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Rassegna stampa del 26 gennaio 2017

Giornale di sicilia

L'Italicum perde il ballottaggio,resta il premio
Dai giudici costituzionali via libera all'ipotesidi assegnare più seggi per il partito che supera il 40% senzacoalizione

Salta il ballottaggio, resta il premiodi maggioranza al partito che supera il 40% dei voti, non sonotoccati capilista e pluricandidature, ma viene fissato un limiteimportante: in caso di vittoria multipla, non si può scegliere ilcollegio in cui risultare eletto, ma interviene il criterio delsorteggio. È l'Italicum «riscritto» dalla Corte Costituzionale,che lascia in campo una legge immediatamente applicabile. Unconcetto, questo, che la Corte ha voluto esplicitare mettendolo nerosu bianco nel comunicato ufficiale per non lasciare dubbi residui suun aspetto scontato per i giuristi, ma non per la politica. Diversele reazioni dei legali che hanno impugnato la legge. «Siamosoddisfatti, il governo è stato sconfitto» dicono Felice Besotri,Michele Ricciardi e Michele Pennino. «Non si può andare a votaresubito a meno che non si vada a votare con due leggi non omogenee suquestioni essenziali, come soglie d'accesso e coalizioni».«Abbiamo ottenuto il minimo indispensabile in luogo del massimo chesarebbe stato possibile», dichiara invece Vincenzo Palumbo, secondoil quale però «si è aperta la strada a un precedenteimportantissimo per insorgere contro una futura legge elettorale chemettesse in discussione il diritto costituzionale al voto». Il datodi fondo è che i due sistemi, quello per le elezioni della Camera equello delle elezioni del Senato, restano dissimili, ma lasciano unassetto funzionante, ha detto la Corte. La differenza maggiore èdata dal premio, che l'Italicum, destinato a eleggere i deputati,mantiene, e il Consultellum, il sistema uscito dalla sentenza dellaConsulta sul Porcellum nel 2014 e valido per i senatori, non ce l'ha.Diverse anche le soglie di accesso, differenziate e graduate nelConsultellum; unica, 3%, per l'Italicum. È vero però che propriole soglie del Consultellum, che è un proporzionale puro, fanno sìche al Senato se una forza dovesse ottenere il 40% può puntare al47-48% dei seggi, quota non lontanissima da quella del 55% cheassicura il premio alla Camera. Questo avvicina potenzialmente i duesistemi. Tecnicamente, quindi, in caso di voto anticipato, la leggec'è per entrambe le Camere. Ora la palla passa alla politica: laCorte ha fatto la sua parte. E lo ha fatto rigettando molte questionisollevate sia dai ricorrenti sia dall'Avvocatura dello Stato,compresa una questione di fondo prospettata dalla difesa di PalazzoChigi, che chiedeva il rigetto perché l'Italicum non è stato maiadoperato. No, la Corte è entrata nel merito. Martedì sera, alle17, dopo l'udienza pubblica, i 13 giudici presenti hanno appenacominciato ad affrontare la questione. L'esame è ripreso ierimattina alle 9.30 ed è durato circa sette ore, con una breve pausapoco dopo mezzogiorno per mangiare un panino senza spostarsi dallasala della camera di consiglio. Si è proceduto per punti,spacchettando i temi: su nessuno c'era l'unanimità, ma lamaggioranza era certa su tutti. Per questo si è scelto di noncristallizzare in un voto le decisioni, ma di certificare solo ilrisultato finale. L'idea, martedì, di comunicare un orario, le13-13.30, per la decisione, che poi è slittata al pomeriggio, hainnescato qualche cortocircuito e ha fatto pensare a divisioni nette.Non è stato così, il clima è stato sereno. L'idea di affrontareil tema dell'allineamento tra i due sistemi non è stata percorsa,se non per un punto: il ballottaggio. Qui c'erano opinioni diversesulla possibilità di sorreggerne o meno l'abolizione ricorrendoall'argomentazione che il doppio turno non è presente per ilSenato. Alla fine, da quanto emerge, si sarebbe scelto di non farlo:il ballottaggio va via principalmente perché non è prevista unasoglia minima di voti per accedervi e questo può alterare la realerappresentanza. Il resto, se vuole, lo farà la politica.

la scheda. Un Parlamento eletto condue criteri Un «bonus» per eleggere i deputati Al Senato inveceproporzionale puro

La sentenza della Corte Costituzionaleregala all'Italia un sistema elettorale per la Cameraimmediatamente applicabile, ma che diverge in più punti da quellodel Senato. Quest'ultimo è quello uscito dalla precedente sentenzadella Consulta (n 1 del 2014), chiamato nel linguaggio giornalisticoConsultellum. Il Parlamento ha poi approvato nel maggio 2015 unanuova legge elettorale per la sola Camera (l'Italicum). Ecco i duesistemi che sono oggi in vigore. SENATO: sistema proporzionale puro,con una soglia su base regionale dell'8% per le coalizioni o ipartiti che corrono da soli, e del 3% per i partiti all'internodelle coalizioni. È prevista la preferenza unica. Ogni collegio haampiezza regionale, anche nelle Regioni più popolose (Lombardia,Campania, Lazio, Sicilia,) il che rende onerosa la caccia allepreferenze. CAMERA: è un sistema proporzionale ma con un premio allasingola lista che supera il 40% (il premio non scatta per lecoalizioni). In caso di mancato raggiungimento di questa soglia, sipassa al riparto proporzionale tra tutti i partiti che hanno superatoil 3%. Una volta stabiliti quanti deputati spettano complessivamentea ciascuna lista, attraverso un complicato algoritmo i numeri vengonoproiettati su 100 collegi plurinominali, in ciascuno dei qualivengono eletti tra i 5 e i 7 candidati. In ogni collegio i partitipresentano dei listini di 5-7 nomi: il primo candidato è bloccato,mentre per gli altri c'è la preferenza. L'eletto - re ha adisposizione due preferenze, ma solo se vota un uomo e una donna,altrimenti si deve accontentare di una sola preferenza .


«Sono stato tradito», si dimetteil sindaco di Palma Pasquale Amato ha rimesso ilmandato, in Consiglio era già pronta una mozione di sfiducia:«Vittima di tatticismi»

Pasquale Amato, uno dei sindaci"simbolo" dell'antimafia in provincia di Agrigento, lascia lacarica, getta la spugna. Si è dimesso ieri mattina, assieme a tuttala giunta compresa la vice sindaco Provvidenza Mogavero, aprendo leporte immediate all'arrivo del commissario straordinario che dovràesserenominato dalla Regione Siciliana. Dopo la mozione di sfiduciapresentata da 8 consiglieri, la maggior parte esponenti che lo hannosostenuto in campagna elettorale e poi in giunta, che avrebbe dovutoessere discussa entro l'8 febbraio, e dopo le difficoltà dovutealla mancata approvazione del Bilancio di previsione 2016 permancanza di numeri, Amato ha deciso di lasciare la sua poltrona alprimo piano del Palazzo degli Scolopi. Le dimissioni sono stateannunciate ieri mattina in conferenza stampa. Una candidatura, quelladi Amato, esponente del Partito democratico iniziata nel 2013 (conl'asse di coalizione Pd - Nuovo centrodestra). Aveva battuto alballottaggio l'avversario Rosario Bellanti ed aveva iniziato a fareil sindaco con impegno politico e amore per la sua città. Amato èstato il sindaco che ha fatto demolire immobili abusivi, in un paesenoto per le costruzioni illegali, e si è battuto per l'acquapubblica. Nel settembre 2014, in un solo mese, aveva ricevuto quattrolettere intimidatorie tanto da essere chiamato in audizione alParlamento dalla commissione nazionale Antimafia. Amato, di recente,è stato fortemente contestato dall'opposizione e le difficoltàpolitiche e amministrative si sono concretizzate anche nei ritardinell'approvazione del bilancio di previsione. «Tanto lavoro,spiega il sindaco, per liberare la città di Palma dagli abusiedilizi, e affermare la legalità, si è puntato a far risorgere lespiagge di Marina di Palma, oggetto di vergogna dei parcheggiselvaggi sull'arenile, cercando di aumentare il turismo, e si èattenzionato anche il problema di alcune scuole che non erano piùutilizzabili a causa di infiltrazioni d'acqua, riuscendo asistemare tutti i problemi e a restituire alla città l'istruzione.Ma tutto ciò non è bastato». In questi ultimi tempi Palma haricevuto dei finanziamenti, rientrando anche all'inter - no del«Patto per il Sud», per la manutenzione straordinaria, per leperiferie abbandonate e per le frane. Ma l'im - presa che ilsindaco Amato reputa essere la più importante durante la suaamministrazione riguarda il bilancio comunale, perché preso atto deiconti del bilancio e analizzando tutte le entrate e le uscite delComune, con un paventato debito di circa 2.336.000 euro, è riuscitoa far pareggiare le somme senza dover ridurre un solo servizio di unsolo centesimo, e senza dover aumentare la tassazione. Amato si èsentito "bloccato" e "tradito"dai tatticismi e dai giochi dipotere che si sono creati in Consiglio, dove ancora non è maturatal'idea di approvare il bilancio del 2016. La mozione di sfiduciaera stata presentata lo scorso 9 gennaio da 8 consiglieri: CalogeroAmato, Rosario Bruna, Giulio Castellino, Orlando Dicembre, CalogeroMalluzzo, Letizia Pace, Desyrèe Vitello e Antonino Volpe. I motividella sfiducia sono stati riassunti nella lettera protocollata alComune: «La quasi totalità delle liste e dei consiglieri, che hannocontribuito all'elezione del sindaco - hanno scritto gli 8consiglieri nell'atto di sfiducia - sono ufficialmente usciti dallamaggioranza, fatto che normalmente doveva portarlo alle dimissioni.Il sindaco pro-tempore: ha focalizzato oltremodo l'attivitàamministrativa su iniziative di carattere culturale e dirappresentanza (cittadinanze onorarie, feste, convegni ed altreattività del genere) che, seppur lodevoli, di fatto, non hannoportato alla Città i risvolti positivi auspicati dallo stessoproponente, trascurando, altresì, di trattare altri aspetti vitaliper la comunità con le stesse dovute attenzioni». Amato giàall'atto della presentazione della mozione aveva dichiarato: «Sivuole sfiduciare un'amministrazione e il uscente Pasquale Amato ».


Verso le elezioni. Le urne sarannoaperte a tutti, per votare occorrerà pagare almeno un euro esottoscrivere un documento per dichiararsi alternativi a Crocetta eal Pd Regione, il 2 aprile le primarie del centro-destra


Se il piano verrà rispettato, i gazebosaranno aperti il 2 aprile. I partiti del centrodestra hanno siglatoun accordo martedì sera a Palermo per le primarie in vista delleRegionali. È stato già predisposto un regolamento in 11 articoli.Le urne saranno aperte a tutti (non solo agli iscritti) e basteràsottoscrivere un documento programmatico in cui ci si dichiaraalternativi a Crocetta e al Pd. Bisognerà versare «un contributonon inferiore a un euro». Potranno votare anche i diciassettenni secompiranno 18 anni entro il 15 ottobre. I gazebo resteranno apertidalle 9 alle 22. Per presentare le candidature ci sarà tempo finoalle 19 del 28 febbraio: chi vorrà correre per la presidenza dellaRegione dovrà presentare 10 mila firme a sostegno della candidatura.Il tutto sarà gestito da un comitato organizzatore di cui farannoparte tre rappresentanti per partito: si insedierà il prossimo 9febbraio. L'accordo è stato siglato da Toto Cordaro (Pid-CantierePopolare), Marco Falcone (Forza Italia), Raffaele Stancanelli(Diventerà Bellissima), Gianpiero Cannella (Fratelli d'Italia),Angelo Attaguile (area Salvini) e Domenico Nania per gli ex An.D'accordo anche Rino Piscitello dei movimenti sicilianisti. Vadetto che il leader di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, ha sempremostrato perplessità sulle primarie. Ma il partito è su questalinea e Falcone ora chiederà all'Ufficio politico la ratificadell'accordo: «Nella coalizione non ci sarà Ncd, perchèincompatibile con la dichiarazione di alternatività a Crocetta e algoverno. Mentre attendiamo l'Mpa». Nel nome della coalizione nonci sarà la parola centrodestra: l'obietti - vo è allargare ilperimetro. E i candidati? Nello Musumeci (Diventerà Bellissima) èstato il primo a invocare le primarie, Gaetano Armao è statoindicato dai sicilianisti e Angelo Attaguile scalda i motori per laLega. Forza Italia invece non ha ancora indicato nessuno: l'area exAn spinge per l'eurodeputato Salvo Pogliese al quale è statochiesto di assumere ufficialmente il ruolo di candidato alleprimarie. In Forza Italia si fa il nome anche dell'ex rettoreRoberto Lagalla. Nell'attesa dei nomi Raffeale Stancanelli(Diventerà Bellissima) esulta: «L'area che si riconosce in valorialternativi a quelli di Crocetta e del Pd sta compattandosi. Lascelta delle primarie è un segnale importantissimo». E ancheSalverio Romano, leader in Sicilia del Cantiere Popolare ma che alivello nazionale è in Ala, il movimento di Verdini che è inmaggioranza con il Pd, si dice favorevole «se si va oltre loschieramento del centrodestra: no a perimetrazioni a tavolino».
Sicilia24h.itProvince. Il voto a fine 2017'AssembleaRegionale Siciliana ha approvato nella seduta di ieri sera il disegnodi legge n. 1283/A, relativo alle "Norme transitorie in materia dielezione degli organi dei Liberi Consorzi comunali e delle Cittàmetropolitane". Il provvedimento differisce il termine delle nuoveelezioni degli organi del Libero Consorzio ad una domenica tra il 1dicembre e il 31 dicembre 2017. Originariamente il disegno di leggepresentato il 13 gennaio prevedeva, invece, il limite temporale trail 1 giugno e il 31 luglio 2017 per l'elezione dei vertici deiLiberi Consorzi. Questo termine sostituiva la data delle elezioniprevista il 26 febbraio e già pubblicata nella gazzetta ufficialedella Regione Siciliana. In sede di votazione, infatti, è statoapprovato l'emendamento 1.2 all'articolo n.1 della legge cherinvia a dicembre lo svolgimento delle elezioni di secondo grado.Lanuova legge prevede altresì la proroga della gestione commissarialenelle more dell'insediamento degli organi degli enti di area vastae comunque non oltre il 31 dicembre 2017. La nuova legge entrerà invigore con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale della RegioneSiciliana.

Agrigentonotizie.it

Statale115 chiusa, traffico in tilt e automobilisti imbufaliti

Guaiper gli automobilisti. Lastatale 115, Sciacca-Agrigento, resterà chiusa al traffico. Ilmaltempo, lascia strascichi importanti. Glioperai dell'Anas, stanno lavorando senza sosta, la speranza eraquella di aprire, la strada già da oggi, ma è stato tutto rinviato.Infatti,il danno causato dal maltempo, è più grave del previsto.Traffico deviato ed automobilisti imbufaliti, costretti adattraversare tutto quanto il centro abitato.Dall'Anas,fanno sapere che "la statale 115  'Sud OccidentaleSicula' è stata provvisoriamente chiusa dal km 112 al km 117, aSciacca, per consentire un interventodi ripristino del piano viabile".


Agrigentoweb

L'ARS approva il rinvio a dicembre delle elezioni dei Liberi Consorzi e proroga la gestione commissariale

L'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nella seduta di ieri sera il disegno di legge n. 1283/A, relativo alle "Norme transitorie in materia di elezione degli organi dei Liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane". Il provvedimento differisce il termine delle nuove elezioni degli organi del Libero Consorzio ad una domenica tra il 1 dicembre e il 31 dicembre 2017. Originariamente il disegno di legge presentato il 13 gennaio prevedeva, invece, il limite temporale tra il 1 giugno e il 31 luglio 2017 per l'elezione dei vertici dei Liberi Consorzi. Questo termine sostituiva la data delle elezioni prevista il 26 febbraio e già pubblicata nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana. In sede di votazione, infatti, è stato approvato l'emendamento 1.2 all'articolo n.1 della legge che rinvia a dicembre lo svolgimento delle elezioni di secondo grado.
La nuova legge prevede altresì la proroga della gestione commissariale nelle more dell'insediamento degli organi degli enti di area vasta e comunque non oltre il 31 dicembre 2017. La nuova legge entrerà in vigore con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.

Scrivolibero

Liberi Consorzi, elezioni rinviate: si vota a dicembre

L'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nella seduta di ieri sera il disegno di legge n. 1283/A, relativo alle "Norme transitorie in materia di elezione degli organi dei Liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane".
Il provvedimento differisce il termine delle nuove elezioni degli organi del Libero Consorzio ad una domenica tra il 1 dicembre e il 31 dicembre 2017. Originariamente il disegno di legge presentato il 13 gennaio prevedeva, invece, il limite temporale tra il 1 giugno e il 31 luglio 2017 per l'elezione dei vertici dei Liberi Consorzi. Questo termine sostituiva la data delle elezioni prevista il 26 febbraio e già pubblicata nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana. In sede di votazione, infatti, è stato approvato l'emendamento 1.2 all'articolo n.1 della legge che rinvia a dicembre lo svolgimento delle elezioni di secondo grado.
La nuova legge prevede altresì la proroga della gestione commissariale nelle more dell'insediamento degli organi degli enti di area vasta e comunque non oltre il 31 dicembre 2017. La nuova legge entrerà in vigore con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.

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