Giornale di Sicilia
scuola. «Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera» e «Agraria, Agroalimentare ed Agroindustria»
Il «Vetrano» amplia la formazione
Due nuovi corsi all'«Alberghiero»
Autorizzata dal commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Marcello Maisano, su proposta del settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione, la creazione di nuovi indirizzi di studio per l'istituto "Amato Vetrano" che comprende l'Alberghiero e l'Agrario. Ildirigente scolastico,Caterina Mulè, ha chiesto l'istituzione di due nuovi indirizzi di studio. Ilprimoriguarda il corso serale - indirizzo "Agraria, Agroalimentare ed Agroindustria", con le articolazioni "Gestione dell'ambiente e del territorio", "Produzioni e trasformazioni", "Viticoltura ed Enologia", da tenersi nella sede di Sciacca. La seconda richiesta riguarda l'attivazione di una sezione staccata dell'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera" nel Comune di Sambuca di Sicilia.Le aule per questo indirizzo saranno messe a disposizione dal Comune di Sambuca utilizzando la scuola media, in via Berlinguer. L'autorizzazione del Libero Consorzio è propedeutica alla decisone della Regione che potrà istituire questi nuovi indirizzi di studi con appositi decreti regionali. "I nuovi indirizzi scolastici - sottolineano dal Libero Consorzio - serviranno a migliorare l'offerta ormativa da destinare ai giovani delle scuole medie superiori della provinciacreando differenziate occasioni di studio ed una maggiore rispondenza della rete scolastica ai bisogni degli studenti". Il Libero Consorzio, allo stato attuale, non potrà però garantire eventuali ulteriori oneri per la istituzione dei due nuoviindirizzi per l'incertezza dell'attuale situazione finanziaria, a meno che non arrivino nuovi trasferimenti da parte della Regione e dello Stato. L'Amato Vetrano è attualmente impegnato, con il Comune di Sciacca econl'Asp, in progetti per la manutenzione del parco delle Terme e dell'area verde attorno all'ospedale Giovanni Paolo II. (*GP*)
Oggi al «Forum del turismo»
l'esposizione degli stand
Ecco gli eventi della "Prima Esposizione delle eccellenze agrigentine" e del secondo "Forum del Turismo", la manifestazione turistica organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento insieme ad altri Enti che si svolge, in questi giorni, ad Agrigento nei locali del Dioscuri by Palace di SanLeone. Alle ore 10 ci sarà l'apertura dell'esposizione e degli stand. Alle 10.30 è previsto un workshop con buyers italiani e stranieri, riservato agli operatori turistici che hanno fissato scalette di appuntamenti per la vendita di prodotti turistici. Alle ore 17 ci sarà l'apertura pomeridiana dell'esposizione e degli stand e la visita riservata al pubblico. Alle 17.30 in programmail convegno, a cura della Curia Vescovile, dal titolo "Medioevo agrigentino. Architettura, arte e fede. Proposta culturale e fruizione turistica". Previsti gli interventi di Don Giuseppe Pontillo, direttore beni culturali ecclesiastici - Arcidiocesi di Agrigento, della Storica dell'arte Domenica Brancato, di don Fabio Raimondi, Direttore Beni Culturali Ecclesiastici-C.E.S.I. e di Beniamino Biondi, assessore al centro storico del Comune di Agrigento. Prevista la presentazione di percorsi sperimentali. L'esposizione delle eccellenze agrigentine chiuderà i battenti alle 22.
Livesicilia
Ex province, vertice a Roma
Crocetta: "La legge tornerà in Aula"
ROMA - "Vorremmo evitare che si arrivasse ad uno scontro istituzionale": lo ha detto il governatore Rosario Crocetta al termine dell'incontro con il sottosegretario Bressa. "Nel nostro caso - ha spiegato Crocetta - non si tratta di Province, ma di liberi consorzi, come prevede lo Statuto siciliano. La questione più grossa riguarda la vicenda del voto ponderato, ovvero se ogni comune esprime un voto in quanto tale o in proporzione al numero di abitanti. Su questo faremo delle proposte. Il sottosegretario Bressa ha posto la questione del voto ponderato ed è aperto su altre questioni sulle quali noi siamo disponibili. Vorremmo evitare che si arrivasse ad uno scontro istituzionale. Le parti su cui i rilievi sono giusti vanno accolte - ha concluso il governatore - ma le parti che percepiamo come violazione dell'autonomia, non possiamo accettarle". Mercoledì prossimo è previsto un nuovo incontro tra il Governo e la Regione Siciliana.
L'incontro di Crocetta con il sottosegretario Bressa è terminato. E la riforma "dovrà quasi certamente ritornare in aula, soprattutto la parte che riguarda il voto ponderato. Su questo non ci sono margini. O si rischia lo scontro con Roma". Lo ha detto all'agenzia Adnkronos, citata da siti locali, il presidente della Regione Rosario Crocetta. "E' chiaro che il peso di un sindaco di un piccolo comune non può essere lo stesso di un sindaco di una grande città", dice ora Crocetta. "Su questo il Governo è irremovibile", aggiunge. Si va dunque verso il congelamento delle elezioni di fine novembre.
ADNKRONOS
Potatura di alberi sulle strade provinciali aggiudicata alla Global Nature di Caltanissetta
La Global Nature Società Cooperativa di Caltanissetta si è aaggiudicata, provvisoriamente, la gara per la potatura di alberi, arbusti e siepi che si trovano sulle pertinenze delle strade provinciali e che costituiscono un costante pericolo per la pubblica incolumità a causa di una eccessiva vegetazione. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento procederà all'affidamento gratuito definitivo alla Società Cooperativa Global Nature di Caltanissetta che è stata l'unica società a presentare un'offerta, non appena saranno verificati i requisiti della ditta aggiudicarla. Il Libero Consorzio ha dovuto dare in affidamento il servizio di potatura non disponendo di personale ed attrezzature idonee allo svolgimento di questo servizio. Alla ditta non verrà offerto alcun compenso, ma potrà disporre del legname derivante dai tagli anche per uso commerciale avendone in ogni caso la piena responsabilità dello smaltimento.
LA SICILIA
FORUM TURISTICO
Boom di presenze in questi giorni.
Questi gli eventi di oggi della «Prima
Esposizione delle eccellenze agrigentine.» e del secondo «Forum del
Turismo», la manifestazione turistica organizzata dal Libero
Consorzio Comunale di Agrigento insieme ad altri Enti che si svolge,
in questi giorni, ad Agrigento nei locali del Dioscuri by Palace di
San Leone. Alle 10 ci sarà l'apertura dell'esposizione e degli
stand. Alle 10.30 è previsto un workshop con buyers italiani e
stranieri, riservato agli operatori turistici che hanno fissato
scalette di appuntamenti per la vendita di prodotti turistici. Alle
17 ci sarà l'apertura pomeridiana dell'esposizione e degli stand
e la visita riservata al pubblico. Alle 17:30 in programma il
convegno, a cura della Curia Vescovile, dal titolo "Medioevo
agrigentino. Architettura, arte e fede. Proposta culturale e
fruizione turistica». Previsti gli interventi di Don Giuseppe.
Postillo, Direttore Beni Culturali Ecclésiastici - Arcidiocesi di
Agrigento, della Storica dell'arte Domenica Brancato, di Don Fabio
Raimondi, Direttore Beni Culturali Ecclesiastici-C E S I e di
Beniamino Biondi Assessore al Centro Storico del Comune di Agrigento.
Prevista la presentazione di percorsi sperimentali. L'esposizione
delle eccellenze agrigentine chiuderà i battenti alle 22. Le
attività della manifestazione proseguiranno fino al 26 settembre.
IL GOVERNATORE HA INCONTRATO IL
SOTTOSEGRETARIO BRESSA, CHE HA CONFERMATO LE CONTESTAZIONI
Liberi consorzi, Crocetta: «La
legge deve ritornare in Aula».
LILLO MICELI
PALERMO Non c'è altra soluzione: la
legge istitutiva dei Liberi consorzi comunali e delle Città
metropolitane, varata dall'Ars, deve tornare in Aula per evitare
l'impugnativa del Consiglio dei ministri. Dopo l'assessore alle
Autonomie locali, Giovanni Pistorio, ieri il presidente della
Regione, Rosario Crocetta, insieme con il capo- gruppo del Pd,
Antonello Cracolici, ha incontrato il sottosegretario agli Affari
regionali, Gianluca Bressa, che è stato inemovibile sul vuoto
ponderato che la legge siciliana non prevede, violando il principio
della rappresentanza democratica, come aveva già riferito Pistorio.
«La legge - ha detto Crocetta - dovrà
quasi certamente ritornare in Aula, soprattutto la parte che riguarda
il voto ponderato. Su questo non ci sono margini. Osi rischia lo
scontro con Roma».Tra le contestazioni mosse, anche la non
coincidenza del della città capoluogo con il sindaco della città
metropolitana. Ma questo è un tema, come altri, che sarà affrontato
mercoledì prossimo quando si riunirà, a Roma, il tavolo
istituzionale.
«E chiaro - ha aggiunto Crocetta - che
il peso di un sindaco di un piccolo comune non può essere lo stesso
di un sindaco di una grande città. Su questo il governo centrale è
irremovibile. Per mercoledì prossimo è previsto un altro vertice a
Roma e noi prepareremo la nostra me moria, ma sul voto ponderato si
deve quasi certamente ritornare in Aula. E credo proprio che i
rilievi del governo abbia no una ragionevolezza costituzionale».
Anche per Cracolici il 70 per cento delle contestazioni sono
risolvibili in sede di tavolo tecnico. Intanto, è stato congelato il
decreto con cui il presidente della Regione aveva indétto le
elezioni di secondo grado per il prossimo 29novembre, In ogni caso,
sa ranno difese le prerogative statutarie. An che se la "riforma De
è di carattere economico e sociale e, quindi, in vigore anche nelle
Regioni a Statuto speciale, il governo Crocetta intende difendere il
principio che il sindaco metropolitano può essere diverso dal
sindaco della città capoluogo, che con il voto ponderato par te
avvantaggiato.
Sul piano politico, Crocetta sta
facendo le sue consultazioni, in parallelo con quelle del segretario
regionale del Pd, Fausto Raciti, ha sottolineato di non avere
incontrato il Pdr, «i cui deputati non sono mai stati in Aula nei
momenti più importanti. Tutti invocano la rappresentanza in Giunta
in base alla consistenza dei gruppi; io la rappresentanza la
deciderei in base ai deputati che votano», E dire che Salvatore
Cardinale aveva dato vita ad un movimento di moderati per rafforzare
il presidente della Regione.
«Non penso sia Cardinale - ha
sottolineato Crocetta - a dire ai deputati di non andare in Aula.
Abbiamo bisogno di governare. Sentirò Raciti e il presidente
dell'Udc, Gianpiero l'Italia, perché intendo cominciare dalle
forze politiche nazionali e, poi, quelle minori».
Crocetta chiederà che ci sia in Giunta
un'adeguata rappresentanza femminile: «Non si può fare saltare
tutto né può esserci una rappresentanza in base ai cambi di casacca
dei deputati. Restano due anni e bisogna governare. Ho bisogno di una
situazione stabile e chiedo la presenza in Aula dei deputati di
maggioranza».
Schianto mortale sulla Sp3
Lo scontro tra un'auto e un
furgone potrebbe essere stato causato dalla pioggia.
FAVARA/ARAGONA Pochi schizzi di pioggia
ed ecco, puntuale, un nuovo incidente morta le sulle strade
agrigentine. E' accaduto ieri mattina in un frontale tra
un'autovettura e un furgone. Il tragico scontrosi è verificato
lungo la strada provinciale numero 3, che con il territorio di Favara
con quello di Aragona. A perdere la vita un operaio della Romania,
Ioan Maria Litu, 42 anni, nato a Bacau, residente. a Favara.
Nell'impatto altri due suoi connazionali sono rimasti feriti, anche
se non corrono pericolo di vita.
Erano da poco passate le 8 quando una
Fiat Punto, su cui viaggiavano tre rumeni, si è schiantata contro un
furgone, con il solo conducente a bordo. Con ogni probabilità, a
causa del fondo stradale reso viscido dal la pioggia, il conducente
dell'utilitaria, C. N. I., 19 anni, avrebbe perso il controllo
della propria auto, che sarebbe finita per invadere la corsia
opposta. L'impatto è stato tremendo.
A prestare i primi soccorsi sono stati
alcuni automobilisti in transito. Il più grave di tutti è risultato
Ioan Maria Litu, che occupa va il sedile passeggero posteriore.
Nell'urto l'uomo ha battuto la testa. Feriti anche il giovane
alla guida dell'autovettura e l'altro occupante M. I. L, 17 anni.
Illeso il conducente del furgone D. L, 55 anni, autotrasportatore di
Canicattì.
Sul posto sono giunte diverse ambulanze
del 118, i carabinieri e gli agenti della Polizia stradale. I tre
rumeni feriti adagiati sulle barelle sono stati immediatamente
trasportati al Pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio di
Agrigento. Durante la corsa verso il nosocomio, il cuore del
quarantaduenne ha cessato di battere. E' deceduto per un forte
trauma cranico. Agli altri due suoi connazionali, i sanitari hanno
diagnosticato lesioni sparse in varie parti del corpo giudicate
guaribili in trenta giorni, salvo complicazioni.
Inevitabilmente il traffico è andato
in tilt con le colonne d'auto formatesi ambo i lati. Sono stati gli
agenti della Polizia stradale di Canicattì, ad effettuare i rilievi
che serviranno a stabilire la dinamica e le responsabilità del
tragico sinistro. Dai primi accertamenti la causa del l'incidente
sarebbe l'asfalto bagnato dalla pioggia. La Punto è scivolata
senza controllo nell'altra corsia, e l'impatto con il furgone è
stato inevitabile, I tre rumeni, tutti residenti a Favara, stavano
ritornando a casa, dopo avere saltato il giorno di lavoro per colpa
della pioggia.
NINO RAVANÀ
Non ho mai condivisa la decisione di
abolire le Province Sarebbe meglio lasciare la
struttura e azzerare il consiglio e la
giunta. Basterebbe un direttivo di 3-5 sindaci per gestire l'ente.
Questo con sentirebbe di non mandare al macero gli enti provinciali e
di raggiungere l'obiettivo della massima riduzione della spesa. Ora
sta accadendo che si stanno formando tre città metropolitane,
Palermo, Catania e Messina, e sei liberi consorzi di Comuni. Ma i
numeri non sarebbero ancora definitivi. Di certo in tutto questo
mutamento resta il fatto che la novità, invece di creare interesse e
adesioni, attizza contrasti, vecchie battaglie di campanile. Ad
esempio, perché Acireale, la «regina delle Aci» rifiuta di far
parte della città metropolitana di Catania? E per-
che Gela, Niscemi e Piazza Armerina
hanno chiesto invece di aderire a Catania pur facendo parte le prime
due della provincia di Caltanissetta e la terza e ennese Gela si può
capire perché da sempre ha vissuto alle «dipendenze" del
capoluogo pur essendo più popolosa e più industrializzata. Se ai
tempi di Cossiga non si fosse inaugurato il Palazzo di Giustizia ogni
morto ammazzato sarebbe dovuto restare a terra dovunque fosse anche
in mezzo al marciapiede in attesa del I arrivo di un pm da
Caltanissetta Tipo Far West (e tale era in realtà a quel tempo). Poi
c'entra anche la rabbia perché gli uffici provinciali sono
distaccati a Caltanissetta e perché nel capoluogo ci sono più
poliziotti e più
vigili urbani che a Gela.
Quindi la voglia di fuga verso il mare
di Catania da parte dei gelesi e comprensibile. Ma perché vuol
venire anche Niscemi, forse perché lungo la strada viene prima di
Gela? Piazza Armerina e un caso a parte perché a nostro parere
farebbe meglio a resta re alla larga da Catania con cui ha
scarsissimi legami Piazza Armerina e intimamente ennese Tra I altro e
legata ad Aidone e al sito della vecchia Morgantina. L'asse
archeologico del Centro Sicilia che lega Piazza Armerina ad
Aidone-Morgantina non dovrebbe essere spezzato. Tutto questo discorso
ci porta a di re che sarebbe meglio lasciare le Pro vince, ma
disossate. Bisogna anche tenere conto di un altro aspetto economico
Che fine faranno i loro beni materiali e immateriali Facciamo
l'esempio di Catania dove la Provincia ha il grande centro delle
Ciminiere ha tre quote su atto della Sac dell'aero porto e possiede
anche una quarantina di ettari sul mare a Fiumefreddo (ex camera
Siace) Che fine faranno?