Sabato 11 marzo 2017
Agrigentonotizie
Libero Consorzio, Vella resta in carica come segretario generale
Giuseppe Vella, segretario e direttore generale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento prosegue il proprio incarico ad Agrigento, rinunciando alla nomina di segretario generale del comune di Caltanissetta. Lo rende noto il Libero Consorzio. Vella svolge ininterrottamente le sue funzioni dal marzo del 2007."
Agrigentoweb
"Agrigento is wonderful!", gli studenti del Politi intervistano i turisti
"Agrigento is wonderful!". È il commento di alcuni turisti raccolto dagli studenti Marco Roccaforte, Daniele Russello, Sofia Tamburello e Giorgia Moscato del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "Raffaello Politi" di Agrigento.
I liceali stanno svolgendo un progetto di alternanza scuola lavoro all'Ufficio Stampa e Urp del Libero Consorzio di Agrigento e, improvvisandosi "reporter per caso", hanno avvicinato turisti e visitatori che, incuriositi, hanno risposto alle loro domande. Le interviste hanno assunto, così, il valore dell'inchiesta sulla percezione che i turisti hanno della città. Un coro unanime di turisti stranieri ha dichiarato "Agrigento is wonderful". La città supera l'esame e viene promossa a pieni voti. Dai turisti è vista come accogliente ed ospitale, meta da consigliare per le innumerevoli bellezze monumentali, artistiche e paesaggistiche. Apprezzamento, inoltre, per la festa del "Mandorlo in Fiore" ed il festival del folklore. Il Libero Consorzio, per il secondo anno consecutivo ospita alcuni studenti del "Politi" che, nell'ambito del progetto "Fuoriclasse", stanno svolgendo un periodo di alternanza formativa "scuola-lavoro". Gli studenti, in questo periodo, hanno già realizzato numerose interviste ad autorità e personalità agrigentine. Stanno, inoltre, lavorando alla realizzazione di un docufilm su Luigi Pirandello in occasione del 150° anniversario della nascita del drammaturgo. Il docufilm raccoglie alcune interviste esclusive a Pierluigi Pirandello, nipote del drammaturgo, alla scrittrice Simonetta Agnello Horby ed allo storico Settimio Biondi. Un ulteriore approfondimento riguarderà, successivamente, Johann Wolfgang Goethe. Quest'anno infatti ricorre il 230° anniversario della visita del grande scrittore, drammaturgo e pittore tedesco ad Agrigento. Il video è visionabile nel canale youtube "ufficiostampaproag" del Libero Consorzio di Agrigento o sulla home page del sito istituzionale dell'Ente www.provincia.agrigento.it.
Gli studenti che hanno realizzato il video sono Marco Roccaforte (riprese e montaggio), Daniele Russello e Sofia Tamburello (interviste) e Giorgia Moscato (foto).
Giornale di Sicilia
Sabato 11 marzo 2017
Mandorlo, ultime danze
Concetta Rizzo
Il messaggio di pace e fratellanza, da Agrigento, si irradia in tutto il mondo. E' stato proprio il prefetto Nicola Diomede, ieri mattina,durante l'accoglienza dei gruppi folk internazionali che partecipano alla settantaduesima edizione del "Mandorlo in fiore", a chiedere di portare, ognuno nel proprio paese, un chiaro, forte, messaggio di pace e fratellanza. "Lo scambio dei doni è un modo per creare relazi\oni umane e la festa del Mandorlo in fiore è un momento di creazione di relazioni umane - ha spiegato il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede - . E' stato offertol'olio, le arance una pigna. Ognuno di questi doni ha una sua simbologia che riconduce a messaggi di fecondità, prosperità, pace, fratellanza. La presenza dei gruppi provenientidalla Corea, del Medio Oriente, dall'Europa dell'Est, ancora una volta, fa di Agrigento fa un centro di messaggio. Ho fatto un invito affinché il messaggio di pace e fratellanza, che parte da Agrigento, arrivi in ognuno dei loro paesi al rientro dei gruppi folcloristici, in modo da irradiare, il più possibilenel mondo, questi messaggi di pace e fratellanza". Il "benvenuto" è stato, ufficialmente, dato ai gruppi patrimonio immateriale dell'Unesco: Corea, Repubblica Ceca, Spagna, Iran, Slovacchia, India, Lettonia, Giordania, Albania, Algeria ed ai gruppi folk internazionali provenienti da Bulgaria, Indonesia, Turchia, Palestina e Israele. "Il segno simbolico di maggiore potenza è la presenza di Israele e Palestina insieme - ha tenuto a sottolineare