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Rassegna stampa del 19 novembre 2015

Giornale di Sicilia

Ente Parco
Corso formativo per 135 docenti di due province
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Centotrentacinque Docenti di istituti scolastici di ogni ordine e grado delle province di Agrigento e di Caltanissetta hanno aderito al corso di formazione organizzato dal Parco Valle dei Templi nell'ambito dell'offerta di didattica dei beni culturali per l'anno scolastico 2015-2016. Il corso, dal titolo Citius altius fortius Sport e giochi nel mondo classico, è articolato in seminari e visite guidate, condotti da docenti universitari e archeologi del Parco. Gli incontri, settimanali, si svolgeranno a Casa Sanfilippo alle 16 fino almese di febbraio. Nella giornata di ieri si è svolto il primo seminario, dal titolo Il ginnasio alla luce del dato archeologico, condotto da Monica Livadiotti, docente del DICAR del Politecnico di Bari, che dirige insieme al Parco  Valle dei Templi le ricerche nell'area del foro romano di Agrigento. (*AMM)

Controlli dei frantoi, scatta nuovo sequestro
A Favara i sigilli delle vasche di stoccaggio e applicata la normativa in materia ambientale con prescrizioni tecniche
Da Ribera a Montallegro, da Joppolo Giancaxio a Naro. Ed adesso anche a Favara. La polizia provinciale e i carabinieri non mollano e sistematicamente portano avanti i controlli contro l'inquinamento da acque di vegetazione provenienti dai frantoi. E questa volta, a Favara appunto, a segnalare che "qualcosa" non andava è stata Girgenti Acque. In quest'ultimo caso, è scattato - ad opera della polizia provinciale, che è coordinata dal comandante Vincenzo Giglio - il sequestro delle vasche di stoccaggio e, per la prima volta, è stata applicata la normativa in materia ambientale con prescrizioni tecniche, da parte della polizia giudiziaria unite ai severi riscontri dell'Arpa, per la bonifica dei luoghi inquinati. «Il sequestro ha interessato anche un'area di 150 metri quadrati - ha reso noto, ieri, la polizia provinciale - nella quale erano collocate le cisterne adibitea deposito incontrollato di rifiuti (residui di attività produttiva, copertoni dismessi, plastiche varie e Rsu)e sanzionato un automezzo adibito al trasporto delle sanse che insozzava la strada di liquido oleoso». Il nuovo intervento della polizia provinciale, eseguito con i tecnici dell'Arpa, i carabinieri della tenenza di Favara e la polizia municipale, è scattato dopo la segnalazione di Girgenti Acque che aveva evidenziato l'ingresso di acque di vegetazione nel depuratore di contrada Burgilamone. "Il controllo dell'attività produttiva di un frantoio all'interno della cittadina - ricostruisce la polizia provinciale - ha permesso l'individuazione di cisterne nelle quale veniva convogliata l'acqua di vegetazione provenienti dalla vasca di vibro-vaglio e da un'altra vasca di raccolta.Al momento dell'operazione il frantoio non era in attività e questo ha impedito di contestare il reato in flagranza di sversamento abusivo. Il "tracciante" messo dai tecnici dell'Arpa ha evidenziato - entra nel dettaglio a polizia provinciale - il percorso di circa 400 metri tra un pozzetto esterno e la pubblica fognatura  attraverso un canalone scatolare in cemento". Ecco dunque che sono scattati i sequestri delle vasche di stoccaggio e dei 150 metri quadrati di area. Nelle passate settimane, sempre la polizia provinciale aveva setacciato e fatto scattare un sequestro a Ribera, mentre i carabinieri si erano adoperati fra Montallegro, Joppolo Giancaxio e Naro. I controlli, finché la stagione della  raccolta delle olive da portare ai frantoi non finirà, proseguiranno su tutto il territorio provinciale.

