Giornale di sicilia.
Turismo. Disponibili altri 19 posti
letto complessivi
Il settore promozione turistica del
Libero Consorzio ha classificato alcune nuove strutture ricettive
nella città di Agrigento, nel rispetto delle competenze assegnate
dalla Legge Regionale n. 27/1996 alle ex Province Regionali. Si
tratta di nuovi bed and Breakfast che vanno ad arricchire
ulteriormente il quadro delle strutture presenti nel comune
capoluogo, per complessivi 19 nuovi posti letto, a conferma del lento
ma costante incremento dell'offerta turistica in provincia. Non si
ferma, dunque, l'impe - gno del Libero Consorzio in questa
direzione, grazie al lavoro dello staff del Settore Promozione
Turistica e nonostante il perdurare del clima di incertezza sul
futuro delle ex Province. Le nuove strutture ricettive sonoB&B
"Agrigento", in via Regione Siciliana n. 109/C, Tre Stelle, 1
camera e 2 posti letto; - B&B "La Terrazza sulla Valle", in
via Dante n. 109, Tre Stelle, 1 camere e 3 posti letto; - B&B
"Amuri e Vita ", in via Gioeni n. 150/152, Tre Stelle, 4 camere e
9 posti letto; - B&B "Talete Home", in via Talete n. 3, Una
Stella, 1 camera e 2 posti letto; - B&B "Le Notti di Morfeo ",
in via dei Giacinti n. 4, Tre Stelle, 2 camere e 4 posti letto.
Beni culturali, la nuova mappa dei
dirigenti.
Nove «macroaree» accorperanno
musei e siti archeologici.
A Palermo saranno due, affidate ad
Aguglia e Spatafora
E alla fine il cataclisma è arrivato,
anche se è stato meno sconvolgente del previsto. Riconferme nelle
soprintendenze, nomine importanti ai poli regionali: è stato quindi
disegnato il nuovo organigramma dei Beni Culturali in Sicilia. Ai
dirigenti è arrivata ieri mattina via mail la proposta di nomina che
dovrà essere accettata; se il dirigente non è d'accordo,
rifiuterà e il servizio sarà affidato ad un altro collega rimasto
al palo, su decisione del dirigente generale Gaetano Pennino. Di
fatto, la divisione in 39 Servizi; e nove macroaree. A Palermo ne
nascono due, una sui Beni culturali, onnicomprensiva di tutti i musei
cittadini compreso l'Aba - tellis, affidata a Stefano Aguglia; e
una che comprende il museo Salinas (di prossima riapertura) e tutte
le aree archeologiche (Solunto, Monte Jato e Parco di Himera),
affidata a Francesca Spatafora. Fumata bianca anche per i dieci
soprintendenti, per i quali c'era stata la guerra dei coltelli fino
a lunedì pomeriggio. Due soli nuovi arrivi, quello di Vincenzo
Caruso a Siracusa, e quello di Mirella Patanè a Catania. Per il
resto, sono tutte riconferme: dalla poltrona più ambita, quella di
Maria Elena Volpes alla Soprintendenza di Palermo (mentre il suo
concorrente più netto, Sebastiano Tusa è da sempre sulla poltrona
della soprintendenza del mare) ad Enna, dove resta Salvatore Gueli. A
Messina e Siracusa altre due riconferme, rispettivamente Orazio
Micali e Rosalba Panvini; così come a Trapani con Paola Misuraca; a
Ragusa con Calogero Rizzuto e ad Agrigento con Gabriella Costantini.
Per il resto, andiamo per provincia: Valeria Li Vigni resta a Palazzo
Riso, ma riaccoglie il museo di Storia naturale di Terrasini che
dirigeva tempo fa. Grosso balzo in avanti lo fa Stefano Biondo che va
a dirigere il «Centro regionale per la progettazione e il restauro»
che diventa anche per le Scienze naturali e applicate ai beni
culturali; Caterina Greco, che aspirava anch'essa alla
soprintendenza di Palermo, va invece al Centro regionale Inventario,
catalogazione e documentazione di Palermo (ex centro del catalogo);
Carlo Pastena resta alla biblioteca regionale. A Catania, Maria
Costanza Lentini va alla guida del nuovo polo regionale per i siti
culturali che comprende anche il parco archeologico di Catania e
della Valle dell'Aci, con Casa-museo di Verga, ma anche con il
Museo della ceramica di Caltagirone (che la Lentini ha già diretto
in passato) e il museo regionale di Adrano. Carmelo Di Stefano resta
alla biblioteca regionale di Catania. Grossi cambiamenti nell'Enne
- se: un solo polo regionale accoglie la Villa del Casale e parco
archeologico di Morgantina, ma anche il museo archeologico di Aidone
(con la Venere, gli argenti, e presto anche la famosa Testa di Ade) e
il neonato museo regionale della Villa del Casale. Va tutto sotto la
guida di Giovanna Susan, ex direttore del museo di Palazzo Bellomo. A
Messina, Maria Amalia Mastelloni resta alla guida dei siti
archeologici delle Eolie e del museo Bernabò Brea di Lipari. Vera
Greco è in ascesa grande: perché va alla guida del parco
archeologico di Naxos, ma soprattutto al Teatro Greco di Taormina,
coinvolto nel G7; mentre Caterina Di Giacomo guiderà il nuovo Polo
regionale che racchiude i siti culturali della provincia, il museo
interdisciplinare di Messina e il museo delle tradizioni
silvo-pastorali di Mistretta. Infine Maria Teresa Rodriquez resta
alla guida della biblioteca regionale universitaria. A Siracusa
Mariella Musumeci guiderà di fatto tutto: i siti e i musei
archeologici, dunque il Teatro Antico, il "Paolo Orsi", il parco
archeologico di Lentini, e quelli di Eloro e Villa del Tellaro. Al
parco archeologico di Segesta è confermata Agata Villa, a Selinunte
Enrico Caruso e al Pepoli Luigi Biondo, che guiderà il polo
regionale. Nessun cambiamento a Ragusa dove Carmela Bonanno va alla
guida del polo regionale che racchiude tutti i siti culturali e i
parchi archeologici di Kamarina e Cava d'Ispica. Ad Agrigento,
Giuseppe Parello resta alla Valle dei Templi e Giovanna Cassata va
sulla poltrona del Polo regionale che racchiude tutto il resto,
compreso il museo archeologico e la casa di Pirandello. Chiude
Caltanissetta dove alla guida del polo regionale onnicomprensivo (con
il parco archeologico di Gela e il museo di Caltanissetta) ci sarà
Emanuele Turco.
