/ Rassegna stampa » 2016 » Luglio » 13 » rassegna stampa del 13 luglio 2016
 

rassegna stampa del 13 luglio 2016

GIORNALE DI SICILIA

Lo studio. Per la formazione del personale negli enti locali del Mezzogiorno si investe la metà rispetto al Sud
Servizi della pubblica amministrazione:
la Sicilia fanalino di coda per efficienza
Oltre 134 milioni di euro utilizzati da Regioni, Province e Comuni per formare 544 mila dipendenti con l'obiettivo di migliorare l'efficienza della «macchina burocratica», ma il Mezzogiorno spende la metà rispetto al Nord guadagnandosi il primato negativo nella soddisfazione dei cittadini sui servizi erogati. E la Sicilia è fra le regioni fanalino di coda, insieme a Campania, Molise, Basilicata e Calabria. I dati emergono dalla nota scientifica «L'efficienza della Pa negli enti locali italiani» realizzata dall'Istituto Demoskopika. Sono dieci le realtà regionali i cui gli enti locali ottengono un piazzamento al di sopra della media italiana sull'efficienza della pubblica amministrazione: sei al Nord, tre al Centro e soltanto una nel Mezzogiorno, la Sardegna. Gli enti istituzionali che investono maggiormente nella formazione dei loro dipendenti, inoltre, ottengono perfomance migliori nel processo di erogazione dei servizi.
Tra le «comunità istituzionali» settentrionali compaiono, nella quattro posizioni di testa, Valle d'Aosta (189,9 punti), Trentino Alto Adige (165,5 punti), Friuli Venezia Giulia (156,6 punti), Emilia Romagna (115,6 punti) seguite, più in basso, dal Veneto con 103,1 punti (ottavo posto) e dalla Lombardia con 94,8 punti (decimo posto). Al Centro, a «primeggiare» risultano le perfomance di Regioni, Province e Comuni dell'Umbria con 94,3 punti che i collocano al quinto posto della graduatoria complessiva. A seguire gli enti locali della Toscana con 103,2 punti e delle Marche con 94,3 punti che si posizionano rispettivamente al sesto e al nono posto. Infine, la Sardegna è l'unica realtà dell'area «Sud e Isole» a meritarsi un posto nella top ten dell'efficienza totalizzando un punteggio pari a 99,1, ottavo posto nella classifica complessiva. Nel Mezzogiorno a spiccare tra le realtà che hanno ottenuto il minor livello di soddisfazione dei cittadini e «investito» di meno nella formazione dei dipendenti spiccano, nelle ultime cinque posizioni, la Campania, in coda, con 29,8 punti, il Molise con 37,4 punti e la Calabria con 41,6 punti. Seguono la Sicilia e la Basilicata rispettivamente con 42,2 punti e con 48,9 punti. Deludente l'efficienza dell'amministrazione pubblica, ai vari livelli, anche in Abruzzo (65,4 punti), Lazio (65,5 punti), Piemonte (85,8 punti) e Liguria (88,5 punti). Dalla nota di Deskopika emerge anche che il Nord «investe» per il personale il doppio rispetto al Mezzogiorno sui 134 milioni di euro (circa 246 euro per dipendente), per formare i circa 544 mila dipendenti pubblici 73,4 milioni di euro sono spesi al Nord per 235 mila dipendenti, 30,7 milioni di euro nel Mezzogiorno per 202 mila dipendenti e 29,9 milioni di euro al Centro per 107 mila dipendenti.

