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Rassegna stampa del 14 febbraio 2017

Giornale di Sicilia

La Corte dei Conti: allarme per la corruzione
«La rettitudine nella pubblica amministrazione non basta: serve la competenza». E chiede sinergie ad Anac e Antitrust.


Una forma più insidiosa di corruzione, non guidata da organizzazioni criminali ma «diffusa» e portata avanti dai singoli che si può combattere solo attraverso una maggiore efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione e solo se le autorità cui compete il controllo, comprese Anac e Antitrust, remano tutte insieme nella stessa direzione. All'inaugurazione dell'anno giudiziario la Corte dei Conti lancia quello che purtroppo è un consueto allarme sulla corruzione, che ancora dilaga in particolare negli appalti pubblici. E «chiama» le authority guidate da Raffaele Cantone e Giovanni Pitruzzella a stringere maggiori «sinergie », come sottolinea il procuratore generale Claudio Galtieri, per dare «una risposta quanto più unitaria e coordinata di tutte le istituzioni» a fenomeni, come  quelli corruttivi, che ledono «la stessa credibilità delle istituzioni ». Proprio grazie ai controlli incrociati che già si fanno con le altre magistrature, sottolinea, è emerso peraltro «il dato, preoccupante, di come i comportamenti illeciti trovino terreno fertile nelle disfunzioni amministrative, spesso favorite da scarsità quantitativa e qualitativa delle professionalità». È proprio l'inefficienza, secondo i magistrati contabili, a creare «ampie zone oscure nelle quali più facilmente si possono inserire e nascondere i conflitti di interesse e la corruzione». Per combatterla bisogna quindi spingere su semplificazione e trasparenza del pubblico che consente di avere gli strumenti migliori anche per contrastare la «corruzione «diffusa » costituita da singoli comportamenti legati a singole persone». Per gestire la cosa pubblica, sottolinea anche il presidente Arturo Martucci di Scarfizzi, non basta però «la rettitudine» che pure è condizione «indefettibile»: servono anche le adeguate «competenze e capacità professionali». Il presidente dei magistrati contabili ricorda anche l'importanza dei controlli sulla reale efficacia delle misure adottate dai governi che non sempre «negli scorsi anni si sono tradotte nei risultati attesi». E lancia un avvertimento sulla «fragilità» della ripresa, che pure comincia a dare i primi «deboli segnali», anche in rapporto ai stringenti vincoli cui l'Italia è sottoposta per l'appartenenza «alla Ue e alla moneta unica». Anche Bruxelles, quindi, deve fare la sua parte e tenere conto del carattere «continuativo» dei fenomeni sismici nel Paese, come dimostrano gli eventi che si sono susseguiti dall'agosto scorso nel centro Italia. La flessibilità, è il messaggio, andrebbe quindi accordata anche per la prevenzione che «non appare del tutto slegata dalla ricostruzione» perché si tratta di «programmare una protezione contro effetti drammatici di eventi sismici che presentano carattere di potenziale continuità ». «Stupisce che il Presidente della Corte dei Conti abbia lanciato un allarme su un presunto rischio di dispersione dei fondi Ue. L'allarme è del tutto infondato» commenta intanto il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. «Il caricamento dei dati nella banca dati del Mef ormai pressocchè completato- sostiene De Vincenti - fornisce una spesa sostenuta pari al 103,8% e le certificazioni in corso, che secondo le regole europee andranno completate entro il 31 marzo prossimo, sono già al 97,78%, rilevazione al 31 dicembre 2016». «Evidentemente, e spiace constatarlo - conclude il Ministro - il Presidente della Corte dei Conti ha basato la sua analisi su dati vecchi».


Potrebbe esserci un altro mese di esercizio provvisorio, ma Baccei e Crocetta continuano a smentire seccamente
Troppi emendamenti, la Finanziaria a rischio
Oltre mille quelli da esaminare dalla commissione Bilancio, i lavori fissati anche nelle giornate di sabato e domenica
Giacinto Pipitone

In commissione Bilancio hanno smesso di contare quando era già stato ampiamente superato il tetto dei mille emendamenti. E nel fascicolo ne restavano parecchi. A quel punto il presidente Vincenzo Vinciullo ha preso il calendario e ha fissato i lavori perfino  nelle giornate di sabato e domenica prossima. Che finisca così, che gli onorevoli si riuniscano nel week end, è tutto da verificare. Resta il fatto che la manovra di Crocetta e Baccei, quella che rischia di essere l'ultima norma della legislatura, parte sotto i peggiori auspici. Dopo la valanga di norme già approvate  nelle altre commissioni parlamentare la scorsa settimana, ne sono arrivati ancora più di mille. E ora inizia il passaggio più delicato di questa  fase: se la commissione davvero non riuscirà a esaminare tutte le oltre mille proposte di modifica entro fine settimana, verrà fallita la prima scadenza: non si potrà iniziare la votazione in aula martedì prossimo. E di conseguenza sarà a rischio anche il voto finale per il 28 febbraio. Si rischia insomma, un altro mese di esercizio provvisorio. Scenario che Baccei e Crocetta continuano a smentire seccamente. Il clima però è davvero teso. I mille emendamenti segnalano il malessere dei deputati verso il testo base messo a punto dal governo. Ma piovono critiche anche dall'esterno del Parlamento. Ieri è stata Legambiente ad attaccare una norma fatta inserire nel testo da Crocetta e dagli assessori Maurizio Croce (Ambiente) e Vania Contrafatto  (Rifiuti). È una norma che permette di derogare ai vincoli ambientali introdotto con i piani paesaggistici. Deroghe che verrebbero decise dalla giunta in presenza di progetti per opere di pubblica utilità. Fin qui il testo. Secondo Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente,  «con un emendamento osceno il governo Crocetta vuole cancellare i piani paesaggistici. Neanche precedenti governi guidati da presidenti accusati o condannati per rapporti con la mafia erano mai arrivati a tanto. Che squallore pur di raccattare qualche voto». Zanna sottolinea che l'assessore ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, non ha voluto firmare l'emendamento e rivolge un appello al presidente dell'Ars: «È una proposta palesemente incostituzionale,che, siamo certi, Ardizzone, qualora arrivasse in aula, non potrà che dichiarare inammissibile». Zanna non nega di temere che la norma sia stata scritta per favorire la realizzazione dei termovalorizzatori: «Viene introdotta una deroga generalizzata per le opere di "pubblica utilità" che per legge sono tutte le opere pubbliche più le opere private o di concessionari di servizi e lavori pubblici. È il caso di un elettrodotto, un porto turistico, un parcheggio, una discarica, un inceneritore». La replica del governo è affidata a Croce: «La norma dà alla giunta la possibilità di valutare se in presenza di un'opera di pubblica utilità vale più la stessa pubblica utilità o il vincolo  paesaggistico. Serve soprattutto per gli elettrodotti e nasce da una considerazione: dopo l'investimento di Terna su Rizziconi la Sicilia va infrastrutturata, cioè bisogna fare in modo che l'energia arrivi in tutte le zone. Cosa serve di più?  Lo chiedo io agli ambientalisti. Ma se rispondono che i vincoli ambientali sono più importanti, si assumono la responsabilità di volere le centrali termoelettriche piuttosto che gli elettrodotti. Perchè qualcuno l'energia ce la deve dare...». La Contrafatto aggiunge che la stessa norma potrebbe servire a sbloccare la realizzazione degli impianti di biostabilizzazione, fondamentali per la raccolta differenziata e il minor utilizzo delle discariche (servono a separare la parte umida da quella riciclabile). È il caso dell'impianto di Pace del Mela, prima autorizzato e poi bloccato proprio dalla stessa Sovrintendenza che nel frattempo ha approvato un nuovo piano paesaggistico. Nel frattempo Vinciullo ha polemizzato contro la pioggia di emendamenti che puntano ad assegnare contributi a pioggia: 100 mila euro andrebbero  al festival Placido Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, altrettanti alla European Culture University di Palermo, 270 mila euro alla biblioteca Fardelliana di Trapani. Su tutto questo serve però il voto della commissione e poi dell'aula. In questo clima la Finanziaria inizia il suo rush finale all'Ars.


Contro il rischio terremoti. L'associazione costruttori: «Si possono avviare investimenti per oltre un miliardo, ma è tutto fermo».
Dalla Regione nessuna replica.
Allarme dell'Ance: in forse i soldi per la sicurezza nelle scuole

Comuni e Regioni avranno la possibilità di spendere più soldi per mettere in sicurezza scuole ed edifici pubblici contro il rischio terremoti scuole ed edifici pubblici e potranno farlo senza il timore di non rispettare le leggi in materia di conti pubblici e contenimento della spesa. Una possibilità che è offerta da una norma nazionale che secondo l'Ance, l'associazione dei costruttori, consentirà di avviare investimenti per un miliardo e 200 milioni. «C'è tempo però fino al 20 febbraio per sfruttare questa opportunità - spiega Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia - ma non risulta che la Regione abbia prodotto atti in tal senso. La scelta di destinare risorse a questi interventi spetta al Governo e al Parlamento nell'ambito della manovra finanziaria in discussione all'Ars, ma intanto la richiesta allo Stato va fatta entro i prossimi 7 giorni. Abbiamo oggi scritto al governatore Crocetta, all'assessore al Bilancio, Baccei e agli assessori competenti e ci rivolgiamo pure al presidente dell'Ars Ardizzone e tutti i capigruppo, invitandoli ad attivarsi affinché da parte di Governo e Parlamento ci sia la condivisione dell'obiettivo in Finanziaria e la domanda sia inviata a Roma in tempo utile». Da governo e Ars al momento nessuna risposta su come intervenire. Tecnicamente la norma consente ai Comuni di spendere 700 milioni, di cui 300 per le scuole, e alle Regioni di utilizzare 500 milioni senza conteggiarli all'interno del Patto di stabilità, il tetto alla spesa previsto dalla legge per tutelare i bilanci. Non si tratta dunque di nuovi finanziamenti ma di risorse che gli enti pubblici non sono riusciti a spendere proprio per i vincoli imposti dalla legge. (*RIVE*)


Ex provincia di Agrigento.

Numerose le scuole che hanno aderito
Educazione ambientale, prende il via «Scopri-tarta»

Parte oggi la seconda edizione del programma di Educazione Ambientale «Scopri-Tarta», coordinato  per la Sicilia dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Lo scopo la riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale», finanziato dalla Commissione Europea. Lo «Scopri- Tarta», inizia con il ciclo di incontri programmati con le numerose scuole della Sicilia che hanno aderito. Stamani sono previsti in mattinata a San Cataldo presentazione e approfondimento del progetto con i docenti delle scuole della provincia di Caltanissetta, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, si svolgerà nell'aula «Pellegrino» l'incontro con le scuole agrigentine. Domani invece lo staff del Libero Consorzio si trasferirà a Palermo nella sede dell'Istituto Comprensivo "Amari Roncalli Ferrara", mentre mercoledì la giornata formativa si terrà a Trapani nella sede del 1° Circolo didattico «Leonardo da Vinci». Il primo ciclo si chiuderà giovedì a Linguaglossa nell'Istituto Comprensivo «Santo Calì» La formazione sarà svolta dalla biologa Daniela Freggi, che si è aggiudicata la selezione per titoli dell'incarico di formatore.


Studenti e docenti si esibiranno anche a Palermo e Roma. Stasera a Ribera presso l'Auditorium inizia il ciclo di spettacoli.
L'otto marzo festa per le donne
Istituto «Toscanini», concerto per gli innamorati

L'Istituto Superiore di Studi Musicali di Ribera presenta i prossimi importanti appuntamenti concertistici che vedranno protagonisti studenti e docenti dell'Istituto tra Agrigento, Palermo e Roma. Ad aprire i nuovi eventi «Il Salotto degli innamorati» - si legge in una nota - che si terrà presso l'Audito - rium dell'Istituto oggi alle ore 19,00 ( ingresso libero fino ad esaurimento posti) in occasione della giornata di San Valentino con musiche a tema interpretate dai solisti Klizia Prestia ( Soprano), Giuseppe Michelangelo Infantino (Tenore), Alexandrei Gabrilisoff (pianista accompagnatore)Raffaele Caltagirone (Violino), Mariagrazia Caltagirone ( voce bianca), Ines Tuttolomondo ( pianoforte). In occasione della giornata delle  donne, mercoledì 8 marzo alle 19 presso l'Auditorium dell'Istituto si terrà il concerto de "Le donne del Toscanini" con la partecipazione delle studentesse: Giulia Alletto, Alida Capobianco, Rossana La Corte, Giovanna Nuara, Stefania Maltese, Jole Pinto (Soprani), Ines Tuttolomondo (pianoforte),Maria Elena Caramella e Marina Tesè (Violino), Noemi Nobile (Chitarra). A seguire sabato 25 marzo alle ore 18 si terrà, presso l'Aula Consiliare di Montevago, la "Kermesse Lirica del Toscanini" con la partecipazione dei Soprani Klizia Prestia, Giovanna Nuara, Jole Pinto e del Tenore Giuseppe Michelangelo Infantino accompagnati dalla pianista Ines Tuttolomondo (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Seguiranno poi a Palermo diversi Concerti Spirituali, organizzati in collaborazione con l'Ass. Scwheitzer e l'Ass. La Cantoria di Roma, presso la Chiesa S. Oliva di Corso Calatafimi il 28 Aprile alle ore 10,00 ( Incontro con le scuole) e il 29 Aprile alle ore 21,00 con il "Concerto Organistico" di Livia Mazzanti, e, in occasione del centenario delle Apparizioni della Madonna di Fatima, presso la Rettoria S. Francesco Saverio all'Albergheria il 30 Aprile alle ore 21,00 che vedrà l'esecuzione in prima assoluta della "Liturgia dei Bambini" (Liturgia delle lacrime), composta dal M° Franco Gaiezza, con la partecipazione dei solisti: Klizia Prestia e Martina Coppola ( Soprani), Maria Grazia Caltagirone (voce bianca), Raffaele Caltagirone ( violino), Egidio Eronico ( violoncello), Vincenzo Alesi (organo e sinth), Grazia Maria Russo e Alexandrei Gabrilisoff (pianoforte). ( ingresso libero) Il 12 Maggio alle ore 21,00 la "Liturgia dei Bambini" sarà eseguita per la prima volta nella versione integrale presso la Chiesa Maria S.S. della Consolazione ( Purgatorio) di Menfi con la partecipazione, in aggiunta ai sopraelencati solisti, del Coro di Voci bianche dell'Istituto Toscanini diretto dalla Prof.ssa Maria Grazia Russo, della voce bianca Maria Grazia Giarraputo e dal pianista Luigi Fiore (ingresso libero). A Roma in programma due importanti eventi in collaborazione con l'Ass. La Cantoria in Campitelli: il 14 Maggio il "Recital pianistico" di Giuliana Arcidiacono, talentuosa studentessa dell'Istituto.  

La Sicilia

 L'ex Provincia Regionale di Agrigento non ha risorse economiche per garantire anche i servizi essenziali
Titoli di coda al Libero Consorzio
Senza il Bilancio di previsione 2017 risulta impossibile far quadrare i conti

