Giornale di Sicilia
Agrigento
Rifiuti a Lentini, il Tar annulla l'ordinanza
Il Tar annulla l'ordinanza della Regione che stabiliva che il Comune di Agrigento conferisse i rifiuti solidi urbani a Lentini anziché nella vicina Siculiana. L'amministrazione del sindaco Calogero Firetto vince il braccio di ferro con il governo regionale anche se, di fatto, la scelta di trasportare i rifiuti nella discarica del Siracusano non aveva più effetti pratici da alcune settimane. Ora il Comune punta ad un risarcimento. (*GECA*)
Rifiuti, il Comune vince ricorso al tar
Firetto: «I giudici hanno deciso che avevamo ragione noi. Se il risarcimento arriverà entro il mese di aprile, termine per la bollettazione, non ci saranno aggravi per i cittadini. In ogni caso saranno poi risarciti».
contro la regione. L'ordinanza stabiliva che il capoluogo conferisse l'immondizia solidi urbani a Lentini anziché nella vicina Siculiana. Possibili risarcimenti
Gerlando Cardinale
Il Tar annulla l'ordinanza della Regione che stabiliva che il Comune di Agrigento conferisse i rifiuti solidi urbani a Lentini anziché nella vicina Siculiana. L'amministrazione guidata dal sindaco Calogero Firetto vince il braccio di ferro con il governo regionale anche se, di fatto, la contestatissima scelta di trasportare i rifiuti nella discarica del Siracusano non aveva più effetti pratici da alcune settimane. La decisione dei giudici, in ogni caso, potrebbe avere un peso nell'ottica di un risarcimento per il Comune. Il provvedimento, annullato nelle scorse ore dal Tar, era stato emesso il 2 dicembre scorso. Poco prima di Natale, invece, il problema era stato risolto. «Siamo stati costretti - commenta Firetto - ad andare a Lentini con un aggravio giornaliero dei costi di 6.500 euro. Soldi che ovviamente pesano sulla bolletta dei cittadini. I giudici hanno deciso che avevamo ragione noi. Se il risarcimento arriverà entro il mese di aprile, termine per la bollettazione, non ci saranno aggravi per i cittad ni. Se tutto ciò non sarà possibile - attacca Firetto - sarà colpa della Regione. In ogni caso i cittadini saranno poi risarciti. È stata una battaglia che abbiamo fatto per difendere i nostri cittadini e l'abbiamo vinta. Si tratta di un problema superato -conclude Firetto - che comunque è molto utile in funzione di eventuali richieste risarcitorie». Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore all'Ambiente, Domenico Fontana. «L'ordinanza del Tar Sicilia ha accolto l'istanza del Comune di Agrigento di sospensione del provvedimento dello scorso 2 dicembre che imponeva per l'ennesima volta nella seconda metà del 2016 di portare i rifiuti solidi urbani della città fino alla discarica di Lentini. Si tratta - aggiunge Fontana - di un provvedimento particolarmente importante perché, già in questa fase preliminare, riconosce la totale assenza di motivazioni del provvedimento del Dipartimento regionale Acque e Rifiuti». Fontana aggiunge e rincara la dose: «L'assenza è ovvia dal momento che si tratta di un provvedimento abnorme ed esplicitamente contrario alle previsioni normative di qualunque livello. Tutte le norme, infatti, da quelle europee a quelle regionali impongono che il trattamento dei rifiuti avvenga presso gli impianti più prossimi al luogo in cui vengono prodotti. Ed essendo all'epo - ca aperto e funzionante l'impianto di Siculiana non era possibile mandareda un'altra parte i rifiuti dei comuni territorialmente più vicini come Agrigento e Cattolica per sostituirli con quelli di comuni più lontani". Il Comune di Agrigento è deciso a seguire la strada della richiesta risarcitoria. La battaglia legale, quindi, continua. «Che il Tar abbia riconosciuto questa violazione già in questa fase preliminare - aggiunge l'assessore - è particolarmente importante soprattutto in vista della richiesta di risarcimento in sede civile che l'amministrazione di Agrigento porterà avanti a tutela degli interessi della nostra comunità, pesantemente penalizzata dalle scelte compiute dalla Regione nella seconda parte del 2016. Scelte tendenti - a nascondere l'assenza di una politica di gestione del sistema integrato dei rifiuti e a scaricare sui comuni siciliani il costo di tali inefficienze». (*GECA*)