il sindaco di Agrigento Lillo Firetto -. Anche durante la sfilata di mercoledì, giorno della fiaccolata dell'amicizia, erano uno dietro l'altro. Il Mandorlo in fiore continua ad essere punto di incontro di tradizioni, di patrimoni Unesco che si confrontano, incontro fra genti, relazioni che si creano e si rinsaldano. La prospettiva deve puntare sempre di più a questo. Gli ultimi due anni hanno creato, all'estero, una rivitalizzazione nei confronti della manifestazione". "Quest'anno ci sono realtà importanti: la Giordania, Palestina, Israele - ha detto il commissario del Parco archeologico Bernardo Campo - che vivono, in un momento storico, in cui la pace è importante". La cerimonia in Prefettura è ben riuscita. Il significato del Mandorlo in fiore è stato chiaro. "Noi abbiamo aggiunto un elemento - ha detto il direttore del Parco archeologico, Giuseppe Parello - . Mettiamo a disposizione il patrimonio materiale dell'umanità: la valle dei Templi affinché i patrimoni immateriali di tutto il mondo si possano riunire, conoscere, affinché possano gioire assieme, fugando, almeno per qualche giorno, i problemi che ciascuno Stato ha. Un momento di gioia e di pace per tutti". Intanto, naturalmente, ci si prepara per la giornata clou: quella di domani. E proprio dal Parco archeologico "Valle dei Templi" è stato reso noto che, in occasione dello spettacolo conclusivo del settantaduesimo Mandorlo in fiore, domani sarà possibile entrare gratuitamente nella valle. L'ingresso, a partire dalle 14, è quello del cancello antistante il tempio di Ercole. Ma ri è stato, naturalmente, anche festival internazionale del folclore con l'esibizionedei gruppi folk in piazza Cavour. Esibizioni che proseguiranno anche oggi al tempio di Giunone, in piazza Cavour ed al teatro "Pirandello". Ad impreziosire tutto, naturalmente, la presenza dei gruppi patrimoni immateriali dell'Unesco. (*CR*)
Zona montana. Le comunità ecclesiali di Cammarata e San Giovanni Gemini «esprimono rammarico per il mancato intervento da parte delle istituzioni preposte»
Strada dissestata, frati e parroci lanciano appello: «Fate qualcosa»
A compromettere una viabilità già difficile sono state le ultime ondate di maltempo. Adesso, la strada provinciale 26 che rappresenta la via d'accesso per Cammarata e San Giovanni Gemini è in condizioni disastrose. A "tuonare" contro i mancati interventi, ieri, sono state proprio le comunità ecclesiali di Cammarata e San Giovanni Gemini, mosse dai principi contenuti nella dottrina sociale della Chiesa per la promozione del "bene comune". «Esprimiamo rammarico per il mancato intervento da parte delle istituzioni preposte sulla strada provinciale 26 - hanno scritto i parroci delle due comunità ed i frati Cappuccini di San Giovanni Gemini - . Nessun provvedimento, eccetto indagini geognostiche, è stato ancora ad oggi adottato per il rifacimento della strada provinciale, unica transitabile per raggiungere i due Comuni montani. Da anni, i dissesti idrogeologici e l'usura del manto stradale - hanno ricostruito i sacerdoti ed i frati Cappuccini - determinano una situazione difficoltosa - alcune parti delle carreggiate sono, da tempo, impraticabili - di viabilità sia di mezzi leggeri che pesanti». A fine gennaio scorso, la precarietà si è aggravata: fango e detriti sono finiti sulla provinciale 26-A, che collegaCammarata con Castronovo, e sulla provinciale 26-B, all'altezza di contrada Puzzillo, nei pressi del bivio Tumarrano-San Giovanni Gemini. «Quel che più preoccupa, al di là della viabilità precaria, e che la strada provinciale 26 - continuano i sacerdoti ed i frati Cappuccini - rappresenta l'unico accesso alle due città di Cammarata e San Giovanni Gemini che registrano attualmente seri disagi, trascinandosi pericolosamente verso un isolamento di migliaia di cittadini. Queste comunità ecclesiali, prendendo atto della criticità strutturale di questa rete viaria, primache divenga impraticabile, si fanno carico dei bisogni della propria gente e sottopongono agli organi istituzionali competenti la necessità di una soluzione definitiva e strutturale con immediata esecuzione. Non soluzioni tampone o "palliative" - sottolieano - o pseudo rassicurazioni dell'ultima ora che hanno il sapore della beffa ». I parroci di Cammarata e San Giovanni Gemini, ma anche i frati Cappuccini di San Giovanni Gemini chiedono, dunque, ed a cuore aperto, un intervento risolutivo che eviti, scongiuri, il rischio concreto di paralisi viaria e dunque il pieno, inevitabile, isolamento dei due Comuni montani Agrigentini. (*CR*) viabilità
