/ Rassegna stampa » 2016 » Agosto » 31 » rassegna stampa del 31 agosto 2016
 

rassegna stampa del 31 agosto 2016

Agrigentonotizie

B&B abusivi, ex Provincia: "Occorre legislazione adeguata"
È di qualche giorno fa la segnalazione, da parte del Distretto turistico Valle dei templi di Agrigento, di strutture ricettive nel territorio provinciale non in regola
Strutture ricettive abusive, la Provincia: "Occorre legislazione adeguata"
A tal proposito interviene con una nota l'ex Provincia regionale. "Negli ultimi anni - si legge - vi è stata un'intensa attività di apertura di nuove strutture ricettive quasi esclusivamente nel settore extra-alberghiero B&B, case vacanze, affittacamere ecc. Nel contempo si è notevolmente sviluppata anche un'accoglienza nelle seconde case anche a fini turistici che, seppure prevista dalla normativa vigente, è, a volte, ai limiti della legalità se si pubblicizza come struttura ricettiva regolarmente classificata, ma che può liberamente proporsi sul mercato se non svolge servizi ricettivi tipici".
"In merito - prosegue la nota - il libero Consorzio svolge soltanto un'attività di classificazione delle strutture tipizzate per la verifica del livello qualitativo dell'accoglienza come alberghi, turismo rurale, affittacamere, case vacanza, alberghi diffusi ecc. mentre compete ai Comuni l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività ricettiva. L'Ufficio provvede ogni anno ad inviare ai Comuni l'elenco delle strutture ricettive classificate chiedendo maggiori controlli e collaborazione per l'individuazione delle strutture abusive. Non tutti i Comuni, però, danno il massimo della collaborazione".
"Di recente - precisa l'ex Provincia - ai Comuni è stato anche inviato l'elenco delle strutture ricettive che si promuovono sulle Olta (On line travel agency) e che non risultano fra le strutture classificate. E' emerso che alcune strutture avevano regolarmente presentato la 'Scia', ma non è pervenuta la pratica per la classificazione. Molte altre, lungi dall'essere strutture abusive sono proposte come affitti a fini turistici che pertanto non sono soggette al controllo pubblico di classificazione e autorizzazione. Mentre altre meritano maggiori controlli se abusano dei nomi delle strutture ricettive classificate o svolgono servizi ricettivi specifici di tipo imprenditoriale. A fronte di questo contesto siamo in presenza di una legislazione sulle classificazioni spesso poco attenta ai bisogni turistici emergenti che andrebbe adeguata dagli organi legislativi".

La Sicilia

REALMONTE. Scala in pericolo.
Sono ritornati.
Spaccano marna per farne crema.
Riprende il saccheggio alla Scala dei Turchi. Domenica scorsa comitive di bagnanti hanno fatto scempio di marna bianca, staccandola e sbriciolandola sul posto, facendone assumere la conformazione di una crema di bellezza. Come se nulla fosse vandali hanno iniziato a spalmarsela in faccia, glutei, braccia, come si usa comunemente fare alle terme. Tutti convinti di ottenere miracolosi effetti sulla pelle. Questa sostanza non ha nessun effetto benefico per il corpo. C'è di più, dermatologi dicono che fa male, essendola marna una roccia sedimentaria di natura calcarea. Forse viene scambiata con l'argilla, che ha grandi qualità cosmetiche. Fino all'anno scorso alla Scala c'era un presidio dì controllo permanente. Agenti della Polizia provinciale, ma anche associazioni di volontariato assicuravano la loro presenza per prevenire eventuali atti di vandalismo e dissuadere i bagnanti più disinvolti nell'asporta re i blocchi di marna. E' bastato allentare un po'perché non esistono cartelli di divieto e la barbarie è ricominciata.
L'ordinanza esiste e prevede delle sanzioni fino a 500 euro per chi stacca blocchi dal costone. Ma nessuna multa è stata staccata quest'anno per reprimere una pratica diventata una vergognosa consuetudine. Non è tutto. Sempre alla Scala vengono segnalati venditori di bibite non autorizzati, e gente che scava i buchi per gli ombrelloni direttamente sulla marna.

