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rassegna stampa del 9-10-11 luglio 2016

GIORNALE DI SICILIA
Pubblica amministrazione. Secondo un'indagine di Bankitalia l'attuale sistema di accertamento è inefficace, l'incremento delle retribuzioni legato prevalentemente all'anzianità Dirigenti statali, l'aumento arriva senza merito
Tra le ragioni del flop la «scarsa adeguatezza» dei poteri di intervento degli organismi indipendenti di valutazione
La carriera dei dirigenti, in primis la loro busta paga, è legata all'anziani - tà di servizio, punto. Non contano ai fini della retribuzione di risultato accademici, conoscenza delle lingue straniere, diverse esperienze di lavoro: in una parola il merito. La conferma arriva da uno studio della Banca d'Italia che, dati alla mano, cerca di fare luce su chi guida la Pubblica Amministrazione alla vigilia di una nuova riforma della dirigenza. «Tutto, purtroppo, vero», commenta il sindacato dei dirigenti pubblici Unadis, rivendicando «una maggiore autonomia» dalla politica. La ricerca condotta da due economiste di via Nazionale, Roberta Occhilupo e Lucia Rizzica, parla chiaro rilevando, sulla base di un'analisi «empirica», un «sostanziale appiattimento dei premi erogati, il cui ammontare risulta influenzato solamente dall'età» e «non da altre caratteristiche individuali, quali l'esperienza lavorativa in altri settori o il possesso di specifiche competenze». Il lavoro giunge così a dichiarare «l'inefficacia dell'attuale sistema di valutazione», nonostante le riforme degli anni Novanta e la legge Brunetta. Un insuccesso dovuto a «regole rigide e farraginose che si applicano in modo indifferenziato» indipendentemente dal tipo di amministrazione, a «una carente programmazione degli obiettivi strategici» e «all'insufficiente autonomia gestionale e organizzativa riconosciuta ai dirigenti». Non solo, il rapporto addita tra le ragioni del flop anche «la scarsa adeguatezza e indipendenza dei poteri di intervento degli Oiv», gli organismi indipendenti di valutazione delle performance, a cui mancherebbe la capacità di infliggere sanzioni. Di certo poi, evidenzia lo studio di palazzo Koch, non aiuta «la possibilità di revoca anticipata degli incarichi dirigenziali indipendentemente dagli esiti della valutazione, per motivi attinenti alla riorganizzazione interna». Ciò aprirebbe le porte alla discrezionalità, con un elemento valido che può essere messo alla porta nonostante il suo buon lavoro. L'indagine della Banca d'Italia, intitolata «Incentivi e valutazione dei dirigenti pubblici in Italia» prende le mosse da dati reali, sulle retribuzioni di risultato relative al 2012. Guardando al campione di oltre 2 mila capi ministeriali emerge come la voce della busta paga legata ai target raggiunti sia solo una piccola fetta del totale (circa il 9% dell'intero stipendio di un dirigente tipo di prima fascia). Il rapporto si sofferma anche sulla dirigenza regionale, scoprendo che gli scatti, gli aumenti della retribuzione di risultato, sono legati solo all'età e ogni anno in più di anzianità vale il 6%. Ora c'è la possibilità di cambiare le carte in tavola con la riforma che il Governo vorrebbe portare in Consiglio dei ministri già a luglio. Il Paper riconosce come l'attuale piano miri a migliorare la situazione ma mette le mani avanti prima di dare un giudizio «esaustivo», anche visto quel che è accaduto in passato: buoni propositi poi travolti da interventi successivi, passi indietro, od ostacoli pratici. Tuttavia le due economiste della Banca d'Italia ammettono che «alcuni profili dell'im - pianto regolamentare delineato sembrano rispondere alle criticità sottolineate» e «potrebbero assicurare un percorso di carriera più ancorato alla competenza tecnica e al merito piuttosto che all'anzianità di servizio e alla vicinanza ai rappresentanti politici». Il sindacato dei dirigenti pubblici si dice pronto alla svolta, ma avverte: «abbiamo sempre detto che una vera riforma è possibile solo se basata su un sistema di valutazione serio», dove la scelta avvenga tramite «interpelli» e in base a criteri «meritocratici». E per raggiungere l'obiettivo, secondo il segretario generale dell'Unadis, Barbara Casagrande, occorre eliminare «la giungla retributiva» e i «vari sistemi di misurazione della performance». Intanto, in Sicilia sono stati individuati i controllori che valuteranno il lavoro dei direttori generali della Regione, verificheranno che i premi di produttività erogati ai regionali siano proporzionati ai risultati, sorveglieranno gli uffici e comunicheranno eventuali criticità alla Corte dei Conti. Sono tre superesperti esterni che avranno il compito di rivoluzionare il sistema dei controlli nell'amministrazione regionale. Lo faranno all'interno dell' Oiv, l' organismo indipendente di valutazione. Dei cento candidati in gara a spuntarla sono stati i docenti universitari Corrado Vergara e Maria Cristina Cavallaro e l' esperta in pubblica am inistrazione Amalia Panebianco. Il segretario generale di Palazzo d' Orleans, Patrizia Monterosso ha ricevuto il via libera da Roma sulla correttezza del procedimento e ha trasmesso gli atti in giunta: salvo sorprese dovrebbero essere approvati domani. Si chiuderà così un lungo iter iniziato nel 2011, quando la Sicilia recepì le nuove norme nazionali in materia di valutazione dei dipendenti pubblici. Poi, nel 2014, arrivò il bando per la selezione dei tre esperti esterni, ma le verifiche andarono a rilento perchè i requisiti richiesti erano molto rigidi soprattutto per evitare casi di incompatibilità. I tre esperti non devono ricoprire incarichi pubblici elettivi e cariche politiche, non devono avere avuto rapporti coi sindacati nei tre anni precedenti e neanche l' ombra di un possibile conflitto di interessi con l'amministrazione regionale, per cui sono da escludere parentele con i dipendenti e precedenti incarichi in favore o contro la Regione. Con l' Oiv dovrebbe terminare un lungo periodo di confusione all' interno dell' amministrazione regionale in cui decine di milioni di euro di premi sono stati erogati con modalità quan to meno dubbie ai 1.569 dirigenti e ai 16.300 dipendenti.

