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rassegna stampa del 19 luglio 2016

GIORNALE DI SICILIA

Oggi l'autorizzazione per ilbiostabilizzatore a siculiana: la discarica potrà smaltiretonnellate di spazzatura.

L'autorizzazione per ilbiostabilizzatore mobile della discarica di Siculiana saràrilasciata oggi dalla Regione, significa che entro dieci giorni(tanti ne ha stimati la Catanzaro Costruzioni per attivarel'impianto) nella discarica dell'Agrigentino potranno esseresmaltite fra 110 e 140 tonnellate di rifiuti. Impianti che permettonodi aumentare la capienza delle discariche: domenica nella primagiornata di attivazione di quello di Bellolampo gestito dalla EcoAmbiente srl sono state smaltite 600 tonnellate di immondizia,cercando di recuperare anche l'arretra - to degli ultimi giorni.Entro il 25 sarà attivo quello di Gela, a fine mese quello diTrapani. «La situazione si sta normalizzando - assicura ilpresidente della Regione, RosarioCrocetta - gli accumuli sarannosmaltiti a breve». Ieri il presidente ha riunito i tecnici e ildirigente del Dipartimento rifiuti per fare il punto. In molti Comunidella Sicilia la situazione resta difficile, in particolare a Carininel Palermitano dove, secondo il presidente, l'immondizia non vieneraccolta perché il personale rifiuta il trasferimento della societàche ha vinto la gara d'appalto. Nel centro del Palermitano, dagiugno a ora sono state smaltite 64 tonnellate di rifiuti al giorno,la produzione varia fra 80 e 100. Crocetta ieri ha dato mandato agliuffici di intervenire. «Entro 24 ore - dice il presidente - ilcommissario dell'Ato dovrà assegnare il personale. O vanno inaspettativa volontaria e dunque assegnati o saranno sospesi senzastipendio». Un braccio di ferro che i sindacati contestano.Innanzitutto sul piano formale. Secondo Dionisio Giordano, segretarioFit Cisl Ambiente « i lavoratori dipendenti degli Ato devono primaessere assunti nelle Srr per poi essere utilizzati dai soggettiaffidatari dell'appalto che ne assumono la responsabilitàgestionale operativa e disciplinare, nonché gli obblighi Inail e leerogazioni delle retribuzioni». Il passaggio dagli Ato alle Srr èuno dei grandi ritardi accumulati in questi anni. In molti casi leSrr non sono mai partite, dove invece sono stati approvati pianid'ambito e dotazioni organiche è stata la Regione ad accumulareritardi. È il caso ad esempio delle Srr Palermo est, Palermo ovest,Agrigento Provincia Ovest, Trapani Provincia Sud: le dotazioni sonostate approvate in giunta regionale a maggio, si attende il decretoassessoriale. «L'assessorato Energia e Servizi - conclude Giordano- emani subito i decreti di approvazione delle dotazioni organichedelle Srr, di 14 appena quattro sono state approvate in giuntaregionale». Ritardi anche sul fronte della differenziata con laSicilia ultima in classifica in Italia. Oggi scattano i primicommissariamenti per quei Comuni che non hanno presentato i piani perincrementare la differenziata. All'appello mancano circa il ventiper cento delle amministrazioni che entro sabato dovevano mettere apunto i piani, per questi scatterà il commissariamento. Intanto peròl'ufficio speciale per la differenziata, voluto da Crocetta lascorsa settimana proprio per spingere su questo fronte, non è ancorapienamente operativo. Fra i temi in discussione anche l'obbligo diraccolta e conferimento in discarica la domenica, soprattutto nelperiodo estivo. «Disporremo la raccolta straordinaria la domenica el'apertura delle discariche, almeno nel periodo estivo», diceCrocetta. Intanto Il Codacons annuncia un esposto in Procura «per lagrave emergenza rifiuti scoppiata in Sicilia a causa del mancatoconferimento in discarica dei rifiuti, e che sta mettendo inginocchio numerosi comuni dell'isola».  




