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Rassegna stampa del 24 gennaio 2017

Agrigentoweb

Il Libero Consorzio rafforza le verifiche sulla qualità dei servizi erogati

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento rafforza i controlli sulla qualità dei servizi erogati per migliorare la propria efficienza. A tale scopo è stato modificato dal Commissario Straordinario Roberto Barberi il regolamento dei "Controlli interni", che sostituisce quello in vigore dal dicembre del 2012.
Il controllo sulla qualità dei servizi sarà finalizzato al monitoraggio della qualità percepita dagli utenti dei servizi e alla verifica del rispetto degli standard definiti nelle carte dei servizi o in sede di programmazione degli interventi. La rilevazione della soddisfazione degli utenti, finalizzata al superamento dell'auto-referenzialità dell'Ente, servirà a comprendere sempre meglio le esigenze dei destinatari delle attività del Libero Consorzio e a sviluppare l'ascolto e la partecipazione dei cittadini alla realizzazione delle politiche pubbliche. A completare la valutazione delle prestazioni saranno utilizzati gli indicatori di qualità, le cui caratteristiche in termini di efficienza ed economicità sono definite in via preventiva. Questi indicatori concorrono, nell'ambito del processo di programmazione e controllo, a ridefinire le caratteristiche dei servizi e delle prestazioni da erogare.
La qualità percepita dagli utenti dei servizi verrà rilevata in maniera sistematica con metodologie di ricerca sociale tramite indagini di gradimento, sia di tipo quantitativo che qualitativo. La qualità effettiva del servizio viene verificata in almeno quattro fattori: accessibilità, tempestività, trasparenza ed efficacia. L'accessibilità è intesa come disponibilità delle informazioni necessarie, accessibilità fisica e multicanale. La tempestività viene individuata come ragionevolezza del tempo intercorrente tra la richiesta e l'erogazione e rispetto dei tempi previsti. La trasparenza, invece, si connota come informazione sui criteri e i tempi di erogazione, sul responsabile del provvedimento e sui costi. L'efficacia è intesa come rispondenza a quanto il richiedente può aspettarsi, in termini di correttezza formale, affidabilità e compiutezza.
La verifica sulla qualità effettiva avverrà attraverso il sistema dei controlli interni, associati al ciclo di gestione della performance dell'ente e della performance organizzativa. La definizione degli standard idonei a rilevare la qualità effettiva dei servizi erogati nonché le metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utenti sono stati definiti nel piano di Auditing "Controlli Interni", approvato dal Segretario Generale/Direttore Generale lo scorso anno.

NewSicilia.it

Maltempo in Sicilia, alluvioni ed esondazioni in tutta la regione

CATANIA -
Continua il massimo livello di allerta per la Sicilia e sembra non esserci alcun segnale di schiarita al momento. È coinvolta soprattutto la fascia ionica della regione: Messina, Catania, Siracusa, parte di quella di Enna e dell'Agrigentino. A causa delle ingenti precipitazioni che si sono abbattute nelle ultime ore, diverse squadre dell'ANAS sono al lavoro per garantire la percorribilità sulle strade statali maggiormente interessate. Vento e nubifragi hanno messo in ginocchio la Sicilia, reso impraticabile buona parte delle strade dell'Isola, causato smottamenti e lo straripamento di fiumi. La situazione è molto difficile a Sciacca. La cittadina turistica agrigentina è stata investita da una bomba d'acqua. La situazione è molto difficile, soprattutto sulle strade provinciali in seguito alla nuova ondata di maltempo che si è abbattuta nella zona, provocando numerosi problemi alla viabilità secondaria.
Per tutta la giornata di domani le scuole resteranno chiuse. Numerosi gli interventi del personale stradale del Libero Consorzio di Agrigento su diverse strade dei comparti ovest e centro-nord, con allagamenti e smottamenti di fango e detriti che hanno reso problematica la circolazione.

