1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2016 » Marzo » 30 » Rassegna stampa del 30 marzo 2016
 

Rassegna stampa del 30 marzo 2016

livesicilia.it

La 'mala gestio' dei soldi pubblici.
Condanne erariali per 28 milioni


Utilizzo illegittimo di Fondi europei, ricorso immotivato a consulenti, distrazione degli introiti destinati alla Regione, false pratiche per assicurare pensioni di reversibilità. 
Soldi pubblici, insomma, usati un po' come fossero soldi propri. Tanti, tanti soldi: 28 milioni di euro. Che adesso onorevoli, burocrati, sindaci e amministratori dovranno restituire. Dal caso Monterosso, ai danni erariali causati dai sindaci di grandi e piccoli centri. La Corte dei Conti ha un libro nero, dentro ci sono i nominativi - che il mensile "S" pubblica integralmente - di tutti i politici e gli amministratori ritenuti responsabili di aver causato una vera e propria voragine nei conti siciliani utlizzando, in modo illegittimo, i soldi dei cittadini. 

Ecco alcuni esempi. Solo tra Acicastello e Acicatena è stato fatto un danno da 150 mila euro. Coinvolti tre sindaci. Ad Acicastello, la condanna ha riguardato i due primi cittadini che si sono avvicendati, mantenendo lo stesso "vizio": quello dell'attribuzione di incarichi esterni assai dubbi. Così, a Silvestra Maria Raimondo è stato contestato un danno da 70 mila euro per due incarichi (uno in materia di urbanistica e uno per un esperto giudiziario), a Filippo Maria Drago, invece, ecco una richiesta di risarcimento da 28 mila euro per un altro incarico in materia urbanistica. Pippo Nicotra, invece, oggi è un deputato regionale, transitato da gruppi centristi (Udc e Articolo 4) al Pd. A lui la Corte dei conti ha contestato un danno da quasi 60 mila euro per avere istituito una "unità di staff interassessoriale alle dipendenze del sindaco".

Avanti e indietro dagli States
E per restare tra gli enti locali, nell'ottobre dell'anno scorso è arrivata una condanna per l'ex presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti. Il risarcimento richiesto non è vertiginoso: 11 mila euro. Ma curiosa è la motivazione. Quei soldi, secondo la tesi dell'amministratore, sarebbero serviti per il viaggio e il soggiorno negli Stati Uniti per il "Sesto Galà internazionale e premio Csna 2012". Peccato che Avanti avesse deciso di soggiornare negli States, a spese della Provincia, anche quando la manifestazione si era conclusa. E da giorni.


Non si tratta di promozioni, nel caso di Multiservizi, ma di vere e proprie assunzioni, avvenute nel 2008 nonostante il divieto già vigente. Persone assunte in sostituzione di alcuni dipendenti deceduti. Il danno erariale stavolta è stato quantificato in 180 mila euro. Un risarcimento richiesto ai componenti del cda. Un danno erariale da oltre 350 mila euro è stato contestato agli ex amministratori della Seus, la società che gestisce il servizio di emergenza 118. Il motivo è legato alle promozioni interne all'azienda, disposte senza concorsi e in violazione del divieto legale di assunzione previsto dalla normativa regionale per il contenimento della spesa pubblica nelle società regionali.

Ma l'elenco di condanne contabili in questo 2015 è davvero lungo. E si trova di tutto. In particolare, una sfilza di risarcimenti richiesti a dipendenti pubblici, con varie mansioni. Condanne in qualche caso di poche migliaia di euro, altre milionarie. Nella prima categoria, ad esempio, rientra la curiosa storia di un curatore fallimentare condannato a risarcire al Ministero di Giustizia la somma di seimila euro. Il motivo? Semplice: la procedura fallimentare andava avanti da... 15 anni. Assai più pesante la condanna piovuta addosso a un funzionario del Parco archeologico greco-romano di Catania. E non sono mancate le condanne giunte a carico dei deputati regionali dell'Ars. L'indagine è quella sulle "spese pazze" a Palazzo dei Normanni, che ha coinvolto una dozzina di capigruppo della scorsa legislatura. E sono già arrivate, nelle settimane scorse, le prime decisioni. Sentenze che raccontano, al di là delle cifre, uno "spaccato" a tratti disarmante. 

Nel 2015 l'importo complessivo delle condanne ha sfiorato i 28 milioni di euro. Di questi, quasi 9 milioni per risarcimenti allo Stato e quasi 19 milioni in favore di Regione e Comuni. Quanti di questi soldi vengono recuperati? Tutti i particolari sul mensile S in edicola da venerdì.

Sicilia24.it

Libero Consorzio si complimenta con Sambuca di Sicilia, "Borgo dei borghi" d'Italia.

Sambuca di Sicilia, dunque, dopo Gangi e Montalbano Elicona, è riuscito nell'impresa di lasciare alla Sicilia lo scettro di borgo più bello d'Italia. La cittadina della Valle del Belice, già conosciuta per le sue produzioni agrozootecniche di altissima qualità e il suo mix di paesaggio agricolo e naturale, è stata proclamata "Borgo dei Borghi", il concorso lanciato dalla popolare trasmissione di RAI3 "Alle falde del Kilimangiaro" condotta da Camila Raznovich, e che ha scelto, tramite il votoweb e una giuria di qualità, il vincitore tra i 20 borghi selezionati nel corso delle varie puntate. Una grande soddisfazione non solo per gli abitanti di Sambuca, ma anche per l'intera provincia di Agrigento, in particolare per il comprensorio belicino che da Menfi a Sambuca può contare su una piattaforma di attrazioni naturali, enogastronomiche, culturali e archeologiche di sicuro impatto sul pubblico. Una notorietà che indubbiamente, dopo questa affermazione, andrà ben oltre i confini regionali.
Il Libero Consorzio non può che complimentarsi e associarsi all'entusiasmo del Sindaco e dell'amministrazione di Sambuca di Sicilia, che con grande impegno hanno contribuito al successo, coinvolgendo i sindaci e gli abitanti dei paesi vicini. Come è avvenuto in occasione della pubblicazione del link per la votazione sul sito internet dell'ex Provincia Regionale e con la diffusione di comunicati stampa, anche in futuro Sambuca di Sicilia potrà contare sul Settore Promozione Turistica del Libero Consorzio per le attività di promozione del suo territorio.


Vicepresidente Lo Bello: plauso Nomina Roberto Barberi Commissario Libero Consorzio.
"A Roberto Barberi neo commissario del Libero Consorzio comunale di Agrigento, giunga il mio augurio di buon lavoro ed il plauso per la nomina". Lo afferma il Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello che aggiunge " Conosco  Roberto Barberi l'ho voluto come   Capo di Gabinetto durante il mio mandato di Assessore Regionale dell' Istruzione e della Formazione Professionale, ne ho apprezzato le capacità, l'integrità morale e la preparazione. Sono certa che queste competenze e la sua determinazione, messe a disposizione del territorio di Agrigento e del Libero Consorzio, ci permetteranno di raggiungere importanti obiettivi. A cominciare dalla risoluzione delle problematiche del Consorzio Universitario di Agrigento. Con Barberi - sottolinea Mariella Lo Bello- ne abbiamo seguito importanti passaggi e conosciamo i percorsi che vanno delineati per dare il via a quell'idea di potenziamento che ho elaborato e insieme  abbiamo costruito. In questo senso - conclude il Vice Presidente della Regione Lo Bello -  il mio primo invito al neo Commissario va nella direzione della convocazione di un incontro con i vertici del CUPA , al fine di stabilire le tappe e gli strumenti, sui quali condurre le azioni che determineranno il futuro e il rilancio del Consorzio Universitario di Agrigento".


Giornale di sicilia
Viadotto Scorciavacche, un tratto va smontato

Il «rilevato» è da smontare, ma non si sa dove custodire gli ottomila metri cubi del tratto di strada che cedette, il 30 dicembre 2014, sulla Palermo-Agrigento: si allungano dunque i tempi della perizia e di conseguenza slittano il completamento ela riapertura del viadotto Scorciavacche. L'eccessiva fretta fu probabilmente la causa del crac e ora i periti nominati dal Gip di Termini Imerese, per svolgere l'incidente probatorio, non vogliono commettere lo stesso errore:chiedono dunquepiù tempo per accertarele eventuali responsabilità dei trenta indagati, ma quella già accordata dal giudice Michele Guarnotta è la terza proroga. Lo smontaggio del «rilevato in terra rinforzata», attaccato allo Scorciavacche (non fu cioè il nuovo viadotto, a cedere,ma l'asfalto che lo collegava al resto della strada), potrebbe comportare un tempo relativamente breve, ma prima si deve decidere dove collocare il materiale di risulta. Ci saranno infatti sette giorni di tempo per consentire eventuali interventi sullo «stoccaggio del materiale proveniente dal rilevato»,che dovrà dunque essere completamente demolito, esaminato e poi ricostruito. Entro il 30 maggio dovrà avvenire la demolizione, il materiale stoccato dovrà essere esaminato e la perizia dovrà essere consegnata. Soltanto dopo,dunque, si potrà pensare a una soluzione definitiva e alla ricostruzione, che interessa uno dei tratti della Palermo-Agrigento da rimodernare, precisamente il lotto funzionale 2, compreso tra i chilometri 226,040 e 227,040 della statale 121, e dell'Opera di sostegno 90. Il problema sollevato dagli esperti nominati dal Gip (Camillo Airò Farulla, docente di geotecnica all'Università di Palermo, e l'ingegnere SergioCassarà) riguarda l'individuazione di «un'area idonea e sufficientemente grande (pari a circa 2000 metri quadrati), dove depositare e custodire tutto il materiale (circa 8000 metri cubi)». Il contraente generale, la Bolognetta scpa, il raggruppamento di imprese composto da Cmc di Ravenna, Tecnis di Catania e Ccc di Bologna, incaricato di realizzare l'opera, ha dato la propria disponibilità ad approntare i mezzi meccanici (camion ed escavatori), ma l'area non ce l'ha e questo fa ulteriormente lievitare i costi, 60mila euro se il terreno si trovasse a unmassimo di undici chilometri, altri 30 mila se si arrivasse a una distanza di 21 chilometri. E, visto che le spese della perizia sono comunque a carico di coloro che verranno eventualmente condannati, è necessario sentire le parti. Il Gip  Guarnotta ha stabilito però che se entro il termine di sette giorni non verranno presentate note, il silenzio sarà ritenuto «assenso alla soluzione individuata dai periti». Il materiale demolito potrà poi essere riutilizzato. Il capofila degli indagati è Pierfrancesco Paglini, «project manager d'area», difeso dall'avvocato Ilenia Alongi, ma ci sono anche dirigenti dell'Anas, consulenti e subappaltatori. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Alfredo Morvillo e dal pm Francesco Gualtieri. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Enrico Sorgi, Francesco Crescimanno,Mauro Torti, Ivo Ferrara, Fabrizio Lanzarone. L'incidente probatorio era stato avviato l'estate scorsa, su un tratto di strada che era durato da Natale a prima di Capodanno 2015. Tre i mesi previsti per consegnare la perizia, più 30 giorni della sospensione feriale dell'attività giudiziaria. A ottobre fu però chiesta una prima proroga e una seconda fu chiesta a dicembre. La consegna del lavoro era prevista per domani, ma si sono posti due problemi: la demolizione (accordata dal Gip) e la collocazione del materiale di risulta. Bastarono pochi giorni di pioggia, freddo e neve perché si verificasse lo smottamento.

Sambuca si gode la sua bellezza«riconosciuta».
 Anche un tweet di Laura Boldrini per il riconoscimento di Sambuca come Borgo più bello d'Italia peril 2016. Il Presidente della Camera, due anni fa, ha ricevuto la cittadinanza onoraria del centro belicino che adesso è riuscito ad imporsi nella trasmissione Rai «Alle falde del Kilimangiaro». «Congratulazioni a Sambuca riconosciuto Borgo più bello d'Italia 2016 e alla Sicilia che perla terza volta ottiene il prestigioso riconoscimento»ha scrittola Boldrini. Da domenica sera a Sambuca un migliaio di persone hanno visitato i vicoli Saraceni e tutti i luoghi che hanno consentito la vittoria nella gara che metteva a confronto venti borghi d'Italia. «Per noi è un ulteriore sprone a proseguire con la programmazione di una offerta turistica sempre più destagionalizzata -ha commentato l'assessore regionale al Turismo, Antony Barbagallo - basata sul patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale che caratterizza praticamente ogni angolo della nostra Sicilia». «Che la Sicilia fosse uno scrigno che racchiude un tesoro inestimabile lo sappiamo tutti, ci inorgoglisce che anche i suoi borghi vengano annoverati trai più belli d'Italia». Questo il commento del vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello. Per Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, e Mario Emanuele Alvano, segretario dell'associazione: «Il prestigioso premio nazionale, che per tre anni consecutivi è stato riconosciuto alla Sicilia testimonia come, nonostante le tante difficoltà finanziarie ed organizzative, i comuni di minore dimensione demografica riescano ad esprimere dinamismo ed una offerta culturale ricchissima e variegata. Si tratta di una ulteriore conferma della bellezza e dell'attrattivita' turistica dei territori sicilianii quali sono una straordinaria meta di interesse in cui poter ritrovare una qualità della vita impensabile in altre regioni d'Europa».
Il Libero Consorzio di Agrigento ha dato una mano d'aiuto a Sambuca nella promozione attraverso il web-voting. Adesso rileva con soddisfazione che «la cittadina della Valle del Belice, già conosciuta per le sue produzioni agro zootecniche di altissima qualità e il suo mix di paesaggio agricolo e naturale, è stata proclamata "Borgo dei Borghi"». Per Tanino Bonifacio, vice sindaco e assessore alla Cultura della vicina Santa Margherita Belice,il risultato conseguito da Sambuca ha sancito una «meritata vittoria». Bonifacio aggiunge che «ha vinto un borgo che è un magnifico esempio di arte e architettura mediterranea, dunque vince l'antica e sempre attuale cultura arabo-siciliana. Questo riconoscimento - conclude - rappresenta una felice opportunità che ha tutto il nostro territorio per cominciare a valorizzare le proprie bellezze». Di «vittoria di un intero territorio»ha subito parlato il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio. (*GP*) 

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO