Sicilia24h
Scade il 30 marzo il termine per le
domande per gli esami di autotrasportatore
Il Libero Consorzio programma una nuova
sessione di esami per il conseguimento dell'idoneità professionale
per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di merci
per c/terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. Il
termine per la presentazione delle domande per partecipare alla prima
sessione del 2017 scade il 30 marzo 2017 alle ore 12:00.
Il bando di partecipazione è già
disponibile nella home page nella sezione "primo piano" del sito
del Libero Consorzio Comunale di Agrigento www.provincia.agrigento.it
dove è possibile scaricare anche il modulo di iscrizione.
Possono partecipare agli esami per il
conseguimento dell'idoneità professionale i soggetti in possesso,
alla data del 30 marzo 2016, dei seguenti requisiti: maggiore età,
non essere interdetti giudizialmente, non essere inabilitati, essere
in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo
grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o
quinquennale ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e
superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di
preparazione all'esame presso un organismo appositamente
autorizzato.
Inoltre i candidati devono avere la
residenza anagrafica nella nostra provincia o in province che hanno
stipulato con l'Ente un'apposita convenzione, ovvero essere
iscritti nell'anagrafe degli italiani residenti all'estero. Non
sono ammessi candidati che abbiano nel territorio della provincia di
Agrigento il solo domicilio. Al cittadino comunitario ed
extracomunitario che intende conseguire l'abilitazione è richiesto
il possesso di un titolo attestante la regolarità del soggiorno ed
essere, in ogni caso, residente nel territorio della provincia di
Agrigento. Alla domanda di ammissione all'esame redatta in bollo da
16,00, sulla base dello schema allegato al bando, dovrà essere
prodotta la seguente documentazione: attestazione del versamento di
Euro 100,00, che in nessun caso verrà rimborsato, effettuato sul
Conto Corrente Postale n. 11880929 intestato al " Libero Consorzio
Comunale di Agrigento ex Provincia Regionale - Servizio di
Tesoreria" - indicando la seguente causale: "Diritti dì
segreteria per esame idoneità autotrasportatore merci - 1°
Sessione 2017"; dichiarazione sostitutiva attestante il possesso
dei requisiti richiesti dal bando e fotocopia di un documento di
identità o riconoscimento in corso di validità del richiedente.
Coloro che supereranno gli esami
potranno svolgere la professione di autotrasportatore di merci su
strada in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea. Per
qualsiasi altra informazione in merito agli esami gli interessati
potranno rivolgersi agli Uffici del Settore Turismo, Attività
Produttive e Trasporti - Ufficio III° (Autotrasporti c/terzi e
Marketing) sito alla via Crispi, 46 - Agrigento - Dott. Di Mauro
- tel. 0922/593134 - Fax: 0922- 593133.
LA SICILIA
MENFI/MONTEVAGO
Fontana: «Intervenire con urgenza
sulla Sp 42».
"Procedere, con la
massima urgenza, per ridurre disagi e pericolosità onde ristabilire
la normale viabilità sulla provinciale Menfi-Partanna-Montevago".
Lo chiede in un atto ispettivo al I'Ars
il deputato Vincenzo Fontana
il quale sottolinea che 'la SP. 42 si
presenta, ormai da anni, in uno stato di degrado e di abbandono che
non ne consente la normale viabilità a causa della carenza di
segnaletica, del fondo stradale dissestato e dei]e protezioni or mai
di fatto inesistenti, special mente nel ponte che su questa strada
provinciale insiste".
"Considerato che la S.P. 42,
martoriata negli anni c frane e alluvioni, è un'arteria strategica
poi ché congiunge alcuni paesi dell'Agrigentino con la provincia
di Trapani ed è quotidianamente percorsa da decine di proprietari
terrieri e di agricoltori che sono costretti a raggiungere le aziende
agricole, anche e specificatamente con mezzi pesanti i quali ne
aggravano lo stato dell'asfalto sottolinea Fontana non v'è
dubbio che un intervento sistematico dovrebbe esser avviato fin da
subito".
