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Rassegna stampa del 2 febbraio 2016

Giornale di Sicilia

Università. In particolare la fuga riguarda e facoltà di Giurisprudenza e Architettura
Rinviati  a marzo sia il Consiglio di amministrazione chel'Assemblea dei soci che si sono riuniti ieri mattina

Stiamo tenendo duro - spiega il vice presidente del Consorzio universitario Giovanni Di Maida - ma soprattutto le matricole stanno preferendo altri Atenei sia siciliani che nel resto d'Italia». ...Tutto secondo copione, e cioè niente di fatto, ieri al Consorzio universitario di Agrigento, dove sia all'Assemblea dei soci che al Consiglio di amministrazione si sarebbe dovuto discutere concretamente del destino del Cupa.Entrambe le riunioni si sono concluse con un rinvio alla prima settimana di marzo, confermando quella linea di sostanziale attesa con un Cda che entro la metà di questo mese,dovrebbe certificare all'università di Palermo la sostenibilità dell'offerta formativa. Un'offerta formativa  che dovrà tenere conto del numero di iscrizioni ai corsi che è in caduta libera.  Matricole e studenti degli anni successivi infatti, per nulla rassicurati dalle parole dei politici e degli amministratori del Cupa, stanno via via preferendo iscriversi altrove, in università che non sono, in soldoni, a rischio chiusura un giorno si e l'altro pure con professori poco motivati e con una diversità di vedute tra presidenza e vice presidenza che ormai è palese. "Abbiamo rinviato al prossimo mese - spiega il vice presidente del Cupa  Giovanni Di Maida - per dare alla Regione il tempo di approvare la finanziaria e darci i soldi del finanziamento necessari per rilanciare l'università agrigentina. Tutto questo ritardo ci  sta comunque creando dei problemi con gli studenti che rispetto agli anni precedenti stanno diminuendo. Allo stato attuale, si tratta di una compressione di circa il 40 per cento soprattutto per le iscrizioni al primo anno dei nostri corsi". E i corsi a subire una maggiore contrazione delle iscrizioni sono quelli di Giurisprudenza e di Architettura seguiti da quello ai Beni culturali mentre tiene e fa il pienone il corso di laurea in Servizi Sociali. Tutto rinviato dunque almeno a marzo, quando dovrebbe essere più definito il quadro dei finanziamenti regionali. 

Traffico
Chiusa la strada tra Fondacazzo e Borsellino
Con ordinanza del settore infrastrutture stradali è stata chiusa ieri la strada provinciale Fondacazzo- Borsellino. «La chiusura è stata resa necessaria dal distacco diun grosso  masso e altro materiale solido dal costone roccioso a margine di unterreno privato, finito sul tracciato con conseguente danneggiamento del manto stradale e grave pericolo per  gli automobilisti». Sul posto sono intervenuti prontamente i cantonieri.   

Viabilità
Iniziati lavori sul ponte «Carabollace»
...Sono iniziati i lavori di ripristino di una parte della carreggiata della strada Sciacca - Salinella in corrispondenza del ponte Carabollace. Un attento sopralluogo dei tecnici del Libero Consorzio - si legge in una nota - ha permesso di individuare un intervento  urgente di messa in sicurezza con successivo riempimento dello scavo e posa di rete elettro saldata in modo da permettere nel giro di pochi giorni il transito a senso unico alternato.

Agrigentonotizie

"Agrigento a secco con rischio inquinamento", il Pdr chiede l'intervento di Firetto e Fontana

A commentare il servizio andato in onda su Raitre è il capogruppo del Pdr che, già in periodo di deliberazione comunale, aveva fatto sentire la propria voce a difesa del diritto da parte del cittadino di poter usufruire del servizio idrico.
"Ancora una bruttissima figura a livello nazionale che umilia la nostra amata città che un tempo veniva definita da Pindaro la più bella fra le città dei mortali". A commentare il servizio andato in onda ieri su Raitre è il capogruppo del Pdr (Sicilia Futura) Nuccia Palermo che, già in periodo di deliberazione comunale, aveva fatto sentire la propria voce a difesa del diritto da parte del cittadino di poter usufruire del servizio pubblico per quello che è il bene primario per eccellenza, ovvero l'acqua.Una scena da terzo mondo che lede l'immagine di una città dalle mille bellezze ma altrettante difficoltà. Abbiamo lottato in Consiglio per trattare lo spinoso argomento e come Pdr abbiamo vinto ottenendo una votazione favorevole al ritorno al servizio pubblico. Vittoria, però - continua Palermo - che non sta dando i frutti sperati e che riscontra rallentamenti nel proseguo dell'iter necessario. Impugnativa a parte, noi oggi abbiamo una legge che attualmente è valida a tutti gli effetti. E sulla base di questo il prossimo passo è quello di una convocazione formale del commissario Maisano insieme a tutti i sindaci al fine di prendere una decisione per l'uscita effettiva dal gestore privato. Chiediamo dunque, al primo cittadino Lillo Firetto, di sollecitare tale convocazione al fine di dar segnale alla cittadinanza tutta che il volere popolare esplicitato in quel famoso referendum sul servizio idrico ha sugli esponenti politici, di maggior rilievo amministrativo per la città, un peso importante. Ricordiamo ancora una volta, e ciò è stato palesemente sottolineato a livello nazionale durante la trasmissione Presa Diretta andata in onda ieri, che oggi si riscontra una inefficienza del servizio che non garantisce ciò che l'utente stesso si ritrova in fattura. Parliamo degli importi relativi alla depurazione, un servizio h24 non assicurato, per non parlare poi del grave inquinamento ambientale che subisce il territorio nelle zone limitrofe al depuratore che avendo una capienza minore di quanto necessario fa trasbordare i liquami inquinanti. Chiediamo, all'amministrazione tutta con in testa il sindaco Firetto, un immediato intervento - conclude il Capogruppo del Pdr Nuccia Palermo invitando lo stesso assessore Fontana, da sempre icona alla lotta per la difesa ambientale, ad attivarsi al fine di verificare tale situazione in modo da non danneggiare non solo le tasche dei nostri cittadini ma la terra che siamo tenuti a tutelare che se inquinata andrebbe ad intaccare la salute pubblica"

sicilia24h

SP n. 1B Fondacazzo- Borsellino chiusa al transito per caduta massi

Con ordinanza del Settore Infrastrutture Stradali è stata chiusa stamani la Strada Provinciale n. 1B tratto 2 direzione Fondacazzo-Borsellino. Il tratto interessato dall'ordinanza va dal km 2+450 al km 2+640, e la chiusura è stata resa necessaria dal distacco di un grosso masso e altro materiale solido dal costone roccioso a margine di un terreno privato, finito sul tracciato con conseguente danneggiamento del manto stradale e grave pericolo per gli automobilisti.
Sul posto sono intervenuti prontamente i cantonieri e i tecnici del Libero Consorzio Comunale, che dopo un accurato sopralluogo hanno deciso di chiudere la strada al transito. La SP 1B rimarrà, dunque, chiusa sino a quando non saranno interamente ripristinate le normali condizioni di sicurezza.

Iniziati i lavori di ripristino del transito sulla SP n. 76 Sciacca-Salinella

Sono iniziati i lavori di ripristino di una parte della carreggiata della Strada Provinciale n.76 Sciacca - Salinella (S.S. 115 - S. Anna), in corrispondenza del ponte Carabollace, chiusa al transito dallo scorso novembre al Km. 0+800 nel tratto compreso tra il bivio con la S.P.R. n. 10 "ex Regionale Sciacca - Salinella", con ordinanza del direttore del Settore Infrastrutture Stradali, in seguito all'esondazione di un torrente che aveva causato il cedimento del fondo stradale.
Un attento sopralluogo dei tecnici del Libero Consorzio guidati dall'ing. Filippo Napoli (funzionario tecnico responsabile del comparto stradale ovest) ha permesso di individuare un intervento urgente di messa in sicurezza con successivo riempimento dello scavo e posa di rete elettrosaldata rivestita di calcestruzzo, in modo da permettere nel giro di pochi giorni il transito a senso unico alternato.
Un intervento in economia, nei limiti delle disponibilità finanziarie del Libero Consorzio, che consentirà dunque la riapertura seppur parziale di questa strada, attenuando i disagi patiti in questi mesi dai residenti e dalle aziende agricole della zona, ed evitando anche sovraccarichi di traffico in occasione del Carnevale di Sciacca.

Grandangolo

Agrigento, cade un grosso masso: chiusa strada provinciale
Chiusa al traffico per caduta massi la strada provinciale 1B nel tratto in direzione Fondacazzo-Borsellino, nell'agrigentino. Il provvedimento e' stato disposto dall'ex Provincia di AGRIGENTO, oggi Libero Consorzio, secondo cui la chiusura, nel tratto tra il km 2+450 al km 2+640, e' stata resa necessaria dal distacco di un grosso masso e altro materiale da un costone roccioso, che hanno danneggiato la sede stradale con grave pericolo per gli automobilisti. Sul posto sono intervenuti i cantonieri e i tecnici del Libero Consorzio Comunale, che dopo un accurato sopralluogo hanno deciso di chiudere la strada al transito per motivi di sicurezza.

