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rassegna stampa del 21 settembre 2016

Giornale di Sicilia

L'Ars salva 130 licenziati da società regionali
Giacinto Pipitone

Bloccata dal 10 agosto, la Finanziaria bis ha ripreso il proprio cammino e oggi dovrebbe tagliare il traguardo. La spinta l'ha data la tregua registratasi nella maggioranza sulla sanità e, soprattutto, l'arrivo al voto di norme che prevedono assunzioni e finanziamenti vari.La norma di maggiore peso approvata ieri è quella che offre un paracadute ai dipendenti che erano impiegati nelle partecipate e in enti regionali chiusi o in liquidazione: Sviluppo Italia Sicilia, Ciem, Quarit e Cerisdi. Almeno 130 persone transiteranno nella Sas, la più grande partecipata regionale che diventa sempre più un contenitore di precari e dipendenti in arrivo da enti in crisi. Questo personale potrebbe andare anche all'Irfis. Anzi, formalmente i 130 finiscono in un albo da cui Sas e Irfis attingeranno per svolgere nuovi compiti. E per questi nuovi compiti c'è già un finanziamento: 2,7 milioni. Basteranno ad assumere gli ex dipendenti di Cerisdi, Quarit, Ciem e Sviluppo Italia fino al 2018 ma con un contratto da 32 ore settimanali invece delle 36 che svolgevano prima. Una norma simili è stata votata per dare un paracadute anche ai dipendenti delle partecipate dei Comuni.
Il caso Coppem
Non sono mancate le polemiche. Il Pd, con un emendamento di Giovanni Panepinto, avrebbe voluto inserire nella Sas anche i 16 dipendenti del Coppem. Ma il no di Forza Italia ha stoppato l'operazione.
Le bollette dei partiti
Oggi verranno votate le ultime norme. La più delicata è quella,  proposta da Pd e Udc, che permette ai gruppi parlamentari di scaricare sul bilancio dell'Ars i costi delle bollette per luce e acqua e delle manutenzioni. Contrari i grillini.
I fondi sbloccati
Se la Finanziaria bis oggi verrà approvata, verranno sbloccate anche le norme approvate il 10 agosto nella seduta poi chiusa per gli scontri interni alla maggioranza: arriveranno così 9 milioni per i dipendenti  elle ex Province e per le scuole superiori, 3,4 milioni per i consorzi di bonifica che così allenteranno la morsa sugli agricoltori (colpiti da cartelle con cui venivano chiesti arretrati per migliaia di euro) e altri 2,4 milioni su proposta di Forza Italia andranno alle scuole paritarie.
Le crepe nella maggioranza
Il clima è apparso appena un po' più sereno. Il Pdr di Totò Cardi nale si è detto soddisfatto dall'accordo raggiunto a Palazzo d'Orleans sulla sanità ed è tornato a riempire i banchi dell'Ars, disertati da giorni. Anche se in casa Pd hanno notato ugualmente alcune assenze nel Pdr. Il Psi resta sull'Aventino, in polemica con Crocetta che non ha aperto alla richiesta di un assessorato al partito di Nino Oddo e Carlo Vizzini. Per questo motivo Forza Italia guarda alle spaccature ancora sul tappeto piuttosto che alla ripresa delle votazioni: «Per la quarta volta - ha detto il capogruppo Marco Falcone - ci presentiamo per votare le variazioni di bilancio, al palo da oltre due mesi per colpa di una maggioranza in completo stato confusionale, impegnata esclusivamente in pratiche di autodistruzione, che danneggiano oltremodo una Sicilia ad ogni giorno più in difficoltà».
Crocetta salva i forestali
E mentre a Palazzo dei Normanni si tentata faticosamente di sbloccare la manovrina, a Palazzo d'Oreans Crocetta tendeva una mano ai forestali. Da giorni i sindacati sono sul piede di guerra perchè si stanno esaurendo le risorse disponibili per i forestali, che devono però ancora completare le giornate  tradizionali di impiego (78, 101 o 151 a seconda della categoria di appartenenza). Ieri il presidente ha incontrato i rappresentanti di Fla Cgil, Fai Cisl e Uila Uil raggiungendo una intesa: ha promesso che oggi la giunta approverà una delibera per consentire di anticipare delle somme che dovrebbero arrivare da Roma. È una operazione da circa 70 milioni. In questo modo gli operai stagionali dovrebbero tranquillamente arrivare a fine anno.

Rifiuti.
Sono scaduti i termini fissati dal Dipartimento regionale ai Comuni chiamati a presentare i dati sulla raccolta del porta a porta del 2015 e dell'anno in corso

I cassonetti istallati in questi giorni a Porto Empedocle per l'avvio del servizio di raccolta differenziata. Oggi imprese e comune di Realmonte decideranno dove sistemarne altri.
Differenziata avanti nei comuni più piccoli

Mancano ancora alcuni comuni, tra cui quello di Agrigento   Porto Empedocle, a dare seguito alla disposizione attuativa del 12 settembre scorso arrivata dal dipartimento regionale rifiuti, che entro 5 giorni, chiedeva a tutti i comuni della provincia, una relazione dettagliata sui dati, aggiornati, del servizio di raccolta differenziata conferiti nel 2015 e in questa metà del 2016, compreso agosto. Ora, in provincia ci sono comuni come Siculiana, Favara e Joppolo Giancaxio dove la raccolta differenziata sta dando buoni risultati e soprattutto un trend in crescita, altri dove non solo si arranca ma si sta tornando anche indietro. A Fontanelle, ad esempio, succede sempre più spesso che le persone pur di non effettuare il porta a porta, lasciano i sacchetti dell'indifferenziata dove una volta c'erano i cassonetti. Il dirigente del Dipartimento  irillo, ha inoltre scritto ai sindaci, ai segretari generali e ai responsabili  dell'ufficio ambiente di tutti e 43 i comuni agrigentini che «in caso di mancata comunicazione, sarà attivata la procedura dell'intervento sostitutivo con l'immediata segnalazione alle autorità competenti per terri torio dell'eventuale comportamento omissivo nonchè la comunicazione alla Procura della Corte dei Conti per gli eventuali danni erariali conseguenti». Come dire, «fateci sapere a che punto siete o  vi segnaliamo ai magistrati contabili». Nella disposizione, è lo stesso Dipartimento a dire che ad oggi molte amministrazioni comunali risultano essere inadempienti rispetto alla trasmissione dei dati relativi alla raccolta dei rifiuti determinando - scrive Pirillo - un impedimento alle operazioni di controllo e monitoraggio da parte del ministero dell'ambiente. Intanto, tra gli ultimi comuni che stanno dando il via al progetto di raccolta differenziata, ci sono Porto Empedocle e Realmonte che fanno parte dell'Aro «Scala dei turchi». In questi giorni ad esempio, proprio nella Vigata di Montalbano, le imprese Iseda, Ecoin e Icos, stanno istallando dei contenitori per la raccolta differenziata che in questa prima fase, riguardano gli indumenti usati. Questi nuovi contenitori, rientrano nel capitolato del nuovo appalto precentemente affidato che prevede l'avvio di una raccolta differenziata completa per i due comuni agrigentini che si tradurrà, una volta andata a regime, in un risparmio per i contribuenti e  in una maggiore pulizia dei due centri. «A breve - spiega l'amministra - tore delegato di Iseda Giancarlo Alongi - avvieremo una capillare campagna di informazione che possa mettere i cittadini nelle condizioni di sapere come si dovranno comportare con l'avvio del nuovo servizio. Saremo anche presenti nelle due cittadine con uno sportello informativo per fornire informazioni agli utenti, soprattutto nel periodo di transizione che porterà alla raccolta porta a porta». Intanto, questa mattina a Realmonte, altro comune dell'Aro Scala dei Turchi, è in programma un incontro tra l'amministrazione comunale e i rappresentanti delle imprese del servizio rifiuti, proprio per decidere le modalità dell'istallazione dei nuovi contenitori primo passo per l'avvio della differenziata. )

Agrigentoweb

Università, incontro proficuo tra Commissione consiliare e Armao
Pasquale Spataro, presidente della commissione alla pubblica istruzione di aula Sollano, è uscito  soddisfatto dalla seduta che l'organismo consiliare di Palazzo dei Giganti ha tenuto ieri pomeriggio, in trasferta, nella sede del Cupa, per avviare una prima interlocuzione con i vertici della nuova governance. "Il presidente Armao - aggiunge Spataro - si è mostrato subito disponibile e pronto al dialogo con le istituzioni locali. Si è detto favorevole a mantenere un rapporto costante di collaborazione con la commissione sui temi che coinvolgono il territorio in tema di formazione. E il presidente Armao ci ha dato l'ok - spiega  Spataro - anche per interfacciarsi formalmente con il Consiglio comunale, in una seduta  convocata ad hoc. Sul fronte delle iniziative da mettere in campo per fare ripartire e rilanciare il Consorzio universitario, le priorità, ci è stato riferito, sono legate all'aspetto economico-finanziario dell'ente che certamente non sta vivendo una fase felice. Rivisitazione dei costi, con annesso contenimento della spesa, risulta essere una tappa obbligata. L'uscita di scena dell'ex Provincia regionale non è un fatto di poco conto. In altre province siciliane, gli attuali liberi consorzi sono rimasti dentro, ad Agrigento non si capisce perchè c'è stato questo disimpegno totale.n Ne approfittiamo per fare un appello al commissario straordinario affinché riveda la posizione e  torni ad essere socio, seppur con un contributo meno importante.  Il presidente Armao ha le idee chiare sia sul piano economico che sul piano delle strategie di rilancio in termini di offerta formativa. Per l'anno in corso, ci ha assicurato,  saranno attivati dei corsi di alta formazione, attraverso l'intercettazione di fondi europei, mentre per il prossimo futuro, grazie anche ad un ragionamento ormai in uno stadio avanzato che è quello di tagliare il cordone ombelicale con l'Ateneo di Palermo, si lavorerà - conclude Spataro - per far partire nuovi indirizzi che abbiano un concreto sfogo occupazionale e una maggiore aderenza con quelle che sono le potenzialità e le risorse del nostro territorio".


Siciliacronaca

La nuova ATI, all'incontro dei sindaci della provincia convergenza d'intenti sul ritorno all'acqua pubblica


Un'altra riunione dell' ATI si è tenuta presso la sala Consiliare dell'ex Provincia di Agrigento, adesso Libero Consorzio.
Il nuovo soggetto responsabile della Provincia di Agrigento, l'Autorità preposta ad occuparsi per conto dei 43 comuni del programma di gestione, controllo, determinazione tariffe idriche e fognarie, presieduto dal Presidente, il sindaco di Menfi Vincenzo Lotà, ha indetto un incontro per conoscere le opinioni dei sindaci in merito alla rescissione del contratto con la Società Girgenti Acque. I numerosi interventi hanno evidenziato una analogia d'intenti riguardo al fatto che il territorio necessita di riappropriarsi dell'acqua quale bene pubblico.Uno dei più significativi discorsi è stato quello del sindaco di Palma Montechiaro, Pasquale Amato, che, a volte, con toni accesi ha affermato la sua volontà di combattere questo stato di cose legato alla fallimentare privatizzazione dell'acqua in Sicilia. Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, per fugare ogni dubbio sulla sua volontà di aderire alla risoluzione del contratto, ha esordito riferendo che il suo Comune si è costituito parte civile in una causa contro la Società di gestione in cui sono stati chiesti 5milioni di euro di risarcimento danni. Pace che ha chiarito che, secondo lui, occorre che l'ATI abbia le idee chiare su cosa è chiamata a realizzare ed ha ribadito la volontà per la sua amministrazione di proseguire sulla linea dell rescissione, non ha risparmiato di accusare la politica che in un primo tempo ha voluto tutto questo, cioè la gestione in capo ai privati, salvo poi scaricare le responsabilità ai sindaci. Il vice sindaco di Agrigento, Elisa Virone, ha dichiarato che il Comune non intende fare alcuna inversione di rotta rispetto alla volontà di risoluzione del contratto espressa in precedenti incontri dell'ATI. La Virone ha confermato la volontà di valutare quelle ipotesi di risoluzione della gestione privata cui la nuova Autorità d'Ambito si deve avviare e che successivamente sarà chiamata a governare. Il vice sindaco ha anche detto:" noi dobbiamo andare ad individuare non l'affermazione di una risoluzione ma bensì dobbiamo individuare quelle ragioni che sono legate ad un inadempimento contrattuale che ci porteranno alla risoluzione". Interessante e molto seguito anche l'intervento del sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, il quale ha accusato anch'esso la politica regionale, sia del governo che dell'Ars, di non essersi assunta, come invece avrebbe dovuto fare, le sue responsabilità in capo ad un problema nato da propri errori.
Di Paola, nel dichiarare che il passaggio dall'acqua privata a quella pubblica non sarà affatto semplice, ma comporterà un grande impegno di studio per approfondire le modalità da portare a termine, ha tessuto le lodi del Consiglio Direttivo presieduto dal sindaco Lotà che, secondo lui, sta operando senza alcuna timidezza nei confronti della Girgenti Acque. Di Paola ha ribadito il concetto che l'ATI ha la necessità, prima di affrontare problematiche primarie, di essere messa nelle condizioni di conoscere la situazione precedente del vecchio ATO idrico. Infine ha riconfermato l'esigenza di valutare le condizioni che eventualmente esistono di inadempimenti della Girgenti Acque rispetto ai quali la risoluzione è possibile.

Sicilia24h
Oltre 43 mila offerte di lavoro consultabili negli Urp del Libero Consorzio Sono oltre 43mila le nuove offerte di lavoro consultabili nell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento, di piazza Vittorio Emanuele ad Agrigento. Le offerte di lavoro, distribuite su tutto il territorio nazionale, riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time. Un'offerta ampia e diversifica, rivolta a tutti i titoli di studio e livelli professionali. L'offerta più ampia riguarda il mondo della scuola dove ci sono 32mila posti per insegnanti e 10 per il personale Ata.
Poi, 900 posti sono stati messi a concorso dall'Inps per la categoria dei funzionari e 250 dal Corpo dei Vigili del fuoco con licenza media su tutto il territorio nazionale. In questo caso, il concorso pubblico comprenderà una prova preselettiva. Altri posti di lavoro, riguardano 18 infermieri all'Asp di Pordenone, sei alla Polizia Municipale di Salerno e 55 addetti alla receptionist al Parlamento europeo.
Ci sono poi selezioni per infermieri e diplomati da impiegare come assistenti all'Accademia Albertina delle Belle arti di Torino.
I bandi e le offerte di lavoro saranno consultabili anche nelle Urp periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera. Telefonicamente, si possono contattare i numeri verdi 800-315555 oppure 800-236837. Il personale dell'ente è a disposizione dell'utenza anche per la compilazione delle istanze.

Scrivolibero
Lavoro: oltre 43 mila offerte consultabili negli Urp del Libero Consorzio Sono oltre 43mila le nuove offerte di lavoro consultabili nell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento, di piazza Vittorio Emanuele ad Agrigento. Le offerte di lavoro, distribuite su tutto il territorio nazionale, riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time.
Un'offerta ampia e diversifica, rivolta a tutti i titoli di studio e livelli professionali. L'offerta più ampia riguarda il mondo della scuola dove ci sono 32mila posti per insegnanti e 10 per il personale Ata.
Poi, 900 posti sono stati messi a concorso dall'Inps per la categoria dei funzionari e 250 dal Corpo dei Vigili del fuoco con licenza media su tutto il territorio nazionale. In questo caso, il concorso pubblico comprenderà una prova preselettiva. Altri posti di lavoro, riguardano 18 infermieri all'Asp di Pordenone, sei alla Polizia Municipale di Salerno e 55 addetti alla receptionist al Parlamento europeo.
Ci sono poi selezioni per infermieri e diplomati da impiegare come assistenti all'Accademia Albertina delle Belle arti di Torino. I bandi e le offerte di lavoro saranno consultabili anche nelle Urp periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera.
Telefonicamente, si possono contattare i numeri verdi 800-315555 oppure 800-236837. Il personale dell'ente è a disposizione dell'utenza.

Agrigentoweb
Chiusura accesso strada Cammarata-Mussomeli, stamani sopralluogo del Settore Infrastrutture Stradali Sarà eseguito stamani dai tecnici del Libero Consorzio il sopralluogo sulla strada Cammarata-Mussomeli, interdetta al traffico degli autoveicoli. I tecnici del Settore Infrtastrutture Stradali specificano che il sopralluogo è relativo alla verifica delle due frane che insistono sul tracciato prima dell'accesso al ponte della NC n. 25, che è chiuso da diversi anni e sulla cui vicenda è in corso un procedimento giudiziario.
La chiusura del tratto iniziale è dovuta alla constatazione che diverse automobili transitavano egualmente nonostante l'ordinanza di divieto di transito, generica e quindi riferibile all'intero tracciato stradale, con possibili rischi per gli stessi automobilisti a causa di frane e dissesti.
La verifica servirà a stabilire se nei tratti interessati dal dissesto e dalle frane (ma non riferibili ai viadotti chiusi per i motivi descritti) sarà possibile, con limiti precisi, consentire il transito ridotto a senso unico alternato con deroghe ai residenti, con le opportune cautele e la posa di segnali di pericolo.

Università, incontro proficuo tra Commissione consiliare e Armao
Pasquale Spataro, presidente della commissione alla pubblica istruzione di aula Sollano, è uscito soddisfatto dalla seduta che l'organismo consiliare di Palazzo dei Giganti ha tenuto ieri pomeriggio, in trasferta, nella sede del Cupa, per avviare una prima interlocuzione con i vertici della nuova governance.
"Il presidente Armao - aggiunge Spataro - si è mostrato subito disponibile e pronto al dialogo con le istituzioni locali. Si è detto favorevole a mantenere un rapporto costante di collaborazione con la commissione sui temi che coinvolgono il territorio in tema di formazione.
E il presidente Armao ci ha dato l'ok - spiega Spataro - anche per interfacciarsi formalmente con il Consiglio comunale, in una seduta convocata ad hoc. Sul fronte delle iniziative da mettere in campo per fare ripartire e rilanciare il Consorzio universitario, le priorità, ci è stato riferito, sono legate all'aspetto economico-finanziario dell'ente che certamente non sta vivendo una fase felice. Rivisitazione dei costi, con annesso contenimento della spesa, risulta essere una tappa obbligata. L'uscita di scena dell'ex Provincia regionale non è un fatto di poco conto. In altre province siciliane, gli attuali liberi consorzi sono rimasti dentro, ad Agrigento non si capisce perchè c'è stato questo disimpegno totale.
Ne approfittiamo per fare un appello al commissario straordinario affinché riveda la posizione e torni ad essere socio, seppur con un contributo meno importante. Il presidente Armao ha le idee chiare sia sul piano economico che sul piano delle strategie di rilancio in termini di offerta formativa. Per l'anno in corso, ci ha assicurato, saranno attivati dei corsi di alta formazione, attraverso l'intercettazione di fondi europei, mentre per il prossimo futuro, grazie anche ad un ragionamento ormai in uno stadio avanzato che è quello di tagliare il cordone ombelicale con l'Ateneo di Palermo, si lavorerà - conclude Spataro - per far partire nuovi indirizzi che abbiano un concreto sfogo occupazionale e una maggiore aderenza con quelle che sono le potenzialità e le risorse del nostro territorio".

LA SICILIA

Oggi il voto
FINALMENTE ALL'ARS MANOVRINA IN DIRITTURA D'ARRIVO
Nove milioni. Alle ex Province i fondi per gli stipendi.
PALERMO La "manovrina" di bilancio, dopo tante tribolazioni, sembra essere arrivata al termine del suo tortuoso cammino. Oggi, l'Ars dovrebbe approvare ultimo articolo il 18 per poi passare
alla votazione finale. A Sala d'Ercole ieri l'atmosfera, contrariamente alle sedute precedenti, era piuttosto rilassata. Forse, per effetto del vertice di maggioranza sul Piano regionale sanitario.
Quindi le ex Province potranno ottenere il trasferimento di 9 milioni di euro per il pagamento degli stipendi. Si tratta di risorse che precedentemente erano state destinate ad investimenti. Ai
Consorzi di bonifica andranno 3,7 milioni di euro, mentre 2,4 milioni di euro sono destinate
alle scuole dell'infanzia non statali. Finanziamento per il quale si è battuto tenacemente il presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo.
Dopo una serie infinita di discussioni iniziate durante la sessione estiva di luglio-agosto, i dipendenti delle società partecipate messe in liquidazione non strategiche, perché ritenute non strategiche, passeranno alla Sas (Servizi ausiliari Sicilia).
Si tratta dei dipendenti di Sicilia Italia Lavoro, Clem, Cerisdi e quarti, 142 complessivamente.
Per questi lavoratori sarà istituito un apposito albo che consentirà il passaggio alla Sas.
Al fondo destinato ai comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti potranno attingere anche i comuni delle isole minori. E stato prorogato di due anni il termine che sarebbe scaduto il prossimo 31 dicembre per le cooperative giovanili, giacché sull'apposito fondo giacciono ancora 800 mila euro.
E' stata approvata anche la norma che dà centralità all'Ars sulla programmazione dei fondi europei.
Programmazione che dovrà essere trasmessa alla commissione Bilancio per l'apprezzamento sulla quale l'Ars poi delibererà con apposito ordine del giorno.
Ed ancora: 26 milioni sono stati destinati per centri storici per a prevenzione dél dissesto idrogeologico. Dovranno essere regolarizzati i pozzi di proprietà dei privati per evitare che come è accaduto la scorsa estate l'acqua venga venduta per l'irrigazione dei campi.
I pozzi che non saranno messi in regola, saranno piombati.
Farà discutere la norma che prevede che i componenti del Corecom (comitato regionale comunicazioni), tornino ad avere un gettone di presenza che era stato abolito in precedenza.
Sostenuto dal presidente della commissioni Bilancio, Vinciullo, è stato approvato l'articolo sulla lotta alla brucellosi che negli ultimi periodi è tornata a colpire l'uomo per mancanza di controlli negli allevamenti.
L.M.

RIBERA
Domani i sindaci per i precari.
e.m.) .). La riunione dei sindaci di tutta la provincia di Agrigento per affrontare la scottante problematica dei lavoratori precari, di cui va a scadere il contratto a fine anno, si svolgerà a Ribera giovedì 22 settembre, alle ore 10, nella sala dei sindaci, del palazzo comunale, e non come erroneamente scritto ieri per sabato prossimo. Al vertice degli amministratori comunali agrigentini hanno già dato l'adesione buona parte dei sindaci della provincia che devono adottare gli atti amministrativo necessari per evitare il licenziamento di un paio di migliaia di precari in servizio da un quarto di secolo presso gli enti locali.

Oggi è il giorno della memoria per ricordare Rosario Livatino
CANICATTI'. Ventisei anni fa il giudice fu assassinato in un agguato di mafia.
CANICATTI' Ricorre oggi il ventiseiesimo anniversario della morte del giudice di Canicattì, Rosario Angelo Livatino, ucciso dalla mafia in un agguato scattato il 21 settembre del 1990. Oggi, Canicattì, ricordai! suo eroe e lo farà con la celebrazione di una messa che si terrà presso la chiesa di San Domenico, la stessa che il magistrato frequentava ogni domenica con la sua famiglia. La funzione religiosa avrà inizio alle 10.30. Alle 12, invece, presso la stele sulla 640, fatta erigere dai genitori in ricordo del figlio assassinato dalla mafia, ci sarà la tradizionale de posizione di fiori e corone da parte di colleghi ed autorità. Questo mo mento è stato organizzato come o gnu anno dalle associazione "Tecnopolis ed Amici del 'Giudice Rosa rio Angelo Livatino", che si preoccupano da annidi tenere alta la memoria e diffondere i valori del magistrato canicattinese. Questa iniziativa è stata inserita nel programma della Settimana della Legalità" che ha preso il via il 19settembre per concludersi il 25 di questo mese quando Canicattì ricorderà altri due martiri della mafia il Giudice Antonino Saetta ed il figlio Stefano, assassinati anche loro in un agguato scattato sulla scorrimento veloce Agrigento- Caltanissetta. Settimana della Legalità che è stata organizzata in collaborazione con l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Ettore Di Ventura. Il programma di queste iniziative continuerà domani con la presentazione del libro di Alessandro Cacciato dal titolo il 'Sud Volo" mentre il 23 al teatro Sociale ci sarà un focus sul tema "la sostanza delle regole" coordinato da Egidio Terrana che vedrà la partecipazione di Stefano D'Ambruoso, ex Pm di Agrigento ed oggi deputato nazionale, Salvatore Cardinale, Presidente della Corte D'Appello di Caltanissetta, del giornalista Felice Cavallaro, del sostituto commissario Maria Pontillo e degli avvocati Giuseppe Sciascia Cannizzaro e Vincenzo Avanzato presidente del l'ordine degli avvocati di Agrigento.
CARMELO VELLA

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