Giornale di sicilia
I deputati dell'Arsdecidono di cancellare le sanzioni a loro carico.
Dal Codice Etico che ilParlamento esaminerà alla riapertura dei lavori è stata cancellatala norma che avrebbe introdotto una sorta di multa per chi cambiacasacca, cioè partito. In questa legislatura si è raggiunto unrecord: la metà dei deputati, 44 su 90, ha cambiato partito. Ci sonocasi in cui il cambio è avvenuto a pochi giorni dall'elezione,altri casi in cui uno stesso parlamentare ha cambiato gruppo più diuna volta. Quasi sempre - come ha evidenziato la commissioneAntimafia dell'Ars - dietro i cambi ci sono convenienze politiche:un «calciomercato» in cui a secondo dei nuovi equilibri chi passada un partito all'altro favorendo uno schieramento ottiene poiruoli di vertice in Parlamento. Proprio per evitare questo fenomenol'Antimafia, guidata da Nello Musumeci, aveva introdotto una normadi poche righe nel Codice Etico che andrà presto in discussione:nessun divieto ma chi cambia gruppo perde il contributo che l'Arsassegna a ciascun deputato per l'attività politica. In sintesi,cambiare partito sarebbe costato 550 euro al mese di mancati incassi.Costruita così, secondo i giuristi consultati da Musumeci, la normaavrebbe resistito alle accuse di incostituzionalità visto che laCarta non impedisce i cambi di partito. Tuttavia questa norma nonverrà mai votata. I deputati l'hanno cancellata dal testo che lorostessi saranno chiamati a esaminare a giorni. E perfino lacancellazione è avvenuta con un colpo di scena: Musumeci, che pure èil presentatore della norma, l'ha scoperto a cose fatte parecchiotempo dopo. E qui bisogna fare un passo indietro: il Codice Etico èun complesso di misure che riguardano politici e dipendenti pubblicia cui l'Antimafia lavora da quasi due anni. Da mesi è statoapprovato all'unani - mità dalla commissione guidata da Musumecima il regolamento prevede l'esame anche in commissione AffariIstituzionali. Qui viene sommerso da emendamenti: uno di questi,primo firmatario Giovanni Di Giacinto del Psi, prevede proprio lacancellazione delle sanzioni a carico dei deputati. E in pochi minutiviene approvato. Così, a novembre, il Codice Etico arriva finalmentee faticosamente all'Ars ma viene di nuovo travolto da 250emendamenti. Troppi. A quel punto il Parlamento decide di riportaretutto in commissione Antimafia per un riesame che eviti di ingolfarei lavori dell'aula. Musumeci riceve di nuovo il testo nei giorniscorsi e scopre la cancellazione della norma principale, quella sullesanzioni per i cambi di casacca. Musumeci spera ancora che prima delvoto finale, fra qualche giorno, la norma cancellata possa essererecuperata ed evita quindi le polemiche: «Preferisco non commentare.Il lavoro e le decisioni della commissione Affari Istituzionalimeritano rispetto, anche quando non sono del tutto condivise. Vogliosolo sperare che si possa presto arrivare alla discussione in aula,essendo il Codice Etico al sesto punto all'ordine del giorno. Miaffido perciò alla nota sensibilità del presidente Ardizzone. Inquella sede, mi pare ovvio, ognuno farà conoscere le proprievalutazioni. Ed io le mie». Va detto che il Codice Etico prevedealtre norme non meno importanti: c'è il divieto a carico deideputati indagati di occupare ruoli di vertice in Parlamento(previsto pure l'obbligo di dimettersi se l'avviso arriva mentregià si riveste la carica), c'è la rotazione obbligatoria ogni treanni dei funzionari che lavorano in uffici a rischio diinfiltrazioni, c'è l'obbligo di assegnare a organismoindipendenti la valutazione delle performances dei dirigenti. Infineè previsto l'obbligo a carico di ogni dipendente pubblico di farconoscere i dati relativi ai propri redditi e agli incarichiricevuti. Alcune di queste misure sono state introdotte in passatocon delibere di giunta o circolari e per questo motivo hanno avutopoca fortuna. L'approvazione del Codice Etico darebbe loro forza dilegge introducendo anche le sanzioni sotto forma di multe, decadenzee divieti di ricoprire incarichi pubblici. Ma per sapere se almenoqueste norme verranno approvate bisognerà attendere ancora un po'.
Mattarella: sì alvoto ma prima la legge elettorale.
Le elezioni anticipatenon sono un tabù per il Quirinale che da ben prima del referendumaveva messo in cantiere questa possibilità. Ma dal Colle nonarriverà alcun via libera senza regole che facciano funzionareveramente il sistema garantendo la governabilità. E quello che serveviene sintetizzato in una parola: «omogeneità». Indispensabile èche il Parlamento approvi una legge elettorale omogenea tra Camera eSenato. Ecco il paletto che Sergio Mattarella ha piantato neldibattito politico del 2017 che si presenta già infuocato. Non tantosul tipo di legge elettorale da costruire - si auspica consollecitudine - quanto sui tempi di eventuali elezioni anticipate. Lapalla ora passa alle forze politiche e alle Camere ma è chiaro chenessuno potrà far finta di non aver colto la ferma determinazioneche il presidente ha manifestato attraverso il tradizionale messaggiodi fine anno, ascoltato da oltre dieci milioni di italiani. Di frontea questa convinzione del Colle non ci sono più alibi: inutileperdere tempo ad aspettare la sentenza della Consulta sull'Italicum.Se di nuova legge elettorale si tratta quell'appuntamento perde lasua forza. Risibile appellarsi ad appuntamenti internazionaliostativi alle elezioni. Il G7 di maggio, ad esempio. Nulla vieta disvolgerlo in campagna elettorale, con Gentiloni alla guida e poiandare a votare. Ecco perché è utile rileggere le parole diMattarella: «Non vi è dubbio che, in alcuni momenti particolari, laparola agli elettori costituisca la strada maestra. Ma chiamare glielettori al voto anticipato è una scelta molto seria», premette ilpresidente spiegando perché non le ha concesse subito e ha formatoil Governo Gentiloni. «Occorre che vi siano regole elettorali chiareperché gli elettori possano esprimere, con efficacia, la lorovolontà. Queste regole, oggi, non ci sono: al momento esiste, per laCamera, una legge fortemente maggioritaria e, per il Senato, unalegge del tutto proporzionale». Ma tutti i partiti, ricordaMattarella ad alcuni smemorati, «mi hanno chiesto una nuova leggeelettorale». E «chiamare subito gli elettori al voto con regolecontrastanti sarebbe stato poco rispettoso nei loro confronti econtrario all'interesse del Paese. Con alto rischio diingovernabilità». Ma con regole chiare «la strada maestra» sonole elezioni. Si ripartirà già oggi con i partiti che ballano suposizioni lontane e che non hanno neanche identificato un foro didialogo. Sapendo che questa volta il Governo non andrà avanti acolpi di maggioranza su questo tema. E che Matteo Renzi prestotornerà dalle vacanze più determinato che mai a velocizzare lescelte del Pd su una nuova legge elettorale per andare a votare almassimo a giugno. Alla ripresa dei lavori, il 9 gennaio, infatti, ilPd dovrebbe aprire, almeno informalmente, le consultazioni con glialtri partiti per il nuovo sistema. E, finora, la proposta dei Demvira in una direzione: il Mattarellum. E per il Pd, la vera partita èsulla tempistica della nuova legge Tornando al messaggio diMattarella, è stato denso e pieno di contenuti e ha riceveto ilpieno apprezzamento dal premier Gentiloni che lo definisce «un puntodi riferimento per l'azione del governo nel 2017». «Ci invita apartire dalla condivisione di valori», commenta il Presidente delSenato, Pietro Grasso. «Discorso di verità all'Italia e allapolitica», è il giudizio della Presidente della Camera, LauraBoldrini. Lodi anche dal sindacato. «Speriamo che tutta la classedirigente del Paese, a cominciare dalla politica, raccolga il suoappello», dichiara la leader della Cisl, Annamaria Furlan. «Discorsodi uomo saggio e da statista», sintetizza Carmelo Barbagallo (Uil).Dura invece la bocciatura di Matteo Salvini: «Mattarella non mirappresenta, non dice niente sulle vittime delle banche, vergogna!»,commenta a caldo in diretta su Facebook. Infine, il Papa nel corsodell'Ange - lus ieri ha ringraziato Mattarella che lo aveva citatonel Messaggio al Paese. E ha auspicato che il popolo italiano, «conil contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare alfuturo con fiducia e speranza». Un auspicio che ha richiamato leparole pronunciate dallo stesso pontefice la sera prima, al Te Deum,la tradizionale preghiera di ringraziamento per l'anno appenapassato. Il Papa ha richiamato tutti ad occuparsi dei giovani e adare loro una opportunità vera. «Non si può parlare di futurosenza assumere la responsabilità che abbiamo verso i nostri giovani;più che responsabilità, la parola giusta è debito», ha detto PapaFrancesco. «Abbiamo privilegiato la speculazione invece di lavoridignitosi e genuini che permettano» ai giovani «di essereprotagonisti attivi nella vita della nostra società».
Livesicilia.it
Precaridi Comuni, Sanità e scuole
Milleproroghe: tutti i coinvolti
Unpo' Palermo, un po' Roma.Laproroga dei precari ha una paternità condivisa tra l'Assemblearegionale che ha approvato la norma ieri a Sala d'Ercole e ilparlamento nazionale dove il governo Gentiloni porterà nelleprossime ore il cosiddetto decreto "milleproroghe".
Maadesso il rischio è che le norme entrino in conflitto. Chela legge regionale possa anche essere impugnata in qualche parte. Chei brindisi di queste ore, insomma, si trasformino in qualcos'altro.Un rischio, ammesso con onestà dall'assessore all'EconomiaAlessandro Baccei: "Abbiamo affrontato - ha detto - il problema a360 gradi fornendo soluzioni e dando un percorso, è stato frutto diun lavoro di squadra. Abbiamo elaborato una risposta cercando disoddisfare le esigenze dei lavoratori e degli enti locali. E' unpercorso che doveva essere fatto insieme al governo nazionale, - haaggiunto Baccei - ma poi per varie vicende abbiamo preferito farlointeramente a livello regionale, sapendo che ora continuerà ildialogo con il governo nazionale. Ci è sembrato importante aver undocumento che illustrasse le tappe di questo percorso". In effetti,una norma che consentisse le proroghe in deroga ai paletti fissatidalla normativa nazionale era stato presentato dal deputato nazionalePd Angelo Capodicasa alla legge di stabilità nazionale. Ma a causadella crisi di governo, tutti gli emendamenti sono decaduti. E così,la Regione ha dovuto andare avanti da sola.
"Daqui - spiega sempre Baccei - continuerà un dialogo con il nuovogoverno,perchéè evidente che alcune norme sono in deroga alla legge nazionale esappiamo che questo comporta dei rischi, ma abbiamo ritenuto utilemettere dei punti fermi per cominciare una discussione, se nonl'avessimo fatto avremmo solo rimandato. Ci siamo presi delleresponsabilità - ha concluso - andando incontro a dei rischi, ciabbiamo messo la faccia. Non è un percorso in discesa, ci sarannodegli incontri da fare, ma siamo convinti che questo sia un disegnovalido".
Mada Roma oggi rivendicano la paternità della proroga dei precari.Che sarebbe stata possibile solo in seguito alle norme previste nelcosiddetto "decreto milleproroghe" approvato oggi dal Consigliodei ministri. Secondo quanto trapela, il decreto prevede dellespecifiche deroghe per i precari siciliani che consentano di"allentare" i lacci della legge D'Alia. Una legge che avrebbefissato come termine ultimo per la stabilizzazione dei precariproprio il 31 dicembre prossimo. E che sarebbe stato prorogato di unaltro anno. Mentre la legge regionale ha previsto una proroga di dueanni. Il "milleproroghe", poi, dovrebbe contenere anche lederoghe per i Comuni in dissesto finanziario e in fase dipre-dissesto. Ma non solo. Per dare il via libera alla proroga per iprecari siciliani, servivano anche delle norme che derogassero aivincoli del patto di stabilità e anche al Jobs act che vietava nuovicontratti a tempo determinato dal primo gennaio 2017.
Unintervento, quello romano, smentito dal presidente della RegioneCrocetta, secondo cui la legge è tutta farina del suo governo.Anche se adesso, anche questa dovrà passare il vaglio dicostituzionalità dello stesso esecutivo Gentiloni. Intanto, che siail governo regionale o quello nazionale il "padre" di questaoperazione, la "quadra" sembra essere stata trovata: e così,ecco la proroga per i circa 13.600 precari degli enti locali, per gliAsu, oltre a quelli di Regione e Sanità, circa 20 mila contratti intutto che potrebbero essere trasformati da tempo determinato a tempoindeterminato.
Aproposito di Sanità, il "milleproroghe" prevede anche lospostamento al 31 dicembre del2017 della scadenza relativa alla validità delle graduatorie deiconcorsi pubblici. Una norma che potrebbe così garantire centinaiadi medici, infermieri, tecnici e ostetriche che attendono da anni ilritorno in Sicilia e che manterrebbero così una "priorità" nelmomento in cui venissero sbloccati i concorsi.
Manon solo. Il milleproroghe garantisce anche personale nelle scuolesiciliane.Sono stati prorogati di 12 mesi infatti i contratti dei 519collaboratori scolastici, ex Lsu, di Palermo e provincia. "Con ildecreto milleproroghe si è evitato il peggio per queste famiglie, ildisagio sociale ed economico di vivere un anno nell'incertezzaassoluta dovuta alla mancanza di un lavoro - spiegano Daniela DeLuca segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Amato segretarioFelsa Cisl Palermo Trapani -, ma sia chiaro che da gennaio bisognasubito avviare, in modo proficuo e concreto, il tavolo al Ministerodel Lavoro sulla loro stabilizzazione". Da gennaio si riparte,insomma. Roma permettendo.
Sicilia24h
Sciacca, buone notizieper i precari comunali: prorogato contrattoSono stati prorogati perun altro anno i contratti di 58 lavoratori precari in servizio pressoil Comune di Sciacca, in provincia di AGRIGENTO. La Giunta comunale,riunita stamani, ha dato il via libera alla prosecuzione del rapportodi lavoro subordinato a tempo determinato parziale che andrà avantiper tutto il 2017. "La delibera di Giunta - spiegano il sindacoFabrizio Di Paola e l'assessore David Emmi - fa seguitoall'emissione di due provvedimenti che hanno legittimato laprosecuzione dei contratti di lavoro: il 'Mille proroghe'nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri e la leggeregionale pubblicata oggi".
LA SICILIA
MATTARELLA: IL LAVOROPRIMO PROBLEMA VOTO ANTICIPATO SÌ, MAOCCORRE LA LEGGE.No all'odio comestrumento di lotta politica, rispetto per i giovani che emigranoall'estero.ROMA. «Il problema numerouno del Paese resta il lavoro». Sergio Mattarella, nel suo secondomessaggio di fine anno, indica chiara mente 'emergenza occupazione,soprattutto giovanile, come primo punto dell'agenda politica 2017.Quindi ribadisce il suoimpegno contro «un altro insidioso nemico della convivenza», quello«dell'odio come strumento della lotta politica», che assieme allaviolenza verbale «si propagano nella società, intossicandola.,Parla della Rete comegrande rivoluzione democratica», ma avverte che va difesa da chi«vorrebbe trasformarla in un ring permanente». Chiede di 'sradicareil femminicidio, un fenomeno in sopportabile», quindi definisce«ingiusta e inaccettabile l'equazione immigrato ugualeterrorista», lodando gli sforzi delle forse dell'ordine contro «ipredicatori di morte..Sempre sul tema deimigranti e della gestione dei profughi. Mattarella chiede all'unioneEuropea gesti dì «concreta solidarietà», esortando l a non esseresemplicemente «il prodotto di alcuni Trattati,.Sul tema della duratadella legislatura ribadisce che andare al voto «è la stradamaestra., tuttavia insiste che servono «regole elettorali chiareperché gli elettori si possano esprimere».Da simbolo dell'unitànazionale, racconta di «aver incontrato tanti luoghi, tanti uomini edonne» e aver «ascoltato le loro speranze e le loro esigenze".Aggiunge di aver condiviso «sofferenze e gioie» e il suo auspicio èche l'Italia. «piena di energie positive», che è «comunità divita lo divenga sempre più». Ma definisce un errore sottovalutarele ansie diffuse nella società.Da presidente e quindigarante di quella Repubblica che, come sancisce la Carta, è "fondatasul Lavoro», Mattarella si rivolge di rettamente ai giovaniitaliani, osservando che per loro il lavoro è «spesso ancora piùinsufficiente, sottopagato e precario» rispetto agli adulti.Senza citare le polemichedei giorni scorsi che hanno investito il ministro del Lavoro GiulianoPoletti (secondo il quale è meglio non "avere tra i piedi"alcuni dei giovani emigrati all'estero) , si schiera apertamentecon quei ragazzi italiani ( sostegno e rispetto.), che varcano lefrontiere per cercare un futuro migliore. Chiarisce che questa deveesse re sempre una scelta libera», altrimenti, se si sceglie dipartire perché costretti, per mancanza di occasioni, allora «è unapatologia. cui bisogna porre rimedio».Nessun cenno al Jobs Act oal referendum della Cgil che vorrebbe cancellarlo tuttavia Mattarellaosserva che «nonostante l'aumento degli occupati», resta unproblema salariale. «Non potremo sentirci appagati - ammonisce -finché il lavoro, con la sua giusta retribuzione, non consentirà atutti di sentirsi pienamente cittadini».Un messaggio denso e pienodi contenuti che riceve il pieno apprezzamento dal premier PaoloGentiloni che lo definisce 'un punto di riferimento per azione delgoverno nel 2017.. «Ci invita a partire dalla condivisione divalori, commenta il presidente del Senato Pietro Grasso. «Discorsodi verità all'Italia e alla politica., è il giudizio dellapresidente della Camera, Laura Boldrini,Lodi anche dal sindacato.«Speriamo che tutta la classe dirigente del Paese, a cominciaredalla politica, raccolga il suo appello», di chiara la leader dellaCisl. Anna maria Furlan. «Discorso di uomo saggio e da statista.,sintetizza Carmelo Barbagallo (Uil).Dura invece la bocciaturadi Matteo Salvini «Mattarella non mi rappresenta, non dice nientesulle vittime delle banche, vergogna commenta a caldo il leader dellaLega Nord in diretta su Facebook.
RAVANUSAComune, un altro annodi lavoro per 97 precari.RAVANUSA.
cs.)L'amministrazione D'Angelo proroga sino al 31 dicembre 2018 icontatti a 97 precari del comune. A seguito della pubblicazione inGazzetta Ufficiale della Legge di Stabilità per l'anno 2016l'amministrazione comunale ha approvato la proroga dei contrattiper i 97 dipendenti comunali il cui contratto scadeva il 31 dicembre.Adesso a proroga è stata stabilita per altri due anni. L'onereeconomico sarà a carico dell'ente e e somme saranno stanziate nelredigendo bilancio di previsione 2016 e nel pluriennale 2016/2018. Laprosecuzione del rapporto di lavoro è rafforzata nella tuteladell'equilibrio di bilancio che consente all'autorizzare laprosecuzione di tali contratti, nelle more del consolidamento delquadro di finanza pubblica regionale e, comunque sempre nel rispettodell'equilibrio dì bilancio. Tutti i soggetti titolari dicontratto di diritto privato sono in atto utilizzatinell'espletamento di finzioni e servizi fondamentali dell'ente,per cui sussiste l'interesse del comune a deliberare la pro rogadei rapporti contrattuali per assicurare la continuità di erogazionedei servizi istituzionali ai quali da anni lavoratori sono ad detti.A dame notizia è stato ilsindaco Carmelo D'Angelo e il dirigente dei servizi finanziariPietro Marchetta che in queste ore ha emanato i provvedimentiburocratici del caso. Una proroga che da respiro di sollievo a ben 97famiglie che da anni chiedono una stabilizzazione del rapporto dilavoro tra essi e il comune di Ravanusa nonchè la fuoriuscita delmondo del precariato.
PALMA D MONTECHIAROL'Anas finanzialavori sulla 410per Camastra E' compresa lasegnaletica.
PALMA D MONTECHIARO.«Informiamo codesto Comune che sono stati finanziati interventimanutentivi straordinari per la riqualificazione della pavimentazionestradale e della relativa segnaletica Orizzontale. Pertanto,prossimamente, si darà corso alla consegna e quindi all'iniziodelle lavorazioni stesse».Così ha risposto l'Anasad una nota inviatagli, alcune settimane fa, dal Comune di Palma, conla quale si segnalavano alcune problematiche presenti sul la stradastatale 410 che collega la cittadina del gattopardo con Camastra.In particolare,amministrazione comunale, oltre ad avere chiesto il ripristino deltappetino di rifinitura del manto stradale deteriorato in diversipunti, aveva segnalato dei disagi subiti dal Comune a causa deltrasporto di materiali terrosi dalle aree agricole poste a monte delcentro abitato, dovuto alla mancanza di «filtri» di contenimentodel materiale trascinato a valle e del fatto che buona parte delleperiferie fossero prive di pavimentazioni stradali, facilitandol'occlusione dì caditoie e inghiottitoi.Problemi peggiorati neimesi scorsi a causa delle forti piogge abbattutesi su Palma.Inoltre, secondo quantorilevato dal Comune, il mancato funzionamento delle canalette discolo laterali, dei ponticelli e dei tombini non permetterebbe losmaltimento intermedio delle acque provenienti da monte, trasformandola sede stradale in una vera e proprie fiumana che renderebbepericolosa la circolazione stradale, oltre a trascinare verso Icentro abitato materiali solidi sempre consistenti e potenzialmentepericolosi per l'incolumità pubblica.A tal proposito, nellanota di risposta, l'Anas ha rassicurato l'amministrazionecomunale palmese sulla pulizia delle cunette e ha precisato che «larete di competenza è costantemente monitorata dal personaled'esercizio che giornalmente attua le necessarie segnalazioni dieventuali anomalie, nonché già interventi immediati e puntuali perl'eliminazione delle criticità di entità minore. Insomma, l'annovecchio aveva portato una bella notizia con lo Stato che hafinanziato l'illuminazione pubblica in diverse zone della cittadinadel Gattopardo e, l'anno nuovo si apre con la no tizia dì un altrofinanziamento che porrà fine, si spera in tempi brevi, a una condizione di pericolo che da anni insiste sulla strada che conduce aCamastra. Se il buongiorno si vede dal mattino.
Euro amaro, quindicianni di rincari Note dolenti.