Non è stata chiusa strada fra Sciacca e «Salinelle» Sciacca
Non è stata chiusa al transito la strada provinciale Sciacca-Salinella. Nonostante le criticità emerse a seguito di un sopralluogo tra tecnici del Libero Consorzio di Agrigento ed il vice sindaco di Sciacca, Silvio Caracappa, è stata assunta questa decisione. "Sono stati collocati limiti di velocità - afferma Caracappa - che consentono il transito in questa strada non superando i 30 chilometri orari. Inoltre, il Libero Consorzio ha chiesto un finanziamento di 80 mila euro alla Protezione Civile per lavori in questa strada". Per il consigliere comunale di Sciacca Simone Di Paola "la notizia dello sblocco di circa 235 milioni di euro a valere su risorse regionali, da mettere a disposizione dei Liberi Consorzi, per interventi a valere sulla viabilità provincialerappresentano un'autentica boccata d'ossigeno, cui il nostro territorio non può e non deve fare a meno". Secondo l'esponente del Pd le strade provinciali "vivono da anni una condizione di autentico abbandono, anche a causa della scelta scellerata di licenziare le Province Regionali, senza porsi il tema delle risorse da destinare ai nuovi enti". La Sciacca-Salinella è una strada particolarmente importante anche per i proprietari dei terreni della zona che la percorrono per raggiungere le loro campagne. (*GP*)
Cultura.
Il progetto consiste nel mettere insieme tutti beni il cui comune denominatore sia il XIX secolo inserendoli in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi
Il primo ecomuseo realizzato dalla ex Provincia
Mettere insieme tutti beni, il cui comune denominatore, sia il XIX secolo inserendoli al meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi distribuiti sul territorio. Intende essere questo l'Ecomuseo istituito ad Agrigento dal libero consorzio comunale (l'ex provincia regionale). Si tratta del primo Ecomuseo in Sicilia costituito esclusivamente da un ente pubblico. Il termine "ecomuseo" indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. Non aspettatevi quindi di trovare un museo con un ingresso e una biglietteria: né sale né quadri e neppure oggetti esposti alle pareti. Si tratta piuttosto di un luogo dove un territorio in movimento si racconta e si mostra. In questo caso si rivela attraverso le opere del XIX presenti nel patrimonio culturale agrigentino. Un ecomuseo, diversamente da un normale museo, non è circondato da mura o limitato in altro modo, ma si pro one come un'opportunità di scoprire e promuovere una zona di particolare interesse per mezzo di percorsi predisposti, di attività didattiche e di ricerca che si avvalgono del coinvolgimento in prima persona della popolazione, della associazioni e delle istituzioni culturali. Vede la luce grazia al Commissario Roberto Barberi, che con una propria determinazione ha il "cer - tificato di nascita" dell' ecomuseo agrigentino. Gli "ecomusei" sono previsti dalla legge regionale n. 16 del 2 luglio 2014 che ha attribuito agli enti pubblici e privati, agli enti locali e alle associazioni, la possibilità di istituirli. In particolare, l'ecomuseo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, è composto dalla biblioteca dell'Ente, intitolata ad uno dei Padri della Costituzione della Repubblica Gaspare Ambrosini; dall'archivio storico in cui sono raccolti e catalogato documenti risalenti all'Unità d'Italia ed al Risorgimento al Palazzo storico di piazza Vittorio Emanuele fondato seconda metà dell'Ottocento; dalla Galleria epositiva della "Scala Reale", al Giardino Botanico dell'Ente in cui son o presenti anche testimonianze archeologiche e dall'erbario annesso in cui è custodita una ricca collezione di piante essiccate risalenti all'800 e da ogni altro bene appartenente ad ente pubblico o privato che risponda alle finalità della legge 16 che eventualmente sarà messo a disposizione dei rispettivi Enti pubblici e/o privati. «Con questo progetto - ha commentato il commissario Roberto Barberi - ci prefissiamo