Pubblico impiego, la Uil accusa:
«Stipendi bassi e organici carenti»
La Uil Sicilia fa la voce grossa contro il mancato rinnovo dei contratti del comparto pubblico impiego fermi dal 2009 e organici all'osso. La firma sindacale è scesa in campo attraverso il segretario regionale Salvatore Pasqualetto e chiede con fermezza di uscire da questo stato di empasse. «Il mancato rinnovo dei contratti di lavoro ai dipendenti della pubblica amministrazione per così tanto tempo - ha esordito Pasqualetto - oltre a rivelarsi un danno per la società, da un lato è una violazione del diritto per chi lavora a migliorare la propria posizione, dall'altra, l'inevitabile rottura del rapporto governo-dipendente-cittadino ». Indice puntato contro gli interlocutori naturali e il loro immobilismo, come lamenta la stessa Uil. «Per lungo tempo -ha aggiunto Pasqualetto - l'argomento dei rinnovi contrattuali è stato affrontato con scarsa sufficienza, poco interesse dal ministro della Funzione pubblica, impegnato a sostenere che nulla funziona e dal Consiglio dei ministri, più interessato ad affermare la necessità di un diverso modello organizzativo». E non risparmia critiche. «Intanto dei rinnovi contrattuali non si parla -è andato avanti - a dimostrazione che il lavoro pubblico non appartiene all'agenda di governo. Altrimenti, non si spiegherebbe il silenzio, nonostante le manifestazioni nelle tante piazze italiane di lavoratori e le lavoratrici, in coro a reclamare il rinnovo del contratto di lavoro fermo al 31 dicembre 2009». E rincara la dose prendendo in esame un altro pesante effetto, che ricade sui pensionati, legato al blocco dei contratti. «Si continua a rimane re distratti sul disagio vissuto nei diversi comparti lavorativi - ha spiegato - dal nocumento provocato a tante persone costrette ad andare in pensione col salario del 2009». Altro tema spinoso toccato dalla Uil è legato alle forti carenze d'organico. «Sfugge al governo - bacchetta Pasqualetto - il dover affermare che i servizi erogati dalla pubblica amministrazione in Italia, pur tra tante difficoltà, riescono a mantenere dritta la sbarra dell'impegno e del servizio, dell'efficienza e dell'efficacia, anche in situazioni di difficoltà e con gli organici del personale ridotti oramai del 35, 40 per cento». . E rimarca: «Oramai sì è a un bivio. Il lavoro pubblico italiano è malpagato, l'esempio arriva da chi percepisce stipendi appena al di sopra delle mille euro al mese, con affitto da pagare e con carico familiare». Poi avverte. «Perseverando nella politica "politicante"-ha concluso - si arriverà alla rottura di qualsiasi relazione e il Sindacato Italiano sarà costretto a riprendere le piazze». (*VIF*)

Tartaworld
Continuano gli incontri sulle spiagge
Oggi 19 luglio gli incontri si svolgeranno nelle spiagge di Mollarella (Licata) e Borgo Bonsignore Ribera), per proseguire mercoledì 21 luglio a Torre di Gaffe (Licata), il 22 a Sciacca in contrada Maragani, il 24 a San Leone nei lidi Oceanomare e Blow Out e a Sciacca a Sovareto, quindi il 26 luglio sulle spiagge Kaos e Maddalusa e a Sciacca in contrada Foggia. Le attività di animazione continueranno sino a tutto il mese di settembre nei Comuni costieri. (*PAPI*)
Incendio nella zona della Rupe
I ringraziamenti di Barberi
Il vasto incendio che ha interessato l'area boschiva nei pressi della Rupe Atenea è stato spento grazie all'intervento congiunto di Forestale, Vigili del Fuoco e Gruppo Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale, che ha messo a disposizione due mezzi con relativi moduli antincendio forniti in comodato d'uso dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile. Il rischio legato alla natura accidentata dei terreni coinvolti è stato brillantemente superato grazie alla piena collaborazione tra tutti gli enti intervenuti e le due associazioni di volontariato che hanno collaborato con il Gruppo Protezione Civile del Libero Consorzio e cioè: Gise di Agrigento, di cui è responsabile Sandro Bennici e Giubbe d'Italia di Comitini (responsabile Giuseppe Mistretta). Il Libero Consorzio, tramite il Commissario Straordinario, Roberto Barberi, ringrazia le associazioni di volontariato che con competenza e impegno collaborano con il Gruppo di Protezione Civile sul fronte antincendio. Un fronte che vede il Libero Consorzio sempre in prima linea, grazie anche al servizio attivato lo scorso 6 luglio sui territori di undici comuni dell'Agrigentino. (*PAPI*)

Cupa. Il neo eletto presidente del Cupa presenterà infatti oggi alle 12 il suo piano dell'offerta formativa
Università, oggi inizia l'«era di Armao»
Inizia l'era "Armao" al Consorzio universitario agrigentino. Il neo eletto presidente del Cupa, l'avvocato cassazionista Gaetano Armao, presenterà infatti oggi alle 12 il suo piano dell'offerta formativa e quello economico - finanziario al Consiglio d'amministrazione che è stato eletto assieme a lui dall'assemblea dei soci ordinari, che sono il Comune di Agrigento (con capitale di 150 mila euro) e la Camera di commercio che partecipa con 50 mila euro. Nel Consiglio d'amministrazione siedono oltre al presidente Armao anche Giovanni Di Maida (unico ad essere riconfermato del precedente Cda), Paolo Minacori e Giovanni Vaccaro. Nel collegio dei revisori dei conti è stato inserito Giovanni Patti. Per completare la governance la Regione dovrà nominare un proprio componente all'interno del Cda. Si parla con insistenza della nomina di Santino Lo Presti, preside e presidente regionale della Lega Sicula di calcio, molto vicino al deputato regionale del Nuovo centrodestra, Enzo Fontana. Armao vuole accanto a se persone di spessore e gente che abbia voglia di lavorare. Dopo l'insediamento il presidente Armao incontrerà il personale, i sindacati, gli studenti ed i propri rappresentanti. Insomma inizierà a prendere coscienza e consapevolezza del lavoro che lo attende per i prossimi mesi e dei collaboratori che avrà accanto nel difficile compito di rilanciare il Consorzio. Da una parte c'è l'aspetto difficile da gestire in poco tempo, cioè organizzare e promuovere il piano dell'offerta formativa. UniPa, l'università  di Palermo, conferma l'attivazione dei corsi di studio in Servizio Sociale (triennale) e Archeologia (magistrale) ma mantiene la linea del "taglio" di facoltà importanti come Architettura, Giurisprudenza e Beni culturali. "Occorre, adesso, puntare - dice il presidente Armao - al rilancio dell'offerta culturale e formativa che dia concreta prospettiva di occupazione ai giovani agrigentini. In occasione dell'insediamento presenterò ai soci il piano di sviluppo formativo del polo universitario e del relativo fabbisogno finanziario, facendo appello a tutte le istituzioni e alle forze imprenditoriali del territorio". Armao dovrà inoltre risolvere la "vertenza" con l'ex Provincia, con il commissario straordinario Roberto Barberi che ha intenzione di impugnare la delibera con la quale l'assemblea dei soci ha preso atto del recesso dalla compagine societaria del Cupa e che di conseguenza invaliderebbe la nomina del Consiglio di amministrazione. (*PAPI*)

