichiarazioni inserite in una nota stampa) abbiamo chiesto che tipo
di liste erano quelle che li sosterranno alle prossime
amministrative. Le risposte sono sorprendenti.
Silvio Alessi. "Le liste che mi
sostengono fanno parte di questo progetto civico che abbiamo niesso a
disposizione della città di Agrigento. Liste civiche composte per la
maggior par te da giovani e persone impegnate nel sociale che
vogliono metterci la faccia come abbiamo fatto noi per il rilancio di
questa città".
Giuseppe Arnone: 'La lista che
presento è una lista tecnica, la legge prevede che bisogna averla e
l'abbiamo. Quello che conta è la candidatura a sindaco. Quello che
spiegheremo è che con il sindaco Arnone il Consiglio comunale non
sarà più un costo per i cittadini e i soldi finora spesi per i
consiglieri comunali andranno ai bonus
per i disabili, serviranno a ripara re le buche nelle strade,
andranno per la manutenzione delle strisce pedonali. Lo ribadiremo
con forza perché al Comune non si dovrà veni re per fare pappatoioe
di disgustosa natura come quelle realizzate finora".
Andrea Cirino: "Noi apriamo alle
donne, considerato che possiamo contare su una lista con 12 donne e
abbiamo aperto alla società civile, Vogliamo dare un'immagine
diversa alla città. Inoltre noi concorreremo da soli e siamo l'unica
lista del centrodestra ad Agrigento. Sono certo che avremo un ottimo
successo".
Emanuele Dalli Cardillo. "La nostra
è una lista completa, dove sono presenti 13 cittadine e 17
cittadini. Una lista autenticamente civica perché nessuno dei trenta
ha avuto a che fa re con questo Palazzo se non come semplice utente
occasionale. Penso infatti che il rinnovamento prima che dalle parole
deve passare dagli uomini. Il resto sono solo chiacchiere. E' una
bellissima lista che rappresenta tra l'altro lo spaccato della
nostra città: si va dal professionista alla casalinga passando dal
giovane in cerca di lavoro, categoria che pur troppo non è rara
questa città".
Giuseppe Di Rosa: "La mia è una
lista di nomi nuovi, considerato che l'unico che ha avuto a che
fare con la politica sono io mentre gli altri sono neofiti, La nostra
è una vera lista civica, noi non nascondiamo nessuno dietro le
nostre spalle. Oggi, invece, a leggere i nomi degli assessori
designati molti arcani sono venuti fuori e si delinea il quadro degli
accoppia- menti, Il nostro, invece, è un progetto di vero civismo,
perché troppo spesso qualcuno usa la parola civismo ma sotto mentite
spoglie".
Lillo Firetto: "Abbiamo presentato le
nostre sette liste che si compongono di quattro liste civiche, un
movimento e due partiti, Pd e Area Popolare. Duecentodieci candidati
che lancia no questa proposta per Agrigento, una proposta di
cambiamento, una proposta ambiziosa".
Marco Marcolin. "Oggi a parte il
sottoscritto tutti i candidati a sindaco rappresentano i quadri che
si sono succeduti negli ultimi anni. Tutti hanno alle spalle un tappi
esentante della vecchia politica che ha la responsabilità di aver
fatto scivolare Agrigento all'ultimo posto. lo posso dare questo
sussulto di orgoglio con la mia lista. Io non lascerò Agrigento in
mano alla mala-politica ed è anche per questo che mi sono messo
capolista".
G. SCHICCHI
Agrigentonotizie
DIPENDENTI DELL'EX PROVINCIA DI
AGRIGENTO CONTRO I DIRIGENTI: "SACRIFICI PER TUTTI"
Costituito il Comitato Spontaneo
Dipendenti Provincia (Csdp): "Invitiamo il commissario
straordinario a intraprendere interventi atti a stabilire parità di
trattamento tra i dirigenti e i lavoratori in maniera tale che i
sacrifici vengano praticati da tutti"
"Il Comitato Spontaneo Dipendenti
Provincia (C.S.D.P.), di nuova costituzione, - si legge in una nota
stampa - a seguito dell'incontro tra la parte pubblica e i
rappresentanti delle Rsu, apprende che, per garantire il personale
precario in servizio alla Provincia, l'Ente deve effettuare degli
interventi in termini di riduzione di spesa ed effettuando dei
drastici tagli. In questo contesto la Provincia ha deciso pertanto di
incidere pesantemente sull'incentivo regionale che garantisce il
fondo del salario accessorio dei dipendenti. Inoltre dai tagli
previsti la Provincia ha deciso di eliminare i due buoni pasto
settimanali, dovuti per legge, a partire dal prossimo mese di giugno.
Questo Comitato Spontaneo, non sentendosi rappresentato dalle
organizzazioni sindacali, fa presente quindi che tale decisione
lascia esterrefatti per il semplice motivo che si chiedono sacrifici
solamente ai lavoratori, mentre quando si tratta di problematiche
attinenti la dirigenza, vedi ad esempio l'ultima indennità di
posizione dei dirigenti deliberata dall'ex commissario
straordinario Diliberto per un totale di 330mila euro, la situazione
è sicuramente più florida nel momento in cui i fondi per tale
indennità sono facilmente reperibili. Nel contestare queste
indennità ai dirigenti, che poco hanno da dirigere per la mancanza
di una vera e propria attività lavorativa visto e considerato che il
bilancio è ridotto quasi a zero, invitiamo il commissario
straordinario, Marcello Maisano, a intraprendere, finalmente, degli
interventi atti a stabilire parità di trattamento tra i dirigenti e
i lavoratori in maniera tale che i sacrifici vengano praticati da
tutti. Ci appelliamo al commissario Maisano affinché questa nostra
forma di protesta accenda i riflettori verso una situazione di
malevola forma di amministrazione che ha trasferito i poteri
assoluti, dopo l'uscita di scena della politica, alla classe
dirigente di questo ente. Dirigenza che in questo ultimo periodo ha
realizzato quello che ha voluto, non ultimo l'attribuzione della
progressione orizzontale solo a pochi eletti, tra questi anche
diversi rappresentanti della passata Rsu".
SICILIA24H
Aggiudicata la gara per il recupero
dei rifiuti sulle strade provinciali
L'Ufficio Gare della Provincia
Regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio Comunale, ha
aggiudicato l'appalto per la raccolta e il conferimento in
discarica dei rifiuti abbandonati sulle strade provinciali. Si tratta
di una gara bandita dal Settore Ambiente e Territorio che consentirà
di proseguire le attività di bonifica lungo le strade provinciali ed
ex consortili e regionali a partire dal secondo semestre 2015 con un
contratto aperto della durata di un anno.
L'appalto, dell'importo a base
d'asta di 85.500,00 euro, è stato aggiudicato provvisoriamente
all'impresa LVM SRL con sede a San Biagio Platani (AG) che ha
offerto il ribasso del 55,0010%. Seconda in graduatoria è risultata
invece l'impresa ECORECUPERI SRL con sede a San Cataldo (CL), con
un ribasso del 52,5200%.
Dopo le necessarie verifiche tecniche
(dotazione di mezzi adeguati, personale specializzato, ecc.) il
Libero Consorzio procederà all'aggiudicazione definitiva
dell'appalto, che consentirà all'impresa vincitrice di
bonificare, su segnalazione dei tecnici del Libero Consorzio, le
strade provinciali sulle quali, purtroppo, periodicamente ignoti
abbandonano ogni sorta di rifiuti, compresi quelli speciali e
pericolosi, ad esempio i contenitori in amianto, messi in sicurezza e
smaltiti con particolari procedure.
Nonostante le notevoli difficoltà
economiche e l'incertezza sul futuro delle ex Province Regionali,
prosegue dunque l'impegno del Libero Consorzio Comunale per
assicurare gli interventi di bonifica ambientale sulla complessa rete
viaria interna.
LiveSicilia
Agrigento, corrono in sette
Ecco tutte le liste
di Alan David Scifo
Tutti i candidati alle elezioni
AGRIGENTO - Sono 7 i candidati sindaco
agrigentini che presentano nella totalità ben 16 liste. Non si
presenta alla fine Leo Pellegrino, l'ottavo probabile candidato che
ha deciso di ritirarsi. Al secondo piano del Municipio di Agrigento è
una mattina infuocata in cui si susseguono i vari candidati sindaco:
arrivano nella prima mattinata Silvio Alessi e Peppe Di Rosa seguiti
da Cirino, Arnone, Firetto, Dalli Cardillo e Marco Marcolin. L'ex
sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto presenta ben 7 liste
(Agrigento Cambia, Agrigento Rinasce, Sicilia Democratica, Uniti per
la città, Area popolare-Ncd, Solidarietà e futuro) aggiungendo alla
fine anche il Pd che ha scelto Firetto dopo varie vicissitudini e
dopo aver abbandonato Silvio Alessi, il vincitore delle primarie
Agrigento 2020. Il patron dell'Akragas presenta invece 4 liste
(Pdr, Progetto Agrigento, Patto Per il Territorio e Forza Silvio).
Una lista a testa per gli altri candidati sindaco, alcuni dei quali
sono rimasti fino al termine della chiusura nei corridoi
dell'affollato Palazzo San Domenico, dove giornalisti e candidati
consiglieri discutevano delle elezioni post Zambuto: il clima è
disteso, alcuni candidati sindaco scherzano fra di loro nonostante le
opposte fazioni. Alle 12:00, a Porta di Ponte, Firetto ufficializza
la sua lista di assessori: Beniamino Biondi, Mimmo Fontana e Giovanni
Amico, dirigente dell'Akragas e uomo fidato di Alfano. Anche Silvio
Alessi ha presentato la sua lista di assessori, sono: Peppe Vita,
Piero Marchetta, Arnaldo Faro e Maria Grazia Gibilaro.