Sicilia24h.it

IlLibero Consorzio Comunale di Agrigento rafforza i controlli sullaqualità dei servizi erogati per migliorare la propria efficienza.

E' stato modificato dal Commissario straordinario RobertoBarberi il regolamento dei "Controlli interni", che sostituiscequello in vigore dal dicembre del 2012.Il controllo sulla qualitàdei servizi sarà finalizzato al monitoraggio della qualitàpercepita dagli utenti dei servizi e alla verifica del rispetto deglistandard definiti nelle carte dei servizi o in sede di programmazionedegli interventi. La rilevazione della soddisfazione degli utenti,finalizzata al superamento dell'auto-referenzialità dell'Ente,servirà a comprendere sempre meglio le esigenze dei destinataridelle attività del Libero Consorzio e a sviluppare l'ascolto e lapartecipazione dei cittadini alla realizzazione delle politichepubbliche. A completare la valutazione delle prestazioni sarannoutilizzati gli indicatori di qualità, le cui caratteristiche intermini di efficienza ed economicità sono definite in viapreventiva. Questi indicatori concorrono, nell'ambito del processodi programmazione e controllo, a ridefinire le caratteristiche deiservizi e delle prestazioni da erogare.La qualità percepita dagliutenti dei servizi verrà rilevata in maniera sistematica conmetodologie di ricerca sociale tramite indagini di gradimento, sia ditipo quantitativo che qualitativo. La qualità effettiva del servizioviene verificata in almeno quattro fattori: accessibilità,tempestività, trasparenza ed efficacia. L'accessibilità è intesacome disponibilità delle informazioni necessarie, accessibilitàfisica e multicanale. La tempestività viene individuata comeragionevolezza del tempo intercorrente tra la richiesta el'erogazione e rispetto dei tempi previsti. La trasparenza, invece,si connota come informazione sui criteri e i tempi di erogazione, sulresponsabile del provvedimento e sui costi. L'efficacia è intesacome rispondenza a quanto il richiedente può aspettarsi, in terminidi correttezza formale, affidabilità e compiutezza. La verificasulla qualità effettiva avverrà attraverso il sistema dei controlliinterni, associati al ciclo di gestione della performance dell'entee della performance organizzativa. La definizione degli standardidonei a rilevare la qualità effettiva dei servizi erogati nonchéle metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utentisono stati definiti nel piano di Auditing "Controlli Interni",approvato dal Segretario Generale/Direttore Generale lo scorso anno.

Giornale di Sicilia

L'ondata di maltempo
Vertice alla regione per organizzare le misure di sostegno alle città colpite dal nubifragio di domenica e ieri
Crocetta sollecita l'Ars a sbloccare i fondi per assicurare gli interventi urgenti

Un lungo vertice a Palazzo d'Orleans per coordinare gli interventi e avviare un piano. Il presidente della Regione ha convocato ieri Protezione civile, Anas, Consorzio autostrade siciliane, i Dipartimenti Infrastrutture e Territorio e Ambiente. Il primo passo sarà la dichiarazione dello stato d'emergenza ma Crocetta spinge l'Ars a sbloccare i fondi previsti dal Poc, piano da finanziare attraverso risorse nazionali in cui sono previsti 120 milioni per interventi da effettuare in emergenza. Il vertice è servito innanzitutto a fare il punto sulla situazione. Le parole d'ordine emerse dalla riunione sono tempestività degli interventi, mappatura delle criticità, volontà di coordinamento. «C'è una struttura al lavoro - dice il presidente della Regione -, una grande sinergia fra tutte le istituzioni in campo. Abbiamo istituito un coordinamento permanente per tenere sotto controllo la situazione ». Coordinamento che parte innanzitutto dal monitoraggio della situazione. Sul territorio gli enti, in particolare Protezione civile e Genio civile, stanno identificando gli interventi più urgenti. Al termine del vertice da Palazzo d'Orleans dicono che tutti stanno «assicurando la loro presenza nei territori e intervenendo per risolvere i problemi critici nelle zone colpite, per ogni segnalazione ci si può rivolgere direttamente alla Protezione civile». Tutti i dipartimenti interessati stanno effettuando una mappatura dei danni, la Protezione civile redigerà una relazione per la quantificazione dei danni sulla base della quale già nella giunta di giovedì sarà deliberata la richiesta di stato di emergenza. Crocetta oggi sarà prima a Modica (alle 12), poi a Scicli (alle 14), fra le zone più colpite dal maltempo. Nei due centri del Ragusano il presidente incontrerà le amministrazioni locali e  le comunità colpite per assicurare il sostegno del governo, «un sostegno non solo formale - dice Crocetta - ma fatto di impegni concreti e risorse immediate per riparare i danni che il maltempo ha creato». Intanto, il presidente della Regione chiede all'Ars di fare presto per l'approvazione del piano varato in giunta relativo all'utilizzo dei fondi Poc, nel quale sono previsti interventi destinati ai territori danneggiati da calamità naturali. «Nel piano - dice Crocetta - sono stanziati 120 milioni di euro per intervenire immediatamente in caso di eventi imprevisti come questi. L'Ars faccia presto». Il piano, per legge regionale, deve essere esaminato nelle commissioni di merito e condiviso dall'Ars.

Viabilità
In arrivo 227 milioni per aprire i cantieri di risanamento sulla rete viaria distrutta da incuria e maltempo
Agrigento-Caltanissetta, fondi per 1,5 miliardi
Alla firma l'accordo di programma tra Regione e Anas, corsa contro il tempo per rendere tutti i progetti cantierabili

Il problema dei collegamenti secondari in Sicilia è, da anni, la mancanza di manutenzione, tanto che solo una strada su quattro sarebbe percorribile senza alcun problema.
Luigi Ansaloni