agrigentonotizie.it
Rifiuti,sindaci sul piede di guerra: "È emergenza sanitaria"
Unadelegazione di sindaci dell'Agrigentino si è recata lunedì 18luglio al Dipartimento regionale dei Rifiuti perprotestare contro le prescrizioni contenute nelle ultime ordinanzedel presidente della Regione. Iprovvedimenti "hanno dapprima obbligato i Comuni a conferire aLentini, con notevole aggravio di costi e dei tempi di scarico, dipoi ha contingentato il carico di rifiuti che ogni Comune puòportare in discarica. Con queste prescrizioni i Comuni non hannopotuto svuotare giornalmente gli autocompattatori e hanno subito ilfermo della raccolta dei rifiuti. Conseguentemente i rifiuti si sonoaccumulati per strada e adesso non possono essere raccolti pena ilsuperamento del limite massimo giornaliero di conferimento attribuitoad ogni Comune". Lo scrivono in una nota i sindaci di Racalmuto,Naro, Montallegro, Favara, Porto Empedocle, Realmonte, Ribera,Cammarata, Naro, Casteltermini, Campobello di Licata, Ravanusa,Licata, Palma di Montechiaro, Menfi, Sant'Angelo Muxaro, Montevago,Canicattì, Joppolo Giancaxio, Agrigento, Siculiana, Caltabellotta,Lampedusa e Grotte."Ilcontingentamento dei rifiuti da portare in discarica è abnorme, -proseguono i sindaci - perché assume come parametro lamedia giornaliera dei conferimenti del mese di giugno 2016 e nontiene conto che durante il periodo estivo i paesi dell'Agrigentino sipopolano di turisti, diemigrati, dei lavoratori e degli studenti pendolari. I sindacihanno chiesto che il contingentamento avvenga sulla base della mediadei rifiuti prodotti nei mesi di luglio, agosto e settembre dell'anno2015, hanno chiesto inoltre che sia autorizzato un conferimentostraordinario per rimuovere le tonnellate di rifiuti giacenti perstrada".Nelpomeriggio un'altra delegazione di sindaci ha incontrato il prefettodi Agrigento NicolaDiomede, alquale ha chiesto di farsi portavoce del gravissimo disagio che stasfociando nell'emergenzasanitaria in molti comuni della provincia di Agrigento. "Nelcorso degli interventi - aggiungono i primi cittadini - èstato evidenziato il caos provocato dalle scelte regionali. LaRegione prima ha messo in liquidazione gli Ato Rifiuti e previsto leSocietà di Regolamentazione dei Rifiuti - SRR, che dovevano fare unagara per tutti i Comuni; poi ha dato la possibilità ai Comunisuperiori a cinquemila abitanti di costituire un Ambito di RaccoltaOttimale - Aro  - e di predisporre un piano di intervento per lagestione della raccolta dei rifiuti: alcuni Comuni hanno avuto ipiani Aro approvati dalla Regione altri no"."Chiha avuto i piani approvati è incappato nei tempi dell'Urega, - silegge ancora nella nota - e ancora attende di poter espletare lagara, chi e riuscito ad aggiudicare e ha firmato il contratto subiscei tempi di esecuzione, l'impresa ha novanta giorni per iniziare.Chi non ha avuto i piani approvati ha potuto fare gare limitate neltempo, chenon aiutano la programmazione della raccolta differenziata. Ilpresidente della Regione ha disposto la chiusura della discarica diSiculiana, perchè mancante dell'impianto di bio stabilizzazione, chenon ha mai avuto e che serve a separare la frazione umida dallafrazione secca dei rifiuti. I 104 comuni che prima viconferivano sono stati dirottati a Lentini: trenta euro in più ilcosto di conferimento oltre alle spese di trasporto. La discarica haun limite massimo di conferimento giornaliero, raggiunto il qualechiude. Dopo qualche settimana, i Comuni del catanese e delsiracusano hanno raggiunto un'intesa, prima scaricheranno loro, poile stazioni di trasferenza - impianti dove è possibile svuotare piùautocompattatori per fare un unico carico - infine gli altri comuni"."MoltiComuni dell'Agrigentino - proseguono i sindaci - sono cosìfiniti in coda, a salvarsi sono soltanto quelli che hanno affidato ilsevizio alla società che gestisce l'impianto di trasferenza. Dopofile interminabili, gli autocompattatori tornano pieni, Il sistema vain tilt, le imprese che non riescono a svuotare gli autocompattatorinon sono in grado di fare la raccolta il giorno successivo. I rifiutirimangono nei cassonetti, che non vengono svuotati, e si ammassanonei pressi. La Dedalo Ambiente, che pratica la gestione in house, hai mezzi vetusti che non sono in condizione di affrontare il viaggiosino a Lentini; deve garantire la continuità del servizio ma è inliquidazione, nonpuò fare investimenti ed è costretta a noleggiare i mezzi conaggravio di costi a carico dei cittadini. LaRegione Siciliana, per superare il blocco, ha distribuito il caricogiornaliero ammissibile nella discarica di Lentini per tutti i comuniche lì sono obbligati a conferire. I comuni dell'Agrigentinosubiscono tagli sulla produzione giornaliera di rifiuti che vanno dal10% al 44%, il mese di riferimento e giugno 2016. Nell'arco dellasettimana i Comuni devono rispettare la media giornaliera, se lasuperano non possono conferire, fino a quando non rientrano. I Comuniaccelerano con la raccolta differenziata, ma sono vincolati dairitardi dell'Urega, dai tempi di esecuzione dei contratti, dallamancanza di approvazione dei piani Aro, dalla gestione degli Ato inliquidazione.Nel frattempo il contingentamento del conferimento indiscarica non consente di smaltire i rifiuti accumulati nelle stradenelle scorse settimane e adesso per effetto del contingentamentomedesimo"."Lasituazione è gravissima, - scrivono i sindaci - perchèl'eventuale riaperturadella discarica di Siculiana avverrebbe con limiti di conferimentopari a 100 tonnellate giornaliere, chenon sarebbero in grado di assorbire il carico giornaliero di rifiutiprodotto da tutti i comuni, ma soltanto del comune capoluogo. Isindaci chiedono che il Presidente della Regione Siciliana autorizziil conferimento straordinario, per consentire di ripulire le nostrecittà;  riveda i limiti del conferimento in discarica,stabilendo una graduale riduzione mese dopo mese sulla base dellamedia di conferimento giornaliero dei mesi di luglio, agosto esettembre dell'anno 2015; acceleri le operazioni di gara dell'Urega;trovi una soluzione più economica dei viaggi a Lentini per i comunidell'agrigentino. In mancanza di nuove prescrizioni che vadanoincontro alle esigenze del territorio e scongiurino il rischiodell'emergenza sanitaria, i sindaci mercoledì prossimo avvierannoazioni di protesta". 

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