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Rassegna stampa dall''11 al 13 luglio 2015

Gds.it
Statale Licata-Ravanusa, si rifà il viadotto crollato

LICATA. I lavori per la ristrutturazione del viadotto Salso sono stati appena consegnati, quelli per il viadotto Petrulla saranno consegnati tra due settimane. Sono le assicurazioni che gli ingegneri Tondo e Passerella, rispettivamente direttore regionale e provinciale dell'Anas, hanno dato all'amministrazione comunale nel corso di un vertice che si è tenuto ieri mattina a palazzo di città. La statale 626, che collega Licata con l'entroterra agrigentino e nisseno, è chiusa ormai da più di un anno. Il viadotto Petrulla crollò il 7 luglio del 2014 e da allora i lavori di ripristino dell'arteria non sono mai iniziati. Ora dovrebbero essere imminenti. "I dirigenti dell'Anas - ha annunciato ieri il sindaco Angelo Cambiano - ci hanno informato del fatto che le opere di ristrutturazione del viadotto Salso dureranno 240 giorni e quelli del Petrulla 270 giorni. La riapertura della strada, dunque, non è imminente".
Stipendio non pagato, netturbini in sciopero in 17 comuni agrigentini


SCIACCA. Non hanno ricevuto lo stipendio di giugno e la quattordicesima mensilità, che avrebbero dovuto riscuotere pure il mese scorso, e così oggi hanno deciso di scioperare. Incroceranno le braccia, oggi, i lavoratori Sogeir impegnati nei 17 Comuni dell'Ato Ag1, da Sciacca a San Biagio Platani, da Bivona a Santa Margherita Belice.A Sciacca sono già stati previsti i turni per assicurare i servizi essenziali, il ritiro dell'immondizia nella casa circondariale e all'ospedale Giovanni Paolo II. "Non c'è alternativa allo sciopero - dice Enzo Iacono, della Funzione pubblica Cgil - per queste e altre rivendicazioni, a partire dal vestiario, che portiamo avanti da mesi".La protesta rischia di mettere in ginocchio tante città perché Cgil, Cisl e Uil hanno previsto anche l'astensione dei lavoratori dallo straordinario domani, martedì 13, e dopodomani, mercoledì 15 giugno.Nessun servizio aggiuntivo, dunque, in queste due giornate. A rendere ancora più confusa la situazione c'è la scadenza, il 14 luglio, del mandato di commissario straordinario Sogeir per Achille Furioso. Il commissario sta affrontando, proprio nelle ultime ore del suo lavoro, alcune grane.

Repubblica.it

Rifiuti, voragine da 1,8 miliardi e discariche al collasso

Un pozzo senza fondo che produce disservizi e mangia soldi ogni minuto che passa. Un grande buco nero che inghiotte soldi pubblici ininterrottamente dal governo Cuffaro al governo Crocetta passando per quello Lombardo, costituendo «una posta occulta » da 1,8 miliardi di euro nei bilanci dei Comuni e di una Regione che somiglia sempre più alla Grecia. Il pozzo si chiama «gestione del servizio rifiuti» e a definirlo in questi termini è la sezione controllo della Corte dei conti guidata da Maurizio Graffeo che in una corposa relazione sulla finanza degli enti locali denuncia come dal passaggio degli Ato carrozzoni alle nuove Società di gestione (Srr) non sia cambiato nulla e si continuino ad accumulare debiti che «rischiano di travolgere la Regione».
Debiti che di questo passo arriveranno a superare quota 2 miliardi, visto che si stanno accumulando ancora tra anticipazioni concesse dalla Regione ai Comuni e perdite delle gestioni commissariali di Ato e Srr. Il tutto a fronte di un servizio che spesso culmina «in veri e propri stati di emergenza», perché alla base del grande crac che continua ancora oggi c'è un elemento molto semplice: «l'insostenibilità» della situazione dopo le folli assunzioni che hanno portato a quota 13 mila i lavoratori del comparto: stipendi che nessun Comune riesce a pagare nonostante l'innalzamento alle stelle delle tasse.
Uno scenario allarmante, quello che emerge dalla relazione della Corte dei conti, che denuncia come il quadro normativo «sia ancora confuso» e non vi siano soluzioni stabili all'orizzonte. Sottolineando indirettamente come il governo Crocetta non abbia affrontato il cuore della questione: come chiudere l'era dei carrozzoni, che si chiamino Ato o Srr pochi importi.
ALLARME DISCARICHE
Intanto l'emergenza rifiuti continua senza sosta, facendo fare affari d'oro agli imprenditori delle discariche private. Senza avviare la differenziata o prevedere impianti alternativi alle vecchie discariche, la Sicilia rimane in perenne caos. Continuando a conferire la spazzatura in siti che la stessa Regione ha detto di voler chiudere perché irregolari, come Motta Sant'Anastasia, mentre dubbi si addensano anche su Bellolampo che tra due anni sarà piena se vi conferisce solo Palermo, in caso contrario nel 2016 chiuderà. Al dipartimento Energia hanno fatto i conti: anche continuando a conferire in misura «straordinaria» negli
attuali siti, al massimo tra dieci mesi non ci sarà davvero più dove mettere i rifiuti. La capienza sovrastimata e che dovrebbe essere garantita con proroghe continue di «ordinanze speciali » è pari a 2,2 milioni di tonnellate a fronte di una produzione di rifiuti annua nell'Isola pari a 2,6 milioni, con una differenziata sotto la soglia del 10 per cento ultima in Italia. Una situazione esplosiva e a grave rischio ambientale.

Caos aliscafi per Lampedusa e Linosa
'emergenza collegamenti con le Pelagie arriva sul tavolo del ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio che martedì ha convocato un tavolo tecnico al ministero per ripristinare i collegamenti tra la Sicilia e le isole di Linosa e Lampedusa. Un incontro sollecitato dal sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone e dal sindaco delle Pelagie Giusi Nicolini. "Le isole minori siciliane non possono essere lasciate sole. Il problema dei collegamenti - afferma Faraone - deve essere risolto una volta per tutte. Il ministro Delrio si è mostrato da subito attento a questa questione e ha convocato gli operatori del settore e i dirigenti della Regione. Una soluzione va trovata subito". Si trasferisce dunque a Roma la riunione che l'assessorato ai trasporti aveva convocato per lo stesso giorno con Compagnia delle Isole. Una sorta di resa dei conti fra l'armatore che deve ancora recuperare corse pagate ma non effettuate per un valore di 2 milioni di euro. Già ieri il dirigente generale dell'assessorato Fulvio Bellomo aveva posto una sorta di ultimatum a Compagnia delle Isole per la "resistenza" dell'armatore a mettere in servizio un aliscafo che giornalmente colleghi Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa.  "E' vero che non possiamo obbligare Compagnia delle Isole a mettere in servizio un aliscafo sulla Porto Empedocle-Lampedusa  -  sottolinea Fulvio Bellomo - Ma è altrettanto vero che, se dobbiamo basarci solo sui termini della convenzione, la stessa società deve recuperare corse non fatte per un totale di 2 milioni di euro. Credo che le alternative siano due: o ci ridanno i soldi già incassati per le corse non fatte, oppure le recuperano con un aliscafo per Lampedusa almeno fino alla fine della stagione turistica".
Da mesi si registra la difficoltà della Regione ad appaltare il servizio integrativo di trasporto passeggeri per Ustica e Pantelleria e le Pelagie. Già tre i bandi andati deserti e solo mercoledì la Regione è riuscita a trovare un armatore disposto ad accettare le condizioni economiche per la tratta Ustica-Palermo. Al tavolo tecnico parteciperanno, oltre al Mit, a Regione siciliana, le associazioni di armatori, Confitarma e Fedarlinea, e Rete autostrade mediterranee. "Con il vicepresidente di Ram Christian Emmola, ci siamo mossi per discutere la questione delle isole minori a livello nazionale. Gli abitanti delle Pelagie - - continua Faraone - da mesi ormai non riescono a spostarsi da un'isola all'altra né a raggiungere la Sicilia". Tra qualche giorno scadrà la proroga del servizio di traghettamento effettuata finora dalla Compagnie delle Isole. Non possiamo lasciare cittadini e turisti senza mezzi. Come se non bastasse, poi, la situazione d'emergenza delle autostrade dell'isola. La Sicilia non deve essere terra di nessuno. Lavoriamo sinergicamente per risolvere il problema" .






Agrigento Notizie

Agrigento, viadotto Morandi: il 16 luglio riapre al traffico "leggero"


Il viadotto Akragas riaprirà al traffico veicolare leggero a partire dalle dodici di giovedì prossimo, 16 luglio.
La buona notizia è arrivata questa mattina nel corso del vertice tra il sindaco Lillo Firetto e i responsabili dei Dipartimenti provinciale e regionale dell'Anas, ingegneri Campanella e Tonti.
L'importante tratto stradale, che in questi mesi è stato interessato da attente e complesse indagini strutturali eseguite dagli specialisti del Politecnico di Torino, torna quindi ad essere fruibile al traffico leggero in totale sicurezza.
Sulla base delle indagini eseguite si sta inoltre approntando un progetto di manutenzione straordinaria del viadotto che, una volta eseguiti i lavori, consentirà la totale riapertura al traffico anche ai mezzi pesanti.


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