In arrivo 227 milioni per lavori urgenti alle strade provinciali siciliane. Arterie secondarie ma vitali,  per la viabilità regionale, spesso dimenticate, tra mancanza di fondi e manutenzione, e messe a dura, durissima prova dal maltempo di queste ultime settimane. Con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, anche se le autorità assicurano che nel complesso il sistema ha retto più che bene. Fatto sta che entro il 2017 la Regione ha confermato che questi fondi ci saranno, e che saranno utilizzati per risollevare la viabilità secondaria. Novanta milioni arriveranno  dall'accordo di programma per le province con l'Anas, un accordo che sarà firmato entro qualche settimana. L'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Giovanni Pistorio è stato più volte a Roma nei giorni scorsi proprio per seguire da vicino l'evolversi della situazione, e il «nero su bianco» è ormai imminente. Non solo: entro quest'anno, arriveranno altri 137 milioni per le strade provinciale provenienti dal Patto per il Sud. La Regione scriverà alle ex Province siciliane (tutte, nessuna esclusa) per adeguare i loro progetti, perché per accedere ai fondi tutte le opere devono essere, secondo le regole stabilite da Roma, tutte cantierabili, cosa non del tutto scontata, visto che a quanto pare lo scorso anno solo la metà dei progetti delle strade provinciali lo erano. Il problema delle strade provinciali e delle secondarie in Sicilia è, da anni, la mancanza di manutenzione, tanto che solo una su quattro sarebbe percorribile senza alcun problema. Il nemico numero uno è la regimentazione delle acque. Quando le acque ristagnano sulla strada e non hanno possibilità di uno sfogo laterale, creano fratture nel manto stradale, frane e smottamenti. In Sicilia, nella stragrande maggioranza dei casi, i canali laterali delle strade e le caditoie non hanno manutenzione da anni. Prima c'erano i cantonieri della provincia, ora non ci sono più, perché hanno tagliato i fondi, e l'acqua rimane in strada. A peggiorare le cose, l'equivoco delle ex Province: una volta scomparse, ci sono stati molti più intoppi per la manutenzione. Per quanto riguarda le altre strade, in Sicilia, ci sono 41 interventi in corso, per un investimento complessivo pari ad oltre 2,1 miliardi di euro. Sette interventi riguardano nuove opere, per oltre 2 miliardi. Ci sono 34 interventi in manutenzione straordinaria, per  circa 90 milioni. Sono in fase di attivazione ulteriori 134 interventi, per 337 milioni di euro. L'itinerario Agrigento - Caltanissetta, ovvero la strada statale 640, è oggetto dei lavori di raddoppio che la trasformeranno in strada extraurbana principale, a carreggiate separate con due corsie per senso di marcia oltre alla corsia di emergenza. I lavori, per un investimento complessivo pari a 1,5 miliardi di euro, sono suddivisi in due lotti. Sono in corso le procedure di gara per il risanamento del Viadotto Tre Pietre, per la galleria Fortolese, e per tutte le opere d'arte comprese tra lo svincolo Irosa e lo svincolo Ponte Cinque Archi, compreso anche il viadotto Cannatello, in carreggiata in direzione Catania. Sbloccate le somme per un valore complessivo tra lavori e progettazioni di 470 milioni di euro per lavori sulla ss115 Trapani-Mazara del Vallo, per ss284 Adrano-Bronte e per ss117bis Licodia Eubea-A19. Interventi sulle strade statali 117, cosiddetta Centrale Sicula, la 117/bis, che comprende il tratto tra Enna bassa e Caltanissetta, la 121 Catanese, che comprende la Leonforte-Enna e che collega Enna a Catania tramite varie cittadine della zona sud-orientale della provincia. Sono già in corso d'opera, sulla Palermo-Messina gli interventi di completamento dei lavori di manutenzione dei giunti, in entrambe le direzioni di marcia, della tratta autostradale Barcellona- Buonfornello. Ripresi i lavori di rifacimento del tappetino usurato di 4 chilometri dell'autostrada Siracusa-Gela, da Rosolini in direzione Siracusa. Si concluderanno nel marzo 2017. Infine, è partito anche il piano #bastastradeabbandonate, con 105 milioni di euro stanziati per la riapertura di venti strade chiuse, di cui sette in Sicilia. (*LANS*)


L'esperto. Raimondi: «La sospensione è prevista anche da regole precedenti»
Il rebus della riforma Madia, cancellata la norma caccia «furbetto»

Annunciato come uno dei provvedimenti capaci di stanare e scoraggiare gli scansafatiche degli uffici pubblici, il licenziamento dei furbetti del cartellino è in realtà un rebus. La riforma che lo ha introdotto è stata azzoppata dalla Consulta ma restano in vita norme che prevedono altre sanzioni. La riforma Madia infatti era stata costruita correggendo o integrando altre norme già in vigore: anche cancellandola resterebbero le misure approvate in precedenza. Da questa analisi parte il professore Salvatore Raimondi, già ordinario di diritto Amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo, per cercare di spiegare quali poteri ha adesso la Regione: «La legge Madia e la sentenza della Corte Costituzionale con il caso del dipendente finito sotto processo non c'entrano. La sanzione della sospensione era già prevista dalla normativa sulla dirigenza in virtù di una legge del 2009». Raimondi quindi non ha dubbi sulla legittimità della sospensione che la Regione ha deciso ieri nei confronti del presunto «furbetto del cartellino». I dubbi emergono quando ci si avventura nel prevedere cosa potrebbe accadere adesso, visto che il licenziamento mentre il processo è ancora in corso è previsto da una riforma, la Madia, dichiarata incostituzionale appena pochi mesi dopo l'entrata in vigore. «La norma in base alla quale il dipendente è stato sospeso - spiega ancora Raimondi - precedeva la Madia: si tratta dell'articolo 55 quinquies del decreto 165 del 2001 modificato dalla legge 150 del 2009, la cosiddetta legge Brunetta. Mentre è l'articolo 55 quater a prevedere il licenziamento disciplinare. E questo è stato introdotto dal decreto delegato della Madia, dichiarata illegittima dalla Consulta in diversi articoli». La dichiarazione di incostituzionalità è frutto di un vizio procedurale: questa legge doveva essere approvata «previa intesa in conferenza unificata Stato/Regioni». «Tra l'altro - osserva ancora Raimondi - è stata dichiarata incostituzionale la delega, non anche il decreto delegato che però è facile ritenere vulnerabile». In pratica, la lettura delle norme rimaste in vigore dopo la bocciatura della Madia suggerirebbe che l'eventuale licenziamento potrebbe esporre la Regione a un ricorso: «Il rischio di un licenziamento è che l'interessato potrebbe avere buon gioco in un ricorso» conclude Raimondi. Gia. Pi.