SITI VISITABILI IN 3D
Tesori della città sbarcano on line
grazie a Google Cultural Institute.
Il patrimonio del Comune di Agrigento
presto potrebbe sbarcare on me grazie a Google.
Nei giorni scorsi l'ente, dopo
diverse settimane di lavoro con il vincolo della riservatezza totale
sui fatti, ha infatti firmato un contratto quadriennale con Google
Cultural Institute, costola del colosso web dei motori di ricerca che
da alcuni anni si occupa della digitalizzazione dei patrimonio
culturale e storico. Sul loro sito oggi trovano ospitalità gran arte
dei siti rcheologici e paesaggistici più importanti del mondo,
compresa la Valle dei Templi, che è online dallo scorso anno. Tutto
grazie a sistemi di ripresa a 360gradi che, successivamente
digitalizzate e assemblate, consentono di immergersi in unambiente3D
così come già avviene con le mappe on line di Google Street view.
In digitale, oggi, è possibile visitare tutti i luoghi iconici della
Valle dei Templi, come le rovine del tempio di Zeus, il tempio di
Giunone. e la Necropoli Paleocristiana. A questo Google Cultural
Institute aggiunge una vera sezione dì approfondimento
storico-archeologico di ogni sito, con immagini, testi multilingue e
informazioni utili. Tutto assolutamente gratis per l'ente
ricevente.
Proprio da quell'appuntamento pare, è
partito il percorso di avvicinamento al Municipio, per consentire
verosimilmente la ripresa e digitalizzazione delle immagini di alcuni
siti come il Palazzo dei Giganti, il Collegio dei Filippini e Santo
Spirito, insieme a parte del centro storico con, forse, anche una
capatina alla cattedrale di San Gerlando. Di dettagli, in questo
momento, non ce ne sono, visto che su tutta la vicenda è stato
imposto un vincolo di riservatezza assoluto. Nello stesso contratto
stipulato con Google che l'Ente ha dovuto per obbligo
istituzionale, pubblicare sul proprio albo pretorio, si fa specifico
riferimento all'impegno dì non rilasciare dichiarazioni pubbliche
ambo le parti senza la prelminare approvazione scritta dell'altra
parte" e a fornire in formazioni sulla vicenda fino alla sua
presentazione ufficiale. I lavori comunque, non sono ancora
fisicamente partiti, ed è abbastanza probabile che non partiranno
prima di un paio di mesi consentendo così però a "Girgenti" di
essere ondine probabilmente già dopo l'estate, ovvero il tempo
necessario per effettuare le rilevazioni e assemblarle.
Il ritorno in termini di immagine per
la città sarebbe, come è già avvenuto per la valle. assolutamente
positivo perché consentirebbe di incrementare la conoscenza di
quanto la città ha da offrire oltre alla sua preziosa collina dei
Templi. E il fatto che tutto avverrà gratis, certamente, sembra un
valore aggiunto di questi tempi.
G. SCHICCHI
Licata.
Sindaco inviperito perché non parte
la gestione in house
Cambiano: «Bisogna commissariare
subito la nuova Srr»
Il sindaco Angelo Cambiano ha chiesto i
commissariamento della Srr di cui fa parte Licata. La richiesta è
stata formulata lunedì in assessorato regionale dove il primo
cittadino si è recato accompagnato da una delegazione di ex
operatori ecologici della società d'ambito territoriale Dedalo
Ambiente.
Il Direttore Generale del Dipartimento
Acque e Rifiuti della Regione Sicilia, Maurizio Pirillo si legge in
una nota diffusa da Palazzo dì Città ha assicurato un
intervento per il Commissariamento della SRR cui fa capo la Dedalo
Ambiente, a seguito di espressamente richiesta fatta dal Sindaco di
Licata Angelo Cambiano a seguito della mancata autorizzazione al
ricorso gestione in house dei servizio di raccolta e smaltimento
rifiuti da parte de Comune di Licata. Richiesta che risale a diversi
mesi orsono".
