GIORNALE DI SICILIA
EMERGENZA RIFIUTI
Faraone: sia Roma a gestire i
rifiuti Crocetta: pronti a spedirli in Piemonte
La Sicilia si
prepara a mettere i rifiuti sui treni, direzione Piemonte, mentre
sull'emergenza va in scena il nuovo scontro fra il presidente della
Regione Rosario Crocetta e il sottosegretario all'Istruzione Davide
Faraone. Ad accendere la miccia è un post del sottosegretario su
Facebook, un video in cui mostra cumuli di spazzatura lungo il tratto
di strada fra Punta Raisi e Palermo. «Sono stanco delle
rassicurazioni del presidente della Regione - scrive Faraone - . Ho
chiesto al presidente del Consiglio Matteo Renzi di mandare
immediatamente un commissario per risolvere la situazione. Non
possiamo più andare avanti così». Uno scontro, quello fra i due
esponenti del Pd, che non si è mai sopito. Crocetta non incassa in
silenzio. «Dico basta a Faraone alla sua irresponsabilità politica.
Dico basta a un sottosegretario che invece di rappresentare un
governo che lavora, lavora per distruggere il partito e il governo
regionale». Parole dure che innescano un botta e risposta. Sullo
sfondo il caso Carini dove la raccolta e lo smaltimento non si
sbloccano. «A Carini uomini vicini al sottosegretario impediscono al
sindaco di fare la raccolta non assegnandogli il personale. Faraone
lavora per l'emergenza rifiuti», dice ancora Crocetta che in
serata annuncia: «Domani il personale sarà assegnato e potrà
essere effettuata la raccolta». «Non starò zitto solo perché lui
è iscritto al Pd - ribatte Faraone -. Il bavaglio non me lo mette
nessuno, meno che mai lui. Sui rifiuti la situazione è emergenziale.
Basta farsi un giro per le strade della Sicilia». Il sottosegretario
richiama l'accordo con il ministero dell'Ambien - te («nulla si
sta facendo per rispettarlo») e snocciola i numeri dell'emergenza.
Secondo il sottosegretario gli impianti di trattamento, sia fissi che
mobili, possono smaltire 4.160 tonnellate al giorno (comprese le 110
di Siculiana e le 300 di Melilli, impianti che saranno operativi dal
primo agosto) mentre la produzione giornaliera è di 5.600 tonnellate
giornaliere. «Ci sono 1.500 tonnellate che ogni giorno restano per
strada. Crocetta o non conosce questi numeri o fa finta di non
conoscerli». E insiste: «L'intervento del commissario è l'unica
soluzione». Dal ministero dell'Ambiente però frenano e rimandano
«ogni eventuale ipotesi di intervento sostitutivo da parte del
governo» al rispetto dell'accordo che viene attentamente
monitorato. A Roma guardano con particolare attenzione «a quei punti
come gli accordi con le Regioni, per trasferire i rifiuti che sono,
secondo le informazioni fornite dalla Regione Sicilia, in fase di
definizione». Ieri è stata trovata l'intesa con la Regione
Piemonte e avviati i contatti con il termovalorizzatore di Torino.
«Stiamo aspettando il piano dei costi da Trenitalia - dice Crocetta
- , nel frattempo abbiamo chiesto al ministero di sbloccare i fondi
che aspettiamo». Ieri al Dipartimento si è lavorato anche per
autorizzare Sciacca, che in attesa di un biostabilizzatore mobile
potrebbe essere usata come deposito temporaneo, e Ragusa: in entrambe
le discariche oggi saranno effettuati i sopralluoghi di Asp e Arpa.
Nella polemica si inserisce anche l'opposizione con Saverio Romano
(Ala) che chiede a Faraone «esca dal governo e rimuova Crocetta» e
il capogruppo di Forza Italia all'Ars Marco Falcone («Faraone esca
dall'equivoco, o chiedendo a Crocetta di revocare la Contrafatto,
oppure chiedendo alla Contrafatto di fare un passo indietro »).
Cumuli di spazzatura ancora Messina dove il sindaco Renato Accorinti
accusa: «Il problema è dovuto all'ordinanza del presidente della
Regione, Rosario Crocetta, che non permette di scaricare più di un
certo quantitativo di immondizia in discarica». Nella città dello
Stretto la procura ha aperto un'inchiesta per chiarire le
responsabilità del Comune e della Regione. L'ipotesi di reato è
quella di omissione di atti d'ufficio per la salvaguardia della
salute pubblica dei cittadini, la Polizia giudiziaria ha acquisito
dalla Regione gli atti. La Protezione civile ha intanto provveduto al
noleggio di un tritovagliatore per Castelvetrano. Nel sito di
contrada Airone fra sabato e domenica sono state portate 377.5
tonnellate di immondizia. Il sindaco Felice Errante avverte che
l'ordinanza della Regione «non autorizza nessun Comune del
Palermitano o dell'Agrigentino a stoccare temporaneamente i rifiuti
nel sito di contrada Airone» mentre il Tribunale dei diritti del
malato chiede al ministero della Salute un'indagine «per fare luce
sull'impatto delle contaminazioni sulla salute dei cittadini».
