Rainews.it
Precari della pubblica amministrazione, ecco i criteri del Piano Madia per l'assunzione
Un piano di assunzioni straordinarioper "superare il precariato" e "valorizzare laprofessionalita' acquisita" da chi lavora nella pubblicaamministrazione da anni. Il progetto era gia' stato annunciato ma oraprende forma, con la definizione dell'anzianita' minima richiesta peraccedere: almeno tre anni anche se non continuativi. e' lo stessotetto che vale per il privato, che spacchettato in mesi fa 36. Lamossa rientra nella riforma del pubblico impiego e risponde anche airichiami dell'Europa, che da tempo ha acceso i fari sull'abuso dicontratti a termine rinnovati all'infinito. Un esempio emblematico e'quello dei ricercatori dell'Istat, per i quali la soluzione e'arrivata ieri sera ed e' stata salutata con soddisfazione anche dallaministra della P.A, Marianna Madia, che si e' detta "contentache tutto sia andato nel modo giusto". Oggi cadra' il velo sututto il nuovo statuto della P.A, e' stato infatti convocato iltavolo con le organizzazioni sindacali per fare il punto su unriordino che va dalla lotta all'assenteismo a un nuovo sistema divalutazione. Tra le novità dell'ultima ora, ci sono i dettagli sullemisure speciali per tutelare chi e' gia' parte integrante dellamacchina pubblica anche se con rapporti di lavoro precari. Chi potràessere assunto a tempo indeterminato Il piano straordinario per leassunzioni coprira' il triennio che va dal 2018 al 2020 e si snodera'su un doppio binario. Da una parte si da' la possibilità ditrasformare in fisso chi gia' lavora in una data amministrazione atempo determinato ed e' stato selezionato tramite concorso;dall'altra si consentirà di aprire bandi che destinino almeno il 50%dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoroflessibile. Quindi chi ha gia' fatto un concorso puo' essere assuntosenza doverne fare di nuovi, mentre gli altri avranno l'opportunita'di poter partecipare a un concorso contando su una riserva, su unaquota consistente di posti a loro dedicati. L'intervento che ha fattoda apripista, sul cui modello e' basato il piano, e' quello, lanciatodal governo l'estate scorsa, che ha consentito alla amministrazionicomunali di risolvere il problema del personale scolastico, precario,di materne e asili nido. Resta da definire la data da cui farscorrere i tre anni, fonti sindacali parlano di cinque anni, quindise si inizia nel 2018, il conto partirebbe dal 2013, che poi e'l'anno in cui, secondo la ragioneria generale dello stato, lestabilizzazioni hanno esaurito la loro spinta. Sempre tra i sindacatic'e' chi vorrebbe andare piu' indietro, fino al 2009. L'arco di tempoentro cui far rientrare l'anzianita' minima rappresenta quindi unnodo ancora da sciogliere. ed e' per questo altrettanto azzardatostabilire una platea, posto che i contratti a tempo nella p.a. sonopoco piu' di 80 mila concentrati nella sanita' e negli entiterritoriali (dati aran), mentre i co.co.co si fermano poco sotto le38 mila unita'. Le ultime questioni saranno affrontate nel tavolo coni sindacati. "Per noi ci sono tre fatti importanti" dice ilsegretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, e coincidono contre articoli del testo unico: "il 2, il 5 e il 40", cheriguardano lo spazio da riservare alla contrattazione. Per ilsegretario confederale della Cisl, Bernava, "e'importante sanare una lunga storia di precariato" e permetteredi utilizzare nella p.a "forme di contratto come l'apprendistatoqualificato, cosi' da dare spazio a giovani laureati". La Cislinsiste anche per inserire nel decreto "la defiscalizzazione deipremi". a "buon punto siamo" secondo il segretariogenerale della Confsal Unsa, Massimo Battaglia, che parla di "uninizio positivo" .
Province: l'emergenza neve è costata almeno 15 milioni
Roma, (askanews) -
Da una prima verifica operata dall'Upi, si aggirano intorno ai 15 milioni di euro le spese impreviste che hanno dovuto sostenere tra novembre 2016 e gennaio 2017 le Province delle Regioni più colpite dall'ondata di maltempo. Una prima stima che non considera la vera e propria area di crisi che si è concentrata nelle Province dell'Abruzzo, delle Marche e dell'alto Lazio, dove le bufere di neve si sono aggiunte all'attività sismica che ormai non dà tregua dall'agosto scorso, e dove la sola conta dei danni per le strade provinciali si aggira intorno ai 60 milioni, ma è in continua crescita.
"Si tratta - dice il presidente dell'Upi Achille Variati - di spese impreviste che i Presidenti di Provincia hanno dovuto autorizzare rispondendone in prima persona, per far fronte ai servizi di neve, di salatura delle strade, per interventi di estrema urgenza, come le caldaie rotte nelle scuole. Soldi che nei bilanci delle Province, non ci sono, a causa dei tagli insensati operati dalla manovra economica del 2015. Ma non sono solo i soldi per le emergenze a mancare: non abbiamo più un euro per la manutenzione e la gestione ordinaria del nostro patrimonio e senza manutenzione, le spese extra sono destinate ad aumentare ad ogni emergenza".
ScrivoLibero
Programma Scopri-Tarta: proseguonogli incontri formativi per i docentiRegioni ed Enti Locali0 Penultimoappuntamento settimanale con la formazione dei docenti delle scuolesiciliane che hanno aderito al programma di Educazione Ambientale"Scopri-Tarta". Oggi lo staff del Settore Ambiente delLibero Consorzio Comunale di Agrigento, che coordina per tutta laSicilia l'azione E3 del progetto UE "Tartalife -Riduzione dellamortalità della tartaruga marina nelle attività di pescaprofessionale" , si sposta a Trapani, nella sede del 1° CircoloDidattico "Leonardo da Vinci", per la terza delle nove giornateformative previste dalla seconda edizione dello Scopri-Tarta. Ieriinvece, nella sede dell'Istituto Comprensivo "Amari RoncalliFerrara" di Palermo, è stata la volta delle scuole palermitane,che numerose hanno aderito al programma e hanno espressosoddisfazione per i contenuti tecnici dell'incontro, e inparticolare per i dettagli sulla biologia e sullo status dellaTartaruga marina nel Mediterrano illustrati dall'esperta DanielaFreggi. Come nei precedenti incontri, è statoconsegnato ai docenti il "Tartakit", che contiene un manuale pergli insegnanti, un manifesto dedicato al progetto e il gioco datavolo "Tartagame" completo di istruzioni, tutti ideati edelaborati dal Settore Ambiente del Libero Consorzio.Ultimo appuntamento, per questasettimana, domani a Linguaglossa (Catania) nell'IstitutoComprensivo "Santo Calì", mentre la prossima settimana, invece,sono previsti gli incontri nelle province di Siracusa, Ragusa eMessina.Ricordiamo che al concorso"Scopri-Tarta" partecipano le classi terza, quarta e quinta dellaScuola Primaria e le classi prima, seconda e terza della ScuolaSecondaria di Primo Grado di tutta la Sicilia. Oltre alle giornateformative, è prevista l'attivazione di un help desk perinformazioni e supporto didattico agli insegnanti.
GdS ondine
EQUIPARATI AI PRIVATIPiano assunzioni nella pubblicaamministrazione: stabilizzato chi è precario da almeno 3 anni
Un piano di assunzionistraordinario per "superare il precariato" e "valorizzarela professionalità acquisita" da chi lavora nella PubblicaAmministrazione da anni. Il progetto era già stato annunciato ma oraprende forma, con la definizione dell'anzianità minima richiesta peraccedere: almeno tre anni anche se non continuativi.E' lo stesso tetto che vale per ilprivato, che spacchettato in mesi fa 36. La mossa rientra nellariforma del pubblico impiego e risponde anche ai richiamidell'Europa, che da tempo ha acceso i fari sull'abuso di contratti atermine rinnovati all'infinito. Un esempio emblematico è quello deiricercatori dell'Istat, per i quali la soluzione è arrivata proprioin serata ed è stata salutata con soddisfazione anche dalla ministradella P.a, Marianna Madia, che si è detta "contenta che tuttosia andato nel modo giusto".Oggi cadrà il velo su tutto il nuovoStatuto della P.a, è stato infatti convocato il tavolo con leorganizzazioni sindacali per fare il punto su un riordino che vadalla lotta all'assenteismo a un nuovo sistema di valutazione. Inquesti momenti sono in corso gli ultimi ritocchi al testo. Tra lenovità dell'ultima ora, ci sono i dettagli sulle misure speciali pertutelare chi è già parte integrante della macchina pubblica anchese con rapporti di lavoro precari.Il piano straordinario per leassunzioni coprirà il triennio che va dal 2018 al 2020 e si snoderàsu un doppio binario. Da una parte si dà la possibilità ditrasformare in fisso chi già lavora in una data amministrazione atempo determinato ed è stato selezionato tramite concorso;dall'altra si consentirà di aprire bandi che destinino almeno il 50%dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoroflessibile.Quindi chi ha già fatto un concorsopuò essere assunto senza doverne fare di nuovi, mentre gli altriavranno l'opportunità di poter partecipare a un concorso contando suuna riserva, su una quota consistente di posti a loro dedicati.L'intervento che ha fatto da apripista, sul cui modello è basato ilpiano, è quello, lanciato dal governo l'estate scorsa, che haconsentito alla amministrazioni comunali di risolvere il problema delpersonale scolastico, precario, di materne e asili nido.Resta da definire la data da cui farscorrere i tre anni, fonti sindacali parlano di cinque anni, quindise si inizia nel 2018, il conto partirebbe dal 2013, che poi èl'anno in cui, secondo la Ragioneria generale dello Stato, lestabilizzazioni hanno esaurito la loro spinta. Sempre tra i sindacatic'è chi vorrebbe andare più indietro, fino al 2009.L'arco di tempo entro cui far rientrarel'anzianità minima rappresenta quindi un nodo ancora da sciogliere.Ed è per questo altrettanto azzardato stabilire una platea, postoche i contratti a tempo nella P.a. sono poco più di 80 milaconcentrati nella sanità e negli enti territoriali (dati Aran),mentre i co.co.co si fermano poco sotto le 38 mila unità.Le ultime questioni saranno affrontatenel tavolo con i sindacati. "Per noi ci sono tre fattiimportanti" dice il segretario confederale della Uil, AntonioFoccillo, e coincidono con tre articoli del Testo unico: "il 2,il 5 e il 40", che riguardano lo spazio da riservare allacontrattazione.Per il segretario confederale dellaCisl, Maurizio Bernava, "è importante sanare una lunga storiadi precariato" e permettere di utilizzare nella P.a "formedi contratto come l'apprendistato qualificato, così da dare spazio agiovani laureati". La Cisl insiste anche per inserire neldecreto "la defiscalizzazione dei premi". A "buonpunto siamo" secondo il segretario generale della Confsal Unsa,Massimo Battaglia, che parla di "un inizio positivo".
