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/ Comunicati stampa » 2015 » Maggio » 14 » Progetto "Tartalife": ad Ancona incontro con il monitor di progetto
 

Progetto "Tartalife", ad Ancona riunione del comitato di pilotaggio.

Si è svolto ad Ancona nella sede dell'Istituto di Scienze Marine del CNR l'incontro con il monitor di progetto (in rappresentanza della Commissione Europea) dei partner del progetto comunitario "Tartalife- Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", finanziato dall'Unione Europea con il contributo, pari al75% del budget totale, dello strumento finanziario LIFE della Commissione Europea. All'incontro hanno partecipato i funzionari del Settore Ambiente della Provincia Regionale di Agrigento (oggi Libero Consorzio Comunale), partner del progetto, e i rappresentanti degli altri partner, ovvero il CNR-ISMAR (entecapofila), Ente Parco Nazionale dell'Asinara, Fondazione Cetacea, CTS, AMP Isole Egadi, Legambiente, AMP Isole Pelagie (Ente Gestore Comune di Lampedusa eLinosa) e Consorzio UNIMAR.
La riunione è servita per esaminare il buon andamento del progetto, i cu i risultati saranno trasmessi dal monitor alla Commissione Europea per valutare lo stato e l'efficacia delle diverse azioni sperimentali. Azioni finalizzate a trovare soluzioni in grado, se non di eliminare, di ridurre fortemente l'impatto dei vari sistemi di pesca sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina Caretta caretta, specie prioritaria inserita nella Direttiva "Habitat" e protetta da numerose Convenzioni internazionali. La pesca professionale è, infatti, nel Mediterraneo la principale minaccia per la sopravvivenza della specie, sottoposta ogni anno a pesanti prelievi accidentali con reti a strascico e da posta e con i palangari.Stime abbastanza realistiche parlano di circa 200.000 esemplari catturati inogni stagione di pesca, un dato impressionante che non può non incidere pesantemente sulle popolazioni della Caretta caretta.
Nell'incontro sono stati confermati i progressi sul fronte delle sperimentazioni, effettuatianche con diversi test in imbarcazioni professionali, sull'efficacia dei TED (acronimo di Turtle Excluder Devices) nella pesca con reti a strascico, degli ami circolari al posto di quelli ad uncino nella pesca con i palangari, di nasse modificate e di deterrenti luminosi. Una ricerca continua del compromesso tra esigenze di conservazione e esigenze dei pescatori. Il Libero Consorzio h acomunicato l'aggiudicazione delle gare per il potenziamento del centro di recupero della fauna selvatica Cattolica Eraclea, protagonista di molti recuperi di tartarughe ferite, che è una delle azioni previste dal Tartalife. Ricordiamo che, attualmente, la provincia di Agrigento può contare anche sul centro di recupero di Linosa, regolarmente funzionante, mentre si prevedono tempi più lunghi pe rl'attivazione del Centro di Lampedusa, considerato che il Comune di Lampedusadovrà procedere alla variazione di destinazione d'uso dell'immobile individuatodall'Area Marina Protetta per l'adeguamento a presidio veterinario.
www.tartalife.eu è il sito internetcontenente dettagli e news sul progetto. Il link è accessibile anche dalla homepage della Provincia www.provincia.agrigento.it

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