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rassegna stampa dal 27 al 29 agosto 2016

27 agosto 2016

SiciliaonLine

Il libero Consorzio di Comuni partecipa alla gara di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto
Il libero Consorzio di Comuni di Argento (ex Provincia Regionale) partecipa alla gara di solidarietà per le popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto.
Anche il Libero Consorzio di Comuni  (ex Provincia Regionale di Agrigento), tramite il proprio Ufficio Relazioni con il Pubblico, partecipa alla gara  internazionale di solidarietà in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sima.
Sul profilo facebook "Urp Agrigento informa" gestito dall'U.R.P. dell'ex Provincia Regionale, infatti, è reperibile il numero di sms solidale - il 45500 - della Protezione Civile Nazionale attraverso il quale è possibile dare un contributo in denaro.
In questo modo l'ex Provincia, intende raggiungere e sensibilizzare, attraverso i canali del  proprio Ufficio Relazioni con il Pubblico che cura direttamente i contatti con l'Utenza, più ampi strati di Popolazione e di Opinione Pubblica.
Il profilo "Urp Agrigento, informa", anche se di recente istituzione, fa già registrare diverse miglia di visualizzazioni al giorno. L'ex Provincia Regionale non è nuova ad iniziative di mobilitazione  in favore di popolazioni colpite da emergenze.
Già alla fine degli anni 90, durante la guerra in Kossovo, l'allora Provincia Regionale, avviò una campagna i sensibilizzazione per la raccolta di fondi, viveri e vettovagliamenti, che confluirono nelle diverse sedi dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico dislocate sul territorio dell'agrigentino, e vennero successivamente trasportate nei campi profughi a margine delle zone di conflitto, a mezzo di Tir messi gratuitamente a disposizione da alcune ditte locali.
Tra le località colpite dal sisma che ha devastato nei giorni scorsi il Centro Italia, vi è anche la frazione di "Girgenti" del Comune di Pescorocchiano, in provincia di Rieti, con la quale la Provincia Regionale, negli anni passati, aveva stretto un gemellaggio. In quella frazione non si registrano vittime, bensì soltanto danni alle abitazioni e strutture.


Giornale di Sicilia

Ambiente
Ciclo di incontri sulle tartarughe
Continueranno anche nel mese di settembre le attività sui litorali agrigentini previste dal "Tartaworld", il ciclo di incontri di informazione e sensibilizzazione sulla attuale situazione della popolazione mediterranea di Tar - taruga marina. L'inizitiva è organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento che, grazie all'attività degli animatori selezionati lo scorso anno, sta riscuotendo un notevole successo e soprattutto sta raggiungendo uno scopo importante, ovvero quello di aumentare la sensibilità di residenti, turisti ed operatori nei confronti della biodiversità e delle criticità che investo - no diverse specie marine, e in particolare la Caretta caretta, una delle più minacciate in assoluto, tanto da essere inserita nella lista rossa delle specie a rischio di estinzione. Le azioni del Tartaworld proseguiranno nei prossimi giorni con questo calendario di incontri: domani, il 28 agosto, ai lidi Kaesoe Mediterraneo (Punta Grande); il 30 ai lidi Majata e Marajà (Punta Grande, Realmonte); il primo settembre a Cannatello e il 4 ai lidi Golden Beach e Milonga, mentre sul versante occidentale i prossimi incontri si svolgeranno domani alla Tonnara di Sciacca e il 30 al Lido Fiore di Menfi. (*GP*)


