Giornale di Sicilia
CUPA
Università di Agrigento, la Cgil chiede un incontro ad Armao
di Paolo Picone
AGRIGENTO. Cupa: come stanno le cose in termini finanziari? La domanda è più inquietante di quanto possa sembrare soprattutto se a porla al nuove presidente del Consorzio universitario agrigentino, l' avvocato Gaetano Armao, è il segretario aziendale della Cgil, Matteo Lo Raso, fortemente preoccupato delle ricadute in termini negativi per il futuro del personale dipendente alla luce delle ultime dichiarazioni rese dal presidente in Consiglio comunale ad Agrigento.
Armao ha affermato che le iscrizioni sono diminuite, quest' anno ci saranno soltanto 100 iscritti ai tre corsi di laurea rimasti, e con questi numeri il personale dovrà essere ridimensionato.
SCUOLA
Licata, lavori all'istituto di piazza Gondar quasi ultimati
LICATA. Sono stati quasi ultimati i lavori di ristrutturazione dell' edificio della Provincia, che si trova in piazza Gondar a Licata che accoglierà gli studenti del "Liceo Classico Linares".
L' importo dell' appalto ammonta a 1.126.400 euro finanziati nel programma triennale delle opere pubbliche 2011 - 2013 dell' ex Provincia, con i fondi per le opere di mitigazione del raddoppio della statale 640, cosi come previsto dalla convenzione attuativa tra l' Anas e la Provincia. Trascorsi i tempi tecnici anche per il liceo Linares si scriverà la parola fine ai disagi scaturiti dallo spostamento di tanti studenti in strutture periferiche, parecchio lontane dal plesso principale.
Repubblica - Palermo
Elezione Liberi consorzi, maggioranza in tilt e Orlando propone listone anche con i 5 stelle
Entro la settimana vanno presentate le liste ma Pd, Udc, Ncd e il movimento dell'ex ministro Cardinale non trovano l'accordo. Il sindaco di Palermo suggerisce una lista unica con tutti i partiti, compresi i grillini. In ballo il rinvio del voto per problemi "burocratici"
di ANTONIO FRASCHILLA
Elezione Liberi consorzi, maggioranza in tilt e Orlando propone listone anche con i 5 stelle
Dopo un vertice durato quasi tre ore alla fine non si riesce a trovare la quadra e la maggioranza va in tilt in vista della presentazione delle liste per l'elezione dei vertici dei nove Liberi consorzi che hanno sostituito le Province. Liste che vanno presentate entro venerdì. Riuniti nella sede del Partito democratico a Palermo c'erano il segretario dei dem Fausto Raciti, i vertici dell'Udc Gianpiero D'Alia e Adriano Frinchi, quelli dell'Ncd guidati dal sottosegretario Giuseppe Castiglione e, in rappresentanza di Sicilia futura, l'ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala e il deputato Edy Tamajo. Proprio dal movimento dell'ex ministro Salvatore Cardinale, Sicilia futura, è arrivata la richiesta di non presentare un'unica lista di coalizione: "Abbiamo l'esigenza di crescere come movimento e vogliano presentare una nostra lista" ha detto Scala. Decisione che ha fatto saltare dalla sedie i rappresentanti dell'aria popolare. Dall'Udc sono stato chiari: "Il Pd chiarisca che ruolo ha Sicilia futura, se è una costola dei dem o altro e Raciti risolva questa situazione, se no andiamo ognuno per la propria strada". Il clima si è fatto testo e Ncd e Udc hanno dato una sorta di aut aut: "Entro questa sera attendiamo risposte dal Pd, o siamo una coalizione o non lo siamo".
In maggioranza pesano le fibrillazioni anche per le nomine nelle società partecipate di Palazzo d'Orleans alla vigilia del lungo anno elettorale: Udc e Pd chiedono spazio dopo che Sicilia futura ha sostenuto la nomina di Nico Torrisi alla Sac, la società che gestisce l'aeroporto di Catania. Raciti, molto irritato, sta contattando il sottosegretario Luca Lotti, il riferimento di Cardinale a Roma, per convincere Sicilia futura a fare un passo indietro perché "si è o non si è in una coalizione". Non è escluso il rinvio del voto in caso di mancato accordo, e nelle prossime ore si capirà che strada prendere. Tecnicamente dal governo Crocetta sono pronti a fornire l'assist tecnico per il rinvio del voto: nella circolare della Funzione pubblica sulle procedure di voto non sarebbe chiaro come devono votare i Comuni commissariati. Tutto dipenderà da Sicilia futura dell'ex ministro Cardinale: se va fino in fondo nel rompere la coalizione, allora il rinvio del voto sarà più che probabile.
Oggi all'Anci Leoluca Orlando proporrà invece di presentare, almeno per la Città metropolitana di Palermo, una lista unica con tutti i partiti, 5 stelle compresi: "Visto che a maggio si vota per l'elezione del sindaco di Palermo e si dovrebbe poi rivotare la composizione del Libero consorzio, tanto vale fare un listone per eleggere i rappresentanti nei prossimi sei mesi e poi si vede", ragionano in casa Orlando. Il sindaco apre così anche a un accordo con i grillini, a testimonianza del dialogo aperto con il Movimento 5 stelle da parte del sindaco di Palermo. La partita vera si gioca comunque sui Liberi consorzi di Agrigento, Enna, Trapani, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta dove l'assemblea elegge anche il presidente. Nelle Città metropolitane di Palermo, Messina e Catania il presidente è automaticamente il sindaco del capoluogo. Una cosa è certa: occorre fare in fretta perché il termine di scadenza per la presentazione delle liste è alle porte. Sinistra italiana va all'attacco: "La maggioranza regionale è allo sbando e la vicenda della mancata presentazione della lista unica di coalizione per le elezioni dei Liberi consorzi ne è l'ultimo ridicolo capitolo, questa vicenda non fa che dimostrare che il Pd altro non è che un partito di bande rivali", dice Simone Di Trapani di Sinistra italiana - Sel Palermo.
Livesicilia.it
Liberi
consorzi, niente intesa
tra i partiti di maggioranza
La
maggioranza di governo si spacca in vista delle elezioni per i
vertici dei liberi consorzi e delle città metropolitane, in
programma a novembre. In una riunione presso la sede del Partito
democratico è emersa l'impossibilità di presentare liste unitarie
delle coalizione alle elezioni di secondo livello. Contraria Sicilia
Futura, che intenderebbe presentare proprie liste. Una posizione che
ha spiazzato gli alleati. I centristi di Alleanza popolare (Udc e
Ncd) hanno chiesto al Pd di fare chiarezza sui rapporti col movimento
fondato da Totò Cardinale. "Si faccia chiarezza, noi siamo
pronti a mettere tutto in discussione", fanno sapere dai piani
alti dei centristi siciliani. Intanto circola anche la voce,
rimbalzata al vertice della mattina al Pd, di un possibile rinvio del
voto per via di un errore materiale in una circolare. A Palermo,
infine, Leoluca Orlando - che oggi ha incassato il rinvio delle
elezioni dell'Anci Sicilia, dopo che centinaia di sindaci avevano
chiesto di non procedere al rinvio - penserebbe a un listone
trasversale per eleggere il nuovo consiglio in vista delle nuove
elezioni che seguiranno a quelle per le comunali del prossimo maggio.
LiveSicilia
Le elezioni di novembre
Liberi consorzi, niente intesa
tra i partiti di maggioranza
PALERMO - La maggioranza di governo si
spacca in vista delle elezioni per i vertici dei liberi consorzi e
delle città metropolitane, in programma a novembre. In una riunione
presso la sede del Partito democratico è emersa l'impossibilità di
presentare liste unitarie delle coalizione alle elezioni di secondo
livello. Contraria Sicilia Futura, che intenderebbe presentare
proprie liste. Una posizione che ha spiazzato gli alleati. I
centristi di Alleanza popolare (Udc e Ncd) hanno chiesto al Pd di
fare chiarezza sui rapporti col movimento fondato da Totò Cardinale.
"Si faccia chiarezza, noi siamo pronti a mettere tutto in
discussione", fanno sapere dai piani alti dei centristi
siciliani. Intanto circola anche la voce, rimbalzata al vertice della
mattina al Pd, di un possibile rinvio del voto per via di un errore
materiale in una circolare. A Palermo, infine, Leoluca Orlando - che
oggi ha incassato il rinvio delle elezioni dell'Anci Sicilia, dopo
che centinaia di sindaci avevano chiesto di non procedere al rinvio -
penserebbe a un listone trasversale per eleggere il nuovo consiglio
in vista delle nuove elezioni che seguiranno a quelle per le comunali
del prossimo maggio.
Dissesto da 25 milioni di euro
Caos all'ex Provincia di Siracusa
Operai sul tetto della Partecipata
di Massimiliano Torneo
SIRACUSA - Esplode l'esasperazione
dei dipendenti della ex Provincia di Siracusa. Da stamattina due
operai della società partecipata 'Siracusa risorse, senza stipendio
da sette mesi, sono saliti tra tetto e torretta del complesso che
ospita parte degli uffici periferici del Libero consorzio minacciando
gesti eclatanti. Nel frattempo i loro colleghi hanno occupato la sede
centrale dell'ente, in via Roma: resteranno nella stanza del
commissario straordinario fino a quando non riceveranno garanzie
certe sui pagamenti. Nelle ultime ore sul posto è arrivato anche il
presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Vincenzo Vinciullo,
che già due giorni fa aveva ritenuto "irricevibile" la decisione
della giunta regionale di tagliare nell'assestamento di bilancio
altri due dei venti milioni previsti per le ex Province. Vinciullo ha
annunciato che passerà la notte con gli occupanti che, a loro volta,
chiedono che la commissione Bilancio domattina si riunisca a
Siracusa.
Esasperati da mesi, i dipendenti
dell'ente reclamano arretrati di 8 mesi, quelli della società
partecipata di sette. Questi ultimi con l'aggravante di essere
senza contratto da gennaio. Hanno pure continuato a lavorare, pur
senza stipendio né contratto, fino a quando all'ente non sono
finiti pure i soldi per i servizi che la società partecipata svolge.
Tra i più importanti: il diserbo e la manutenzione in 1.600
chilometri di strade provinciali e la manutenzione nelle scuole. Non
è la prima protesta eclatante che i dipendenti della ex Provincia di
Siracusa e quelli della società partecipata attuano. In estate uno
di loro, Alberto Scuderi, aveva attuato per sei giorni lo sciopero
della fame e aveva manifestato davanti al Parlamento italiano e a
quello europeo.
La situazione dell'ente, a causa
dell'impasse tra Stato e Regione per la mancata riforma, è di un
disseto di 25 milioni di euro, con mutui contratti per 90 milioni
(con rate annuali di 8,5 milioni di euro fino al 2044).
"All'assessore Baccei - ha detto Vinciullo che ha parlato con i
lavoratori - ho già notificato che questo assestamento di bilancio è
irricevibile e che, di conseguenza, in commissione Bilancio, nel
rispetto dei ruoli e delle funzioni, eserciterò tutte le mie
prerogative statutarie per impedire questa manovra".
LA SICILIA
Cupa, giornata di studi
E' in progranima oggi, nell'aula
Livatino al Consorzio universitario, invia - Quartararo ad Agrigento,
la Giornata di studi su! tema il nuovo codice degli appalti Cosa
cambia in Sicilia per le pubbliche amministrazioni, organizzata dall'
degli Architetti delta provincia di Agrigento, dalla Fondazione
Architetti nel Mediterraneo e dal Consorzio universitario di
Agrigento. L'iniziativa intende offrire momenti di approfondimento
e spunti di riflessione sulle novità introdotte, in materia di
Lavori pubblici, con il decreto legislativo del 18aprile2016 n. 50 e
vuole alimentare un confronto tra professionisti, pubbliche
amministrazioni e soggetti attivi nel settore, sui vari aspetti e
slitte criticità che l'attuale quadro nominativo presenta. La
Giornata di studi è articolata in due sessioni:
una la mattina (dalle 9 alle 13:30) e
altra ne pomeriggio (dalle 14;3Oalle 18:30).
CONSORZIO UNIVERSITARIO DELLA
PROVINCIA DI AGRIGENTO
Quattro Comuni iscritti con le quote
"scontate".
Consorzio Universitario, nonostante
tutto c'è chi ci crede ancora.
Durante l'ultima assemblea dei so ci,
infatti, e amministrazioni di Camastra, Siculiana, San Giovanni
Gemini e Cammarata hanno avanzato la propria iscrizione alla
compagine societaria dell'Ente, anche grazie alla riduzione della
quota prevista per i soci ordinari. Una politica che mira a
recuperare quegli enti che in questi anni si sono allontanati
dall'Università agrigentina e che, in alcuni casi, vantano ancora
un credito per quote arretrate che Cupa comunque è intenzionato a
recuperare anche con l'utilizzo di misure coattive. Tra i soci
entrerà inoltre il Parco dei Monti Sicani che ha già garantito la
propria partecipazione, mentre il Parco archeologico della Valle dei
Templi avrebbe al momento dato la propria disponibilità ma non
ancora formalizzato l'adesione. Ma non basta.
E necessario fare massa critica
sull'università ad Agrigento spiega il presidente Gaetano
Armao per poter dare una vera spinta alla crescita del
Consorzio. Per questo entro breve lanceremo un appello a tutti i
deputati del territorio perché sostengano il nostro progetto.
Riteniamo conclude Armao - che questa sia la frontiera d'Europa
e come tale merita attenzione e risorse". Intanto oggi il Cda del
Cupa si riunirà per una seduta che dovrebbe vedere, tra le altre
cose, le approvazioni del rendiconto 2015 e il previsionale 2016
oltre che la presentazione del nuovo sito ondine del Consorzio. Una
voce, tuttavia, ha attirato la nostra attenzione, per quanto non
siamo riusciti ad avere una risposta: provvedimenti consequenziali al
mancato finanziamento dei progetti presentati al Consorzio
universitario, di cui all'avviso pubblico 8/2016".
G.SCH.
C'È TEMPO FINO AL 31 OTTOBRE
Democrazia
partecipata: 23 Comuni diffidati
dalla Regione.
Democrazia partecipata. ottimo avviso
per Comuni.
L'Assessorato regionale agli Enti
Locali, con una circolare di pochi giorni fa, ha infatti diffidato i
Municipi siciliani a provvedere a spendere le risorse messe a
disposizione per iniziative a beneficio dei propri cittadini (nella
forma che gli stessi hanno scelto con misure di partecipazione dal
basso) entro la prossima settimana. Se ciò non avverrà le risorse,
già formalmente contestate nei mesi scorsi e riferite al 2015,
saranno definitivamente eliminate. Effetti di una norma inserita lo
scorso anno da! Movimento 5 Stelle per spingere i Comuni a spendere i
soldi derivanti dal 2% dei trasferimenti Irpef e impedire che gli
stessi li possano utilizzare per tappare buchi di bilancio.
L'Assessorato ha però voluto garantire una franchigia agli Enti,
accantonando gli importi contestati ai Municipi inadempienti al fine
di consentire l'assegnazione ai comuni che provvedano a far
pervenire la prescritta attestazione entro il 31 ottobre. Poiché
alla data odierna codeste amministrazioni comunali risultano,
totalmente o parzialmente, inadempienti all'obbligo in argo mento,
si comunica che decorso il predette termine conclude la nota
le somme accantonate saranno rese disponibili per altre finalità".
Nella "black list" della Regione
sono finiti ben 23 Comuni Agrigento, Aragona, Camastra, Campobello di
Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea,
Cianciana, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa,
Lucca Sicula, Menti, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa, Realmonte,
San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro e Sicula.
Un elenco bugiardo, nel senso che mette insieme enti che non hanno
speso nulla di quanto loro trasferito ed enti ai quali semplicemente
sono rimasti importi residuali, come nel caso di Agrigento, al quale
è contestato di non aver speso meno di 600 euro, ma che ha provocato
comunque la "riattivazione" di diversi centri, per i quali è
adesso una vera e propria corsa contro il tempo. Un esempio è Porto
Empedocle che ha da destinarea d iniziative sociali ben 15.973 euro.
In tal senso è stato già diffuso avviso rivolto alla cittadinanza
ed entro fine settimana la Giunta dovrà deliberare. Un modo per
recuperare somme comunque importanti e che rischiavano di perdersi a
causa del fatto che l'attuale Amministrazione è subentrata in
corsa" e la precedente gestione commissariale non aveva previsto
alcun intervento in tal senso.
C'è invece chi si sta già attivando
per il futuro. E' il caso di Favara, che ha già pubblicato
l'avviso alla cittadinanza per ricevere eventuali segnalazioni
rispetto a "progetti di intervento e servizi di interesse comune".
Disponibili per questo fine sono29.220.53 euro. Le segnalazioni
potranno essere fatte fino al 14 novembre.
G.SCH.