Per l'assessore al personale, Luisa Lantieri la norma si applica direttamente. Un disegno di legge recepirà gli altri aspetti della riforma Madia
«Anche in Sicilia adesso scatterà il licenziamento»
Dall'inizio dell'anno ad ora sono quattro le contestazioni nei confronti di altrettanti dipendenti regionali per «falsa certificazione di presenza». Quattro dipendenti in servizio a Gela, tre di loro sono fratelli assunti perché parenti di vittime della mafia. Un'indagine della Guardia di Finanza a febbraio fece emergere il caso. Nei loro confronti ancora non è scattato alcun provvedimento. Da oggi con l'entrata in vigore della riforma Madia le cose però potrebbero cambiare visto che il licenziamento scatta entro trenta giorni. Norma che in Sicilia diventa automatica, secondo l'assessore al Personale, Luisa Lantieri. OOO Perché secondo lei questa disposizione entra in vigore automaticamente? «La norma della riforma della Pubblica amministrazione che riguarda gli assenteisti si configura come fattispecie del codice penale e su questa materia la Regione non ha competenza esclusiva. Quello su cui possiamo intervenire riguarda invece l'organizzazione degli uffici e dei servizi ». Significa che da oggi ci sara tempi più brevi per procedere al licenziamento dei dipendenti assenteisti? «In pratica sì, questa norma è automaticamente in vigore. Cosa diversa è per tanti altri aspetti della riforma». Il governo nazionale, in occasione dell'accordo sui 500 milioni, ha chiesto alla Sicilia di procedere rapidamente per recepire la riforma della Pa... «Gli altri aspetti che prende in considerazione l'accordo con lo Stato sono le performance, gli obiettivi, la valutazione, la dirigenza. Tutti aspetti che incidono sull'efficienza della macchina burocratica. In questo senso siamo orientati a un "recepimento dinamico" della riforma Madia». OOO Che significa? «Significa rimandare in toto alla legge originale, per evitare che un nuovo testo possa creare eventuali conflitti o interpretazioni errate. Per questo è auspicabile un disegno di legge che rimandi alla normativa nazionale, senza apportare alcuna modifica». Che tempi ci sono per questo disegno di legge? «Attendiamo che tutte le norme siano chiare per procedere alla loro applicazione». (*STEGI*) STE. GI.

Scuola-lavoro, in Sicilia funziona
Alessandra Turrisi
PALERMO
OOO Quando le guide turistiche autorizzate hanno visto quei ragazzi spigliati accogliere i visitatori all'ombra dei templi di Agrigento, parlare inglese, compilare questionari, hanno fatto scattare l'allarme: "Qualcuno ci vuole rubare il posto". E invece no, quei 97 studenti del liceo scientifico Odierna di Palma di Montechiaro erano nel parco archeologico solo per la loro prima e straordinaria esperienza di alternanza scuola-lavoro, per toccare da vicino la relazione col pubblico, la fatica degli orari da rispettare, la gestione dei problemi di un visitatore spaesato. È questa una delle cinque eccellenze in Sicilia di alternanza scuola-lavoro, resa obbligatoria un anno fa per tutti i tipi di scuola superiore, con la legge 107 (la cosiddetta Buona Scuola), presentate ieri al liceo scientifico Benedetto Croce di Palermo, alla presenza del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, del sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, e del direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte. Docenti, presidi, studenti e imprenditori a raccontare le occasioni offerte ai ragazzi per avvicinarsi al mondo del lavoro, da Gela a Palermo, da Bagheria a Paternò, territori asfittici economicamente, eppure capaci di aprire le porte ai giovani. «In molte parti del mondo questo è il solo modo di imparare - osserva il ministro Poletti -. L'obbligo all'alternanza scuola-lavoro è prevista per legge e non è più un processo lasciato alla libera disponibilità delle scuole. E questo è necessario perché i nostri giovani siano in grado di essere "occupabili" quando completeranno gli studi. Credo sia un passaggio molto importante che ha bisogno del contributo di tutti ». Le occasioni migliori sono state presentate direttamente dai protagonisti, coordinati da Margherita Carastro dell'Usr, che ha seguito tutti i progetti. La particolare esperienza alla raffineria Eni di Gela, che ha coinvolto 200 ragazzi di cinque scuole superiori, la raccontano Andrea Catalano dell'istituto Morselli e gli ingegneri Luigi Ciarrocchi  Davide Calabrò dell'Eni, azienda in grande trasformazione nella direzione green. «Abbiamo visto dal di dentro la nostra raffineria, i laboratori chimici, l'esercitazione dei vigili del fuoco, abbiamo fatto una formazione online con gli esperti dell'Eni», spiega Andrea, entusiasta. E il polo petrolchimico si candida a partire anche con l'apprendi - stato di primo livello per le scuole, «per far capire quanto Eni tiene a Gela e al suo territorio», ribadiscono i rappresentanti aziendali. Apprendistato che ha già dato frutti interessanti all'istituto Fortunato Fedele di Agira, sezione alberghiero di Centuripe, e al Volta di Palermo: 35 ragazzi del quarto anno hanno seguito questo percorso lavorando in aziende locali, ristoranti e ditte di impiantistica, e concluse le ore formative sono rimasti con un contratto di lavoro dipendente. Un orgoglio per Giuseppe D'Amato, di Palermo, che ad appena 17 anni si ritrova a lavorare per i mesi estivi in una ditta, perfettamente in regola. L'occasione offerta dal Parco della Valle dei templi, guidato da Giuseppe Parello, ai ragazzi di Palma di Montechiaro è considerata unica dalla preside Milena Siracusa: «La nostra è una realtà difficile, dove il concetto di legalità stenta ad affermarsi. I ragazzi sono usciti fuori e hanno dato il meglio». Come quelli dell'istituto Rapisardi di Paternò, impegnati in un Erasmus plus con Paesi esteri, e dello Stenio di Termini Imerese e del D'Acquisto di Bagheria coinvolti in un progetto innovativo, realizzato in collaborazione con la start-up InEmbryo srls per promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove idee di impresa. (*altu*)