COMMISSIONE BILANCIOIl governo presenta 50 emendamenti,all'Ars la Finanziaria va a passo di lumacadi Giacinto Pipitone
PALERMO.
C'è un altro colpo di scenache complica il già tortuoso cammino della Finanziaria all'Ars. Ilgoverno ha fatto arrivare in commissione Bilancio un'altracinquantina di emendamenti, che si sommano al testo base presentato adicembre e al testo-bis depositato a fine gennaio. E a questo puntodiventa davvero difficile approvare la Finanziaria entro finefebbraio, come previsto fino a qualche giorno fa.È stato il presidente dellacommissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo, a far scattare l'allarme:«Il governo vuole ritardare l'approvazione della manovra, possosolo prenderne atto. Chi può impedire ai colleghi di sub-emendarel'emendamento del governo. Così è veramente difficile approvarela Finanziaria entro il 28 febbraio».Vinciullo è già alle prese con unmigliaio di emendamenti depositati dai 90 deputati sul testo base esul testo-bis. È già una mole di lavoro enorme che ha costretto afissare sedute in commissione anche per sabato e domenica prossimaper cercare di arrivare in tempo al traguardo: l'aula infattidovrebbe iniziare a votare da martedì prossimo.Ora però arriva questa nuova valangadi emendamenti e il rischio di sforare abbondantemente a marzo èconcreto. Ovviamente ciò comporterebbe un prolungamentodell'esercizio provvisorio, come ha mostrato di temere stamanianche il presidente dell'Ars. Giovanni Ardizzone che avevaavvertito sui rischi già prima che arrivasse la notizia dei nuoviemendamenti: «Non so dire se ci sarà un altro mese di esercizioprovvisorio ma non posso escluderlo. Serve una riflessione attenta.Non posso escludere al momento niente a meno che il governo nonritiri il maxiemendamento (cioè il testo-bis, ndr) e si ritorni allaFinanziaria base. Questa potrebbe essere una soluzione».Ardizzone ha criticato la strategia delgoverno: «Ci sono tantissimi emendamenti. Devono essere sfoltiti,vedremo il lavoro che farà la commissione Bilancio. Ma devo dire cheil governo non ha aiutato questo percorso, rispetto alla manovra cheaddirittura preannunciava di voler approvare entro dicembre».
LA SICILIA
ALL'ARS E' CAOS EMENDAMENTI CONIL GOVERNO IN CONFUSIONE
Sempre più difficoltoso il camminodel bilancio e della finanziaria.PALERMO. Dopo i circa mille emendamenti presentati dalle forze politi che. i quasi duecento dallecommissioni di merito, ieri, il governo regionale si è auto-emendatopresentando una cinquantina di emendamenti e sub emendamenti, almaxiemendamento, trasmesso all'Ars lo scorso 1 febbraio, con cuiriscriveva il disegno di legge di stabilità depositato a dicembre,insieme con La richiesta di un esercizio provvisorio di due mesi.Rendendo così ancora più difficoltosoil cammino, già complicato, delbilancio e della finanziaria, che dovrebbero essere approvati entroil 28 febbraio. Sulla possibilità di rispetta re questa data, neigiorni scorsi, da queste colonne, l'assessore all'Economia.Alessandro Baccei, firmatario dei nuovi emendamenti, non avevanascosto il suo scetticismo. Pure il presidente dell' GiovanniArdizzone, che non avrebbe neanche voluto due mesi di esercizioprovvisorio, comincia a farsene, una ragione.«Non so dire ha sottolineatoArdizzone a margine di un incontro su gli scambi economico-culturalicon la Grecia - se ci sarà un altro mese di esercizio provvisorio,ma non posso escluderlo. Serve una riflessione at tenta, Al momentotutto è possibile a meno che il governo non ritiri ilmaxiemendamento e si ritorni alla finanziaria base. Questa potrebbeessere una soluzione. Ci sono tantissimi emendamenti; devono esseresfoltiti, vedremo il lavoro che farà la commissione Bilancia. Madevo dire che il governo non ha aiutato questo percorso, rispettaalla manovra che addirittura preannunciava di voler approvare entrodicembre".Tra gli emendamenti presentati daBaccei al maxiemendamento, alcuni riguardano l'abrogazione dinorme, altri le garanzie occupazioni per i Consorzi di bonifica e deilavoratori della forestale; uno la vendita gli immobili residenzialiche fanno parte del patrimonio regionale. Si tratta di 6.224 immobilila cui vendita dovrebbe dare un gettito di circa 71 milioni 739 milaeuro. al netto della riduzione del 20% previsto dalla legge, oltre unulteriore 10 %, se il pagamento avviene in contanti.li presidente della commissioneBilancio, Vincenzo Vinciullo, nono stante abbia dichiarato di essereall'opposizione del governo Crocetta, non ha però alcunaintenzione di fare ostruzionismo, «anche perché il governol'opposizione se la fa da sé. Abbiamo problemi a capire cosavogliano con questi emendamenti. Ce n'è uno che vorrebbe emendareun arti colo del disegno di legge 1276 (quello depositato adicembre), che non esiste più perché il governo ha presentato ilmaxiemendamento; alcuni di questi emendamenti non hanno riferimentiagli articoli che vorrebbero modificare. Ce ne sono alcuni sullavendita delle case popolari o sulla salvaguardia del personale delCas, in vista della creazione della società tra Regione e Anas. Hochiesto al presidente dell'Ars, Ardizzone, di convocare unaconferenza dei capi- gruppo per stabilire se questi nuovi emendamentidebbano essere esaminati dalle commissioni di merito, così comealcuni deputati hanno manifestato l'intenzione di presentare deisubemendamenti». Contrario al prolungamento dell'esercizioprovvisorio, il capogruppo di Forza Italia, Falcone.LILLO MICELI
APPALTI per lo scavo per il teatrogreco, il palacongressi e il museo civico.
TRE GARE IN UNA SETTIMANA PER DARELINFA ALLA CITTÀ
Altri progetti rimangono ancoradentro a un cassetto...Tre gare d'appalto in una settimanaper cambiare, dalla Valle alla periferia, passando per il centrostorico, il volto delta città.In due casi si tratta di processiconclusi: oggi si apriranno infatti le buste per quanto riguarda laseconda tranche di lavori di scavo nell'arca del teatroEllenistico: circa 400mila euro in totale (salvo ribasso) percontinuare [ attività di ricerca e fruizione. Già pronta, comenoto, anche la fase 3, per la quale sono però disponibili ben 2milioni di euro provenienti dalla Regione Siciliana.Un giorno in più e sarà il turno divagliare Le offerte ricevute per gli interventi di manutenzioneordinaria del Palacongressi: 440 mila euro (sempre salvo sconti) perripristinare gli impianti della struttura e consentirne, in tempirelativamente brevi, la nuova fruibilità.Una strada nuova da intraprendere,invece, è quella che riguarda i lavori di completamento eallestimento del Museo Civico, progetto risalente negli anni mariportato alla "vita" dall'attuale Amministrazione. Completatii compiti di tipo progettuale, per lungo tempo rimasti abbandonatinei cassetti, venerdì sarà pubblicato in gazzetta ufficiate ilbando per gli interventi, che prevederanno a manutenzione complessivadel bene, il completamento del secondo piano e le strutturenecessarie per l'allestimento, il cui progetto è stato curato daUniversità di Palermo e Soprintendenza ai Beni culturali diAgrigento. Importo, circa un milione e mezzo di euro per alcuni mesidi lavori. E' un traguardo che arricchirà l'offerta dei siticulturali a Girgenti è il commento del sindaco Firetto -. e cheva inserito in una visione unica insieme al pro getto di spostamentodell'università a Palazzo Tomasi e l'Accade mia di Belle arti invia Bac Bac. li tutto non dimenticando i risultati straordinari chel'Arcidiocesi ha ottenuto con il Mudia". Il Civico, del resto,era nato per essere inserito in una rete museale complessa nel centrostorico e, soprattutto, per ospitare tele e beni oggi ospita tiall'ex Collegio dei Filippini.Per tre gare d'appaltò che vannoverso la concretizzazione, altri progetti, già affidati, rimangonoin attesa di essere operativi, Per cita re solo due casi, il Comune èoggi in attesa del via libera" da parte del Ministero per l'internoper i lavori di completamento della palestra polidistrettuale di viaLa Malfa (che ha da poco ricevuto il collaudo statico), mentre non sihanno notizie del progetto "Terravecchia", dove era necessariori-realizzare i calcoli strutturali per la parte pubblica del pianodi riqualificazione.GIOACCHINO SCHICCHI
PASSAGGIO DI PROVINCIA I QUATTROCOMUNI NON MOLLANO
PALERMO. I comitati civici perl'adesione di Gela, Niscemi e Piazza Armerina all'areametropolitana di Catania, e quello di Licodia Eubea per l'adesionea Ragusa. non vogliono lasciare nulla di intentato. Dopo averpresentato ricorso al Tar per bloccare le elezioni di secondo livellonelle ex Province siciliane, mantengono alto il li vello diinterlocuzione con il governo regionale. I comitati cittadini hannoinoltrato una diffida al governo regionale a non proseguire nell'iterin questione. Nei giorni scorsi Luisa Lantieri. assessore allaFunzione pubblica, intervenendo sul problema ha dichiarato: «Nonsono stati i singoli deputati catanesi a non volere il cambio deiterritori, si è trattato di un problema politico, nei casi dimodifica come questo il referendum non può essere fatto da una partesola l'interlocuzione politica tra le parti doveva essere forte econsolidata. Così invece non è stato».A distanza di tempo dalla bocciaturaall'Ars, della richiesta di modifica dei territori, i parlamentariD'Agostino, segretario regionale di Sicilia Futura e Raia, (Pd).ribadiscono in termini diversi lo stesso concetto. La plausibilitàdell'iniziativa doveva essere cioè, a loro avviso supportato dapremesse di metodo e organizzative differenti. D chiarisce: in primacommissione quando è arrivato il provvedimento di modifica deiconsorzi, sì è proceduta a una bocciatura complessiva, Alla baseuna serie di motivazione, tecniche, giuridiche e organizzative.Problemi patrimoniali che derivano dall'uscita da un territorio,non si può fare tutto con semplicità. Per non parlare del personaledegli enti che si pagano in quota parte. Possiamo avere sulla cartamigliori propositi del mondo, ma devono essere fattibili eattuabili». Raia ribadisce il concetto senza uscire dal perimetrodei dati oggettivi che hanno riguardato la vicenda. A partire daldoppio voto, in commissione prima e in aula dopo, con cui si èposta, almeno per ora, la parola fine alla vicenda: «A distanza diun anno è anacronistico e senza senso parlare di quello che èaccaduto. Credo che non abbiamo fatto male a non agevolare questo percorso. Non c'è dubbio che il parlamento si sia espresso senzamezzi termini per non cambiare l'assetto e l'organizzazioneterritoriale della nostra regione».Tra quanti invece che hanno dato forzaalle istanze dei territori che chiedevano la modifica, gli esponentidel M5s. Tra questi Gianina Ciancio che ricorda la manifestazione delvoto popolare «Un territorio si è espresso e dei cittadini hannoscelto liberamente con un referendum. Noi siamo per il rispetto dellavolontà di queste comunità. Purtroppo l'ipotesi pare siatramontata. E ovvio che il voto contrario del parlamento ha traditola volontà e lo sforzo dei consigli comunali e dei cittadini".GIUSEPPE BIANCA
Gds.it
Un piano di assunzioni straordinario per "superare il precariato" e "valorizzare la professionalità acquisita" da chi lavora nella Pubblica Amministrazione da anni.
Il progetto era già stato annunciato ma ora prende forma, con la definizione dell'anzianità minima richiesta per accedere: almeno tre anni anche se non continuativi.E' lo stesso tetto che vale per il privato, che spacchettato in mesi fa 36. La mossa rientra nella riforma del pubblico impiego e risponde anche ai richiami dell'Europa, che da tempo ha acceso i fari sull'abuso di contratti a termine rinnovati all'infinito. Un esempio emblematico è quello dei ricercatori dell'Istat, per i quali la soluzione è arrivata proprio in serata ed è stata salutata con soddisfazione anche dalla ministra della P.a, Marianna Madia, che si è detta "contenta che tutto sia andato nel modo giusto".Oggi cadrà il velo su tutto il nuovo Statuto della P.a, è stato infatti convocato il tavolo con le organizzazioni sindacali per fare il punto su un riordino che va dalla lotta all'assenteismo a un nuovo sistema di valutazione. In questi momenti sono in corso gli ultimi ritocchi al testo. Tra le novità dell'ultima ora, ci sono i dettagli sulle misure speciali per tutelare chi è già parte integrante della macchina pubblica anche se con rapporti di lavoro precari.Il piano straordinario per le assunzioni coprirà il triennio che va dal 2018 al 2020 e si snoderà su un doppio binario. Da una parte si dà la possibilità di trasformare in fisso chi già lavora in una data amministrazione a tempo determinato ed è stato selezionato tramite concorso; dall'altra si consentirà di aprire bandi che destinino almeno il 50% dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoro flessibile.Quindi chi ha già fatto un concorso può essere assunto senza doverne fare di nuovi, mentre gli altri avranno l'opportunità di poter partecipare a un concorso contando su una riserva, su una quota consistente di posti a loro dedicati. L'intervento che ha fatto da apripista, sul cui modello è basato il piano, è quello, lanciato dal governo l'estate scorsa, che ha consentito alla amministrazioni comunali di risolvere il problema del personale scolastico, precario, di materne e asili nido.Resta da definire la data da cui far scorrere i tre anni, fonti sindacali parlano di cinque anni, quindi se si inizia nel 2018, il conto partirebbe dal 2013, che poi è l'anno in cui, secondo la Ragioneria generale dello Stato, le stabilizzazioni hanno esaurito la loro spinta. Sempre tra i sindacati c'è chi vorrebbe andare più indietro, fino al 2009.L'arco di tempo entro cui far rientrare l'anzianità minima rappresenta quindi un nodo ancora da sciogliere. Ed è per questo altrettanto azzardato stabilire una platea, posto che i contratti a tempo nella P.a. sono poco più di 80 mila concentrati nella sanità e negli enti territoriali (dati Aran), mentre i co.co.co si fermano poco sotto le 38 mila unità.Le ultime questioni saranno affrontate nel tavolo con i sindacati. "Per noi ci sono tre fatti importanti" dice il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, e coincidono con tre articoli del Testo unico: "il 2, il 5 e il 40", che riguardano lo spazio da riservare alla contrattazione.Per il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava, "è importante sanare una lunga storia di precariato" e permettere di utilizzare nella P.a "forme di contratto come l'apprendistato qualificato, così da dare spazio a giovani laureati". La Cisl insiste anche per inserire nel decreto "la defiscalizzazione dei premi". A "buon punto siamo" secondo il segretario generale della Confsal Unsa, Massimo Battaglia, che parla di "un inizio positivo".
Sicilia24h.it
A Palermo seconda giornata di incontri del programma "Scopritarta" con i docenti.
A Palermo la seconda giornata di incontri con i docenti delle scuole siciliane aderenti al programma di Educazione Ambientale "Scopri-Tarta", coordinato per la Sicilia dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento in qualità di partner del progetto UE "Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), e giunto al suo secondo anno di svolgimento. Lo staff del Settore Ambiente e l'esperta in biologia e biodiversità marina dott.ssa Daniela Freggi saranno ospiti dell'Istituto Comprensivo "Amari Roncalli Ferrara" di Palermo per la giornata formativa riservata alle numerose scuole della provincia di Palermo che hanno aderito all'iniziativa, prevista dall'azione E3 del Tartalife, che ha tra i suoi partner il Libero Consorzio, con il CNR-ISMAR ente capofila.
Ieri è stata la volta delle scuole della provincia di Caltanissetta e di Agrigento, con incontri tenuti rispettivamente a San Cataldo e nell'aula "Pellegrino" del Libero Consorzio. Domani invece sarà la volta delle scuole trapanesi, nella sede del 1° Circolo Didattico "Leonardo da Vinci", mentre giovedì lo staff si sposterà a Linguaglossa (Catania) nell'Istituto Comprensivo "Santo Calì". La prossima settimana, invece, sono previsti incontri nelle province di Siracusa, Ragusa e Messina. In tutto nove giornate di formazione e approfondimento per le scuole primarie e secondarie di primo grado siciliane sulla biologia della tartaruga marina e i problemi di conservazione della popolazione del Mediterraneo, soggetta, purtroppo, ogni anno a decine di migliaia di catture accidentali a causa delle attività di pesca professionale, per le quali il Tartalife sta portando avanti ricerche e sperimentazioni per consentire alle società di pesca l'utilizzo di strumenti alternativi in grado di limitare al massimo le catture e soprattutto ridurre l'elevata mortalità degli esemplari.
SiciliaTv
Si è svolto ieri mattina in Prefettura, ad Agrigento, un incontro finalizzato alla valutazione delle condizioni della viabilità interna dopo i recenti eventi meteo che hanno provocato notevoli danni. All'incontro erano stati invitati i vertici regionali e provinciali dell'ANAS e della Protezione Civile, il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento dr. Roberto Barberi, i tecnici del Settore Infrastrutture stradali del Libero Consorzio e i Sindaci di Bivona, S. Stefano Quisquina, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Burgio, Cammarata, San Giovanni Gemini e Casteltermini. Durante l'incontro, il Libero Consorzio ha fatto il punto della drammatica situazione in cui versa gran parte della rete viaria di propria competenza e che necessita di urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che l'Ente non è in grado di effettuare.