lo scopo di riuscire a rafforzare il senso di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche, culturali e politico-civili delle comunità. Si potrà così attivare e rendere direttamente partecipi, le comunità, le istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali, i processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturalemateriale, immateriale-sociale e ambientale della Regione, co presi i saperi tramandati e le tradizioni ». L'ecomuseo agrigentino ha il merito di interviene nel territorio della comunità, nella sua trasformazione ed identità storica, proponendo "come oggetti del museo" non solo gli oggetti della vita quotidiana ma anche i paesaggi, l'architettura, le testimonianze orali della tradizione. Si occupa della promozione di attività didattiche e di ricerca grazie al coinvolgimento diretto della popolazione e delle istituzioni locali. Il compito di tale istituzione museale è da un lato la conservazione e la tutela del patrimonio culturale ma dall'altro anche la valorizzazione del patrimonio collettivo. (*EDB*)
Libero Consorzio, Vella resta direttore generale
Giuseppe Vella continuerà a ricoprire il ruolo di Direttore Generale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Lo stesso funzionario ha ritenuto di proseguire il proprio incarico ad Agrigento rinunciando alla nomina di segretario generale del comune di Caltanissetta. Vella svolge ininterrottamente le sue funzioni di Segretario e direttore Generale del Libero Consorzio dal marzo del 2007. Il dottor Vella ha svolto l'incarico di Segretario/Direttore generale e Presidente del nucleo di valutazione del Comune di Licata dall'agosto del 2003 all'aprile del 2007 e vanta una lungacarriera all'interno della Pubblica Amministrazione, iniziata nel 1996. Inoltre, grazie alla sua esperienza e alla formazione professionale, oltre a svolgere l'attività di docente.
Alternanza scuola lavoro. Fatte interviste per un'inchiesta sulla percezione che i visitatori hanno della cittàValle, gli studenti del «Politi» interrogano i turisti
«Agrigento is wonderful!». È il commento di alcuni turisti raccolto dagli studenti Marco Roccaforte, Daniele Russello, Sofia Tamburello e Giorgia Moscato del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "Raffaello Politi" di Agrigento. I liceali stanno svolgendo un progetto di alternanza scuola lavoro all'Ufficio Stampa e Urp del Libero Consorzio di Agrigento e, improvvisandosi "reporter per caso", hanno avvicinato turisti e visitatori. Le interviste hanno assunto, così, il valore dell'inchiesta sulla percezione che i turisti hanno della città. Il Libero Consorzio, per il secondo anno consecutivo ospita alcuni studenti del "Politi" che, nell'ambito del progetto "Fuori - classe", stanno svolgendo un periodo di alternanza formativa "scuola-lavo - ro". Gli studenti, in questo periodo, hanno già realizzato numerose interviste ad autorità e personalità agrigentine. Stanno, inoltre, lavorando alla realizzazione di un docufilm su Luigi Pirandello. Il docufilm raccoglie alcune interviste esclusive a Pierluigi Pirandello, ipote del drammaturgo, alla scrittrice Simonetta Agnello Horby ed allo storico Settimio Biondi. Un ulteriore approfondimento riguarderà, successivamente, Johann Wolfgang Goethe. Quest'anno infatti ricorre il 230° anniversario della visita del grande scrittore, drammaturgo e pittore tedesco ad Agrigento. Il video è visionabile nel canale youtube "ufficiostampaproag" del Libero Consorzio o sulla home page del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it. Gli studenti che hanno realizzato il video sono Marco Roccaforte (riprese e montaggio), Daniele Russello e Sofia Tamburello( interviste) e Giorgia Moscato.
Domenica 12 marzo
Riaperta al traffico la Provinciale 1
È stata riaperta al transito la Strada Provinciale n. 1 (direzione Fondacazzo-contrada Borsellinobivio SS 118), chiusa da oltre un anno nel tratto che va dal km 2+450 al km 2+640 in seguito al distacco di un masso. La riapertura è stata decisa dopo vari sopralluoghi effettuati dal personale tecnico del Libero Consorzio e dopo la comunicazione del Comune di Agrigento in merito alla realizzazione, da parte del proprietario del terreno sovrastante, degli interventi di messa in sicurezza del costone roccioso.
