Martedì 1 novembre 2016
Giornale di Sicilia
I soldi della sicilia
via libera della giunta alla manovra di fine anno che ora approda all'ars. per il «sicily g7 expo» oltre un milione
La Regione assegna gli ultimi 35 milioni
Fondi soprattutto a Comuni ed ex Province, per garantire le paghe ai precari. E bonus per le partorienti nelle isole minori
Giacinto Pipitone
È una pioggia di 35 milioni di contributi pubblici, quella che sta per arrivare su enti, associazioni e sigle storiche del precariato regionale. La manovra di assestamento, che all'Ars hanno già ribattezzato Finanziaria ter, è stata approvata dalla giunta nei giorni scorsi porta con sè la prima apertura della borsa in quest'anno che condurrà prima alle Comunali e poi alle Regionali. Ottenuto il via libera della giunta la manovra passa ora all'Ars dove dovrebbe essere varata entro fine novembre. La mini-Finanziaria era nata er erogare finanziamenti a settori che più di altri erano stati colpiti dai tagli di inizio anno: ex Province, Comuni e corsi di formazione dell'obbligo scolastico in primis. Queste categorie si divideranno la fetta più grossa di questa Finanziaria ter. Poi si sono aggiunte due norme che dettano una ventina di voci di spesa. All'università Kore di Enna Crocetta prevede di erogare un milione. E 250 mila euro andranno al Brass Group di Palermo per il Museo del jazz. In questo stesso filone di finanziamenti si inseriscono il milione e 74 mila euro destinato alle «scuole di servizio sociale»: enti che si stanno occupando di tirocini formativi e orientamento per assistenti sociali. Ci sono anche 400 mila euro per l'autodromo di Pergusa. E 2 milioni per gli enti gestori di riserve naturali, cioè per le associazioni ambientaliste che si occupano della manutenzione. C'è poi un lungo elenco di precari premiati dalle risorse per garantire gli stipendi fino a fine anno e ammorbidire i tagli previsti a febbraio. Ai Pip di Palermo vanno un milione e 136 mila euro che fanno crescere la spesa di quest'anno fino a 30 milioni e 136 mila euro (nel 2015 si era arrivati a 32,5). Ai trattoristi dell'Ente sviluppo agricolo sono destinati un milione e 870 mila euro che portano il budget annuale a 7 milioni e 869 mila euro. Per i precari che a Enna e Caltanissetta sono impegnati nei cosiddetti cantieri di servizio sono pronti 3 milioni e 362 mila euro: una parte, poco meno di due milioni, potrà essere utilizzata per finanziare misure di fuoriuscita dal bacino garantito, anche se nel caso dei Pip la proposta di ottenere un assegno di buonuscita per avviare un'attività in proprio non è mai stata accolta con favore. Fra i precari a cui è indirizzata una buona fetta della spesa di fine anno ci sono anche quelli dei Comuni in dissesto: in questo caso la Regione è costretta per legge a farsi carico per intero dei contratti, visto che gli enti locali in rosso non possono più farlo. A questo scopo sono pronti un milione e 300 mila euro. E va detto che lo stesso governo segnala che i casi di dichiarazione di dissesto che sposta la spesa a carico della Regione stanno aumentando vertiginosamente. Una seconda norma attribuisce altri 1,6 milioni ai Comuni in crisi per la riduzione delle royalties sugli idrocarburi: anche queste somme serviranno per i precari. Mentre per i precari delle ex Province sono pronti 3,4 milioni. Per pagare gli straordinari ai custodi dei beni culturali impegnati durante le vacanze natalizie sono stati stanziati 90 mila euro, che gestirà la Sas. Per gli stipendi all'Irsap pronti 12,4 milioni. Crocetta ha fatto anche prevedere una spesa di 250 mila euro per i comandati da altre amministrazioni che andranno a rafforzare l'Ufficio legale della Regione in attesa di futuri concorsi. Alle associazioni dei pazienti affetti da talassemia vanno un milione e 214 mila euro. E viene previsto un fondo speciale per assegnare un contributo alle partorienti che vivono nelle isole minori. La giunta ha previsto di concedere 3 mila euro a parto a partire dalla data di approvazione della Finanziaria ter. Si stima che ogni anno nelle isole minore si verifichino 300 parti: dunque per la fase finale del 2016 basteranno 100 mila euro mentre dall'anno prossimo la spesa crescerà a 900 mila. Crocetta ha chiesto anche di stanziare un milione e 250 mila euro per finanziare il Sicily G7 Expo: una rassegna del meglio dell'Isola che dovrebbe svolgersi a Taormina nei giorni del G-7 promosso da Renzi. «È un'occasione per promuovere l'immagine della Sicilia - ha scritto la giunta nella relazione che accompagna la norma - attraverso bellezze storiche, monumentali e artistiche nonchè attraverso le eccellenze produttive».
Ambiente. Il proprietario del terreno dove ricade la bianca scogliera ha incaricato «Mareamico». Ed è polemica
Scala dei Turchi, affidata gestione
Per l'ingresso si pagherà tre euro
REALMONTE
Sarà l'associazione Mareamico insieme ad altre associazioni a gestire l'area della Scala dei Turchi: già dall'estate prossima si dovrebbe pagare un ticket d'ingresso di 3 euro per visitare la scogliera bianca tra le più famose nel mondo. Nei giorni scorsi ad Agrigento è stato stipulato davanti a un notaio il contratto di affidamento in gestione dell'area tra il signor Ferdinando Sciabbarrà, ex dirigente della Camera di Commercio in pensione proprietario delle particelle catastali su cui ricade l'intera scogliera di marna, e Claudio Lombardo, responsabile della sezione agrigentina dell'associazione ambientalista. Va prendendo forma, dunque, il piano "economico-ambientale" per la gestione della Scala dei Turchi già annunciato l'anno scorso dalla proprietà rappresentata dagli avvocati Salvatore Palillo e Antonio Maria Cremona. «L'obiettivo - hanno spiegato i legali - è quello di rendere fruibile questo sito, così da dare un servizio alla collettività gestito nel rispetto delle normative, contribuendo con la mess in attuazione di un'attività economica alla crescita del territorio». La proprietà ha parlato di «un notevole investimento che, se determinerà un notevole ritorno economico ». Il Comune, secondo quanto prevede il piano, dovrebbe incassare il 30% degli introiti, gli altri serviranno per i costi di gestione e una parte per il privato. Ma il Comune non ci sta e si oppone alla decisione portando avanti il "braccio di ferro" cominciato l'anno scorso. «In ordine all'iniziativa assunta dal dottor Sciabbarrà l'ammi - nistrazione comunale - ha detto il sindaco Lillo Zicari - ne contesta i presupposti, unilateralmente ed erroneamente rivendicati, e rappresenta di aver dato mandato ai propri uffici e ai propri legali di tutelare gli interessi e i diritti legati alla Scala dei Turchi, bene che di certo appartiene al Comune di Realmonte e alla comunità tutta». «È impensabile - ha detto la vice presidente del consiglio comunale Gloria Di Mora - che un ente locale possa accettare tale offerta proveniente da un'associazione ambientalista e dal "presunto proprietario" della Scala dei Turchi. Poiché è necessario fare chiarezza sul punto, la questione verrà affrontata davanti all'autorità giudiziaria competente». (*CAGI*)
Mercoledì 2 novembre 2016
Pubblica istruzione
Ricevuto dal ministero il contributo annuale di 267 mila euro, si attende ora di riscuotere quello regionale di 200 mila
Ribera, l'istituto «Toscanini» adesso è rinato
La popolazione studentesca complessiva è salita da 180 unità degli ultimi due anni ad oltre 250.
Un grande successo per la scuola che ha sfornato,negli anni, elementi come Silvia Mancini, concertista e primo violoncello. Giuseppe Pantano ribera OOO A dicembre del 2015 l'istituto musicale Toscanini di Ribera, l'unica pubblica istituzione di alta formazione artistico musicale della provincia di Agrigento, era, di fatto, chiuso. Il Libero Consorzio dei Comuni della Provincia di Agrigento, in quei giorni, ha comunicato che per il 2016 sarebbe stato azzerato il finanziamento previsto nella convenzione del 2010 stipulata tra la ex Provincia e l'istituto e che sarebbe stato mantenuto solo il pagamento della sede e del personale Ata ancora dipendente della Provincia e comandato al Toscanini. Dunque, niente più stanziamento di 200 mila euro per il parziale pagamento degli stipendi dei docenti di ruolo. A fine 2016, a distanza di un anno, il Toscanini ha ricevuto dal ministero dell'Istruzione il contributo annuale di 267 mila euro e attende da un giorno all'altro di riscuotere quello regionale di 200 mila euro. E attende, soprattutto, il via libera da Roma alla statalizzazione della scuola, con somme inserite nella finanziaria. Nonostante la forte criticità economica subita l'istituto è passato da 34 studenti universitari dell'anno accademico 2014/15 a circa 70 già accertati per il 2016/17. E la popolazione studentesca complessiva da 180 unità degli ultimi due anni a oltre 250 e con iscrizioni che si chiuderanno l'otto novembre prossimo. Un grande successo per la scuola che ha sfornato, negli anni, elementi come Silvia Mancini, concertista e primo violoncello dell'orchestra da camera di Losanna, Raffaele Caltagirone, giudicato idoneo alle selezioni per l'Accademia Teatro alla Scala di Milano e al festival di Spoleto. Ed ancora, Ester Prestia, Giorgio Bartolotta e Giuseppe Spalletta, tutti docenti di ruolo nelle scuole medie. Ha studiato al Toscanini anche Ramashanty Cappello che è stato primo violoncello di orchestre giovanili italiane ed ha suonato nell'orchestra del festival di Sanremo. «Il Toscanini merita il successo ottenuto- dice il direttore, Mariangela Longo - esi stanno aprendo nuove prospettive per convenzioni con enti e teatri siciliani importanti che daranno sicuramente nuove occasioni di crescita al nostro istitutoe prospettive occupazionali agli studenti. Lastatalizzazione, se, come sembra, visto l'inserimento in legge finanziaria della relativa spesa di 39 milioni di euro - conclude - arriverà entro la fine dell'anno, coronerà questi successi». Intanto, l'istituto festeggia il venticinquesimo anno di attività e l'inizio del nuovo anno accademico 2016/17 con grandi eventi. Tra questi l'itinerario organisticodel maestro Franco Gaiezza, docentedel Toscanini, in collaborazione con l'associazione «Schweitzer», che avrà inizio il 28 novembre a Roma, eproseguirà il 3 dicembre a Milano. Arriverà a Palermo il 17 dicembre, alle ore 21, nella chiesa di Sant'Oliva, con la partecipazione dei giovani talentuosi cantanti del Toscanini Klizia Prestia (soprano) e Giuseppe Michelangelo Infantino (tenore). Il 28 novembre due giovani pianisti del Toscanini, Giuseppe Francolino e Giuseppe Spataro, appena partiti per Londra, per uno stage internazionale Erasmus di due mesi che si svolgerà presso la Piano Windsor Academy, sotto la guida dei docenti Giulio Potenza ed Edita Stankeviciute, si esibiranno in concerto presso la«St Martin -within-Ludgate Church»di Londra con alcuni brani in prima assoluta scritti appositamente per l'occasione dai compositori Simone Piraino e Gaetano Randazzo. Il Toscanini ha ospitato nei giorni scorsi la seconda Masterclass Erasmus di alto perfezionamento pianistico, in collaborazione con la prestigiosa Windsor Piano Accademycon cui l'istituto ha avviato una intensa attività di scambio per la mobilità di docenti e studenti. «Music in progress-Classic and Contemporary Concert »sarà la nuova importante produzione artistica del Toscanini in occasione del concerto inaugurale del nuovo anno accademico che si terrà il 19dicembre, alle 17,30, al teatro Pirandello di Agrigento, alla presenza del sottosegretario Davide Faraone e di don Luigi Ciotti, presidente di Libera. A Ribera, intanto, sono arrivati i nuovi docenti del dipartimento jazz e ottoni: Daniela Spalletta, Alberto Maniaci, Roberto Basile, Nicola Di Grigoli, Giorgio Ferraro, Paolo Vicari, Gaspare Palazzolo, Angelo Di Leonforte, Antonino Sfar, Fabio Crescente e Savino Doronzo.
Territorio invaso da discariche abusive
Le operazioni di bonifica avviate lungo la strada provinciale 3 hanno portato ad un'altra preoccupante scoperta
È emergenza amianto, rimossi altri 11 mila chili
I prossimi interventi riguarderanno la «San Biagio Platani-Ragattano», ma senza fondi tutto potrebbe presto fermarsi
I lavori sono coordinati dal gruppo tutela ambientale, del libero consorzio e proseguiranno con uno specifico calendario lungo le strade dove sono stati individuati siti abusivi con rifiuti di ogni genere.
Scatta l'emergenza amianto nell'Agrigentino. Soltanto negli ultimi giorni, durante le operazioni di bonifica disposte dall'ex Provincia, lungo la strada provinciale 3, nel tratto che va dal bivio della statale 640 all'ingresso dell'abitato di Favara, sono stati rimossi 11.000 chili di questo materiale che, come è noto, è altamente cancerogeno. L'aspetto più inquietante è che il quantitativo di amianto sinora rimosso è davvero consistente. «A causa dell'enorme quantitativo di amianto abbandonato nel corso del tempo - spiegano i tecnici del Libero consorzio comunale di Agrigento - i lavori potrebbero procedere ancora per qualche giorno, e i mezzi dell'impresa che sta effettuando tali operazioni potrebbero provocare qualche disagio alla circolazione». Le prossime operazioni riguarderanno invece la provinciale 27 San Biagio Platani - Ragattano, dopo il dissequestro da parte dell'autorità giudiziaria di una discarica di rifiuti speciali, pericolosi e non, attenzionata dai carabinieri della stazione di San Biagio Platani. L'attività di bonifica proseguirà sulla provinciale 80 Agrigento - Baiata - Favara e sulla provinciale 15. Tutte le operazioni di bonifica, coordinate dal Gruppo Tutela Ambientale, proseguiranno con uno specifico calendario lungo altre strade provinciali, letteralmente invase in alcuni punti da notevoli quantitativi di rifiuti, compresi quelli più pericolosi. Le discariche abusive sono state segnalate dal personale stradale del Libero Consorzio e dal corpo di Polizia Provinciale, mentre la discarica sulla consortile è stata segnalata dalla Prefettura. Ad oggi sono stati rimossi ben 23.900 kg di amianto, 48.880 kg di inerti, 1.420 kg di rifiuti speciali, 480 kg di guaine e miscele bituminose e 26.790 kg di vetro, metallo e altri materiali non pericolosi. L'ex Provincia lancia un appello alla sensibilità dei cittadini non solo per segnalare la presenza di rifiuti pericolosi sui tratti più interni, ma per evitare l'abbandono indiscriminato di questi materiali, che, oltre a deturpare il territorio e l'immagine stessa della nostra provincia, nel caso dell'amianto costituiscono un grave pericolo per la salute dei cittadini, costringendo peraltro il Libero Consorzio a farsi carico di notevoli, ulteriori spese che al momento è difficile sostenere, considerata la gravissima crisi finanziaria che gli enti regionali stanno attraversando. Una crisi che in futuro potrebbe pregiudicare, o comunque ridurre considerevolmente, lo stesso impegno del Libero Consorzio nella tutela dell'ambiente. Il Gruppo Tutela Ambientale è composto dal coordinatore di cantiere, Carmelo Milioto, dal direttore dei lavori, Nando Parello, mentre Giovanni Bellavia e Rosolino Chibbaro sono, rispettivamente ilfunzionario responsabile e il responsabile unico del procedimento. Su tutto il territorio provinciale le discariche abusive proliferano a causa dell'inciviltà di quanti si ostinano ad abbandonare nelle strade poco trafficate ogni sorta di rifiuto, e che, in seguito a segnalazioni di cittadini o dei diversi corpi di polizia, devono essere sottoposte a costosi interventi di bonifica. L'attenta e incessante opera di bonifica da parte dell'ex Provincia non cancella, tuttavia, l'amarezza per l'atteggiamento di quei cittadini che, in spregio alle più elementari regole di civiltà e del bene comune, continuano a deturpare il territorio, mettendo inoltre a serio rischio la salute di intere popolazioni con l'abbandono di rifiuti altamente pericolosi come l'amianto appunto. Questo servizio, assegnato alle ex Province e sinora condotto con grande efficienza e puntualità nonostante la progressiva riduzione dei fondi a disposizione, potrebbe comunque essere fortemente ridimensionato o addirittura interrotto a partire dal 2017 se tali risorse finanziarie, già ridotte al minimo, non dovessero essere confermate, con gravissimi danni per l'ambiente ormai deturpato in più parti come dimostrano appunto le rimozioni di materiale altamente pericoloso avvenute negli ultimi mesi.
1 novembre
Scrivolibero
Strada Provinciale
Agrigento-San Biagio Platani, Forza Italia: "Non più rinviabile il
miglioramento"
Il capogruppo di Forza
Italia al consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà,
interviene sulle condizioni di degrado in cui versano le strade della
provincia di Agrigento e afferma:
"Le vie di
comunicazione dei nostri paesi sono diventate sempre più
impraticabili. Percorrere la distanza di pochi chilometri in piena
sicurezza è diventato oramai oltremodo difficile. Si è di fronte ad
un disagio che ha provocato una situazione critica per non dire
cronica: cedimenti, scarsa illuminazione, segnaletica inesistente e
dislivelli della carreggiata rendono impercorribile anche a bassa
velocità le strade che dall'entroterra portano verso il capoluogo
della provincia. La mancata manutenzione ha creato situazioni di
fortissimo disagio per la mobilità dei cittadini, tra studenti -
pendolari e commercianti che quotidianamente sono costretti a
muoversi percorrendo quelle strade oramai impraticabili. Ciò ha
determinato gravi danni allo sviluppo e all'economia dei paesi
montani che sono stati tagliati fuori dal commercio regionale. Il
caso più incombente ed attuale è quello della strada che collega
Agrigento a San Biagio Platani, comune conosciuto per la
straordinaria capacità delle maestranze locali di realizzare gli
Archi di pane per la festa di Pasqua. Il territorio della Valle del
Platani, con una economia prevalentemente agricola e con piccole
realtà artigianali di eccellenza, ha visto diminuire, a causa dello
stato pietoso in cui versano quelle strade, i propri guadagni. La
Sicilia ha bisogno, prima che delle grandi opere promesse dal governo
nazionale di Renzi, di quei pochi ma vitali interventi quotidiani che
nessuno può più sostenere. Urge, pertanto, coinvolgere la Regione
Siciliana e avviare le opere di sistemazione e miglioramento delle
strade provinciali in tempi brevi, sia per ripristinare condizioni di
sicurezza e decoro, e sia per creare le condizioni di uno sviluppo
sostenibile delle nostre comunità montane" - conclude Giovanni
Civiltà.
Agrigentoweb
FORZA ITALIA: Non più
rinviabile il miglioramento della S.P. Agrigento/San Biagio Platani
Il capogruppo di Forza
Italia al consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà,
allegando delle fotografie - testimonianza, interviene sulle
condizioni di degrado in cui versano le strade della provincia di
Agrigento e afferma: "Le vie di comunicazione dei nostri paesi sono
diventate sempre più impraticabili. Percorrere la distanza di pochi
chilometri in piena sicurezza è diventato oramai oltremodo
difficile. Si è di fronte ad un disagio che ha provocato una
situazione critica per non dire cronica: cedimenti, scarsa
illuminazione, segnaletica inesistente e dislivelli della carreggiata
rendono impercorribile anche a bassa velocità le strade che
dall'entroterra portano verso il capoluogo della provincia. La
mancata manutenzione ha creato situazioni di fortissimo disagio per
la mobilità dei cittadini, tra studenti - pendolari e commercianti
che quotidianamente sono costretti a muoversi percorrendo quelle
strade oramai impraticabili.
Ciò ha determinato gravi
danni allo sviluppo e all'economia dei paesi montani che sono stati
tagliati fuori dal commercio regionale. Il caso più incombente ed
attuale è quello della strada che collega Agrigento a San Biagio
Platani, comune conosciuto per la straordinaria capacità delle
maestranze locali di realizzare gli Archi di pane per la festa di
Pasqua. Il territorio della Valle del Platani, con una economia
prevalentemente agricola e con piccole realtà artigianali di
eccellenza, ha visto diminuire, a causa dello stato pietoso in cui
versano quelle strade, i propri guadagni. La Sicilia ha bisogno,
prima che delle grandi opere promesse dal governo nazionale di Renzi,
di quei pochi ma vitali interventi quotidiani che nessuno può più
sostenere.
Urge, pertanto,
coinvolgere la Regione Siciliana e avviare le opere di sistemazione e
miglioramento delle strade provinciali in tempi brevi, sia per
ripristinare condizioni di sicurezza e decoro, e sia per creare le
condizioni di uno sviluppo sostenibile delle nostre comunità
montane" - conclude Giovanni Civiltà.
2 novembre
GdSonline
FINANZIARIA TER
Regione, nella manovra
35 milioni destinati a enti e precari siciliani. Tutti i beneficiari
di Giacinto Pipitone
PALERMO. È una pioggia
di 35 milioni di contributi pubblici, quella che sta per arrivare su
enti, associazioni e sigle storiche del precariato regionale. La
manovra di assestamento, che all'Ars hanno già ribattezzato
Finanziaria ter, è stata approvata dalla giunta nei giorni scorsi e
porta con sè la prima apertura della borsa in quest' anno che
condurrà prima alle Comunali e poi alle Regionali.
Ottenuto il via libera
della giunta la manovra passa ora all'Ars dove dovrebbe essere varata
entro fine novembre. La mini-Finanziaria era nata per erogare
finanziamenti a settori che più di altri erano stati colpiti dai
tagli di inizio anno: ex Province, Comuni e corsi di formazione
dell'obbligo scolastico in primis. Queste categorie si divideranno la
fetta più grossa di questa Finanziaria ter.
Poi si sono aggiunte due
norme che dettano una ventina di voci di spesa.
All'università Kore di
Enna Crocetta prevede di erogare un milione. E 250 mila euro andranno
al Brass Group di Palermo per il Museo del jazz. In questo stesso
filone di finanziamenti si inseriscono il milione e 74 mila euro
destinato alle «scuole di servizio sociale»: enti che si stanno
occupando di tirocini formativi e orienta mento per assistenti
sociali.
NELL'AGRIGENTINO È
emergenza amianto, rimossi altri 11 mila chili lungo la strada per
Favara
di Paolo Picone
AGRIGENTO. Scatta l'
emergenza amianto nell'Agrigentino. Soltanto negli ultimi giorni,
durante le operazioni di bonifica disposte dall' ex Provincia, lungo
la strada provinciale 3, nel tratto che va dal bivio della statale
640 all'ingresso dell'abitato di Favara, sono stati rimossi 11.000
chili di questo materiale che, come è noto, è altamente
cancerogeno.
L'aspetto più
inquietante è che il quantitativo di amianto sinora rimosso è
davvero consistente. «A causa dell' enorme quantitativo di amianto
abbandonato nel corso del tempo - spiegano i tecnici del Libero
consorzio comunale di Agrigento - i lavori potrebbero procedere
ancora per qualche giorno, e i mezzi dell' impresa che sta
effettuando tali operazioni potrebbero provocare qualche disagio alla
circolazione».
Le prossime operazioni
riguarderanno invece la provinciale 27 San Biagio Platani -
Ragattano, dopo il dissequestro da parte dell' autorità giudiziaria
di una discarica di rifiuti speciali, pericolosi e non, attenzionata
dai carabinieri della stazione di San Biagio Platani.
LA SICILIA
Il Consorzio
universitario affitta le proprie aule rimaste vuote
Due enti di formazione
fruiranno di alcuni locali in via Quartararo
Troppe aule vuote presso
la sede di via Quartararo, il Consorzio Universitario affitta ad enti
esterni i locali.
Con una delibera del
Consiglio di amministrazione delle scorse settimane, intatti, si è
deciso di affidare a due enti che si occupano di formazione
professionale una parte dei locali. L'imperativo del resto è
quello di rendere comunque produttivo il proprio patrimonio
immobiliare.
Una prassi non nuova,
iniziata anzi lo scorso anno quando, tra chiusure e soppressioni lo
spazio nella struttura di Calcarelle iniziò ad abbondare, ma
potenziata quest'anno.
Così alle 2 aule più un
locale per la segreteria già affittate si aggiungono altre otto aule
(più un'altra stanza per gli uffici) per un guadagno annuo per il
Consorzio di 38.400 euro in totale; in tempi di carestia" non poco.
Non solo, ma nell'ottica
di quella che il Consiglio di amministrazione definisce una
'strategia di co-marketing", gli enti di formazione che hanno
ottenuto l'affitto dei locali dovranno aggiungere al canone versato
anche la sponsorizzazione di almeno 2 iniziative culturali dei Con in
via di definizione.
In via di definizione, in
realtà, è anche la più complessiva vicenda che riguarda la
proprietà della struttura di via Quartararo.
L'ex Provincia
regionale, come si ricorderà visti i precedenti, ne rivendicava il
possesso (tanto da proporla come merce di scambio" non potendo
farsi carico del pagamento della quota associativa annuale), così
come il Comune di Agrigento, che invece ribadì che si trattava di un
proprio bene,
La questione è approdata
alla sesta commissione consiliare, che sta cercando di comprendere,
con l'ufficio legale dell'Ente a chi appartenga l'immobile e se
il Municipio, ad anni dall'affidamento all'ex Provincia sia
ancora in tempo per riottenerlo indietro. Una situazione in
evoluzione che si spera possa essere chiarita al più presto.
C.S.
SAMBUCA DI SICILIA. SI
PREPARANO 31 RESIDENZE TURISTICO
Albergo diffuso,
cominciati i lavori.
SAMBUCA DI SICILIA.
Iniziati a Sambuca di Sicilia i lavori per la realizzazione di un
albergo diffuso nel quartiere saraceno la piccola kasbah di sette
vicoli, che costituiscono uno degli angoli più suggestivi del
vecchio centro storico, sorto alle pendici del Castello di Zabut, il
mitico emiro che avrebbe fondato Il paese. Si è concluso così un
lungo e tormentato iter burocratico che ha messo a dura prova la Srl
Coretur viaggi e turismo de noto imprenditore, naturalizzato
sambucese, Giuseppe Cassarà, un grande esperto del settore,
presidente onorario, tra l'altro, della Fiavet Saranno realizzate
trentuno residenze turistico-alberghiere a quattro stelle distribuite
in mono-bi-tri e quadrilocali e inoltre due eleganti suite, per una
disponibilità complessiva di 116 posti letto. Uno storico palazzo
che, nella parte posteriore, si affaccia sul quartiere, sarà adibito
a reception. Con finanzia menti europei, l'investimento complessivo
ammonta a poco meno di quattro milioni di euro. Esso consentirà
entro il prossimo mese di giugno. data di consegna dei lavori, il
recupero urbanistico ed architettonico dei vi coli, in cui molti
professionisti anche stranieri, hanno già comprato casa, affascinati
dalla unicità dei luoghi. Una sorta di manna del cielo per
l'economia del paese se si considera che, nella gestione
dell'albergo, saranno impiegate oltre dieci unità e che sono
previste circa trentamila presenze nel corso di un anno, con notevoli
ricadute sull'indotto deil'intero territorio.
GIUSEPPE MERLO
PRIMO CICLO. Dati
confortanti sono scaturiti dalla misurazione effettuata con la
centralina nei pressi della scuola «Marconi»
Arpa: «La qualità
dell'aria è ottima»
Cittadinanzattiva: «In
questo modo si mettono a tacere delle voci allarmanti e inutili".
Qualità dell'aria, è
terminato il primo ciclo di rilevazioni da parte dell'Agenzia
regionale per la protezione dell'Ambiente (Arpa).
Come si ricorderà, le
verifiche erano state richieste nei mesi scorsi dalla sezione locale
di Cittadinanzattiva al fine di appurare se nel l'aria sono
presenti polveri sottili nocive alla salute ed eventualmente in che
quantità.
Maria Grazia Cimino e
Tony Licata hanno reso noto inoltre l'avvio del secondo ciclo di
monito- raggio: «Si è concluso il primo ciclo di rilevamenti ed
analisi della qualità dell'aria, a cura dell'Arpa Regionale,
effettuato a Licata presso il cortile della Scuola Media "Guglielmo
Marconi". Dal 29ottobre è iniziato il secondo ciclo che,
approssimativamente, dovrebbe durare 15/19 giorni, con la stazione
mobile che è stata posizionata nel l'area antistante l'ingresso
della scuola Don Milani" di via Campobello. I rilevamenti erano
stati richiesti all'Arpa Regionale dalla lo cale sezione di
Cittadinanzattiva di Licata che ha voluto con questa iniziativa
proseguire un percorso di indagine e controllo di natura ambientale
di tutto il nostro territorio, che ci ha visti impegnati sul
Depuratore dei reflui, sul corretto assetto funzionale che sul
rispetto dei parametri degli effluenti in uscita, liquidi e gassosi.
Sul molo dì levante del Porto turistico; sulla parte terminale del
fiume Salso e più avanti, quando sarà stata completata la giunta da
parte del Sindaco continuano i responsabili sul territorio di
Cittadinanzattiva per la realizzazione dei program mi previsti per
aggredire il problema amianto, molto sentito nel nostro territorio».
Il macchinario dell'Arpa
si sposta pertanto dalla Marconi di via Egitto alla Don Milani di via
Campobello.
Le due aree sono state
seleziona te poiché tra le più esposte a livello di traffico
automobilistico e quindi di smog.
«Troppe voci e molte a
sproposito continuano Licata e Cimino sono circolate in città
ed è bene quindi avere certezze tecniche ed analitiche prima di
diffondere dati che a volte non corrispondono al comune sentire,
mentre invece vi sono problemi che si rischia di prendere sottogamba
ma che in vece è importantissimo tenere sotto controllo. Possiamo
anticipa re, in maniera informale, che i numeri usciti da questo
primo rileva mento ci danno un quadro confortante con livelli
abbondantemente all'interno dei limiti previsti dalle normative. La
relazione finale e i dati qualitativi conclude la nota
ci verranno inviati
alla fine del monitoraggio, sia a noi che all'ufficio Tecnico
Comunale che ha predisposto gli allacci elettrici e l'assistenza
tecnica necessaria affinché il tutto potesse andare a buon fine».
Per la relazione finale
si dovrà attendere la fine del mese di novembre dopo che i
macchinari avranno dato il responso conclusi vo. Il fatto che i primi
dati siano confortanti, comunque, lascia presagire che anche con i
secondi controlli tutto dovrebbe andare bene.
GIUSEPPE CELLURA
PORTO EMPEDOCLE.
L'Anas prende atto delle segnalazioni sul pessimo stato della
struttura
il viadotto sulla 115
sarà chiuso e il traffico dirottato in centro.
PORTO EMPEDOCLE. Da anni
questo tratto di strada statale 115 (il più importante per la
viabilità della Sicilia occidentale) tra il Villaggio Bellavista e
contrada Ciuccafa versa in condizioni precarie. E le scene del
viadotto crollato nei giorni scorsi a Lecco ha fatto sobbalzare tutti
anche qui, nel profondo Sud italiano.
Sono soprattutto coloro i
quali abitano o lavorano sotto al viadotto sulla statale che vedono e
sentono letteralmente cadere a pezzi par ti di cemento armato
ammaloratosi negli anni.
Sotto a questo tratto di
statale, nelle vicinanze dei piloni che sorreggono la struttura si
trova ad esempio un noto ristorante, ma anche alcune villette i cui
inquilini spesso e malvolentieri sono costretti a raccogliere
calcinacci caduti.., dai cielo. Negli anni sono state nume rose le
segnalazioni pervenute sia al Comune sia direttamente all'Anas.
Quest'ultima si è sempre limitata a dire che il viadotto non cor (
pericolo di crollo. effettuando solo interventi tampone, come ad
esempio il livella mento di un scalino» che si crea tra lo svincolo
verso la zona dei lidi empedoclini e il proseguimento delta strada
statale, all'altezza della giuntura del viadotto. Nei giorni
scorsi, alla luce dell'ennesima pioggia di segnalazioni allarmate
da parte dei residenti della zona sottostante al viadotto, l'ufficio
tecnico comunale, su sollecitazione della sindaca Ida Carmina ha
celermente inviato una lettera di sollecitazione a intervenire
all'Anas, sia a livello regionale che provinciale. Chiedendo prima
di tutto un sopralluogo approfondito e, successivamente, un deciso
intervento di sistemazione delle parti maggior mente ammalorate, E
l'intervento scatterà nei prossimi giorni. Il viadotto sarà
chiuso in entrambe le direzioni, e il traffico veicolare sarà
dirottato verso la zona lidi, la via Empedocle, quindi nel cuore del
centro urbano empedoclino. Sarà un inferno per tutti, una notizia
pessima dal punto di vista della vivibilità in città,
ma un sacrificio
occorrerà farlo per consentire la messa in sicurezza si spera
duratura di una struttura palesemente pericolante. Il Comune è in
attesa di conoscere da Anas la data esatta dell'avvio dei lavori e
della loro durata, al fine di modulare al meglio anche il piano
traffico.