/ Rassegna stampa » 2016 » Agosto » 26 » rassegna stampa del 26 agosto 2016
 

rassegna stampa del 26 agosto 2016

La Sicilia

LA STORIA
Da Rio de Janeiro ad Agrigento per conoscere i propri antenati emigrati da Girgenti in Brasile
FRANCESCO DI MARE
Da Rio de Janeiro ad Agrigento per conoscere i propri avi con un desiderio coltivato per tutta la vita: rivedere la città di origine della propria famiglia e riscoprirne le radici. Così un ingegnere brasiliano di 82 anni residente a Rio, discendente da una famiglia di siculo -brasilianì originaria di Agrigento, emigrata nel continente americano nei primi dell'ottocento derìsodì tornare nella propria città di origine alla ricerca del bandolo della matassa che lo potesse ricondurre al proprio nonno paterno nato a "Cirgenti" nel 1867. Dopo 12 ore di volo aereo è giunto, nella città dei Ternpli dove, però per l'uomo è iniziata una vera "odissea" burocratica attraverso diversi uffici alla ricerca delle tracce gli consentissero di ricostruire l'albero genealogico del ceppo familiare di origine. Dopo aver vagato per giorni da un ufficio pubblico all'altro alla ricerca di qualche indizio che gli consentisse di poter venire a capo dell'intricata matassa ed afferrare il "filo" della propria famiglia di origine, ha deciso d'V rivolgersi al punto informazioni di Piazzale Aldo Moro gestito dall'ex Provincia e dal Comune dove il personale addetto ha fornito all'ingegnere le informazioni e l'assistenza necessaria, interessando anche gli Uffici competenti, consentendogli di appagare il proprio desiderio di risalire alle proprie origini.
 


Giornale di Sicilia


Lo Scontro. La Srr accusa: «La tariffa passa da 72 a 153 euro per ogni tonnellata conferita in discarica». La Catanzaro replica: «Prezzi in linea con quelli di altri operatori»
Rifiuti a Siculiana, chiesti più soldi
I sindaci: «Aumenti ingiustificati»

Agrigento
Spazzatura da conferire a Siculiana: scatta la rivolta dei sindaci dei Comuni che fanno parte della Srr 4 Agrigento est contrari all'aumento della tariffa per lo smaltimento che la società Catanzaro costruzioni, gestore e proprietaria della discarica di contrada Materana, intende applicare per ogni tonnellata di rifiuto conferito nel sito. Previa sottoscrizione di una convenzione con ogni singolo Comune. Altrimenti i cancelli della discarica resteranno chiusi agli autocompattatori provenienti dai centri che non sottoscriveranno la convenzione e non si impegneranno a pagare la nuova tariffa pari a 153 euro a tonnellata. Fino ad oggi il prezzo stabilito era di 72 euro a tonnellata, ma da domani, secondo quanto annunciato dall'assemblea dei sindaci soci della Società di regolamentazione dei rifiuti, aumenterà di più del doppio arrivando. Ma la ditta Catanzaro si difende: «Le nostre tariffe in linea con quelle degli altri operatori. Il prezzo praticato è di 123,5 euro per tonnellata e non 153 come erroneamente riportato dalla Srr. L'aumento è conseguenza dell'introduzione di un ulteriore livello di trattamento dei rifiuti che comporta maggiori oneri ed investimenti». I Comuni interessati sono quelli di: Aragona, Cammarata, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Montallegro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Realmonte, Sant Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Siculiana, San Giovanni Gemini, Canicattì, Licata, Ravanusa, Campobello di Licata, Palma Montechiaro, Naro, autorizzati dalla Regione a conferire la spazzatura nella discarica di Siculiana. Discorso diverso per il Comune di Agrigento, che invece è autorizzato a conferire a Lentini dove il prezzo per scaricare gli autocompattatori è di 72 euro a tonnellata. «L'assemblea dei soci della Srr Ato 4 -si legge dal presidente Nuccio Sapia - ha deliberato all'unanimità di respingere con forza la pretesa da parte della ditta Catanzaro, gestore della discarica di contrada Materana a Siculiana, di far sottoscrivere un convenzione a tutti i Comuni per il conferimento. Tale convenzione - si legge ancora nella nota -prevede un costo di oltre 153 euro a tonnellata, esclusi oneri accessori, assolutamente insostenibile per i Comuni e per i cittadini, stante che l'onere previsto risulta pressoché raddoppiato rispetto a quello precedentemente praticato, facendo notevolmente incrementare i costi, già eccessivi, del servizio di igiene ambientale. In questo senso, i sindaci, compresi i rappresentanti dei Comuni che paventando un blocco del conferimento così come minacciato dalla ditta Catanzaro, avevano già aderito a tale convenzione ma esprimono unitariamente una posizione di contrarietà respingendo tale ingiustificato aumento. I sindaci diffidano inoltre la ditta Catanzaro - spiega il presidente della Srr, Nuccio Sapia - a dare seguito ala minacciata chiusura della discarica, che comporterebbe per la popolazione gravissimi disagi di carattere igienico sanitari, nonché l'interruzio - ne di pubblico servizio». In sostanza «deve essere  a Regione - aggiunge Sapia - ad approvare il tariffario concordando il prezzo. In questo senso abbiamo prontamente informato il prefetto di Agrigento ed il presidente della Regione, affinché ognuno per la parte di competenza possa intervenire». (*PAPI*)
Paolo Picone

Emigrazione. Un ingegnere di 82 anni ha fatto dodici ore di aereo per risalire ai suoi avi. Dopo giorni di «odissea» ha ricevuto le indicazioni dall'Info Point dell'ex Provincia
Alla ricerca delle proprie origini.
Ha fatto un viaggio di 12 ore dal Brasile fino alla Sicilia, ed in particolare ad Agrigento per avere notizie dei propri antenati. Per tutta il suo unico desiderio è stato questo: rivedere la città di origine della propria famiglia e di riscoprirne le radici. Così un ingegnere brasiliano di 82 anni residente a Rio de Janeiro, discendente dalla famiglia Gagliano, siculo - brasiliana, originaria di Agrigento, emigrata nel continente americano nei primi del '900 durante il periodo dei grandi esodi migratori, ha deciso di tornare nella città degli avi alla ricerca delle proprie origini e di qualcosa che lo potesse ricondurre al proprio nonno paterno nato a «Girgenti» nel 1867. Lo rende noto l'ufficio stampa del Libero consorzio comunale di Agrigento, diretto da Ignazio Gennaro. Dopo aver attraversato l'oceano in 12 ore di volo aereo, l'ingegnere brasiliano Gagliano è giunto ad Agrigento dove, per lui è iniziata una vera «odissea» burocratica attraverso diversi uffici alla ricerca delle tracce gli consentissero di ricostruire l'albero genealogico del ceppo familiare di origine. Dopo aver vagato per alcuni giorni da un ufficio pubblico all'altro alla ricerca di qualche indizio che gli consentisse di poter venire a capo dell'intricata matassa ed afferrare il «filo» della propria famiglia di origine, ha deciso di rivolgersi al punto informazioni di piazzale Aldo Moro gestito dall'ex Provincia e dal Comune di Agrigento, dove il personale addetto gli ha fornito le informazioni e l'assistenza necessaria, interessando anche gli Uffici competenti. Tanto da consentire all'ottuagenario ingegnere siculo brasiliano diappagare il proprio desiderio di risalire alle proprie origini. «La nostra provincia - si legge in una nota del Libero consorzio comunale - è stata da sempre interessata dal fenomeno dell'emigrazione. Si stima che quasi tre milioni di persone emigrate soltanto da Calabria, Campania e Sicilia, quasi nove milioni da tutta Italia. Attualmente vi sono circa 55 milioni di discendenti di emigrati italiani. Il Brasile ha oggi la più grande popolazione italiana fuori dell'Italia. Secondo i dati ufficiali dell'Autorità diplomatiche in Brasile vivrebbero nel paese circa 25 milioni di italiani o discendenti di immigrati italiani». Tra questi anche l'anziano ingegnere brasiliano che con molta determinazione e forza di volontà ha voluto fare il viaggio inverso che hanno fatto i propri antenati. Loro hanno lasciato affetti e luoghi per inseguire il sogno, la speranza di un futuro migliore in una terra che a quell'epoca era vista come opportunità di riscatto alla ricerca di una occupazione stabile. Nel frattempo si sono stabiliti in Brasile, hanno fatto studiare i propri figli, ed uno di loro è diventato ingegnere. E adesso, quell'ingegnere curioso è tornato, magari con mezzi più comodi rispetto a quelli usati dai nonni per giungere in quelle terre lontane, nei posti in cui sono nati i propri antenati (*PAPI*).

Comunicalo

Tartaworld 2016, proseguono le attività sulle spiagge agrigentine
Continueranno anche nel mese di settembre le attività sui litorali agrigentini previste dal "Tartaworld", il ciclo di incontri di informazione e sensibilizzazione sulla attuale situazione della popolazione mediterranea di Tartaruga marina. Si tratta di un'iniziativa organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento che, grazie all'attività degli animatori selezionati lo scorso anno, sta riscuotendo un notevole successo e soprattutto sta raggiungendo uno scopo importante, ovvero quello di aumentare la sensibilità di residenti, turisti ed operatori nei confronti della biodiversità e delle criticità che investono diverse specie marine, e in particolare la Caretta caretta, una delle più minacciate in assoluto, tanto da essere inserita nella lista rossa delle specie a rischio di estinzione.
Le azioni del Tartaworld proseguiranno nei prossimi giorni con questo calendario di incontri: il 28 agosto ai lidi Kaeso e Mediterraneo (Punta Grande), il 30 ai lidi Majata e Marajà (Punta Grande, Realmonte), il 1° settembre a Cannatello e il 4 ai lidi Golden Beach e Milonga, mentre sul versante occidentale i prossimi incontri si svolgeranno il 28 agosto alla Tonnara di Sciacca e il 30 al Lido Fiore di Menfi. Oltre alle iniziative di informazione, è prevista la distribuzione di gadget e pieghevoli informativi sulla conservazione dell'habitat della Tartaruga marina e la tutela della biodiversità.
Ricordiamo che il programma "Tartaworld" rientra nel progetto comunitario LIFE "Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", finanziato dall'Unione Europea, che ha nel CNR-ISMAR l'ente capofila e tra i vari partner il Libero Consorzio Comunale di Agrigento.

Scrivolibero

Ingegnere brasiliano ritrova le proprie origine "girgentane" grazie all'URP del Libero Consorzio
Per tutta la vita aveva avuto un unico desiderio: rivedere la città di origine della propria famiglia e di riscoprirne le radici.
Così un ingegnere brasiliano di 82 anni residente a Rio de Janerio, discendente da una famiglia di Siculo - Brasiliani originaria di Agrigento, emigrata nel continente americano nei primi del '900 durante il periodo dei grandi esodi migratori, ha deciso di tornare nella propria città di origine alla ricerca del bandolo della matassa che lo potesse ricondurre al proprio nonno paterno nato a "Girgenti" nel 1867.
Dopo aver attraversato l'oceano in 12 ore di volo aereo è giunto, così, ad Agrigento dove, però, per l'ingegnere brasiliano è iniziata una vera "odissea" burocratica attraverso diversi uffici alla ricerca delle tracce gli consentissero di ricostruire l' albero genealogico del ceppo familiare di origine.
Dopo aver vagato per alcuni giorni da un ufficio pubblico all'altro alla ricerca di qualche indizio che gli consentisse di poter venire a capo dell'intricata matassa ed afferrare il "filo" della propria famiglia di origine, ha deciso di rivolgersi al punto informazioni di Piazzale Aldo Moro gestito dall'ex Provincia e dal Comune di Agrigento, dove il personale addetto ha fornito all'ingegnere le informazioni e l'assistenza necessaria, interessando anche gli Uffici competenti, consentendo così all'ottuagenario ingegnere siculo Brasiliano di appagare il proprio desiderio di risalire alle proprie origini. La nostra provincia, lo ricordiamo, è stata interessata al fenomeno dell'emigrazione soprattutto nei secoli XIX e XX. Si stima che quasi tre milioni di persone emigrate soltanto da Calabria, Campania e Sicilia, quasi nove milioni da tutta Italia. Attualmente vi sono circa 55 milioni di discendenti di emigrati italiani.
Il Brasile ha oggi la più grande popolazione italiana fuori dell'Italia. Secondo i dati ufficiali dell'Autorità diplomatiche in Brasile vivrebbero nel paese circa 25 milioni di italiani o discendenti di immigrati italiani.

Agrigentonotizie

Il viaggio di un ingegnere brasiliano alla scoperte delle sue origini agrigentine

Grazie all'assistenza del personale del punto informativo di piazza Aldo Moro, gestito dall'ex Provincia e dal Comune, l'uomo ha ricostruito il proprio albero genealogico"
Il viaggio di un ingegnere brasiliano alla scoperte delle sue origini agrigentine
Per tutta la vita aveva avuto un unico desiderio: rivedere la città di origine della propria famiglia e di riscoprirne le radici.  Così un ingegnere brasiliano di 82 anni residente a Rio de Janerio, discendente da una famiglia di siculo-brasiliani originaria di Agrigento, emigrata nel continente americano nei primi del '900 durante il periodo dei grandi esodi migratori, ha deciso di tornare nella propria città di origine alla ricerca del bandolo della matassa che lo potesse ricondurre al proprio nonno paterno nato a  "Girgenti" nel 1867.  
Dopo aver attraversato l'oceano in 12 ore di volo aereo è giunto, così, ad Agrigento dove, però, per l'ingegnere brasiliano è iniziata una vera "odissea"  burocratica attraverso diversi uffici alla ricerca delle tracce gli consentissero di ricostruire l'albero genealogico del ceppo familiare di origine.
Dopo aver vagato per alcuni giorni da un ufficio pubblico all'altro alla ricerca di qualche indizio che gli consentisse di poter venire a capo dell'intricata matassa ed afferrare il "filo" della propria famiglia di origine, ha deciso di rivolgersi al punto informazioni di piazzale Aldo Moro, gestito dall'ex Provincia e dal Comune di Agrigento, dove il personale addetto ha fornito all'ingegnere le informazioni e l'assistenza necessaria, interessando anche gli uffici competenti, consentendo così all'ottuagenario ingegnere siculo brasiliano di appagare il proprio desiderio di risalire alle proprie origini.
La provincia di Agrigento è stata interessata al fenomeno dell'emigrazione soprattutto nei secoli XIX e XX.  Si stima che siano emigrate tre milioni di persone soltanto da Calabria, Campania e Sicilia, quasi nove milioni da tutta Italia. Attualmente vi sono circa 55 milioni di discendenti di emigrati italiani. Il Brasile ha oggi la più grande popolazione italiana fuori dell'Italia. Secondo i dati ufficiali dell'autorità diplomatiche in Brasile vivrebbero nel paese circa 25 milioni di italiani o discendenti di immigrati italiani.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO