Scrivolibero.it
Il 16 dicembre chiusi alcuni ufficidel Libero Consorzio di Agrigento per disinfestazione
Saranno effettuati venerdì 16 dicembre2016 i programmati interventi di disinfestazione di alcune sedi delLibero Consorzio nel comune di Agrigento. Rimarranno, quindi, chiusi,gli Uffici di Via Acrone, ex ENEL; gli uffici di Via Francesco Crispi(ARPA); gli uffici di Via Esseneto ex IPAI; il Punto Informativodella Stazione, l'Ufficio Tecnico del Viale della Vittoria; ilGiardino Botanico di Via Demetra e il Punto Informativo di PortaQuinta, per i necessari interventi di disinfestazione da tempoprogrammati con l'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento. Ilservizio di protezione civile sarà, in ogni caso, assicurato tramitepersonale reperibile. Saranno, invece, aperti, a partire dalle ore8:00 del 16 dicembre, gli Uffici Centrali e la sede URP di Agrigentodi Piazzale Aldo Moro, le sedi URP del Libero Consorzio e il PuntoInformativo di Porto Empedocle. Le regolari attività di lavoro negliuffici sottoposti alla disinfestazione del Libero Consorzioriprenderanno lunedì 19 dicembre a partire dalle ore 8.
agrigentonotizie.it
Siculiana, il Comune punta allagestione diretta del servizio integrato dei rifiuti Punti di vistadifferenti durante l'assemblea dei sindaci della Srr Ato 4 Ag Est. Ilsindaco Lauricella: "Ridurre la tassa per venire incontro allelegittime richieste dei cittadini"
Il sindaco di Siculiana, LeonardoLauricella, nel corso dela riunione deisindaci della Società per laregolamentazione delservizio di gestione rifiuti Ato 4 Ag Est, hasostenuto la volontà dell'amministarzione di optare per la gestionediretta del servizio integrato dei rifiuti nel territorio comunale,contro la proposta del Cda della Srr, presieduto da Nuccio Sapia,che, invece, proponeva di gestire ilservizio in house. Diverse lemotivazioni che hanno spinto il primo cittadino alla gestionediretta. Prima fra tutte, si legge in una nota dell'amministrazione,"l'esigenza di ridurre la tassa dei rifiuti per venire incontroalle legittime richieste dei cittadini sempre più gravati da tasse etributi", poi anche per "dare continuità e coerenza ad unpercorso già avviato dal Comune di Siculiana, unitamente al Comunedi Montallegro, con la costituzione dell'Aro (ambito raccoltaottimale), in cui era stata già dichiarata la volontà di procederealla gestione diretta delservizio". Un altro motivo, inoltre, èper "utilizzare gli operai edi netturbini in servizio presso ilComune di Siculiana, fermo restando l'obbligo di partecipare allespese di gestione e di utilizzare il personale della Srr nella misuraoccorrente". Il sindaco Lauricella, forte di taliargomentazioni, sostenute anche dall'assessore all'Ambiente EnzoZambito e dal dirigente l'ufficio tecnico Laureato Tuttolomondo,entrambri presenti, ha diffidato l'assemblea e il Cda, prosegue lanota, "ad adottare provvedimenti che andassero nella direzioneopposta o comunque diversa, rispetto alla sua proposta, che siprecisa è quella di procedere alla gestione diretta del servizio deirifiuti, scongiurando così il rischio di dare vita adaltri'carrozzoni' che, come le ultime esperienze ci insegnano, creanosolamente disservizi e costi insostenibil per i nostri cittadini".