Prefettura. Serve sinergia fra Comuni e Libero Consorzio. Per sabato e domenica sono previsti forti temporali sull'Agrigentino. Nei giorni successivi, temperature prossime allo zero
Allerta meteo, vertice per l'area montana
Durante il vertice è stato fatto il punto della situazione, in considerazione del fatto che non si prevedono buone condizioni meteo
Concetta Rizzo
Serve sinergia, gioco di squadra. Il rimbalzo di competenze non serve a nessuno. Meno che mai a fronteggiare le emergenze. E' quanto è emerso alla fine della riunione - un comitato operativo per la viabilità - che s'è tenuta, ieri mattina, in Prefettura. Durante il vertice è stato fatto il punto della situazione, in considerazione del fatto che non si prevedono buone condizioni meteo. Anzi. Per sabato e domenica sono previsti, infatti, forti temporali sull'Agrigentino. Nei giorni successivi, invece, le temperature saranno prossime allo zero e sono previste nuove bufere nevose, anche a quota di pianura. «I Comuni di Santo Stefano, Cammarata e Casteltermini hanno evidenziato - ha spiegato, ieri pomeriggio, al termine del comitato, il sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore - che non è possibile che, ogni qualvolta si registrino emergenze maltempo, i Comuni montani siano abbandonati. Capiamo che il Libero consorzio e l'Anas hanno i loro problemi, ma noi abbiamo bisogno di essere aiutati. Capiamo soprattutto i problemi del Libero consorzio, ente che sta vivendo una fase di transizione, che è a corto di mezzi e di fondi. Ma è tempo di definire tutto. I Comuni non possono farsi carico di competenze che nemmeno hanno. Comuni che non navigano nell'oro». A Santo Stefano Quisquina, ad esempio, ieri, le scuole - contrariamente a quanto è accaduto a Cammarata dove è stata firmata una ordinanza di sospensione delle attività scolastiche - hanno riaperto i cancelli. Non si sono registrati problemi per l'istituto comprensivo, cosa che invece non è accaduta per la scuola superiore dove gli studenti hanno trovato il piazzale pieno di neve. «Non è di mia competenza - ha chiarito Cacciatore - e non posso fare interventi. Fino alla casa di cura Attardi, la strada era stata ripulita e libera. Non vogliamo colpevolizzare nessuno, ma nella zona montana ci sono tantissime strade che sono di competenza provinciale. E' di fato inutile liberare il centro urbano da neve e ghiaccio se poi non si può arrivare a Cammarata e viceversa». Il confronto - il primo nella storia dell'Agrigentino - è stato fatto ed ogni rimostranza è stata verbalizzata. E' stato dunque il primo passo verso l'avvio di un vero e proprio gioco di squadra. Ieri, intanto, grazie allo spalaneve, gli operai ed i cantonieri del Libero consorzio sono riusciti a restituire al transito la provinciale 25, la Soria-Mussomeli, bloccata nel tratto in quota a causa delle abbondanti nevicate degli ultimi due giorni. I lavori, coordinati da Totò Cacciatore e dal capo cantoniere Luigi Nocera, sono proseguiti sulla provinciale 24B San Giovanni Gemini-Santo Stefano Quisquina, dove la neve aveva superato abbondantemente l'altezza dei guardrail, e che è di nuovo percorribile, ma con l'obbligo di catene a partire dal ristorante "Filici". Liberata anche la Spc 32, in territorio di Cammarata, e transito agevole anche sulla provinciale 26A Cammarata-Castronovo di Sicilia. (*CR*)
Protezione civile
Il bollettino rosso per le condizioni climatiche resterà in vigore per tutto il prossimo fine settimana
Esondazioni, il Verdura sorvegliato speciale
Il problema registrato nell'invaso «Gammauta» dove si è dovuto procedere al rilascio controllato di acqua dalla diga sul fiume Sosio- Verdura. Intanto la viabilità comincia a tornare scorrevole.
Paolo Picone
Rischio esondazione del fiume Belice. Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha reso noto che in seguito alle forti precipitazioni degli ultimi giorni l'Idrometro indica il superamento del livello di guardia del corso d'acqua. Il gruppo di Protezione Civile e il personale stradale del Libero Consorzio stanno verificando con la massima attenzione diversi punti critici, nel pieno rispetto delle procedure di protezione civile, sulle sponde dell'alveo e negli attraversamenti lungo le strade Provinciali del comparto ovest su cui esiste una possibilità di esondazione. Lo stesso Libero consorzio consiglia a quanti percorrono le due strade provinciali di prestare la massima attenzione sia nei tratti che corrono lungo il fiume che negli attraversamenti, e questo sino a tutto il prossimo fine settimana a causa della possibilità di ulteriori precipitazioni e del conseguente aumento della portata del Belice. In alcune strade è ancora obbligatorio l'uso delle catene montate. Altro problema quello registrato ne l'invaso «Gammauta» dove protezione civile e centro funzionale Idro Sicilia della Regione hanno dovuto procedere al rilascio controllato di acqua dalla diga sul fiume Sosio-Verdura, a causa dei considerevoli apporti delle precipitazioni invernali e delle attuali condizioni meteo su tutto il bacino idrografico in questione. La manovra ha comportato il rilascio costante di 1,5 metri cubi al secondo e per questo è stato disposto un attento monitoraggio, unitamente al personale del settore infrastrutture stradali, degli attraversamenti del fiume Sosio-Verdura sulle strade provinciali n. 47 S.Anna- Villafranca Sicula e n. 37 tratto Caltabellotta- San Carlo, a causa della possibilità di esondazione (interessata anche la statale 115 in corrispondenzadel ponte sul Verdura). Intanto per quanto riguarda la viabilità, nel pomeriggio di ieri, con l'ausilio dello spalaneve operai e cantonieri del Libero Consorzio Comunale di Agrigento hanno riaperto al transito la provinciale per Mussomeli, bloccata nel tratto dalle ab ondanti nevicate degli ultimi due giorni. I lavori coordinati da Totò Cacciatore e dal capo cantoniere Luigi Nocera sono proseguiti sulla 24B, San Giovanni Gemini - Santo Stefano di Quisquina, dove la neve aveva superato abbondantemente l'altezza deiguardrail, e che è di nuovo percorribile ma con l'obbligo di catene per i residui di neve che nelle ore serali hanno reso pericoloso il tracciato. Liberata anche la provinciale 32 e transito tutto sommato agevole anche sulla Cammarata - Castronovo di Sicilia. I tecnici raccomandano in ogni caso prudenza, soprattutto a quanti dovessero mettersi in viaggio per raggiungere Santo Stefano o, dalla provinciale 25, l'ospedale di Mussomeli, ricordando che in ogni caso è obbligatorio tenere le catene a bordo dei veicoli. Intanto si contano i danni in agricoltura, che ammontano a 30 milioni di euro alla produzione lorda vendibile del settore agrumicolo. È la prima stima, della CIA sui danni procurati dal maltempo in agricoltura, a Ribera e nell'ampio comprensorio crisp o. Il forte vento, la pioggia battente e la grandinata di ieri hanno messo in ginocchio l'agricoltura del vasto comprensorio riberese ed a pagarne le conseguenze è, in parti colar modo, il settore agrumicolo che rappresenta il fiore all'occhiello dell'agricoltura in questo ampio territorio. Si perderà il 30 per cento della produzione del prodotto agrumicolo. La Dop Arancia di Ribera e il Consorzio di tutela consentono di commercializzare le arance Washington navel, Brasiliano e Navelina con il marchio comunitario Dop ai produttori e confezionatori dei Comuni di Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Ribera, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula. Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, attende ancora gli interventi del presidente della Regione, Rosario Crocetta che si era precipitato in città dopo la prima ondata di maltempo. «Ad oggi - spiega Pace - il Comune ha speso 200 mila euro, non senza difficoltà perché le casse sono a secco, ma dei 4 milioni di euro promessi abbiamo solo vista la carta, cioè con le sole promesse. Abbiamo chiesto al Governatore Crocetta - aggiunge Pace - un incontro per definire la vicenda del finanziamento. Ma ancora non abbiamo ricevuto risposte». (*PAPI*)
Agrigentoweb
Nuove offerte di lavoro consultabili nelle Urp del Libero Consorzio
Sono più di 1000 le nuove offerte di lavoro consultabili negli Uffici Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento.
Le offerte di lavoro, distribuite su tutto il territorio nazionale, riguardano sia il settore pubblico che privato, impieghi a tempo determinato o a part-time. Un'offerta ampia e diversifica, rivolta a tutti i titoli di studio e livelli professionali. L'offerta più ampia riguarda la Polizia di Stato dove è stato bandito un concorso per mille allievi agenti e 65 per figure di psicologi, ingegneri, biologi, fisici e chimici sempre nel Corpo della Polizia.
Altri concorsi e assunzioni riguardano l'Agenzia delle Entrate, il ministero dei beni culturali, il servizio centrale dell'avvocatura di Torino, l'Istituto di vigilanza assicurazioni e l'Epso dove è stato bandito un concorso pubblico per funzionari amministrativi.
I bandi e le offerte di lavoro saranno consultabili all'Urp di Agrigento in piazza Vittorio Emanuele, e nelle sedi periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera. Telefonicamente, si possono contattare i numeri verdi 800-315555 oppure 800-236837. Il personale dell'ente è a disposizione dell'utenza anche per la compilazione delle istanze.
Scrivolibero
Il Libero Consorzio riprende a fine gennaio i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro per i dipendenti
Proseguiranno a fine gennaio i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro organizzati dal settore "Formazione" del Liberio Consorzio Comunale di Agrigento.
I corsi, riservati ai propri dipendenti, saranno tenuti dall'Arch. Massimiliano Consolo, esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che ha ricevuto dall'Ente l'incarico di formatore-docente. Nei prossimi giorni, sul sito internet, nella pagina della formazione, saranno pubblicati i calendari del personale interessato.
Durante le lezioni sarà analizza la normativa generale in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Saranno esaminati i concetti di rischio, danno e pericolo; i criteri metodologici per la valutazione dei rischi, le misure di prevenzione e protezione per l'eliminazione o riduzione degli stessi. Inoltre si parlerà dei soggetti del sistema di prevenzione aziendale, i loro compiti e le loro responsabilità: gli organi di vigilanza, controllo e assistenza.
Questa attività di formazione, obbligatoria per i dipendenti dopo l'approvazione del Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro, è iniziata lo scorso 7 dicembre, per proseguire nel mese di gennaio 2017 e interesserà i dipendenti con la lettera M (in parte) fino alla lettera Z. I moduli di formazione generale, hanno la durata di 4 ore ciascuno.
Per ogni modulo è prevista una partecipazione di un numero massimo di 35 dipendenti, scelti secondo l'ordine alfabetico, e si terranno nell'Aula di Formazione dell'Ente ad Agrigento in Via Acrone, durante l'orario di lavoro.
perlaCittà.it
Rischio esondazione fiume Belice: Libero Consorzio consiglia cautela sulle SP n. 42 e 44B.
Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile ha comunicato che in seguito alle forti precipitazioni degli ultimi giorni l'Idrometro Belice indica il superamento del livello di guardia del fiume Belice. Il Gruppo di Protezione Civile e il personale stradale del Libero Consorzio stanno verificando con la massima attenzione diversi punti critici, nel pieno rispetto delle procedure di protezione civile, sulle sponde dell'alveo e negli attraversamenti lungo le Strade Provinciali del comparto ovest SP n. 44 B Santa Margherita Belice-Salaparuta e SP n. 42 Menfi-Partanna, su cui esiste una possibilità di esondazione.
Ovviamente si consiglia a quanti percorrono le due strade provinciali in questione di prestare la massima attenzione sia nei tratti che corrono lungo il fiume che negli attraversamenti, e questo sino a tutto il prossimo fine settimana a causa della possibilità di ulteriori precipitazioni e del conseguente aumento della portata del Belice.
Ufficio Stampa Libero Consorzio Comunale di Agrigento
Corriere Agrigentino
Neve, riaper te al traffico le provinciali 24 e 25
Con l'ausilio dello spalaneve operai e cantonieri del Libero Consorzio Comunale di Agrigento hanno riaperto al transito la SP n. 25 Soria-Mussomeli, bloccata nel tratto in quota a causa delle abbondanti nevicate degli ultimi due giorni. I lavori coordinati dal geometra Totò Cacciatore e dal capo cantoniere Luigi Nocera sono proseguiti sulla SP n. 24B San Giovanni Gemini-Santo Stefano di Quisquina, dove la neve aveva superato bbondantemente l'altezza dei guardrail, e che è di nuovo percorribile con l'obbligo di catene a partire dal Ristorante "Filici" per i residui di neve che nelle ore serali potrebbe ghiacciare rendendo pericoloso il tracciato. Liberata anche la SPC n. 32 nel territorio di Cammarata, e transito agevole anche sulla SP 26A Cammarata-Castronovo di Sicilia. Il libero consorzio raccomanda "prudenza, soprattutto a quanti dovessero mettersi in viaggio nelle ore serali per raggiungere Santo Stefano o, dalla SP. 25, l'ospedale di Mussomeli, ricordando che in ogni caso è obbligatorio tenere le catene a bordo dei veicoli".