il sole24ore.it
Chi attesta falsamente la presenza è
licenziato senza preavviso
La falsa attestazione della presenza in servizio porta direttamente al licenziamento senza preavviso del
dipendente pubblico; si tratta della conferma di una fattispecie sanzionatoria già presente nell'ordinamento.
La novità consiste nell'introduzione di un procedimento disciplinare speciale ed "accelerato" riservato ad un
comportamento infedele ritenuto particolarmente grave sia per l'opinione pubblica che per l'efficienza
stessa della PA.
Quello che nel gergo giornalistico viene additato come "furbetto del cartellino", tecnicamente è definito
come "falsa attestazione della presenza in servizio". Locuzione che il Governo ha voluto riempire di
contenuti specificando che si verifica con qualunque modalità fraudolenta tesa ad ingannare
l'amministrazione sull'orario di lavoro o sulla presenza in servizio. Perché scatti la procedura speciale è
necessario che l'inganno venga accertato in flagranza ovvero tramite sistemi automatici di sorveglianza o
rilevazione delle presenze.
Il primo che scopre il fatto, sia esso il responsabile del servizio o l'ufficio per i procedimenti disciplinari,
deve immediatamente attivarsi adottando, con lo stesso atto, la sospensione del dipendente e la
contestazione degli addebiti. Tempo massimo 48 ore e il dipendente è a casa senza stipendio, fatto salvo
l'assegno alimentare pari al 50% del tabellare. Ma il termine è solo ordinatorio e il ritardo non avrà effetti
invalidanti sul procedimento disciplinare ma, eventualmente, ne farà partire uno nuovo nei confronti del
responsabile (la norma non prevede una specifica sanzione). Al contrario il dirigente verrà licenziato qualora
non si attivi nei confronti dell'UPD, non contesti gli addebiti o non sospenda il dipendente senza giustificato
motivo. Se l'allontanamento del dipendente in 48 ore ha un effetto mediatico importante, non si deve
sottovalutare che una contestazione degli addebiti frettolosa e potenzialmente imprecisa può rischiare di
buttare nel cestino l'intero procedimento disciplinare. Sempre nelle 48 ore e con lo stesso atto il dipendente
dovrà essere convocato a sua difesa davanti all'UPD non prima di 15 giorni, rinviabili una sola volta al
massimo di altri 5. Evidente a tutti l'ossessione per una tempistica "accelerata". In un procedimento
ordinario che porti al licenziamento, la contestazione degli addebiti può avvenire entro 40 giorni e la
convocazione ha un preavviso minimo di 20. Con lo stesso spirito il licenziamento dovrà avvenire entro 30
giorni dalla contestazione dell'addebito contro i 120 ordinariamente previsti. Ma ancora una volta il termine
è indicativo poiché può essere tranquillamente superato ad libitum, salvo garantire il diritto alla difesa da
parte del dipendente. Il ritardo non è neppure sanzionabile nei confronti del o dei responsabili.
6/7/2016 Chi attesta falsamente la presenza è licenziato senza preavviso - Il Sole 24 ORE
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-06-16/chi-attesta-falsamente-presenza-e-licenzia... 2/2
Licenziato il dipendente il lavoro non è ancora finito perché i fatti dovranno passare al vaglio sia
dell'Autorità giudiziaria che della Corte dei Conti. La prima dovrà valutare la sussistenza di fattispecie
penalmente rilevanti, mentre ai magistrati contabili spetterà il compito di valutare il danno all'immagine
che dovrà tenere in debita considerazione la rilevanza che l'episodio ha avuto sui mezzi di informazione. Se
accertato, il danno non potrà comunque essere quantificato in meno di sei mensilità che, tradotto in soldoni,
vuol dire, per un impiegato, una somma tra i 10 e i 15.000 euro.