LIBERO CONSORZIO
Il punto informazione si è rifatto il look.
Il punto informativo di Piazzale Aldo Moro si rifà il loock e, per restare in tema, sceglie lo stile "autoctono".
Dopo la collocazione delle insegne alle vetrate e sul prospetto del chiosco in cui è collocato il punto informazioni, è stata adesso la volta delle aiuole e dei vasi antistanti il punto informazioni nei quali sono state recentemente piantumate delle piante tipiche della macchia vegetale mediterranea: le opuntie. Si tratta di una pianta appartenente alla stessa famiglia del più diffuso e familiare "fico d'india". Anch'essa originaria del continente americano, ma ormai entrata a pieno titolo a par fare dei paesaggi mediterranei.

Giornale di Sicilia


Libero Consorzio. L'Ufficio turistico spiega di svolgere soltanto un'attività di classificazione delle strutture
Controlli nelle strutture ricettive
L'ex provincia respinge le accuse

Negli ultimi anni è aumentata moltissimo la richiesta di licenze
L'Ufficio Turismo del libero Consorzio di Agrigento, interviene sulle recenti affermazioni del presidente del Distretto turistico Valle dei templi Gaetano Pendolino, relativi alla presenza di strutture ricettive nel territorio provinciale non in regola con le prescritte autorizzazioni. «Il Libero Consorzio - si legge in una nota - svolge soltanto un'attivi - tà di classificazione delle strutture tipizzate per la verifica del livello qualitativo dell'accoglienza come alberghi, turismo rurale, affittacamere, case vacanza, alberghi diffusi ecc. mentre compete ai Comuni l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività ricettiva. L'Ufficio provvede ogni anno ad inviare ai Comuni l'elenco delle strutture ricettive classificate chiedendo maggiori controlli e collaborazione per l'individuazione delle strutture abusive. Non tutti i Comuni, però, danno il massimo della collaborazione. Di recente ai Comuni è stato anche inviato l'elenco delle strutture  ricettive che si promuovono sulle OLTA (On Line Travel Agency) e che non risultano fra le strutture classificate. E' emerso che alcune strutture avevano regolarmente presentato la SCIA, ma non è pervenuta la pratica per la classificazione. Molte  altre, lungi dall'essere strutture abusive sono proposte come affitti a fini turistici che pertanto non sono soggette al controllo pubblico di  classificazione e autorizzazione.
Mentre altre meritano maggiori controlli se abusano dei nomi delle strutture ricettive classificate o svolgono servizi ricettivi specifici di tipo imprenditoriale. A fronte di questo contesto siamo in presenza di una legislazione sulle classificazione spesso poco attenta ai bisogni turistici emergenti che andrebbe adeguata dagli organi legislativi». L'ex Provincia, ricorda infine, come negli ultimi anni vi sia stata un'intensa attività di apertura di nuove strutture ricettive quasi esclusivamente nel settore extra-alberghiero B&B, case vacanze, affittacamere e altro. Nello stesso tempo si è notevolmente sviluppata anche un'accoglienza nelle seconde case anche a fini turistici. (*CR*) Concetta Rizzo

Rifiuti. Da domani mattina l'impianto di contrada Matarana gestita dal Gruppo Catanzaro non potrà più accogliere gli autocompattatori di 19 comuni della provincia
L'impianto di contrada Matarana a Siculiana che da domani mattina sarà nuovamente chiusa per almeno una settimana
Chiude Nuovamente la discarica di Siculiana
Annamaria Martorana
Oggi, ultimo giorno di conferimento alla discarica di Siculiana. L'impianto di contrada Matarana infatti, da domani mattina chiuderà nuovamente i battenti almeno fino a lunedì prossimo. Per 19 comuni della provincia di Agrigento, si profilano dunque nuovi ulteriori disagi e aggravi di costi per almeno una settimana. Siculiana, Casteltermini, Camastra, Cammarata, Aragona, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa, Montallegro, Naro, Racalmuto, Ravanusa, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro e San Giovanni Gemini infatti, da domattina, andranno a scaricare altrove i propri rifiuti. La chiusura dell'impianto, come spiega lo stesso Gruppo Catanzaro, è dovuto all'attesa dei risultati di alcune «prove» effettuate nei giorni scorsi rispetto ai lavori di adeguamento che il Dipartimento regionale per i rifiuti, aveva imposto ai gestori degli impianti siciliani e nel caso in questione, alla Catanzaro. Come si ricorderà, nei mesi scorsi, c'è stato un lungo braccio di ferro tra Azienda e Regione proprio sulla realizzazione degli impianti di biostabilizzazione che ha  portato anche alla chiusura coattiva della struttura e ad una crisi igienico sanitaria in molti comuni della provincia oltre a disagi per cittadini e imprese che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. La riapertura della discarica di Siculiana, dovrebbe, con un condizionale più d'obbligo che mai, entro il 5 settembre prossimo in modo da far ripartire i lavori e far rientrare i disagi che il comparto subirà per un nuovo ennesimo cambio nel piano di conferimento. Al momento, tra i nodi da sciogliere c'è quello delle trasferte all'impianto di Lentini di centri come Agrigento e Porto Empedocle, che pur rientrando nella categoria di «comuni costieri» e pur avendo una vicinanza territoriale con Siculiana, continuano, per disposizione della Regione, a scaricare a Lentini, compiendo lunghe e costosissime trasferte giornaliere che finiscono spalmate sulle bollette dei cittadini. Una situazione rimasta tale anche dopo  a diffida che l'amministrazione comunale agrigentina ha fatto alla regione diverse settimane addietro. E a proposito di costi, con una nota aziendale, la Catanzaro Costruzioni chiarisce e rettifica parte del contenuto di una nota diffusa nei giorni scorsi dalla Srr Agrigento Est.«Puntualizziamo - si legge nella nota della Catanzaro - che il prezzo ai nostri clienti è di 123,5 euro a tonnellata e non di 153 euro a tonnellata come erroneamente riportato  el comunicato della SRR -AG-EST. Si precisa inoltre che tale prezzo, proposto dalla società Catanzaro, è perfettamente in linea rispetto ai prezzi praticati da altri operatori ed è conseguenza dell'introduzione di un ulteriore livello di trattamento dei rifiuti che comporta maggiori oneri ed investimenti interamente sostenuti dall'azienda che continua ad applicare le migliori tecnologie assicurando elevati livelli standard del processo produttivo. Puntualizziamo inoltre - conclude la nota della Catanzaro - che pur in assenza di alcun rapporto contrattuale formalizzato a tutt'oggi abbiamo fornito le prestazioni in favore dei nostri potenziali clienti». (*AMM*)

Libero Consorzio Nuove piante all'infopoint di Porta di Ponte
Il punto informativo del Comune gestito dal Libero Consorzio di Piazzale Aldo Moro si rifà il look e, per restare in tema, sceglie lo stile "autoctono". Dopo la collocazione delle insegne alle vetrate e sul prospetto del chiosco in cui è collocato il punto informazioni, è stata adesso la volta delle aiuole e dei vasi antistanti il punto informazioni nei quali sono state recentemente piantumate delle piante tipiche della macchia vegetale mediterranea: le opuntie. (*CR*)

Economia. Grazie alla convenzione che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento sottoscriverà con la società «Biotech»
Pesca, sportello per info sui finanziamenti
Un infopoint per fornire informazioni ai pescatori che vogliono conoscere i bandi di finanziamento per allargare le proprie attività. Adesso sarà possibile, grazie alla convenzione che il Libero Consorzio Comunale di Agrigento sottoscriverà con lasocietà "Biotechdi Trapani" vincitrice dell'appalto per l'attivazione dello sportello informativo di assistenza tecnica ai pescatori sui fondi per la pesca. La commissione di gara, presieduta dal direttore del settore Ambiente, Fabrizio Caruana, in seguito alla valutazione dei curricula presentati dalle società partecipanti al bando, ha infatti scelto la società trapanese, preferendola alla seconda in graduatoria, lacooperativa Greenlifedi Agrigento. Si tratta di un servizio che rientra nel progetto comunitario "Tartalife-Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", finanziato dall'Unione Europea con lo strumento Life+, del quale il Libero Consorzio Comunale di Agrigento è partner. La Biotech avrà il compito di attivare gli sportelli informativi a Licata, Porto Empedocle e Sciacca, dove sono presenti le marinerie più importanti, in modo da fornire ai pescatori tutte le informazioni sulle possibilità di accesso ai fondi europei per la pesca. Tra le attività previste dal servizio l'organizzazione di un seminario per ciascuna marineria, al quale saranno invitate le imprese marinare e gli operatori del settore ittico. Tali incontri serviranno a fornire tutte le informazioni sui nuovi fondi europei per il settore, con gli eventuali approfondimenti e chiarimenti sugli obiettivi della nuova politica comunitaria nella Pesca, nonché sulle varie opportunità offerte dagli assi di intervento. (*PAPI*)

Sicilialive24
 
Nota per la stampa dell'Ufficio Turistico  del Libero Consorzio


L'Ufficio Turismo del libero Consorzio Comunale di Agrigento, ad oggi competente in materia di classificazioni turistiche e controllo di qualità, in riferimento agli articoli di stampa apparsi in questi ultimi giorni relativi alla presenza di strutture ricettive nel territorio provinciale non in regola con le prescritte autorizzazioni precisa quanto segue:
"Negli ultimi anni vi è stata un'intensa attività di apertura di nuove strutture ricettive quasi esclusivamente nel settore extra-alberghiero B&B, case vacanze, affittacamere ecc.
Parimenti si è notevolmente sviluppata anche un'accoglienza nelle seconde case anche a fini turistici che, seppure prevista dalla normativa vigente, è, a volte, ai limiti della legalità se si pubblicizza come struttura ricettiva regolarmente classificata, ma che può liberamente proporsi sul mercato se non svolge servizi ricettivi tipici.
In merito il libero Consorzio svolge soltanto un'attività di classificazione delle strutture tipizzate per la verifica del livello qualitativo dell'accoglienza come alberghi, turismo rurale, affittacamere, case vacanza, alberghi diffusi ecc. mentre compete ai Comuni l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività ricettiva.
L'Ufficio provvede ogni anno ad inviare ai Comuni l'elenco delle strutture ricettive classificate chiedendo maggiori controlli e collaborazione per l'individuazione delle strutture abusive. Non tutti  i Comuni, però, danno il massimo della collaborazione.
Di recente ai Comuni è stato anche inviato l'elenco delle strutture ricettive che si promuovono sulle OLTA (On Line Travel Agency) e che non risultano fra le strutture classificate.
E' emerso che alcune strutture avevano regolarmente presentato la SCIA, ma non è pervenuta la pratica per la classificazione. Molte altre, lungi dall'essere strutture abusive sono proposte come affitti a fini turistici che pertanto non sono soggette al controllo pubblico di classificazione e autorizzazione. Mentre altre meritano maggiori controlli se abusano dei nomi delle strutture ricettive classificate o svolgono servizi ricettivi specifici di tipo imprenditoriale.
A fronte di questo contesto siamo in presenza di una legislazione sulle classificazione spesso poco attenta ai bisogni turistici emergenti che andrebbe adeguata dagli organi legislativi."

Malgradotutto

Strutture extra-alberghiere irregolari, il Distretto Turistico chiede controlli

Pendolino: "L'accoglienza irregolare  crea una competizione sleale e, poiché non è dichiarata, non permette un'analisi puntuale dell'offerta ricettiva e del suo trend".
Sono 168 le strutture extra-alberghiere autorizzate nella città di Agrigento, altre 130 potrebbero non essere in regola. A metterlo in rilievo è il Distretto Turistico Valle dei Templi. Il metodo seguito è accessibile a chiunque. Infatti la fonte di questi dati sono i cosiddetti OTA, gli On line Travel Agent, ovvero i siti di prenotazione più conosciuti al mondo. Attraverso il confronto dell'elenco ufficiale dell'offerta ricettiva extralberghiera di due dei siti tra i più consultati, emerge un panorama totalmente diverso rispetto al quadro ufficiale: in meno di un anno un proliferare di attività a ritmo incalcolabile, che tocca numeri ancor più in crescita con la formula della casa vacanze o dell'ospitalità per brevi periodi.
"E' un fatto molto grave per diversi motivi - afferma l'amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino -.  L'accoglienza irregolare non è controllata né controllabile e pertanto rischia di minare la brand reputation della nostra destinazione. L'accoglienza irregolare - sottolinea Pendolino - crea una competizione sleale e, poiché non è dichiarata, non permette un'analisi puntuale dell'offerta ricettiva e del suo trend. L'accoglienza irregolare, in tutti i contesti, abbassa la redditività dei posti letto e pertanto danneggia pesantemente le strutture alberghiere ed extralberghiere regolari.  L'assenza di seri interventi mirati all'emersione delle eventuali forme di abusivismo nella ricettività potrebbe costringere i molti onesti a chiudere la propria attività: Agrigento perderebbe quello straordinario potenziale di offerta qualificata, che, fino ad oggi, ha elevato la brand reputation della nostra destinazione, portandola ai vertici dell'accoglienza turistica in Sicilia".
"L'accoglienza irregolare - prosegue Pendolino -  potrebbe aver falsato i risultati delle presenze turistiche. Agrigento, che di fatto sembra cresciuta nel numero degli arrivi e delle presenze reali, in termini di numeri ufficiali rimane ferma al passo subendo oscillazioni minime dal punto di vista della crescita. Si pensi infatti che le circa 130 strutture extralberghiere che non sembrano essere in regola, nella peggiore delle ipotesi, vantano 6 posti letto di media: una disponibilità giornaliera di circa 780 posti letto offerti al mercato che, moltiplicati per 365 giorni, producono una disponibilità aggiuntiva della città di circa 284.700 posti letto. Supponiamo che queste strutture raggiungano la medesima presenza media annuale delle strutture regolari, pari a circa il 26% su base annua: vorrebbe dire che ogni anno producono circa 74.000 presenze alberghiere".
Sono cifre allarmanti, ma valutate al ribasso. Pendolino, infatti, aggiunge che le strutture irregolari riescono ad abbattere i prezzi di vendita e aggredire il mercato, raggiungendo probabilmente una capacità media annua anche del 35-40% con un risultato che, nel caso di Agrigento, potrebbe oscillare tra le 99.645 e 113.880 presenze all'anno. In sostanza, se tutte le strutture fossero censite regolarmente, Agrigento passerebbe dalle circa 430.000 presenze ufficiali alle 543.880 presenze. Per il Distretto Turistico tale situazione impone delle riflessioni immediate: intanto, i flussi nella destinazione Valle dei Templi negli ultimi anni sono aumentati e la crescita esponenziale dell'offerta turistica regolare e irregolare lo dimostra; nel contempo, però, la presunta offerta irregolare può aver determinato una sleale competizione di mercato che, in tal caso, andrebbe immediatamente risolta.
Il Distretto Turistico chiede l'intervento di una task force congiunta, a guida del Comune di Agrigento, con la Guardia di Finanza e tutti gli enti competenti (Servizio Turistico Regionale, INPS, INAIL, Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate ecc.) al fine di debellare le eventuali irregolarità. Per tale ragione, il Distretto invita tutti gli operatori non in regola a regolarizzare al più presto la loro posizione per evitare pesanti conseguenze.  "Nessuno si senta colpito - afferma Pendolino -: è giusto che tutti operino in modo regolare. Siamo convinti che la leale concorrenza farà crescere ancora di più gli attuali flussi, poiché il mercato è ampio e c'è spazio per tutti".  Nei prossimi giorni il Distretto turistico esaminerà altri ambiti della filiera turistica affinché possano emergere ulteriori abusi, così da garantire una più qualificata offerta della destinazione Valle dei Templi. Entro il 15 settembre sarà programmato un incontro tra il presidente del Distretto, Calogero Firetto, sindaco di Agrigento, e i titolari di strutture ricettive per discutere del futuro dell'ospitalità della destinazione Valle dei Templi e dell'emersione delle situazioni abusive.

Una precisazione del libero Consorzio Comunale di Agrigento

Riceviamo e pubblichiamo
"L'Ufficio Turismo del libero Consorzio Comunale di Agrigento, ad oggi competente in materia di classificazioni turistiche e controllo di qualità, in riferimento agli articoli di stampa apparsi in questi ultimi giorni relativi alla presenza di strutture ricettive nel territorio provinciale non in regola con le prescritte autorizzazioni precisa quanto segue:
"Negli ultimi anni vi è stata un'intensa attività di apertura di nuove strutture ricettive quasi esclusivamente nel settore extra-alberghiero B&B, case vacanze, affittacamere ecc.
Parimenti si è notevolmente sviluppata anche un'accoglienza nelle seconde case anche a fini turistici che, seppure prevista dalla normativa vigente, è, a volte, ai limiti della legalità se si pubblicizza come struttura ricettiva regolarmente classificata, ma che può liberamente proporsi sul mercato se non svolge servizi ricettivi tipici.
In merito il libero Consorzio svolge soltanto un'attività di classificazione delle strutture tipizzate per la verifica del livello qualitativo dell'accoglienza come alberghi, turismo rurale, affittacamere, case vacanza, alberghi diffusi ecc. mentre compete ai Comuni l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività ricettiva.
L'Ufficio provvede ogni anno ad inviare ai Comuni l'elenco delle strutture ricettive classificate chiedendo maggiori controlli e collaborazione per l'individuazione delle strutture abusive. Non tutti  i Comuni, però, danno il massimo della collaborazione.
Di recente ai Comuni è stato anche inviato l'elenco delle strutture ricettive che si promuovono sulle OLTA (On Line Travel Agency) e che non risultano fra le strutture classificate.
E' emerso che alcune strutture avevano regolarmente presentato la SCIA, ma non è pervenuta la pratica per la classificazione. Molte altre, lungi dall'essere strutture abusive sono proposte come affitti a fini turistici che pertanto non sono soggette al controllo pubblico di classificazione e autorizzazione. Mentre altre meritano maggiori controlli se abusano dei nomi delle strutture ricettive classificate o svolgono servizi ricettivi specifici di tipo imprenditoriale.
A fronte di questo contesto siamo in presenza di una legislazione sulle classificazione spesso poco attenta ai bisogni turistici emergenti che andrebbe adeguata dagli organi legislativi".

Scrivo Libero

Agrigento, strutture turistiche non in regola? La replica del Libero Consorzio
L'Ufficio Turismo del libero Consorzio Comunale di Agrigento, ad oggi competente in materia di classificazioni turistiche e controllo di qualità, in riferimento agli articoli di stampa apparsi in questi ultimi giorni relativi alla presenza di strutture ricettive nel territorio provinciale non in regola con le prescritte autorizzazioni precisa quanto segue:
"Negli ultimi anni vi è stata un'intensa attività di apertura di nuove strutture ricettive quasi esclusivamente nel settore extra-alberghiero B&B, case vacanze, affittacamere ecc.
Parimenti si è notevolmente sviluppata anche un'accoglienza nelle seconde case anche a fini turistici che, seppure prevista dalla normativa vigente, è, a volte, ai limiti della legalità se si pubblicizza come struttura ricettiva regolarmente classificata, ma che può liberamente proporsi sul mercato se non svolge servizi ricettivi tipici.
In merito il libero Consorzio svolge soltanto un'attività di classificazione delle strutture tipizzate per la verifica del livello qualitativo dell'accoglienza come alberghi, turismo rurale, affittacamere, case vacanza, alberghi diffusi ecc. mentre compete ai Comuni l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività ricettiva.
L'Ufficio provvede ogni anno ad inviare ai Comuni l'elenco delle strutture ricettive classificate chiedendo maggiori controlli e collaborazione per l'individuazione delle strutture abusive. Non tutti i Comuni, però, danno il massimo della collaborazione.
Di recente ai Comuni è stato anche inviato l'elenco delle strutture ricettive che si promuovono sulle OLTA (On Line Travel Agency) e che non risultano fra le strutture classificate.
E' emerso che alcune strutture avevano regolarmente presentato la SCIA, ma non è pervenuta la pratica per la classificazione. Molte altre, lungi dall'essere strutture abusive sono proposte come affitti a fini turistici che pertanto non sono soggette al controllo pubblico di classificazione e autorizzazione. Mentre altre meritano maggiori controlli se abusano dei nomi delle strutture ricettive classificate o svolgono servizi ricettivi specifici di tipo imprenditoriale.
A fronte di questo contesto siamo in presenza di una legislazione sulle classificazione spesso poco attenta ai bisogni turistici emergenti che andrebbe adeguata dagli organi legislativi."

Canicatti Web

Provincia di Agrigento, la documentazione per il trasporto degli alunni portatori di handicap

Approntato sul sito internet del Libero Consorzio, www.provincia.agrigento.it, un apposito spazio dove scaricare la modulistica per il servizio di trasporto gratuito riservato a soggetti scolarizzati portatori di handicap grave, che frequentino gli Istituti Superiori di competenza del Libero Consorzio. Per facilitare gli utenti nella presentazione delle istanze, il settore Politiche Sociali dell'Ente ha, quindi, messo a disposizione tutta la documentazione necessaria da allegare, nonché, la normativa di riferimento, inclusa quella relativa alla tutela della privacy.
Con questo servizio il Libero Consorzio Comunale di Agrigento intende garantire il trasporto degli alunni portatori di handicap dall'inizio dell'imminente anno scolastico 2016-17, almeno fino al 31/12/2016.
Nella compilazione e nella trasmissione in forma riservata dei documenti da far pervenire al Settore Politiche Sociali, le famiglie degli alunni in situazione di handicap grave potranno utilizzare gli uffici relazioni con il pubblico del Libero Consorzio di Agrigento, Bivona, Cammarata, Canicattì, Licata, Sciacca, Ribera e Porto Empedocle che saranno a disposizione dei genitori interessati.
Sebbene afflitto da gravissimi problemi economici legati all'incertezza del trasferimento dei fondi da parte dello Stato e della Regione, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ha assicurato in maniera continuativa, in questi anni, le risorse finanziare per garantire il servizio di trasporto in tutta la provincia per oltre 85 alunni affetti da grave disabilità.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO