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Rassegna stampa del 21 dicembre 2016

Giornale di sicilia

Nubifragi, danni alle strade per tremilioni


Il commissario straordinario del LiberoConsorzio Comunale di Agrigento ha avanzato alla Regione la richiestadello stato di emergenza «a seguito delle paurose condizionimeteorologiche del 25 novembre 2016», quantificando in 3 milioni 276mila euro la necessità per riparare i danni alla viabilità neiterritori di Caltabellotta, Sciacca, Ribera, Lucca Sicula, Burgio,Cianciana, Cattolica Eraclea, Villafranca Sicula.La richiesta èstata avanzata con un apposito atto, su proposta del settoreInfrastrutture Stradali. I danni, secondo quanto reso noto dal LiberoConsorzio, hanno aggravato il dissesto idrogeologico dei territori dimolti comuni della provincia, causando movimenti franosi che hannointeressato le strade provinciali e consortili. Anche alcune scuolesuperiori della provincia, in particolare nei comuni di Sciacca eRibera,hanno subito danni per circa 50 mila euro. In particolare,sono stati valutati i danni e le somme per ripristinare la correttaviabilità sullastrade "Sciacca- CaltabellottaSan Carlo"(un milione 900 mila euro); "Sant'Anna-Villafranca Sicula"(50 mila); collegamento tra la provinciale 36 e la "Sant'Anna-Vil- lafranca Sicula" (25 mila euro); "Portella diBurgio-Lucca Siculabivio 386" (24 mila); "Ribera-Cianciana"(300 mila euro); "SciaccaSalinella bivio Sant'Anna" ed ex"Regionale Sciacca-Salinella" (400 mila euro); "CattolicaEracleaCianciana" (100 mila euro) "Ribera-Magone statale115" (80 mila euro); "Bivio Tamburello-Bivona"(34mila); Bivio Verdura-Caltabellotta" (13.490);"MontallegroRibera", "Castellana-Camemi", "PonteMagazzolo - provinciale 32" e "Strasatto-Piano Povero"(300 mila euro). «Le esigue risorse finanziarie del Libero ConsorzioComunale di Agrigento, purtroppo, non consentono di fronteggiarel'attuale stato di emergenza, potendo solo assicurare - sisottolinea in una nota stampa diramata ieri sera - alcuni interventiminimali mirati all'apertura delle strade per consentire, ovepossibile, il passaggio delle autovetture». Le richieste sono stateinviate agli assessorati regionali delle Infrastrutture e Mobilità,della Protezione Civile, del Territorio e Ambiente e dell'Agricolturae dello Sviluppo Rurale oltre che alla Presidenza della RegioneSiciliana «per richiedere un apposito contributo sulle spese per gliinterventi urgenti diretti a fronteggiare l'emergenza a seguito deldichiarato stato di calamità naturale, per intervenire suiterritorio e ripristinare le strade fortemente danneggiate».Intanto, a Caltabellotta, sono stati consegnati, da parte delDipartimento Regionale della Protezione Civile, i primi lavori insomma urgenza per la messa in sicurezza del costone Gogàla e dellavia San Sebastiano. (*GP*)

livesicilia.it

Ilgoverno ha tagliato due milioni e mezzo destinati alle emergenzedella Sicilia.


Eranoi soldi relativi ai capitoli di bilancio utili a fronteggiare adesempio i danni legati a incendi, esondazioni, nubifragi esmottamenti. Contemporaneamente, però, ecco crescere quasi dellastessa cifra, i fondi destinati ai bandi per enti e associazioni:sono le somme della cosiddetta "ex Tabella H".

LaFinanziaria regionale ha finalmente un volto. Einsieme alle norme su precari e lavoratori, ecco l'immancabile elencocon contributi e finanziamenti necessari al sostentamento di enti eorganismi che fanno capo alla Regione. E l'allegato alla legge distabilità regionale è una lista di soggetti che "piangono" pernuovi tagli o miracolosamente sorridono, grazie a finanziamenti cheinaspettatamente crescono.

Dall'Irsapall'Esa: arrivano i tagli

Itagli rispetto alla manovra complessiva del 2016, frutto dellaFinanziaria di inizio anno e del recente assestamento, colpiscono adesempio l'Istituto incremento ippico di Catania (200 mila euro inmeno), l'Esa (mezzo milione in meno), enti gestori delle riservenaturali (400 mila euro la riduzione del finanziamento), gli enti ineterna liquidazione come Azasi, Espi ed Ems (meno mezzo milione) el'Istituto per ciechi "Florio e Salamone" (meno 200 mila euro).Taglio drastico del contributo destinato all'Irsap: nel 2017 scenderàaddirittura di cinque milioni di euro.

Scendonoi fondi per le emergenze

Comedetto, poi, il governo, nonostante gli ultimi anni la Sicilia siastata colpita da gravissimi incendi e nubifragi, ha deciso ditagliare rispetto al 2016, 800 mila euro alla voce "spese di primaassistenza e per pronto intervento in occasione di pubbliche calamitào per la difesa della salute o per l'incolumità pubblica e perl'acquisizione di mezzi", quasi identico taglio da 800 mila euroalla voce "investimenti per prima assistenza e pronto intervento inoccasione di pubbliche calamità o per la difesa della salute o perl'incolumità pubblica", addirittura di un milione è invece lariduzione del contributo per gli "interventi di prima assistenza eper fronteggiare elementi calamitosi in ordine agli eccezionalieventi atmosferici verificatisi nel territorio della Regione". Di750 mila euro è poi il taglio alla voce "spese per interventiurgenti di protezione civile e per quelli connessi a emergenzeinffrastrutturali relative ad acque e rifiuti". Azzerato, poi, ilcapitolo da 1,8 milioni di euro che finanziava gli interventi neiporti siciliani. Come se tutti questi temi non fossero, invece, tra ipiù urgenti oggi nell'Isola.

Piangonoanche gli studenti

Esacrifici verranno chiesti anche agli studenti siciliani. Il governoinfatti ha deciso di tagliare di 200 mila euro i contributi destinatiagli Enti per il diritto allo studio, che tra le altre cosegarantiscono le borse di studio e i contributi per i "fuori sede".Ma non solo. Maxi-taglio in vista per gli specializzandi: il governoha infatti deciso di ridurre di 1,4 milioni il contributo per leborse di studio per la specializzazione dei laureati in Medicina.Scende di 1,6 milioni anche il contributo per i Consorziuniversitari. Ridotti poi due stanziamenti che nel corso dell'ultimoassestamento avevano fatto molto discutere: ridotto di 600 mila euroil capitolo per la "propaganda dei prodotti siciliani" e di 1,4milioni quello destinato all'incremento del movimento turisticonell'Isola. Ridotti di tre milioni i fondi per i servizi dicollegamento con le isole minori.

Mac'è anche chi ride

Inmezzo a tanti tagli, ecco anche qualche isola felice. Sale di 700mila euro il contributo per l'Istituto Zootecnico, di 300 mila quelloper il personale ex Ente Fiera transitato in Resais, di 300 mila euroquello per l'Istituto Vite e Vino. Previsto uno stanziamento di 19milioni per gli alunni con disabilità psichiche e come detto ecco idue milioni e mezzo in più per gli enti della ex Tabella H chepartecipano ai bandi della Regione. Il fondo sadesso è di oltre ottomilioni e mezzo. Ma questa Finanziaria, appena arrivata all'Ars, ègià al centro delle polemiche.

Agrigentonotizie.it

Nubifragiodel 25 novembre, l'ex Provincia: "Danni alle strade per 3milioni"

Ammontanoad oltre tre milioni di euro i danni che il nubifragio dello scorso25 novembre
haprovocato alle strade di Caltabellotta, Sciacca, Ribera, LuccaSicula, Burgio, Cianciana, Cattolica Eraclea e Villafranca Sicula.Asostenerlo è RobertoBarberi,commissario straordinario del Libero consorzio dei Comuni diAgrigento, che ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza."La richiesta è stata fatta - scrive l'ex Provincia - con unapposito atto, su proposta del settore infrastrutture stradali. Idanni hanno aggravato il dissesto idrogeologico dei territori dimolti Comuni della provincia, causando movimenti franosi che hannointeressato le strade provinciali e consortili di competenza delLibero consorzio comunale. Anche alcune scuole superiori dellaprovincia, in particolare nei comuni di Sciacca e Ribera, hannosubito danni per circa 50.000 euro".Ecco ildettaglio dei danni subiti dai centri colpiti dal maltempo: "Lesomme - scrive l'ex Provincia - per ripristinare la correttaviabilità sulla provinciale 37 "Sciacca - Caltabellotta - SanCarlo" 1.900.000 euro; strada provinciale 47 "S. Anna -Villafranca Sicula" 50.000 euro; strada provinciale 88 "dallaprovinciale 36 alla 47 S. Anna - Villafranca Sicula, 25.000 euro;strada provinciale 35 A e 35 B "Portella di Burgio - LuccaSicula - bivio statale 386", 24.000 euro; strada provinciale32 "Ribera - Cianciana", 300.000 euro; strada provinciale76 "Sciacca - Salinella bivio S. Anna" e strada provinciale10 "Ex regionale Sciacca -Salinella", 400.000 euro; stradaprovinciale 31 "Cattolica Eraclea - Cianciana", 100.000euro; strada provinciale 86, "Ribera - Magone statale 115,80.000 euro; strada provinciale 34 "Bivio Tamburello - Bivona"34.000 euro; strada provinciale 36 "statale 115 Bivio Verdura-Caltabellotta", 13.490 euro; strada provinciale 61 "Montallegro- Ribera",  17 "Castellana - Camemi", stradaprovinciale 18 "Ponte Magazzolo - provinciale 32", 300.000euro, per un totale - conclude l'ex Provincia - di . 3.276.490euro"."Leesigue risorse finanziarie del Libero Consorzio Comunale diAgrigento, purtroppo, non consentono - scrive Barberi - difronteggiare l'attuale stato di emergenza, potendo solo assicurarealcuni interventi minimali mirati all'apertura delle strade perconsentire, ove possibile, il passaggio delle autovetture".

LA SICILIA

CHIESTA LA RESTITUZIONE DIPARTE DELL'IMMOBILE DI VIA QUARTARARO
L'ex Provincia estromessa dal Cupa batte cassa

Restituzione della parte non utilizzata per attivita accademiche e, probabilmente, il pagamento di un affitto per la restante parte da parte del Comune di Agrigento e del Consorzio Universitario. L'ex Provincia regionale, dopo essere stata estromessa dalla compagine societaria del Cupa "batte cassa" rispetto all'immobile di via Quartararo.
Tutto e contenuto all'interno del piano di Valorizzazione del patrimonio dell'ex Provincia, firmato nei giorni scorsidal commissario Roberto Barberi. Le linee indicate sono chiarissime, e non necessitano di alcuna interpretazione. Chiede il dirigente regionale di "riappropriarsi della disponibilita di quella porzione dell'immobiIe non utilizzata per attivita inerenti.a eorsi di laurea, nella considerazione che questa Ente conduce in locazione nel Comune di Agrigento diversi imrnobili per scuole di competenza per i quali, pertanto, i Settori competenti valuteranno la possibilita del recesso". Riappropriarsi della parte di immobile "non utilizzata ai fini accademici", vale la pena sottolinearlo, potrebbe avere conseguenze pill ampie di quello che si pensi: se il Cda ha deciso di trasferire la sede amministrativa a Palazzo To-
masi (mantenendo a Calcarelle due corsi sopravvissuti), infatti, ha da tempo iniziato ad affittare a corsi di formazione gli spazi vuoti. Che fara adesso dei contratti gia firmati? E ancora, il Libero consorzio era a conoscenza delle procedure effectuate?
Non e questo, tuttavia, l'unico problema per il Consorzio. Prosegue infatti Barberi: "in riferimento alla restante parte dell'immobile - si legge ancora - l'Amministrazione si riserva di valutare, alIa luce della situazione finanziaria della ex Provincia e dell'offerta formativa del Cup a, se concedere il bene in comodato d'uso o in locazione ai sensi e per gli effetti di legge se acquisire la disponibilita complessiva del bene". Del resto, il Libero consorzio aveva proposto di mantenere la propria partecipazione societaria all'interno del Consorzio utilizzando proprio il valore del bene come controparte. Possibilita che venne esclusa proprio dal Comune di Agrigento, il Quale sostiene che il bene sia di sua proprieta, anche se, ad oggi, non e mai riuscito a dimostrarlo formalmente. Dopo questo atto dell'ex Provincia, sara difficile che non si scelga di scendere sui sentiero di guerra.


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