Giornale di sicilia
è emergenza. Il presidente dell'Ato
di AGRIGENTO EST: la fila di mezzi è lunghissima, pronti ad azioni
clamorose. Critiche da Roma sull'ipotesi di piano regionale
Rifiuti, lunghe code alla discarica di Lentini: caos e disagi
Lunghe file di camion provano a
scaricare l'immondizia nella discarica di Lentini, ma non tutti ci
riescono. Gli impianti per trattare i rifiuti sono sotto stress dopo
che molti Comuni sono stati dirottati da altre discariche dell'Isola
chiuse a quell'impianto. E non è stato sufficiente neanche
consentire a una trentina di Comuni di conferire a Bellolampo, a
Palermo. Il sistema regge a fatica. È così che la crisi dei rifiuti
si sta allargando e in decine di Comuni la raccolta va a rilento. «La
fila di camion è lunghissima e aumenterà - dice Nuccio Sapia,
sindaco di Casteltermini e presidente dell'Ato del comprensorio -
il nostro consorzio si riunirà e deciderà delle clamorose azioni
perchè così non si può andare avanti. A Lentini ci sono mille
tonnellate al giorno di rifiuti che non si riescono a conferire e si
vanno sommando». Il caos è esploso dopo la chiusura delle
discariche siciliane che non avevano gli impianti tecnologici
richiesti dalla legge per trattare i rifiuti, prima tra tutte quella
di Siculiana. I camion sono stati dirottati altrove dal dipartimento
guidato da Maurizio Pirillo ma l'emergenza non è ancora passata. A
Carini, per esempio, il sindaco Giovì Monteleone attacca: «È
assurdo farci scaricare a Catania, possiamo conferire solo 60
tonnellate al giorno quando l'esigenza è di 120. Avremmo dovuto
conferire a Bellolampo, evidentemente siamo figli di un Dio minore».
Ieri i prefetti hanno contattato l'assessore Vania Contrafatto per
comunicare la preoccupazione dei sindaci. L'assessore è comunque
alle prese con una delicatissima questione politica: da Roma, dove è
volata per discutere sull'attuazione della riforma, ha ricevuto
pesanti critiche all'atteggiamento del governo sulla questione
rifiuti. Il piano concordato dal ministero con la Regione prevedeva
l'istituzione di un unico Ato per gestire le gare per la raccolta,
ma nell'ultima ordinanza pubblicata da Crocetta è spuntata la
possibilità per i Comuni di bandire le gare in forma singola o
associata. Il ministero ha fatto rilevare che persino Raffaele
Cantone, a capo dell'Anti - corruzione, aveva auspicato lo stop
alle gare singole. Da qui la minaccia di ritirare l'intesa, che per
la Sicilia significherebbe una crisi senza precedenti: le discariche
sono piene, la differenziata è ai minimi e al momento senza le
deroghe e l'aiuto da Roma la Regione non è in grado di gestire il
settore. Tra l'altro il dirigente Pirillo ha già scritto al
ministero spiegando l'intenzione di modificare il ddl presentato in
giunta, così come annunciato da Crocetta che ha frenato sull'invio
dei rifiuti all'estero e sui termovalorizzatori. Al ministero non
avrebbero gradito questo atteggiamento e per il governo regionale si
apre ora una delicata partita nella quale assessorato, presidenza e
dipartimento sembrano più che mai divisi. Ri. Ve.
Repubblica.it
EMERGENZA RIFIUTI IN TUTTA LA SICILIA
Da
Mazara del Vallo a Catania, la Sicilia è in ginocchio, nel pieno di
un'emergenza rifiuti ampiamente prevista. Per giorni i sacchetti
della spazzatura rimangono non raccolti, a macchia di leopardo e a
turno in quasi tutta l'Isola, perché le due grandi discariche ancora
aperte, quelle di Trapani e Lentini, non ce la fanno a trattare
l'enorme mole di rifiuti che vi arrivano. "Una situazione
vergognosa e inaccettabile, rischiamo la rivolta sociale",
attacca il sindaco di Catania, Enzo Bianco.
Ieri
è scaduto il termine fissato dall'intesa tra la Regione e il governo
nazionale che prevedeva l'avvio di accordi da parte del governatore
Rosario Crocetta per mandare rifiuti fuori dalla Sicilia. E ancora
non è stato approvato il disegno di legge che dovrebbe riorganizzare
la gestione con l'ente unico chiesto da Palazzo Chigi. Al ministero
dell'Ambiente ieri non hanno usato giri di parole con l'assessore
Vania Contrafatto: "Siamo pronti a ritirare l'intesa, quello del
governatore non è un comportamento istituzionale".
In
caso di rottura la Sicilia andrebbe al collasso, perché i rifiuti si
dovrebbero trattare a norma di legge per 40 giorni e non per 12 come
adesso in deroga, e gli impianti andrebbero in tilt subito. In questo
braccio di ferro, i rifiuti rimangono in strada. E dall'aeroporto a
Palermo è tutto un filare di spazzatura.
Sicilia24h.it
Nuovo
aggiornamento dell'elenco di istituzioni ed associazioni della
provincia
Aggiornato
l'elenco di istituzioni ed associazioni operanti in provincia di
Agrigento, inserito sul sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it,
nella pagina Urp e stampa/Ufficio stampa/pubblicazioni. Gli
aggiornamenti effettuati riguardano le modifiche di alcuni vertici di
Enti pubblici, Associazioni di Categoria e Società di servizi
operanti in provincia, tra cui i nuovi sindaci dei comuni di Favara,
Canicattì, Montevago e Porto Empedocle e il Presidente del Tribunale
di Agrigento.
Realizzato in formato pdf, a cura
dall'ufficio stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento,
l'elenco include una serie di notizie su vertici, indirizzi e
numeri telefonici di enti ed associazioni. Questo strumento di lavoro
risulta particolarmente utile ai cittadini ed istituzioni pubbliche e
private. Viene aggiornato e migliorato da parte dell'ufficio stampa
in tempo reale.
Gli
Enti ed altri soggetti pubblici o privati possono inviare
segnalazioni ed aggiornamenti per integrare la pubblicazione o per
l'inserimento nelle categorie presenti nell'elenco, rivolgendosi
allo 0922/593228 oppure 0922/593267 o inviando una e-mail
all'indirizzo ufficiostampaproag@yahoo.it.
Gli aggiornamenti verranno eseguiti al più presto e messi a
disposizione dell'utenza.