Agrigentonotizie.it
Regione, valanga di nomine: alla
Sovrintendenza torna Gabriella Costantino
Avviata
la riforma della pubblica amministrazione della dirigenza regionale
anche in provincia di Agrigento. La sovrintendente Caterina
Greco è
stata trasferita a Palermo.
Alla Sovrintendenza
ai beni culturali della città dei Templi torna Gabriella
Costantino che,
fino a qualche giorno addietro, era il direttore del museo regionale
archeologico "Griffo". Giovanna Cassata, invece, va al Polo
regionale di Agrigento per i siti culturali con il Museo archeologico
di Agrigento e la biblioteca museo "Luigi Pirandello".
Dallo
scorso primo luglio, la Protezione civile regionale ha accorpato la
provincia di Caltanissetta ed Agrigento ed è stato confermato, quale
responsabile, l'ingegnere Maurizio
Costa.
Definito
anche un altro assetto dirigenziale, quello dell'ispettorato
Forestale dove rimane Calogero
Crapanzano. Work
in progress, invece, per quanto riguarda la dirigenza regionale del
Genio civile.
Livesicilia.it
COMMISSIONE
AMBIENTE
Rifiuti, regna il caos
Audizione
urgente all'Ars
"Ho
convocato un'audizione urgente per domani in commissione Ambiente e
Territorio dell'Ars con l'Assessore Regionale all'energia Vania
Contraffatto e il dirigente generale del dipartimento rifiuti
Maurizio Pirillo perché, 'sui rifiuti, la confusione sembra
regnare sovrana'. Tutto questo, mentre siamo ancora in attesa
dell'approvazione da parte della Giunta del ddl sui rifiuti". Lo
dice il presidente della commissione Ambiente e Territorio dell'Ars
Mariella Maggio (Pd). "Al governo chiederemo delucidazioni sulle
notizie stampa che continuano a susseguirsi - prosegue - sulla
mappa dei termovalorizzatori e sul numero di impianti da realizzare,
insieme a un'analisi costi e benefici sullo smaltimento all'estero
dei rifiuti prodotti in Sicilia". "Mentre l'industria del riciclo
dei rifiuti, altrove, apre nuovi segmenti di mercato e diventa volano
di sviluppo e di opportunità di lavoro - conclude la parlamentare
dem -, in Sicilia continua a mancare l'impiantistica di base e nella
stragrande maggioranza dei comuni la differenziata è all'anno
zero". Oggi su un quotidiano regionale si ipotizzava la
realizzazione di cinque termovalotrizzatori a Palermo, Lentini,
Sciacca, Castellana Sicula e Campobello di Mazara, ma il presidente
della Regione ha detto che al riguardo non c'è ancora niente di
deciso e che si prendono in considerazione anche soluzioni
alternative.
"Sappia Crocetta che la Cisl si metterà di
traverso, che siamo contro la nomina del presidente della Regione a
commissario straordinario per i rifiuti. Il riordino è necessario e
urgente e ci auguriamo non serva un commissario. Ma se commissario
deve essere, la nomina vada a una personalità terza, esterna alla
Regione".
Così
Cisl e Fit siciliane in una nota in cui si definisce "gravissimo e
irresponsabile lo slittamento in Giunta regionale, per la terza
volta, della riforma del sistema dei rifiuti".
"Se
i nostri autocompattatori domani saranno lasciati nuovamente dietro
ai cancelli della discarica di Catania, porteremo
i rifiuti davanti a Palazzo d'Orleans. Crocetta si assuma le
responsabilità di una programmazione inesistente e di scelte
improvvisate". Questo l'ultimatum indirizzato a Crocetta dal
sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, che ha visto i "suoi"
autocompattatori, colmi di rifiuti, bloccati davanti alla discarica
di Catania.
Torna a chiedere le dimissioni del presidente della
Regione, il M5S: "Crocetta - dice il deputato all'Ars
Giampiero Trizzino - ha dimostrato di non essere capace, rendendosi
autore solo di scelte scellerate e nulla più: si dimetta. In 4 anni
l'emergenza anziché diminuire è aumentata. I Comuni sono
letteralmente strozzati dai rifiuti. Scaricare su di loro le
responsabilità è pretestuoso. I Comuni sono tenuti a raccogliere i
rifiuti; la Regione, invece, deve pianificare le attività di
recupero e di smaltimento. La Sicilia, sotto la guida del Pd, in 4
anni, non ha fatto alcun passo in avanti, anzi le condizioni
preesistenti si sono addirittura aggravate. La vicenda di Bagheria è
emblematica: un Comune dell'area metropolitana di Palermo, costretto
ad abbancare rifiuti a Catania. Questa mattina addirittura gli
autocompattatori del Comune bagherese hanno trovato i cancelli della
discarica chiusi. Ciò vuol dire che Bagheria attualmente è priva
delle condizioni minime per la raccolta dei rifiuti".