Giornale di Sicilia
Il caso della formazione: niente soldi per gli anni 2013 e 2014. negli enti regionali non ci sono problemi di cassa
Precari dei Comuni, dipendenti Ipab e Ato: l'esercito di chi lavora ma non ha stipendio
Riccardo Vescovo
Natale amaro per oltre 20 mila precari e lavoratori in orbita regionale in attesa dello stipendio e col sogno della stabilizzazione. Comuni, enti agricoli, società di rifiuti, è lungo l'elenco delle sigle che battono cassa. I precari degli enti locali Sono 15 mila i contrattisti in attesa della proroga che dovrebbe arrivare entro l'anno. Ma questa platea spera da anni anche nella stabilizzazione, che però è legata a doppio filo a delle deroghe alla spesa che solo il governo nazionale può concedere. Si attende dunque che riparta il confronto tra Regione e Roma. Nel frattempo però in molti Comuni ci sono dei ritardi nei pagamenti degli stipendi che vanno da 5 a 10 mesi. È quanto denuncia Massimo Bontempo del Movimento giovani lavoratori, sindacato autonomo che difende la categoria. «La legge parla chiaro -dice Bontempo -, i Comuni devono pagare gli stipendi e a consuntivo, sulle spese effettuate, la Regione riconosce le somme. Invece succede il contrario e si creano gravi disparità con gli stipendi dei dipenden i che invece vengono regolarmente pagati». Consorzi di bonifica in allerta Sono gli enti che si occupano dell'irrigazione dei campi e contano circa 2 mila dipendenti. I più grossi sono quelli di Ragusa, Siracusa e Agrigento nei quali lavorano circa 700 persone che attendono ancora sei mensilità arretrate. «Ma anche gli altri consorzi hanno ritardi che arrivano a tre, quattro mesi» dice Alfio Mannino della Cgil. Il problema, spiega Mannino, è più grave: «Siccome la cassa della Regione chiude il 16 dicembre, se questi stipendi non verranno pagati entro dicembre, con l'esercizio provvisorio si andrà al pagamento in dodicesimi e c'è il rischio che gli arretrati vengano pagati da aprile in poi. Abbiamo chiesto un incontro urgente all'assessore Baccei». Tra i forestali invece si registra solo qualche ritardo in alcuni cantieri nell'Agrigentino per via di alcuni problemi coi fondi comunitari da utilizzare. Enti regionali, calma apparente I sindacati non segnalano particolari problemi, «con l'assestamento di bilancio varato dall'Ars sono state stanziate le somme necessarie al funzionamento dei vari enti regionali» dice Claudio Di Marco della Cgil. E il Ragioniere generale Salvatore Sammartano conferma che «non ci sono problemi di cassa, i dipartimenti hanno tutto il tempo di emettere i mandati di pagamenti». Paolo Montera della Cisl segnala invece un caso alla Sas, mega società partecipata della Regione che conta 2 mila dipendenti: «Ci sono 240 lavoratori ancora a 32 ore che attendono da anni l'au - mento a 36 ore. E invece si continua ad assumere altro personale e addirittura adesso vogliono nominare un direttore generale mentre manca ancora il rinnovo della convenzione». Ipab al collasso Situazione grave nelle strutture di pubblica assistenza (ex Opere Pie), dove i 700 dipendenti denunciano ritardi nel pagamento degli stipendi anche fino a 80 mesi. «A distanza di 14 mesi dal varo della riforma nazionale - dicono i lavoratori - in Sicilia non è stata ancora recepita e diverse strutture sono ormai vicine al fallimento non stante gli ingenti patrimoni che potrebbero ripianare il buco nei bilanci». Ultimatum agli Ato rifiuti I lavoratori dovevano transitare dai vecchi Ato rifiuti ai nuovi consorzi, le Srr, ma questo non è ancora avvenuto. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, nell'ultima ordinanza con la quale ha prorogato fino a maggio la gestione emergenziale del settore, ha minacciato il commissariamento. Si tratta di 3.200 dipendenti degli ex Ato che si sommano a quelli delle ditte private per un totale di oltre 10 mila unità. «In questo scenario - spiega Dioniso Giordano della Cisl - ci sono gravi ritardi nel pagamento degli stipendi dovuti dal fatto che spesso i Comuni non versano le proprie quote all'Ato. Si va dai 36 mesi di ritardo dell'Ato Messina 2 all'Ato Palermo 4 con un ritardo di 10 mesi. A Enna abbiamo 5 mesi di ritardo e bisogna ricordare che a essere penalizzati sono anche gli operatori, gli autisti, che comunque garantiscono la raccolta. Mediamente ci sono 4 mesi di ritardo in tutta la Sicilia».
Pubblica istruzione. Cerimonia ieri mattina alla presenza delle principali autorità. Il preside Casalicchio: «Un traguardo per dare ai giovani una palestra di cultura»
Racalmuto, inaugurato il nuovo «Fermi»
Aperto 15 anni fa non aveva mai ottenuto l'agibilità, 450 mila euro dell'ex Provincia hanno consentito l'adeguamento
Concetta Rizzo - RACALMUTO
In poco più di un anno, il Libero consorzio è riuscito a completare e collaudare i lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell'istituto "Enrico Fermi". Interventi costati 400 mila euro che hanno dato, all'edificio, l'agibilità attesa da 15 anni. Ieri mattina, la cerimonia di inaugurazione dell'istituto di istruzione superiore. "Lo Stato ha il dovere di essere vicino ai bisogni e alle aspettative della comunità, in questo caso della popolazione studentesca - ha detto il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede - . In questo caso, riaprire un presidio dell'istruzione - istruzione intesa come cultura, crescita, prospettiva per il futuro attraverso una sana istruzione - è sicuramente un momento importante. Sono sicuro che la riapertura di questo istituto sia un momento - ha continuato il prefetto Diomede - di rinnovata fiducia per il futuro perché rivolta al segmento dei giovani che può essere considerato fragile. Attraverso la scuola si può offrire la possibilità di crescere e di avere prospettive, d'avere un posto all'interno di questa società, attraverso le proprie qualità, attraverso il proprio merito. La scuola ha questo compito: valorizzare il merito, offrire delle possibilità. L'inaugurazione oggi ha tutti questi significati nell'ambito di un processo che sia di miglioramento complessivo della realtà in questa cittadina come in questa provincia". Soddisfatto il dirigente scolastico Elisa Casalicchio: "E' una giornata di grande festa per tutti noi, perché è da tanto tempo che questa comunità scolastica non hanno un istituto di istruzione superiore perché è stato chiuso per tantissimo tempo. E' un traguardo notevole poter riaprire i battenti di questa scuola ed offrire ai nostri ragazzi le opportunità di un ambiente sereno dove apprendere in maniera inadeguata. Per tanto tempo i ragazzi sono stati distribuiti nei vari plessi. Questo istituto ha una tradizione. E' radicato nel territorio e rischiava di perdere la sua identità per la distribuzione in vari plessi dei ragazzi". Presente anche il dirigente dell'am ito territoriale provinciale del ministero della Pubblica istruzione Raffaele Zarbo. "Ab - biamo atteso da 15 anni questo momento - ha detto la responsabile della sede associata, Tiziana Messina, - . Quest'anno è l'anno del rilancio per la nostra scuola, grazie alla nuova dirigente Elisa Casalicchio che ci ha fornito un'ondata di nuovo". "Vogliamo offrire questa scuola ai ragazzi perché possano sperimentare - ha detto l'arciprete don Diego Martorana - che il sapere è qualcosa che entra nella mente, nel cuore e nella vita. Chiedo ai giovani la serietà, la costanza, l'impegno perché niente ci viene regalato, tutto è conquista. Tutti insieme possiamo migliorare questa società". "La scuola professionale di Racalmuto è una punta di eccellenza. Siamo conosciuti anche in provincia grazie alla storia di questa storia. Quando si inaugura un istituto ristrutturato - ha detto il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, - è festa non solo per il paese. La scuola è un presidio della democrazia ed è un baluardo per formare una comunità educata, attenta, impegnata. Il progresso parte dalla scuola. Ed oggi possiamo vantarci di aver dato un piccolo contributo". (*CR*)
Sicilia24h
Inaugurata la sede dell'I.S.S
Enrico Fermi di Racalmuto.
Elisa Casalicchio, Dirigente
Scolastico dell'Istituto d'Istruzione Superiore Statale 'Enrico
Fermi' di Agrigento, è stata inappuntabile nel fare gli onori di
casa, in occasione della cerimonia d'inaugurazione del plesso di
Racalmuto nella giornata di martedì 13 dicembre 2016.
Bisognava, in un qualche modo, rendere
l'onore al merito di chi ha contribuito ad assicurare la riapertura
di un plesso scolastico i cui problemi strutturali e di adeguamento
alle vigenti normative sulla sicurezza, ne avevano per troppo tempo
pregiudicato la pubblica fruizione.
Così, il gran giorno è arrivato!
Con accanto la responsabile della sede,
la prof.ssa Tiziana Messina, alunni, docenti e tutto il personale
ATA, la Dott.ssa Elisa Casalicchio ha curato ogni singolo dettaglio,
per offrire una deliziosa ospitalità agli ospiti presenti, tra i
quali il Prefetto di Agrigento, il Dott. Nicola Diomede, il dirigente
dell'Ambito Territoriale Provinciale del MIUR , il Dott. Raffaele
Zarbo, la Dott.ssa Maria Antonietta Testone, capo di gabinetto del
Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Agrigento; nonché
il sindaco di Racalmuto, il Dott. Emilio Messana, l'arciprete Don
Diego Martorana, il maresciallo della locale stazione dei
Carabinieri, Alessandro Costa, e la Dirigente dell'Istituto
Comprensivo 'Leonardo Sciascia', la Dott.ssa Rosa Pia Raimondi.
A rendere l'accoglienza davvero
coinvolgente ed entusiasmante, tra coreografici addobbi, festoni ed
intrattenimenti musicali, sono stati gli studenti dei due corsi,
quello di Manutenzione ed Assistenza Tecnica e quello di Tecnico per
i Servizi Socio-Sanitari che, finalmente, hanno potuto festeggiare un
fastoso rientro nel loro Istituto che è stato ristrutturato dal
Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, grazie anche al fattivo
interessamento dell'ex commissario, il dott. Benito Infurnari.
Dopo l'immancabile taglio del nastro
ed una rapida visita dell'edificio, all'interno dell'aula
magna, le Autorità scolastiche, civili e religiose e alcuni
rappresentanti degli studenti del 'Fermi' di Racalmuto e si sono
alternati al microfono.
Tutti quanti hanno ribadito che a
Racalmuto ed in tutto il territorio circostante, il 13 maggio 2016,
festa di Santa Lucia, verrà ricordato, a futura memoria, per avere
recuperato e restituito alla collettività, non solo una pura e
semplice struttura scolastica, ma un luogo di conoscenza dove si
affinano le competenze professionali.
Quello che una volta veniva chiamato,
in gergo, 'Lu Professionali', per Racalmuto, paese di Leonardo
Sciascia, e per le comunità dei paesi vicini, ha rappresentato, dal
secondo Dopoguerra ad oggi, una vera e propria palestra di vita,
un'importante fucina di saperi, un ineludibile punto di riferimento
per intere generazioni di studenti ed operatori scolastici.
Alla manifestazione dovevano essere
presenti i due senatori, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, ma
sono stati trattenuti a Roma per via della convocazione d'urgenza
del Senato, chiamato a votare la fiducia al nuovo Governo.
I due parlamentari hanno comunque
assicurato di rendere omaggio alla scuola 'Fermi' di Racalmuto,
in una quanto mai prossima occasione.
LiveSicilia
Bilancio ora, Finanziaria nel 2017
Pronte le norme "salva-lavoratori" .
Se ne è parlato prima nella
riunione di gruppo del Partito democratico. Poi in giunta di governo.
E domani se ne parlerà in conferenza dei capigruppo all'Ars dove
l'esecutivo regionale avanzerà la sua proposta agli alleati:
approvare un bilancio pluriennale in poche ore e rimandare la legge
Finanziaria al 2017. Anche se un "embrione" di legge di stabilità
andrà comunque predisposto entro la fine dell'anno: conterrà solo
le norme sui lavoratori, a cominciare dai precari degli enti locali.
È questa la strada scelta dal governo.
Un percorso quasi obbligato, per evitare che la "questione precari"
assuma contorni biblici: sono oltre ventimila i lavoratori che hanno
visto sfumare pochi giorni fa, in occasione della manovra finanziaria
nazionale, un emendamento che prevedesse la proroga dei loro
contratti. Adesso la Regione prova a correre ai ripari, con una legge
tutta siciliana, che andrà poi agganciata a una norma nazionale,
probabilmente il cosiddetto Milleproroghe.
Ma non solo precari. Il governo sta
provando a intervenire su altre emergenze. Come quella degli ex
lavoratori dei cosiddetti "sportelli multifunzionali". Ma per
partire, intanto, servirà il bilancio. "Lo approveremo - ha
detto l'assessore all'Economia Baccei - già nei prossimi giorni in
giunta e all'inzio della settimana lo porteremo all'Ars. Non si
tratterà di un esercizio provvisorio, ma di un vero e proprio
bilancio". E il motivo lo spiega il presidente della Regione
Crocetta: "Senza un bilancio pluriennale - dice - sarebbe molto
più difficile far passare la norma sulla proroga dei precari. Che
invece fin dal primo gennaio del 2017 potranno essere assunti". Dai
Comuni, ovviamente, ma solo a patto di avere una pianta organica che
preveda le nuove assunzioni. "Alcuni enti possono assumere -
prosegue Crocetta - e se non lo faranno, verranno sanzionati.
Questo prevede la norma a cui stiamo lavorando". Intanto, la
proposta prevede la proroga fino al 2018. Fino a quella data, gli
enti potranno operare appunto le stabilizzazioni.
Ma la situazione più complicata è
quella dei Comuni in fase di dissesto. "La nostra norma - spiega
Crocetta - non prevede l'obbligo di assunzione nella società
regionale Resais, ma tutti i precari che lo volessero, potranno
chiedere la stabilizzazione in questa azienda. La norma poi prevede,
nel caso in cui si dovessero liberare quei posti nei Comuni di
provenienza, il rientro del lavoratore nel vecchio posto. Ma sarà
una possibilità, non un obbligo".
E nella mini-finanziaria che dovrebbe
accompagnare un bilancio "blindato", dove gli emendamenti
verranno eventualmente discussi in via preventiva con i gruppi
parlamentari per evitare che si allunghino i tempi, dovrebbe saltare
fuori anche una norma destinata agli ex sportellisti. È quello che
annuncia lo stesso Crocetta: "Intanto garantiremo fin da subito -
spiega Crocetta - un impiego per due trimestri, poi attraverso il
Fondo sociale europeo inseriremo questi lavoratori in un progetto di
un anno e mezzo".
Queste, le emergenze. Poi con l'anno
nuovo si potrà pensare alla legge Finanziaria. "A quel punto
potremo lavorare con calma - aggiunge il governatore - ma
dobbiamo stare attenti anche a quello che succede a livello
nazionale: la legge di stabilità va tenuta lontana dalle prossime,
possibili campagne elettorali". Adesso le mosse del governo
andranno discusse con gli altri. Oggi, in giunta di governo. Poi
domattina sarà il turno della conferenza dei capigruppo all'Ars. È
la solita, puntualissima corsa contro il tempo per i conti e per i
precari.
LA SICILIA
RACALMUTO.
Una grande festa per la riapertura
dell'Istituto "Fermi"
RACALMUTO «Una comunità in festa.
L'inaugurazione di oggi manifesta un passo in avanti di un percorso
costruttivo nel segno del miglioramento e del rinnova mento Sono le
parole del prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, espresse in
occasione della cerimonia di inaugurazione della sede associata di
Racalmuto dell'istituto distruzione superiore "Fermi" di
Aragona.
L'evento,svolto ieri mattina alla
presenza di numerose autorità, si è aperto con i saluti della
dirigente Elisa Casalicchio. a cui sono susseguiti gli interventi del
sindaco Emilio Messana del dirigente dell'Ambito Territoriale
Provinciale del Ministero della Pubblica Istruzione, Raffaele Zarbo,
della capo Gabinetto del Libero Consorzio dei Comuni. Antonietta
Testone e dell'arciprete Diego Martorana.
Un momento di grande riscatto per
Racalmuto, come afferma il sindaco Messana: 'La scuola è parte
integrante della nostra comunità ed assume un ruolo di grande
rilevanza, poiché, agenzia di formazione per i giovani di oggi,
futuri cittadini di domani».
Il plesso del Fermi di Racalmuto, sino
a qualche mese fa, era quasi del tutto inagibile e in tempi ristretti
si è restituita l'agenzia formativa a territorio, come afferma la
dirigente Elisa Casalicchio: ,Grazie alla fattiva collaborazione
degli organi preposti che è stato possibile restituire debitamente
Strutturata ed adeguata alle vigenti normative, una scuola per troppo
tempo trascurata, in cui attualmente sono presentì due indirizzi,
quello per i Servizi SocioSanitari e quello di manutenzione ed
assistenza tecnica. Lavori realizzati in tempi brevi grazie ai
tecnici del Libero Consorzio, all'impresa ed alla direzione dei
avori che hanno consentito agli studenti racalmutesi di rientrare
nella "loro" scuola».
Casteltermini.
Gli studenti
dell'istituto Ipia Archimede di Casteltermìni si avviano a
diventare dei veri e propri imprenditori.
Infatti gli alunni delle
classi terze hanno costituito un'azienda denominata da loro stessi
ARCHIN- DELE JA che ha già realizzato saponi e oggi anche candele,
prodotti fatti con materia naturali e vegetali, le candele in
particolare - hanno dichiarato gli studenti protagonisti di questo
progetto - sono infatti realizzate con cera di soia OGM-free, per
ottenere un prodotto completamente naturale e vegetale. Sono
profumate con olio essenziale biologico e realizzate completamente a
mano, adoperando an che materiali da riciclo. La cera di soia fonde
lentamente, infatti queste candele durano più delle candele in
paraffina ed essendo completamente naturali non liberano fumi tossici
quando vengono accese. Il progetto denominato Impresa in azione
coordinato dai docenti Filomena Paladino e Gionatan Salerno, si pone
all'interno dell'alternanza scuola lavoro e ha come obiettivo
la trasmissione delle competenze atte a costruire e portare avanti
un'azienda. Gli studenti dell'istituto guidato dal dirigente
scolastico Atonino Pardi, apprenderanno le direttive di produzione e
di gestione delle risorse finanziarie dì un'impresa. La
realizzazione del progetto nasce da un protocollo d'intesa tra
Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e la Junior Achievement
Italia, con sede a Milano, ossia l'Associazione no profit leader
per la promozione dell'economia nelle scuole primarie, secondarie
di primo grado e superiori. nostro progetto ci ha spiegato la
docente Padalino - coinvolge 25 studenti d età compresa tra i 16 e i
18 anni che gestiranno la propria Impresa JA nell'arco di un anno
scolastico. Loro stessi hanno eletto un Consiglio di Amministrazione
e individuato tra loro un Amministratore Delegato e altri Manager di
Funzione. Attraverso la vendita di azioni a parenti, amici e docenti,
hanno raccolto capitale per finanziare la produzione e la
commercializzazione del loro prodotto. Alla fine della loro
esperienza, liquideranno l'impresa JA, dividendogli utili tra tutti
gli azionisti e potranno partecipare al Premio Migliore impresa JA.
La strategia del Pd: bilancio secco
per stabilizzare i precari
DOMANI CONFERENZA CAPIGRUPPO
ALL'ARS. La linea scelta ieri durante il vertice tra Crocetta,
Baccei e Raciti.
Lillo Miceli
PALERMO Sarà la conferenza dei
capigruppo del l'Ars,convocata per oggi a decidere sull'iter par
lamentare per l'approvazione del bilancio per il 2017, così come
proposto dal governatore Rosario Crocetta al presidente dell'Ars
Giovanni Ardizzone, che ha incontrato subito dopo avere illustrato ai
parlamentari del Pd alla presenza dei segretario regionale Fausto
Raciti, insieme con 'assessore all'Economia, Alessandro Baccei,
la tempistica per evitate 'ennesimo ricorso all'esercizio
provvisorio. Sarà a sottoporre alla "capigruppo" la sua
proposta. Ovvero, approvare subito il bilancio di previsione alfine
di garantire ai singoli rami dell'amministrazione la certezza dei
finanziamenti. Invece, entro la fine dell'anno, Sala d'Ercole
dovrebbe approvare la norma per la proroga dei precari d?gli enti
locali, mentre la manovra finanziaria (il disegno di legge di
stabilità), dovrebbe slittare al 2017. Subito dopo, la giunta si è
riunita nei locali del governo di Palazzo dei Normanni con
l'obiettivo di approvare in serata lo schema di bilancio.
Fino a qualche giorno fa, lo stesso
assessore Baccei aveva sostenuto che fosse ormai ineluttabile il
ricorso all'esercizio provvisorio. L'improvvisa accelerazione
imposta da Crocetta potrebbe essere dettata dall'esigenza di
evitare che l'esercizio provvisorio si trascini fino al 30 di
aprile, Praticamente, alla vigilia della campagna elettorale per le
elezioni regionali dei prossimo anno.
Dopo l'incontro con il presidente
dell'Ars, Ardizzone, Crocetta si è intrattenuto con i giornalisti,
spiegando che intenderebbe varare: «Un "bilancio secco" per
tutto l'anno e una proroga per i precari fino al 2018, per
consentirne la stabilizzazione. Quindi, la finanziaria da fare in
tutta tranquillità»
Secondo il presidente della Regione
«Non possiamo pensare a un esercizio provvisorio perché questo non
risolverebbe i problemi del precariato. Non essendoci stata una legge
nazionale di proroga, per stabilizzare i precari dobbiamo fare un
bilancio pluriennale. Dobbiamo fare un bilancio che metta insicurezza
tutti i lavora tori, tenendo presente anche la situazione nazionale
che si è creata. La nostra idea è quella fare un bilancio secco che
duri tutto l'anno, blindarlo, e approvarlo in pochi giorni. Un
bilancio che consenta la stabilizzazione dei precari, metta in
sicurezza tutti gli enti e consenta ai comuni di fare i bilanci, poi
faremo la finanziaria senza vincoli temporali."
Crocetta, sulla "road map". sentirà
anche gli altri gruppi della maggioranza e quelli dell'op
posizione. (Credo che la linea del governo - ha aggiunto -sia una
linea di responsabilità e dialogante in un momento in cui c'è una
questione sociale importante da affrontare. Non è un favore al
governo. La finanziaria si può fare dopo. E' inutile perdere
tempo. Adesso si tratta di mettere in sicurezza comuni, ex province,
lavoratori, ma anche l'intero sistema per evitare fibrillazioni e
poter anche fare una finanziaria in tutta tranquillità, senza il
mondo intero che assedia il Palazzo.
Il capogruppo di Forza Italia, Marco
Falcone, si è detto pronto a valutare il progetto di Crocetta: Se ci
sarà proposto un bilancio tecnico, senza disperdere risorse in mille
rivoli, siamo pronti a verificare la proposta, Poi, decideremo».