Libero consorzio, rinviati esami perautotrasportatori
Rinviati al 2017 gli esami per ilconseguimento dell'idoneità professionale per l'accesso allaprofessione di trasportatore su strada. Il rinvio della secondasessione è dovuto al numero esiguo dei partecipanti, inferiore alminimo previsto dal regolamento. Una condizione che si era giàverificata in passato e che ha portato il Commissario straordinarioRoberto Barberi, su proposta dell'Ufficio Trasporti del LiberoConsorzio, a modificare il "Regolamento per il conseguimentodell'idoneità professionale per l'accesso alla professione ditrasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore deitrasporti nazionali ed internazionali" in vigore dal 2014. Ilnumero minimo per ognisessione è stato ridotto da quindici a diecicandidati. Inoltre, grazie alla modifica dell'art. 2 delregolamento, dal 2017 sarà garantita, in ogni caso, almeno unasessione l'anno, indipendentemente dal numero dei partecipanti. Gliaspiranti trasportatori che hanno già presentato una richiestavalida, in una sessione che non ha raggiunto il numero minimo,saranno inseriti, d'ufficio, nella sessione successiva in modo dapartecipare agli esami.
Livesicilia.it
Chisalvare nel bilancio entro il 31 dicembre? La partita si è appenaaperta e l'elenco è già lunghissimo.
Mentregoverno e Parlamento si apprestano a varare un bilancio light condentro solo poche misure per affrontare alcune emergenze come quelladei precari dei Comuni, rimandando la manovra vera e propria all'annoprossimo, altri disperati Sos giungono a Palazzo da lavoratori inattesa di risposte. E le forze politiche cominciano ad alzare la vocechiedendo di aggiungere ai contrattisti dei Comuni altre emergenze -l'elenco è lunghissimo - da sanare entro San Silvestro.
Idimenticati dell'albo unico
Altridipendenti (o ex dipendenti) in attesa di risposte si sono fattisentire chiedendo di non essere dimenticati dalla Regione. Come i 150lavoratori inseriti nel così detto albo unico. Tra loro ci sonodipendenti del Cerisdi, del Ciem e i 75 di Sviluppo Italia Sicilia.Proprio oggi le segreterie territoriali dei sindacato di categoriahanno lanciato l'ennesimo appello per gli ex dipendenti di SviluppoItalia, che hanno 18 mesi di stipendio arretrato. I sindacatichiedono se si dovrà aspettare aprile prossimo per avere risposte,dopo che una norma in loro favore inserita nell'assestamento dibilancio è stata stralciata dalla presidenza dopo che il testo erastato già esitato positivamente sia dalla giunta di governo chedalla Commissione Bilancio.
Gliex dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia sono stati licenziati einseriti nell'albo unico presso l'AssessoratoEconomia e Bilancio della Regione insieme ai lavoratori delle altresocietà partecipate che hanno chiuso i battenti. Chiedono da tempodi essere trasferiti nelle altre società partecipate così comeprevisto da quattro leggi regionali. "Il disagio che vivono gli exlavoratori di Sviluppo Italia Sicilia è enorme, dopo ben 18mensilità in cui non percepiscono lo stipendio e oggi i sindacatitemono qualche gesto estremo da parte di qualche lavoratore al qualeè stata pignorata la casa in cui viveva o di qualche altrolavoratore finito nelle mani dei debitori", si legge nella nota deisindacati. Che chiedono alla politica di intervenire con la stessatempestività che si sta usando per i 15mila precari dei Comuni, cherappresentano certo un bacino elettorale più corposo.
"Nonesistono lavoratori di serie A da tutelare e lavoratori di serie B, i150 disoccupati presenti nell'albo unico, istituito da questoGoverno per la ricollocazione delle professionalità dei dipendentidi società partecipate in liquidazione, sono meritevoli di tutelacome i precari degli enti locali nonché gli ex sportellisti con iprovvedimenti che saranno approvati entro il 31/12/2016", attaccanoi sindacati in questa guerra tra poveri, invocando l'intervento diCrocetta a cui si chiede se intende "essere il protagonista diquesto ennesimo atto di macelleria sociale".
L'appelloche i sindacati pongono al presidente della Regione Crocetta,all'assessore dell'Economia Baccei, al Presidente dell'Assemblearegionale Ardizzone, al presidente della commissione BilancioVinciullo, al presidente della commissione Lavoro Greco, è diintervenire tempestivamente entro il 31 dicembre 2016, senzaulteriori rinvii, "che determinerebbero gravissimi effetti socialied economici". Se non arriveranno risposte normative entro il 31dicembre, i sindacati si dicono pronti a ricorrere al Tar per"garantire il trasferimento dei lavoratori presso le altrepartecipate così come previsto dalle normative vigenti con evidentiricadute nei confronti di coloro che non si sono assunti leresponsabilità".
Baccei:la parola ai deputati
Secondole anticipazioni di stampa, le misure urgenti che governo eParlamento vogliono sistemare entro la fine dell'anno per poiaffrontare la finanziaria l'anno prossimo riguardano i precari deglienti locali, 15mila in scadenza e in attesa da anni, se non decenni,di stabilizzazione, e i dipendenti dei consorzi di bonifica, circaduemila persone. Di questi ultimi però oggi non si sarebbe parlatonella conferenza dei capigruppo.
L'intendimentodel governo è quello di presentare un bilancio snello, unafinanziaria solo tecnica senza norme di spesa e una norma per laproroga dei precari degli enti locali.I testi dovrebbero essere votati dalla giunta. C'è posto per altro?Sul punto, l'assessore all'Economia Alessandro Baccei è chiaro: "Sela finanziaria è solo tecnica è un conto, altrimenti dipende dagliaccordi che si faranno. Al momento l'accordo tra le forze politiche èsolo sui precari. Se restano tre-quattro emergenze su cui tutticonvergono, potranno anche trovare posto. Certo, se le emergenzediventano cinquanta...".
Ei deputati risposero
Insomma,la parola passa ai deputati. E questo potrebbe compromettere ipropositi di un bilancio rapido e snello vistele note dinamiche dell'Ars. In attesa, oltre ai 150 dell'Albo unicodelle ex partecipate, resterebbero altre categorie, come i 700dipendenti delle Ipab, le ex Opere pie, che lamentano ritardiconsistenti nel pagamento degli stipendi, o l'esercito dei lavoratoridegli Ato rifiuti mai transitati nelle nuove Srr. Inuna riunione con Crocetta oggi i deputati di Sicilia Futura ePsi hannochiesto si metta mano anche alla stabilizzazione dei lavoratori dellesocietà partecipate e delle ex province. Proposte che, si legge inun comunicato, " il presidente Crocetta ha recepito". Nellariunione si è anche parlato degli ex sportellisti. Su questo tema,si legge nel comunicato, "si è trovato un accordo per assumerequesti lavoratori, nei centri per l'impiego, per un periodosemestrale da gennaio 2017 utilizzando 35 milioni di euro su cui ilpresidente Crocetta ha dato garanzie sulla immediata disponibilitàin cassa per questa platea. Successivamente lo stesso personale verràimpiegato per 18 mesi, fino al 31 dicembre 2018, utilizzando 90milioni di euro dai fondi europei. Nella finanziaria verrannoinserite norme per l'avvio dei cantieri di lavoro e per i progettidi servizio civile". Insomma,l'elenco delle emergenze da agganciare al bilancio s'era giàallungato a dismisura neanchemezz'ora dopo la fine della capigruppo. E la guerra delladisperazione di questa caldissima fine d'anno promette faville a Salad'Ercole.
Giornale di Sicilia
Bilancio. Prevista la proroga dei precari dei Comuni
Finanziaria, corsa contro il tempo
Crocetta incontra i capigruppo Ars
Corsa contro il tempo del governo per evitare l'esercizio provvisorio, documento finanziario che bloccherebbe la spesa della Regione. Il presidente Rosario Crocetta ha illustrato ieri la tabella di marcia ai capigruppo: oggi la giunta dovrebbe discutere i documenti contabili, bilancio e Finanziaria chedovrebbero giungere all'Ars la prossima settimana. All'interno ci saranno norme essenziali legate a situazioni di emergenza come la proroga dei contratti dei precari degli enti locali. Una Finanziaria dunque essenziale che potrebbe correre spedita e ottenere il via libera dell'Ars prima della fine dell'anno, evitando così l'esercizio provvisorio. Nel frattempo ieri in Aula arrivato il ddl di riforma degli appalti, che in realtà più che riformare drasticamente il settore modifica alcune criticità relative ad esempio alla durata delle gare negli Urega, gli uffici che si occupano degli appalti. Secondo l'assessore alle Infrastrutture,Giovanni Pistorio, «questa norma serve a velocizzare le procedure anche perché nei prossimi mesi ci sarà un incremento di appalti e il patto per il Sud richiede che le opere siano cantierabili nel 2017». Ma secondo Giancarlo Cancelleri dei Cinque Stelle «la legge è a forte rischio impugnativa e non può essere discussa prima che lo Stato detti le nuove regole». (RIVE)
Sentenza-sorpresa. La norma del 2001 prevedeva la fine del rapporto di lavoro per gli statali che non erano in ufficio. A prescindere dalla truffa del badge
Furbetti del cartellino, si poteva già licenziarli
ROMA
I «furbetti» del cartellino, indipendentemente dal metodo usato per uscire dall'ufficio durante l'orario di lavoro, erano licenziabili anche prima della riforma «Madia» approvata nei mesi scorsi. Anzi, forse con le vecchie norme i «furbetti» erano puniti più ad ampio spettro perché, anche se non ricorrevano alla «modalità fraudolenta » prevista dalle nuove norme. Bastava che in qualunque modo eludessero il sistema di rilevazione delle presenze, dunque anche senza frode. Lo sottolinea la Cassazione spiegando già la riforma del pubblico impiego realizzata nel 2001 dal ministro Bassanini, e poi rafforzata dalla riforma Brunetta, punisce con il licenziamento gli statali che, senza autorizzazione, non sono presenti in ufficio a prescindere dalla modalità, fraudolenta o meno, usata per raggirare il datore di lavoro, ossia lo Stato. Per questo la Suprema Corte ha accolto il ricorso con il quale l'Inps ha chiesto il licenziamento di uno statale napoletano, Ciro M., che nel 2010 si era allontanato durante l'orario di servizio senza alterare nessun marcatempo né ricorrendo alla complicità dei colleghi, forse uscendo da un ingresso non controllato. La Corte di Appello di Napoli, nel 2013, aveva dichiarato nullo il licenziamento inflitto nel 2010 rilevando che non c'erano state «modalità fraudolente». Nel ricorso in Cassazione, l'Inps ha invece sostenuto che la riforma Bassanini del 2001, applicabile a questo caso «ratione temporis», prevede che «l'uso fraudolento delle apparecchiature atte a documentare la presenza sul luogo di lavoro e l'utilizzo alterato di queste ultime non si consuma solo nella commissione di condotte volte ad alterare fisicamente il sistema di rilevazione delle presenze o nel far timbrare il cartellino da altri colleghi, ma anche nella omessa registrazione dell'uscita dal luogo di lavoro e nella attestazione non veritiera sulla effettiva presenza sul luogo di lavoro». La Cassazione ha condiviso la tesi affermando che con le norme Bassanini uscire dall'ufficio senza strisciare badge o schede magnetiche è una condotta penalmente rilevante che porta al licenziamento. E questo «indipendentemente» dall'intervento «additivo» della riforma Madia - con il richiamo alla modalità fraudolenta - che «sicuramente», osservano gli «ermellini» nel verdetto 25750, non è «qualificabile come fonte di interpretazione autentica» e comunque «non ha efficacia retroattiva ». Ora la vicenda dovrà essere rivalutata dalla Corte napoletana e per Ciro M. le cose non si sono messe bene.