Gds.it
Statale Licata-Ravanusa, si rifà il
viadotto crollato
LICATA.
I lavori per la ristrutturazione del viadotto Salso sono stati appena
consegnati, quelli
per il viadotto Petrulla saranno consegnati tra due settimane. Sono
le assicurazioni che gli ingegneri Tondo e Passerella,
rispettivamente direttore regionale e provinciale dell'Anas, hanno
dato all'amministrazione comunale nel corso di un vertice che si è
tenuto ieri mattina a palazzo di città. La statale 626, che collega
Licata con l'entroterra agrigentino e nisseno, è chiusa ormai da
più di un anno. Il viadotto Petrulla crollò il 7 luglio del 2014 e
da allora i lavori di ripristino dell'arteria non sono mai
iniziati. Ora dovrebbero essere imminenti. "I dirigenti dell'Anas
- ha annunciato ieri il sindaco Angelo Cambiano - ci hanno
informato del fatto che le opere di ristrutturazione del viadotto
Salso dureranno 240 giorni e quelli del Petrulla 270 giorni. La
riapertura della strada, dunque, non è imminente".
Stipendio non pagato, netturbini in
sciopero in 17 comuni agrigentini
SCIACCA.
Non hanno ricevuto lo stipendio di giugno e la quattordicesima
mensilità, che avrebbero dovuto riscuotere pure il mese scorso, e
così oggi hanno
deciso di scioperare. Incroceranno le braccia, oggi, i lavoratori
Sogeir impegnati nei 17 Comuni dell'Ato Ag1, da Sciacca a San
Biagio Platani, da Bivona a Santa Margherita Belice.A
Sciacca sono già stati previsti i turni per assicurare i servizi
essenziali, il ritiro dell'immondizia nella casa circondariale e
all'ospedale Giovanni Paolo II. "Non
c'è alternativa allo sciopero - dice Enzo Iacono, della Funzione
pubblica Cgil - per queste e altre rivendicazioni, a partire dal
vestiario, che portiamo avanti da mesi".La
protesta rischia di mettere in ginocchio tante città perché Cgil,
Cisl e Uil hanno previsto anche l'astensione dei lavoratori dallo
straordinario domani, martedì 13, e dopodomani, mercoledì 15
giugno.Nessun
servizio aggiuntivo, dunque, in queste due giornate. A rendere ancora
più confusa la situazione c'è la scadenza, il 14 luglio, del
mandato di commissario straordinario Sogeir per Achille Furioso. Il
commissario sta affrontando, proprio nelle ultime ore del suo lavoro,
alcune grane.
Repubblica.it
Rifiuti, voragine da 1,8 miliardi e
discariche al collasso
Un
pozzo senza fondo che produce disservizi e mangia soldi ogni minuto
che passa. Un grande buco nero che inghiotte soldi pubblici
ininterrottamente dal governo Cuffaro al governo Crocetta passando
per quello Lombardo, costituendo «una posta occulta » da 1,8
miliardi di euro nei bilanci dei Comuni e di una Regione che somiglia
sempre più alla Grecia. Il pozzo si chiama «gestione del servizio
rifiuti» e a definirlo in questi termini è la sezione controllo
della Corte dei conti guidata da Maurizio Graffeo che in una corposa
relazione sulla finanza degli enti locali denuncia come dal passaggio
degli Ato carrozzoni alle nuove Società di gestione (Srr) non sia
cambiato nulla e si continuino ad accumulare debiti che «rischiano
di travolgere la Regione».
Debiti che di questo passo arriveranno
a superare quota 2 miliardi, visto che si stanno accumulando ancora
tra anticipazioni concesse dalla Regione ai Comuni e perdite delle
gestioni commissariali di Ato e Srr. Il tutto a fronte di un servizio
che spesso culmina «in veri e propri stati di emergenza», perché
alla base del grande crac che continua ancora oggi c'è un elemento
molto semplice: «l'insostenibilità» della situazione dopo le
folli assunzioni che hanno portato a quota 13 mila i lavoratori del
comparto: stipendi che nessun Comune riesce a pagare nonostante
l'innalzamento alle stelle delle tasse.
Uno
scenario allarmante, quello che emerge dalla relazione della Corte
dei conti, che denuncia come il quadro normativo «sia ancora
confuso» e non vi siano soluzioni stabili all'orizzonte.
Sottolineando indirettamente come il governo Crocetta non abbia
affrontato il cuore della questione: come chiudere l'era dei
carrozzoni, che si chiamino Ato o Srr pochi importi.
ALLARME
DISCARICHE
Intanto l'emergenza rifiuti continua senza sosta,
facendo fare affari d'oro agli imprenditori delle discariche
private. Senza avviare la differenziata o prevedere impianti
alternativi alle vecchie discariche, la Sicilia rimane in perenne
caos. Continuando a conferire la spazzatura in siti che la stessa
Regione ha detto di voler chiudere perché irregolari, come Motta
Sant'Anastasia, mentre dubbi si addensano anche su Bellolampo che
tra due anni sarà piena se vi conferisce solo Palermo, in caso
contrario nel 2016 chiuderà. Al dipartimento Energia hanno fatto i
conti: anche continuando a conferire in misura «straordinaria»
negli
attuali
siti, al massimo tra dieci mesi non ci sarà davvero più dove
mettere i rifiuti. La capienza sovrastimata e che dovrebbe essere
garantita con proroghe continue di «ordinanze speciali » è pari a
2,2 milioni di tonnellate a fronte di una produzione di rifiuti annua
nell'Isola pari a 2,6 milioni, con una differenziata sotto la
soglia del 10 per cento ultima in Italia. Una situazione esplosiva e
a grave rischio ambientale.
Caos aliscafi per Lampedusa e Linosa
'emergenza
collegamenti con le Pelagie arriva sul tavolo del ministro per le
Infrastrutture Graziano Delrio che martedì ha convocato un tavolo
tecnico al ministero per ripristinare i collegamenti tra la Sicilia e
le isole di Linosa e Lampedusa. Un incontro sollecitato dal
sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone e dal sindaco delle
Pelagie Giusi Nicolini. "Le isole minori siciliane non possono
essere lasciate sole. Il problema dei collegamenti - afferma Faraone
- deve essere risolto una volta per tutte. Il ministro Delrio si è
mostrato da subito attento a questa questione e ha convocato gli
operatori del settore e i dirigenti della Regione. Una soluzione va
trovata subito". Si trasferisce dunque a Roma la riunione che
l'assessorato ai trasporti aveva convocato per lo stesso giorno con
Compagnia delle Isole. Una sorta di resa dei conti fra l'armatore che
deve ancora recuperare corse pagate ma non effettuate per un valore
di 2 milioni di euro. Già ieri il dirigente generale
dell'assessorato Fulvio Bellomo aveva posto una sorta di ultimatum a
Compagnia delle Isole per la "resistenza" dell'armatore a
mettere in servizio un aliscafo che giornalmente colleghi Porto
Empedocle a Linosa e Lampedusa. "E' vero che non possiamo
obbligare Compagnia delle Isole a mettere in servizio un aliscafo
sulla Porto Empedocle-Lampedusa - sottolinea Fulvio
Bellomo - Ma è altrettanto vero che, se dobbiamo basarci solo sui
termini della convenzione, la stessa società deve recuperare corse
non fatte per un totale di 2 milioni di euro. Credo che le
alternative siano due: o ci ridanno i soldi già incassati per le
corse non fatte, oppure le recuperano con un aliscafo per Lampedusa
almeno fino alla fine della stagione turistica".
Da
mesi si registra la difficoltà della Regione ad appaltare il
servizio integrativo di trasporto passeggeri per Ustica e Pantelleria
e le Pelagie. Già tre i bandi andati deserti e solo mercoledì la
Regione è riuscita a trovare un armatore disposto ad accettare le
condizioni economiche per la tratta Ustica-Palermo. Al tavolo tecnico
parteciperanno, oltre al Mit, a Regione siciliana, le associazioni di
armatori, Confitarma e Fedarlinea, e Rete autostrade mediterranee.
"Con il vicepresidente di Ram Christian Emmola, ci siamo mossi
per discutere la questione delle isole minori a livello nazionale.
Gli abitanti delle Pelagie -
- continua
Faraone - da mesi ormai non riescono a spostarsi da un'isola
all'altra né a raggiungere la Sicilia". Tra qualche giorno
scadrà la proroga del servizio di traghettamento effettuata finora
dalla Compagnie delle Isole. Non possiamo lasciare cittadini e
turisti senza mezzi. Come se non bastasse, poi, la situazione
d'emergenza delle autostrade dell'isola. La Sicilia non deve essere
terra di nessuno. Lavoriamo sinergicamente per risolvere il problema"
.
Agrigento Notizie
Agrigento, viadotto Morandi: il 16 luglio riapre al traffico "leggero"
Il viadotto Akragas riaprirà al traffico veicolare leggero a partire dalle dodici di giovedì prossimo, 16 luglio.
La buona notizia è arrivata questa mattina nel corso del vertice tra il sindaco Lillo Firetto e i responsabili dei Dipartimenti provinciale e regionale dell'Anas, ingegneri Campanella e Tonti.
L'importante tratto stradale, che in questi mesi è stato interessato da attente e complesse indagini strutturali eseguite dagli specialisti del Politecnico di Torino, torna quindi ad essere fruibile al traffico leggero in totale sicurezza.
Sulla base delle indagini eseguite si sta inoltre approntando un progetto di manutenzione straordinaria del viadotto che, una volta eseguiti i lavori, consentirà la totale riapertura al traffico anche ai mezzi pesanti.