Infoagrigento

Chiusa la SP 1 per il pericolo di caduta massi: traffico interrotto.
Altra strada impraticabile ad Agrigento; dopo la chiusura della strada provinciale nota come 'Panoramica dei Templi' per via del pericolo della caduta dei massi, per analogo motivo è stata interrotta al transito parte della SP 1, nel tratto che va da contrada Borsellino a Fondacazzo.
cantonieri del Libero Consorzio di Agrigento hanno verificato la situazione, dopo la segnalazione di massi presenti vicino la carreggiata; l'arteria dovrà restare chiusa fin quando non si ristabiliranno le normali condizioni di sicurezza, dunque si dovrà procedere prima con i lavori per poter riaprire al transito questo tratto di SP 1.
Anche se non molto trafficata dagli agrigentini, l'arteria è in realtà importante in quanto permette di collegare le zone a nord di Agrigento comprese tra Raffadali, Joppolo e Santa Elisabetta direttamente con le altre strade provinciali che conducono verso Porto Empedocle od anche verso il centro del capoluogo senza passare dalla SS 189 o dal Quadrivio Spinasanta.

LA SICILIA

FONDACAZZO - BORSELLINO
Si stacca un masso strada provinciale chiusa al traffico.
Altri crolli e altre chiusure sulle martoriate strade provinciali. Con ordinanza del Settore Infrastrutture Stradali è stata in fatti interdetta al traffico a strada 113 tratto, 2 direzione Fondacazzo-Borsellino tratto interessato va dal km 2+450 al lan 2+640, ovvero ad alcune centinaia di metri di distanza dal bivio per la vecchia strada per Montaperto. La chiusura è stata sa necessaria dal distacco di un grosso masso e altro materiale solido dal costone roccioso a margine di un terreno privato. Il blocco è caduto sulla strada, danneggiandone il man to, ed ha poi finito la sua corsa in terreno limitrofo. Sul posto sono intervenuti i cantonieri e i tecnici del libero Consorzio Comunale, che dopo un accurato sopralluogo hanno deciso di chiudere la strada al transito attraverso l'installazione di barriere che però,già nel pomeriggio di ieri, erano state parzialmente rimosse dagli stessi automobilisti.
Gli uffici stanno adesso valutando la situazione per consentire il ripristino delle condizioni di sicurezza generali, chiedendo verosimilmente l'intervento del privato. Al vaglio c'è la verifica della causa del crollo, per quanto l'area sia tutta puntellata da numerosi cartelli che indicano il rischio di caduta massi, dato che la strada costeggia un costone di natura abbastanza friabile già oggetto di interventi di mitigazione negli anni passati come l'installazione di alcune reti paramassi.
G. S.

UNIVERSITA'
Sul fosco futuro prossimo del Cupa ogni decisione sarà presa a marzo.
Consorzio universitario di Agrigento, tutto rinviato di un mese.
Come avevamo anticipato ieri, alla fine l'assemblea dei soci e lo stesso consiglio di amministrazione hanno deciso di spostare ai primi di marzo ogni decisione sul Cupa quando si potrà avere un quadro più chiaro rispetto alla copertura economica garantita dalla Regione siciliana. Entro quella data, infatti, all'Ars dovrebbe arrivare il documento di bilancio all'interno del quale è inserito l'emendamento che prevederà le risorse economiche per i Consorzi universitari e per i Servizi sociali delle ex Province. Otto milioni di euro in totale che saranno distribuiti in base agli iscritti e o in base alla popolazione che comunque, secondo molti, serviranno solo molto marginalmente a garantire il funzionamento delle università decentrate. Ad ogni, modo un rinvio congiunto e motivato è comunque una cosa positiva che di certo non risolve il problema ma sposta in avanti il rischio della liquidazione, assolutamente concreto se il Libero consorzio non tornerà nella compagine associativa insieme alla Camera di Commercio al momento è anche offerta formativa dato che il Cda avrà tempo per trovare le risorse economiche necessarie a coprire i costi.
Poche speranze, ad oggi, permangono comunque rispetto al mantenimento ad Agrigento del corso in conservazione dei beni culturali, che, come noto, ha deciso di trasferirsi a Palermo per garantire la sopravvivenza del corso visto il calo verticale degli iscritti dovuto, molto verosimilmente, alla situazione di instabilità finanziaria e amministrativa del Consorzio.
G.S.

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