Agrigentooggi
EX PROVINCIA INTERVIENE SU STRADE
PROVINCIALI DEL LICATESE
Primi interventi del Settore
Infrastrutture Stradali sulle strade della zona del Licatese dopo la
drammatica giornata di sabato che ha causato ingenti danni nella
città di Licata e nelle aree limitrofe. Un monitoraggio continuo da
parte dei cantonieri ha permesso di individuare subito diverse
criticità, segnalando anche i pericoli per le auto in transito. Il
primo intervento urgente riguarda la SP n. 46 (dalla SP Naro
Campobello alla SS 123 in contrada Durrà), ove i mezzi e il
personale stradale del Libero Consorzio stanno liberando da fango e
detriti gli accessi a case di campagna nelle quali alcune persone
erano rimaste letteralmente intrappolate. Situazione ovunque
disastrosa, con imponenti quantità di fango che hanno invaso buona
parte delle strade del comparto orientale, e che sarà difficile
rimuovere in tempi molto brevi a causa della carenza di mezzi a
disposizione dei cantonieri. Transito attualmente molto
difficoltoso sulla SP n. 11 Licata-Riesi e possibile solo con estrema
prudenza sulla SP n. 72 Licata-Valle Oliva-Riesi, ove vengono
segnalati diversi punti problematici per il passaggio degli
automezzi. Situazione ancora più difficile sulla SPC n. 68, ove
erano già stati effettuati alcuni interventi, ma che dopo
l'alluvione di sabato si presenta nuovamente intasata dal fango in
diversi punti.A partire da oggi sono previsti interventi su SP n. 9
Ravanusa-Fiume Salso, SPC n. 71, SP n. 63A, ove i cantonieri hanno
segnalato anche crolli di alcuni muretti, sulla SPC n. 59, SP n. 5B
in territorio di Camastra, e sulle SPC n. 46, 49, 67 e 69. Ancora
interrotto invece il transito sulla NC n. 10 Cianciaramito. Si tratta
di strade che attraversano terreni agricoli dai quali puntualmente si
riversano notevoli quantità di detriti. Si raccomanda sempre di
procedere con estrema prudenza, rispettando segnali di pericolo e
limiti di velocità, e se possibile evitare le strade più colpite
dal maltempo salvo casi di vera urgenza.
Migliore la situazione nel comparto
Ovest, con danni di modesta entità nel Riberese (SP n. 61 e SP n.
30), più accentuati sulla SPC n. 19 Strasatto-Piano Povero, sulla
SPR n. 10 Sciacca-Salinella e sulla SPC n. 9
Pantaliano-Scunchipiano, sempre a causa di fango sulle carreggiate.
GIARDINO BOTANICO DI AGRIGENTO NELLA
TOP TEN DEI LUOGI DEL CUORE DEL FAI
Il giardino botanico del Libero
Consorzio (ex Provincia regionale) in progressiva "ascesa" nella
classifica provinciale dei "Luoghi del Cuore" del FAI -
sensibilizzate anche le scuole a valorizzare i beni culturali ed
ambientali comuni.
A poco più di una settimana dalla
chiusura dell' ottavo censimento de "i luoghi del cuore"
indetto dal Fondo per l'Ambiente Italiano, il Giardino botanico
del Libero Consorzio conquista altre posizioni in classifica
attestandosi saldamente nelle posizioni di testa della "hit parade"
provinciale.
In vista della chiusura del censimento
2016, previsto per il 30 novembre prossimo, il libero Consorzio ha
anche inviato una lettera aperta a tutti i Dirigenti scolastici
della provincia per sensibilizzare docenti e studenti a valorizzare i
siti di interesse artistico ed ambientale del territorio agrigentino,
evidenziando il valore culturale e di crescita del territorio che da
tale valorizzazione scaturisce per l'intera collettività.
Il Giardino botanico del Libero
Consorzio rappresenta una sorta di "oasi" nel contesto urbano
della Città.
Ubicato in via Demetra, nel cuore della
Vale dei Templi, a poche decine di metri dalla linea delle
fortificazioni e dai templi, proietta i suoi contrasti cromatici,dal
verde intenso della macchia mediterranea al colore rosso del tufo
arso dal sole, sull'azzurro del mare mediterraneo, poco distante,
con la sua incantevole vista sulla Valle dei Templi.
Nel Giardino Botanico sono presenti
circa 20mila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze
diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea.
Oltre a questo inestimabile patrimonio
vegetale sono inoltre presenti pregevoli testimonianze
archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili,
reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza.
All'interno del Giardino sono
inoltre visitabili anche una serie "terrazze" che sorgono su
banchi in tufo che offrono ai visitatori una ineguagliabile vista su
tutta la Valle dei Templi.
È visitabile inoltre un "erbario"
con diverse centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune
risalenti al XIX secolo.
Il Giardino dispone di una fitta rete
di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture
vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori.
Grandangolo
Alluvione nel licatese, il Libero
Consorzio interviene sulle strade.
Primi interventi del Settore
Infrastrutture Stradali sulle strade della zona del Licatese dopo la
drammatica giornata di sabato che ha causato ingenti danni nella
città di Licata e nelle aree limitrofe. Un monitoraggio continuo da
parte dei cantonieri ha permesso di individuare subito diverse
criticità, segnalando anche i pericoli per le auto in transito. Il
primo intervento urgente riguarda la SP n. 46 (dalla SP Naro
Campobello alla SS 123 in contrada Durrà), ove i mezzi e il
personale stradale del Libero Consorzio stanno liberando da fango e
detriti gli accessi a case di campagna nelle quali alcune persone
erano rimaste letteralmente intrappolate. Situazione ovunque
disastrosa, con imponenti quantità di fango che hanno invaso buona
parte delle strade del comparto orientale, e che sarà difficile
rimuovere in tempi molto brevi a causa della carenza di mezzi a
disposizione dei cantonieri.
Transito attualmente molto difficoltoso
sulla SP n. 11 Licata-Riesi e possibile solo con estrema prudenza
sulla SP n. 72 Licata-Valle Oliva-Riesi, ove vengono segnalati
diversi punti problematici per il passaggio degli automezzi.
Situazione ancora più difficile sulla SPC n. 68, ove erano già
stati effettuati alcuni interventi, ma che dopo l'alluvione di
sabato si presenta nuovamente intasata dal fango in diversi punti.
A partire da oggi sono previsti
interventi su SP n. 9 Ravanusa-Fiume Salso, SPC n. 71, SP n. 63A, ove
i cantonieri hanno segnalato anche crolli di alcuni muretti, sulla
SPC n. 59, SP n. 5B in territorio di Camastra, e sulle SPC n. 46, 49,
67 e 69. Ancora interrotto invece il transito sulla NC n. 10
Cianciaramito. Si tratta di strade che attraversano terreni agricoli
dai quali puntualmente si riversano notevoli quantità di detriti. Si
raccomanda sempre di procedere con estrema prudenza, rispettando
segnali di pericolo e limiti di velocità, e se possibile evitare le
strade più colpite dal maltempo salvo casi di vera urgenza.
Migliore la situazione nel comparto
Ovest, con danni di modesta entità nel Riberese (SP n. 61 e SP n.
30), più accentuati sulla SPC n. 19 Strasatto-Piano Povero, sulla
SPR n. 10 Sciacca-Salinella e sulla SPC n. 9
Pantaliano-Scunchipiano, sempre a causa di fango sulle carreggiate.
LA SICILIA
RIBERA
Gli studenti del Toscanini si
affermano a Londra.
Gli studenti della scuola di
pianoforte dell'istituto Superiore di Studi Musicali Toscanini di
Ribera sono stati premiati al Marlow Competitive Piano Festival
tenutosi allo Shelley Theatre nella città di Marlow, nei pressi di
Londra, dove attualmente si trovano per frequentare uno stage Erasmus
di due mesi tenuto dai docenti della prestigiosa Windsor Piano
Academy. Giuseppe Francolino, neodiplomato ed iscritto al secondo
livello universitario di specializzazione al 'Toscanini", ha
conseguito 2 primi premi assoluti in entrambe le categorie, Open
Piano Repertoire e Open Piano Recital, ottenendo un pieno
riconoscimento dai membri della giuria tra cui Timothy Barrat,
concertista di livello mondiale, docente della Royal Academy of
London; Giuseppe Spataro, studente dell'istituto al corso
universitario di primo livello, ha conseguito 2 e 3 premi in entrambe
le categorie; Ines Tuttolomondo, ex studentessa del "Toscanini"
già laureata, e Giuliana Arcidiacono, studentessa del conservatorio
di Stato "Bellini di Palermo hanno conseguito due menzioni
speciali.
«Ringrazio il M° Giulio Potenza e la
direttrice dell'Accademia nonché docente M° Edita Stankeviciute
ha detto la direttrice Mariangela Longo - per il lavoro svolto in
collaborazione e per avere credulo e investito nel comune di progetto
destinato ai nostri giovani talenti con la finalità di dare loro
occasione di crescita, confronto e di partecipazione ad importanti
eventi. Il 27 novembre Giuse4ppe Francolino di Favara prenderà
parte al concerto finale per il Marlow Festival of Musicand Drama
2016 che si terrà allo Shelley Teatre e il 28 novembre, insieme a
Giuseppe Spataro di Ribera si esibirà in concerto per uno Special
Event presso la St Martin-within.Ludgate".
ENZO MINIO
NARO: LOTTA ALL'INQUINAMENTO
AMBIENTALE DA PARTE DEL COMUNE
Stanziati fondi per bonificare ex
discarica.
NARO. Continuano ad essere attuali e
questioni legati alla bonifica dell'ex discarica di contrada
Mintinella. Infatti, dopo aver affidato, ad agosto, il servizio ad
una ditta locale, per effettuare il servizio di prelievo, trasporto e
smaltimento presso dei centri autorizzati del percolato presente
nella discarica, adesso, sono stati stanziati altri fondi (l5mila
curo in totale, mentre 3,18l euro sono quelli per l 'esecuzione di
ogni servizio) e si cercherà una nuova ditta specializzata per
continuare con le opere di bonifica del posto.
Ero il febbraio dello scorso anno
quando, a seguito di un sopralluogo presso la discarica, era stata
accertata una violazione delle norme di tutela ambientale e, in
particolare, era stata segnalata la mancanza di un telo per la
copertura, con la conseguente copiosa fuoriuscita di percolato.
Una cattiva gestione della discarica
con la relativa fuoriuscita del liquido inquinante che, come si era
appurato, poteva provocare un disastro ambientale, fonte di pericolo
concreto per la pubblica incolumità con il relativo inquinamento di
suolo sottosuolo e acque di falda, in conseguenza della indebita
pervasione del percolato e dalla decomposizione gassosa dei rifiuti,
incidendo direttamente sull'equilibrio dell'ecosistema acquatico.
Da queste premesse, in considerazione
dell'esigenza di procedere con la massima urgenza all'espletamento
del servizio e tenuto conto della impellente necessità di
scongiurare il rischio di un eventuale danno ambientale con
conseguenti ricadute per la salute pubblica, il Comune aveva deciso,
ad agosto, di procedere all'affidamento diretto del servizio. Ora,
a distanza di qualche mese, sorge ancora la necessità di
sbarazzarsi, nella maniera idonea, del percolato presente nella
discarica dismessa e di affidarsi, quindi, entro la fine del mese in
corso, a delle ditte specializzate del settore che abbiano, nel corso
dell'ultimo triennio, già effettuato lavori dei genere. Una
questione che va per le lui quella della discarica dismessa di
Mintinella e che, dal 2005 a oggi, continua a pesare anche per le
casse naresi.
PRECARI, E' DERBY LANTIERI-BACCEI
SU STABILIZZAZIONI
Alla base della divergenza una
differenza del 5% tra lavoratori ex province da spostare nei Comuni.
PALERMO. Una contrapposizione virtuosa
tra lei e l'assessore regionale all'economia Alessandro Baccei.
La definisce così l'assessore alla Funzione pubblica Luisa
Lantieri riferendosi alla spinosa questione che riguarda La
stabilizzazione dei precari siciliani negli enti locali. Alla base
della divergenza di vedute c'è una differenza dei cinque per cento
tra lavoratori delle ex Province che potrebbero transitare negli enti
e nei Comuni a scapito dei precari che attendono la stabilizzazione.
La questione che infatti sta alzando il
livello di confronto all'intero dell'esecutivo regionale
riguarda la scelta che si renderà necessaria tra la mobilità del
personale delle ex Province, e gli enti locali. Questa starebbe
stimata da Baccei in una percentuale pari al 5% diventerebbe
prioritaria rispetto alla stabilizzazione dei precari de gli enti
locali. Lantieri punta invece senza mezzi termini ad abbassare la
percentuale limitandola al 10% ed a tal proposito di chiara: «Il
percorso che stiamo concordando con l'assessore Bacrei poggia
sull'obiettivo comune di dare certezze a chi lavora da oltre 25
anni negli enti locali e nei Comuni. A questa gente non possiamo dire
da un giorno all'altro d andare a casa. Abbiamo chiesto con un
emendamento alla legge di stabilità nazionale di aumentare in
termini di possibilità di spesa e di risorse assunzionali. In giunta
ci confronteremo sul resto».
Secondo Lantieri il numero dei
lavoratori che dalle ex Province potrebbe andare ai Comuni invece
potrebbe raggiungere una soglia minore anche sulla base di una
ricognizione generale che si sta effettuando su base regionale,
mettendo a confronto le nuove funzioni passate dalle ex Province alla
Regione e l'utilizzo supplementare del le risorse di personale.
Da un lato inoltre Alessandro Baccei
porta avanti un piano di razionalizzazione che tiene conto di un
contenimento generale della spesa su un bilancio pluriennale e chiede
di dare corso all'applicazione della Legge Delrio sulle ex Province
che riguarda il riordino del personale.
Dall'altro il titolare della Funzione
pubblica fa una valutazione diversa e punta a chiudere nei prossimi
mesi il capitolo dei precari siciliani, tra stabilizzazione in enti e
Comuni e l'utilizzo della Resasi a completamento della parte che
rimarrebbe esclusa dalla prima fase di stabilizzazione.
I livelli dei problemi dunque sono
differenti e diversificati. Il primo riguarda la titolarità della
approvazione della norma che comporterà lo slittamento del processo
di stabilizzazione dal 2016 al 2018. La legge in vigore prevede che
tale atto si sarebbe dovuto perfezionare entro il 31 dicembre 2016,
ma andrà certamente oltre. Secondo il governo nazionale il passaggio
sarebbe quasi automatico e contenuto nell'accordo stipulato nei
mesi scorsi con il governo regionale. Un rischio potenziale che il
governo siciliano non vuole comunque correre è quello che la norma
possa essere impugnata da Roma, dopo la sua approvazione, a termine
di proroga scaduti, fatto che getterebbe nel caos indefinito l'intero
settore.
La seconda ipotesi è quella che sia lo
stesso Baccei ad inserire la norma che differisce la
stabilizzazione, all'interno della prossima legge di stabilità
regionale e che questa sia votata in ogni caso dal parlamento
siciliano. Il problema verrà affrontato e probabilmente risolto "in
extremis" dopo la scadenza del prossimo 4 dicembre. anche se oggi
all'interno della giunta di governo il confronto proseguirà
certamente. Secondo Lantieri: «Nei Comuni siciliani i contrattisti
ed i precari ormai di fatto svolgono un lavoro insostituibile. Faccio
per tutti l'esempio della Polizia municipale che in molti casi
ormai ha una funzione riconosciuta. Non è possibile pensare di
gettare scompiglio nelle singole amministrazioni. E' una scelta
nell'interesse di tutti».
Torna in campo poi la possibilità che
viene data dal governo nazionale ai Comuni di stabilizzare precari
come contrattisti storici" a fronte di una serie di sgravi fiscali
da spalmare in alcuni anni. Su questo criterio della cronologia non
sempre andrebbe a seguire quello del migliore incentivo possibile per
il singolo ente locale. Potrebbe verificarsi infatti la possibilità
che l'incentivo riguardi la stabilizzazione ad esempio di un Asu
che non un "contrattista storico". L'aggiornamento del
programma di fuoriuscita dal bacino del precariato che contiene una
platea di 6mila lavoratori, verrà effettuato con il coinvolgimento
dell'assessore Miccichè. Nella speranza che i singoli percorsi non
si vadano a sovrapporre con le scadenze elettorali del prossimo anno.
Giornale di Sicilia
Più fondi alle scuole
niente tassa sul sale
Cento milioni per costruire nuove scuole e 150 in più l'anno per la lotta alla povertà, ma anche ritocchi sul fronte della previdenza, con donne e esodati in testa, mentre il capitolo Enti locali resta in stand-by: la seconda giornata di votazioni sulla manovra in commissione Bilancio alla Camera procede secondo il timing stabilito registrando una polemica sul provvedimento del ministero del Lavoro che fa scattare dal 2017 sgravi ad hoc per le assunzioni al Sud con una dote di 530 milioni. Il governo, come annunciato da Matteo Renzi nei giorni scorsi, prevede così per il prossimo anno decontribuzione piena (fino a 8.060 euro) per le assunzioni nel Mezzogiorno di under 24 o di disoccupati da almeno 6 mesi utilizzando, però, è una delle critiche, risorse già destinate al Sud. L'esecutivo, osserva il presidente della commissione Francesco Boccia, spende «un quarto» dei fondi del Piano operativo nazionale (Pon) sistemi di politiche attive per il lavoro stanziate per i 7 anni della nuova programmazione dei fondi europei (2014-2020). Diverso sarebbe
stato, mettere in campo risorse aggiuntive, prese dalla fiscalità generale. Peraltro, aggiunge Boccia, si sceglie di usare questi fondi «tutti nel 2017 e per una decontribuzione parziale sul lavoro », diversamente da quanto richiesto dal Parlamento lo scorso anno con una apposita misura approvata in legge di Stabilità. Si tratta invece, secondo il viceministro Enrico Morando, di un intervento «potente» che consentirà di sostenere l'occupazione al Sud. In attesa che il confronto con gli enti locali possa sbloccare la partita legata all'utilizzo del fondo da tre miliardi di euro, il governo ha intanto presentato un pacchetto di emendamenti. Quindici in tutto, che spaziano dall'Ilva alle saline e che devono ancora superare, però, il vaglio dell'ammissibilità in commissione. Oltre alla proposta che consente all'Inail di finanziare la costruzione di nuovi edifici scolastici, l'Esecutivo salva 900 lavoratori dei porti di Gioia Tauro e Taranto (con un costo nel 2017 di 18,1 milioni) e decide di potenziare l'azione di Cdp sul fronte della cooperazione internazionale grazie a un fondo di garanzia da 50 milioni. Arrivano poi norme che consentiranno di usare le somme confiscate nell'ambito di procedimenti penali per finanziare interventi di risanamento e bonifica ambientale degli stabilimenti del gruppo Ilva e misure che permettono ai comuni di continuare a gestire in autonomia gli uffici giudiziari. Riguarda sempre l'Iva un altro emendamento a firma del governo che, per evitare una procedura di infrazione, porta ai valori di mercato il prestito statale e obbligazionario. In particolare lo spread che si applica sull'Euribor viene portato dal 3 al 4,1%. Per un tributo che viene cancellato,
uno viene poi inserito. Se infatti le imprese che estraggono sale dai giacimenti non dovranno più pagare la tassa sul sale, i gondolieri (ma anche le società che fanno trasporto persone con motoscafi e traghetti) dovranno d'ora in poi pagare l'Iva al 5%, in cambio però della possibilità di scontare l'Iva pagata su acquisti e servizi. Una misura, tra le poche già approvate, che il governo difende e i diretti interessati assicurano
di essere pronti ad applicare. A proposito di trasporto, il governo punta poi a sbloccare alcuni fondi (40 milioni) per consentire la riqualificazione delle stazione ferroviarie e al contempo a intensificare la lotta al terrorismo anche tramite controlli sulle piattaforme per i biglietti online.