Libero Consorzio
Esami per autotrasportatori
Il Libero Consorzio programma una nuova sessione di esami per il conseguimento dell'idoneità professionale per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di merci per c/terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. Il termine per la presentazione delle domande per partecipare alla prima sessione del 2017 scade il 30 marzo alle 12. Il bando di partecipazione è già disponibile nella home page nella sezione "primo piano"del sito del Libero Consorzio Comunale di Agrigento dove è possibile scaricare anche il modulo di iscrizione.
Provinciale 44. Tanino Bonifacio ha esposto sull'arteria che collega il comune belicino alla Fondovalle Sciacca-Palermo ed a Menfi un cartello per dire «basta»
Strade da terzo mondo
Protesta il vice sindaco di Santa Margherita
Sollecitata una manutenzione straordinaria che elimini le pericolose frane in corso e il forte dissesto del manto stradale che interessa tutto il percorso delle due arterie provinciali.
Giuseppe Pantano - Santa Margherita Belice
«Nella provincia di Agrigento le strade provinciali sono da terzo mondo: intransitabili e pericolose. Chiediamo aiuto. Adesso è arrivato il momento di dire basta». È un cartello con questa scritta che ieri il vice sindaco di Santa Margherita Belice, Tanino Bonifacio, ha esposto sulla provinciale 44, che collega il comune belicino alla Fondovalle Sciacca-Palermo ed a Menfi. «Vogliamo percorrere in sicurezza, senza pericolo di vita, questa strada - afferma Bonifacio - ma, nonostante le sollecitazioni inoltrate agli organi competenti del Libero Consorzio di Agrigento e della Regione Siciliana, fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta». Attraverso questa manifestazione di protesta il vice sindaco di Santa Margherita vuole «chiedere aiuto affinché vengano messe in sicurezza con urgenza queste importantissime arterie stradali che collegano la città del Gattopardo con il territorio e, soprattutto, per scongiurare che accada l'irrepara - bile, ovvero il verificarsi di gravi incidenti con la perdita di vite innocenti. Chiediamo con estrema urgenza - aggiunge Bonifacio - una manutenzione straordinaria che elimini le pericolose frane in corso e il forte dissesto del manto stradale che interessa tutto il percorso delle due arterie provinciali ». Pochi mesi fa il Libero Consorzio di Agrigento ha stimato in 3 milioni e 276 mila euro i danni provocati alle strade provinciali del nubifragio del 25 novembre dello scorso anno. Il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha avanzato alla Regione la richiesta dello stato di emergenza per riparare i danni alla viabilità nei territori di Caltabellotta, Sciacca, Ribera, Lucca Sicula, Burgio, Cianciana, Cattolica Eraclea, Villafranca Sicula.La richiesta è stata avanzata con un apposito atto, su proposta del settore Infrastrutture Stradali. I danni, secondo quanto reso noto dal Libero Consorzio, hanno aggravato il dissesto idrogeologico dei territori di molti comuni della provincia, causando movimenti franosi che hanno interessato le strade provinciali e consortili. In particolare, sono stati valutati i danni e le somme per ripristinare la corretta viabilità sullastrade "Sciacca- Caltabellotta- San Carlo" (un milione 900 mila euro); "Sant'Anna-Villafranca Sicula" (50 mila); collegamento tra la provinciale 36 e la "Sant'Anna-Villafranca Sicula" (25 mila euro); "Portella di Burgio-Lucca Sicula-bivio 386" (24 mila); "Ribera- Cianciana" (300 mila euro); "Sciacca- Salinella bivio Sant'Anna" ed ex "Regionale Sciacca-Salinella" (400 mila euro); "Cattolica Eraclea-Cianciana" (100 mila euro) "Ribera-Magone statale 115" (80 mila euro); "Bivio Tamburello- Bivona"(34 mila); Bivio Verdura- Caltabellotta" (13.490); "Montallegro- Ribera", "Castellana-Camemi", "Ponte Magazzolo - provinciale 32" e "Strasatto-Piano Povero" (300 mila euro). «Le esigue risorse finanziarie del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, purtroppo, non consentono di fronteggiare l'attuale stato di emergenza, potendo solo assicurare - ha sottolineato il Libero Consorzio - alcuni interventi minimali mirati all'apertura delle strade per consentire, ove possibile, il passaggio delle autovetture». Le richieste sono state inviate agli assessorati regionali delle Infrastrutture e Mobilità, della Protezione Civile, del Territorio e Ambiente e dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale oltre che alla Presidenza della Regione Siciliana «per richiedere un apposito contributo sulle spese per gli interventi urgenti diretti a fronteggiare l'emergenza a seguito del dichiarato stato di calamità naturale, per intervenire sui territorio e ripristinare le strade fortemente danneggiate». (*GP*)
