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Rassegna stampa del 17 novembre 2016

 

Giornale di Sicilia

Rifiuti e gestione idrica nel mirino dell'antimafia
La società: «Ci accusano delle peggiori nefandezze, abbiamo il diritto di rispondere con il nostro punto di vista e con in mano dati oggettivi. Sui depuratori siamo ben felici di rispondere. E faremo chiarezza»
Concetta Rizzo
Una passeggiata dal tempio della Concordia a quello di Ercole. È dopo aver ammirato una porzione della Valle dei Templi che la commissione parlamentare antimafia - accompagnata lungo la via Sacra dal prefetto Nicola Diomede - ha salutato Agrigento. Il presidente Rosy Bindi lo aveva già detto poche ore prima, durante la conferenza stampa in Prefettura: «Aspetto finalmente di rivedere la Valle dei Templi. L'ultima volta che l'ho vista avevo 18 anni. Sono tonata ad Agrigento tante altre volte e non ho avuto mai tempo. Domattina, ho deciso, - aveva aggiunto sorridendo - che mi alzo presto perché non posso partire da Agrigento senza questa immagine». La commissione parlamentare antimafia, dopo aver ascoltato il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, il questore Mario Finocchiaro, il comandante provinciale dei carabinieri Mario Mettifogo, quello della Guardia di finanza Massimo Sobrà ed il capo della sezione della Dia Roberto Cilona, ha sentito il procuratore distrettuale di Palermo Maurizio Scalia, il procuratore della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio, quello di Sciacca Roberta Buzzolani e quello di Gela Fernando Asaro. «In esame - ha chiaramente detto il presidente della commissione Rosy Bindi - ci sono dei casi che ci hanno visto interessati dalla sede romana. In particolare la gestione dei rifiuti e delle acque, anche se sappiamo che ci sono indagini della magistratura in corso e c'è la vigilanza della Prefettura. Credo che la nostra commissione non potrà non ascoltare i vertici della società che gestisce l'acqua in questa provincia. I problemi che sono emersi sono talmente tanti che noi non possiamo non fare la nostra parte per fare chiarezza su questo punto. L'acqua è un bene essenziale e la collettività non può subire i depuratori che non funzionano, i contatori cinesi, le gare d'appalto poco chiare. Quindi penso che ci saranno degli sviluppi. Proporrò all'ufficio di presidenza di sentire i vertici della società, della Girgenti Acque». «Il fatto che il presidente della commissione antimafia voglia sentire il gestore non possiamo che vederlo con estremo favore - hanno detto, ieri, proprio dalla Girgenti Acque - . Oltre a sentire le campane che ci accusano delle peggiori nefandezze, abbiamo il diritto di rispondere con il nostro punto di vista e con, in mano, dati oggettivi. Sui depuratori, sulle gare d'appalto siamo ben felici di rispondere. E ci auguriamo di fare chiarezza. Ci convochino - hanno proseguito dalla Girgenti Acque - di modo che venga sentita la nostra posizione per chiarire come stanno le cose, come operiamo. Sia chiaro che il servizio che si sta svolgendo, compreso la depurazione, prima non si faceva. Le gestioni precedenti, è certo, che non facevano la depurazione come la facciamo ora. Non sarà efficiente al massimo, non risponderà agli standard, ma gestiamo depuratori acquisiti da precedenti gestori». «I nuovi impianti, quelli inseriti nelle delibere di finanziamento Cipe, non sono stati fatti per inerzia del gestore. Sono fermi per pastoie burocratiche. L'esempio emblematico è l'impianto della fascia costiera di Agrigento - aggiungono a Girgenti Acque - che dovrebbe smaltire i reflui di Agrigento e di Favara che non decolla. È un iter burocratico infinito che sembra concluso con l'approvazione della commissione lavori pubblici regionali nell'ottobre del 2015. Ma questo decreto di finanziamento non decolla. Per la rete idrica di Agrigento, nonostante avessimo dichiarato di voler procedere nelle more del decreto di finanziamento, non è stato emanato né il decreto e nemmeno abbiamo ottenuto l'autorizzazione a fare i lavori. Stiamo facendo interventi spot che non rientrano nel progetto di rifacimento dell'intera rete idrica. Ci sono elementi infrastrutturali che rendono il servizio non al massimo». «Inoltre - hanno concluso dalla Girgenti Acque - non è vero che non veniamo controllati e sanzionati. Abbiamo tante sanzioni che siamo stati costretti ad impugnare e che hanno aperto la strada a contenziosi. Chiunque ci chieda informazioni, anche i Cinque Stelle, noi gliele forniamo. E' stato fatto per le bollette d'energia elettrica sugli impianti di depurazione di tutta la provincia. Ci è stato chiesto di dimostrare i costi sostenuti per gli impianti e lo abbiamo fatto in maniera analitica sui 300 punti di consegna con circa 400 pagine di dettagli. Siamo quotidianamente controllati da Procura, carabinieri, Guardia di finanza, Noe». (*CR*)

Ambiente.
 Beni culturali, riserve naturali, spiagge e parchi "in corsa" per essere tra le località preferite dagli italiani. Le preferenze espresse a una settimana dall'inizio
Il Giardino Botanico nella classifica del Fai È tra i «Luoghi del cuore» più amati
Finora ha totalizzato 56 voti, la Kolymbetra ne ha avuti 75

Beni culturali, riserve naturali, spiagge, parchi e giardini dell'Agrigentino "in corsa" per essere tra "I Luoghi del Cuore" più amati dagli italiani. In poco più di una settimana dalla presentazione della propria candidatura, il Giardino botanico del Libero Consorzio di Agrigento, ha già conquistato un posto nella top ten della classifica provinciale dei siti di interesse culturale e ambientale agrigentini candidati alla "nomination" nell'ottavo censimento dei Luoghi del Cuore promosso dal Fondo Ambiente Italiano in partnership con Intesa Sanpaolo Spa. Ecco al momento qual è la top ten dei "Luoghi del Cuore" agrigentini: il Monte Guastanella di Santa Elisabetta ha conquistato finora 371 voti; il Parco archeologico Valle dei Templi 316 voti; la Cattedrale di Agrigento 185 voti; la Scala dei Turchi 109 voti; la riserva naturale di Torre Salsa 100 voti; la chiesa della Badia di Canicattì 90 voti; il Giardino della Kolymbetra 75 voti; il Giardino Botanico 56 voti; il santuario di San Calogero di Agrigento 43 vot; l'ex monastero e carcere di San Vito 42 voti. Il Giardino Botanico di Agrigento, balzato subito tra i primi dieci posti della classifica provinciale, è una sorta di museo a cielo aperto di essenze e piante della macchia mediterranea esteso circa sette ettari incastonati nel cuore della Valle dei Templi, in via Demetra, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica Akragas e del Parco archeologico. Sono presenti circa 20mila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea. Oltre a questo patrimonio vegetale, anche pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili, reperti fossili e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. All'interno del Giardino sono visitabili una serie "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori una ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi e un "erbario" con diverse centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti del XIX secolo. Attraverso il censimento, il FAI sollecita le istituzioni locali e nazionali competenti affinché riconoscano l'interesse dei cittadini italiani verso le bellezze locali e mettano a disposizione le forze necessarie per il recupero di uno o più luoghi segnalati. I risultati verranno resi pubblici entro marzo 2017, tutti possono votare collegandosi al sito iluoghidelcuore. it. Il FAI e Intesa Sanpaolo si impegnano a intervenire su alcuni dei luoghi più segnalati, attivandosi per promuovere sul territorio azioni di recupero, tutela e valorizzazione, anche attraverso l'erogazione di contributi per sostenere le iniziative promosse dai portatori di interesse; in particolare interverranno a favore dei primi tre luoghi maggiormente segnalati sulla base di specifici progetti di azione, che dovranno essere presentati entro giugno 2017. I contributi (che potranno essere erogati solo a enti o associazioni, non a persone fisiche) saranno così suddivisi: 50.000 euro al primo classificato; 40.000 al secondo cassificato; 30.000 al terzo classificato. Previsti contributi aggiuntivi, indipendentemente dalla posizione in classifica, sulla base dei specifici progetti di azione: 7.000 euro per tutti i luoghi sopra i 100.000 voti; 4.000 euro per i luoghi sopra i 50.000 voti. (*CAGI*)

Ex Provincia Stabiliti nuovi limiti di velocità

Emesse due ordinanze con le quali viene imposta la velocità massima di 30 km/h in entrambe le direzioni di marcia lungo alcune strade ex consortili. Le strade interessate dal provvedimento sono: la 22 "Strada esterna Aragona - Joppolo Giancaxio"; la 41 Salto Fontana- Panzica, la 42 Santa Rosalia - Marra -Muxarello, la 43 Canalotto - Carbonia e la provinciale 44 Carbonia- Muxarello. 

Sicilia24h.it

Il Giardino botanico del Libero Consorzio già nelle posizioni di testa della classifica provinciale de "I luoghi del cuore" del FAI

In poco più di una settimana dalla presentazione della propria candidatura, il "Giardino botanico" del Libero Consorzio di Agrigento, ha già conquistato un posto nelle posizioni di testa della classifica dei siti di interesse culturale ed ambientale dell'agrigentino candidati alla "nomination" nell'ottavo censimento dei Luoghi del cuore indetto dal Fondo per l'Ambiente Italiano. I Luoghi del Cuore è un censimento a livello nazionale a cadenza biennale promosso dal Fondo Ambiente Italiano (FAI). Attraverso il censimento il FAI sollecita periodicamente le Istituzioni locali e nazionali competenti affinché riconoscano l'interesse dei cittadini italiani verso le bellezze locali e mettano a disposizione le forze necessarie per il recupero di uno o più luoghi segnalati. Il Giardino Botanico di Agrigento rappresenta una sorta di museo a cielo aperto delle essenze e piante della macchia mediterranea esteso circa sette ettari incastonati nel cuore della Valle dei Templi, in via Demetra, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica Akragas e del Parco archeologico. Sono presenti circa 20mila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea. Oltre a questo patrimonio vegetale, sono inoltre presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. All'interno del Giardino sono inoltre visitabili anche una serie "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori una ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi. È visitabile inoltre un "erbario" con diverse centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori. Tutti possono votare collegandosi al sito del FAI "www. I luoghi del cuore.it " cliccando la propria preferenza sul "giardino botanico" di Agrigento. Per votare c'è tempo sino al 30 novembre prossimo. Tutti possono esprimere la propria preferenza per il Giardino Botanico dell'Ente collegandosi al sito "www.i luoghi del cuore.it".

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