Cambia il regolamento. Si accerterà la qualità percepita dagli utenti e la verifica del rispetto degli standard definiti
Libero Consorzio, monitoraggio sui servizi

Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento rafforza i controlli sulla qualità dei servizi erogati per migliorare la propria efficienza. A tale scopo è stato modificato, dal commissario straordinario Roberto Barberi il regolamento dei «Controlli interni», che sostituisce quello in vigore dal dicembre del 2012. «Il controllo sulla qualità dei servizi - si legge in una nota dell'ex Provincia - sarà finalizzato al monitoraggio della qualità percepita dagli utenti dei servizi e alla verifica del rispetto degli standard definiti nelle carte dei servizi o in sede di programmazione degli interventi. La rilevazione della soddisfazione degli utenti, finalizzata al superamento dell'auto referenzialità dell'Ente, servirà a comprendere sempre meglio le esigenze dei destinatari delle attività del Libero Consorzio e a sviluppare l'ascolto e la partecipazione dei cittadini alla realizzazione delle politiche pubbliche. A completare la valutazione delle prestazioni saranno utilizzati gli indicatori di qualità, le cui caratterisstiche in termini di efficienza ed economicità sono definite in via preventiva. Questi indicatori concorrono, nell'ambito del processo di programmazione e controllo, a ridefinire le caratteristiche dei servizi e delle prestazioni da erogare». 

Situazione difficile nell'intera provincia.

Nella zona montana operai al lavoro per liberare le strade dai detriti e da grossi massi. Allarme rientrato nel capoluogo
Maltempo, a Sciacca 10 milioni di danni
La città termale è quella che ha subito  le maggiori conseguenze dal nubifragio: appello del sindaco e scuole chiuse

Gli uffici del Comune di Sciacca sono al lavoro per la quantificazione dei danni, ma da una prima verifica potrebbero arrivare anche a 10 milioni di euro quelli causati dalla bomba d'acqua che, domenica scorsa, si è abbattuta sulla città. Sono caduti 150 millimetri di pioggia, ma distribuiti in circa 10 giorni, e questo ha determinato danni anche se meno gravi di quelli del 25 novembre scorso quando lo stesso quantitativo di pioggia è arrivato in un paio d'ore. Anche oggi, a Sciacca, le scuole sono chiuse. Lo dispone un'ordinanza del sindaco, Fabrizio Di Paola, perché la viabilità cittadina è ancora fortemente compromessa anche nel centro della città. Ieri si rendeva necessario un monitoraggio degli istituti che, però, non ha evidenziato criticità. Oggi, invece, tutte le scuole restano chiuse perché "si sono riscontrate ulteriori situazioni di pregiudizio sulle strade cittadine che rendono particolarmente difficoltoso il traffico veicolare". Così il sindaco ha scritto nell'ordinanza, aggiungendo: «Oltre alla  presenza di detriti su diverse vie, si è riscontrata una voragine nella via Cappuccini, per cui il traffico dovrà essere deviato su altra via con pregiudizio alla circolazione veicolare». In via Cappuccini, dove potrebbe avere ceduto il collettore fognario, questa mattina interverrà una dittà per realizzare lavori di somma urgenza disposti dal Comune. Ieri mattina amministratori e tecnici comunali hanno incontrato una rappresentanza di Girgenti Acque. Alla fine si è deciso che i lavori li farà eseguire il Comune sia in via Cappuccini che in via Amendola, dove, però, l'intervento dovrebbe essere di minore entità. La zona maggiormente colpita dal nubifragio è la località Foggia. La spiaggia non esiste più, trasformata in un ammasso di fango. Ci sono danni alle abitazioni, ad attività commerciali, una cabina elettrica è rimasta in bilico verso il torrente Foce di Mezzo. Sono esondati sia il Foce di Mezzo che il San Marco. «Abbiamo vissuto ore di angoscia - dice Valentina Indelicato, residente alla Foggia - e non è  possibile che debba essere così quando piove forte». Accursio Piazza, altro residente, gli fa eco: «Il Comune deve spendere anche per la Foggia, facendo pulire i torrenti, e non pensare soltanto alle feste e al centro storico». Pronta la replica del vice sindaco, Silvio Caracappa: «La pulizia dei torrenti la chiediamo da tempo alla Regione. Noi, con le nostre risorse, non possiamo intervenire». Una buona notizia ieri è arrivata dalla contrada Raganella dove il ponticello lungo la strada che collega questa zona al centro della città è stato chiuso. Si temevano danni strutturali, ma, a quanto pare, dalle prime verifiche, la situazione sarebbe meno grave del previsto e, addirittura, dopo ulteriori sopralluoghi, previsti questa mattina, e un intervento di pulizia, forse si potrebbe riaprire con il senso unico alternato e la presenza di un semaforo. Nella contrada Raganella, ieri, è grazie alla Polizia municipale che cinque famiglie hanno potuto uscire dalle loro case. Tra le persone soccorse anche una donna al settimo mese di gravidanza. Ci sono anche altre zone nelle quali la viabilità è fortemente compromessa. Un grande solco al centro della strada impedisce il transito nella via Pellegrinaggio. Strada danneggiata in via Sant'Agata dei Goti. E poi i danni anche nelle campagne. «Purtroppo - dice Nino Russo, a capo della Cia di Sciacca - la viabilità rurale, già fortemente compromessa, adesso, in alcune zone, è distrutta. Fa rabbia - ag - giunge - che molti produttori, a loro spese, avevano effettuato degli interventi per raggiungere i fondi agricoli dopo il nubifragio del 25 novembre scorso e che adesso quel lavoro è stato polverizzato ». Le piogge torrenziali di domenica hanno creato smottamenti ed allagamenti con i quali, ieri, hanno dovuto confrontarsi i capi cantonieri del Libero consorzio. Gli operai hanno lavorato sulla provinciale Cammarata-Castronovo, sulla 26 in contrada Puzzillo e nei pressi del bivio Tumarrano- San Giovanni Gemini e sulla provinciale 20-A stazione Acquaviva-Casteltermini all'altezza del bivio Lupo Nero. Più difficile la situazione sulla provinciale 34 Bivio Tamburello- Bivona (alcuni tratti già interdetti da tempo per frane), in particolare al chilometro14 ove un grosso smottamento di fango rende problematico il transito dei mezzi. Ad Agrigento emergenza rientrata, invece, al viale Delle Dune, al viale Emporium ed al viale Cannatello dove, domenica, sempre a causa delle violente piogge, erano saltati numerosi tombini. In via Armando Diaz, a Canicattì, ha rischiato di abbattersi al suolo un palo della pubblica illuminazione. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. (*GP-CR*)

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