lunedì 13 marzo 2017
Festa del mandorlo. Un tripudio di consensi, con applausi ed urla, da parte degli spettatori che hanno riempito - a migliaia e migliaia - l'intera via Sacra
Concetta Rizzo
Sono saliti sul palco, ai piedi del tempio della Concordia, tenendosi per mano. Un «abbraccio» di mani che è stato levato al cielo, in segno di vittoria ma anche di pace e fratellanza. Ex aequo per Palestina ed Israele. Ai due gruppi folk, ieri pomeriggio, è stato attribuito il Tempio d'oro. Sono i vincitori del festival internazionale del folclore della settantaduesima edizione del «Mandorlo in fiore». Tripudio di consensi, con applausi ed urla, da parte degli spettatori che hanno "accerchiato" il tempio della Concordia e riempito - a migliaia e migliaia - l'intera via Sacra. Ed in simbolo di pace, a margine della cerimonia di premiazione, sono state fatte levare in volo due colombe bianche. «La pace parte dalla Sicilia, parte da Agrigento e che possa raggiungere tutto il mondo». Con queste parole è calato il sipario sull'edizione 2017 della kermesse che, da 72 anni, vive e cerca di diffondere, a livello universale, i valori della pace, della serenità e della fratellanza. Sul palco, nel cuore della Valle d i Templi, è stato consegnato - a Palestina ed Israele - anche il premio "Re Capriata" della sezione provinciale dell'Assostampa. Le rappresentanze delle due popolazioni stanno vivendo, del resto, un momento storico difficile, un momento pieno di incognite. Quelle mani unite, alzate al cielo, ieri pomeriggio, hanno emozionato anche i più distratti ed hanno tracciato la strada della speranza. Sul palco, c'era il prefetto Nicola Diomede, il sindaco Lillo Firetto, il direttore del Parco Giuseppe Parello ed il commissario del Parco Bernardo Campo, nonché il segretario provinciale dell'Assostampa Gero Tedesco. In mattinata, la sfilata. I diciotto gruppi folk, riconosciuti patrimonio immateriale dell'Unesco: Corea, Repubblica Ceca, Spagna, Iran, Slovacchia, India, Lettonia, Giordania, Albania, Algeria ed Italia, con accanto i gruppi folk internazionali arrivati dalla Bulgaria, dall'Indonesia, dalla Turchia, dalla Palestina e da Israele, hanno sfilato per le strade del centro di Agrigento: da piazza Pirandello fino al campo sportivo, attraversando via Atenea, viale Della Vittoria, via Callicratide e via Manzoni. A migliaia coloro che hanno letteralmente invaso la città dei Templi. E non sono stati soltanto agrigentini. Tantissimi coloro arrivati - sotto un caldo sole quasi primaverile - anche dalle province limitrofe, nonché da Palermo, da Catania e da Enna. E dopo la sfilata, lo spettacolo finale - con danze, musiche e canti - al tempio della Concordia dove tutti gli spettatori, o quasi, hanno, ad un certo punto, quando è stato il momento dell'esibizione del gruppo «Città dei Templi» e delle note del folk siculo, hanno alzato le mani al cielo e ballato su suoni e ritmi conosciuti. Sempre in mattinata, come da tradizione in occasione del «Mandorlo in fiore», non sono mancati i disagi alla viabilità. In tanti, forse la maggior parte, ci hanno pensato per tempo e sono arrivati ad Agrigento con largo anticipo. I ritardatari, invece, hanno dovuto confrontarsi con auto incolonnate - dunque traffico rallentato se non, in certi punti, paralizzato - all'ingresso della città e con la successiva "caccia" al parcheggio. Complicato, soprattutto, percorrere l'ultimo tratto della statale 189, la Agrigento-Palermo, dove è stato "dirottato", da più di una settimana ormai, il traffico proveniente dalla statale Caltanissetta-Agrigento. Questo senso di marcia della 640, da Favara in poi, è infatti chiuso per lavori di raddoppio della carreggiata. (*CR*)
LA SICILIA
SCIACCA
Il Libero Consorzio aggiudica lavori
stradali.