Agrigentonotizie.it
"Frantoi inquinanti", a Favara nuovo intervento della Polizia provinciale

Nuovo intervento del corpo di Polizia provinciale che, agli ordini del comandante Vincenzo Giglio e su disposizione del commissario straordinario del Libero consorzio comunale Marcello Maisano, ha riattivato i controlli sull'inquinamento da acque di vegetazione provenienti dai frantoi. L'intervento è stato eseguito a Favara insieme ai tecnici dell'Arpa, alla Tenenza dei carabinieri di Favara, al comando del luogotenente Ivan Montebugnoli, e della Polizia municipale di Favara, agli ordini del comandante Gaetano Raia, in seguito alla segnalazione di "Girgenti Acque" che aveva evidenziato l'ingresso di acque di vegetazione nel depuratore di contrada Burgilamone. Il controllo dell'attività produttiva di un frantoio all'interno della cittadina ha permesso l'individuazione di cisterne nelle quale veniva convogliata l'acqua di vegetazione proveniente dalla vasca di vibro-vaglio e da un'altra vasca di raccolta. Al momento dell'operazione il frantoio non era in attività, e questo ha impedito di contestare il reato in flagranza di sversamento abusivo, tuttavia il tracciante (fluorescina sodica) immesso dai tecnici dell'Arpa ha evidenziato il percorso di circa 400 metri tra un pozzetto esterno e la pubblica fognatura attraverso un canalone scatolare in cemento. La Polizia provinciale ha sequestrato le vasche di stoccaggio e applicato per la prima volta la normativa in materia ambientale, con prescrizione tecniche da parte della Polizia giudiziaria unite ai severi riscontri dell'Arpa per la bonifica dei siti inquinati. Il sequestro ha interessato anche un'area di 150 metri quadri, nella quale erano collocate le cisterne, adibita a deposito incontrollato di rifiuti (residui di attività produttiva, copertoni dismessi, plastiche varie e Rsu) e sanzionato un automezzo adibito al trasporto delle sanse che insozzava la strada di liquido oleoso. Un flusso continuo di dati è stato creato, inoltre, tra Polizia provinciale e Tenenza dei carabinieri di Favara, grazie anche alla collaborazione del Sit del Libero consorzio, coordinato dal responsabile Ernesto Sferlazza, che ha creato e messo a disposizione i dati relativi al reticolo idrografico con la localizzazione esatta dei frantoi rispetto ai valloni tributari del Naro. Dopo gli interventi sui frantoi di Ribera, dunque, prosegue l'attività del Libero consorzio comunale sui frantoi che scaricano illecitamente le acque di vegetazione che puntualmente vanno ad inquinare i principali corsi d'acqua del territorio. Polizia provinciale e settore Ambiente attiveranno a breve le procedure per le bonifiche dei siti inquinati.

Sicilia24h.it
Bando tartalife
Scadrà il prossimo 15 dicembre il termine per l'adesione delle scuole primarie e secondarie di primo grado al bando-concorso "Scopritarta", pubblicato la scorsa settimana sul sito iww.provincia.agrigento.it del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento).  Si tratta di una fase del programma di educazione ambientale previsto dall'azione E3 del  progetto comunitario LIFE "Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", coordinata dal Libero Consorzio per l'informazione e sensibilizzazione degli studenti siciliani sulla biologia della Tartaruga marina Caretta caretta, sui pericoli che la minacciano (soprattutto la pesca professionale) e sulle misure da realizzare per contenerne le perdite. Il programma del concorso, riservato alle scuole di primo grado di tutta la Sicilia, si realizzerà nel biennio 2015/2016 e 2016/2017, e in questo senso il Settore Ambiente ha chiesto la massima collaborazione a tutti gli Uffici scolastici provinciali e all'Ufficio scolastico regionale, in modo da coinvolgere un elevato numero di istituti, che dovranno predisporre un elaborato in diverse forme (testo, disegni, fumetti e video) sul tema della conservazione della tartaruga Caretta Caretta, della biodiversità marina e della pesca sostenibile. Il bando è pubblicato anche sul sito del progetto Tartalife  www.tartalife.eu . Le adesioni delle scuole dovranno pervenire al Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Piazza Aldo Moro, 1, 92100 Agrigento entro il 15 dicembre prossimo, secondo le modalità indicate nell'avviso.

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