Infine, ieri sera l'assessore regionale al Territorio e Ambiente,
Maurizio Croce, ha revocato all'A.ci.f l'autorizzazione
all'ampliamento dell'impianto di trattamento rifiuti -
pericolosi e non - di contrada Cuturi a Scicli.
Raccolta straordinaria nei Comuni E
i sindaci aumentano i controlli
Migliora la
situazione igienico sanitaria ad Agrigento. Ieri mattina all'alba
gli autocompattatori hanno scaricato a Coda di Volpe, nella discarica
gestita dalla Sicula Trasporti a Lentini. Altri automezzi hanno
provveduto a svuotare i cassonetti del centro urbano del capoluogo e
del Villaggio Mosè dove hanno sede attività commerciali e alberghi.
Qualche criticità permane a San Leone, a Villaseta e a Piano Gatta.
Questa mattina la ditta Iseda, inizierà, con l'ausilio di pale
meccaniche e trattori, una nuova bonifica di via degli Imperatori,
una discarica abusiva nei pressi del Villaggio Mosè. Difficile poi
la situazione a Porto Empedocle dove non si riesce ancora a smaltire
la quantità di rifiuti accumulatisi lungo le strade. A Siracusa il
conferimento nella discarica di contrada Coda Volpe non ha subito
rallentamenti rispetto ai giorni scorsi. Ogni giorno vengono
trasferiti 200 tonnellate di rifiuti dal capoluogo dove da mercoledì
scorso è obbligatoria la raccolta differenziata con il porta a porta
nella frazione di Belvedere. Nei centri comunali di raccolta di
contrada Arenaura e Targia stanno installando le bilance per pesare
carta, vetro e plastica in attesa dell'avvio degli sgravi sulle
bollette della tassa sui rifiuti. Porta a porta attivato a Lentini da
ieri dove non si rilevano problemi nella raccolta. Disagi invece ad
Agnone, frazione balneare tra Lentini ed Augusta, per i ritardi nello
svuotamento dei cassonetti. Situazione sotto controllo a
Caltanissetta, a Borgetto (in provincia di Palermo) polizia
municipale, ufficio tecnico e protezione civile uniti per il
controllo del territorio e la repressione del rifiuti selvaggio.
Cupa, fissata la prima riunione
operativa di programmazione
Il tempo stringe,
le attività didattiche devono essere immediatamente programmate,
altrimenti si rischia il fallimento. Non ha perso tempo il presidente
Gaetano Armao dopo la seduta di insediamento del nuovo Consiglio
d'amministrazione del Cupa, il consorzio universitario agrigentino,
ed ecco che già è stata programmata la prima riunione operativa che
si terrà venerdì 29 luglio alle 15 nei locali del Polo, in via
Calcarelle. All'ordine del giorno, il presidente Armao ha messo: le
iniziative culturali per i mesi di settembre ed ottobre 2016, la
programmazione didattica 2016 - 2017, la razionalizzazione dei
locali del consorzio, la relazione sullo stato dei contenziosi, la
relazione sullo stato economico - finanziario del Cupa e la
ratifica delle determinazioni presidenziali. L'ordine del giorno è
poi stato integrato con un altro punto: adesione al programma di
riqualificazione delle periferie, predisposto dal Comune di
Agrigento. Intanto scoppia la polemica per il trasferimento a Palermo
del master di primo livello in "Mobilità umana, diritto delle
migrazioni e trasformazioni sociali" che si doveva tenere al Polo
universitario di Agrigento. Istituito grazie all'intervento del
ministro dell'Interno, l'agrigentino Angelino Alfano, il corso di
perfezionamento doveva servire a rilanciare il consorzio e mantenerlo
in vita, quando spiravano forti i venti di chiusura. Coordinatrice
del master doveva essere la professoressa Maria Immordino, ex
presidente del Cda del Cupa, che non essendo stata rieletta, ha
portato con se il corso ed ha fatto bandire dall'ateneo di Palermo
il relativo concorso. «Non vedo perché ci debbano essere polemiche
attorno a questa vicenda - spiega l'ex preside Immordino -
perché è naturale che essendo io la coordinatrice del master lo
porto nella mia classe di insegnamento, che è a Palermo. Il bando è
già stato pubblicato, le lezioni avranno inizio ad ottobre e
parteciperanno anche molti agrigentini che avranno diritto ad una
borsa di studio come rimborso per le spese sostenute. Organizzare un
master di questo tipo ad Agrigento sarebbe davvero dispendioso». Ma
alla domanda perché quando è stato pensato il master si era scelta
la sede di Agrigento non si è pensato ad eventuali costi alti, la
professoressa Immordino risponde: "Nel frattempo sono cambiate
molte cose. Non è stato allestito il centro interdipartimentale
dedicato ai temi della migrazione e della sicurezza nell'area
mediterranea, che doveva sorgere ad Agrigento, d'intesa con il
ministero dell'Interno. Ed i venti di crisi che hanno portato alla
chiusura di Giurisprudenza hanno determinato questa situazione".
L'ex presidente Immordino si riferisce al centro che doveva essere
avviato lo scorso anno accademico al Polo di Agrigento, grazie ad una
convenzione sottoscritta tra l'università e il dipartimento per le
libertà civili e per l'immigrazione del Viminale, con risorse
vincolate per il Cupa, il cui progetto non è mai stato portato a
termine dal ministero dell'Interno e dal ministri Angelino Gaetano
Armao Alfano. (*PAPI*)
ROMA.Addio
al posto fisso e agli scatti di anzianità automatici: sono le novità
previste dal nuovo testo unico del pubblico impiego. Vengono meno
così due dei pilastri che da sempre davano solidità a chi lavora
nelle pubbliche amministrazioni.
Come
riporta un articolo del Corriere della sera, la bozza del nuovo testo
unico prevede che tutti gli enti pubblici comunichino
al ministero le «eccedenze di personale» rispetto alle
«esigenze funzionali o alla situazione finanziaria». «Le eccedenze
- spiega il Corriere - possono essere subito spostate in un altro
ufficio, nel raggio di 50 chilometri da quello di provenienza con la
mobilità obbligatoria. Altrimenti vengono messe in «disponibilità»:
non lavorano e prendono l'80% dello stipendio con relativi
contributi per la pensione. Ma se entro due anni non riescono a
trovare un altro posto potranno addirittura essere licenziati.Ma
crolla anche l'altro avamposto dei dipendenti pubblici: gli scatti
automatici per anzianità. Annualmente, gli impiegati saranno
valutati dai loro dirigenti sulla base degli obiettivi raggiunti e in
relazione ai "voti" ottenuti verranno loro assegnati degli
aumenti nelle retribuzioni.
Intanto
previsti anche lo stop alle assunzioni e il procedimento
disciplinare per il dirigente.
E
poi ancora, l'obbligo della conoscenza dell'inglese come
requisito per i concorsi pubblici e la visita fiscale automatica per
le assenze fatte di venerdì e nei prefestivi. Così pure il
buono pasto uguale per tutti: sette euro al giorno.
Il
deposito rifiuti di Castelvetrano
E' giallo sui comuni autorizzati
Il
Tribunale dei diritti per il malato chiederà al ministero della
Salute di condurre una campagna di indagini epidemiologiche nel
Castelvetranese e nelle zone limitrofe "per fare luce
sull'impatto delle contaminazioni sulla salute dei cittadini"
che potrebbe avere il deposito preliminare e transitorio di circa
duemila tonnellate di rifiuti nel Polo tecnologico integrato di
contrada Airone, a Castelvetrano, deciso dalla giunta regionale.
Lo
ha annunciato Serena Navetta, del Tribunale per i diritti del malato
di Castelvetrano che alla Regione chiederà "un immediato e
aggiornato registro dei tumori del territorio trapanese, quale
strumento per definire in maniera ufficiale la situazione
territoriale e da essa iniziare un attento monitoraggio sulla salute
dei cittadini". Navetta annuncia anche "provvedimenti
legali contro i responsabili diretti e indiretti a sostegno di quei
cittadini a cui verranno accertate patologie e tumori conseguenti
all'attuale disastro ambientale"
Il
sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, che oggi ha effettuato un
sopralluogo al Polo tecnologico di contrada Airone, ha intanto
precisato che l'ordinanza emessa dal presidente della Regione "non
autorizza nessun Comune del Palermitano o dell'Agrigentino a stoccare
temporaneamente i rifiuti nel sito di contrada Airone", diversamente
da quanto reso noto venerdì sera con un comunicato dallo stesso
governatore Crocetta. "Allo stato - ha dichiarato Errante - non
ci sono ragioni che destano allarme o semplice preoccupazione di
inquinamento del territorio contiguo o delle falde acquifere. Il
commissario della Belice ambiente, Sonia Alfano, giunta sui luoghi,
mi ha, altresì, informato che già si sta provvedendo alla
individuazione del sito di conferimento del rifiuto una volta
completate le operazioni di abbancamento temporaneo. Posso assicurare
che saranno giornalmente monitorate le operazioni di scarico dei
rifiuti e saranno quotidianamente verificate eventuali criticità''.