Sciacca, il liceo avrà la palestra: consegnati i lavori
La struttura dello scientifico «Fermi» sarà realizzata grazie ad un finanziamento statale di 2 milioni e 655 mila euro
Avviate le operazioni preliminari di cantiere. Subito dopo, e dunque già nella fase di avvio del nuovo anno scolastico, inizieranno i lavori veri e propri di completamento della struttura.
Giuseppe Pantano
Sciacca
Il liceo scientifico «Enrico Fermi » di Sciacca avrà la palestra grazie a un finanziamento statale di 2 milioni 655 mila euro. Sono stati consegnati i lavori per la realizzazione della struttura. Saranno realizzati dal Consorzio Stabile Valori Scarl di Roma, che si è aggiudicato il relativo appalto, ed ha avviato le operazioni preliminari di cantiere. Subito dopo, e dunque già nella fase di avvio del nuovo anno scolastico, inizieranno i lavori veri e propri. Si tratta di un progetto inserito, a uo tempo, nel piano triennale delle opere pubbliche dell'ex Provincia Regionale di Agrigento, relativo ad uno dei due lotti residui del complesso edilizio del «Fermi», e che solo nel 2016, dopo la risoluzione di lcuni problemi tecnici legati all'espletamento della gara d'appalto, ha visto la sua concretizzazione. Chiuso l'iter tecnico burocratico per l'aggiudicazione, la parola passa adesso all'impresa, che avrà a disposizione poco più di 500 giorni per realizzare una struttura moderna ed efficiente che andrà ad arricc hire ulteriormente il quadro dell'edilizia scolastica provinciale, in particolare nel comprensorio saccense che ospita una popolazione scolastica di considerevole entità, «e per il quale - sottolineano da Agrigento - l'impegno del Libero Consorzio Comunale non è mai venuto meno nonostante le notevoli difficoltà di bilancio». Quello della palestra del «Fermi» è un progetto finanziato con fondi statali pari a 2.655.000 euro, di cui 2.282,000 statali per lavori a base d'asta, 1.655.642 per lavori soggetti a ribasso d'asta, 63.291 per oneri per la sicurezza 564 per costo del personale non soggetti a ribasso e 372 mila euro per somme a disposizione dell'amministrazione ed iva. Nel passato la mancanza della palestra è stata al centro anche di proteste degli studenti del liceo scientifico che, nel tempo, hanno sollecitato vari interventi per il  completamento della struttura; in un'occasione si sono spinti pure a fare lezione, in segno di protesta, nel piazzale interno alla scuola. Adesso questo problema è stato risolto e nel liceo in cui proprio nei mesi scorsi è stato inaugurato un campo di pallacanestro, tra poco più di un anno arriverà anche la palestra. Il «Fermi» da molti anni attende la realizzazione della palestra ed i ragazzi sono costretti a svolgere le ore di educazione fisica anche nel piazzale della scuola. Adesso, finalmente, dopo tanta attesa, dovranno soltanto avere un po' di pazienza, ma con la certezza che i lavori saranno realizzati. Nel passato gli alunni, accompagnati dagli insegnanti, si sono recati pure ad Agrigento, alla Provincia, per sollecitare i lavori di completamento della struttura. (*GP*)

Agrigentonotizie

Terremoto, tra le località colpite c'è anche la frazione "Girgenti"
Si tratta di una parte del Comune di Pescorocchiano. Danni, ma non ci sono vittime. Parte la solidarietà dell'ex Provincia nei confronti di terremotati.
Il Libero Consorzio di Comuni di Agrigento, tramite il proprio Ufficio relazioni con il pubblico, partecipa alla gara  internazionale di solidarietà in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma."Sul profilo Facebook "Urp Agrigento informa" è reperibile - si legge in un comunicato stampa dell'ex Provincia - il numero di sms solidale - il 45500 - della Protezione Civile Nazionale attraverso il quale è possibile dare un contributo in denaro. In questo modo l'ex Provincia, intende raggiungere e sensibilizzare, attraverso i canali del  proprio Ufficio relazioni con il pubblico che cura direttamente i contatti con l'utenza, più ampi strati di popolazione e di opinione pubblica".
Il Libero consorzio ha poi reso noto che "tra le località colpite dal sisma che ha devastato nei giorni scorsi il centro Italia, vi è anche la frazione "Girgenti" del Comune di Pescorocchiano, in provincia di Rieti, con la quale la Provincia Regionale, negli anni passati, aveva stretto un gemellaggio. In quella frazione non si registrano vittime, bensì soltanto danni alle abitazioni e strutture".

Scrivolibero

Anche il Libero Consorzio di Comuni (ex Provincia Regionale di Agrigento), tramite il proprio Ufficio Relazioni con il Pubblico, partecipa alla gara internazionale di solidarietà in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma.
Terremoto nel Centro Italia: anche il Libero Consorzio di Agrigento partecipa alla gara di solidarietà
Sul profilo facebook "Urp Agrigento informa" gestito dall'U.R.P. dell'ex Provincia Regionale, infatti, è reperibile il numero di sms solidale - il 45500 - della Protezione Civile Nazionale attraverso il quale è possibile dare un contributo in denaro.
In questo modo l'ex Provincia, intende raggiungere e sensibilizzare, attraverso i canali del proprio Ufficio Relazioni con il Pubblico che cura direttamente i contatti con l'Utenza, più ampi strati di Popolazione e di Opinione Pubblica.
Il profilo "Urp Agrigento, informa", anche se di recente istituzione, fa già registrare diverse miglia di visualizzazioni al giorno.
L'ex Provincia Regionale non è nuova ad iniziative di mobilitazione in favore di popolazioni colpite da emergenze.
Già alla fine degli anni 90, durante la guerra in Kossovo, l'allora Provincia Regionale, avviò una campagna i sensibilizzazione per la raccolta di fondi, viveri e vettovagliamenti, che confluirono nelle diverse sedi dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico dislocate sul territorio dell'agrigentino, e vennero successivamente trasportate nei campi profughi a margine delle zone di conflitto, a mezzo di Tir messi gratuitamente a disposizione da alcune ditte locali.
Tra le località colpite dal sisma che ha devastato nei giorni scorsi il Centro Italia, vi è anche la frazione di "Girgenti" del Comune di Pescorocchiano, in provincia di Rieti, con la quale la Provincia Regionale, negli anni passati, aveva stretto un gemellaggio. In quella frazione non si registrano vittime, bensì soltanto danni alle abitazioni e strutture.

28 agosto 2016

GDS


EX PROVINCIA
Protezione civile, è scontro sul piano ad Agrigento
AGRIGENTO. L'ex Provincia «cerca» l' arbitro da inserire nell' apposito collegio per la risoluzione della controversia con l' associazione Temporanea di professionisti Capogruppo Alfonso Cimino, relativa alla elaborazione del piano provinciale di Emergenza di Protezione civile.
Sul sito dell' ente, infatti, è stato pubblicato un avviso che avrà la scadenza del 5 settembre alle 12 per l' individuazione dell' arbitro di parte che dovrà curare la risoluzione contrattuale nei confronti dell' associazione temporanea di professionisti, a causa delle inadempienze e violazioni in cui è incorsa, durante la redazione del Piano.
L'avviso è stato firmato dal dirigente del Libero consorzio comunale, Dino Barone. Non possono essere nominati arbitri coloro che abbiano compilato il progetto o dato parere su di esso, ovvero diretto, sorvegliato o collaudato i lavori, i servizi, le forniture cui si riferiscono le controversie, ne coloro che in qualsiasi modo abbiano espresso un giudizio o parere sull'oggetto delle controversie stesse.
«Appare opportuno - si legge nell' avviso - individuare il soggetto da nominare arbitro a seguito di un avviso pubblico da pubblicare sull' albo pretorio on line e sul sito internet istituzionale del Libero Consorzio».
Il soggetto da nominare arbitro deve possedere i seguenti requisiti: essere dirigente in una pubblica amministrazione, essere laureato in Ingegneria, Architettura o Geologia, vecchio ordinamento; possedere "particolare esperienza nella materia oggetto del contratto cui l' arbitrato si riferisce. Tutti coloro che possiedono i requisiti specificati e che sono interessati all'eventuale nomina possono proporre la loro candidatura facendo pervenire apposita domanda in carta semplice corredata da: curriculum, copia del documento di identità personale; dichiarazione di essere dirigente in una pubblica amministrazione, alla quale è vincolato da rapporto lavorativo di pubblico impiego, dichiarazione di essere laureato; dichiarazione di possedere «particolare esperienza nella materia oggetto del contratto cui l' arbitrato si riferisce».
La domanda potrà essere consegnata a mano all' Ufficio protocollo della Provincia oppure spedita a mezzo raccomandata indirizzata al Settore Ambiente Libero Consorzio Comunale.
All' esterno della busta dovrà essere riportata la dicitura «Candidatura per la nomina di Arbitro nella controversia per la redazione del Piano Provinciale di Emergenza di protezione civile. Il responsabile del procedimento è il ti tolare della Protezione Civile del Settore «Ambiente» Franco Marzio Tuttolomondo. L' arbitrato era stato richiesto dell' architetto Alfonso Cimino, capogruppo del raggruppamento di professionisti che hanno redatto il piano provinciale di emergenza di Protezione civile.
«Nei tempi e nei modi stabiliti del disciplinare di incarico spiega Cimino - l' associazione ha redatto e presentato nell' agosto del 2008 il piano di massima. Nel novembre 2009, ha consegnato all'amministrazione provinciale e presentato al Comitato provinciale di protezione il nuovo piano. Nell' aprile 2011 è stato consegnato il piano esecutivo all'amministrazione provinciale. Nel novembre 2011, dopo 4 anni di assenza istituzionale, dei preposti della Provincia, mi sono visto costretto ad inoltrare una richiesta di definizione e di approvazione del piano e l' amministrazione provinciale, anziché procedere ad un contraddittorio con il professionista, al solo fine di adottare un piano utile per il territorio provinciale e per i suoi cittadini, ha innescato un contenzioso estenuante che, mi ha costretto a richiedere nel novembre 2013 apposita autorizzazione di costituzione di un collegio arbitrale per la definizione della controversia».

Livesicilia

Siracusa
Ex Province, protesta un dipendente
Sei giorni di sciopero della fame

SIRACUSA - Al sesto giorno di sciopero della fame, in protesta prima a Roma - davanti a Montecitorio, Palazzo Chigi e Quirinale - adesso in viaggio verso Bruxelles alla ricerca di eurodeputati sensibili alla causa. Alberto Scuderi, impiegato all'Infopoint del Libero consorzio di Siracusa, con la sua protesta sta cercando di attirare l'attenzione sula drammatica situazione delle ex Province siciliane, in particolar modo quella aretusea. Senza stipendio da tre mesi come i suoi 536 colleghi (alcuni all'asciutto da cinque), con un ente in pre-dissesto e con la politica regionale in vacanza proprio quando doveva approvare la "manovrina" che avrebbe dato una seppur flebile boccata d'ossigeno alle casse dell'ente, Scuderi ha cominciato lo sciopero della fame sei giorni fa.
Ha inviato una lettera alle alte cariche dello Stato e per Roma è partito lui stesso, stazionando davanti alle sedi del potere. "Sono un dipendente della ex Provincia regionale di Siracusa - ha scritto nella lettera -, un ente che ha uno squilibrio finanziario di 19 milioni di euro, mutui contratti per 90 milioni (con rate annuali di 8,5 milioni di euro fino al 2044), debiti con le cooperative di assistenza ai disabili per un milione di euro, debiti per utenze elettriche e telefoniche per 2 milioni di euro e 3,3 milioni con la società partecipata Siracusa Risorse". Nel testo, tutti i dettagli della situazione finanziaria dell'ente ma anche la disperazione di famiglie senza stipendio e di lavoratori che, in quanto pubblici, sono assoggettati a "regime di esclusività", ossia non si possono cercare nemmeno un'entrata alternativa momentanea.
"L'assenza di un salario produce ripercussioni materiali e psicologiche sulle famiglie, così come le tensioni e le crisi familiari influiscono negativamente sugli atteggiamenti e sul rendimento in campo lavorativo". E ancora: "Forse è giunto il tempo di fare chiarezza riguardo a una condizione anomala che a Siracusa neppure una decina di commissari straordinari è riuscita a controllare". E qui il passaggio sul braccio di ferro tra governo nazionale e regionale sulla riforma, che si sta ripercuotendo sui dipendenti  e sui servizi ai cittadini (non si fa manutenzione a strade e scuole da un anno). Stremato, Scuderi ha per il momento, come annunciato sin dall'inizio ("dal 22 al 27"), sospeso lo sciopero della fame. E si sta dirigendo nella città che ospita il Parlamento Europeo, con l'intenzione di riprendere "se vedrò - spiega - che anche a Bruxelles sono tutti in vacanza".
Il viaggio gli sta riservando sorprese, a loro modo gradite: "Trovo il coraggio dalla gente comune - scrive in una sorta di diario ai giornalisti -, da quei lavoratori che si stanno immedesimando nella protesta, come nel caso del Movimento dei forconi che mi aiuta a raggiungere Bruxelles, facendomi saltare da camion in camion provenienti dalla Sicilia e diretti al Nord. Su questi mezzi mi sento a casa: non si sentono solo i profumi della nostra terra, (limoni, pomodori, fichi d'india, etc.) ma anche il sudore di chi lavora quotidianamente per la famiglia e per lo Stato, mandando avanti l'economia tra mille difficoltà".
Nel frattempo a Siracusa i suoi colleghi non stanno con le mani in mano. Anzi. Per domani annunciano una protesta eclatante durante la cerimonia d'apertura dei Mondiali di Canoa polo che si svolgeranno nella città aretusea fino a domenica prossima: si parla di bloccare il ponte Umbertino, unica via d'accesso per Ortigia. Non se la intesta ma non la smentisce il sindacalista Fp Cgil, Franco Nardi: "I lavoratori del Libero consorzio sono in una condizione di esasperazione tale - dice - che in questo momento potrebbero fare di tutto, compresa questa cosa che alcuni stanno elaborando al di là delle indicazioni delle organizzazioni sindacali. C'è grande tensione e diventa difficile ai sindacati coordinare un'unica azione di protesta: c'è il rischio di problemi di tensione sociale e ordine pubblico".
Tanto i sindacati imputano, oggi, all'assenza di interlocutori: "Sono sparite le istituzioni". Silenzio sarebbe imputato al neo commissario Giovanni Arnone, che in realtà ha appena avuto il tempo di insediarsi e dichiarare: "Priorità: scongiurare il dissesto e garantire gli stipendi ai lavoratori". Sul come, ha abbozzato una ricetta: "Alienazione di beni immobili e rivisitazione delle società partecipate". Nel frattempo il paradosso per bocca del capo di Gabinetto, Giovanni Battaglia: "Dal governo ci è arrivato l'ulteriore taglio di 11milioni alla spesa corrente".

Giornale di Sicilia

Lo studio. Per il Consiglio nazionale la quasi totalità degli edifici sorge in zone di pericolo
I geologi: «Il 92 per cento delle scuole in Sicilia si trova in aree a rischio»
Palermo
Secondo il Consiglio nazionale dei geologi la quasi totalità degli edifici scolastici sorge in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico. Gli esperti si spingono a stimare che «il 92 per cento delle strutture si trova in aree a rischio» confermando di fatto i dati forniti da Legambiente, che nell'ultimo rapporto sullo stato di salute dell'edilizia scolastica aveva lanciato l'allarme parlando di otto plessi su dieci. Dati che comunque si discostano di poco e convergono sulla necessità di intervenire. «Siamo contenti - dichiarano Antonio Alba, consigliere nazionale dei Geologi e Carlo Cassaniti, consigliere del Centro studi del Consiglio nazionale dei Geologi - che il capo della Protezione civile della Sicilia, Calogero Foti abbia preso l'impegno pubblicamente di spendere circa 17 milioni di euro per completare gli studi di microzonazione sismica nei territori della Sicilia orientale e della valle del Belice interessati da notevoli fenomeni sismici negli anni passati. La risposta sismica varia infatti a seconda dei terreni affioranti. Con gli studi di microzonazione sismica sarà possibile individuare quelle zone che necessitano di maggiori interventi di messa in sicurezza degli edifici strategici, degli edifici pubblici e del patrimonio privato. Ricordiamo - proseguono - che la Sicilia detiene il primato per il maggiore numero di edifici scolastici, il 92 per cento, ubicati in aree potenzialmente ad elevato rischio sismico. Ormai quasi tutto il territorio è considerato a rischio ». Secondo lo studio di Legambiente, la Sicilia registra un piccolo dato positivo: rispetto alla media nazionale sono in numero superiore le scuole siciliane costruite di recente e dunque nel rispetto delle norme antisismiche. Quelle edificate dopo il 2000 sono il 9,6 per cento contro il 4,5 per cento delle altre regioni. Ciò che penalizza la Sicilia, però, è la somma mediamente spesa per la manutenzione straordinaria di ogni edificio, che è circa dieci volte inferiore al dato nazionale: nel 2014 le amministrazioni hanno stanziato per la manutenzione straordinaria dei plessi meno di 4 mila euro contro 34 mila della media nazionale. Una situazione sulla quale la Regione sta provando a rimediare. «Il settanta per cento delle scuole siciliane necessita di intervento - aveva detto l'ufficio regionale che si occupa di edilizia scolastica - Ma la situazione negli ultimi anni è nettamente migliorata. Ci siamo messi al lavoro e oggi abbiamo in corso d'esecuzione o in attesa di finanziamento quasi 200 progetti per un totale di circa 150 milioni di euro». Ri. Ve.

Dedalo, la Regione finanzia il centro raccolta
Stanziato oltre un milione di euro. A lavori ultimati l'impianto servirà anche gli altri Comuni soci dell'Ato Ag 3
Angelo Augusto
Licata
Sarà possibile ampliare il Centro comunale di raccolta per la differenziata della Dedalo Ambiente che ha sede nella zona industriale di Ravanusa, ed a farlo sarà l'amministrazione comunale di quel centro. Lo ha reso noto ieri proprio l'autorità territoriale d'ambito che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti in cinque Comuni dell'agrigentino: Licata, Palma di Montechiaro, Campobello, Naro e Camastra. «La Regione ha finanziato con 1.050.000 euro - si legge in una nota diffusa ieri dalla Dedalo Ambiente - l'ampliamento dell'Ato Ag 3, che ha sede nella zona industriale di Ravanusa». A comunicarlo è stato il legale rappresentante liquidatore, Rosario Miceli. «A gestire la realizzazione del progetto sarà il Comune di Ravanusa, così come è stato deciso dall'assemblea dei soci dell'Ato Ag3, in considerazione del fatto che la Dedalo Ambiente - scrive ancora la stessa società - è in liquidazione. Dopo la realizzazione dell'ampliamento tale struttura potrà essere utilizzata anche dai Comuni soci della Dedalo ambiente. Inoltre, l'assessorato Regionale alle Acque ed ai Rifiuti ha convocato per il 9 settembre un tavolo tecnico per l'avvio dell'iter progettuale». Insomma, a gestire la realizzazione della struttura, che in vista della messa a regime della raccolta differenziata potrà svolgere certamente un ruolo importante, sarà l'amministrazione comunale di Ravanusa, nel cui territorio ricade anche la sede della Dedalo Ambiente, che si trova proprio nella zona industriale in questione. Una volta che l'ampliamento del Centro comunale di raccolta sarà stato ultimato, però, anche gli altri Comuni soci dell'autorità territoriale d'ambito in liquidazione, avranno la possibilità di usare la struttura. Ovviamente tempi e modi per la cogestione del sito saranno stabiliti più avanti. Per il momento c'era l'esigenza di individuare il soggetto che si occupasse di tenere i rapporti con la Regione, fino a quando l'intervento non sarà stato ultimato, e l'assemblea dei soci ha optato per l'amministrazione comunale in carica a Ravanusa. In na seconda fase si discuterà dell'intervento degli altri Comuni soci. Considerato che la liquidazione della Dedalo Ambiente dovrebbe essere ultimata a breve, è scontato che i sette Comuni soci dell'autorità territoriale d'ambito dovranno costituire, più avanti, un soggetto che gestisca tutto il «dopo Ato rifiuti».

29 Agosto 2016

ORA E' CONTO ALLA ROVESCIA PER GLI ULTIMI SEI DECRETI
P.a., attese norme per 3,2 mln di travet
A breve anche il decreto sui poteri del premier

Dopo un anno la riforma Madia è a tre quarti del percorso, con 18 decreti già "sfornati", dai licenziamenti lampo per i furbetti del cartellino all'addio alla Forestale, dal taglio delle partecipate al riordino della dirigenza. Per completare l'opera restano sei mesi e altrettanti provvedimenti, tra cui la revisione dei poteri del premier e il Testo Unico sul pubblico impiego, che riguarda 3,2 milioni di dipendenti pu bblici. AI momento è stato varato il 75 per cento dei decreti previsti. Ma il lavoro non finirà neppure quando tutti i provvedimenti saranno in Gazzetta Ufficiale: i rimandi a ulteriori attuazioni sono diversi e poi c'è da monitorare il loro funzionamento sul campo.
Tornando a quel che è già stato fatto: si contano 12 decreti attuativi "bollinati" di cui 5 pubblicati in Gazzetta Ufficiale (Taglia-decreti inutili, Freedom of informatìon act, nuova Conferenza dei servizi, Scia Unica, Licenziamenti sprint per i furbetti). Testi chiusi anche per la sforbiciata sulle società pubbliche e il regolamento s blocca grandi opere, per citare alcuni capisaldi. Restano in standby, hanno completato solo il primo giro, il decreto sui servizi pubblici locali e quelli appena usciti dall'ultimo Consiglio dei ministri, tra cui spicca la riforma della dirigenza. Entro l'autunno, fine novembre, tutto quel che è stato avviato dovrebbe essere smaltito e allora si potrà accelerare per portare a casa la tranche definitiva,
Rispetto al lavoro fatto restano pochi ma pesanti decreti, per cui c'è tempo fino a febbraio. Vanno precisate le funzioni di palazzo Chigi per il mantenimento dell'unità di indirizzo. Un rafforzamento della collegialità che si ritrova anche nelle nomine di competenza, in modo che le scelte passino per il Cdm. E la delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie fiscali (come le Entrate l. Un altro capitolo riguarda le prefetture, si va verso un dimezzamento, quel che ne rimarrà andrà a finire nell'Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.a. periferica e cittadini (il Federal Building italiano).
C'è poi da fare pulizia nei ministeri, con l'eliminazione degli uffici doppione, e resta da vedere come si arriverà al libretto unico per l'auto. Il decreto "monstre", il più atteso, è però quello che riscriverà le regole su reclutarnento, rapporto di lavoro, valutazione, assenze per i 3,2 milioni di dipendenti pubblici.

ASSOCIAZIONI FAMIGLIE SOGGETTI DISABILI
Incorteo per far valere i propri diritti

Le associazioni che rappresentano le persone disabili o i loro familiari scendono in piazza per chiedere il riconoscimento dei loro diritti.
II prossimo 31 agosto è infatti previsto un corteo promosso da "Associazione Amici", "Vitaustismo", "Lottiamo Insieme", "Nuove Ali", "Senza Limiti", "Famiglie persone down", "Crescere insieme", Comitato "Oltre lo Specchio", Unione Ciechi d'europa, Aias. Tutti in piazza per chiedere' un cambiamento delle condizioni di vita delle persone affette da disabilità varie e delle loro famiglie, "che hanno visto sospendere servizi che garantivano loro supporto necessario per la quotidiana assistenza domiciliare". I manifestanti, in particolare chiedono di "avere riconosciuta in Sicilia parità di trattamento e servizi garantiti 365 giorni l'anno, come avviene in altre regioni italiane, e di essere liberi di scegliere dove vivere e da chi farsi assistere, attraverso l'erogazione di un assegno di cura per tutti, qualunque sia il loro reddito". Oggi, denunciano, solo 15 famiglie hanno avuto questa possibilità tra i comuni di Agrigento, Favara, Aragona e Raffadali. "L'assegno di cura - continuano - garantirebbe, ad ogni persona disabile, una vita libera e indipendente". Gli stessi manifestanti hanno già richiesto un incontro con il prefetto e il presidente della Regione Siciliana al fine di risolvere definitivamente "le continue negazioni e sospensioni di servizi assistenziali indispensabili a favore di persone disabili gravi".

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