In assenza di misure straordinarie e trasferimenti altrettanto straordinari, il Libero consorzio di Agrigento non sara, quasi dall'immediato, nelle condizioni di garantire i servizi indispensabili. II tutto a causa dell'assenza del bilancio di previsione del 2017 che l'ex Provincia regionale non e in condizione di far quadrate. La situazione, che da seria e negli anni divenuta drammatica, e stata cristallizzata nei giorni scorsi in una lettera riservata che il dirigente dei servizi finanziari, Fabrizio Caruana, ha inviato al commissario Roberto Barberi. «ln mancanza di interventi urgenti da parte della Stato e della Regione - dice la lettera, che circola liberarnente nei corridoi del Palazzo di Provincia non vi e alcuna possibilita di predisporre il bilancio di previsione per l'esercizio corrente e non sara possibile garantire i servizi primari ed essenziali". Questo a partire dalle spese per la manutenzione delle arterie provinciali e interpoderali. Se oggi i sindaci della zona della Montagna hanno chiesto un incontro in Prefettura per fare il punto su prospettive di intervento, l'ex Provincia puo disporre solo di circa 100mila euro (e forse nemmeno di quelle) per interventi manutentivi. Inutile, poi, guardare ai fondi del Patto per il Sud e ai suoi faraonici progetti: niente bilancio, niente spese per investimenti. Ma non solo. Il Libero consorzio non ha ancora trasferito alle scuole le spese per le manutenzioni e il funzionamento, comunque, potra impegnare importi abbastanza esigui. Dal 1 marzo si fermeranno i servizi garantiti agli alunni disabili se la Regione non stornera nuove somme. Un disastro, sotto tutti i punti di vista. Anzi, la Finanziaria nazionale ha aumentato da 17.500.000 a 19 milioni circa la somma che l'Ente dovra trasferire come contributo alia finanza pubblica, cui si aggiungerebbero comunque quasi otto milioni di euro di somme da restituire per mancato rispetto del patto di stabilita, Un progressivo deperimento dell'Ente che 'emerge con chiarezza estrema se guardiamo, ad esempio, a quanta si spendeva per la spesa corrente (servizi più personale) nel 2010: 45 milioni circa contro i circa 28 milioni del 2016.  GIOACCHINO SCHICCHI


Corriere Agrigentino

Borse di studio, idonei oltre 2mila studenti nell'Agrigentino

Sono 2526 gli studenti beneficiari delle borse di studio 2015/2016, nell'Agrigentino.  Gli idonei sono stati scelti su un totale di 2706 istanze inviate al Libero Consorzio Comunale di Agrigento dalle scuole superiori della provincia, come previsto dal bando regionale, entro lo scorso mese di novembre. Ai selezionati sarà corrisposto un importo di 51euro, ma soltanto non appena saranno disponibili i fondi regionali.
I beneficiari hanno soddisfatto i requisiti previsti dal bando regionale e cioè essere in possesso di un indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 10632,94 euro. redatto Le borse di studio sono riconosciute come sostegno alle spese sostenute dalle famiglie per l'istruzione dei propri figli.


Gds.it

Viabilità a Mussomeli, il sindaco scrive a Mattarella
di Giuseppe Taibi

MUSSOMELI. «Caro presidente venga qui per visitare i nostri luoghi e per rendersi conto di persona del disagio che i miei concittadini e tutti i cittadini del Vallone sono costretti a vivere e subire quotidianamente».
Giuseppe Catania, sindaco di Mussomeli, oramai esausto (come tutta la popolazione che rappresenta) delle condizioni viarie, si rivolge al presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolgendogli un accorato appello.
«Il mancato impegno di chi è stato investito di potere e responsabilità ha creato - ragiona il sindaco - non dei vuoti ma delle voragini, ha anche fatto sì che nel nostro territorio non si sia intervenuto sulla rete viaria, che adesso versa in condizioni di drammatica precarietà. Frane, smottamenti rendono ormai impraticabili le nostre strade, la situazione si è ulteriormente aggravata con le recenti nevicate e piogge che hanno reso le nostre strade delle mulattiere. Questa situazione pone i nostri territori in condizione di estrema marginalità, privando i cittadini delle medesime opportunità di cui godono altri territori».
Al centro dell'Sos un j'accuse all'intera classe dirigente. «Noi siamo costretti ad assistere all'esodo dei nostri giovani, che vanno via perché la classe dirigente di questa terra non è stata capace di assicurargli nemmeno una buona viabilità, indispensabile per lo sviluppo economico e sociale. Anzi le attività produttive ed economiche esistenti a Mussomeli, così come quelle dei paesi del Vallone, chiudono e sono obbligate a chiudere perché si vedono costrette a competere con altre imprese ed altre aziende, partendo da un gap infrastrutturale che li pone in una condizione di assoluta fragilità. I servizi ed anche la stessa offerta turistica, che potrebbe rappresentare il volano della nostra economia, a causa di una viabilità inesistente, trovano estrema difficoltà ad affermarsi, nonostante vi siano capolavori di bellezza paesaggistica, artistica, quali chiese, palazzi e non ultimo il Castello Manfredonico. Nelle nostre strade non si viaggia in condizioni di sicurezza. Il crollo di queste strade mette a repentaglio perfino la stessa vita di partorienti e bambini, anche a causa della politica dei tagli alla sanità che ha causato la chiusura del punto nascita e della pediatria presenti da anni nell'ospedale di Mussomeli e che li vede costretti a spostarsi in città come Caltanissetta che, com'è successo in questi giorni a causa delle forti piogge, è una strada a grave rischio di percorribilità, invasa da fango, detriti portati giù da smottamenti e frane, ed in alcuni tratti prossima alla interruzione".
Catania, rivolgendosi a Mattarella, pone l'accento sull'auspicio che vengano messi in discussione alcuni principi cardine della nostra costituzione: il diritto alla salute, il diritto allo studio il diritto alla sicurezza. "La viabilità -aggiunge - non riceve alcuna manutenzione a causa di una politica miope, fatta di annunci che dice di voler tagliare i costi (quelli che servono per dare dignità ai nostri territori), salvo poi trovare in poche ore risorse per svariati miliardi di euro per salvare una parte del sistema bancario. La politica parla solo di elezioni, di leggi elettorali. E mentre ci si preoccupa solo di questo, i comuni dell'entroterra siciliano e nisseno in particolare, sul piano della viabilità, sono abbandonati, sono stati addirittura tagliati fuori dagli investimenti previsti dalla SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne)". Catania non solo chiede a Mattarella di visitare il territorio ma pure "di intervenire sugli organi di competenza affinché si possa, in tempi brevissimi, porre in essere tutte le azioni necessarie e non più procrastinabili alla realizzazione degli interventi sulle nostre strade". E non è il solo a lanciare l'allarme sulle drammatiche condizioni viarie. Ciccio Amico, portavoce di comitati a difesa dei cittadini denuncia: "Sulla Mussomeli - Caltanissetta, in contrada Testacotta, si registrano smottamenti e movimenti franosi. Questo è il frutto del continuo abbandono del nostro territorio. Al bivio Valle per Bompensiere la situazione è penosa. Ponti otturati, fanghiglia sulla strada, movimenti franosi. Abbiamo tutto meno che una strada decente". L'ex capo della Protezione civile (oramai in pensione) Totino Saia ha usato il suo profilo Facebook per caricare alcune immagini inequivocabili. Altrettanto inequivocabile il nome dell'album: "Se questa è una strada".

Sicilia24h

Situazione strade interne: oggi vertice in Prefettura.

Il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede ha convocato per oggi, martedì 14 febbraio  in Prefettura (ore 9.30) un incontro finalizzato alla valutazione delle condizioni della viabilità interna dopo i recenti eventi meteo che hanno provocato notevoli danni. All'incontro sono stati invitati i vertici regionali e provinciali dell'ANAS e della Protezione Civile, il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento dr. Roberto Barberi, i tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio e i Sindaci di Bivona, S. Stefano Quisquina, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Burgio, Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini.Nell'occasione, il Libero Consorzio farà il punto della drammatica situazione in cui versa gran parte della rete viaria di propria competenza, e che, a prescindere dai sia pur considerevoli eventi di pioggia e neve che hanno ulteriormente danneggiato i vari tracciati, necessita di urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che l'Ente non è in grado di effettuare, nonostante le ripetute richieste di finanziamento dei progetti già redatti dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali che sinora non hanno portato all'effettiva disponibilità delle somme promesse dalla Regione Siciliana.

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