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Rassegna stampa del 24 novembre 2016

 

Sicilia24h

Chiusura per disinfestazione dei locali delle sedi Urp di Licata e Canicattì

Stabilito l'intervento di disinfestazione negli uffici delle sedi Urp di Canicattì e Licata del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La chiusura al pubblico, per consentire la disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, avverrà venerdì 25 novembre. Le normali attività di lavoro nelle due sedi riprenderanno il 28 novembre. Gli interventi saranno eseguiti dal personale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Le attività degli altri uffici del Libero Consorzio di Agrigento si svolgeranno in maniera regolare.
Il Libero Consorzio ricerca un formatore-docente esperto in materia di prevenzione della corruzione, etica e integrità. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento cerca un formatore-docente esperto in materia di prevenzione della corruzione, etica e integrità per organizzare un corso di formazione riservato ai propri dipendenti. L'esperto formatore-docente in materia di prevenzione della corruzione dovrà tenere un modulo formativo di 2 giornate consecutive sul Decreto Legislativo n. 97/2016 e il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione. Particolari approfondimenti devono riguardare i seguenti argomenti: trasparenza, accesso civico a dati e documenti; obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici di amministrazione, di direzione, di governo e titolari di incarichi dirigenziali; vigilanza sull'attuazione delle disposizioni concernenti gli obblighi di pubblicazione; II PNA e il PT PC, ANAC ruolo poteri e controllo. Inoltre è richiesto un modulo formativo di 4 ore riservato a due classi diverse (per un impegno complessivo di 8 ore) da tenersi anche nella stessa giornata su "Etica ed integrità". Particolari approfondimenti dovranno riguardare la Legge 190/2012, il nuovo sistema anticorruzione, il problema dell'Etica nella gestione della cosa pubblica, la differenza tra etica pubblica e privata e il "bene comune" e l'interesse privato. Il Docente dovrà approfondire il tema del processo di cambiamento culturale della gestione della "cosa pubblica", i soggetti: Transparency international, ANAC, Dipartimento della Funzione Pubblica, i "costi" diretti e indiretti della corruzione sui sistema pubblico. Infine il docente dovrà chiarire i principi di economicità ed efficienza dell'azione amministrativa. I moduli del corso si terranno nell'aula di Formazione dell'Ente ad Agrigento in Via Acrone. Alla selezione possono partecipare i docenti in possesso del diploma di laurea in materie giuridiche, ferme restando le equipollenze previste dall'ordinamento. Il Libero Consorzio ricerca un formatore-docente esperto in materia di prevenzione della corruzione, etica e integrità.

LA SICILIA
MANOVRA: NIENTE TASSE PER AIRBNB E WEB. RINVIATO FiNANZIAMENTO A EMITIENTI LOCALI

"Opzione donna", platea più ampia" In pensione le nate a fine '58 e 35 annidi contributi. CHIARA SCALISE ROMA. Novità sul fronte delle pensioni. Viene infatti ampliato il raggio di azione di "opzione donna", vale a dire il meccanismo grazie ai quale alcune lavoratrici possono andare in pensione in anticipo rispetto alle regole della legge Fornero a patto di accettare il sistema contributivo e dunque una penalizzazione economica. Un emenda mento presentato dal relatore alla manovra in commissione Bilancio alla Camera consentirà di lasciare il lavoro anche alle nate nell'ultimo trimestre del 1958 (1957 per le autonome), che abbiano maturato 35 annidi anzianità entro il 31 dicembre del 2015. Oltre 4rnila donne interessate per un finanziamento che dal 201 7a 2022 vale 257 milioni di euro. Meno fortunata la norma Airbnb: dopo aver già incassato lo stop del premier Matteo Renzi, la proposta di introdurre una cedolare secca al 21% automatica è stata infatti re spinta dai deputati. Semaforo rosso anche per la web tax e per gli emendamenti che chiedono la sostituzione della "flat tax" con una percentuale sul reddito per chi trasferisce la residenza nel nostro Paese. «Fino a quando Airbnb continuerà a non pagare le imposte in Italia—ha detto presidente della commissione Bi— lancio della Camera, Francesco Roccia - non farà gli interessi del nostro Paese. Vale per tutti quelli che fan no servizi in Italia e ci fanno arrivare fatture dal Lussemburgo. Questo argomento fa il paio con la web tax. Mi auguro che se ne torni a parlare entro la fine della legislatura». - Intanto nulla di fatto, almeno alla Camera, anche per ulteriori sforbiciate a canone Rai e per il finanziamento di radio e tv locali. Un tema su quale però il governo si è impegnato a intervenire durante l'esame del provvedimento in Senato: il viceministro all'Economia, Enrico Morando, ha infatti assicurato un «intervento anche se in un contesto qualitativamente diverso», Il che potrebbe voler significare l'intenzione di non toccare il tesoretto del canone Rai che negli emendamenti serviva invece a fare cassa. I lavori in commissione Bilancio alla Camera hanno comunque iniziato con qualche ora di ritardo e dunque su molti capitoli (tra cui il bonus ristrutturazioni) si è entrati nel vivo in tarda serata: l'obiettivo è di concludere l'esame entro questa mattina per poi arrivare in Aula a Montecitorio domani. Anche se per il primo via libero del Parlamento occorrerà poi aspettare lunedì: la conferenza dei capigruppo ha infatti deciso di non impegnare l'Assemblea durante l'ultimo weekend prima del voto sul referendum. Un rallentamento, quello del calendario della commissione, dovuto però anche alle difficoltà all'interno di maggioranza e governo sull'emendamento De Luca", presentato dal Pd e da Scelta civica, per permettere ai presidenti di Regione dì essere anche commissari straordinari alla sanità. Dopo le proteste delle opposizioni, la maggioranza si è impegnata ad affrontare il tema alla ripresa della seduta della scorsa notte. Dovrebbe quindi arrivare una riformulazione del testo originario, che potrebbe introdurre l'obbligo di una verifica semestrale.




Giornale di Sicilia


La manovra. Consentirà l'uscita dal lavoro anche alle nate nell'ultimo trimestre del 1958 che abbiano maturato 35 anni di anzianità entro il 31 dicembre del 2015
Pensioni, per le donne possibilità di lasciare in anticipo
ROMA
Novità sul fronte delle pensioni.Viene infatti ampliato il raggio di azione di «opzione donna», vale a dire il meccanismo grazie al quale alcune lavoratrici possono andare in pensione in anticipo rispetto le regole della Riforma Fornero a patto di accettare il sistema contributivo e dunque una penalizzazione economica. Un emendamento presentato dal relatore alla manovra in commissione Bilancio alla Camera consentirà di lasciare il lavoro anche alle nate nell'ultimo trimestre del 1958 (1957 per le autonome), che abbiano maturato 35 anni di anzianità entro il 31 dicembre del 2015. Oltre 4mila donne interessate per un finanziamento che dal 2017 al 2022 vale 257 milioni di euro. Meno fortunata la norma Airbnb: dopo aver già incassato lo stop del premier Matteo Renzi, la proposta di introdurre una cedolare secca al 21% automatica è stata infatti respinta dai deputati. Semaforo rosso anche per la web tax e per gli emendamenti che chiedono la sostituzione della «flat tax» con una percentuale sul reddito per chi trasferisce la residenza nel nostro Paese. «Fino a quando Airbnb continuerà a non pagare le imposte in Italia - ha detto il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia - non farà gli interessi del nostro Paese. Vale per tutti quelli che fanno servizi in Italia e ci fanno arrivare fatture dal Lussemburgo. Questo argomento fa il paio con la web tax. Mi auguro che se ne torni a parlare entro la fine della legislatura». Intanto nulla di fatto, almeno alla Camera, anche per ulteriori sforbiciate al canone Rai e per il finanziamento di radio e tv locali. Un tema sul quale però il governo si è impegnato a intervenire durante l'esame del provvedimento in Senato: il viceministro all'Economia Enrico Morando ha infatti assicurato un «intervento anche se in un contesto qualitativamente diverso ». Il che potrebbe voler significare l'intenzione di non toccare il tesoretto del canone Rai che negli emendamenti serviva invece a fare cassa. I lavori in commissione bilancio alla Camera hanno comunque iniziato con qualche ora di ritardo e dunque su molti capitoli (tra cui il bonus ristrutturazioni) si è entrati nel vivo solo nella tarda serata: l'obiettivo infatti è di concludere l'esame entro la mattina di oggi per poi arrivare in Aula Montecitorio il giorno seguente. Anche se per il primo via libero del Parlamento occorrerà poi aspettare lunedì: la conferenza dei capigruppo ha infatti deciso di non impegnare l'Assemblea durante l'ultimo weekend prima del voto sul referendum. Un rallentamento, quello del calendario della commissione, dovuto però anche alle difficoltà all'interno di maggioranza e governo sull'emendamento «De Luca», presentato dal Pd e da Scelta civica, per permettere ai presidenti di Regione di essere anche commissari straordinari alla sanità. Dopo le proteste delle opposizioni, la maggioranza si è impegnata ad affrontare il tema alla ripresa della seduta notturna. Dovrebbe quindi arrivare una riformulazione del testo originario, che potrebbe introdurre l'obbligo di una verifica semestrale.

Meridionenews

Finanziaria, taglio a spese dipendenti delle ex province
Unico Ersu per diritto allo studio e rivoluzione parchi
Miriam Di Peri
Dai Liberi Consorzi ai precari degli enti locali, dalla soppressione dell'Eas alla conversione di Resais in un consorzio, dagli Ersu regionali alle disposizioni in materia digitale, dagli istituti autonomi di case popolari ai teatri. È soltanto una bozza, ma eccola lì, la Finanziaria a cui sta lavorando la giunta regionale, con la programmazione economica per il 2017. È chiaro che il testo subirà ancora numerose modifiche, ma i capisaldi sembrano già esserci, tra le righe di un documento che esordisce pensando proprio alle ex Province regionali, il tallone d'Achille del governo Crocetta. Tra un annuncio e un ritorno in commissione, le ex Province si sono ridotte al collasso, rimanendo fuori dalla redistribuzione dei fondi nazionali e potendo contare soltanto sulle esigue risorse regionali per tenere fede all'impegno coi dipendenti ogni fine del mese. Zero manutenzione stradale, zero servizi di assistenza ai disabili, zero interventi di edilizia scolastica.
Così per l'anno della lunghissima campagna elettorale Crocetta parte proprio da quel disastro, organizzando la mobilità dei dipendenti. Si parte ancora una volta dai tagli alla spesa del personale: il 2017 vedrà una riduzione di 15 punti percentuali rispetto alle somme spese al 31 dicembre 2015. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Stabilità dovrà essere individuato il personale che resterà in capo alle ex Province e quello da destinare alle procedure di mobilità.
Ancora, secondo la nuova finanziaria a partire dal 1 gennaio 2017 l'Ente acquedotti siciliani (EAS) sarà soppresso. I dipendenti potrebbero confluire nella partecipata Resais, che diventerebbe un organismo consortile di diritto pubblico per la fornitura di servizi in house. Alla Resais potrebbero confluire i precari degli enti locali, quelli in mobilità dalle ex Province e quelli dell'Eas. Per l'intera operazione la giunta metterebbe a disposizione circa 180 milioni di euro.
Cinque milioni di euro saranno invece stanziati per «agevolare il processo di digitalizzazione delle scuole di ogni ordine e grado», con l'accesso a internet libero nelle scuole siciliane. Sarà inoltre istituito un unico ente erogatore dei servizi per il diritto allo studio, attraverso una norma specifica che dovrebbe vedere la luce entro 90 giorni dall'approvazione della Finanziaria e estinguerà gli Ersu territoriali.
Sul fronte del Demanio, invece, la Regione attribuirà agli Istituti Autonomi Case Popolari e ai Comuni (enti gestori competenti per territorio) la gestione degli alloggi popolari e dei locali destinati ad uso diverso da abitazione di proprietà della Regione. Saranno inoltre istituiti gli Enti Aree Terre Protette Regionali, che comporteranno la soppressione degli Enti Parco esistenti. Nascerà così l'«Ente Area Terrestre Protetta-Sicilia Orientale», che comprenderà il Parco dell'Etna ed il Parco fluviale dell'Alcantara, l'«Ente Area Terrestre Protetta-Sicilia Occidentale», nel quale confluiranno il Parco delle Madonie e il Parco dei Monti Sicani, l'«Ente Area Terrestre Protetta-Sicilia Centrale», di cui faranno parte il Parco dei Nebrodi e il Parco dei Monti Peloritani, istituito dalla stessa nuova finanziaria. Solo una bozza, insomma, ma il progetto di Crocetta è chiaro: risolvere le questioni lasciate in sospeso e ripartire. Il lungo anno di campagna elettorale è ormai alle porte.

LibertàSicilia

Incontro tra il Governo Regionale, l'Anci, i Commissari dei liberi consorzi comunali e delle città
Incontro a Palermo tra i vertici di AnciSicilia, il Governo regionale, presente l'Assessore alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri, con il Direttore Generale, Giuseppe Morale, e i tecnici del Dipartimento, i sei Commissari straordinari delle ex Province, oggi Liberi Consorzio Comunali, e le tre Città Metropolitane, per discutere della ripartizione, ormai attesa da tempo, dei 18 milioni di euro destinati ai Liberi Consorzi già ad un passo dal default. Somme insufficienti a rimettere in equilibrio i conti delle ex Province per l'anno in corso, nonostante i 9 milioni della mini-finanziaria che deve garantire l'Ars con l'approvazione dell'emendamento. Alla fine ne mancherebbero ancora altri 120 di milioni di euro che la Regione non sa bene dove reperire, come ha sottolineato ancora una volta il Vice Presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni, presente all'incontro. "Siamo al punto di partenza - afferma il Vice Presidente Amenta - e con le somme esigue che sono sul tavolo, 18 milioni, più altre 9 inseriti nella mini-finanziaria se l'Ars ne approva l'emendamento, alla fine mancano all'appello altri 120 milioni di euro, senza tenere conto di tutti gli altri servizi e compiti, per non fare morire le ex Province, oggi Liberi Consorzi. L'unica strada percorribile, considerato che la Regione non sa come reperirli, è quella che vado gridando da mesi, ovvero un intervento determinante del Governo nazionale, in modo da ridurre il prelievo "forzoso" che sta continuando a fare da questi Enti per il risanamento dei conti pubblici. Prelievo, si badi bene - precisa Amenta - che continuerà anche nel 2017. E allora, si apra subito il dibattito su questo tema, anziché provare a distribuire somme che non esistono. Si pensi che per uno dei compiti importanti che hanno le ex Province nel territorio, il Servizio ai disabili, complessivamente i sei Liberi Consorzi riceveranno appena 1.150.000,00 euro, come dire nulla.
Mentre non ci sono somme per tutti gli altri servizi, ad iniziare dalle manutenzioni degli edifici scolastici delle strade e così via. Così come non c'è nessuna decisione per il futuro dei precari, la cui data ultima per l'approvazione delle proroghe e pensare alla loro stabilizzazione è il 31 Dicembre 2016. Non parliamo poi degli stipendi, di cui non c'è più certezza.
Alla Provincia di Siracusa, dove i dipendenti rivendicano tre mensilità, è stato possibile pagare solo il mese di Giugno, per cui da qui alla fine dell'anno non si sa più come fare. Per non parlare della società partecipata "Siracusa Risorse" i cui dipendenti da 11 mesi aspetto le retribuzioni.
È una situazione, purtroppo, che mette a rischio la stabilità di questi Enti, il loro futuro e il ruolo che ricoprono nel territorio e nei confronti dei cittadini in termini di servizi che già da adesso non si riescono più a garantire.
Certo, la situazione non è bella neanche per i Comuni - prosegue il Vice Presidente di AnciSicilia -, la maggior parte dei quali non ha ancora approvato, perché impossibilitati da questa situazione, i bilanci di previsione, mentre siano quasi alla fine dell'anno. I trasferimenti per la Quota corrente, oggi ci è stata data notizia che forse arriveranno alla fine di Settembre, mentre per la Quota investimenti non c'è alcuna certezza quando pagheranno. E allora - conclude Amenta - il Governo nazionale si prenda carico di questo quadro, garantisca la chiusura del 2016, e incominci a discutere, seriamente, del 2017, riducendo il prelievo "forzoso" da Enti che non hanno più neanche gli occhi per piangere e stanno riducendo e razionalizzando tutto, tagliando dirigenze, spese, e come si vede anche servizi. Si eviti questo disastro e questa moria ai danni dei cittadini e dei territori. Ma subito!".

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