1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2016 » Aprile » 15 » Rassegna stampa del 15 aprile 2016
 

Rassegna stampa del 15 aprile 2016

GIORNALE DI SICILIA

Province, in Sicilia spesa record per i dipendenti

La Corte dei Conti: nell'Isola il personale costa 35,4 euro a testa per abitante, nel resto d'Italia 22,9 euro. «Enti al dissesto».

...Per pagare i dipendenti delle ex Province in Sicilia si spende quasi il doppio di quanto si spende a livello nazionale. E ciò - unito a entrate ridotte al lumicino, debiti fuori bilancio e spese senza copertura - sta spingendo questi enti verso il dissesto. È la fotografia che la Corte dei Conti hafatto ieri delle Province siciliane. I magistrati contabili non utilizzano esplicitamente la parola dissesto, sinonimo di fallimento, ma è quello l'orizzonte verso cui si muove il sistema che avrebbe dovuto dar vita ai Liberi Consorzi e alle Città metropolitane. La sezione di Controllo, guidata da Maurizio Graffeo, ha passato ai raggi X i bilanci degli enti scoprendo che nel 2015 il pareggio è stato raggiunto solo grazie ad acrobazie contabili (l'utilizzo del cosiddetto avanzo di amministrazione) sui quali gli stessi magistrati esprimono parecchie riserve dubitando «dell'affidabilità dei risultati». E contestando la strategia contabile: «Non è idonea a far fronte a squilibri strutturali tra entrate e spese come quelli delle ex Province». Le situazioni di maggiore crisi, cioè di «grave squilibrio finanziario» - segnala la Corte dei Conti in un dossier consegnato ai membri della commissione Affari istituzionali dell'Ars - riguardano Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. I magistrati guidati da Maurizio Graffeo hanno messo a fuoco l'emergenza finanziaria: il buco da colmare è di circa 180 milioni. Frutto di un disavanzo del 2015 pari a 67 milioni e 405 mila euro a cui si aggiunge l'obbligo di versare allo Stato quest'anno 115 milioni e 572 mila euro come contributo al risanamento del bilancio nazionale. E a questo punto i conti delle ex Province (oggi Liberi consorzi) sono già saltati. Soprattutto a causa del peso eccessivo del personale. La Corte ha contato i dipendenti scoprendo che sono 6.114 (5015 funzionari, 540 dirigenti e 559 precari). Ma soprattutto ha calcolato che costano molto più di quanto non avvenga sul piano nazionale. Nel resto d'Italia dividendo la spesa per il personale delle Province per il numero di abitanti si ottiene un costo pro capite di 22,9 euro. In Sicilia il personale delle ex Province ha invece un costo di 35,4 euro per ogni abitante. Confronti a parte, in Sicilia si spendono in stipendi 141,1 milioni. E sebbene sia un dato in diminuzione rispetto a qualche anno fa, l'analisi della Corte dei Conti dimostra che questi costi non sono più sostenibili. «La causa della differenza fra il costo a livello nazionale e quello regionale - si legge nel dossier - è da cogliere nel mancato avvio in Sicilia del processo di razionalizzazione del personale tra i vari livelli di governo in stretta correlazione con le funzioni da svolgere». Per i magistrati, il ritardo nell'attuazione della riforma ha fatto sì che restino nelle Province dipendenti e funzioni che il sistema economico non regge più. Il ritardo con cui è stata approvata la riforma che ha trasformato le Province in Liberi Consorzi di Comuni e Città metropolitane «rischia di avere pesanti ricadute sui già deteriorati equilibri di bilancio». Ciò perchè non sono state fatte nuove piante organiche, non sono stati rilevati gli esuberi nè ricollocato in altri enti il personale in eccesso. «Passaggi che - segnala la Corte dei Conti - altrove sono stati portati a termine con successo». La speranza è che risulti attendibile una previsione fatta ieri dall'assessore agli Enti Locali, Luisa Lantieri: «Entro il 2018 è possibile una riduzione degli organici del 29% per via di pensionamenti». Personale a parte, la Corte dei Conti segnala che la crisi delle Province risulta ormai irreversibile anche per «l'elevato ammontare di crediti di dubbia esigibilità iscritti nei bilanci». Qualche esempio? A Caltanissetta hanno iscritto in bilancio un credito nei confronti dello Stato di 45 milioni su cui la Corte dei Conti è lapidaria: «Esistono ragionevoli dubbi sul fatto che sia esigibile». Per quanto riguarda la Provincia di Palermo i magistrati hanno rilevato debiti fuori bilancio già riconosciuti per 345.381 euro e altri in attesa di riconoscimento per un valore di 454 mila euro. In più a Palermo c'è un'emergenza partecipate: «Società in costante perdita».