i nodi della sicilia.
Un'ordinanza del presidente della Regione impone a Palermo di raccogliere l'immondizia di tutta la provincia. Il sindaco: è fuori dalla realtà Rifiuti, braccio di ferro fra Crocetta e Orlando 0 Mentre nelle città i cumuli di spazzatura aumentano, il capo dello Stato segue la vicenda con «preoccupazione»
OOO Mentre il Quirinale fa sapere di «seguire con attenzione» il caso rifiuti in Sicilia, va in scena un tutti contro tutti che ha costretto Crocetta a firmare l'ennesi - ma ordinanza di emergenza. Il presidente della Regione ha imposto al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di accogliere l'immondizia di tutta la provincia di Palermo a Bellolampo e alla discarica di Siculiana di organizzare entro tre giorni un piano per dotarsi delle tecnologie che ne permettano la riapertura. Cronaca di un'altra giornata caldissima. Fin dal mattino sui social network numerose proteste: in molti chiedevano l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nostro condirettore, Giovanni Pepi, ha riferito di queste sollecitazioni al Quirinale. Gli hanno risposto che «il presidente segue la situazione con attenzione e preoccupazione». Crocetta è rientrato a ora di pranzo da Lampedusa e ha convocato un vertice a Palazzo d'Orleans. Dovevano partecipare i gestori delle principali discariche e i sindaci palermitani. Appuntamento alle 18: alle 20 non era ancora arrivato nessuno. Crocetta ha lasciato esplodere tutta la sua ira: «I vertici della Rap, che gestisce Bellolampo, non sono arrivati. Orlando non mi risponde al telefono, il sindaco di Bagheria è irraggiungibile e quello di Partinico pure». A Palazzo d'Orleans, nell'insolita domenica lavorativa sono arrivati solo i responsabili della discarica di Lentini e il sindaco di Carini. Il presidente ha subito firmato due ordinanze che attuano un'idea maturata da giorni: «Bellolampo da domani accoglierà tutti i rifiuti dei Comuni palermitani, anche quelli di Partinico, Carini, Bagheria e Cefalù. Così verrà alleggerita la discarica di Lentini, da giorni in tilt proprio perché ha dovuto aiutare i Comuni palermitani». Crocetta ha firmato un secondo atto con cui «obblighiamo entro tre giorni la famiglia Catanzaro a organizzare la sistemazione di un impianto mobile di Tmb». Si tratta della indispensabile tecnologia che separa i rifiuti riciclabili da quelli da smaltire in discarica: senza questo impianto la discarica deve restare chiusa. Ma Crocetta avverte: «Il 31 luglio questa discarica riaprirà. Se non ci pensano i Catanzaro ci pensa la Regione con i poteri sostitutivi». Crocetta sa che oggi molti sindaci, guidati dai grillini e con l'appoggio dell'Anci, metteranno in scena una protesta senza precedenti: porteranno gli autocompattatori sotto Palazzo d'Orleans. Sono i mezzi che nelle ultime settimane hanno percorso anche 600 km al giorno per raggiungere Lentini e trovare però i cancelli chiusi. Crocetta è un fiume in piena: «La gente deve sapere che questa emergenza non sarebbe successa se Orlando avesse rispettato la mia prima ordinanza che prevedeva di accogliere a Bellolampo tutti i rifiuti. Invece di fare il capopopolo, Orlando faccia l'amministratore. Orlando sta organizzando una protesta contro di me che dovrebbe essere indirizzata contro se stesso». Il presidente si è spinto a ipotizzare anche il reato di «disastro ambientale». Il sindaco di Palermo però ha rilanciato le sue accuse al governo regionale: «Sono fuori dalla realtà e dalla storia i continui attacchi alla Rap e al Comune. Abbiamo realizzato la più grande e operativa gestione pubblica dei rifiuti mentre la in Sicilia da decenni c'è un sistema che vede l'immondizia al centro di interessi privati e speculativi». Orlando si spinge a chiedere a Crocetta «di accettare un tavolo congiunto con i Comuni e con Roma». Il sindaco attacca anche l'assessore Vania Contrafatto, finita nel mirino pure dell'Ncd, alleato del governo pronto però a ipotizzare persino una sfiducia contro l'assessore renziana. Che ieri non era al vertice di Palazzo d'Orleans perché fuori Palermo. I rapporti fra Crocetta e l'assessore sono tuttavia altrettanto tesi: al punto che il presidente ha firmato un'ordinanza che «espropria» la Contrafatto del potere di nominare i commissari nelle Srr. Di più, Maurizio Pirillo, dirigente dell'assessorato vicino a Crocetta, ha scritto una lettera al ministro Galletti per illustrare modifiche alla futura riforma del settore, scritta dalla Contrafatto. Ma della lettera l'assessore non era a conoscenza. La riforma in questo clima resta ferma in giunta. E di tutto ciò giovedì si discute a Roma col ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha già fatto trapelare la sua irritazione per i ritardi della Regione e il rischio di un commissariamento.


Agrigentonotizie.it

Rubato sistema d'allarme nel liceo scientifico "Majorana"
„ Fino ad ieri, le scuole di Agrigento, durante le notti, sono state "visitate" dai ladri per portar via le monete contenute nei distributori di caffè, bibite e merendine. Quel che è accaduto al liceo scientifico "Majorana" di via Platone è andato invece oltre all'immaginabile: una banda di malviventi ha rubato il sistema di allarme. A fare la scoperta, al momento della riapertura dell'edificio scolastico, sono stati alcuni operatori che subito hanno avvisato la dirigenza e poi il 113. In via Platone, per la constatazione del furto, si sono portati gli agenti della sezione "Volanti" della questura. I ladri - una banda di "specialisti" -  non si sarebbero lasciati dietro le spalle alcuna traccia. Spetterà alle indagini cercare di trovare gli elementi necessari per arrivare all'identificazione dei balordi. Il danno provocato al liceo non è stato ancora quantificato.  

Livesicilia.it
EMERGENZA RIFIUTI
Sindaci e gestori delle discariche 
Crocetta convoca un incontro
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta ha indetto un incontro urgente con i sindaci del Palermitano ai "quali si impedisce di conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo". "Ho convocato - aggiunge - anche i responsabili delle tre discariche di Bellolampo, Lentini e Siculiana. Ho emesso un'ordinanza ai primi di giugno che non viene rispettata. La Rap che gestisce la discarica palermitana nonostante abbia i sistemi di biostabilizzaizione adeguati si rifiuta di fare scaricare altra immondizia". Crocetta ricorda che "la Rap dipende dal comune guidato dal sindaco Orlando che da un lato organizza le proteste e dall'altro ostacola la soluzione del problema". Il presidente sottolinea inoltre "i comuni sono tenuti a far rispettare le norme per la raccolta differenziata e in caso contrario possono decadere dalla carica".



Giornale di sicilia

Uffici pubblici, scatta la riduzione dei comparti
Sta per cadere anche l'ultimo ostacolo alla riapertura della stagione contrattuale nella Pubblica amministrazione, dopo sette anni di stipendi congelati. L'Aran, la faccia del governo nei tavoli negoziali, ha convocato mercoledì prossimo i sindacati per la firma dell'accordo sui comparti. Un atto formale ma precondizione per potere passare a parlare di rinnovi. L'Intesa, già delineata ad aprile, infatti riscrive la geografia del pubblico impiego, non più diviso in 11 ma in 4 settori, a cui corrisponderanno altrettanti contratti. Una mappa semplificata quindi, in attuazione di quanto previsto dalla legge Brunetta, ma che crea qualche omplicazione tra le organizzazioni dei lavoratori più piccole o per le sigle con deficit di rappresentatività in determinare aree. Al fine di evitare la loro scomparsa lo stesso accordo dà un mese di tempo per stringere alleanze, un salvagente per continuare ad esserci anche se delle «poltrone» salteranno. Comunque il «diritto di tribuna» nelle trattative per la nuova tornata contrattuale sarà riconosciuto a tutti e tutti saranno anche invitati, a stretto giro, dalla ministra della P.a, Marianna Madia (nella foto), per un confronto a 360 gradi. L'incontro a palazzo Vidoni, come annunciato, si terrà nel mese di luglio e oltre che di incrementi contrattuali si parlerà anche di regole, in vista del Testo unico sul pubblico impiego. A breve invece la ministra metterà a punto l'atto di 

Istituto Toscanini
Realizzata la collaborazione con la Windsor
È stata avviata una collaborazione internazionale tra l'istituto musicale Toscanini e la Windsor Piano Academy. Soddisfazione è stata espressa da Edita Stankeviciute direttrice e docente della Windsor Piano Academy e Giulio Potenza,  docente dell'Accademia, al termine della Masterclass di alto perfezionamento Pianistico recentemente svoltasi al Toscanini di Ribera. «La collaborazione tra le due istituzioni - spiegano - avrà modo di incrementare il bagaglio culturale e musicale degli studenti e permettera' ad alcuni di essi di  frequentare Windsor». 

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