Sulla protesta messa in atto a Palermo
abbiamo sentito il primo cittadino: «La mancata autorizzazione
all'avvio della gestione in house del servizio ha provocato enormi
disagi al Comune ed agli stessi lavoratori, che già da due mesi e
mezzo non percepiscono il salario, oltre che prosegue Cambiano
una pale se inadempienza da parte dei responsabili della SRR a quanto
previsto da un'ordinanza del Presidente della Regione che impone,
alle stesse SRR la gestione in house del servizio dei rifiuti, in
applicazione dei Piani di intervento approvati dalla stessa Regione».
Come si ricorderà, i prodromi della formale protesta in assessorato
c'erano stati sul finire della scorsa settimana quando secondo
quanto dichiarato da Cambiano l'amministrazione comunale per
far fronte all'emergenza-rifiuti ha cercato di garantire le
spettanze ai lavoratori versando nelle casse della Dedalo le somme
necessarie. Cosa che adesso non potrà più essere possibile perché
i conti della Dedalo sono stati pignorati dai fornitori che vantano
debiti pregressi ed in virtù del fatto che a seguito di una recente
sentenza il Comune di Licata è oggi creditore nei confronti del la
stessa Dedalo di una somma pari a 4 milioni di euro». Pareri opposti
(riportati dai nostro giornale nelle edizioni di sabato e domenica)
dei commissari di Dedalo Ambiente, Miceli e Gueli, quali ci hanno
dichiarato che la OSato Ambiente ad essere in credito con il Comune
di Licata. Ad ogni modo, la protesta di lunedì mattina ha avuto un
risultato: a seguito delle assicurazioni ricevute, gli operatori
ecologici sono tornati al lavoro per il regolare svolgimento dei
servizi.
Il governatore Crocetta: «Disabili, daremo
risposte immediate»
TOUR DE FORCE. Oggi il presidente
della Regione incontrerà le associazioni. Sospesa la protesta.
PALERMO. Cercherà di trovare un punto
di mediazione con tutte le associazioni ed enti che si occupano della
cura dei disabili gravissimi, il presidente della Regione, Rosario
Crocetta, che ha in calendario, oggi, una serie di incontri per
mettere tutti d'accordo. In matti nata, Crocetta. incontrerà il
presidente dell'Anffas, Pippo Giardina. che ha sospeso la
manifestazione di protesta davanti Palazzo d'Orléans. A seguire
tutte le altre associazioni. Un vero e proprio tour de force «perché
dobbiamo dare risposte immediate ai disabili gravissimi», ha detto
il presidente. «Non è possibile che ognuno proponga una cosa
diversa ha aggiunto in base al singolo caso o ai propri
interessi. A parte il fatto che trovo incomprensibile l'opposizione
all'utilizzo degli Asu da parte di chi fa da sponda al sistema
delle cooperative. Intanto, non li stiamo utilizzando gli Asu che
dovranno sottoporsi a dei test e a corsi di aggiornamento. Non
capisco questo pregiudizio. Una delle soluzioni che immagino, è
quella di consentire ai disabili gravissimi la possibilità di
scegliere libera mente chi deve assisterli».Per l'assistenza ai
disabili gravissimi sono già stati previsti 36 milioni di euro che
potranno aumentare ulteriormente. Non conosciamo ancora il numero
effettivo di quante persone versino in condizioni gravissime, le Asp
stanno ultimando il censimento ha continuato il presidente della
Regione -.. Dobbiamo fare chiarezza: le Asp impiegano tre mesi per
redigere i piani individuali di assistenza. Intanto diamo un
anticipo. Eppoi, non è vero che l'Emilia Romagna spenda 400
milioni di euro per i disabili gravissimi, però dà un assegno
mensile che può variare da 600 a 1.600 euro mensili. Noi potremmo
dare di più. E la prima volta che si cerca di fare un intervento
massiccio. Non posso permettere che la gente resti senza assistenza»,
Il presidente della Regione è intenzionato ad andare avanti con
tutta la determinazione che il raso richiede: Ho molto apprezzato la
decisione dell'Anffas di revocare la manifestazione di protesta.