L'ufficio Gare del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento, in qualità di Stazione Unica Appaltante, ai
sensi del Nuovo Codice degli Appalti, ha aggiudicato per conto del
Comune di Sciacca l'appalto per "Lavori di manutenzione
straordinaria e sistemazione delle strade comunali urbane".
L'appalto, dell'importo complessivo di 273.364,88 euro è stato
provvisoriamente aggiudicato all'impresa RA ELETRROSISTEMI SRL (AW)
- CONSORZIO STABILE AGORA SRL (AUS) con sede ad Aci Castello (Cr),
che ha offerto il maggior ribasso non anomalo del 16,1307%
sull'importo soggetto a ribasso di 269.171,38 euro, per un importo
netto pari a 225.752,16 euro, a cui vanno aggiunti 4.193.50 euro per
oneri di sicurezza. L'importo contrattuale complessivo è di
229.945,66 euro più iva.
Seconda in graduatoria l'impresa
COFEDIL DI FERRANTE G{USEPPE MARJO con sede a Giardinello (PA) che ha
offerto il ribasso del 16,0903%. Alla gara hanno preso parte 324
imprese.
RIBERA. Apertura ieri senza squilli
di tromba.
Il ponte sul Verdura si percorre in
30 secondi ma restano i disagi.
Il nuovo e moderno ponte sul fiume
Verdura della strada statale 115, tra Ribera e Sciacca, è una bella
realtà, grazie all'impresa LC di Alcamo che ha realizzato nei
tempi previsti dal capitolato d'appalto. Da eri mattina, dalle ore
910 poi, senza a cuna pompa, in assoluto silenzio, conia sola
presenza delle maestranze della ditta e soltanto con qualche
dirigente dell'Anas, è stata aperta la circolazione veicolare sul
ponte che si attraversa in meno dì 30 secondi, con [ di qualche
minuto di sosta che gli automobilisti sono costretti a sopportare
perché per una decina di giorni si viaggerà su una sola corsia, a
senso unico alternato. regolato da ben quattro semafori, due per ogni
senso di marcia, all'entrata e all'uscita del ponte.
L'operazione semaforica si è resa
necessaria perché l'impresa sta realizzando velocemente gli
innesti stradali sull'altra carreggiata che va a collegarsi con il
vecchio tracciato viario, a bivio di Ribera e al bivio per
Caltabellotta. L'unico disagio che dovrebbe durare certamente meno
di un mese, è per gli automobilisti
che si devono recare a Ribera in quanto per realizzare lo svincolo
stradale sulla nuova rotatoria ci vorranno circa tre settimane. I
viaggiatori in entrata e in uscita dalla città delle arance per
raggiungere la SS 115 devono usufruire della strada provinciale n. 33
Ribera-Seccagrande, Va ricordato che la provinciale Rìbera-Piana
Grande ufficialmente è chiusa al traffico per delle frane.
Il nuovo ponte viaggia imponente sul
tetto del fiume verdura, ad un'altezza di 10 metri.
n'lungo, senza gli innesti, 230nie-
ti, presenta quattro campate di cui due centrali da 70 metri e due
laterali da 45. ha una carreggiata dì 9,50 metri e due corsi e
complessivamente da metri. Ha una nutrita segna letica orizzontale e
verticale che in dica e direzioni, lo stesso fiume. Sul lato Ribera è
in funzione un rotatoria sulla quale si innesta lo svincolo per a SS
386 e quindi per Ribera. E' costato 4 milioni e 200 mila euro. I
lavori per la costruzione del ponte sono iniziati 1 gennaio dell'anno
scorso e l'impresa LC di Alcamo avrebbe potuto consegnare aJlAna5
l'opera pubblica con notevole anticipo sui tempi previsti se due
alluvioni consecutive, tra novembre e gennaio. non avessero invaso il
cantiere, bloccando uomini e mezzi.
Il vecchio ponte Verdura crollò
rovinosamente i 2 febbraio dei 2013 per la piena del fiume.
ENZO MINIO
Più «Pacco» che «Patto per il
Sud»
Lo Stato attualmente non ha versato
un centesimo nelle casse della Regione siciliana
Se la firma, o, almeno, una delle
tante, non fosse avvenuta all'ombra dei tempio della Concordia,
forse, avremmo potuto pure fare a meno di ricordarlo. Avremmo pensato
che, ancora una volta, quell'annuncio di una pioggia di milioni di
euro che avrebbero dovuto interessarela nostra provincia fosse
ennesima «supercazzola» di Mascettiana memoria, Un borbottio un po'
confuso, che alla fine sembra qualcosa di serio solo con un po' di
impegno o fantasia. E invece, se il patto per il Sud lo firmi, anche,
ad Agrigento, con tanto di tram tram, annuncio «shock» della
scoperta del teatro Ellenistico, foto di gruppo con Matteo Renzi e
compagnia cantando alla fine è normale che anche nella sonnolenta
città dei Templi qualcuno si faccia qualche domanda. E, soprattutto,
c'è il rischio che si rispolveri il nome originario
dell'iniziativa che serpeggiava tra malpancisti: "Pacco per il
Sud». A chiedere che qualcuno prima o poi facesse due conti in croce
di tutti quegli annunci, in realtà, erano stati i sindacati con la
Cgil in primis. Quella pioggia di miliardi, si chiedeva all'e poca,
è vera o solo l'ennesimo oppio per ì popoli in epoca
pre-referendaria? Oggi, come lo definimmo noi a novembre i Patto» è
più che altro una cambiale». Un credito totalmente in bianco, il
Governo regionale, infatti, non ha ancora ricevuto le somme
necessarie dallo stato (si spera di ottenere almeno 150milioni di
euro sul totale, ovvero spiccioli) e, in alcuni Assessorati, si
attende di poter fare il punto sulle procedure da seguire. Così gli
unici cantieri operativi sono quelli delle opere che, pur inserite
nel Patto, erano in realtà già nate completate.
Dentro la lista c'era di tutto: dalle
somme per la nuova rete idrica di Agrigento (che, si vocifera,
potrebbe comunque essere finanziata entro breve), alla "scatola"
creata ad hoc per raccogliere il ribasso d'asta di tutti i bandi
per consolidare il costone della Cattedrale passando per interventi
di recupero e ristrutturazione di chiese, edifici pubblici e
strutture di varia natura. Tutto assolutamente congelato.
Abbiamo chiesto un commento
all'Amministrazione comunale rispetto all'immobilismo complessivo
registrato. La risposta da parte del sindaco è stato un laconico
«non ci sono elementi nuovi».
GIOACCHINO SCHICCHI
12 marzo - domenica
LA SICILIA
NARO/CANICATTI'
Lavori a pieno regime sulla strada
statale 410
Continuano lavori sul tratto della
strada stata le 410 che da Naro porta a Canicattì. Infatti, le
polemiche dei giorni scorsi da parte di alcuni automobilisti «per
dei lavori e seguiti non alla perfezione», adesso vengono placate
con i fatti concreti. Infatti, già nella matti nata di venerdì, gli
operai della ditta incaricata sono tornati a lavoro sulla statale.
Intanto, mentre si procede con i citati
lavori straordinari sulla 410, Anas ha pubblicato nei giorni scorsi,
in gazzetta ufficiale un bando di gara finalizzato ai lavori di
manutenzione ordinaria annuale, per il ripristino dei danni causati
da incidenti ed emergenze, lungo le strade statali (tra cui la 410)
della Sicilia centrale, lavori, finanziati con le risorse di Anas,
prevedono un investimento pari a 800 mila euro per tutti i lavori. In
particolare, con questa gara si interverrà sulle strade statali,
ricadenti nelle province di Agrigento e Caltanissetta, tra cui: la
115 Sud Occidentale Sicula", dal km 136,450 al km 259,850, la 115
ter e 115 quater, la 118 Corleonese Agrigentina, dal km 102.400 al km
151,400. la 122 Agrigentina.dal km 0,000 al km 62,250, la 122 ter
Variante di Canicattì, la 123 Licata, la 189 "Della Valle del
Platani". Dal km 48,850 a1km 65,780. 190 Delle Solfare", dal km
1,000al km23,400 e, per finire, proprio la contestata statale 410. In
attesa della conclusione dei lavori straordinari, quindi, qualcosa si
muove.
VITO FRANCOLINO
13 marzo - lunedì