Giornale di Sicilia
I nodi della regione
Tra le proposte un mutuo di 27 milioni per acquistare Villa Santa Teresa e la « stretta» sul bollo auto
Manovra, altra valanga di emendamenti
Ardizzone: si rischia di non votarla in tempo
Giacinto Pipitone - Palermo
Un'altra valanga di emendamenti si abbatte sulla Finanziaria regionale. E ora è perfino il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, a ufficializzare i timori che la manovra non venga approvata in tempo e si debba quindi prorogare l'esercizio provvisorio, che terrebbe semi-bloccata la spesa fino a fine ad aprile. Negli ultimi giorni in commissione Bilancio erano piovuti oltre mille emendamenti che avevano già costretto il presidente Vincenzo Vinciullo a fissare un calendario di lavori che prevedeva sedute anche sabato e domenica. La manovra deve uscire dalla commissione entro lunedì per poter poi essere esaminata dall'aula da martedì e arrivare al traguardo il 28 o nei primi giorni di marzo. A complicare i lavori era stato a fine gennaio l'invio daparte del governo di un nuovo testo, che integra quello presentato a dicembre con numerose norme aggiuntive. Su quelle sono arrivate poi le proposte dei deputati. E ieri Vinciullo ha trovato nella «cassetta della posta» un altro fascicolo con 40 nuovi emendamenti firmati dall'assessore all'Economia, Alessandro Baccei. Vinciullo è esploso: «Il governo vuole ritardare l'approvazione della manovra, posso solo prenderne atto. Chi può impedire ai colleghi di sub-emendare l'emendamento del governo. Così è veramente difficile approvare la Finanziaria entro il 28 febbraio». Alcune di queste norme dovrebbero ritornare perfino nella altre commissioni per l'esame di merito e poi essere esaminate dalla Bilancio per la copertura finanziaria. I tempi sarebbero imprevedibili. Ma cosa c'è in questi nuovi emendamenti? Il più «pesante» è quello che prevede l'accensione di un mutuo di 27,3 milioni per acquistare la clinica Villa Santa Teresa di Bagheria, confiscata all'imprenditore Michele Aiello nell'ambito dell'indagine che ha coinvolto anche Totò Cuffaro.Un altro emendamento molto popolare è quello che prevede la sanatoria delle maxi cartelle esattoriali inviate dai consorzi di bonifica agli agricoltori per l'uso dell'acqua. Ci sono poi norme-paracadute per gli Lsu che venivano pagati dallo Stato e che ora, scaduta la convenzione con Roma, rischiavano il posto: ci penserà la Regione a saldare il conto. Baccei ha anche riscritto la norma che consentirà alla Regione di accelerare la riscossione forzata del bollo auto mettendo subito a ruolo i morosi: una norma analoga era stata impugnata dal governo nazionale, ora la nuova formulazione corregge gli errori creando un sistema transitorio per i prossimi tre anni. Il punto però ora riguarda i tempi necessari a esaminare tutte queste norme e gli emendamenti vecchi e nuovi presentati dai deputati. Il presidente Ardizzone teme che non ci siamo modo di rispettare il calendario già fissato: il rischio di sforare abbondantemente a marzo è concreto. «Non so dire se ci sarà un altro mese di esercizio provvisorio - ha commentato Ardizzone - ma non posso escluderlo. Non posso escludere al momento niente a meno che il governo non ritiri il maxiemendamento (cioè tutte le norme che si aggiungono al testo presentato a dicembre, ndr.) e si ritorni alla Finanziaria base. Questa potrebbe essere una soluzione». Ardizzone ha criticato la strategia del governo: «Ci sono tantissimi emendamenti. Devono essere sfoltiti, vedremo il lavoro che farà la commissione Bilancio. Ma devo dire che il governo non ha aiutato questo percorso malgrado avesse addirittura annunciato di voler approvare tutto entro dicembre ». Una telefonata fra lo stesso Ardizzone e Crocetta ha avviato una «trattativa » per tagliare alcune proposte e accelerare i lavori. Ma se così sarà lo si scoprirà solo a partire da oggi, quandola commissione Bilancio inizierà a votare. Intanto l'assessore Baccei mostra disponibilità: «La maggior parte di questi emendamenti sono tecnici. Molti li ho firmati io ma provengono dagli assessorati di riferimento. Io penso che come in tutte le altre leggi si partirà dal testo base e poi si farà una valutazione su cosa portare avanti». In questo clima, con la maggioranza in fibrillazione, potrebbero essere decisivi i voti dell'opposizione. E Forza Italia fissa i propri paletti con Marco Falcone: «Ci vuole un atto di responsabilità da parte di tutte le forze politiche. Il governo abbia il coraggio di ritirare tutte quelle norme che non hanno carattere finanziario e che sono solamente occasione per prebende e mance agli amici e agli amici degli amici. Servono invece pochi e mirati interventi in chiave produttiva».