Voglio arrivare, in una settimana,alla scrittura di un protocollo
sulla disabilità». Ma mettere tutti d'accordo non sarà semplice.
Però, non è l'unico ostacolo, «perché ci sono quelli che, per
esempio, sono contrari a dare i soldi alle famiglie per ché poi non
li spendono. Bene,a chi non vorrà i soldi daremo un altro tipo di
assistenza. Bi sogna agire con saggezza, perché magari con cediamo
'assistenza 24 ore su 24 ad un disabile gravissimo e poi la
famiglia non sa dove mettere assistente. Ci sono casi in cui tutta la
famiglia vive in una sola stanza. Potrebbero utilizzare 'soldi per
trasferirsi in una casa più accogliente. Ai quattro fratelli Biviano
di Lipari che non hanno alcuna assistenza, si potrebbero dare 2 mila
euro al mese ciascuno. Tutte le decisioni saranno adottate dalla
cabina di regia dove sono rientrate le dimissioni di Giovanna
Gambino, garante per la disabilità della Regione siciliana».
Crocetta, dopo l'emergenza rifiuti ha concentrato nelle sue mani
anche quella sulla disabilità grave. E i renziani dei Pd
accogliessero la proposta di Luca Sammartino di uscire dal governo,
diventerebbe una sorta di amministratore unico.
Migranti, Strasburgo: «L'Italia
non protegge i minori»
«La nuova
legge è un passo avanti, ma occorre intervenire su accoglienza».
La mancanza di posti nei centri adeguati ad accogliere minori non accompagnati che arrivano in
Italia e l'inceppamento del sistema di custodia legale, l'unico
che assicura il pieno rispetto dei loro diritti, sono due dei sintomi
più gravi di cui soffre il sistema italiano di accoglienza dei
migranti e dei richiedenti asilo. lo evidenzia il rappresentante
speciale del segretario generale del Consiglio d'Europa Tomas
Bocek, in un rapporto, frutto di una visita in Italia lo scorso
ottobre, da cui emergono numero se altre carenze messe a nudo dal
"record di sbarchi del 20l6».
Bocek osserva che nonostante «siano
stati fatti notevoli sforzi per aumentare e migliorare i centri e
servizi d'accoglienza» il sistema non regge e deve essere quindi
rivisto.
L'Italia dovrebbe aumentare gli
Sprar, che Bocek considera «un buon esempio» ma «insufficienti.
inoltre «è necessario introdurre leggi sui centri d'accoglienza
che indichino cosa deve essere garantito conte minimo a chi vi
soggiorna e tutti i luoghi devono essere adeguatamente monitorati.
Se queste sono le indicazioni generali
che Bocek rivolge all'Italia sull'accoglienza, lo speciale
rappresentante dedica un capitolo a palle ai minori non accompagnati,
asserendo anche che l'approvazione della legge sulle misure di
protezione a toro destinate, «sarebbe un passo avanti molto buono»
anche se occorre vedere come il testo sarà applicato per sapere se
risolverà i maggiori problemi.
E di problemi nel suo rapporto Bocek ne
evidenzia diversi. innanzitutto il fatto che i minori restano
settimane, ma anche mesi in strutture inadeguate come gli hotspot ed
i centri di prima accoglienza. La Corte europea dei diritti umani ha
già ricevuto tre ricorsi da un certo numero di minori per te
condizioni in cui sono tenuti nel centro di prima accoglienza per
richiedenti asilo di Cona (Venezia).
Bocek evidenzia anche il cattivo
funzionamento del sistema di custodia legale, con sindaci che si
ritrovano tutori legali di oltre mille minori, e la pratica per
nominarne uno che invece di 24 ore «in pratica dura mesi». «Le
pratiche amministrative non possono cominciare fino a che un tutore
non è stato nominato» osserva Bocek sottolineando come «i ritardi
nella nomina e il moltiplicarsi dei piccoli per ogni tutore portano i
minori non accompagnati ad aspettare più a lungo degli adulti per
definire il loro status».