Giornale di Sicilia
Ente Parco
Corso formativo per 135 docenti di due province
...Centotrentacinque Docenti di istituti scolastici di ogni ordine e grado delle province di Agrigento e di Caltanissetta hanno aderito al corso di formazione organizzato dal Parco Valle dei Templi nell'ambito dell'offerta di didattica dei beni culturali per l'anno scolastico 2015-2016. Il corso, dal titolo Citius altius fortius Sport e giochi nel mondo classico, è articolato in seminari e visite guidate, condotti da docenti universitari e archeologi del Parco. Gli incontri, settimanali, si svolgeranno a Casa Sanfilippo alle 16 fino almese di febbraio. Nella giornata di ieri si è svolto il primo seminario, dal titolo Il ginnasio alla luce del dato archeologico, condotto da Monica Livadiotti, docente del DICAR del Politecnico di Bari, che dirige insieme al Parco Valle dei Templi le ricerche nell'area del foro romano di Agrigento. (*AMM)
Controlli dei frantoi, scatta nuovo sequestro
A Favara i sigilli delle vasche di stoccaggio e applicata la normativa in materia ambientale con prescrizioni tecniche
Da Ribera a Montallegro, da Joppolo Giancaxio a Naro. Ed adesso anche a Favara. La polizia provinciale e i carabinieri non mollano e sistematicamente portano avanti i controlli contro l'inquinamento da acque di vegetazione provenienti dai frantoi. E questa volta, a Favara appunto, a segnalare che "qualcosa" non andava è stata Girgenti Acque. In quest'ultimo caso, è scattato - ad opera della polizia provinciale, che è coordinata dal comandante Vincenzo Giglio - il sequestro delle vasche di stoccaggio e, per la prima volta, è stata applicata la normativa in materia ambientale con prescrizioni tecniche, da parte della polizia giudiziaria unite ai severi riscontri dell'Arpa, per la bonifica dei luoghi inquinati. «Il sequestro ha interessato anche un'area di 150 metri quadrati - ha reso noto, ieri, la polizia provinciale - nella quale erano collocate le cisterne adibitea deposito incontrollato di rifiuti (residui di attività produttiva, copertoni dismessi, plastiche varie e Rsu)e sanzionato un automezzo adibito al trasporto delle sanse che insozzava la strada di liquido oleoso». Il nuovo intervento della polizia provinciale, eseguito con i tecnici dell'Arpa, i carabinieri della tenenza di Favara e la polizia municipale, è scattato dopo la segnalazione di Girgenti Acque che aveva evidenziato l'ingresso di acque di vegetazione nel depuratore di contrada Burgilamone. "Il controllo dell'attività produttiva di un frantoio all'interno della cittadina - ricostruisce la polizia provinciale - ha permesso l'individuazione di cisterne nelle quale veniva convogliata l'acqua di vegetazione provenienti dalla vasca di vibro-vaglio e da un'altra vasca di raccolta.Al momento dell'operazione il frantoio non era in attività e questo ha impedito di contestare il reato in flagranza di sversamento abusivo. Il "tracciante" messo dai tecnici dell'Arpa ha evidenziato - entra nel dettaglio a polizia provinciale - il percorso di circa 400 metri tra un pozzetto esterno e la pubblica fognatura attraverso un canalone scatolare in cemento". Ecco dunque che sono scattati i sequestri delle vasche di stoccaggio e dei 150 metri quadrati di area. Nelle passate settimane, sempre la polizia provinciale aveva setacciato e fatto scattare un sequestro a Ribera, mentre i carabinieri si erano adoperati fra Montallegro, Joppolo Giancaxio e Naro. I controlli, finché la stagione della raccolta delle olive da portare ai frantoi non finirà, proseguiranno su tutto il territorio provinciale.
Agrigentonotizie.it
"Frantoi
inquinanti", a Favara nuovo intervento della Polizia
provinciale
Nuovo
intervento del corpo di Polizia provinciale che, agli ordini del
comandante Vincenzo Giglio e su disposizione del commissario
straordinario del Libero consorzio comunale Marcello Maisano, ha
riattivato i controlli sull'inquinamento da acque
di vegetazione provenienti dai frantoi.
L'intervento è stato eseguito a
Favara insieme ai tecnici dell'Arpa, alla Tenenza dei carabinieri
di Favara, al comando del luogotenente Ivan Montebugnoli, e della
Polizia municipale di Favara, agli ordini del comandante Gaetano
Raia, in seguito alla segnalazione di "Girgenti Acque" che
aveva evidenziato l'ingresso di
acque di vegetazione nel depuratore di contrada Burgilamone.
Il controllo dell'attività
produttiva di un frantoio all'interno della cittadina ha permesso
l'individuazione di cisterne nelle quale veniva convogliata l'acqua
di vegetazione proveniente dalla vasca di vibro-vaglio e da un'altra
vasca di raccolta. Al momento dell'operazione il frantoio non era
in attività, e questo ha impedito di contestare il reato in
flagranza di sversamento abusivo, tuttavia il tracciante (fluorescina
sodica) immesso dai tecnici dell'Arpa ha evidenziato il percorso
di circa 400 metri tra un pozzetto esterno e la pubblica
fognatura attraverso un canalone scatolare in
cemento. La Polizia provinciale ha sequestrato
le vasche di stoccaggio e applicato per la prima volta la normativa
in materia ambientale, con prescrizione tecniche da
parte della Polizia giudiziaria unite ai severi riscontri dell'Arpa
per la bonifica dei siti inquinati.
Il sequestro ha
interessato anche un'area di 150 metri quadri, nella
quale erano collocate le cisterne, adibita a deposito incontrollato
di rifiuti (residui di attività produttiva, copertoni dismessi,
plastiche varie e Rsu) e sanzionato un automezzo adibito al trasporto
delle sanse che insozzava la strada di liquido oleoso. Un flusso
continuo di dati è stato creato, inoltre, tra Polizia provinciale e
Tenenza dei carabinieri di Favara, grazie anche alla collaborazione
del Sit del Libero consorzio, coordinato dal responsabile Ernesto
Sferlazza, che ha creato e messo a disposizione i dati
relativi al reticolo idrografico con la localizzazione esatta dei
frantoi rispetto ai valloni tributari del Naro. Dopo gli
interventi sui frantoi di Ribera, dunque, prosegue l'attività del
Libero consorzio comunale sui frantoi che scaricano illecitamente le
acque di vegetazione che puntualmente vanno ad inquinare i principali
corsi d'acqua del territorio. Polizia provinciale e
settore Ambiente attiveranno a breve le procedure per le bonifiche
dei siti inquinati.
Sicilia24h.it
Bando tartalife
Scadrà
il prossimo 15 dicembre il termine per l'adesione delle scuole
primarie e secondarie di primo grado al bando-concorso "Scopritarta",
pubblicato la scorsa settimana sul sito
iww.provincia.agrigento.it del
Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento). Si
tratta di una fase del programma di educazione ambientale previsto
dall'azione E3 del progetto comunitario LIFE "Tartalife
-Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di
pesca professionale",
coordinata dal Libero Consorzio per l'informazione e
sensibilizzazione degli studenti siciliani sulla biologia della
Tartaruga marina Caretta
caretta,
sui pericoli che la minacciano (soprattutto la pesca professionale) e
sulle misure da realizzare per contenerne le perdite.
Il
programma del concorso, riservato alle scuole di primo grado di tutta
la Sicilia, si realizzerà nel biennio 2015/2016 e 2016/2017, e in
questo senso il Settore Ambiente ha chiesto la massima collaborazione
a tutti gli Uffici scolastici provinciali e all'Ufficio scolastico
regionale, in modo da coinvolgere un elevato numero di istituti, che
dovranno predisporre un elaborato in diverse forme (testo, disegni,
fumetti e video) sul tema della conservazione della tartaruga Caretta
Caretta,
della biodiversità marina e della pesca sostenibile.
Il
bando è pubblicato anche sul sito del progetto
Tartalife www.tartalife.eu .
Le adesioni delle scuole dovranno pervenire al Settore Territorio e
Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Piazza Aldo
Moro, 1, 92100 Agrigento entro il 15 dicembre prossimo, secondo le
modalità indicate nell'avviso.