Comune. L'assessore Miccichè: «Servizio ad agosto». Noi con Salvini: «In questo modo si viola la legge»
Ad Agrigento scoppia la polemica sui bagnini
Ad Agrigento scoppia la polemica sul salvataggio sulle spiagge libere. Ieri il Comune, con l'assessore Franco Miccichè, ha annunciato che il servizio dei bagnini sarà operativo soltanto ad agosto. Il rappresentante della giunta ha giustificato il ritardo nel decollo dell'importan - te attività di prevenzione con il fatto che Regione ed ex Provincia, al contrario di quanto accaduto fino allo scorso anno, non hanno messo a disposizione delle somme. Così il Comune si è visto costretto a fare di necessità virtù e ad impiegare il 25 per cento delle somme con le quali avrebbe contribuito alla realizzazione del servizio, per garantire i bagnini, ma solo nel mese di agosto. «Nonostante le ristrettezze delle risorse - ha detto Miccichè - stiamo utilizzando il 25 per cento a nostra disposizione per garantire il servizio ad agosto, mese in cui si registra la maggiore presenza di bagnanti sulle spiagge». Ad operare sulle torrette saranno 16 bagnini. Ma a criticare l'operato della giunta è stato, ieri il movimento «Noi con Salvini». «Il nostro coordinamento provinciale - si legge in una nota di «Noi con Salvini» - ha già diffidato l'amministrazione con una lettera con la quale chiede, entro e non oltre sette giorni dal 10 luglio, l'immediata applicazione della legge regionale 17, che disciplina l'«istituzione del servizio di vigilanza e salvataggio per le spiagge libere siciliane». Purtroppo prendiamo atto, con la risposta divulgata dall'assessore Miccichè, che ad Agrigento non è solo il sindaco convinto di essere in un principato, ma anche chi lo circonda sta iniziando a convincersi che sia così. Purtroppo per loro siamo in una città che fa parte di quella Italia che i loro dante causa stanno cercando di rovinare del tutto. Siano loro a prendere atto che le leggi sono tali fino a quando non vengono riviste, o variate con altre leggi o decreti. La legge regionale in questione obbliga i primi cittadini a rispettare delle regole. Il Comune, tra le altre cose, deve assicurare che lungo le spiagge ci sia un servizio di  vigilanza balneare con presenza di bagnini di salvataggio. I Comuni sono tenuti altresì a dotare le spiagge delle attrezzature e dei servizi necessari per l'incolumità della vita a mare, nel rispetto delle disposizioni emanate dalle competenti capitanerie di porto». «Noi con Salvini» ha concluso annunciando che «il 17 luglio procederemo. così come testualmente già riportato nella diffida inoltrata al Comune, all'inoltro alla Procura della Repubblica di Agrigento dell'esposto». (*AAU*)

Siculiana, la discarica va verso la riapertura
Sul fronte della raccolta differenziata, dai prossimi giorni, i Comuni saranno affiancati dall'Ufficio speciale regionale
Annamaria Martorana
Potrebbe avere i giorni contati, l'anomala situazione che vede, per effetto di un'ordinanza regionale, le imprese dell'agrigentino che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, conferire nella discarica di Lentini con un aggravio di tempo e di costi. La discarica di contrada Matarana a Siculiana, potrebbe riaprire i battenti a breve dopo che lunedì scorso, alla Presidenza della Regione, sono state individuate le azioni per rientrare prima possibile nell'ordinario ed è stata sollecitata alle imprese che gestiscono le discariche attualmente prive di biostabilizzatori, l'introduzione di un impianto mobile che potrà essere avviato dopo i pareri della pubblica amministrazione nelle more dell'attivazione dell'impianto ordinario di TMB, trattamento meccanico biologico, che a sua volta potrà essere realizzato in 4/5mesi per qualcosa come 620 tonnellate giornaliere, dal rilascio dei permessi che la Catanzaro costruzioni, gestore di Siculiana, ha già chiesto il 28 giugno scorso. Il gestore, previa verifica di fattibilità nel sito di Matarana, si è impegnato a presentare richiesta per autorizzare l'impianto mobile per un quantitativo inferiore a quello ordinario. La Catanzaro inoltre, possiede un impianto nella zona industriale di Agrigento, e che se disponibile, potrebbe  servire per trattare i rifiuti prima di essere trasportati a Siculiana. Si tratta comunque di aspetti tecnici della vicenda, che poco hanno a che vedere con il risultato finale che è quello di riuscire a tenere pulite le città quotidianamente senza il rischio che dopo aver percorso centinaia di chilometri, i mezzi tornino ancora pieni in deposito. Una decisione, quella della Catanzaro, di utilizzare un impianto mobile, che potrà dunque ridare ossigeno a gran parte del territorio agrigentino che in questi giorni, ha pagato lo scotto di non avere una discarica vicina e soprattutto, come nel caso di quella di Lentini. Ieri intanto, la raccolta in città, è ripresa del tutto dopo che gli autocompattatori partiti nottetempo per Lentini, sono riusciti a scaricare e a tornare vuoti pronti per reiniziare il servizio. Alcune zone, soprattutto le discariche abusive create quotidianamente da cittadini incivili, si sono riempite in fretta come nel caso di via degli Imperatori dove dopo la bonifica dell'Iseda, ci sono già rifiuti. E per effetto di un provvedimento della giunta regionale di Governo approvato ieri, il Comune di Agrigento, sarà affiancato dall'Ufficio speciale per la differenziata per provare a fare aumentare le percentuali che fino ad ora, almeno per il progetto sperimentale di Fontanelle, fanno registrare risultati non esaltanti. L'ufficio infatti, sotto il coordinamento della Presidenza della Regione e del Dipartimento Acqua e rifiuti, opererà come supporto alle amministrazioni comunali per la corretta impostazione e la piena attuazione degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata. L'ufficio, incardinato presso la Presidenza della Regione, sarà in carica fino a ottobre 2017 e sarà guidato da Salvo Cocina. (*AMM*)

Sportelli di assistenza ai pescatori
È stato pubblicato all'albo pretorioon line e nella sezione "Primo Piano" del sito www.provincia.agrigento.it l'avviso per l'attivazione disportelli informativi di assistenza tecnica ai pescatori sul FondoEuropeo per gli Affari Marittimi e la Pesca . Nell'avviso sonospecificate le modalità di selezione di un incarico riservato aenti, associazioni, fondazioni o società con provata esperienza nelsettore ittico e sui fondi comunitari. Le offerte dovranno pervenireentro le 14 del 27 luglio prossimo, in busta chiusa indirizzata alSettore Ambiente del Libero Consorzio Comunale, Piazza Aldo Moro, 1,92100 Agrigento. Maggiori dettagli su www.provincia.agrigento.it