Dal caffèalle bollette aumenti generalizzati ad eccezione di telefonia e tv.ROMA. Dal caffè al bancoalle bollette di Luce e gas. dalla benzina al cinema, passando perl'aspirina e il BigMac. E lunga la Lista dei beni e servizi che negli ultimi 15 anni, dall'introduzione dell'curo avvenuta il primogennaio 2002, hanno sto salire il proprio prezzo. Ma c'è anche chiha assistito al fenomeno inverso, in particolare tut to I compartoelettronico, dai telefoni alle macchine fotografiche. E, proprio dal2017, anche il Canone Rai tornerà a costare meno che nel gennaio2002, data di introduzione della moneta unica. C'è poi chi èrimasto immobile nel tempo, come la giocata minima del Lotto, passatadalle 1.500 lire del 31 dicembre 2001 all'euro tondo tondo delprimo gennaio 2002 (invece che a 0,77 euro come da rapporto diconversione) e dal mai più spostatosi.E' da quella data chel'euro è sul banco degli imputati come principale motivo dellaperdita di potere d'acquisto degli italiani, peggiorata dalla crisieconomica che ha acuito le difficoltà del nostro Paese. Critiche chesono scemate nell'ultimo periodo, complice la deflazione che hacolpito il Vecchio Continente come ultimo effetto proprio della crisieconomica mondiale.Andando a spulciare inrete per cercare prezzi di fine 2001, si nota però come rialzi sianogeneralizzati e in molti casi anche elevati. La spesa annua per unafamiglia tipo perle elettricità, spiegava il Nens, era di 647000lire (circa 334 euro), mentre qualche giorno fa l'Autoritàdell'Energia nell'ultima revisione delle tariffe l'ha fissatain 498 euro (+50% circa); andamento molto più contenuto per il gas,con la spesa annua passata da I milione e 700mila lire a1.O22euro(+16%). La benzina è salita, con un percorso decisamentealtalenante che l'ha por tata a toccare il massimo storico conpunte oltre 2 euro nel 2012, da circa 2.000lire agli 1,5 euro attua(+45%), mentre il costo del quotidiano è praticamente raddoppiato,passando da 1.500lire (0,77 euro) a 1,5 euro.Vicino al raddoppio ancheil caffè al banco (da 900lire a90 centesimi) e il Big Mac (da 4.900lire a 4.20 euro), mentre ancor di più è aumentata la classicapizza margherita: pur con tutti i distinguo territoriali del caso, sipassa dalla media Nens di 6.500 lire (336 euro) del 2011 agli,attuali 7,5 euro, con un rialzo del 123%. Le note positive arrivanopratica mente tutte, come si diceva, dal comparto dell'elettronicae della telefonia, complice il boom delle vendite online che hannoulteriormente alzato La concorrenza e abbassato i prezzi.Impressionante il divario nelletelevi sioni: all'inizio degli anni2000 I top di garnmaeraun46 pollici per il quale si spendevano più oMeno 6,5 milioni di lire; oggi una Tv smart Fuil 1k 49 pollici (cheoccupa un decimo dello spazio) costa meno di 500 euro. Nel 20d1 percomprare una fotocamera digitale da 1,9 megapixel di risoluzione (altop per il periodo) ci volevano 890.000lire; oggi con circa 100 eurosì trovano macchine da 20 megapixel. Praticamente impossibile, vistoil salto tecnologico, un paragone per i cellulari: n'a il MotorolaStartac 130, vanto per epoca, costava oltre due milioni di lire, benpiù di qualsiasi ultimo modello di iPhone o Samsung che sbarca sulmercato.C'è poi ilcaso,singolare,del Canone Rai. Salito fino a 113 euro prima dellamanovra 2016, è stato con quella ridotto a 100 euro per l'annoappena passato. Da quest'anno scenderà ulteriormente a 90 euro,tornando ad un Livello inferiore delle 179.000 Lire che si versavanofino al 2001.