Pubblica amministrazione. I ricercatori dell'Istat fra le categorie che attendono il posto fisso. Il tetto stabilito per acquisire il diritto è lo stesso del settore privato
Pronto il piano per assumere i precari statali
La stabilizzazione scatta per chi è sotto contratto da 3 anni. L'assessore Baccei: «In Sicilia abbiamo già la nostra legge»
Marianna Berti - ROMA
Un piano di assunzioni straordinario per «superare il precariato» e «valorizzare la professionalità acquisita » da chi lavora nella pubblica amministrazione da anni. Il progetto del governo nazionale era già stato annunciato, ma ora prende forma, con la definizione dell'anzianità minima richiesta per accedere: almeno tre anni anche se non continuativi. È lo stesso tetto che vale per il privato, che spacchettato in mesifa 36. La mossa rientra nella riforma del pubblico impiego e risponde anche ai richiami dell'Europa, che da tempo ha acceso i fari sull'abuso di contratti a termine rinnovati all'infi - nito. «La Sicilia - spiega l'assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei - ha già una legge, peraltro migliorativa per i precari. Se il governo di Roma impugnerà la nostra legge, allora, nel vuoto legislativo, si presenterà l'esigenza di recepire la legge nazionale. Altrimenti, andremo avanti con la nostra legge». Un esempio emblematico di lavoratori da tempo sotto contratto a termine è quello dei ricercatori dell'Istat, per i quali la soluzione è arrivata proprio in serata ed è stata salutata con soddisfazione anche dalla ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia, che si è detta «contenta che tutto sia andato nel modo giusto». Domani cadrà il velo su tutto il nuovo Statuto, è stato infatti convocato il tavolo con le organizzazioni sindacali per fare il punto su un riordino che va dalla lotta all'assentei - smo a un nuovo sistema di valutazione. In questi momenti sono in corso gli ultimi ritocchi al testo. Tra le novità dell'ultima ora, ci sono i dettagli sulle misure speciali per tutelare chi è già parte integrante della macchina pubblica anche se con rapporti di lavoro precari. Il piano straordinario per le assunzioni coprirà il triennio che va dal 2018 al 2020 e si snoderà su un doppio binario. Da una parte si dà la possibilità di trasformare in fisso chi già lavora in una data amministrazione a tempo determinato ed è stato selezionato tramite concorso; dall'altra si consentirà di aprire bandi che destinino almeno il 50% dei posti disponibili al personale interno con contratti di lavoro flessibile. Quindi chi ha già fatto un concorso può essere assunto senza doverne fare di nuovi, mentre gli altri avranno l'opportuni - tà di poter partecipare a un concorso contando su una riserva, su una quota consistente di posti a loro dedicati. L'intervento che ha fatto da apripista, sul cui modello è basato il piano, è quello, lanciato dal governo l'estate scorsa, che ha consentito alla amministrazioni comunali di risolvere il problema del personalescolastico, precario, di materne e asili nido. Resta da definire la data da cui far scorrere i tre anni, fonti sindacali parlano di cinque anni, quindi se si inizia nel 2018, il conto partirebbe dal 2013, che poi è l'anno in cui, secondo la Ragioneria generale dello Stato, le stabilizzazioni hanno esaurito la loro spinta. Sempre tra i sindacati c'è chi vorrebbe andare più indietro, fino al 2009. L'arco di tempo entro cui far rientrare l'anzianità minima rappresenta quindi un nodo ancora da sciogliere. Ed è per questo altrettanto azzardato stabilire una platea, posto che i contratti a tempo nella pubblica amministrazione sono poco più di 80 mila concentrati nella sanità e negli enti territoriali(dati Aran), mentre i co.co.co si fermano poco sotto le 38 mila unità. Le ultime questioni saranno affrontate nel tavolo con i sindacati. «Per noi ci sono tre fatti importanti» dice il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, e coincidono con tre articoli del Testo unico: «il 2, il 5 e il 40», che riguardano lo spazio da riservare alla contrattazione. Per il segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava, «è importante sanare una lunga storia di precariato» A «buon punto siamo» secondo il segretario generale della Confsal Unsa, Massimo Battaglia, che parla di «un inizio positivo».
Bivona
Viabilità, incontro in prefettura sulla sicurezza
«Un incontro proficuo, ci aspettiamo adesso che alle parole seguano presto i fatti: la viabilità provinciale ha bisogno di essere rimodernata e messa in sicurezza in tempi brevi». Lo dice Giovanni Panepinto, vicepresidente del gruppo Pd e sindaco di Bivona, dopo l'incontro - assieme ad altri 9 sindaci, alla Protezione civile ed all'Anas - in Prefettura. (*CR*)
Livesicilia
Ars
Ardizzone: "Esercizio provvisorio?
Il presidente del Sala d'Ercole e la pioggia di emendamenti alla finanziaria.
PALERMO - "Non so dire se ci sarà un altro mese di esercizio provvisorio ma non posso escluderlo. Serve una riflessione attenta. Non posso escludere al momento niente a meno che il governo non ritiri il maxiemendamento e si ritorni alla Finanziaria base. Questa potrebbe essere una soluzione". Lo ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, ai cronisti, a margini di una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, parlando dell'ipotesi ricorrere all'esercizio provvisorio in caso di mancata approvazione entro il 28 febbraio della manovra di riscrittura della finanziaria, all'esame della commissione Bilancio dell'Ars. Riferendosi alla mole di emendamenti presentati, che superano quota mille, Ardizzone ha detto: "ci sono tantissimi emendamenti; devono essere sfoltiti, vedremo il lavoro che farà la seconda commissione. Ma devo dire che il Governo non ha aiutato questo percorso, rispetto alla manovra che addirittura preannunciava di voler approvare entro dicembre". "Come volevasi dimostrare - ha aggiunto - ha presentato un super maxi emendamento che ha dato correttamente la possibilità ai deputati di intervenire in aula, perché questo è il compito del legislatore. E' chiaro che si discute di emendamenti che mi sembrano un po' forzati e la presidenza dell'Ars farà il suo percorso".