Ad Agrigento scoppia la polemica suibagnini
Ad Agrigento scoppia la polemica sulsalvataggio sulle spiagge libere. Ieri il Comune, con l'assessoreFranco Miccichè, ha annunciato che il servizio dei bagnini saràoperativo soltanto ad agosto. Il rappresentante della giunta hagiustificato il ritardo nel decollo dell'importante attività diprevenzione con il fatto che Regione ed ex Provincia, al contrario diquanto accaduto fino allo scorso anno, non hanno messo a disposizionedelle somme. Così il Comune si è visto costretto a fare dinecessità virtù e ad impiegare il 25 per cento delle somme con lequali avrebbe contribuito alla realizzazione del servizio, pergarantire i bagnini, ma solo nel mese di agosto. «Nonostante leristrettezze delle risorse - ha detto Miccichè - stiamo utilizzandoil 25 per cento a nostra disposizione per garantire il servizio adagosto, mese in cui si registra la maggiore presenza di bagnantisulle spiagge». Ad operare sulle torrette saranno 16 bagnini. Ma acriticare l'operato della giunta è stato, ieri il movimento «Noicon Salvini». «Il nostro coordinamento provinciale - si legge inuna nota di «Noi con Salvini» - ha già diffidato l'amministrazionecon una lettera con la quale chiede, entro e non oltre sette giornidal 10 luglio, l'immediata applicazione della legge regionale 17,che disciplina l'«istituzione del servizio di vigilanza esalvataggio per le spiagge libere siciliane». Purtroppo prendiamoatto, con la risposta divulgata dall'assessore Miccichè, che adAgrigento non è solo il sindaco convinto di essere in un principato,ma anche chi lo circonda sta iniziando a convincersi che sia così.Purtroppo per loro siamo in una città che fa parte di quella Italiache i loro dante causa stanno cercando di rovinare del tutto. Sianoloro a prendere atto che le leggi sono tali fino a quando non vengonoriviste, o variate con altre leggi o decreti. La legge regionale inquestione obbliga i primi cittadini a rispettare delle regole. IlComune, tra le altre cose, deve assicurare che lungo le spiagge cisia un servizio di vigilanza balneare con presenza di bagnini disalvataggio. I Comuni sono tenuti altresì a dotare le spiagge delleattrezzature e dei servizi necessari per l'incolumità della vita amare, nel rispetto delle disposizioni emanate dalle competenticapitanerie di porto». «Noi con Salvini» ha concluso annunciandoche «il 17 luglio procederemo. così come testualmente giàriportato nella diffida inoltrata al Comune, all'inoltro allaProcura della Repubblica di Agrigento dell'esposto».


Ati al lavoro: «Acqua, bisognaridurre le tariffe»Nominata anche la commissione che sioccuperà del passaggio di consegne dall'Ato. Avviata la verifica sulla convenzione della Girgenti Acque
Nessun aumento delle tariffe idriche dagennaio 2016 e l'Ambito Territoriale Idrico, presieduto dal sindacodi Menfi, Vincenzo Lotà, ha istituito la commissione che verificheràtutta la documentazione dell'Ato prima del passaggio di consegne.La commissione è composta dal sindaci di Montevago, Margherita LaRocca Ruvolo; Palma di Montechiaro, Pasquale Amato; Canicattì,Ettore Di Ventura; dal vice sindaco di Favara, Lillo Attardo. «Lacommissione paritetica avrebbe dovuto essere nominata dal presidentedella Regione - di - ce Margherita La Rocca Ruvolo - e vagliaretutta la documentazione attinente al servizio. Intanto, abbiamo messoin evidenza che il passaggio di consegne dal commissario dell'Atoall'Ati non può essere una questione formale, ma bisognaeffettuare una verifica e dunque compiere un atto sostanziale. Adessochiederemo al commissario dell'Ato di farci vagliare ladocumentazione e questo deve precedere il passaggio di consegne. Poisi deciderà su come espletare il servizio tra le modalitàpossibili. Purchè siano garantiti i principi di efficienza,efficacia e funzionalità, si può stabilire di effettuare ilservizio attraverso un consorzio tra i Comuni con ambito unico, inhouse o con un sub-ambito. La commissione, però, dovràprincipalmente verificare come viene consegnato, dal gestore private,il servizio». Un obiettivo, in ogni caso, i sindaci voglionocentrarlo: «Dobbiamo ridurre le tariffe - dice Margherita La RoccaRuvolo - anche solo di un centesimo, ma dobbiamo farlo». Ci sono poiComuni, come Montevago, che hanno lavori in itinere. «Noi dobbiamointervenire sul depuratore - dice il sindaco La Rocca Ruvolo - manon possiamo andare a vincolarci per il futuro con Girgenti Acquesapendo che, ormai, le nostre strade si stanno separando». Nelpassato, il Comune di Montevago è stato tra quelli che hanno cercatouna strada autonoma per lasciare il gestore idrico. Il TribunaleAmministrativo Regionale, però, ha annullato gli atti e GirgentiAcque ha continuato a gestire il servizio. Il presidente dell'Ati,il sindaco di Menfi Vincenzo Lotà, subito dopo l'elezione, avevadichiarato: «Noi valuteremo le relazioni del gestore all'Atoidrico sull'applicazione della convenzione per capire se ci sonoincongruenze rispetto agli obblighi. Se dovessero essere riscontratesi può ipotizzare una rescissione del contratto. C'è, però,anche un'altra possibilità che è quella della nuova legge checonsente la creazione dei sub ambiti ed i Comuni possono scegliere segestire in proprio il servizio o affidarsi a un gestore. A mio parerebisogna andare alla stessa decisione da parte di tutti i Comuni». Inquesti giorni si torna a parlare di emergenza idrica per alcunilavori avviati da Siciliaque sulla condotta del lago di Fanaco.Inevitabili saranno i disagi in alcuni comuni, compreso il capoluogo.La Girgenti Acque ha avviato una task-force per gestire la situazioneè ridurre al meno possibile i disagi per gli utenti. (*GP*)


Siculiana, la discarica va verso lariapertura 0 Sul fronte della raccolta differenziata, dai prossimigiorni, i Comuni saranno affiancati dall'Ufficio speciale regionale
Potrebbe avere i giorni contati,l'anomala situazione che vede, per effetto di un'ordinanzaregionale, le imprese dell'agrigentino che si occupano dellaraccolta e dello smaltimento dei rifiuti, conferire nella discaricadi Lentini con un aggravio di tempo e di costi. La discarica dicontrada Matarana a Siculiana, potrebbe riaprire i battenti a brevedopo che lunedì scorso, alla Presidenza della Regione, sono stateindividuate le azioni per rientrare prima possibile nell'ordinario ed è stata sollecitata alle imprese che gestiscono le discaricheattualmente prive di biostabilizzatori, l'introduzione di unimpianto mobile che potrà essere avviato dopo i pareri dellapubblica amministrazione nelle more dell'attivazione dell'impiantoordinario di TMB, trattamento meccanico biologico, che a sua voltapotrà essere realizzato in 4/5mesi per qualcosa come 620 tonnellategiornaliere, dal rilascio dei permessi che la Catanzaro costruzioni,gestore di Siculiana, ha già chiesto il 28 giugno scorso. Ilgestore, previa verifica di fattibilità nel sito di Matarana, si èimpegnato a presentare richiesta per autorizzare l'impianto mobileper un quantitativo inferiore a quello ordinario. La Catanzaro inoltre, possiede un impianto nella zona industriale di Agrigento, eche se disponibile, potrebbe servire per trattare i rifiuti prima diessere trasportati a Siculiana. Si tratta comunque di aspetti tecnici della vicenda, che poco hanno a che vedere con il risultato finaleche è quello di riuscire a tenere pulite le città quotidianamentesenza il rischio che dopo aver percorso centinaia di chilometri, imezzi tornino ancora pieni in deposito. Una decisione, quella della Catanzaro, di utilizzare un impianto mobile, che potrà dunque ridareossigeno a gran parte del territorio agrigentino che in questigiorni, ha pagato lo scotto di non avere una discarica vicina esoprattutto, come nel caso di quella di Lentini. Ieri intanto, la raccolta in città, è ripresa del tutto dopo che gliautocompattatori partiti nottetempo per Lentini, sono riusciti ascaricare e a tornare vuoti pronti per reiniziare il servizio. Alcunezone, soprattutto le discariche abusive create quotidianamente da cittadini incivili, si sono riempite in fretta come nel caso di viadegli Imperatori dove dopo la bonifica dell'Iseda, ci sono giàrifiuti. E per effetto di un provvedimento della giunta regionale diGoverno approvato ieri, il Comune di Agrigento, sarà affiancato dall'Ufficio speciale per la differenziata per provare a fareaumentare le percentuali che fino ad ora, almeno per il progettosperimentale di Fontanelle, fanno registrare risultati non esaltanti.L'ufficio infatti, sotto il coordinamento della Presidenza della Regione e del Dipartimento Acqua e rifiuti, opererà come supportoalle amministrazioni comunali per la corretta impostazione e la pienaattuazione degli obiettivi di incremento della raccoltadifferenziata. L'ufficio, incardinato presso la Presidenza della Regione, sarà in carica fino a ottobre 2017 e sarà guidato da SalvoCocina.