Rifiuti, sciopero degli operai Sogeir in 17 Comuni

...Non hanno ricevuto la mensilità a marzo e sciopereranno, martedì 19 aprile, i lavoratori Sogeir impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti nei 17 Comuni dell'Ato Ag1, da Cattolica Eraclea a Santa Margherita Belice, da Bivona a Sciacca, passando per Ribera. La giornata di protesta è stata indetta dalla Cgil e dalla Cisl con i segretari provinciali di categoria,Enzo Iacono e Umberto Nero. Duro l'attacco dei sindacati che accusano la Sogeir di«non rispettare il contratto collettivo nazionale di lavoro per quanto riguarda le scadenze dei pagamenti». I lavoratori, come evidenziano Iacono e Nero nella nota che annuncia lo sciopero, inviata anche alla Prefettura, «oltre agli stipendi devono ricevere i permessi retribuiti per gli anni 2013, 2014 e 2015 oltre al compenso retributivo aziendale di 150 euro per il 2014 e il 2015; deve essere versata l'una tantum di 218 euro che doveva essere erogata nella retribuzione dei mesi di giugno ed agosto 2015 e l'aumento contrattuale di 11 euro sempre per il terzo livello A». I sindacati non risparmiano i comuni nella loro critica ed evidenziano che il ritardo riguarda anche quelli «che gestiscono direttamente il servizio». A questo punto, come altre volte nel passato, potrebbero scendere in campo i sindaci, soprattutto nei Comuni, come Sciacca e Ribera, dove è particolarmente folto il gruppo dei lavoratori Sogeir impegnati nel servizio. Ma quando si blocca il servizio disagi si registrano anche nel versante belicino, a cominciare da Santa Margherita Belice, e nei comuni della montagna. Il commissario Sogeir, Giuseppe Dimino, non l'ha presa bene la decisione dello sciopero «anche perché i lavoratori ed i sindacati sanno che io sto facendo il possibile per pagare gli stipendi - dice - e, anzi, in qualche comune, come Alessandria della Rocca e Caltabellotta, abbiamo già iniziato a pagare marzo. Devo fare fronte anche alle spese, alcune delle quali sono necessarie. Cerco di privilegiare i lavoratori,ma la manutenzione e l'assicurazione dei mezzi deve essere pagata, il carburante garantito, altri interventi necessari per mantenere il servizio vanno assicurati». Intanto, la Sogeir ha effettuato al Comune di Sciacca la cessione di parte del credito con la ditta Sam, che effettua la selezione della differenziata. Si tratta di una somma di poco inferiore ai 200 mila euro che, dunque, sarà il Comune a pagare, sottraendola dalla quota che versa, mensilmente, alla Sogeir. La Sam aveva effettuato un pignoramento, che poi ha ritirato, per quella somma. «Si è raggiunto un accordo - dice il commissario Dimino - su questa base ». Il Comune di Sciacca, comunque, ha già versato alla Sogeir le somme riguardanti la mensilità di marzo.

Ente parco. Attività didattica rivolta agli studenti di tutte le scuole e alle loro famiglie. Creato un laboratorio
«Dallo scavo al museo» nelle Valle - L'archeologia spiegata ai ragazzi
...È stata chiamata «Pedagogia del patrimonio». E' l'attività didattica - che rientra tra le competenze istituzionali del Parco archeologico Valle dei Templi - elaborata per garantire un'offerta articolata rivolta agli studenti di tutte le scuole e alle loro famiglie.Tre, nello specifico, i progetti: «Dallo scavo al museo », «Collige et serva» e «Il paesaggio della Valle dei Templi». Il Parco, di cui è direttore Giuseppe Carmelo Parello, ha già impegnato la somma di 18 mila euro per avviare le procedure di gara e realizzare i progetti di "Pedagogia del patrimonio". «Dallo scavo al museo». Verranno realizzati dei laboratori didattici per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Laboratori volti a far conoscere agli alunni il mestiere dell'archeologo con visite guidate nella Valle dei Templi e con attività di scavo simulato e di laboratorio. "Collige et serva". Cogli e conserva nella memoria la straordinaria occasione di incontrare il passato - questo l'obiettivo di questo progetto - attraverso alcuni percorsi di visita. Percorsi che presenteranno "La più bella città dei mortali", "Agrigentum", «Agrigento paleocristiana», "La valle dopo gli antichi", "Il paesaggio della Valle dei Templi". «Nea Akragas». La città antica accoglie i giovani studenti dei licei. Per l'alternanza scuola/lavoro, la Valle, con tirocini e stage formativi, aprea gli studenti dei licei.Su progetto degli istituti scolastici saranno tenute, dunque, lezioni frontali, visite guidate nella valle, attività didattica rivolta ai visitatori del parco, interviste e compilazione schede di customer satisfaction. Queste proposte del Parco archeologico hanno già riscosso molto successo fra le scuole siciliane che hanno aderito, in gran numero, alle iniziative. Iniziative che consentiranno la diffusione di una conoscenza sempre più ampia delle evidenze monumentali e paesaggistiche del Parco rappresentando anche una opportunità di crescita culturale e di visibilità. (*CR*)

Ogni anno servono due milioni di euro, la Regione eroga un contributo di un milione e 700 mila. Mancherebbero all'appello 500 mila euro che dovranno essere approntato dai Comuni e Camera di commercio
Cupa verso la chiusura
Il cardinale ai politici: non spegnete il futuro

...Anche la Chiesa agrigentina fa sentire la propria "voce" sul futuro, molto cupo, del Cupa, il consorzio universitario della provincia. Ieri, in una nota, il cardinale arcivescovo, Don Franco Montenegro, ha espresso tutte le sue preoccupazioni per la paventata chiusura della struttura distaccata dell'ateneo di Palermo in terra agrigentina. «Anche quest'anno - scrive monsignor Montenegro in una nota - l'inverno ha portato nubi scure e cariche di dubbi sul futuro dell'Università ad Agrigento, nubi che la primavera non ha ancora dissipato. La salvezza arrivata l'anno scorso era solo temporanea, nel senso chei fondi pervenuti erano quelli necessari a coprire quell'anno accademico, mentre per gli anni a venire si attendevano risoluzioni politiche e amministrative a lungo termine che, ad oggi,ancora sembrano non arrivare. La società civile e le autorità politiche e religiose, hanno chiesto a gran voce che questa ricchezza per il territorio fosse protetta e mantenuta, anziche si andasse verso il pieno sviluppo delle sue potenzialità di crescita umana e culturale come risposta alle esigenze dei giovani e delle famiglie della Provincia di Agrigento e delle province limitrofe. In attesa di conoscere le sorti del Consorzio Universitario, ancora una volta in un momento di ridefinizione delle sue componenti direttive ed amministrative, l'appello è che non si perda di vista il bene comune che questa istituzione rappresenta per il territorio agrigentino. L'auspicio è che tutte le forze politiche sappiano collaborare per trovare insieme una soluzione stabile e duratura che garantisca ai giovani di poter iniziare e concludere un percorso universitario di buon livello, senza essere esposti a crisi annuali, che si ripercuotono gravemente sia sulla loro fiducia nell'università agrigentina sia sulla vita culturale della città. Se le continue difficoltà dovessero generare uno scoraggiamento generale negli studenti, nelle famiglie, nel territorio, le prospettive di un futuro professionale sarebbero precluse a molti. Quello che oggi chiedo alla comunità è di non perdere la determinazione nel richiedere non solo la sopravvivenza, ma lo sviluppo dell'università ad Agrigento, di non rassegnarsi di fronte alle incertezze, ai dinieghi, alle difficoltà economiche e politiche e alle loro dinamiche non sempre accessibili o comprensibili. È importante mantenere viva la consapevolezza del valore dell'esistenza di una sede universitaria pubblica nella nostra Provincia - conclude il cardinale - in una parola, che non si perda la speranza di avere un futuro ad Agrigento». Ma per farlo occorrono due cose: primo che l'ex Provincia rientri nel consorzio, secondo che tutti gli enti mettano mano al portafogli. Di fatto, per mantenere in vita il Polo, servono due milioni di euro, che coprono sia il costo per la convenzione con Unipa (Università di Palermo) che tutte le altre spese per la gestione. La Regione eroga un contributo di circa un milione e 700 mila. Quindi mancherebbero all'appello circa 500 mila euro che dovranno essere approntati dai Comuni soci e dalla Camera di commercio. (*PAPI*)

Chiosco di Porta di Ponte
Intesa tra Comune ed ex Provincia

...Sottoscritto ieri mattina lo schema di convenzione che consentirà al Comune di Agrigento e al Libero Consorzio Comunale di attivare l'apertura al pubblico del "chiosco" di Porta di Ponte, adibito a punto informativo e presidio della Polizia Municipale di Agrigento. Un'iniziativa condivisa dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto con l'allora commissario straordinario del Libero Consorzio, Marcello Maisano, che consentirà l'apertura "permanente" della struttura. Una sinergia, quella tra Libero Consorzio e Comune di Agrigento, già testata con notevole successo in occasione della 71^ Sagra del Mandorlo in Fiore, per offrire, nel pieno cuore della città, un punto di riferimento per turisti e cittadini che potranno così avere informazioni e notizie sulla città di Agrigento e sulla provincia. Ora grazie anche alla collaborazione del personale del Libero Consorzio , il punto informativo diventerà una realtà permanente. L'Ente di area vasta ha già predisposto un calendario della turnazione del personale per l'apertura al pubblico del "chiosco", con l'aiuto del Politi. (*CR*)

Tribunale. Al suo posto arriverà Roberta Buzzolani, di Bergamo. Il nuovo procuratore di Sciacca in passato è stato sostituto alla Procura della Repubblica di Palermo
Pantaleo: «A Sciacca otto anni magnifici»
Il procuratore va a Marsala: « Superato il periodo di sofferenza. Ora gli uffici a pieno organico». Il presidente Genna a Trapani
Il nuovo procuratore di Sciacca svolge attualmente la funzione di ispettore generale all'Ispettorato del Ministero della Giustizia, ma in passato ha già operato in Sicilia come sostituto alla Procura di Palermo.
...«Gli otto anni trascorsi a Sciacca sono stati magnifici. Il periodo più difficile è stato a cavallo tra il 2009 e il 2010, quando c'è stata anche una sofferenza del 100 per cento dei sostituti, ma l'abbiamo superato. Poi la situazione si è stabilizzata e adesso la Procura è a pieno organico». Lo ha detto ieri Vincenzo Pantaleo che, dopo otto anni, lascerà la guida della Procura della Repubblica di Sciacca. Pantaleo è il nuovo procuratore della Repubblica di Marsala e al suo posto, alla guida dell'ufficio saccense, arriverà Roberta Buzz olani, di Bergamo, che compirà 51 anni il 13 maggio prossimo. Il nuovo procuratore di Sciacca svolge attualmente la funzione di ispettore generale presso l'Ispettorato del Ministero della Giustizia, ma in passato ha già operato in Sicilia come sostituto alla Procura della Repubblica di Palermo. Cambio anche al vertice del Tribunale di Sciacca dove pure il presidente, Andrea Genna, ha completato il periodo massimo di otto anni per la guida degli uffici. Genna è il nuovo presidente del Tribunale di Trapani. Per il suo successore, a Sciacca, si dovrà ancora attendere. Intanto, il procuratore Pantaleo avrà la possibilità di completare il lavoro che ha svolto a Sciacca e che, dati alla mano, ha portato,da luglio 2014 a giugno 2015, a una durata media dei procedimenti nella fase di competenza dell'ufficio di 178 giorno, al di sotto dei 6mesi previsti e senza neppure una delle due proroghe, di 6 mesi ciascuna, che è possibile ottenere.Questo sui 2.723 procedimenti definiti, ben oltre i 2.611 precedenti con un azzeramento della sopravvenienza. Sono dati, estremamente positivi, che riguardano i procedimenti iscritti a modello 21, con autori noti per reati di competenza del Tribunale. «Questa è stata una grande soddisfazione, ma è anche il risultato - dice Pantaleo - di un impegno congiunto, con i colleghi e il personale amministrativo. Noi lavoriamo sui fascicoli in tempo reale con una pendenza di procedimenti deglianni precedenti al 2015 poco significativa ». Pantaleo ha voluto, ancora una volta, sottolineare l'importanza della sede giudiziaria di Sciacca. «Il criterio al quale si è ancorata la decisione di mantenere la sede di Sciacca - dice il magistrato - ricorre anche nella delega riguardante la nuova riorganizzazione degli uffici giudiziari. Tra questi vi è quello della specificità territoriale sotto vari profili e tra questi vi è l'incidenza del tasso di criminalità organizzata nel territorio. Questo tasso di incidenza nel nostro territorio è elevatissimo come dimostrato da tutte le operazioni di polizia giudiziaria che sono state compiute - conclude - e da tutti i procedimenti celebrati e definiti dal Tribunale di Sciacca». Mentre la Procura ha attualmente i quattro sostituti previsti dall'organico in Tribunale mancano due dei nove giudici. (*GP*)

Repubblica.it

Cortedei Conti: ex Province in rosso con i dipendenti più costosi d'Italia
E' la radiografia di un'agonia che si trascina da mesi, fra i ritardi della legge di riforma e i bilanci sempre più magri a causa della riduzione dei trasferimenti da Stato e Regione, quella tracciata dalle sezioni riunite della Corte dei Conti in audizione alla Commissione Affari Istituzionali per relazionare sulla salute finanziaria delle ex Province, ora Liberi Consorzi e Città Metropolitane. I magistrati contabili mettono in luce i punti critici che iniziano dall'enorme ritardo nell'attuazione della riforma enella conseguente assegnazione di deleghe e relative risorse. Lo Stato ha tagliato in quattro anni il 96 per cento di risorse, la Regione oltre a tagliare, ritarda nell'erogazione dei fondi. In più le ex Province dovranno contribuire alla finanza statale per oltre115 milioni di euro. E nel frattempo le ormai ex Province non sonoriuscite ad incrementare le entrate "proprie", quelle datributi o altre operazioni come la riscossione di affitti. Anzi la "dipendenza" dai trasferimenti regionali è aumentata, conpunte di circa il 40 per cento delle entrate per Siracusa e Enna. A fronte di ciò le ex Province spendono tutto, anche i soldi guadagnati da operazioni "straordinarie e non strutturali", in pratica non ripetibili nei successivi bilanci, solo per le spesecorrenti. Gli investimenti si sono ridotti al lumicino, non oltre il sei per cento del bilancio. Secondo recenti calcoli dell'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei, una voragine di 180 milioni di euro mentre la Regione ne taglia 150 di trasferimenti. E fra le spese correnti il peso più consistente riguarda il personale.
E'il punto maggiormente dolente non solo perchè la riduzione delpersonale, scrive la Corte, "è legata a cause volontarie - vale a dire pensionamenti - a causa del mancato avvio in Sicilia del processo di razionalizzazione delle unità di personale tra i vari livelli di governo". Attualmente i dipendenti delle nove exProvince sono 5710 contro i 6.103 del 2012. Calati del 35 per cento idirigenti, di appena il 6,4 i dipendenti e dell'85,2 i tempi determinati e secondo la Corte altri pensionamenti potranno tagliare da qui al 2018 un altro 29 per cento di personale. E rimangono anche 559 precari. Malgrado questa (modesta) riduzione il personale delle ex Province costa a ogni cittadino siciliano 35,34 euro mentre nelresto d'Italia questa cifra si ferma a 22,9 euro "testimoniando- scrivono i magistrati - l'anomalia dei volumi di spesa sostenuti dagli enti siciliani rispetto al restante territorio nazionale".
Allarme anche sul fronte del ricollocamento di quella parte di personale che con la riforma sarà in esubero. Con l'incentivo approvato in finanziaria destinato ai Comuni che stabilizzano i precari "si introduce - scrive la Corte - un significativo e peculiare elemento di novità nelle priorità assunzionali dei comuni, certamente non privo di conseguenze nell'ipotesi - ampiamente realizzatasi in ambito nazionale - di ricollocazione del personale in esubero". In pratica nei municipi non ci sarà più neanche un posto per i dipendenti provinciali in esubero. Ultimi due pesanti appunti riguardano la Regione e la capacità delle ex Province di adottare meccanismi di spending review. La mancata attuazione della riforma per i giudici sta finendo di distruggere la salute finanziaria degli enti che, dal canto loro, non sono riusciti a tagliare neanche un euro dalle intoccabili spesecorrenti. Mentre i servizi, dalle strade, alle scuole all'assistenza ai disabili sono sempre più un ricordo.

Canicattiweb

Libero Consorzio Agrigento, entro il 16 Aprile le domande per la fornitura gratuita dei libri di testo

Libri di testo. Scade il 16 Aprile il termine per la presentazione della domanda per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per l'anno scolastico 2015/2016 riservata agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o inferiore a € 10.632,94.
I soggetti interessati possono scaricare il modulo anche nella home page nella sezione "primo piano" del sito del Libero Consorzio Comunale di Agrigento www.provincia.agrigento.it. Le domande dovranno essere consegnate alla Segreteria della Scuola di appartenenza dello studente.
L'attestazione ISEE valida da presentare e' quella rilasciata dopo il 15 gennaio 2016. Qualora il dichiarante non sia in possesso della relativa attestazione ISEE, dovrà inserire soltanto il numero di protocollo e la data di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Si tratta del documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate. Sarà cura degli Enti locali acquisire successivamente, tramite l'INPS, l'attestazione relativa.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, su indicazione della Regione Siciliana, aveva già provveduto ad informare i Sindaci della provincia della rettifica del modello ISEE da utilizzare.

Agrigentonotizie

Cronaca
"Chiosco" informativo a Porta di ponte, siglata convenzione tra Comune e Libero consorzio

Sottoscritto questa mattina lo schema di convenzione che consentirà al Comune di Agrigento e al Libero consorzio comunale di attivare l'apertura al pubblico del "chiosco" di Porta di Ponte, adibito a punto informativo e presidio della polizia municipale
"Chiosco" informativo a Porta di ponte, siglata convenzione tra Comune e Libero consorzio
Sottoscritto questa mattina lo schema di convenzione che consentirà al Comune di Agrigento e al Libero consorzio comunale di attivare l'apertura al pubblico del "chiosco" di Porta di Ponte, adibito a punto informativo e presidio della polizia municipale. Una iniziativa condivisa dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto con l'allora commissario straordinario del Libero consorzio, Marcello Maisano, che consentirà l'apertura "permanente" della struttura.
L'Ente ha già predisposto un calendario della turnazione del personale per l'apertura al pubblico del "chiosco", con l'aiuto degli studenti del Liceo scientifico e delle Scienze umane "R. Politi" di Agrigento che stanno già svolgendo un articolato progetto di "alternanza scuola-lavoro".  «A partire dai prossimi giorni - si legge in una nota ufficiale - il chiosco potrà offrire un potenziamento del servizio di assistenza e prima informazione ai numerosi turisti ed utenti che giornalmente si recano in visita nelle vie e nelle piazze del centro storico».

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO