LA SICILIA
Lavori finiti sul "Verdura
RIBERA. Il semaforo lungo la Ss 115
sarà rimosso entro qualche giorno
RIBERA. Stanno pet terminare il calva
rio e i disagi degli automobilisti agrigentini che sono costretti
quotidiana mente, ormai dal febbraio scorso, a rallentare con le
Idro autovetture e ad attendere al semaforo sul ponte del fiume
Verdura, abilitato in un solo senso di marcia. Il trafficò veicolare dovrebbe svolgersi su ambedue le carreggiate perché pare che
la ditta, che ha sistemato l'alveo del fiume, abbia finito i
lavori e l'Anas si appresterebbe a ripristinare il transito nei
due sensi di marcia.
La notizia non è ancora ufficiale per
ché si aspetta la delibera dell'azienda nazionale delle strade
statali, ma circola voce che nèl week end l'attuale semaforo, che
rallenta da oltre due mesi
il traffico veicolare, dovrebbe essere
rimossa in quanto la passerella costruita due anni fa, per
fronteggiare l'emergenza del crollo del ponte Verdura, dovrebbe
essere sicura. Era successo che la piena del corso d'acqua, nello
scorso mese di febbraio; ha cambiato in parte il letto del fiume, ha
portato via e spostato i grossi buzzoni di pietra e per fortuna non
ha arrecato alcun danno alle grosse tubazioni di acciaio sulle
quali passano tutt'oggi gli automezzi per la SS 115.
Per settimane il transito è stato
smorzato dalla presenza di un impianto semaforico che.fa perdere una
buona manciata di minuti e incolonna il traffico per decine di
chilometri.
ENZO MINIO
RIFIUTI, L'"AFFAIRE" SI
COMPLICA
La Casartigiani ricorre al Tar
contro l'affidamento provvisorio dell'appalto.
Il bando non è stato ancora
assegnato, ma c'è già chi ne chiedeva il ritiro da una decina di
giorni. Mentre ieri mat tina nella sede di via Pancamo, a Fon
tanelie, del Comune aprivano le buste dei partecipanti alla gara
d'appalto di 2 anni per l'affidamento provvisorio dei servizio
di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale, con
tre imprese che hanno presentato un'offerta (la Ambiente 2.0 SrI di
As sago, la Ciclat Trasporti Ambientali di Ravenna e, ovviamente, il
raggruppamento temporaneo di imprese che fa capo alle ditte che già
gestivano il servizio di rifiuti, ovvero Iseda, Sap e Seap), in
contemporanea è emerso un colpo di scena.
Ovvero che già da metà maggio, la
Casartigiani attraverso un ricorso al Tar aveva chiesto
l'annullamento previa sospensione del bando ritenuto il legittimo
in più punti. Sul «tavolo ci sono 16.253.552.40 iva esclusa, dei
quali solo 5 milioni soggetti a ribasso e oltre 10 milioni e 800mila
euro per costi del personale.
Le accuse avanzate dal ricorrente
dinnanzi al Tribunale amministrativo regionale sono numerose: innanzi
tutto l'associazione degli artigiani ri corda l'interminabile
iter regionale e comunale seguito rispetto alla gestione del
servizio, sottolineando in prima battuta che il Comune abbia
provveduto a far confezionare, per mancanza di personale qualificato,
ad una ditta esterna un bando per la gestione a terzi anche se il
Consiglio comunale aveva indicato come la gestione in house quella da
applicare, e che sempre il Municipio non può procedere
all'affidamento considerato che al momento è sprovvisto di un
piano di intervento redatto approvato dalla Regione (in atto, dice
l'avvocato Stefano Catuara, che difende la Casartigiani esiste solo
un astract e non esistono quindi né il capitolato d'oneri nè il
quadro economico). Non solo, ma secondo l'associazione "le
disposizioni del bando e le successive modifiche sui requisiti di.
accesso, per come sono articolate, sono gravemente lesive del favor
partecipationis e dei principi di libera concorrenza, parità di
trattamento, tion discriminazione trasparenza e proporzionalità di
cui è palese la discriminazione nei confronti della tipologia media
delle imprese". Questo perche sostengono si sono inseriti una serie
di requisiti troppò restrittivi e spesso non sostenute da
motivazioni tecnico amministrative "tali da far elevare la s
compiuta dalla stazione app aitante al rango di scelta di buona
amministrazione. Tra questi, giusto per citarne uno, l'indicazione
di una specifica qualifica per il direttore tecnico (che dovrà avere
esperienza nel settore della "raccolta rifiuti urbani differenziati
con il meto do del porta a porta, per una popola zione servita di
almeno 5.000 abitanti").
Secondo il ricorrente il Comune,
complessivamente avrebbe "pervicacemente in spregio ad ogni
principio di legalità" violato "reiteratamente.. principi
chiaramente declinati dal legislatore. A causa ditale gravissima
situazione, invero, si rende all'evidenza necessaria l'adozione
di una misura cautelare interinale che assicuri e tu teli l'interesse
delle imprese di quelle che hanno interesse a farlo anche attraverso
l'emissione di un provvedi mento di carattere propulsivo da parte
di codesto T. A. R. che consenta di ripristinare la legalità
gravemente violata e pregiudicata nei sui principi fondamentali".
GIOACCHINÒ SCHICCHI
SCIACCA. A degli operatori esterni
verrà affidata la gestione del Grand Hotel. Oggi un nuovo vertice
L'Asp gestirà lo stabilimento
termale.
SCIACCA. L'Azienda Sanitaria
Provinciale gestirà lo stabilimento delle cure termali di Sciacca,
mentre ad operatori esterni verrà affidata la gestione del Grand
Hotel delle Terme e delle altre infrastrutture turistico-alberghiere.
Questo l'esito dell'attesa riunione
svoltasi ieri pomeriggio a Palermo, convocata dal presidente della
Regione Rosario Crocetta per stabilire un percorso certo per la
riapertura delle Terme di Sciacca. Il presidente ha chiamato personal
mente al telefono il manager dell'Asp Salvatore Lucio Ficarra per
avere la con ferma della possibilità di riaprire il settore cure
della stazione termale chiuso or mai da due mesi, con una gestione
affidata agli operatori Asp.
Il manager, che già alcuni giorni fa
ave va dato la propria disponibilità, è stato convocato per questa
mattina a Palermo per discutere i termini della convenzione.
Convocato anche il commissario
liquidatore Carlo Turrciano, che non era pre sente all'incontro,
per riunire nuovamente l'assemblea dei soci della Terme di Sciacca
spa e fare ripartire anche albergo e piscine. Alla riunione hanno
preso parte, oltre al sindaco Fabrizio Di Paola, i parlamentari
Giuseppe Marinello, Matteo Mangiacavallo, Margherita La Rocca Ruvolo
e Michele Cimino e anche numerosi dirigenti della Presidenza della
Regione e degli Assessorati al Turismo e alla Sanità.
In un primo momento ci sono stati
momenti di tensione quando non era sta to consentito l'accesso alla
riunione ai deputati Matteo Mangiacavallo del Movimento Cinque
Stelle e di Margherita La Rocca Ruvolo dell'Udc. Poi i due sono
stati ammessi, ma la rappresentante del l'Udc non è apparsa molto
soddisfatta dell'esito finale: «Crocetta fa tutto semplice - dice
- nonostante la complessità del la vicenda, lo non mi sento di
illudere il territorio e i lavoratori. La soluzione prospettata ha
grosse lacune e ostacoli di vario genere, anche sul campo delle normative».
Critico anche l'esponente grillino:
«Si è trattato di uno spot politico targato Ncd - dice
Mangiacavallo - la questione delle Terme continua ancora ad essere
gestita in modo superficiale». Soddisfatto, invece, il sindaco Di
Paola: «Ho notato nel presidente Crocetta molta determinazione e un
piglio diverso, sono certo che gli impegni verranno de finiti entro
breve, sono ottimista».
Per quanto riguarda il debito della Term di Sciacca Spa, Crocetta ha detto che si procederà alla vendita
dell'ex Motel Agip.
Il Comune sarebbe disposto alla compensazione visto che vanta crediti per 800 mila euro per tasse
comunali.
Oggi una nuova puntata, la speranza è
che possa essere scritta la parola fine.
GIUSEPPE RECCA
AGRIGENTOWEB
Continua lo stato di agitazione dei
dipendenti del Libero Consorzio di Agrigento
Nuove iniziative della Rappresentanza
Sindacale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per rendere
pubblico lo stato di grave crisi finanziaria attraversato dall'Ente
a causa della richiesta da parte dello Stato di prelevare dal
bilancio provinciale circa sette milioni di euro nel 2015 e di
proseguire nel prelievo forzoso di maggiori somme anche per il 2016 e
il 2017. Giovedì prossimo 28 maggio, dalle 10
alle 12, si terrà un sit in unitario del personale davanti la sede
della Prefettura. Analoga iniziativa si svolgerà nelle altre città
capoluogo di provincia della Sicilia. L'azione sindacale servirà a
sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e
l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si
trovano le ex Province che devono assicurare per legge i servizi ai
cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione
secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i
servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti
risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il
mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. La RSU ha poi deciso di convocare
un'assemblea dei dipendenti con i deputati e i senatori della
nostra provincia lunedì 1 giugno alle ore 10:30 nell'Aula Giglia
della sede centrale dell'Ente. L'incontro servirà per discutere
un intervento legislativo del Parlamento e proporre un intervento sul
Governo nazionale per modificare le norme sul patto di stabilità ed
assegnare sufficienti risorse economiche alle ex province per
garantire i servizi.
Agrigentoflash
Il Libero Consorzio si impegna al
risanamento ambientale per la pulizia delle spiagge della provincia
di Agrigento.
Trentatremila euro saranno adoperati
per il risanamento ambientale e la pulizia delle spiagge del litorale
della provincia. Nonostante le enormi difficoltà economiche dovute
al taglio dei trasferimenti il Libero Consorzio di Agrigento intende,
comunque, garantire il servizio di pulizia per la prossima stagione
balneare affidando il servizio attraverso un apposito bando di gara
pubblicato nel sito dell'Ente www.provincia.agrogento.it.
Le imprese interessate troveranno
disponibile la documentazione per partecipare alla gara. La
documentazione contenente l'offerta economica e la documentazione,
pena l'esclusione dalla gara, dovrà pervenire entro il termine
perentorio delle ore 12:00 dell'otto giugno 2015, a mezzo
raccomandata del servizio postale, ovvero mediante agenzia di
recapito autorizzata. I concorrenti potranno consegnare a mano i
plichi direttamente al Gruppo Gare di Via Acrone n.27 ad Agrigento.
L'importo previsto comprende gli
oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a
ribasso per millequattrocentottantacinque euro, il costo della
manodopera non soggetta a ribasso per duemilacinquecento euro.
L'importo a base d'asta, al netto del costo per l'attuazione
dei piani di sicurezza e del costo della manodopera, è di 29.015,00
euro. Il servizio di pulizia durerà due mesi.
L'aggiudicazione avverrà al prezzo
più basso. Prevista l'esclusione automatica dalla gara delle
offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore
alla soglia di anomalia. L'esclusione automatica non si applica
quando il numero delle offerte ammesse sia inferiore a dieci. Il
servizio è finanziato con fondi del bilancio del Libero Consorzio.
Sicilia24h
Continua lo stato di agitazione dei
dipendenti del Libero Consorzio
Nuove iniziative della Rappresentanza
Sindacale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per rendere
pubblico lo stato di grave crisi finanziaria attraversato dall'Ente
a causa della richiesta da parte dello Stato di prelevare dal
bilancio provinciale circa sette milioni di euro nel 2015 e di
proseguire nel prelievo forzoso di maggiori somme anche per il 2016 e
il 2017. Giovedì prossimo 28 maggio, dalle 10
alle 12, si terrà un sit in unitario del personale davanti la sede
della Prefettura. Analoga iniziativa si svolgerà nelle altre città
capoluogo di provincia della Sicilia. L'azione sindacale servirà a
sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e
l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si
trovano le ex Province che devono assicurare per legge i servizi ai
cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione
secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i
servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti
risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il
mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. La RSU ha poi deciso di convocare
un'assemblea dei dipendenti con i deputati e i senatori della
nostra provincia lunedì 1 giugno alle ore 10:30 nell'Aula Giglia
della sede centrale dell'Ente. L'incontro servirà per discutere
un intervento legislativo del Parlamento e proporre un intervento
sul Governo nazionale per modificare le norme sul patto di stabilità
ed assegnare sufficienti risorse economiche alle ex province per
garantire i servizi.
Agrigentonotizie
Polo universitario, "Doremihe":
studenti in Tunisia per il progetto
Prosegue il progetto "Doremihe"
che, in questa fase, ha portato gli studenti italiani in Tunisia
dove, nell'Ateneo locale, completeranno la formazione.
Il loro ritorno in Italia è
previsto per il prossimo 29 maggio
Agrigento, "ponte culturale"
tra Polo universitario e Ateneo di Tunisi
Prosegue il progetto "Doremihe"
che, in questa fase, ha portato gli studenti italiani in Tunisia
dove, nell'Ateneo locale, completeranno la formazione.
Il loro ritorno in Italia è previsto
per il prossimo 29 maggio. Ad accompagnare i 10 siciliani, c'è anche
la professoressa Valeria Scavone, assistente al coordinamento
scientifico.
"Doremihe" (Doctorat de
Recherche pour la Mise en Valeur de l'Heritage Naturel et Culturel)
è finanziato dall'Unione europea con il Programma di cooperazione
transfrontaliera Enpi Italie-Tunisie avente come capofila
l'Università di Tunisi e partner il Polo di Agrigento
dell'Università di Palermo, e nasce dalla volontà espressa dalle
rispettive Università di intraprendere un percorso di studi e lavoro
che possa portare ad un modello condiviso per l'istituzione di un
dottorato di ricerca multidisciplinare congiunto sulla gestione e
valorizzazione innovativa dei siti archeologici nei contesti urbani.
La comune cultura che lega la Tunisia
alla Sicilia è al centro delle attività di questo nuovo progetto
che ancora una volta, attraverso un partenariato prestigioso, vuole
contribuire allo sviluppo sostenibile dei rispettivi territori in
piena sintonia con le loro identità culturali e capace di cogliere
le opportunità di uno sviluppo fondato sulla matrice culturale.
In un momento tragico per il
Mediterraneo, parlare di identità comune, di formazione e di ricerca
archeologica assume una indubbia rilevanza politica e sociale che fa
assumere al progetto "Do.Re.Mi.He." un ulteriore carattere
di ponte accogliente tra le culture, di porta aperta agli studenti e
di piattaforma comune fra gli studiosi.
Agrigentooggi
Continua lo stato di agitazione dei
dipendenti del Libero Consorzio
Nuove iniziative della Rappresentanza
Sindacale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per rendere
pubblico lo stato di grave crisi finanziaria attraversato dall'Ente
a causa della richiesta da parte dello Stato di prelevare dal
bilancio provinciale circa sette milioni di euro nel 2015 e di
proseguire nel prelievo forzoso di maggiori somme anche per il 2016 e
il 2017.
Giovedì prossimo 28 maggio, dalle 10
alle 12, si terrà un sit in unitario del personale davanti la sede
della Prefettura. Analoga iniziativa si svolgerà nelle altre città
capoluogo di provincia della Sicilia. L'azione sindacale servirà a
sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e
l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si
trovano le ex Province che devono assicurare per legge i servizi ai
cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione
secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i
servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti
risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il
mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti.
La RSU ha poi deciso di convocare
un'assemblea dei dipendenti con i deputati e i senatori della
nostra provincia lunedì 1 giugno alle ore 10:30 nell'Aula Giglia
della sede centrale dell'Ente. L'incontro servirà per discutere
un intervento legislativo del Parlamento e proporre un intervento sul
Governo nazionale per modificare le norme sul patto di stabilità ed
assegnare sufficienti risorse economiche alle ex province per
garantire i servizi.