Agrigentonotizie.it
 
Siciliacque, per eseguire lavori, fermerà l'erogazione dal Fanaco. Disagi in sei città
Inizieràoggi, mercoledì. la crisiidrica per la provincia di Agrigento.Dal 13 al 16 di luglio, infatti, per delle riparazioni da eseguirelungo la condotta, Siciliacque sospenderà completamente la fornitura dal Fanaco, principalefonte di approvvigionamento per l'intero territorio. Insei città, con in testa il capoluogo di provincia, l'erogazionesarà sospesa del tutto, in alcuni altri centri, invece, verràsoltanto ridotta. Girgenti Acque,società che gestisce le risorse idriche in quasi tutti i Comunidell'agrigentino, ha annunciato di avere messo su una vera epropria "taskforce" per fronteggiare l'emergenza.Il gruppo di lavoro, che è in continuo contatto con Siciliacque econ i sindaci di tutti i Comuni interessati dalla sospensione dellafornitura, si manterrà costantemente aggiornato sulla situazione,nel tentativo di limitare al minimo i disagi che, comunque, non saranno lievi .Agrigentocittà continuerà a ricevere l'acqua dal Favara di Burgio e dal Voltano, ma dall'ente gestore arriva comunque l'appello a ridurre alminimo i consumi. Siciliacque,per eseguire lavori, fermerà l'erogazione dal Fanaco. Disagi in seicittà
„Agrigento città continuerà a ricevere l'acqua dal Favara di Burgio e dal Voltano, ma dall'ente gestore arriva comunque l'appello a ridurre alminimo i consumi. "

Scrivolibero.it

Emergenza rifiuti in Sicilia, Federconsumatori: "non sia presa a scusa peraumentare le tariffe"

LaSicilia è di nuovo in emergenza rifiuti con gravi danni per lasalute e la qualità della vita dei cittadini e pesanti ripercussionisul turismo. Tutto questo in piena estate, quando le alte temperaturepeggiorano la situazione e i turisti avrebbero il diritto diassistere a ben altri spettacoli mentre spendono i propri soldi nelleprincipali mete culturali e balneari dell'isola. La situazioneattuale è il risultato di anni di emergenza sotterranea, dinegligenze più o meno interessate e di rimpalli di responsabilità:ancora oggi, nel 2016, in Sicilia mancano gli impianti necessari agestire una vera raccolta differenziata e, secondo i dati ISPRArelativi al 2014 (gli ultimi utili), tutte le Regioni italianeraggiungono una percentuale di raccolta differenziata in crescitaeccetto la Sicilia che, in contrazione, raggiunge il 12,5% rispettoal 2013 che era al 13,3%. Anche la Calabria aumenta dal 14,8% del2013 al 18,6 del 2014. La Campania arriva al 47,6%. In Sicilia, nelletre città maggiori, i chili di rifiuti differenziati per abitantesono pochissimi: a Messina 35 kg/abitante per anno, a Palermo 42 kg,a Catania 61 kg. "E'arrivato il momento - afferma il presidente di FederconsumatoriSicilia, Alfio La Rosa - che politici e amministratori pubblicismettano di giocare a scarica barile. E' fondamentale attivareforme di coordinamento tra tutti i soggetti interessati e favorire lapartecipazione stabile dei cittadini per fronteggiare questasituazione creata dall'inerzia, dalla incapacità e dalla mancatavolontà politica". Perquesto le strutture territoriali di Federconsumatori sono state giàmobilitate alla vigilanza ed alla denuncia delle criticità edinefficienze che non devono ricadere su aumenti indiscriminati dellatariffa rifiuti, che in Sicilia in media è già ben oltre la medianazionale. "Nonpermetteremo - conclude La Rosa - che questa ennesima emergenzacostruita a tavolino venga presa a pretesto per aumentare i costi acarico dei cittadini consumatori, in un disperato tentativo diappianare il mostruoso debito da 1,5 miliardi di euro accumulato neidecenni dal (non) sistema rifiuti siciliano".

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO