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rassegna stampa del 26 luglio 2016

GIORNALE DI SICILIA
EMERGENZA RIFIUTI
Faraone: sia Roma a gestire i rifiuti Crocetta: pronti a spedirli in Piemonte
La Sicilia si prepara a mettere i rifiuti sui treni, direzione Piemonte, mentre sull'emergenza va in scena il nuovo scontro fra il presidente della Regione Rosario Crocetta e il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone. Ad accendere la miccia è un post del sottosegretario su Facebook, un video in cui mostra cumuli di spazzatura lungo il tratto di strada fra Punta Raisi e Palermo. «Sono stanco delle rassicurazioni del presidente della Regione - scrive Faraone - . Ho chiesto al presidente del Consiglio Matteo Renzi di mandare immediatamente un commissario per risolvere la situazione. Non possiamo più andare avanti così». Uno scontro, quello fra i due esponenti del Pd, che non si è mai sopito. Crocetta non incassa in silenzio. «Dico basta a Faraone alla sua irresponsabilità politica. Dico basta a un sottosegretario che invece di rappresentare un governo che lavora, lavora per distruggere il partito e il governo regionale». Parole dure che innescano un botta e risposta. Sullo sfondo il caso Carini dove la raccolta e lo smaltimento non si sbloccano. «A Carini uomini vicini al sottosegretario impediscono al sindaco di fare la raccolta non assegnandogli il personale. Faraone lavora per l'emergenza rifiuti», dice ancora Crocetta che in serata annuncia: «Domani il personale sarà assegnato e potrà essere effettuata la raccolta». «Non starò zitto solo perché lui è iscritto al Pd - ribatte Faraone -. Il bavaglio non me lo mette nessuno, meno che mai lui. Sui rifiuti la situazione è emergenziale. Basta farsi un giro per le strade della Sicilia». Il sottosegretario richiama l'accordo con il ministero dell'Ambien - te («nulla si sta facendo per rispettarlo») e snocciola i numeri dell'emergenza. Secondo il sottosegretario gli impianti di trattamento, sia fissi che mobili, possono smaltire 4.160 tonnellate al giorno (comprese le 110 di Siculiana e le 300 di Melilli, impianti che saranno operativi dal primo agosto) mentre la produzione giornaliera è di 5.600 tonnellate giornaliere. «Ci sono 1.500 tonnellate che ogni giorno restano per strada. Crocetta o non conosce questi numeri o fa finta di non conoscerli». E insiste: «L'intervento del commissario è l'unica soluzione». Dal ministero dell'Ambiente però frenano e rimandano «ogni eventuale ipotesi di intervento sostitutivo da parte del governo» al rispetto dell'accordo che viene attentamente monitorato. A Roma guardano con particolare attenzione «a quei punti come gli accordi con le Regioni, per trasferire i rifiuti che sono, secondo le informazioni fornite dalla Regione Sicilia, in fase di definizione». Ieri è stata trovata l'intesa con la Regione Piemonte e avviati i contatti con il termovalorizzatore di Torino. «Stiamo aspettando il piano dei costi da Trenitalia - dice Crocetta - , nel frattempo abbiamo chiesto al ministero di sbloccare i fondi che aspettiamo». Ieri al Dipartimento si è lavorato anche per autorizzare Sciacca, che in attesa di un biostabilizzatore mobile potrebbe essere usata come deposito temporaneo, e Ragusa: in entrambe le discariche oggi saranno effettuati i sopralluoghi di Asp e Arpa. Nella polemica si inserisce anche l'opposizione con Saverio Romano (Ala) che chiede a Faraone «esca dal governo e rimuova Crocetta» e il capogruppo di Forza Italia all'Ars Marco Falcone («Faraone esca dall'equivoco, o chiedendo a Crocetta di revocare la Contrafatto, oppure chiedendo alla Contrafatto di fare un passo indietro »). Cumuli di spazzatura ancora Messina dove il sindaco Renato Accorinti accusa: «Il problema è dovuto all'ordinanza del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che non permette di scaricare più di un certo quantitativo di immondizia in discarica». Nella città dello Stretto la procura ha aperto un'inchiesta per chiarire le responsabilità del Comune e della Regione. L'ipotesi di reato è quella di omissione di atti d'ufficio per la salvaguardia della salute pubblica dei cittadini, la Polizia giudiziaria ha acquisito dalla Regione gli atti. La Protezione civile ha intanto provveduto al noleggio di un tritovagliatore per Castelvetrano. Nel sito di contrada Airone fra sabato e domenica sono state portate 377.5 tonnellate di immondizia. Il sindaco Felice Errante avverte che l'ordinanza della Regione «non autorizza nessun Comune del Palermitano o dell'Agrigentino a stoccare temporaneamente i rifiuti nel sito di contrada Airone» mentre il Tribunale dei diritti del malato chiede al ministero della Salute un'indagine «per fare luce sull'impatto delle contaminazioni sulla salute dei cittadini». Infine, ieri sera l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, ha revocato all'A.ci.f l'autorizzazione all'ampliamento dell'impianto di trattamento rifiuti - pericolosi e non - di contrada Cuturi a Scicli.

Raccolta straordinaria nei Comuni E i sindaci aumentano i controlli
Migliora la situazione igienico sanitaria ad Agrigento. Ieri mattina all'alba gli autocompattatori hanno scaricato a Coda di Volpe, nella discarica gestita dalla Sicula Trasporti a Lentini. Altri automezzi hanno provveduto a svuotare i cassonetti del centro urbano del capoluogo e del Villaggio Mosè dove hanno sede attività commerciali e alberghi. Qualche criticità permane a San Leone, a Villaseta e a Piano Gatta. Questa mattina la ditta Iseda, inizierà, con l'ausilio di pale meccaniche e trattori, una nuova bonifica di via degli Imperatori, una discarica abusiva nei pressi del Villaggio Mosè. Difficile poi la situazione a Porto Empedocle dove non si riesce ancora a smaltire la quantità di rifiuti accumulatisi lungo le strade. A Siracusa il conferimento nella discarica di contrada Coda Volpe non ha subito rallentamenti rispetto ai giorni scorsi. Ogni giorno vengono trasferiti 200 tonnellate di rifiuti dal capoluogo dove da mercoledì scorso è obbligatoria la raccolta differenziata con il porta a porta nella frazione di Belvedere. Nei centri comunali di raccolta di contrada Arenaura e Targia stanno installando le bilance per pesare carta, vetro e plastica in attesa dell'avvio degli sgravi sulle bollette della tassa sui rifiuti. Porta a porta attivato a Lentini da ieri dove non si rilevano problemi nella raccolta. Disagi invece ad Agnone, frazione balneare tra Lentini ed Augusta, per i ritardi nello svuotamento dei cassonetti. Situazione sotto controllo a Caltanissetta, a Borgetto (in provincia di Palermo) polizia municipale, ufficio tecnico e protezione civile uniti per il controllo del territorio e la repressione del rifiuti selvaggio.


Cupa, fissata la prima riunione operativa di programmazione

Il tempo stringe, le attività didattiche devono essere immediatamente programmate, altrimenti si rischia il fallimento. Non ha perso tempo il presidente Gaetano Armao dopo la seduta di insediamento del nuovo Consiglio d'amministrazione del Cupa, il consorzio universitario agrigentino, ed ecco che già è stata programmata la prima riunione operativa che si terrà venerdì 29 luglio alle 15 nei locali del Polo, in via Calcarelle. All'ordine del giorno, il presidente Armao ha messo: le iniziative culturali per i mesi di settembre ed ottobre 2016, la programmazione didattica 2016 - 2017, la razionalizzazione dei locali del consorzio, la relazione sullo stato dei contenziosi, la relazione sullo stato economico - finanziario del Cupa e la ratifica delle determinazioni presidenziali. L'ordine del giorno è poi stato integrato con un altro punto: adesione al programma di riqualificazione delle periferie, predisposto dal Comune di Agrigento. Intanto scoppia la polemica per il trasferimento a Palermo del master di primo livello in "Mobilità umana, diritto delle migrazioni e trasformazioni sociali" che si doveva tenere al Polo universitario di Agrigento. Istituito grazie all'intervento del ministro dell'Interno, l'agrigentino Angelino Alfano, il corso di perfezionamento doveva servire a rilanciare il consorzio e mantenerlo in vita, quando spiravano forti i venti di chiusura. Coordinatrice del master doveva essere la professoressa Maria Immordino, ex presidente del Cda del Cupa, che non essendo stata rieletta, ha portato con se il corso ed ha fatto bandire dall'ateneo di Palermo il relativo concorso. «Non vedo perché ci debbano essere polemiche attorno a questa vicenda - spiega l'ex preside Immordino - perché è naturale che essendo io la coordinatrice del master lo porto nella mia classe di insegnamento, che è a Palermo. Il bando è già stato pubblicato, le lezioni avranno inizio ad ottobre e parteciperanno anche molti agrigentini che avranno diritto ad una borsa di studio come rimborso per le spese sostenute. Organizzare un master di questo tipo ad Agrigento sarebbe davvero dispendioso». Ma alla domanda perché quando è stato pensato il master si era scelta la sede di Agrigento non si è pensato ad eventuali costi alti, la professoressa Immordino risponde: "Nel frattempo sono cambiate molte cose. Non è stato allestito il centro interdipartimentale dedicato ai temi della migrazione e della sicurezza nell'area mediterranea, che doveva sorgere ad Agrigento, d'intesa con il ministero dell'Interno. Ed i venti di crisi che hanno portato alla chiusura di Giurisprudenza hanno determinato questa situazione". L'ex presidente Immordino si riferisce al centro che doveva essere avviato lo scorso anno accademico al Polo di Agrigento, grazie ad una convenzione sottoscritta tra l'università e il dipartimento per le libertà civili e per l'immigrazione del Viminale, con risorse vincolate per il Cupa, il cui progetto non è mai stato portato a termine dal ministero dell'Interno e dal ministri Angelino Gaetano Armao Alfano. (*PAPI*)


ROMA.Addio al posto fisso e agli scatti di anzianità automatici: sono le novità previste dal nuovo testo unico del pubblico impiego. Vengono meno così due dei pilastri che da sempre davano solidità a chi lavora nelle pubbliche amministrazioni. Come riporta un articolo del Corriere della sera, la bozza del nuovo testo unico prevede che tutti gli enti pubblici comunichino al  ministero le «eccedenze di personale» rispetto alle «esigenze funzionali o alla situazione finanziaria». «Le eccedenze - spiega il Corriere - possono essere subito spostate in un altro ufficio, nel raggio di 50 chilometri da quello di provenienza con la mobilità obbligatoria. Altrimenti vengono messe in «disponibilità»: non lavorano e prendono l'80% dello stipendio con relativi contributi per la pensione. Ma se entro due anni non riescono a trovare un altro posto potranno addirittura essere licenziati.Ma crolla anche l'altro avamposto dei dipendenti pubblici: gli scatti automatici per anzianità. Annualmente, gli impiegati saranno valutati dai loro dirigenti sulla base degli obiettivi raggiunti e in relazione ai "voti" ottenuti verranno loro assegnati degli aumenti nelle retribuzioni.
Intanto previsti anche lo  stop alle assunzioni e il procedimento disciplinare per il dirigente.
E poi ancora, l'obbligo della conoscenza dell'inglese come requisito per i concorsi pubblici e la visita fiscale automatica per le assenze fatte di venerdì e nei prefestivi. Così pure il buono pasto uguale per tutti: sette euro al giorno.

Il deposito rifiuti di Castelvetrano
E' giallo sui comuni autorizzati

Il Tribunale dei diritti per il malato chiederà al ministero della Salute di condurre una campagna di indagini epidemiologiche nel Castelvetranese e nelle zone limitrofe "per fare luce sull'impatto delle contaminazioni sulla salute dei cittadini" che potrebbe avere il deposito preliminare e transitorio di circa duemila tonnellate di rifiuti nel Polo tecnologico integrato di contrada Airone, a Castelvetrano, deciso dalla giunta regionale. Lo ha annunciato Serena Navetta, del Tribunale per i diritti del malato di Castelvetrano che alla Regione chiederà "un immediato e aggiornato registro dei tumori del territorio trapanese, quale strumento per definire in maniera ufficiale la situazione territoriale e da essa iniziare un attento monitoraggio sulla salute dei cittadini". Navetta annuncia anche "provvedimenti legali contro i responsabili diretti e indiretti a sostegno di quei cittadini a cui verranno accertate patologie e tumori conseguenti all'attuale disastro ambientale"

Il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, che oggi ha effettuato un sopralluogo al Polo tecnologico di contrada Airone, ha intanto precisato che l'ordinanza emessa dal presidente della Regione "non autorizza nessun Comune del Palermitano o dell'Agrigentino a stoccare temporaneamente i rifiuti nel sito di contrada Airone", diversamente da quanto reso noto venerdì sera con un comunicato dallo stesso governatore Crocetta. "Allo stato - ha dichiarato Errante - non ci sono ragioni che destano allarme o semplice preoccupazione di inquinamento del territorio contiguo o delle falde acquifere. Il commissario della Belice ambiente, Sonia Alfano, giunta sui luoghi, mi ha, altresì, informato che già si sta provvedendo alla individuazione del sito di conferimento del rifiuto una volta completate le operazioni di abbancamento temporaneo. Posso assicurare che saranno giornalmente monitorate le operazioni di scarico dei rifiuti e saranno quotidianamente verificate eventuali criticità''.



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