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rassegna stampa del 27 maggio 2015

LA SICILIA
 
Lavori finiti sul "Verdura RIBERA. Il semaforo lungo la Ss 115 sarà rimosso entro qualche giorno

RIBERA. Stanno pet terminare il calva rio e i disagi degli automobilisti agrigentini che sono costretti quotidiana mente, ormai dal  febbraio scorso, a rallentare con le Idro autovetture e ad attendere al semaforo sul ponte del fiume Verdura, abilitato in un solo senso di marcia. Il trafficò veicolare dovrebbe svolgersi su ambedue le carreggiate perché pare che la ditta, che ha sistemato l'alveo del fiume, abbia finito i lavori e l'Anas si appresterebbe a ripristinare il transito nei due sensi di marcia.
La notizia non è ancora ufficiale per ché si aspetta la delibera dell'azienda nazionale delle strade statali, ma circola voce che nèl week end l'attuale semaforo, che rallenta da oltre due mesi
il traffico veicolare, dovrebbe essere rimossa in quanto la passerella costruita due anni fa, per fronteggiare l'emergenza del crollo del ponte Verdura, dovrebbe essere sicura. Era successo che la piena del corso d'acqua, nello scorso mese di febbraio; ha cambiato in parte il letto del fiume, ha portato via e spostato i grossi buzzoni di pietra e per fortuna non ha arrecato alcun danno alle grosse tubazioni di acciaio sulle quali passano tutt'oggi gli automezzi per la SS 115.
Per settimane il transito è stato smorzato dalla presenza di un impianto semaforico che.fa perdere una buona manciata di minuti e incolonna il traffico per decine di chilometri.
ENZO MINIO


RIFIUTI, L'"AFFAIRE" SI COMPLICA La Casartigiani ricorre al Tar contro l'affidamento provvisorio dell'appalto.
Il bando non è stato ancora assegnato, ma c'è già chi ne chiedeva il ritiro da una decina di giorni. Mentre ieri mat tina nella sede di via Pancamo, a Fon tanelie, del Comune aprivano le buste dei partecipanti alla gara d'appalto di 2 anni per l'affidamento provvisorio dei servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale, con tre imprese che hanno presentato un'offerta (la Ambiente 2.0 SrI di As sago, la Ciclat Trasporti Ambientali di Ravenna e, ovviamente, il raggruppamento temporaneo di imprese che fa capo alle ditte che già gestivano il servizio di rifiuti, ovvero Iseda, Sap e Seap), in contemporanea è emerso un colpo di scena.
Ovvero che già da metà maggio, la Casartigiani attraverso un ricorso al Tar aveva chiesto l'annullamento previa sospensione del bando ritenuto il legittimo in più punti. Sul «tavolo ci sono 16.253.552.40 iva esclusa, dei quali solo 5  milioni soggetti a ribasso e oltre 10 milioni e 800mila euro per costi del personale.
Le accuse avanzate dal ricorrente dinnanzi al Tribunale amministrativo regionale sono numerose: innanzi tutto l'associazione degli artigiani ri corda l'interminabile iter regionale e comunale seguito rispetto alla gestione del servizio, sottolineando in prima battuta che il Comune abbia provveduto a far confezionare, per mancanza di personale qualificato, ad una ditta esterna un bando per la gestione a terzi anche se il Consiglio comunale aveva indicato come la gestione in house quella da applicare, e che sempre il Municipio non può procedere all'affidamento considerato che al momento è sprovvisto di un piano di intervento redatto approvato dalla Regione (in atto, dice l'avvocato Stefano Catuara, che difende la Casartigiani esiste solo un astract e non esistono quindi né il capitolato d'oneri nè il quadro economico). Non solo, ma secondo l'associazione "le disposizioni del bando e le successive modifiche sui requisiti di. accesso, per come sono articolate, sono gravemente lesive del favor partecipationis e dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, tion discriminazione trasparenza e proporzionalità di cui è palese la discriminazione nei confronti della tipologia media delle imprese". Questo perche sostengono si sono inseriti una serie di requisiti troppò restrittivi e spesso non sostenute da motivazioni tecnico amministrative "tali da far elevare la s compiuta dalla stazione app aitante al rango di scelta di buona amministrazione. Tra questi, giusto per citarne uno, l'indicazione di una specifica qualifica per il direttore tecnico (che dovrà avere esperienza nel settore della "raccolta rifiuti urbani differenziati con il meto do del porta a porta, per una popola zione servita di almeno 5.000 abitanti").
Secondo il ricorrente il Comune, complessivamente avrebbe "pervicacemente in spregio ad ogni principio di legalità" violato "reiteratamente.. principi chiaramente declinati dal legislatore. A causa ditale gravissima situazione, invero, si rende all'evidenza necessaria l'adozione di una misura cautelare interinale che assicuri e tu teli l'interesse delle imprese di quelle che hanno interesse a farlo anche attraverso l'emissione di un provvedi mento di carattere propulsivo da parte di codesto T. A. R. che consenta di ripristinare la legalità gravemente violata e pregiudicata nei sui principi fondamentali".
GIOACCHINÒ SCHICCHI


 SCIACCA. A degli operatori esterni verrà affidata la gestione del Grand Hotel. Oggi un nuovo vertice
L'Asp gestirà lo stabilimento termale.
SCIACCA. L'Azienda Sanitaria Provinciale gestirà lo stabilimento delle cure termali di Sciacca, mentre ad operatori esterni verrà affidata la gestione del Grand Hotel delle Terme e delle altre infrastrutture turistico-alberghiere.
Questo l'esito dell'attesa riunione svoltasi ieri pomeriggio a Palermo, convocata dal presidente della Regione Rosario Crocetta per stabilire un percorso certo per la riapertura delle Terme di Sciacca. Il presidente ha chiamato personal mente al telefono il manager dell'Asp Salvatore Lucio Ficarra per avere la con ferma della possibilità di riaprire il settore cure della stazione termale chiuso or mai da due mesi, con una gestione affidata agli operatori Asp.
Il manager, che già alcuni giorni fa ave va dato la propria disponibilità, è stato convocato per questa mattina a Palermo per discutere i termini della convenzione.
Convocato anche il commissario liquidatore Carlo Turrciano, che non era pre sente all'incontro, per riunire nuovamente l'assemblea dei soci della Terme di Sciacca spa e fare ripartire anche albergo e piscine. Alla riunione hanno preso parte, oltre al sindaco Fabrizio Di Paola, i parlamentari Giuseppe Marinello, Matteo Mangiacavallo, Margherita La Rocca Ruvolo e Michele Cimino e anche numerosi dirigenti della Presidenza della Regione e degli Assessorati al Turismo e alla Sanità.
In un primo momento ci sono stati momenti di tensione quando non era sta to consentito l'accesso alla riunione ai deputati Matteo Mangiacavallo del Movimento Cinque Stelle e di Margherita La Rocca Ruvolo dell'Udc. Poi i due sono stati ammessi, ma la rappresentante del l'Udc non è apparsa molto soddisfatta dell'esito finale: «Crocetta fa tutto semplice - dice - nonostante la complessità del la vicenda, lo non mi sento di illudere il territorio e i lavoratori. La soluzione prospettata ha grosse lacune e ostacoli di vario genere, anche sul campo delle normative».
Critico anche l'esponente grillino: «Si è trattato di uno spot politico targato Ncd - dice Mangiacavallo - la questione delle Terme continua ancora ad essere gestita in modo superficiale». Soddisfatto, invece, il sindaco Di Paola: «Ho notato nel presidente Crocetta molta determinazione e un piglio diverso, sono certo che gli impegni verranno de finiti entro breve, sono ottimista».
Per quanto riguarda il debito della Term di Sciacca Spa, Crocetta ha detto che si procederà alla vendita dell'ex Motel Agip.
Il Comune sarebbe disposto alla compensazione visto che vanta crediti per 800 mila euro per tasse comunali.
Oggi una nuova puntata, la speranza è che possa essere scritta la parola fine.
GIUSEPPE RECCA


AGRIGENTOWEB

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero Consorzio di Agrigento
Nuove iniziative della Rappresentanza Sindacale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per rendere pubblico lo stato di grave crisi finanziaria attraversato dall'Ente a causa della richiesta da parte dello Stato di prelevare dal bilancio provinciale circa sette milioni di euro nel 2015 e di proseguire nel prelievo forzoso di maggiori somme anche per il 2016 e il 2017. Giovedì prossimo 28 maggio, dalle 10 alle 12, si terrà un sit in unitario del personale davanti la sede della Prefettura. Analoga iniziativa si svolgerà nelle altre città capoluogo di provincia della Sicilia. L'azione sindacale servirà a sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si trovano le ex Province che devono assicurare per legge i servizi ai cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. La RSU ha poi deciso di convocare un'assemblea dei dipendenti con i deputati e i senatori della nostra provincia lunedì 1 giugno alle ore 10:30 nell'Aula Giglia della sede centrale dell'Ente. L'incontro servirà per discutere un intervento legislativo del Parlamento e proporre un intervento sul Governo nazionale per modificare le norme sul patto di stabilità ed assegnare sufficienti risorse economiche alle ex province per garantire i servizi.

Agrigentoflash

Il Libero Consorzio si impegna al risanamento ambientale per la pulizia delle spiagge della provincia di Agrigento.
Trentatremila euro saranno adoperati per il risanamento ambientale e la pulizia delle spiagge del litorale della provincia. Nonostante le enormi difficoltà economiche dovute al taglio dei trasferimenti il Libero Consorzio di Agrigento intende, comunque, garantire il servizio di pulizia per la prossima stagione balneare affidando il servizio attraverso un apposito bando di gara pubblicato nel sito dell'Ente www.provincia.agrogento.it. Le imprese interessate troveranno disponibile la documentazione per partecipare alla gara. La documentazione contenente l'offerta economica e la documentazione, pena l'esclusione dalla gara, dovrà pervenire entro il termine perentorio delle ore 12:00 dell'otto giugno 2015, a mezzo raccomandata del servizio postale, ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata. I concorrenti potranno consegnare a mano i plichi direttamente al Gruppo Gare di Via Acrone n.27 ad Agrigento.
L'importo previsto comprende gli oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso per millequattrocentottantacinque euro, il costo della manodopera non soggetta a ribasso per duemilacinquecento euro. L'importo a base d'asta, al netto del costo per l'attuazione dei piani di sicurezza e del costo della manodopera, è di 29.015,00 euro. Il servizio di pulizia durerà due mesi.
L'aggiudicazione avverrà al prezzo più basso. Prevista l'esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia. L'esclusione automatica non si applica quando il numero delle offerte ammesse sia inferiore a dieci. Il servizio è finanziato con fondi del bilancio del Libero Consorzio.

Sicilia24h

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero Consorzio
Nuove iniziative della Rappresentanza Sindacale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per rendere pubblico lo stato di grave crisi finanziaria attraversato dall'Ente a causa della richiesta da parte dello Stato di prelevare dal bilancio provinciale circa sette milioni di euro nel 2015 e di proseguire nel prelievo forzoso di maggiori somme anche per il 2016 e il 2017. Giovedì prossimo 28 maggio, dalle 10 alle 12, si terrà un sit in unitario del personale davanti la sede della Prefettura. Analoga iniziativa si svolgerà nelle altre città capoluogo di provincia della Sicilia. L'azione sindacale servirà a sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si trovano le ex Province che devono assicurare per legge i servizi ai cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti. La RSU ha poi deciso di convocare un'assemblea dei dipendenti con i deputati e i senatori della nostra provincia lunedì 1 giugno alle ore 10:30 nell'Aula Giglia della sede centrale dell'Ente. L'incontro servirà per discutere un intervento legislativo del Parlamento e proporre un intervento sul Governo nazionale per modificare le norme sul patto di stabilità ed assegnare sufficienti risorse economiche alle ex province per garantire i servizi.

Agrigentonotizie

Polo universitario, "Doremihe": studenti in Tunisia per il progetto
Prosegue il progetto "Doremihe" che, in questa fase, ha portato gli studenti italiani in Tunisia dove, nell'Ateneo locale, completeranno la formazione.
Il loro ritorno in Italia è previsto per il prossimo 29 maggio
Agrigento, "ponte culturale" tra Polo universitario e Ateneo di Tunisi
Prosegue il progetto "Doremihe" che, in questa fase, ha portato gli studenti italiani in Tunisia dove, nell'Ateneo locale, completeranno la formazione.
Il loro ritorno in Italia è previsto per il prossimo 29 maggio. Ad accompagnare i 10 siciliani, c'è anche la professoressa Valeria Scavone, assistente al coordinamento scientifico.
"Doremihe" (Doctorat de Recherche pour la Mise en Valeur de l'Heritage Naturel et Culturel) è finanziato dall'Unione europea con il Programma di cooperazione transfrontaliera Enpi Italie-Tunisie avente come capofila l'Università di Tunisi e partner il Polo di Agrigento dell'Università di Palermo, e nasce dalla volontà espressa dalle rispettive Università di intraprendere un percorso di studi e lavoro che possa portare ad un modello condiviso per l'istituzione di un dottorato di ricerca multidisciplinare congiunto sulla gestione e valorizzazione innovativa dei siti archeologici nei contesti urbani.
La comune cultura che lega la Tunisia alla Sicilia è al centro delle attività di questo nuovo progetto che ancora una volta, attraverso un partenariato prestigioso, vuole contribuire allo sviluppo sostenibile dei rispettivi territori in piena sintonia con le loro identità culturali e capace di cogliere le opportunità di uno sviluppo fondato sulla matrice culturale.
In un momento tragico per il Mediterraneo, parlare di identità comune, di formazione e di ricerca archeologica assume una indubbia rilevanza politica e sociale che fa assumere al progetto "Do.Re.Mi.He." un ulteriore carattere di ponte accogliente tra le culture, di porta aperta agli studenti e di piattaforma comune fra gli studiosi.

Agrigentooggi

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero Consorzio

Nuove iniziative della Rappresentanza Sindacale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per rendere pubblico lo stato di grave crisi finanziaria attraversato dall'Ente a causa della richiesta da parte dello Stato di prelevare dal bilancio provinciale circa sette milioni di euro nel 2015 e di proseguire nel prelievo forzoso di maggiori somme anche per il 2016 e il 2017.
Giovedì prossimo 28 maggio, dalle 10 alle 12, si terrà un sit in unitario del personale davanti la sede della Prefettura. Analoga iniziativa si svolgerà nelle altre città capoluogo di provincia della Sicilia. L'azione sindacale servirà a sensibilizzare gli organi periferici del Governo Nazionale e l'opinione pubblica sull'assurda situazione finanziaria in cui si trovano le ex Province che devono assicurare per legge i servizi ai cittadini in settori strategici come la viabilità, l'istruzione secondaria e l'edilizia scolastica, la tutela dell'ambiente, i servizi ai portatori di handicap e il turismo senza avere sufficienti risorse di bilancio. Inoltre si profila nei prossimi mesi anche il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti.
La RSU ha poi deciso di convocare un'assemblea dei dipendenti con i deputati e i senatori della nostra provincia lunedì 1 giugno alle ore 10:30 nell'Aula Giglia della sede centrale dell'Ente. L'incontro servirà per discutere un intervento legislativo del Parlamento e proporre un intervento sul Governo nazionale per modificare le norme sul patto di stabilità ed assegnare sufficienti risorse economiche alle ex province per garantire i servizi.





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